Quadro Conoscitivo Val.S.A.T. Valutazione di Sostenibilità Ambientale Territoriale

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1 COMUNE DI MONTECHIARUGOLO PIANO URBANISTO GENERALE - Quadro Conoscitivo Val.S.A.T. Valutazione di Sostenibilità Ambientale Territoriale COMUNE DI MONTECHIARUGOLO: Assessore arch. Francesca Terzi Settore Urbanistica Ambiente e Edilizia arch. Alessandro Rossi arch. Sonia Paini REDAZIONE PIANO: Raggruppamento Temporaneo Professionisti Aspetti Urbanistici ing. Gian Luigi Capra arch. Alessandro Tassi-Carboni Aspetti ambientali dott. Giorgio Neri Staff arch. Giulia Bia dott. Davide Gerevini dott. Roberto Bertinelli dott.ssa Claudia Giardinà dott.ssa Benedetta Rebecchi Febbraio 2018

2 INQUADRAMENTO Popolazione residente: (2016) Monticelli Terme: Basilicanova: Basilicagoiano: Montechiarugolo: 342 Tortiano: 438 Uso del suolo (2008) Provincia Comune Tmed Tmed Prec Prec PR Montechiarugolo 12,5 13,

3 RIFERIMENTI NORMATIVI E METODOLOGICI Introduzione: Normativa comunitaria Direttiva 42/2001/CE Normativa nazionale D.Lgs. n.152/2006 e s.m.i., Parte Seconda Normativa regionale D.C.R. 173/2001 LR n. 24/2017 Riferimenti metodologici Progetto ENPLAN «Valutazione ambientale di Piani e Programmi» (2004) Elementi per l'aggiornamento delle norme tecniche in materia di valutazione ambientale (ISPRA ) Indicazioni operative a supporto della valutazione e redazione dei documenti della VAS (ISPRA ) Linee guida per l analisi e la caratterizzazione delle componenti ambientali a supporto della valutazione e redazione dei documenti della VAS(ISPRA )

4 QUADRO CONOSCITIVO I Sistemi funzionali Il quadro conoscitivo è elemento costitutivo degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica. Esso provvede alla organica rappresentazione e valutazione dello stato del territorio e dei processi evolutivi che lo caratterizzano, con particolare attenzione agli effetti legati ai cambiamenti climatici, e costituisce riferimento necessario per la definizione degli obiettivi e dei contenuti del piano e per la Valsat [ ] (L.R. 24/17, art. 22, comma 1). SISTEMI FUNZIONALI: ASSETTO FISICO RISORSA IDRICA RISORSE NATURALI MICROCLIMA URBANO E IMPRONTA ANTROPICA SISTEMA FUNZIONALE DEL PAESAGGIO SISTEMA FUNZIONALE DELLA MOBILITÀ SISTEMA FUNZIONALE DEL TESSUTO EDIFICATO SISTEMA FUNZIONALE DELLA FILIERA AGROALIMENTARE

5 QUADRO CONOSCITIVO I SISTEMI FUNZIONALI Sistema funzionale Risorsa idrica qualità delle acque sotterranee (ai sensi della Direttiva 2000/60/CE) qualità delle acque superficiali (ai sensi della Direttiva 2000/60/CE) acque a specifica destinazione (acque dolci idonee alla vita dei pesci ciprinicoli) aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall inquinamento e di risanamento (vulnerabilità degli acquiferi, zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, zone vulnerabili da prodotti fitosanitari, acque termali) acque destinate al consumo umano (aree di salvaguardia, aree di ricarica degli acquiferi, rete acquedottistica, qualità acqua distribuita dalla rete) acque reflue (rete fognaria, impianti di trattamento delle acque reflue) rischio idraulico (P.G.R.A. e P.T.C.P.) deflusso minimo vitale (DMV e portate del T. Parma e del T. Enza) Concessione mineraria termale di Monticelli aree salvaguardia pozzi in loc. Tortiano

6 QUADRO CONOSCITIVO I SISTEMI FUNZIONALI Sistema funzionale Risorsa idrica

7 QUADRO CONOSCITIVO I SISTEMI FUNZIONALI Sistema funzionale Microclima urbano e impronta antropica radiazioni (basse frequenze e alte frequenze) rumore (analisi delle sorgenti acustiche, ZAC) rifiuti (PRGR, produzione, smaltimento e raccolta differenziata dei rifiuti nel Comune di Montechiarugolo) clima (quadro climatico generale) e cambiamenti climatici (dati termometrici e pluviometrici comunali, anomalie della temperatura e delle precipitazioni) aria (la qualità dell aria misurata nelle stazioni fisse della rete di monitoraggio provinciale e nelle campagne 2008 e 2011 con mezzo mobile) energia (inquadramento regionale, bilanci energetici comunali: consumi energetici e produzione di energia da fonti rinnovabili) aree dismesse (approfondimento aree dismesse, non utilizzate o abbandonate o degradate; identificazione dei fattori di pressione che insistono su tali aree) concentrazione media annuale di PM 10 (anno 2016)

8 QUADRO CONOSCITIVO - ANALISI DEI SISTEMI FUNZIONALI Sistema funzionale Microclima urbano e impronta antropica

9 QUADRO CONOSCITIVO I SISTEMI FUNZIONALI Aspetti microclimatici Analisi dei dati disponibili e delle metodologie applicabili per la valutazione degli effetti dell isola di calore

10 QUADRO CONOSCITIVO I SISTEMI FUNZIONALI Sistema funzionale Risorse naturali biodiversità vegetazione caratteristica del territorio comunale di Montechiarugolo (uso reale del suolo, censimento del patrimonio arboreo) aspetti faunistici (fauna a livello di area vasta, fauna del territorio comunale, direttrici migratorie) rete natura 2000 (SIC-ZPS IT Fontanili di Gattatico e F. Enza) rete ecologica (provinciale e comunale) inquinamento luminoso (zone di protezione dall inquinamento luminoso)

11 QUADRO CONOSCITIVO I SISTEMI FUNZIONALI Sistema funzionale Risorse naturali

12 QUADRO CONOSCITIVO - ANALISI DEI SISTEMI FUNZIONALI Aspetti allergenici

13 QUADRO CONOSCITIVO - ANALISI DEI SISTEMI FUNZIONALI Il processo di analisi

14 ASPETTI METODOLOGICI Introduzione: Il sarà il risultato di un processo dinamico in cui alle proposte progettuali corrisponderà un costante feedback dalla Val.S.A.T., che eserciterà un puntuale controllo su tutte le previsioni al fine di perseguire gli obiettivi del Piano, comunque garantendo la massima tutela ambientale. Il processo di Val.S.A.T. si comporrà, pertanto, di 5 fasi concatenate e logicamente conseguenti, che concorreranno alla definizione dei contenuti del Piano attraverso la costante, progressiva e preventiva verifica delle prestazioni ambientali delle previsioni dello stesso.

15 ASPETTI METODOLOGICI Introduzione:

16 ASPETTI METODOLOGICI ELABORATI Introduzione: Rapporto Ambientale Documento di Val.S.A.T. accompagna l intero iter di formazione del Piano, dimostrando come i fattori ambientali sono stati integrati nel processo decisionale assolve una funzione propositiva nella definizione degli obiettivi e delle strategie da perseguire individua, descrive e valuta gli obiettivi, le azioni e gli effetti significativi che l attuazione del Piano potrebbe avere sull ambiente, nonché le ragionevoli alternative definisce il piano di monitoraggio STRATEGIA PER LA QUALITÀ URBANA ED ECOLOGICO-AMBIENTALE Sintesi Non Tecnica Accompagna la fase di consultazione e il processo di adozione/approvazione, illustrando gli obiettivi ambientali, gli effetti attesi, le ragioni della scelta delle alternative di Piano e il programma di monitoraggio impiegando un linguaggio semplice e facilmente accessibile anche da non tecnici.

17 Val.S.A.T. Fase 1 Fase 1: Analisi dei sistemi funzionali e degli obiettivi INDIVIDUAZIONE DEI SISTEMI FUNZIONALI Analizzando lo stato di fatto si individuano i sistemi che rappresentano in modo esaustivo la realtà del territorio comunale. SINTESI DELLO STATO DI FATTO per ciascun tema appartenente ad un sistema funzionale considerato sarà riportata una sintesi dello stato di fatto esistente, con l elenco dei principali elementi favorevoli e dei principali elementi di rischio che insistono sul territorio comunale, agevolando l'identificazione degli aspetti chiave (sia positivi che negativi) che caratterizzano la realtà territoriale del Comune. INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI ECOSISTEMICHE E ANTROPOGENICHE per ogni STRATEGIA sistema funzionale PER LA saranno QUALITÀ individuati URBANA i servizi ecosistemici e antropogenici. ED ECOLOGICO-AMBIENTALE INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICHI E DELLE PREVISIONI DI PIANO gli obiettivi specifici di Piano descrivono le finalità ed i traguardi che il si propone di raggiungere, mentre le previsioni-azioni rappresentano le modalità concrete con cui perseguire gli obiettivi fissati.

