FORZE OPERATIVE NORD 7 REPARTO IN FRASTRUTTURE Ufficio Lavori Sezione Lavori Via Lippi e Macia, 2/B FIRE NZE
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1 M_D E23661 REG FORZE OPERATIVE NORD 7 REPARTO IN FRASTRUTTURE Ufficio Lavori Sezione Lavori Via Lippi e Macia, 2/B FIRE NZE AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PROGETTAZIONE ESECUTIVA E COORDINAMENTO SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE PER I LAVORI DI SOSTITUZIONE COPERTURE IN ETERNIT PRESSO IL DEPOSITO MUNIZIONI CARLO EDERLE DI BIBBONA (LI) RELAZIONE TECNICA Digitally signed by MASSIMO DI BACCO Date: :42:53 CEST
2 INDICE 1. PREMESSA STATO DI FATTO INTERVENTI NECESSARI... 4 Allegato - REPERTORIO FOTOGRAFICO
3 1. PREMESSA Il Deposito munizioni ed esplosivi C. Ederle è ubicato nel Comune di Bibbona, località La California, in provincia di Livorno all indirizzo Via Carlo Ederle 18. L Ente di appartenenza è il 10 Centro Rifornimenti e Mantenimento di Napoli. Il deposito consta di un Area Servizi in cui insistono diversi fabbricati tra cui corpo di guardia, uffici, refettorio, bouvette, spogliatoio, servizi igienici, ex locali allievi operai (idraulici/elettricisti), ex laboratorio ed altri; l Area Attiva, invece, è costituita da n.121 riservette e n. 2 ex celle blindate (figura 1.) 2. STATO DI FATTO Oggetto della presente relazione è l analisi dello stato di fatto di tutti i fabbricati caratterizzati da coperture in amianto per la pianificazione delle attività di bonifica oltre che lo studio di interventi relativi ad opere di consolidamento strutturale, riparazione tetti, controllo e messa a norma delle gabbie di Faraday, installazione grate e cancelli in ferro ove mancanti sulla totalità delle riservette. In particolare, per quanto riguarda lo stato delle coperture delle 121 riservette, la situazione attuale è la seguente: - n.14, contraddistinte dalla numerazione 1, 3, 4, 7, 8, 9, 11, 63, 64, 74, 75, 76, 78, 88, sono state oggetto di bonifica in passato dunque presentano un manto di copertura in materiale ecologico. Tra queste, la N.3, la N.4 e la N.7 presentano evidenti dissesti strutturali in copertura poiché, probabilmente, durante le vecchie attività di bonifica non si è proceduto al consolidamento/riparazione/sostituzione delle strutture lignee portanti (figure 2, 3 e 4). Oggetto di bonifica è già stata anche una delle due ex celle blindate presenti nell area; per quest ultima è stato effettuato un lavoro di sola rimozione della copertura in quanto la sua ristrutturazione non sarebbe stata economicamente conveniente. - n.31 presentano manti di copertura e controsoffittature in cemento amianto (figure 5 e 6) e quindi risultano ancora da bonificare. Queste ultime si distinguono in: o n. 21 grandi, contraddistinte dalla numerazione 6,12,13, 61, 62, 66, 67, 68, 77, 85, 87, 104, 105, 110, 111, 112, 113, 114 (trattasi di riservette) e 56, 65, 79 (trattasi di magazzini) con una superficie in pianta di circa 211 mq, altezza al colmo di circa 5,70 m e in gronda di circa 3,80 m; tra queste le N.104, N.105, N.110, N.111, N.112, N.113, N.114 (per un totale di 7) non risultano di conveniente recupero; o N. 2 medie, (N.82 e N.83) con una superficie in pianta di circa 105 mq, altezza al colmo di circa 5,70 m e in gronda di circa 3,80 m; di queste la N.83 non è di conveniente recupero; o n.8 piccole, (N.2, N.10, N.106, N.107, N.108, N.117, N.118, N.119) con una superficie in pianta di circa 36 mq, altezza al colmo di circa 5,70 m e in gronda di circa 3,80 m; tra queste n. 2 (N.106, N.107) non risultano di conveniente recupero. - n.76 (rimanenti) sono caratterizzate da manto di copertura in tegole quindi non necessitano di interventi di bonifica da amianto. Una quota parte di esse, però, è interessata da uno spostamento delle tegole, causato dal vento, che si verifica per lo più in prossimità delle linee di gronda (figura 7). Queste andrebbero dunque riposizionate o sostituite qualora 3
