Elementi di Analisi Territoriale

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Gianluigi Giuliani
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1 Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Economia e Politica Agraria Elementi di Analisi Territoriale Definizione delle Unità Territoriali Operative (UTO) e metodologie di Zonizzazione Corso di Pianificazione Agricola 13/05/03 dott. S.Pascucci 1

2 Obiettivi del seminario 1) Fornire una definizione esauriente di Unità Territoriale Operativa (UTO) 2) Inserire tale definizione nell ambito delle differenti nozioni di pianificazione (fisica vs economica ) 3) Descrivere alcune metodologie di base di zonizzazione 13/05/03 dott. S.Pascucci 2

3 Definizione della Zonizzazione Zonizzare = suddividere il territorio in unità elementari caratterizzate da elementi o relazioni in grado di renderle tra loro differenziabili Unità elementari = Unità Territoriali Operative 13/05/03 dott. S.Pascucci 3

4 Genesi della Zonizzazione Influenze tra discipline che studiano il territorio Ecologia Sociologia Idrogeologia Urbanistica Geografia Biologia Economia 13/05/03 dott. S.Pascucci 4

5 Tipologie principali Qual è il criterio di suddivisione del territorio? Oggetti con caratteristiche simili Relazioni tra oggetti anche con caratteristiche differenti Criterio statico Criterio dinamico Ambiti omogenei Sistemi 13/05/03 dott. S.Pascucci 5

6 Zonizzazione nelle Tipologie di Pianificazione Pianificazione Fisica Pianificazione Economica Differenti metodologie Botanico - Pedologico Agronomico Idrologico Differenti tipologie Fenomeni puntuali Fenomeni lineari Fenomeni spaziali 13/05/03 dott. S.Pascucci 6

7 Zonizzazione nel processo pianificatorio Fasi della pianificazione Diagnosi Previsione e progettazione Scopi Obiettivi operativi Obiettivi specifici Progettazione delle alternative Implementazione Valutazione 13/05/03 dott. S.Pascucci 7

8 Prime esperienze di zonizzazione Studio di I. Mc Harg relativo a Staten Island UTO = Ambito fisiografico Problema: valutare le aree in base all uso del suolo Conservazione Ricreazione attiva Sviluppo industriale Ricreazione passiva Sviluppo residenziale Sviluppo commerciale 13/05/03 dott. S.Pascucci 8

9 Prime esperienze di zonizzazione Metodologia utilizzata: 1) Individuazione di categorie di analisi Clima Geologia Uso del suolo Flora - Fauna Idrologia 2) Individuazione di fattori significativi per singola categoria 3) Valutazione multicriteriale di ogni fattore in funzione di un dato uso del suolo 13/05/03 dott. S.Pascucci 9

10 Prime esperienze di zonizzazione 4) Sintesi in una matrice sinottica: Pallini di colore diverso (nero, blu, grigio) per indicare l influenza del fattore sul quel dato uso 5) Cartografia tematica: Indica in che misura le differenti aree siano più o meno adatte a quell uso (sfumature di grigi) 6) Carte sintetiche: 1 per ogni possibile uso (5) Overlay mapping Carta sintesi finale 13/05/03 dott. S.Pascucci 10

11 Prime esperienze di zonizzazione Conseguenze della ricerca di Mc Harg: 1) Sviluppo delle Analisi di Idoneità: Uso potenziale delle risorse Idoneità del suolo Idoneità effettiva del territorio Idoneità potenziale del territorio 2) Analisi descrittive nell ambito di Piani Paesistici 13/05/03 dott. S.Pascucci 11

12 Tipologie di Unità Territoriali Operative A. Pianificazione Fisica 1) Metodologia ecologico botanico - pedologico UTO = Unità di paesaggio, sistemi ambientali Cenni storici: Anni crescente attenzione temi ecologici Elaborazione primi Piani Paesistici e Piani Parco Definizioni più rigorose di concetti come ecosistema 13/05/03 dott. S.Pascucci 12

13 Esempi di zonizzazione con metodologia botanico - pedologica Piano Territoriale Paesistico Valle d Aosta (1998) UTO = a) Componenti ambientali (oggetti) b) Sistemi ambientali (inventario oggetti) c) Unità di paesaggio (relazioni oggetti) Finalità: Sviluppare analisi e valutazioni su aspetti paesistico ambientali 13/05/03 dott. S.Pascucci 13

14 Esempi di zonizzazione con metodologia Risultati ottenuti: botanico - pedologica Definizione di 7 sistemi ambientali e 247 unità di paesaggio raggruppate in 24 tipi Sistema ambientale: Unità di paesaggio: Naturale o antropico legato da peculiari processi evolutivi Relazioni tra sistemi determinabili e riconoscibili, fornisce una identità Numerose cartografie tematiche 13/05/03 dott. S.Pascucci 14