18 Val.S.A.T. Fase 2 Fase 2: Verifica di sostenibilità degli obiettivi di Piano La valutazione confronta gli obiettivi generali del con gli obiettivi generali degli strumenti di pianificazione sovraordinati, con particolare riferimento agli obiettivi del PTCP vigente. L analisi ha quindi lo scopo da un lato di evitare obiettivi in netto contrasto con il quadro programmatico vigente e dall altro di valutare il grado di perseguimento e di considerazione degli obiettivi sovraordinati. Individuazione degli obiettivi del suddivisi nei sistemi funzionali FASE 1 Matrice di Coerenza righe: politiche PTCP colonne: politiche Indice Coerenza Individuazione politiche del PTCP suddivise in Sistema Ambientale, Insediativo, Infrastrutturale I STRATEGIA PER C = [SI] / [SI+NO] LA QUALITÀ URBANA ED ECOLOGICO-AMBIENTALE Approfondimento delle incoerenze (incroci caratterizzati da NO) SI Non coerenza grave NO FASE 3

19 Val.S.A.T. Fase 3 Fase 3: Valutazione delle alternative DUE DIVERSE METODOLOGIE DI VALUTAZIONE: Valutazione delle alternative degli interventi fuori dal territorio urbanizzato Valutazione delle alternative degli interventi nel territorio urbanizzato Definizione della sensibilità del territorio in relazione agli interventi di trasformazione e a quelli di tutela, con la finalità di valutare preventivamente le possibili scelte progettuali di trasformazione e salvaguardia Tale fase è quindi mirata ad indirizzare la localizzazione degli interventi maggiormente impattanti verso le zone a maggiore compatibilità territoriale ed ambientale

20 Val.S.A.T. Fase 3 Fase 3: Valutazione delle alternative degli interventi fuori dal TU Definizione di indicatori (esempio): 1. Coerenza urbanistica 2. Vulnerabilità degli acquiferi 3. Rischio idraulico 4. Uso del suolo 5. Rete ecologica 6. Sistema fognario e di adduzione idrica 7. Sistema della viabilità Le UTE sono le minime particelle territoriali investigate; ogni UTE presenta, per ciascun tematismo, una completa omogeneità che, dal punto di vista operativo, si traduce in un unico punteggio di vulnerabilità o qualità ambientale e quindi in un unico valore di sensibilità ambientale I punteggi di sensibilità ambientale alla trasformazione definiti per ciascun indicatore territoriale sono trasferiti alle singole UTE, ottenendone una rappresentazione discreta

21 Val.S.A.T. Fase 3 Fase 3: Valutazione delle alternative degli interventi fuori dal TU Attribuzione dei fattori di ponderazione ad ogni indicatore Il calcolo dei fattori di ponderazione (pesi) viene effettuato per riflettere adeguatamente l importanza relativa e i differenti effetti d impatto degli indicatori considerati Punteggio complessivo di sensibilità ambientale alla trasformazione Sovrapposizione di tutti i tematismi attraverso l aggregazione dei singoli punteggi di sensibilità opportunamente pesati (METODO DELLA SOMMA PESATA) S = i (I i * w i ) Il risultato è una cartografia che per ogni «UTE» del territorio comunale assegna un valore di sensibilità alla trasformazione

22 Val.S.A.T. Fase 4 Fase 4: Valutazione di sostenibilità delle previsioni/azioni di Piano Obiettivi prestazionali Obiettivi generali Condizioni di sostenibilità STRATEGIA Misure di mitigazione PREVISIONI DI PIANO SERVIZI ECOSISTEMICI E ANTROPOGENICI SISTEMI FUNZIONALI Misure di compensazione

23 Val.S.A.T. Fase 4 Fase 4: Valutazione di sostenibilità delle previsioni/azioni di Piano FASE 1 Le previsioni del vengono confrontate con le funzioni ecosistemiche e antropogeniche individuate, permettendo di quantificare la sostenibilità di ciascuna previsione su ciascun sistema funzionale e di definire e verificare le opportune misure di mitigazione e/o compensazione per garantire la complessiva sostenibilità delle previsioni. Sistema funzionale sostenibile (propensione sost. [0-1]) SI Funzioni ecosistemiche e antropogeniche NO Matrice di valutazione righe: funzioni ecosistemiche e antropogeniche Azioni di compensazione NO colonne: previsioni/azioni Matrice di val. con azioni mitigaz. e comp. Azioni di Piano con azioni di mitigazione e compensazione Previsioni/azioni di Piano Azioni di mitigazione righe: funzioni ecosistemiche e antropogeniche colonne: azioni Azioni mitigazione e compensazione efficaci SI NO NO Previsione/azione sostenibile (propensione sost. [0-1]) FASE 4 - SI

24 Val.S.A.T. Fase 4 Fase 4: Valutazione di sostenibilità delle previsioni di Piano Dati da Quadro Conoscitivo Individuazione servizi ecosistemici ed antropogenici Valutazione di sostenibilità delle previsioni di Piano Censimento delle alberature pubbliche «Contenimento delle emissioni di gas clima alteranti» Applicazione di modelli per la stima dell assorbimento della CO 2 «La previsione ha un effetto sull assorbimento dei gas clima alteranti? Di che tipo? Caratterizzazione degli effetti

25 Val.S.A.T. Fase 4 Fase 4: Valutazione di sostenibilità delle previsioni di Piano Valutazione quantitativa di sostenibilità delle previsioni del con le funzioni ecosistemiche e antropogeniche La metodica utilizzata per la valutazione degli eventuali impatti di ogni previsione di Piano sulle funzioni ecosistemiche è basata sulla caratterizzazione degli attributi degli effetti e delle previsioni di Piano, che ne specificano la natura (tipizzazione) La tipizzazione è di tipo binario: ogni attributo descrive un aspetto dell effetto/previsione e ogni aspetto considerato è rappresentabile con due possibili attributi, fra i quali si deve scegliere quello più appropriato per l effetto/previsione; ogni attributo è quindi convertito in un punteggio di effetto Effetti positivo / negativo (+/-) incerto / certo (0,1/1) relativo / assoluto (0,4/0,7) confinato / non confinato (0,2/0,9) temporaneo / permanente (0,3/0,8) Previsioni generica / concreta (0,5/1) poco rilevante / molto rilevante (0,5/1)

26 Val.S.A.T. Fase 4 Fase 4: Valutazione di sostenibilità delle previsioni/azioni di Piano Schede tematiche di approfondimento Misure di mitigazione e compensazione Approfondimenti sulle motivazioni che hanno condotto a valutazioni negative, specificando i rischi per la salute umana e per l ambiente, il valore e la vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata e gli effetti su aree e paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale, oltre all esplicitazione dei limiti e delle condizioni imposte allo sviluppo derivanti dalle caratteristiche ambientali e territoriali comunali. In ogni scheda saranno individuate le misure per garantire e incrementare la sostenibilità ambientale e territoriale delle previsioni di Piano.

27 Val.S.A.T. Fase 4 Fase 4: Relazione relativa alle conseguenze in termini di emissioni per gli inquinanti PM10 ed NOx del Piano Il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) della Regione Emilia- Romagna, prevede che il parere motivato di valutazione ambientale strategica dei piani e programmi, generali e di settore operanti nella Regione Emilia-Romagna, si conclude con una valutazione che dà conto dei significativi effetti sull ambiente di tali piani o programmi, se le misure in essi contenute determinino un peggioramento della qualità dell aria e indica le eventuali misure aggiuntive idonee a compensare e/o mitigare l effetto delle emissioni introdotte. APPLICAZIONE DI METODOLOGIA VOLTA A QUANTIFICARE IL SALDO EMISSIVO DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA (STIMA EMISSIONI PRODOTTE, ASSORBITE O EVITATE) TESI DI LAUREA SPECIALISTICA Il saldo emissivo del PAIR 2020 della Regione Emilia-Romagna negli strumenti di pianificazione, predisposizione di un modello di valutazione (applicato al PSC del comune di Rottofreno)

28 Val.S.A.T. Fase 4 Fase 4: Verifica conformità a vincoli e prescrizioni Come previsto dall art.37 della LR n.24/2017 e s.m.i. sarà predisposto un elaborato contenente una schedatura di dettaglio di ciascuna previsione di Piano con il sistema dei vincoli del, verificando puntualmente la compatibilità delle previsioni stesse.

29 Val.S.A.T. Fase 4 Fase 4: Verifica conformità a vincoli e prescrizioni

30 Val.S.A.T. Fase 5 Fase 5: Monitoraggio degli effetti di Piano Il Piano di monitoraggio sarà redatto nell ambito del. Saranno introdotti parametri di sorveglianza (indicatori di monitoraggio) volti a verificare la bontà delle scelte strategiche adottate dal Piano e l evoluzione temporale del sistema ambientale comunale. Il Piano di monitoraggio sarà organizzato secondo il modello DPSIR. A ciò si aggiunge la necessità di individuare strumenti di valutazione adatti ad evidenziare l eventuale insorgenza di elementi in contrasto non previsti (valutazione in-itinere e valutazione ex-post), che richiedano l intervento con azioni correttive. Per ogni indicatore di monitoraggio si valuterà (se pertinenti o definibili): - unità di misura - riferimento normativo - scopo - modalità di calcolo - frequenza di misurazione - responsabile monitoraggio - valore soglia - Target - Risorse finanziarie - soggetti da coinvolgere nel Tavolo di controllo

31 Val.S.A.T. Fase 5 Fase 5: Monitoraggio degli effetti di Piano Il Report Ambientale periodico avrà lo scopo di fornire periodicamente una valutazione complessiva degli effetti generati dalle previsioni del Piano sul territorio comunale, con la finalità di evidenziare il grado di perseguimento degli obiettivi prefissati e l insorgenza di eventuali fenomeni non previsti, permettendo di intraprendere tempestivamente adeguate misure di correzione. I contenuti fondamentali saranno: A. rendiconto dei risultati degli indicatori di monitoraggio, con la descrizione dell evoluzione del sistema ambientale, sociale ed economico; B. verifica del grado di attuazione delle previsioni del Piano; C. definizione della necessità di eventuali azioni di correzione in mancanza del raggiungimento degli obiettivi prefissati e in presenza di effetti non previsti.

32 VALUTAZIONE DI INCIDENZA Siti Natura 2000: Sito SIC/ZPS IT Fontanili di Gattatico e Fiume Enza Fonte: QC delle Misure Specifiche di Conservazione

33 VALUTAZIONE DI INCIDENZA Valutazione di incidenza Studio di Incidenza: contenuti Descrizione delle previsioni di Piano in prossimità dei Siti di interesse comunitario, contenente una descrizione sintetica degli obiettivi, delle politiche del Piano stesso, anche con attenzione alle possibili alternative d intervento; Inquadramento delle previsioni di Piano prossime al Sito Natura 2000 negli strumenti di Pianificazione sovraordinati; Descrizione delle caratteristiche generali dei siti ricadenti sul territorio comunale; Scheda descrittiva del territorio su cui ricadono le previsioni di piano, contenente una descrizione di maggiore dettaglio limitata al territorio comunale interessato dalle previsioni sottoposte a Valutazione di Incidenza. Analisi dell incidenza, che sulla base delle previsioni di Piano, delle caratteristiche del Sito protetto nonché dell area di intervento, identifica gli elementi di maggiore criticità e le tipologie di impatto attese, valutandone l entità ed individuando le variabili ambientali maggiormente impattate; in questa fase sono anche definite le misure di mitigazione e/o di compensazione ritenute necessarie; Sintetica valutazione di incidenza; Bibliografia essenziale, riportante i principali riferimenti bibliografici utilizzati per la stesura dello Studio di incidenza; Elaborati cartografici, che riportano su base cartografica le informazioni raccolte (con particolare riferimento all inquadramento generale del territorio oggetto di Piano e alla localizzazione degli habitat di interesse comunitario presenti in corrispondenza dei siti); Formulari Natura 2000 dei Siti ricadenti sul territorio comunale riportanti le informazioni aggiornate disponibili sul sito web

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