4 danneggiate. A fattor comune, per tutte le tipologie di riservette, è stato riscontrato che quota parte di esse presenta problemi strutturali a travi, colonne e pareti, a causa di probabili cedimenti differenziali e mancanza di collegamenti tra i vari elementi (figure 8, 9 e 10). Molte riservette risultano prive di grate e cancelli di sicurezza (come previsto dalla D.T. n.1/1980 S.M.E. Ispettorato dell Arma del Genio N.6252 Direttive per la progettazione di accasermamenti). Per tutte va effettuato un controllo del funzionamento delle gabbie di Faraday, l eventuale messa a norma o totale sostituzione delle stesse dato che non si hanno dati relativi a ispezioni in merito. Per concludere la descrizione dello stato di fatto inerente la presenza di amianto nei fabbricati interni al deposito, si precisa che altre tre strutture risultano interessate dal problema. Esse sono: - Fabbricato Ex locali allievi operai (idraulici/elettricisti) caratterizzato da una superficie in pianta di circa 152 mq (foto 11); - Fabbricato Ex laboratorio caratterizzato da una superficie in pianta di circa 288 mq (foto 12); - Fabbricato Ex cella blindata caratterizzato da una superficie in pianta di circa 40 mq (foto 13). Tutti e tre i fabbricati in questione non risultano di conveniente recupero quindi necessiterebbero solo della rimozione delle coperture e dello smaltimento delle parti contenenti amianto. 3. INTERVENTI NECESSARI Alla luce di quanto sopra esposto si descrivono nel seguito gli interventi ritenuti necessari per: a. ripulire l area in oggetto da materiale che potrebbe arrecare danno alla salute; b. rendere nuovamente idonee all impiego riservette munizioni ritenute di conveniente recupero. Descrizione delle opere principali da realizzare 3.1 Sostituzione delle coperture contenenti amianto di n.14 riservette (21 totali meno 7 di non conveniente recupero) di grande capacità (di cui n.3 magazzini), n.1 di media capacità (2 totali meno 1 di non conveniente recupero), n.6 di piccola capacità (8 totali meno 2 di non conveniente recupero). La numerazione specifica è riportata al paragrafo 2. Più nel dettaglio: - posa in opera di ponteggi esterni ed interni; - verifica funzionamento e rispondenza alle norme della gabbia di Faraday esistente; - rimozione gabbia di Faraday esistente; - rimozione della copertura, dei controsoffitti con relativi sostegni, dei camini, delle gronde e dei pluviali in cemento amianto; - consolidamento/riparazione/sostituzione, ove necessario, degli elementi strutturali lignei della copertura; - ripristino delle pareti mediante demolizione delle parti ammalorate e successiva posa in opera di muratura in mattoni pieni, ove necessario; 4
5 - rinforzo di murature mediante interventi che migliorino il comportamento scatolare e limitino gli spostamenti relativi delle differenti parti strutturali, ove necessario; - posa in opera di nuova copertura in materiale ecocompatibile; - rimontaggio vecchia gabbia di Faraday se idonea, in alternativa, se non idonea, montaggio di nuova gabbia di Faraday, comprese opere di messa a terra e omologazione impianto a cura U.T.O.V.; - fornitura e posa in opera di nuovi canali di gronda e pluviali; - posa in opera di grate e cancelli di sicurezza (come previsto dalla D.T. n.1/1980 S.M.E. Ispettorato dell Arma del Genio N.6252 Direttive per la progettazione di accasermamenti), ove mancanti; - ripresa di intonaci e tinteggiature interne ed esterne; - trasporto a discarica autorizzata di tutto il materiale di risulta. 3.2 Rimozione coperture contenenti amianto di n.7 riservette di grande capacità, n.1 di media capacità, n.2 di piccola capacità (per un totale di 10 riservette), n.1 fabbricato Ex locali allievi operai (idraulici/elettricisti), n.1 fabbricato Ex laboratorio, n.1 fabbricato Ex cella blindata. La numerazione specifica dei fabbricati di non conveniente recupero è riportata al paragrafo 2. Più nel dettaglio: - posa in opera di ponteggi esterni ed interni; - rimozione gabbia di Faraday esistente; - rimozione della copertura, dei controsoffitti con relativi sostegni, dei camini, delle gronde e dei pluviali in cemento amianto; - trasporto a discarica autorizzata di tutto il materiale di risulta. 