CREARE UNA NUOVA IMPRESA
|
|
- Anna Maria Vitale
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CREARE UNA NUOVA IMPRESA Pianificare la gestione con il Business Plan Dott. Patron Daniele Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 1
2 IL BUSINESS PLAN DI UN IMPRESA COS E E un documento che sintetizza i contenuti e le caratteristiche di un progetto imprenditoriale - per costituire una nuova impresa - per descrivere progetti di aziende già esistenti A COSA SERVE - per ridurre gli errori di valutazione - per prevedere in anticipo la fattibilità economica e finanziaria del progetto PUO ESSERE: Strumento di presentazione: quando l iniziativa deve essere sottoposta, ad es., agli azionisti, a terzi (nuovi soci, partner finanziario, potenziale finanziatore pubblico o privato) Strumento di analisi e di apprendimento: dei punti di forza e di debolezza dell azienda, degli obiettivi da perseguire, della valenza degli obiettivi COSA DEVE CONTENERE descrizione dell impresa (se già esistente) => attività, storia, forma, composizione societaria, principali dati economico-finanziari (fatturato, redditività, capitale proprio), legami e collaborazioni con altre imprese oppure: Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 2
3 idea dell impresa (per le imprese di nuove costituzione) => con l indicazione degli stessi elementi dell ipotesi di un impresa già esistente mercato di sbocco => descrizione del mercato e dei suoi segmenti - dimensioni e prospettive di sviluppo della domanda - identificazione e descrizione del segmento o dei segmenti di mercato prescelti concorrenza (grado di competitività del settore - profilo dei principali concorrenti) mercati di approvvigionamento (descrizione delle principali fonti di approvvigionamento - descrizione del potere contrattuale dei fornitori) prodotto/servizio offerto (descrizione del bisogno che si intende soddisfare - descrizione del prodotto/servizio offerto con precisazione del prezzo, tipologia, servizi collaterali, tempi di consegna, garanzie, ecc., stadio del ciclo di vita) struttura produttiva e ricerca ( descrizione della struttura produttiva - macchinari ed impianti necessari e modalità di acquisizione) organizzazione aziendale (presentazione dell organigramma con indicazione dei responsabili principali e delle loro mansioni) andamento economico previsionale e coperture dei fabbisogni finanziari (CONTO ECONOMICO, PIANO INVESTIMENTI E PIANO FINANZIARIO) CONDIZIONI PER IL SUCCESSO DEL PROGETTO Quattro aree decisionali: 1) In quale mercato o segmento di mercato l azienda intende competere? => Individuazione del c.d. mercato-obiettivo (cioè quello clienti attuali e potenziali - ai quali l azienda decide di rivolgersi) 2) Quale tipo di prodotto/servizio si intende offrire? 3) Quale tipo di comunicazione e canale di vendita si ritiene più efficace per fare conoscere e vendere il prodotto/servizio offerto? Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 3
4 4) Come deve essere organizzata la struttura aziendale dal punto di vista produttivo, amministrativo e commerciale per essere efficiente? 1 MERCATO OBIETTIVO: In quale segmento di mercato si vuole operare, definendo la tipologia di clientela. Ad es. per propensione alla spesa, grado di innovazione/tradizionalità, area geografica, età CLASSIFICAZIONE DEI CONSUMATORI PER PROPENSIONE ALL INNOVAZIONE (utile per impostare la strategia di marketing, perché distingue i consumatori a seconda della propensione ad accettare prodotti e servizi innovativi) C O N S U M A INNOVATORI PIONIER I MAGGIORANZA ANTICIPATRICE MAGGIORANZA RITARDATARIA RITARDATARI T O T E M P O R I 2. QUALI PRODOTTI PROPORRE, FACENDO RICERCHE DI MERCATO PER STIMARE I VOLUMI COMPLESSIVI DI VENDITA DI BENI/SERVIZI Ricerche sul prodotto analisi dei prodotti concorrenti, stima del grado di accettazione e del potenziale di mercato Ricerche sul prezzo elasticità della domanda, rapporto prezzo/immagine Ricerche sulla pubblicità e sulla promozione analisi dei possibili media, analisi dell efficienza della pubblicità e della promozione Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 4
5 Ricerche sui consumatori clienti e potenziali clienti, bisogni, gusti, comportamenti, ecc 3. COMUNICAZIONE E CANALI DI VENDITA Individuazione della struttura commerciale e dei canali distributivi più adatti in relazione alle caratteristiche dell azienda descritta nel B.P. Canale diretto = produttori =>consumatori Canale breve = produttori =>grossisti =>consumatori Canale lungo = produttori =>grossisti => dettaglianti =>consumatori 4. PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL AZIENDA Organizzazione interna ed esterna. Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 5
6 IL BILANCIO PER IL BUSINESS PLAN Si espone un esempio pratico di un azienda che si occuperà di formazione. Gli aspetto che analizzeremo sono: - CONTO ECONOMICO - STATO PATRIMONIALE / PIANO INVESTIMENTI - PIANO FINANZIARIO Fasi per la costruzione del bilancio: A. Aspetto economico: 1. Previsione delle vendite 2. Previsione degli acquisti di beni/servizi 3. Previsione dei costi della struttura 4. Programma del costo del personale 5. Programma degli investimenti e calcolo ammortamenti B. Aspetto patrimoniale: 1. Investimenti 2. Calcolo dei crediti e debiti commerciali 3. Eventuale rimanenza di magazzino 4. Apporto di capitale proprio e riporto dell utile di conto economico 5. Necessità di capitale di terzi (banche..) a copertura del fabbisogno finanziario C. Aspetto finanziario: 1. Piano delle entrate finanziarie 2. Piano delle uscite finanziarie 3. Piano della copertura dei fabbisogni finanziari Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 6
7 ASPETTO ECONOMICO A1: Prevedere le vendite Molto importante suddividere le vendite in segmenti logici di beni/servizi (Linee). Ad es. - FORMAZIONE FINANZIATA - FORMAZIONE NON FINANZIATA - FORMAZIONE AI PRIVATI (SCUOLA PROFESSIONALE) - CONSULENZA AZIENDALE - ALTRO LINEE ore fatturato % ore fatturato % ore fatturato % FORMAZ. NON FINANZIATA % % % FORMAZIONE FINANZIATA % % % SCUOLA PROFESSIONALE % % % CONSULENZA AZIENDALE % % % ALTRO % % % TOTALE % % % Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 7
8 Dettagli dei ricavi, costruiti in ORE * PREZZO ORARIO: RICAVI ore prezzo fatturato ore prezzo fatturato ore prezzo fatturato FORMAZIONE NON FINANZIATA TOTALE RICAVI ore prezzo fatturato ore prezzo fatturato ore prezzo fatturato FORMAZIONE FINANZIATA TOTALE RICAVI ore prezzo fatturato ore prezzo fatturato ore prezzo fatturato SCUOLA PROFESSIONALE TOTALE RICAVI ore prezzo fatturato ore prezzo fatturato ore prezzo fatturato CONSULENZA AZIENDALE TOTALE RICAVI ore prezzo fatturato ore prezzo fatturato ore prezzo fatturato ALTRO TOTALE Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 8
9 A2: Prevedere i costi di beni/servizi Per svolgere l attività di formazione, consulenza, scuole, sarà necessario acquisire all esterno gran parte del necessario, ossia: - Servizi di formazione e consulenza da parte di professionisti - Materiali e strumentazione da usare in occasione della formazione e consulenza Sistema più semplice: ORE DI LAVORO * COSTO ORARIO qtà costo/qtà COSTI qtà costo/qtà COSTI qtà costo/qtà COSTI SERVIZI DI TERZI qtà costo/qtà COSTI qtà costo/qtà COSTI qtà costo/qtà COSTI SERVIZI DI TERZI qtà costo/qtà COSTI qtà costo/qtà COSTI qtà costo/qtà COSTI SERVIZI DI TERZI Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 9
10 qtà costo/qtà COSTI qtà costo/qtà COSTI qtà costo/qtà COSTI SERVIZI DI TERZI A questo punto risulterà facile calcolare la marginalità di contribuzione per ogni linea: per il fatturato costi variabili margine margine % FORMAZIONE NON FINANZIATA % FORMAZIONE FINANZIATA % SCUOLA PROFESSIONALE % CONSULENZA AZIENDALE % ALTRO % TOTALE % La stessa cosa è possibile farla per il 2013 e Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 10
11 A3: Prevedere i costi della struttura Sarà necessario prevedere i costi per la struttura della propria attività: affitti, manutenzioni, pubblicità, consulenze, assicurazioni TIPO DI COSTO totale costo % totale costo % totale costo % COSTI FISSI E MAN. DIRETTI % % % FIERE E PUBBLICITA' % % % CONSULENZE ESTERNE % % % ONERI VARI % % % ASSICURAZIONI % % % ALTRO % % % TOTALE % % % A4: Prevedere i costi del personale Per programmare il costo del personale sarà utile definire il numero di persone necessarie per ogni area aziendale ossia commerciale, operativa, amministrativa, direzione dove per quest ulimo si intende il costo dell imprenditore: Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 11
12 Area di lavoro: n. pers. Costo % n. pers. costo % n. pers. costo % OPERATIVO 2, ,8% 2, ,2% 3, ,5% DIREZIONE 1, ,2% 1, ,9% 1, ,2% AMMINISTRAZIONE 0, ,0% 0, ,9% 0, ,3% COMMERCIALE - - 0,0% - - 0,0% - - 0,0% TOTALE 3, ,0% 4, ,0% 4, ,0% VARIAZIONE % 13% 18% 11% 17% A5. Programma degli investimenti e calcolo ammortamenti Gli investimenti rappresentano i costi per i beni che hanno una durata pluriennale e che sono indispensabili per l attività imprenditoriale. Nell aspetto economico si manifastano come ammortamenti, ossia la distribuzione negli anni del costo % ammortamento COMPUTER % MOBILIA % ATTREZZATURE % SOFTWARE % MANUTENZIONE STRAORD % AUTO % Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 12
13 Prospetto finale di conto economico Nel prospetto finale del conto economico si uniscono tutti i ricavi e costi programmati per verificare se l attività farà utile o perdita RICAVI NETTI ,0% ,0% ,0% VALORE DELLA PRODUZIONE TIPICA ,0% ,0% ,0% ACQUISTI DI MATERIALE -4-0,8% -4-0,8% -5-0,8% PRESTAZIONI DI TERZI ,9% ,0% ,2% COSTI VARIABILI ,6% ,8% ,0% MARGINE DI CONTRIBUZIONE ,4% ,2% ,0% COSTO DEL PERSONALE DIRETTO ,3% ,0% ,3% COSTO DEL PERSONALE REP.COMMERCIALE 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% COSTO DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO -20-4,5% -21-4,1% -22-3,8% COSTO DEL PERSONALE DIRETTIVO -35-7,8% -37-7,3% -39-6,7% AMMORTAMENTI, LEASING E NOLEGGI -17-3,8% -17-3,3% -17-2,9% COSTI FISSI E MANUTENZIONI DIRETTI -7-1,6% -7-1,4% -8-1,3% PROVVIGIONI -3-0,6% -3-0,5% -3-0,5% COSTI DI PUBBLICITÀ E PROPAGANDA -10-2,2% -12-2,4% -15-2,6% COSTI DIVERSI DI GESTIONE -35-7,9% -36-7,1% -38-6,5% COSTI DI STRUTTURA ,7% ,2% ,6% Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 13
14 MARGINE OPERATIVO LORDO (EBIT) 43 9,7% 51 10,0% 61 10,4% ONERI FINANZIARI NETTI -8-1,8% -10-2,0% -12-2,1% GESTIONE FINANZIARIA / ACCESSORIA -8-1,8% -10-2,0% -12-2,1% MARGINE OPERATIVO ANTE IMPOSTE (EBT) 35 7,9% 41 8,1% 49 8,3% IMPOSTE -12-2,8% -14-2,8% -17-2,9% IMPOSTE -12-2,8% -14-2,8% -17-2,9% RISULTATO NETTO 23 5,1% 27 5,2% 32 5,4% ASPETTO PATRIMONIALE B1: Prevedere gli investimenti Vale quanto detto nella parte economica, qui si considerano i costi di acquisto dei beni: 2012 COMPUTER MOBILIA ATTREZZATURE SOFTWARE MANUTENZIONE STRAORD AUTO Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 14
15 B2: calcolare crediti e debiti commerciali I clienti non pagano sempre in contanti a vista ma a 30/60/90 giorni, la stessa cosa vale per l imprenditore quando pagherà i suoi debiti. Per calcolare i crediti previsti si usa la seguente formula: CREDITI = (RICAVI+IVA) / (365/giorni dilazione media) Ricavi + iva = *1,20 = Giorni dilazione media = 60 giorni => 365/60= 6,08 CREDITI = / 6,08 = Per calcolare i debiti previsti si adatta la formula precedente: DEBITI = (COSTI A FORNITORI+IVA) / (365/giorni pagamento medi) Ricavi + iva = *1,20 = Giorni pagamento medi = 75 giorni => 365/75= 4,87 CREDITI = / 4,87 = Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 15
16 B3: calcolo rimanenza di magazzino L azienda in questione non ha magazzino, ma se ipotizziamo un azienda commerciale o produttiva si può calcolare come previsione del valore dalla merce che deve sempre rimanere a disposizion per essere messa in produzione (materie prime/semilavorati) e per essere messa in vendita (prodotti finiti). B4: apporto del capitale proprio Ogni imprenditore deve apportare del capitale di sua proprietà per iniziare l attività. È sempre ragionevole che apporti tra un terzo e metà dei costi per gli investimenti. In questo caso: investimenti: euro capitale da apportare deciso: euro. B4: calcolo del capitale da ricevere da terzi (prestiti da banche) Va calcolato nel seguente modo: totale investimenti ammortamento dell anno + Crediti debiti + Magazzino Capitale proprio + utile Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 16
17 = fabbisogno di finanziamento bancario Nel caso in questione: Il fabbisogno di prestiti dalle banche deve essere di almeno euro per il Prospetto di Stato Patrimoniale ATTIVO CREDITI COMMERCIALI % % % (DEBITI COMMERCIALI) % % % CAPITALE CIRCOLANTE 19 23% 40 44% 51 57% RIMANENZE FINALI DI MATERIE PRIME 0 0% 0 0% 0 0% RIMANENZE FINALI DI SEMILAVORATI E PRODOTTI FINITI 0 0% 0 0% 0 0% MAGAZZINO 0 0% 0 0% 0 0% CAPITALE CIRCOLANTE totale 19 23% 40 44% 51 57% INVESTIMENTI 81 98% 85 93% % FONDO AMMORTAMENTO % % % Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 17
18 ATTIVO FISSO 64 77% 51 56% 39 43% CAPITALE FISSO INVESTITO NETTO 64 77% 51 56% 39 43% TOTALE CAPITALE INVESTITO % % % PASSIVO E NETTO (FINANZIAMENTI BANCARI) 29 35% 25 27% 22 24% (FINANZIAMENTI DI TERZI) 0 0% 0 0% 0 0% POSIZIONE FINANZIARIA 29 35% 25 27% 22 24% POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 29 35% 25 27% 22 24% CAPITALE SOCIALE PROPRIO 30 36% 30 33% 30 33% RISULTATI ESS. PRECEDENTI 0 0% 23 25% 27 29% CAPITALE SOCIALE E RISERVE 30 36% 53 58% 57 63% RISULTATO DELL'ESERCIZIO 23 27% 27 29% 32 35% RISULTATO NETTO DI PERIODO 23 27% 27 29% 32 35% PATRIMONIO NETTO 53 64% 79 87% 88 98% TOTALE FONTI FINANZIARIE % % % Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 18
Premessa. materiale a cura di Andreani Patrizia
Premessa Il business plan è fondamentale per tutti i tipi di attività: sia per studiarne la fattibilità sia per pianificare il suo sviluppo. Un imprenditore o aspirante tale deve essere sempre in grado
DettagliMODULO PER LA VALUTAZIONE DELLE IMPRESE DI RECENTE COSTITUZIONE
MODULO PER LA VALUTAZIONE DELLE IMPRESE DI RECENTE COSTITUZIONE (importi in migliaia di Euro) Bilanci previsionali Stato Patrimoniale Rimanenze Altro Attivo Circolante Immobilizzazioni Passivo Circolante
DettagliRELAZIONE TECNICA PER LA VALUTAZIONE DELLE IMPRESE DI NUOVA COSTITUZIONE E DELLE IMPRESE NON ALTRIMENTI VALUTABILI SUL MERITO DI CREDITO
ALLEGATO 8 RELAZIONE TECNICA PER LA VALUTAZIONE DELLE IMPRESE DI NUOVA COSTITUZIONE E DELLE IMPRESE NON ALTRIMENTI VALUTABILI SUL MERITO DI CREDITO 1. Composizione societaria e management dell impresa:
DettagliImmobilizzazioni immateriali Costi di impianto % Costi di pubblicità
9. BUSINESS PLAN 9. business plan per l avvio di un attività imprenditoriale ( ) Il Piano degli investimenti nelle immobilizzazioni necessarie per svolgere l attività è il seguente: Costo storico % di
DettagliPiano di impresa società costituita (da compilare offline)
Piano di impresa società costituita (da compilare offline) A)ELEMENTI DI INNOVAZIONE DELL INIZIATIVA IMPRENDITORIALE A.1 Descrivere il carattere innovativo dell idea alla base del piano di impresa, in
DettagliDati del team. Schema business plan suggerito dalla. pag. 1
Titolo Logo Dati del team pag. 1 INDICE 1 Executive Summary pag. 2 Descrizione dell impresa pag. 3 Prodotto pag. 4 Descrizione del mercato e dei concorrenti pag. 5 Piano strategico pag. 6 Piano di marketing
DettagliL idea progettuale: un efficace Business Plan. Alessandro Dadea Nuoro 15 aprile 2014
L idea progettuale: un efficace Business Plan Alessandro Dadea Nuoro 15 aprile 2014 Le principali funzioni del BS Business Plan 1. Concretizzare le idee 3. Individuazione e ottenimento finanziamenti 2.
DettagliSOCIETÀ/COOPERATIVA/DITTA INDIVIDUALE
MODELLO 3 P.S.M. PROGRAMMA DI PROMOZIONE DELL INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA LINEA 2 INCLUSIONE NEL MDL DELLE PERSONE A RISCHIO DI ESCLUSIONE INTRAPRENDO STUDIO DI FATTIBILITÀ SOCIETÀ/COOPERATIVA/DITTA
DettagliAllegato Start up per imprese di nuova costituzione non valutabili sulla base di due bilanci completi approvati
MOD-STARTUP Rev. 02 del 19/06/2017 Pag. 1 di 5 Allegato Start up per imprese di nuova costituzione non valutabili sulla base di due bilanci completi approvati 1. RELAZIONE TECNICA Pratica n. (Riservato
DettagliMODULO DI VALUTAZIONE DELLA NUOVA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE
MODULO DI VALUTAZIONE DELLA NUOVA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE IDENTIFICAZIONE DEL PROGETTO Data Mod. 3 02/2012 Modulo Valutazione 1 DATI PERSONALI NOME INDIRIZZO TEL: FAX e-mail ETÀ STATO CIVILE STATO PROFESSIONALE
DettagliRICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO. Docente: Prof. Massimo Mariani
RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO Docente: Prof. Massimo Mariani 1 SOMMARIO Il bilancio L analisi di bilancio La riclassificazione di bilancio Oggetto dell analisi finanziaria Obiettivi dell analisi finanziaria
DettagliPrincipali indicatori Valore Scoring Valore Scoring (tra parentesi il valore "di riferimento")
Allegato 7 pag. 1 di 9 MODULO PER LA VALUTAZIONE DELLE NUOVE IMPRESE (OVVERO QUELLE CHE SONO STATE COSTITUITE O HANNO INIZIATO LA PROPRIA ATTIVITÀ NON OLTRE TRE ANNI PRIMA DELLA RICHIESTA DI AMMISSIONE
DettagliLA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO
LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia
DettagliSCHEMA PROGETTO IMPRENDITORIALE
Allegato 2 Avviso a sostegno delle nuove iniziative imprenditoriali in attuazione della legge regionale 14 febbraio 2018, n. 1 Capo VI Autoimpiego e creazione d impresa SCHEMA PROGETTO IMPRENDITORIALE
DettagliI principali strumenti di analisi e valutazione per la progettazione di un piano di investimenti assistito
I principali strumenti di analisi e valutazione per la progettazione di un piano di investimenti assistito Business Plan ed analisi costi benefici Palermo 17 Marzo 2015 Domanda Smart Start 2010 % 2011
DettagliCIRCOLANTE (I ANNO) nel limite massimo del 75% del Piano di intervento proposto
ALLEGATO B BUSINESS PLAN DESCRIZIONE DELL ATTIVITA PROPOSTA Descrivere l attività economica che si intende svolgere (descrizione sintetica dell oggetto dell iniziativa, com è nata l idea, la composizione
Dettagli3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE
Business Plan guida al piano industriale Cominciamo dalla parte descrittiva, spesso trascurata perchè è diffusa l opinione che ritiene il Business Plan composto solo dai numeri, cioè dalle previsioni sulle
Dettagli... (firma del legale rappresentante dell impresa)
Allegato 3 pag. 1 di 11 MODULO PER LA VALUTAZIONE DELLE NUOVE IMPRESE (OVVERO QUELLE CHE SONO STATE COSTITUITE O HANNO INIZIATO LA PROPRIA ATTIVITÀ NON OLTRE TRE ANNI PRIMA DELLA RICHIESTA DI AMMISSIONE
DettagliStrumenti innovativi per la creazione d impresa
I Seminario: competitività Modulo n. 2: Strumenti innovativi per la creazione d impresa Fondo Perequativo Accordo di Programma MISE Unioncamere 2010 Progetto n. 89 } } La valutazione della redditività
DettagliVoce Importo Voce Importo Ricavi delle vendite Debiti verso banche per finanziamenti Costi per godimento di beni di terzi 300 Quota
Voce Importo Voce Importo Ricavi delle vendite 4.100 Debiti verso banche per finanziamenti 1.100 Costi per godimento di beni di terzi 300 Quota amm.to attrezzature 150 Costi per materie prime 950 Quota
DettagliSCHEDA TECNICA ALLEGATA ALLA DOMANDA DI AMMISSIONE
Allegato 2 SCHEDA TECNICA ALLEGATA ALLA DOMANDA DI AMMISSIONE Il/la sottoscritto/a, nato/a a il codice fiscale, residente in Prov..., via e n.civ......, in qualità di legale rappresentante dell impresa
DettagliProvincia di Viterbo Assessorato Formazione Professionale e Politiche per il lavoro. Idee Giovani. Per le iniziative a sostegno dell imprenditorialità
Allegato 2 Provincia di Viterbo Assessorato Formazione Professionale e Politiche per il lavoro Idee Giovani Per le iniziative a sostegno dell imprenditorialità BUSINESS PLAN Denominazione Impresa: Data
DettagliDATI DELLO STUDENTE VOTO SCRITTO VOTO FINALE
Università degli Studi di Macerata Corso di laurea Economia: banche, aziende e mercati (L-18 Scienze dell economia e della gestione aziendale) Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) 24.5.2016
DettagliMeccanismi di simulazione economico-finanziaria. Nicola Castellano - Università di Macerata
Meccanismi di simulazione economico-finanziaria Nicola Castellano - Università di Macerata ncaste@unimc.it 1 la simulazione metodologia decisionale con cui si analizzano le caratteristiche di un sistema
DettagliRiclassificazione Stato Patrimoniale e Conto Economico
Riclassificazione Stato Patrimoniale e Conto Economico Sommario: Riclassificazione SP Finanziario L analisi della liquidità L analisi della solvibilità Riclassificazione SP di Pertinenza Gestionale Riclassificazione
DettagliANALISI FINANZIARIA CENNI. Riclassificazione del Conto Economico Riclassificazione dello Stato Patrimoniale Indici di bilancio Principi contabili
ANALISI FINANZIARIA CENNI Riclassificazione del Conto Economico Riclassificazione dello Stato Patrimoniale Indici di bilancio Principi contabili 1 Premessa La IV direttiva CEE ha ARMONIZZATO (DL 127/91
DettagliPiano di impresa società non costituita (da compilare offline)
Piano di impresa società non costituita (da compilare offline) A)ELEMENTI DI INNOVAZIONE DELL INIZIATIVA IMPRENDITORIALE A.1 Descrivere il carattere innovativo dell idea alla base del piano di impresa,
DettagliFidia SpA: il CdA approva la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2007
comunicato stampa Fidia SpA: il CdA approva la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2007 Il fatturato consolidato è di 6,5 milioni di euro rispetto ai 7,5 milioni di euro del 31 marzo 2006 L EBITDA passa
Dettagli2. 7 redazione e riclassificazione degli schemi contabili del bilancio ( )
2. 7 redazione e riclassificazione degli schemi contabili del bilancio ( ) Stato patrimoniale Costi di pubblicità = Costo storico fondo ammortamento = 24 400 12 200 = 12 200 Impianti e macchinari = Costo
DettagliESERCIZIO 1 (Riclassificazione del Conto Economico)
ESERCIZIO 1 (Riclassificazione del Conto Economico) Si riclassifichi il seguente conto economico: - a costi complessivi industriali del venduto - a costi complessivi variabili del venduto CONTO ECONOMICO
DettagliIl business Plan. La parte descrittiva
Il business Plan La parte descrittiva LA STRUTTURA-TIPO DEL BUSINESS PLAN CHI SIAMO, DOVE SIAMO E CHE COSA VOGLIAMO FARE COME LO VOGLIAMO FARE PARTE DESCRITTIVA (ARGOMENTI) PARTE NUMERICA (DATI) BUSINESS
DettagliBUSINESS PLAN. Phd Plus, 10 marzo Università di Pisa. Prof. MARCO ALLEGRINI
1. BUSINESS PLAN Prof. MARCO ALLEGRINI Università di Pisa Indice della lezione 1. Cos è il business plan 2. I destinatari del business plan 3. La struttura business plan secondo il modello Start cup Toscana
DettagliRICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE 3 1. Attività liquide 2. Rimanenze 8. Pass.tà correnti 10 7 4. Imm. immat. e finanz. 9. Pass.tà consolidate 12 6 5. Imm. tecniche nette 11. Mezzi propri 1 1)
DettagliIl piano finanziario Che cos è e come si costruisce
Il Piano Finanziario www.docenti.unina.it/mario.raffa Corso di Gestione dello Sviluppo Imprenditoriale Prof. Mario Raffa raffa@unina.it Il piano finanziario Che cos è e come si costruisce E composto da
DettagliREGIONE ABRUZZO Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche Sociali. Avviso Pubblico STUDIO DI FATTIBILITÀ
Allegato 1B REGIONE ABRUZZO Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche Sociali Avviso Pubblico STUDIO DI FATTIBILITÀ Pagina 1 di 11 SCHEDA DI SINTESI (per le imprese) RAGIONE/DENOMINAZIONE
DettagliAgenzia Regionale per la Tecnologia e l Innovazione. Business Competition. START CUP PUGLIA Edizione 2017 BUSINESS PLAN - ALLEGATO 1
Agenzia Regionale per la Tecnologia e l Innovazione Business Competition START CUP PUGLIA Edizione 2017 BUSINESS PLAN - ALLEGATO 1 Denominazione del Progetto d Impresa (deve coincidere con quella indicata
DettagliASPETTI ECONOMICO- FINANZIARI LEGATI AD UNA START-UP a cura di Patrizia Andreani. Vitamina C
ASPETTI ECONOMICO- FINANZIARI LEGATI AD UNA START-UP a cura di Patrizia Andreani Vitamina C Anno scolastico 2017-2018 PROGETTO D IMPRESA: indice generale 1. La mission e l impresa in generale 2. Il Settore
DettagliCorso di Ragioneria. Analisi di bilancio Caso pratico. Roma, 18 maggio Dott. Angelo De Marco Manager Advisory & Corporate Finance Banca Finnat
Corso di Ragioneria Analisi di bilancio Caso pratico Dott. Angelo De Marco Manager Advisory & Corporate Finance Banca Finnat Roma, 18 maggio 2017 Agenda I. Introduzione al caso pratico II. Bilancio riclassificato
DettagliCOMUNICATO STAMPA DE LONGHI S.p.A.: approvati dal Consiglio d Amministrazione i risultati al 3 1 dicembre 2002:
COMUNICATO STAMPA DE LONGHI S.p.A.: approvati dal Consiglio d Amministrazione i risultati al 3 1 dicembre 2002: ricavi netti consolidati a 1.273,7 milioni (+6,3% rispetto al 2001; +8,7% a parità di tassi
DettagliI PRINCIPI DI ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA D IMPRESA - Il governo della dinamica finanziaria - il fabbisogno finanziario
I PRINCIPI DI ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA D IMPRESA - Il governo della dinamica finanziaria - il fabbisogno finanziario 1 VALUTARE LE SCELTE DELL IMPRENDITORE LE SCELTE DELL IMPRENDITORE CHE DOBBIAMO
DettagliGAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I N SCHEDA TECNICA
15-2-2002 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I N. 8 79 Interessi e oneri finanziari: interessi passivi relativi ai debiti di gestione, debiti vs. banche e alle fonti di finanziamento
DettagliBudget. Budget di PERIODO. di INIZIATIVA MASTER BUDGET. Simulazioni economiche. Obiettivi generali del piano operativo. Obiettivi generali del budget
Processo di misurazione finanziario e patrimoniale Fabbisogno di capitale fisso di capitale circolante Mezzi di copertura ITER DI COSTRUZIONE DEL BUDGET Piani d azione pluriennali vendite produzione funzioni
DettagliInsegnamenti di Economia Aziendale ed Economia aziendale duplicato (prof.sse Paolini e Soverchia) prova del
Insegnamenti di Economia Aziendale ed Economia aziendale duplicato (prof.sse Paolini e Soverchia) prova del 25.1.2018 DATI DELLO STUDENTE Cognome Nome Matricola Anno di corso (I, II, III, f.c.) Corso di
DettagliSCHEMA SEMPLIFICATO PER LA REDAZIONE DEL BUSINESS PLAN
Allegato n. 3 Oggetto: Progetto Collettivo di Sviluppo Rurale del Borgo di Calvanico. PSR Campania 2014-2020. Misura 6 - Tipologia di intervento 6.4.2 Creazione e sviluppo di attività extragricole nelle
DettagliSchema metodologico delle analisi di bilancio
GESTIONE Schema metodologico delle analisi di bilancio BILANCIO Lettura e analisi interpretativa riclassificazione determinazione di indici flussi finanziari sistema di coordinamento INFORMAZIONI sintomi
DettagliFONDAZIONE ITALIA SOCIALE. Codice fiscale Sede legale: Foro Buonaparte MILANO (MI)
FONDAZIONE ITALIA SOCIALE Codice fiscale 97807630153 Sede legale: Foro Buonaparte 44 20121 MILANO (MI) BILANCIO 31.12.2018 STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 31/12/2018 31/12/2017 A) CREDITI VERSO SOCI/ ASSOCIATI
DettagliIl modello di bilancio: struttura e processo di formazione. Carlo Marcon Università Ca Foscari
Il modello di bilancio: struttura e processo di formazione Carlo Marcon Università Ca Foscari Finalità e oggetto del bilancio Finalità del bilancio Rappresentare la ricchezza a disposizione dell impresa
DettagliTRACCIA DI CONTENUTI PER IL PIANO DI sviluppo locale Cooperativa di comunità
TRACCIA DI CONTENUTI PER IL PIANO DI sviluppo locale Cooperativa di comunità Per la compilazione della presente traccia è possibile rivolgersi alle Unioni Territoriali Confcooperative e/o ai Centri Servizi
DettagliU.S.R. - Sardegna. Il Business Plan. a cura del Prof. Alessandro Massidda
U.S.R. - Sardegna Il Business Plan a cura del Prof. Alessandro Massidda Il Business Plan Chi è costui? E il documento che descrive accuratamente l attività che si intende intraprendere. Funzioni: Stimola
DettagliREGIONE ABRUZZO Dipartimento Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, Istruzione, Ricerca e Università FASE B. ALLEGATO 2.
REGIONE ABRUZZO Dipartimento Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, Istruzione, Ricerca e Università FASE B ALLEGATO 2.B Formulario TITOLO DEL PROGETTO Inserire il titolo del progetto INDICE Sezione
Dettaglicrea impresa PRESENTAZIONE NUOVA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE
crea impresa Comitato di Valutazione Segreteria tecnica C/o Camera di Commercio I.A.A. della Spezia Piazza Europa, 16 Tel.0187-728.282 Fax.0187-777.908 E-mail. creazione.impresa@sp.camcom.it PRESENTAZIONE
DettagliInsegnamento di Economia aziendale prova del Anno di corso (I, II, III, f.c.)
DATI DELLO STUDENTE Cognome Matricola Insegnamento di Economia aziendale prova del 12.2.2015 Nome Anno di corso (I, II, III, f.c.) Valutazione prova scritta VALUTAZIONE PROVA ORALE domanda 1 domanda 2
DettagliSeminario di INTRODUZIONE ALLA CONTABILITÀ Università di Bologna
Seminario di INTRODUZIONE ALLA CONTABILITÀ Università di Bologna Forlì, 20 marzo 2019 Claudia Mezzabotta Dottore commercialista e revisore legale in Milano Già Membro IASCF SMEIG, Londra Membro EFRAG SME
DettagliPROJECT WORK. Dall analisi imprenditoriale alla proposta d investimento (sintesi del progetto) Economia Aziendale Dott.
Economia Aziendale Dott. Stefano Colombo PROJECT WORK Dall analisi imprenditoriale alla proposta d investimento (sintesi del progetto) Stefano Colombo per Milano-Bicocca University Milano, 11 ottobre 2011
DettagliIl calcolo del punto di pareggio
Il calcolo del punto di pareggio Come determinare volumi di vendita e di produzione al fine di raggiungere l equilibrio gestionale Brogi & Pittalis Srl Firenze IL PUNTO DI PAREGGIO ll PUNTO DI PAREGGIO
DettagliSECONDO BANDO PROGETTO D IMPRESA
Allegato n. 5 Programma regionale di sviluppo della cooperazione di produzione lavoro e sociale Delibera di Giunta Regionale n. 3708/2003, modificata ed integrata dalla Delibera n. 1968/2005 SECONDO BANDO
DettagliPiano di investimento
Businessplan a) Immobilizzazione materiali: Descrizione Tipo di investimento anno 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 utilità in anni quota di ammor ta- ammor- tamento anno 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 seminatrice
DettagliIl Business Plan Un semplice percorso LILIANA BORRELLO- REFERENTE SCIENTIFICO CONFAO
1 Il Business Plan Un semplice percorso 2 BUSINESS PLAN PER L AVVIO DI UNA NUOVA IMPRESA PER INTRAPRENDERE UNA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE È FONDAMENTALE PREDISPORRE IL BUSINESS PLAN IL PROGETTO IN CUI
DettagliDIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Pietro Piazza PROGRAMMA SVOLTO Anno Scolastico 2015/2016 DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
DettagliAssociazione di promozione sociale RE:COMMON via Lucio Lombardo Radice n.9 - Roma (RM) Codice fiscale:
ATTIVO 2017 2016 A) QUOTE ASSOCIATIVE ANCORA DA VERSARE B) IMMOBILIZZAZIONI I - Immobilizzazioni immateriali 1) costi di ricerca, sviluppo e pubblicità 2) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione
DettagliPREVEDERE I RISULTATI CON IL BUDGET
PREVEDERE I RISULTATI CON IL BUDGET Chiarimenti per applicare questa monografia? Telefonate al nr. 3387400641, la consulenza telefonica è gratuita. Best Control Milano www.best-control.it Pag. 1 BUDGET
DettagliUTILIZZO DEL BUSINESS PLAN
IL BUSINESS SS PLAN UTILIZZO DEL BUSINESS PLAN 1. Valutazione progetti di ampliamento e/o ristrutturazione imprese esistenti 2. Valutazione progetti di creazione nuove iniziative imprenditoriali 3. Definizione
DettagliBRUNO VETTORE. Business Plan e storie di successo Bologna 28 aprile 2016 FRANCHISING & RETAIL EXPO
BRUNO VETTORE Business Plan e storie di successo Bologna 28 aprile 2016 FRANCHISING & RETAIL EXPO Il Franchising è un settore della Moderna Distribuzione Organizzata, che sviluppa un volume d affari di
DettagliSTATO PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI A) PATRIMONIO NETTO
STATO PATRIMONIALE ATTIVO 31.12.2005 31.12.2006 PASSIVO 31.12.2005 31.12.2006 A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI A) PATRIMONIO NETTO 1.198.987 1.444.541 I) Capitale 500.000 500.000 B) IMMOBILIZZAZIONI
DettagliBusiness Plan 5 anni Società di capitali
Business Plan 5 anni Società di capitali Le attività da svolgere per la realizzazione del Business Plan da parte del sono le seguenti: 1. Inserimento del Bilancio dell'anno precedente 2. Accettazione/modifica
DettagliLa riclassificazione dello Stato Patrimoniale Criterio della Pertinenza Gestionale
Corso di Economia Aziendale Prof. Alberto Kunz a.a. 2016.2017 La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Criterio della Pertinenza Gestionale 7 Marzo 2017 LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO La riclassificazione
DettagliFONDAZIONE AZZANELLI CEDRELLI CELATI E PER LA SALUTE DEI FANCIULLI Codice fiscale
BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31/12/2017 STATO PATRIMONIALE STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 31/12/2017 31/12/2016 A) CREDITI VERSO SOCI/ ASSOCIATI P/VERS.TI ANCORA DOVUTI 0 0 B)IMMOBILIZZAZIONI I) IMMOBILIZZAZIONI
DettagliCome costruire il bilancio previsionale
Come costruire il bilancio previsionale L analisi di bilancio non riguarda soltanto verifiche a consuntivo, ma può essere estesa alla rappresentazione dei risultati gestionali derivanti dal bilancio preventivo.
DettagliIL BUDGET COME STRUMENTO PER LE PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE IL PROCESSO DI ELABORAZIONE DEL PIANO COMPLETO DI BUDGET (IL MASTER BUDGET)
IL COME STRUMENTO PER LE PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE IL PROCESSO DI ELABORAZIONE DEL PIANO COMPLETO DI (IL MASTER ) Programmazione e Controllo DEGLI ALTRI COSTI DI STRUTTURA LOGICA INCREMENTALE LOGICA
DettagliPOR FSE ASSE 1 OCCUPAZIONE PRIORITÀ 8I, OB. SPECIFICO 1 AZIONE 2 PROGRAMMA MIP METTERSI IN PROPRIO BUSINESS PLAN
POR FSE 2014-2020 - ASSE 1 OCCUPAZIONE PRIORITÀ 8I, OB. SPECIFICO 1 AZIONE 2 PROGRAMMA MIP METTERSI IN PROPRIO BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA AREA TERRITORIALE RIFERIMENTO SOGGETTO ATTUATORE ASPIRANTE
DettagliPROCESSO PROGRAMMAZIONE
Il Budget PROCESSO PROGRAMMAZIONE RAZIONALIZZAZIONE SCELTE E DEFINIZIONE OBIETTIVI PIANIFICAZIONE PROSPETTIVA PLURIENNALE PROGRAMMAZIONE: BUDGET PROSPETTIVA DI BREVE PERIODO (ANNUALE) PROGRAMMAZIONE EXTRAPOLATIVA
DettagliLa pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo budgetario
Nome e cognome.. Classe Data La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo budgetario Esercitazione di discipline turistiche e aziendali Classe V ITE Indirizzo Turismo VERO O FALSO Ogni
Dettagliaggiornato al 06/03/2018
Demo 3 aggiornato al 06/03/2018 Il seguente report ha lo scopo di supportare la presentazione dell'impresa Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza non garantisce la correttezza, l'accuratezza
DettagliCorso di Finanza aziendale
Corso di Finanza aziendale Gli indici di bilancio Sviluppo Commenteremo solo i principali. 4 Gli indici sono rapporti tra grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie contenute nello stato patrimoniale
DettagliEGI prova di fine corso Esercizi sui processi finanziari Svolgere a scelta uno soltanto dei tre quesiti. