Il Piano di tutela e risanamento della qualità dell aria

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1 Il Piano di tutela e risanamento della qualità dell aria Ing. Paola Magri della CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE sesta seduta - 14 settembre 2006 Strategie di Pianificazione

2 Obiettivi riduzione emissioni al 2012 Ta b. 4.19: Emissioni dei va ri inquina nti espresse in t/ a nel territorio provincia le, suddivise per ma crosettore 1 Energia Macrosettore CO SOX PM10 PTS NMVOC Benzene NH CO NOx 1 2 Combust. non industriale 2 Macrosettore 3-4 Industria Macrosettori Distribuzione combustibili 5 Macrosettore 6 Uso solventi Macrosettore 6 7 Trasporto su strada 7 Macrosettore PM10 PM10non-exhaust non-exhaust 8 Altre Macrosettore modalità di trasporto RifiutiMacrosettore Agricoltura Macrosettore Natura Macrosettore 11 TOTALE Inquina nte Percentua le di riduzione 2012 NOX -20% SOx -40% PM10-20% PTS NMVOC -10% Benzene -10% NH3-20% CO2 * * dal Protocollo di Kyoto, -6.5% percentuale di riduzione riferita al 1990

3 Cosa fare? Invertire la rotta RIPROGETTARE IL TERRITORIO IN FUNZIONE DELLA QUALITA DELL ARIA (vie di comunicazione, espansioni urbanistiche e produttive, modalità di trasporto) PROGRAMMI DI SVILUPPO URBANISTICO E INDUSTRIALE COERENTI CON GLI OBIETTIVI DI RISANAMENTO INCENTIVI ALLA MOBILITA SOSTENIBILE (disincentivare il trasporto su gomma, incentivare il trasporto collettivo) INFORMAZIONE

4 Con quali strumenti PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E PROGRAMMAZIONE A LUNGO TERMINE (PIANI PROVINCIALI E COMUNALI) REGIME AUTORIZZATORIO PROMOZIONE, INCENTIVAZIONI, EDUCAZIONE PROVVEDIMENTI STRAORDINARI

5 Gli ambiti strategici per la pianificazione nel Piano Aria > Pianificazione insediamenti industriali e residenziali > Infrastrutture > Integrazione con gli altri strumenti di pianificazione

6 Linee di indirizzo PTCP > orientare la localizzazione delle espansioni insediative verso zone a maggiore compatibilità ambientale; > contenere il consumo di suolo delle espansioni insediative; > recuperare il patrimonio edilizio e insediativo non utilizzato; > conseguire forme compatte delle aree urbane.

7 Le scelte fondamentali del PRIT (Piano Regionale Integrato Trasporti) Le cosiddette scelte fondamentali del PRIT sono 2 (PRIT98 cap.6.3): L attuazione di un efficace ed efficiente modello di servizi di trasporto passeggeri basato sull utilizzo del sistema ferroviario regionale che possa incidere decisamente sul taglio modale dei flussi Il potenziamento dell intermodalità merci e, in generale, dell offerta logistica regionale da attuarsi attraverso il miglioramento delle prestazioni della rete ferroviaria e mediante la creazione di un sistema di supporto logistico sufficientemente diffuso e articolato

8 Previsioni 2010 PRIT: strade

9 Previsioni 2010 PRIT: ferrovie

10 Linee di indirizzo del Piano Aria > contrastare la dispersione insediativa sia industriale che residenziale (per contenere e organizzare la domanda di mobilità); > attraverso precisi vincoli alla pianificazione, contenere l inquinamento atmosferico, limitare la popolazione esposta, favorire il risparmio energetico > diminuire la produzione di inquinamento atmosferico causata dai veicoli a motore (contenere il trasporto su gomma, favorire il trasporto su rotaia)

11 Le azioni del Piano Aria: insediamenti industriali e residenziali Indirizzi urbanistici ai Comuni da parte della Provincia per l elaborazione dei PSC per: - evitare la dispersione insediativa; - favorire una mobilità alternativa: prossimità a ferrovie, linee bus, piste ciclopedonali; - limitare nuove aree produttive comunali a fronte della verifica dell effettivo utilizzo delle aree produttive esistenti; - requisiti degli insediamenti: efficienza energetica degli edifici, piantumazione di essenze arboree, distanza minima dei nuovi insediamenti dalle infrastrutture stradali e dalle zone industriali, etc. - premi volumetrici (tassazione ridotta) per interventi di risparmio energetico, riscaldamenti alternativi, uso del verde per ombreggiare.

12 Le azioni del Piano Aria: infrastrutture Diminuire il trasporto su gomma: costruzione di tratti ferroviari alternativi all ampliamento o alla creazione di nuove strade; Diminuire il trasporto su gomma: studi preventivi sulla mobilità per tutte le nuove infrastrutture viabilistiche, per limitare l aumento del traffico su gomma; Diminuire il trasporto su gomma: studi preventivi sulla mobilità per tutti i nuovi insediamenti edilizi, per impedire nuove espansioni dove non esistano infrastrutture di collegamento; Soluzioni per mitigare gli impatti delle infrastrutture esistenti.

13 Il Piano Aria e gli altri strumenti di pianificazione Gli strumenti di pianificazione comunale e di settore dovranno essere coerenti con il Piano di Risanamento della Qualità dell Aria e con la VALSAT del PTCP; Coordinamento e congruenza con le azioni previste dai Piani Aria delle Province e delle Regioni limitrofe

14 Le azioni del Piano Aria Le azioni dovranno essere tradotte in Norme Tecniche di Attuazione per il PTCP

15 Le azioni del Piano Aria: stime tratti ferroviari alternativi Emissioni in t/a % di traffico "leggero" ST13 (Superstrada) SP2 (via Copparo) SP66 (via per Cento) TOTALE NOX NMVOC CO PM10 NH3 100% 151,0 96,5 398,8 11,2 4,8 75% 121,6 73,6 302,1 9,1 3,6 50% 92,2 50,8 205,4 7,0 2,4 100% 22,9 9,5 56,1 2,1 0,9 75% 19,0 7,4 42,8 1,7 0,7 50% 15,1 5,4 29,5 1,4 0,5 100% 84,0 37,9 235,1 7,6 4,0 75% 67,2 29,2 178,0 6,1 3,0 50% 100% 75% 50% 50,4 257,9 207,8 157,6 20,5 143,8 110,3 76,7 120,9 690,0 522,9 355,7 4,6 20,9 16,9 12,9 2,0 9,7 7,2 4,8

16 NTA Piano Aria: alcuni esempi Direttiva per l elaborazione dei Regolamenti Urbanistici Edilizi (RUE) La elabora, entro 6 mesi dall entrata in vigore del presente Piano una Direttiva per l elaborazione dei Regolamenti Urbanistici Edilizi (RUE) per ciò che concerne le tematiche ambientali e con particolare riferimento alle: o prestazioni energetiche degli involucri o efficienza energetica degli impianti o utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili o premi volumetrici in caso di interventi volti al contenimento del consumo energetico I Comuni sono tenuti ad adeguare i propri R.U.E., entro 6 mesi dalla pubblicazione della Direttiva Provinciale sul Bollettino Ufficiale Regionale (B.U.R ). Nell elaborazione della Direttiva la Provincia avvierà apposite conferenze di concertazione con gli Enti Locali.

17 NTA Piano Aria: alcuni esempi Piantumazioni compensative I comuni della zona A individuano nel propri territorio ambiti da sottoporre a interventi di piantumazione arborea. Tali interventi dovranno preferibilmente individuare recuperi di aree marginali, aree di tutela dei corpi idrici, parchi ecc. in una visione integrata del territorio. Tali aree dovranno essere messe a disposizione del Demanio Pubblico. Entro 6 mesi dall entrata in vigore del presente Piano i Comuni trasmettono alla Provincia gli elaborati cartografici con l evidenziazione di tali aree.

18 NTA Piano Aria: alcuni esempi Direttiva per l elaborazione della Valutazione di Sostenibilità Ambientale Territoriale (VALSAT) dei Piani Strutturali Comunali (PSC) La elabora, entro 6 mesi dall entrata in vigore del presente Piano una Direttiva per l elaborazione della Valutazione di Sostenibilità Ambientale Territoriale (VALSAT) dei Piani Strutturali Comunali (PSC) approfondendo e specificando i contenuti della Delibera di Consiglio Regionale n 173/2001. I Comuni sono tenuti ad adeguare le VALSAT ai contenuti specificati nella Direttiva Provinciale entro 6 mesi dalla pubblicazione della Direttiva Provinciale sul Bollettino Ufficiale Regionale (B.U.R ) Nell elaborazione della Direttiva la Provincia avvierà apposite conferenze di concertazione con gli Enti Locali.

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