Giornata della cultura d impresa 27 novembre 2009

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1 Giornata della cultura d impresa 27 novembre 2009 Business plan e finanziamento dell impresa Dispensa realizzata a cura dell Unione Giovani Dottori Commercialisti di Catania

2 Programmare l attività aziendale Programmare l'attività di una azienda significa : definire le condizioni economico-finanziarie e lo scenario in cui l'azienda opererà nel breve periodo, cioè nell'arco dell'anno successivo allo stesso programma. stabilire le strategie commerciali, il mix di prodotti da vendere nel periodo di riferimento.

3 La pianificazione finanziaria (o di medio periodo) Procedimento di pianificazione strategica. Obiettivo: definire l'evoluzione della situazione economico-finanziaria dell'azienda nell'arco di un periodo di 3-5 anni.

4 Fare impresa La creazione di una nuova attività vuol dire realizzare un investimento e, pertanto, deve essere programmata in termini di tempi denaro marketing. QUANTO DEVO SPENDERE? QUANTO TEMPO E NECESSARIO PER RECUPERARE L INVESTIMENTO?

5 Il Business plan E lo strumento essenziale per la valutazione di fattibilità tecnica ed economico-finanziaria di un progetto d investimento complesso. Si tratta di un documento che sintetizza i principi, le tecniche e gli strumenti impiegati dalle organizzazioni aziendali per: Pianificare le strategie, le tattiche e le operazioni future; Ottimizzare l uso delle risorse; Misurare e valutare le prestazioni; Ridurre, per quanto possibile, la soggettività del processo decisionale; Migliorare la comunicazione esterna ed interna.

6 Le finalità del Business plan Nell ipotesi di avvio di una nuova attività le finalità che il Business plan deve perseguire sono: 1. Valutare la fattibilità dell iniziativa 2. Presentare l iniziativa da realizzare (a finanziatori privati, banche, soci) 3. Programmare l attività (obiettivi e strategie) 4. Controllare l andamento

7 I fattori critici Per un Business plan di successo occorre puntare l attenzione su 4 fattori critici: 1. Le persone 2. Le opportunità 3. Il contesto 4. I rischi e i vantaggi

8 Elementi del business plan Studio del settore d interesse (abbigliamento, alimentari, libri, ecc.) Analisi del mercato (come varia il mercato, capire che cosa il cliente cerca e in che modo potrebbe essere fidelizzato, ciclo di vita del prodotto) Analisi dei costi (costi fissi e costi variabili e definizione del ricarico di vendita)

9 Elementi del business plan Struttura dell azienda (forma giuridica, dipendenti da assumere) Prospettive future (apertura di altri punti vendita e/o acquisizioni strategiche)

10 Il profilo di un buon Business Plan Non solo numeri, ma obiettivi e strategie per raggiungerli Non nasconde i problemi, ma individua le soluzioni È strategico, ma anche operativo È dettagliato, ma non contiene dati e informazioni superflui È tecnico, ma deve essere comprendibile da chiunque È dinamico, va rivisto e aggiornato nel tempo È scritto a tavolino, ma prevede un intensa attività di ricerca sul campo Ma soprattutto è COERENTE: IDEA IMPRENDITORE - MERCATO

11 Un modello di business plan L IMPRESA E I SUOI PROTAGONISTI presentazione dell impresa vertice e management aziendale ubicazione SINTESI DELL INIZIATIVA PROPOSTA caratteristiche salienti dell iniziativa imprenditoriale presupposti e motivazioni che ne sono all origine obiettivi produttivi e di redditività perseguiti IL PRODOTTO - SERVIZIO descrizione del prodotto e dei bisogni che si intendono soddisfare eventuali prodotti - servizi già realizzati dall impresa IL MERCATO DI SBOCCO E LA CONCORRENZA caratteristiche, dimensioni, andamento storico e previsioni caratteristiche del sistema competitivo identificazione del proprio mercato di riferimento