Siti, Beni e Aree di Specifico Interesse

15 Esempio di cartografia ottenuta Assetto Generale Schema delle Linee Programmatiche Pericolosità Geologica e Idraulica Vincoli Paesaggistici Codici di Siti, Beni e Aree di Specifico Interesse e di Beni Culturali Isolati 13/05/03 dott. S.Pascucci 15

16 Tipologie di Unità Territoriali Operative A. Pianificazione Fisica 1) Metodologia agronomica UTO = Unità di paesaggio antropico, unità agronomiche Peculiarità: Vengono considerate altre caratteristiche Viene fornita una lettura integrata (unità di diversa origine) 13/05/03 dott. S.Pascucci 16

17 Esempi di zonizzazione con metodologia agronomica Progetto Territoriale Operativo (PTO) Fiume Po UTO = Unità agro ambientale elementare Finalità: Valutare l impatto delle attività delle varie aree sul fiume Criteri utilizzati: Uso del suolo Avvicendamenti Grado di estensività Rapporto con il corso d acqua 13/05/03 dott. S.Pascucci 17

18 Tipologie di Unità Territoriali Operative B. Pianificazione Economica Metodologia : Statistico descrittiva, analisi multivariate Cenni storici: E. Sereni Storia del paesaggio agrario d Italia M. Rossi-Doria Analisi zonale dell agricoltura italiana Problema: Fenomeni economici sono discreti nello spazio e nel tempo 13/05/03 dott. S.Pascucci 18

19 B. Pianificazione Economica Motivazioni per la zonizzazione in economia: Livello di indagine meso economico Peculiarità dei fenomeni economici: a) Puntuali b) Lineari c) Spaziali 13/05/03 dott. S.Pascucci 19

20 B. Pianificazione Economica Ruolo delle istituzioni nella Pianificazione economica: Definizioni di istituzione: a. Organizzazione (formale o informale) b. Regola (formale o informale) Funzioni: 1. Determinazione degli obiettivi 2. Influenza nel processo decisionale 3. Efficienza ed efficacia delle azioni 4. Determinazione degli agenti coinvolti 5. Determinazione del contesto territoriale 13/05/03 dott. S.Pascucci 20

21 B. Pianificazione Economica Esempio: Politiche di Sviluppo Rurale Ambiente Istituzionale: Processo di Zonizzazione: Unione Europea Politiche Processo decisionale Obiettivi-Azioni Stati membri Regioni Piani Attori coinvolti Ambito territoriale Agenti locali Progetti Individuazione delle UTO 13/05/03 dott. S.Pascucci 21

22 B. Pianificazione Economica Problemi metodologici: legati ai dati statistici 1) Influenzano l analisi del fenomeno (utilizzo dei valori medi) 2) Presenza di forte correlazione spaziale (Modificable Areal Unit Problem) 3) Errori crescenti con l aumentare del numero di variabili 4) Non sempre si ha disponibilità di dati disaggregati 13/05/03 dott. S.Pascucci 22

23 B. Pianificazione Economica Criterio generale: 1) Individuo le aree (regolari od irregolari) con il più alto grado di disaggregazione possibile (dipende dalla disponibilità dei dati 2) Effettuo, se opportuno, una aggregazione Modalità di aggregazione Aree omogenee Aree Funzionali 13/05/03 dott. S.Pascucci 23

24 B. Pianificazione Economica Differenze tra aree omogenee e funzionali: Aree omogenee: Uniformi per tipologia di caratteristiche (Tipo Catasto Agrario 786 zone) Aree funzionali: Sono determinate da flussi ed interazioni dovuti a squilibri territoriali tra domanda ed offerta di beni e servizi Monocentriche Policentriche 13/05/03 dott. S.Pascucci 24

25 B. Pianificazione Economica Problematiche operative per le Aree Omogenee: 1) Identificazione del problema: a) Valutazione della disponibilità dei dati b) Scelta areale di partenza c) Scelta soglie di aggregazione d) Scelta di indicatori descrittivi del fenomeno 13/05/03 dott. S.Pascucci 25

26 B. Pianificazione Economica Problematiche operative per le Aree Omogenee: 2) Valutazione degli effetti della scelta dell areale (Esempio Pil Regione Provincia) 3) Discrezionalità delle soglie scelte: Valori stat. significativi, range uniformi, intorni circolari dalla media 4) Grado di complessità del fenomeno: Scelta di un numero di variabili - ACP + Cluster analysis 13/05/03 dott. S.Pascucci 26

27 Conclusioni: Punti salienti: A) Zonizzazioni differenti per tipologie di pianificazione B) Basso grado di integrazione tra fisica ed economica C) Numerose difficoltà metodologiche D) Non sempre consente un agile interpretazione del territorio E) Consente di individuare strumenti di intervento più specific 13/05/03 dott. S.Pascucci 27

28 Conclusioni: Prospettive disciplinari: A) Incrementare il grado di multidisciplinarietà B) Sperimentare (con un po di fantasia) nuove modalità di pianificazione Regolamento Regionale del Piemonte (2002) Designazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola e relativo programma d azione 13/05/03 dott. S.Pascucci 28

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