3.3 Ripristino quota parte di capriate, arcarecci in legno e pannelli di copertura in materiale ecologico di n. 3 riservette danneggiate in seguito alla bonifica da cemento amianto (N.3, N.4 e N.7). Più nel dettaglio: - posa in opera di ponteggi esterni ed interni; - verifica funzionamento e rispondenza alle norme della gabbia di Faraday esistente; - rimozione gabbia di Faraday esistente; - rimozione della quota parte di pannelli di copertura danneggiati; - consolidamento/riparazione/sostituzione, ove necessario, degli elementi strutturali lignei della copertura; - ripristino delle pareti mediante demolizione delle parti ammalorate e successiva posa in opera di muratura in mattoni pieni, ove necessario; - rinforzo di murature mediante interventi che migliorino il comportamento scatolare e limitino gli spostamenti relativi delle differenti parti strutturali, ove necessario; - posa in opera di nuovi pannelli di copertura in sostituzione alla quota parte danneggiata; - rimontaggio vecchia gabbia di Faraday se idonea, in alternativa, se non idonea, montaggio di nuova gabbia di Faraday, comprese opere di messa a terra e omologazione impianto a cura U.T.O.V.; - ripristino canali di gronda e pluviali; - posa in opera di grate e cancelli di sicurezza (come previsto dalla D.T. n.1/1980 S.M.E. Ispettorato dell Arma del Genio N.6252 Direttive per la progettazione di accasermamenti), ove mancanti; 5
6 - ripresa di intonaci e tinteggiature interne ed esterne; - trasporto a discarica autorizzata di tutto il materiale di risulta. 3.4 Revisione di n. 76 riservette caratterizzate da manto di copertura in elementi in laterizio con ricollocazione delle tegole fuori sede e sostituzione della quota parte danneggiata, ove necessario. Più nel dettaglio: - posa in opera di ponteggi esterni ed interni; - verifica funzionamento e rispondenza alle norme della gabbia di Faraday esistente; - rimozione gabbia di Faraday esistente, solo se da sostituire; - sostituzione di una parte della minuteria danneggiata o ammalorata, solo se la gabbia di Faraday esistente può essere recuperata; - ricollocazione degli elementi in laterizio che compongono il manto di copertura e risultano non in sede; - ripristino delle pareti mediante demolizione delle parti ammalorate e successiva posa in opera di muratura in mattoni pieni, ove necessario; - rinforzo di murature mediante interventi che migliorino il comportamento scatolare e limitino gli spostamenti relativi delle differenti parti strutturali, ove necessario; - montaggio nuova gabbia di Faraday (se precedentemente rimossa), comprese opere di messa a terra e omologazione impianto a cura U.T.O.V.; - posa in opera di grate e cancelli di sicurezza (come previsto dalla D.T. n.1/1980 S.M.E. Ispettorato dell Arma del Genio N.6252 Direttive per la progettazione di accasermamenti), ove mancanti; - ripresa di intonaci e tinteggiature interne ed esterne; - trasporto a discarica autorizzata di tutto il materiale di risulta. Per concludere, per tutte le riservette del deposito, escluse quelle per le quali non è previsto il recupero (pari a 10), per un totale di 111 (121-10), a prescindere dalle caratteristiche strutturali e dai materiali costituenti le coperture, si dovrebbe: - verificare il funzionamento e la rispondenza alle norme delle gabbie di Faraday esistenti prevedendo, se necessario, l adeguamento delle stesse mediante sostituzione totale/parziale; - rinforzare le murature lesionate mediante interventi che migliorino il comportamento scatolare e limitino gli spostamenti relativi delle differenti parti strutturali; - apporre grate alle finestre e cancelli di sicurezza alle porte (come previsto dalla D.T. n.1/1980 S.M.E. Ispettorato dell Arma del Genio N.6252 Direttive per la progettazione di accasermamenti), se sprovviste; - riprendere intonaci e tinteggiature interne ed esterne. Si ritiene utile effettuare una puntualizzazione relativamente all intervento che riguarderebbe la posa in opera di grate e cancelli di sicurezza. La presenza di questi elementi è una condizione necessaria per un corretto impiego dei locali in questione. La D.T. n.1/1980, infatti, prescrive che nel caso di adozione di finestre, queste saranno protette da inferriate e da rete interna ed esterna a maglie fitte ( 1 cmq). La stessa direttiva suggerisce di prevedere una ventilazione interna preferibilmente assicurata con feritoie. Ciò vuol dire che una volta assicurata la ventilazione tramite opportune feritoie, la riservetta tipo, potrebbe anche non essere dotata di alcuna finestra. A tal proposito si sottolinea che tutte le riservette del Deposito Munizioni Carlo Ederle sono dotate di feritoie per la ventilazione interna praticate sulle pareti perimetrali, sia in alto che in basso. Per tali motivi si ritiene economicamente conveniente prevedere la chiusura di quota parte delle 6
7 aperture attuali (compresa la rimozione degli infissi esistenti) mediante muratura di pari spessore all esistente, per dimezzare (almeno) le inferriate da porre in opera. Interventi analoghi hanno già interessato alcune delle riservette insistenti nell area, tra cui la N.1, la N.2 e la N.10 (di piccola capacità), dotate precedentemente di 2 porte e 2 finestre ciascuna. In esse sono state murate tutte le finestre e lasciata una sola porta di ingresso che è stata dotata di cancello in ferro (figure 14 e 15). Su entrambi i fabbricati la ventilazione è garantita da 4 feritoie (2 basse e 2 alte). Da prendere come esempio vi è anche la riservetta N.38 (di grande capacità), nella quale sono state dimezzate le aperture presenti e installate, sulle rimanenti, delle grate in ferro dotate di uno sportellino con apertura scorrevole dal basso verso l alto per consentire al personale autorizzato di aprire dall interno gli infissi esistenti (figure 16, 17 e 18). Firenze, lì IL TECNICO Ten. ing. Giusi DI PASQUALE 7
8 Allegato REPERTORIO FOTOGRAFICO 8
9 Figura 1. Vista aerea del Deposito Munizioni Carlo Ederle di Bibbona (LI) Figura 2. Capriate sostituite, prima della posa in opera della nuova copertura in materiale ecologico, in seguito a rimozione manto di copertura e controsoffitto in amianto Riservetta N. 6 9
10 Figura 3. Capriate consolidate, prima della posa in opera della nuova copertura in materiale ecologico, in seguito a rimozione manto di copertura e controsoffitto in amianto Riservetta N. 1 Figura 4. Cedimento copertura Riservetta N. 7 (già bonificata) 10
11 Figura 5. Riservetta N.62 (di grande capacità) da bonificare Esterno Figura 6. Riservetta N.62 (di grande capacità) da bonificare Interno 11
12 Figura 7. Riservetta con manto di copertura in tegole da ripristinare Figura 8. Mancato collegamento trave, colonna, parete 12
13 Figura 9. Crollo parziale parete Riservetta N.32 Figura 10. Dissesto parete in muratura soggetta ad un probabile cedimento fondale 13
14 Figura 11. Ex locali allievi operai (idraulici/elettricisti) da bonificare Figura 12. Ex laboratorio da bonificare Figura 13. Ex cella blindata da bonificare 14
15 Figura 14. Rimozione infissi e chiusura aperture esistenti della Riservetta N.1 (bonificata) Figura 15. Rimozione infissi e chiusura aperture esistenti della Riservetta N.2 (da bonificare) 15
16 Figura 16. Rimozione infissi e chiusura aperture esistenti della Riservetta N.38 Figura 17. Cancello in ferro con rete Riservetta N.38 Figura 18. Chiusura aperture esistenti e posa in opera di grate, alla quota parte rimanente, dotate di sportello per l apertura dell infisso dall interno - Riservetta N.38 16
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