12 Un modello di business plan L ORGANIZZAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI ED IL CICLO DI PRODUZIONE descrizione del processo produttivo i fattori produttivi disponibili o da acquisire (lavoro, capitale e know how) gli investimenti previsti mercato di approvvigionamento materie prime organizzazione del lavoro LE STRATEGIE COMMERCIALI piano di marketing LE RISORSE FINANZIARIE le fonti interne ed esterne piano finanziario per la copertura dei fabbisogni PROIEZIONI ECONOMICO FINANZIARIE C.E. previsionali S.P. previsionali flussi finanziari previsionali

13 AGEVOLAZIONI

14 Obiettivo Operativo 5.1.3, linee di intervento 1, 4 e 5 I beneficiari Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese - con esclusione di quelle artigiane, che, alla data di presentazione della domanda, presentino tutti i seguenti requisiti: a) siano micro, piccole o medie imprese in conformità alla vigente disciplina comunitaria; b) appartengano ad almeno una delle seguenti categorie, come di seguito definite: b1) imprese di nuova costituzione ; b2) imprese giovanili ; b3) imprese femminili ;

15 Obiettivo Operativo 5.1.3, linee di intervento 1, 4 e 5 I beneficiari c) siano già iscritte nel Registro delle imprese e, quelle di servizi, costituite sotto forma di società regolari; d) siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti - non essendo sottoposte a procedure concorsuali né ad amministrazione controllata; e) abbiano restituito integralmente le eventuali somme dovute in relazione a provvedimenti d irevoca di agevolazioni di qualsiasi natura precedentemente Ecc.

16 Obiettivo Operativo 5.1.3, linee di intervento 1, 4 e 5 Tipologia di agevolazione Le agevolazioni possono essere richieste, anche in combinazione fra loro, nelle seguenti tipologie: a) contributo in conto impianti, b) contributo in conto interessi, Per le micro imprese e le piccole imprese che, alla data di presentazione della domanda, risultino costituite da non oltre due anni, è altresì concedibile un contributo in conto esercizio.

17 Obiettivo Operativo 5.1.3, linee di intervento 1, 4 e 5 Misura delle agevolazioni La misura indicata per ciascuna tipologia di aiuto è quella massima ed è riferita all ipotesi in cui venga richiesta solo quella tipologia MICRO E PICCOLE IMPRESE Contributo in conto impianti 50%; Finanziamento da agevolare con il contributo in conto interessi 75%; MEDIE IMPRESE Contributo in conto impianti 40% Finanziamento da agevolare con il contributo in conto interessi 75%

18 Obiettivo Operativo 5.1.3, linee di intervento 1, 4 e 5 Importo e tipologia degli investimenti Importo minimo investimento I programmi di investimento devono avere spese complessivamente ammissibili non inferiori a ,00 euro. Tipologie di investimenti Il programma di investimenti da agevolare può riguardare: realizzazione di un nuovo impianto, l ampliamento o la rilocalizzazione di impianti produttivi esistenti, la diversificazione di un impianto produttivo esistente mediante prodotti/servizi nuovi aggiuntivi ovvero il cambiamento fondamentale del processo produttivo di un impianto esistente.

19 Obiettivo Operativo 5.1.3, linee di intervento 1, 4 e 5 Spese ammissibili a) progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, studi di fattibilità economicofinanziaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi di legge, prestazioni di terzi per l ottenimento delle certificazioni ambientali secondo standard e metodologie internazionalmente riconosciuti (nel limite del 5% dell investimento complessivo ammissibile);

20 Obiettivo Operativo 5.1.3, linee di intervento 1, 4 e 5 Spese ammissibili b) suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche (nel limite del 10% dell investimento complessivo ammissibile); c) immobili, opere murarie e assimilate, impianti generali e infrastrutture specifiche aziendali (la superficie per uffici può essere ritenuta pertinente, in via orientativa, nella misura di 25 mq per addetto);

21 Obiettivo Operativo 5.1.3, linee di intervento 1, 4 e 5 Spese ammissibili d) macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all'attività amministrativa dell'impresa, ed esclusi quelli relativi all'attività di rappresentanza; mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell'impianto oggetto delle agevolazioni; e) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell impresa; f) brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

22 Obiettivo Operativo 5.1.3, linee di intervento 1, 4 e 5 Spese ammissibili Per le micro imprese e le piccole imprese che, alla data di presentazione della domanda, risultino costituite da non oltre due anni, sono altresì ammissibili alle agevolazioni: a) spese legali, amministrative e di consulenza direttamente connesse alla costituzione dell impresa; b) interessi sui finanziamenti esterni e dividendi sul capitale proprio impiegato nel limite massimo del tasso di riferimento vigente; c) spese di affitto di impianti/apparecchiature di produzione; d) utenze per energia, acqua, riscaldamento; e) imposte e tasse (diverse dall IVA e dalle imposte sul reddito d impresa) e spese amministrative;

23 Obiettivo Operativo 5.1.3, linee di intervento 1, 4 e 5 Spese ammissibili f) ammortamento, spese di locazione di impianti/apparecchiature di produzione (esclusi i canoni di leasing riferiti ai beni oggetto del programma di investimenti da agevolare) e costi salariali, a condizione che i relativi investimenti o le misure per la creazione di posti di lavoro e per le assunzioni non abbiano beneficiato di altre forme di aiuto.

24 CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE ALLE IMPRESE ARTIGIANE (Provincia di Catania) Per le imprese che intendono realizzare programmi di investimenti compresi tra 5.500,00 euro e ,00 euro Il contributo, finalizzato a: ammodernamento tecnologico, incremento produttivo miglioramento qualitativo della produzione dell'artigianato

25 CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE ALLE IMPRESE ARTIGIANE (Provincia di Catania) I beneficiari titolari di imprese artigiane già iscritte, o che hanno presentato domanda di iscrizione, all'albo provinciale delle imprese artigiane presso la C.C.I.A.A. di Catania (imprese artigiane individuali e societarie) ovvero nella sezione separata dell'albo stesso (consorzi di imprese artigiane, società consortili, anche in forma di cooperativa).

26 CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE ALLE IMPRESE ARTIGIANE (Provincia di Catania) Spese ammesse a) adattamento o ammodernamento delle strutture edilizie del laboratorio artigianale,compreso adeguamento dell impianto elettrico, nel preciso intento di migliorare le condizioni ecologiche, ambientali e di lavoro; b) acquisto beni strumentali c) acquisto di macchinari e attrezzature necessarie al ciclo di produzione, che assicurino il miglioramento e/o la razionalizzazione del ciclo produttivo e del prodotto

27 CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE ALLE IMPRESE ARTIGIANE (Provincia di Catania) Spese ammesse d) acquisto di macchinari che consentono risparmio e diversificazione energetica, tutela dell'ambiente, valorizzazione di prodotti tipici dell'artigianato ; e) acquisto di mezzi di trasporto (autoveicoli, furgoni, camion, ecc., esclusi i c.d. veicoli fuoristrada ), immatricolati autocarri, con vano carico maggiore del vano passeggeri, a due o tre posti in linea (esclusi i tassisti).

28 CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE ALLE IMPRESE ARTIGIANE (Provincia di Catania) Entità del contributo Il contributo, è accordato sulla spesa ammessa nella misura del 30% per le imprese artigiane singole 40% per le cooperative di artigiani e loro consorzi. Per le nuove imprese, ovvero agli artigiani i cui programmi di investimento riguardano la realizzazione del primo impianto dell azienda e per le imprese artigiane costituite da donne e giovani sotto i 35 anni, il contributo è accordato sulla spesa riconosciuta ammissibile nella misura del 40%.

29 Giorno 3 dicembre 2009 ore 9,30 Il seminario specialistico si terrà presso la sede della Provincia Regionale di Catania Via Nuovaluce, 67a (piano 1) Tremestieri Etneo (CT) Centralino:

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