Riccardo Grifoni Il risparmio idrico dal lato del gestore del SII e da quello dell utente
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1 Giornate formative: 8,9,27 febbraio 2017 SCUOLA SUPERIORE SANT ANNA- PISA Riccardo Grifoni Il risparmio idrico dal lato del gestore del SII e da quello dell utente
2 LA SCARSITA DELLA RISORSA Entro il 2050 non ci sarà abbastanza cibo per sfamare i nove miliardi di popolazione previsti. La causa? La carenza di acqua. Secondo le recenti stime la domanda di cibo e fibre crescerà del 70% con un impatto insostenibile per l oro blu. A lanciare l allarme è lo Stockholm international Water Institute (SIWI), che denuncia anche lo spreco enorme di acqua. Oltre un quarto di tutta l acqua che consumiamo al mondo serve a produrre un miliardo di tonnellate di cibo che vengono poi buttate.
3 CONSUMI DELLA RISORSA Se analizziamo i consumi attuali di acqua, vediamo che il 70% dell oro blu viene impiegato in agricoltura, il 20% dall industria e il 10% per uso domestico. E le richieste possono essere molto differenti tra loro, per esempio la produzione di carne richiede circa 8-10 volte più acqua rispetto a quella di cereali. Un bambino che nasce nei paesi industrializzati consuma da 30 a 50 volte più acqua rispetto a un coetaneo che abita in un Paese in via di sviluppo.
4 EFFETTI FUTURI DEGLI ECCESSIVI CONSUMI DELLA RISORSA Per il 2025 nei Paesi in via di sviluppo si prevede un aumento del 50% dei consumi di acqua e in quelli industrializzati una crescita del 18%. La conseguenza immediata sarà che nel 2030 il 47% della popolazione mondiale vivrà in aree con problemi di scarsità d acqua. Inoltre dare da mangiare a tutti nel 2050 potrebbe richiedere il 50% in più di acqua rispetto a quella necessaria attualmente. Le soluzioni? Ridurre gli sprechi sia di acqua, sia di cibo e pensare a cambiare le nostre abitudini alimentari.
5 SVILUPPI RECENTI Il 2016 si è archiviato con alcune notizie molto promettenti, fra cui l entrata in vigore dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, definiti di comune accordo da 150 leader mondiali lo scorso settembre. Questi comprendono la fornitura di acqua pulita per tutti, la lotta ai cambiamenti climatici e un maggiore ricorso alle energie rinnovabili. Il settore idrico e delle acque reflue svolgerà un ruolo fondamentale nel raggiungimento di diversi obiettivi.
6 IL RISPARMIO NEL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE Il decreto legislativo 152/2006 introduce il concetto di risparmio all interno di alcuni articoli : Per quanto attiene alla disciplina generale per la tutela delle acque per mezzo dell Art. 73 Comma I lettera c) perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili; e Comma II lettera f) l'individuazione di misure tese alla conservazione, al risparmio, al riutilizzo ed al riciclo delle risorse idriche; Per mezzo dell Art. 98 Comma I Coloro che gestiscono o utilizzano la risorsa idrica adottano le misure necessarie all'eliminazione degli sprechi ed alla riduzione dei consumi e ad incrementare il riciclo ed il riutilizzo, anche mediante l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili.
7 ARTICOLO 146 d.lgsl. 152/2006 Ai sensi del suddetto articoli le Regioni adottano norme e misure volte a razionalizzare i consumi e eliminare gli sprechi ed in particolare a: a) migliorare la manutenzione delle reti di adduzione e di distribuzione di acque a qualsiasi uso destinate al fine di ridurre le perdite; b) prevedere, nella costruzione o sostituzione di nuovi impianti di trasporto e distribuzione dell'acqua sia interni che esterni, l'obbligo di utilizzo di sistemi anticorrosivi di protezione delle condotte di materiale metallico; c) realizzare, in particolare nei nuovi insediamenti abitativi, commerciali e produttivi di rilevanti dimensioni, reti duali di adduzione al fine dell'utilizzo di acque meno pregiate per usi compatibili; d) promuovere l'informazione e la diffusione di metodi e tecniche di risparmio idrico domestico e nei settori industriale, terziario ed agricolo; e) adottare sistemi di irrigazione ad alta efficienza accompagnati da una loro corretta gestione e dalla sostituzione, ove opportuno, delle reti di canali a pelo libero con reti in pressione; f) installare contatori per il consumo dell'acqua in ogni singola unità abitativa nonché contatori differenziati per le attività produttive e del settore terziario esercitate nel contesto urbano; g) realizzare nei nuovi insediamenti, quando economicamente e tecnicamente conveniente anche in relazione ai recapiti finali, sistemi di collettamento differenziati per le acque piovane e per le acque reflue e di prima pioggia; h) individuare aree di ricarica delle falde ed adottare misure di protezione e gestione atte a garantire un processo di ricarica quantitativamente e qualitativamente idoneo.
8 IL RISPARMIO DAL LATO DEL GESTORE DEL SII: (1) LA TARIFFA La tariffa del servizio idrico integrato è indicata dai più come uno strumento idoneo per il contenimento dei consumi e, quindi, il risparmio idrico. Tale affermazione non è corretta per una serie di motivi: 1. La domanda relativa al consumo di acqua risulta anelastica rispetto al prezzo; 2. Lo strumento tariffario deve rispondere a criteri di full costs recovery; 3. La tariffa funge da leva per gli investimenti, disporne altri usi come ad esempio il disincentivo agli sprechi ne vanifica il ruolo e occorrerebbe ripensare genesi e struttura.
9 IL RISPARMIO DAL LATO DEL GESTORE DEL SII : (2) BEST PRACTISES L utilizzo di best practises gestionali in campo idrico favorisce anche il risparmio della risorsa. Dal lato del gestore si può pensare alla promozione di azioni idonee sulla rete acquedottistica che possiamo sintetizzare nelle seguenti: 1. Distrettualizzazione della rete; 2. Utilizzo di modelli di simulazione idraulica; 3. Analisi stocastica del tasso di fallanza delle condotte; 4. Ricerca delle perdite occulte.
10 LA DISTRETTUALIZZAZIONE DELLA RETE E probabilmente l operazione più importante per il gestore del SII in tema di acquedotto. Tale intervento consente di disaggregare la percentuale di perdita di rete a livello di quartiere o singolo centro abitato, per mezzo dell installazione di numerosi misuratori di portata e pressione commisti a manovre di sezionamento è possibile indirizzare molto più efficacemente le attività di ricerca verso le zone più critiche. La distrettualizzazione della rete non è un operazione banale né esente da costi ma consente l abbattimento dei costi di manutenzione ordinaria e soprattutto straordinaria liberando risorse per altre operazioni.
11 MODELLI DI SIMULAZIONE IDRAULICA E ANALISI STATISTICA DEL TASSO DI FALLANZA DELLE CONDOTTE La prima si realizza per mezzo dell utilizzo di un software (anche open-source) che per mezzo del pc possa simulare la rete e analizzare il suo comportamento rilevando situazioni anomale e valutando azioni correttive. Per verificare la simulazione si possono utilizzare metodi Rossman-Todini. Per l analisi statistica (probabilità) si tratterà di operare un analisi geografica della distribuzione storica delle rotture per mezzo della quale pianificare gli interventi di riabilitazione della rete.
12 LA RICERCA DELLE PERDITE OCCULTE Senza il manifestarsi di presenza di acqua per strada o sul terreno diventa più difficile risalire ad una perdita, sono le perdite occulte che trovano percorsi verso il sistema fognario o drenate dal terreno. L utilizzo di apparecchiature sofisticate, ad esempio prelocalizzatori acustici, può consentire una ricerca accurata delle perdite occulte. Si basano sulla propagazione del suono lungo la condotta per la rilevazione della perdita in base alle caratteristiche della condotta.
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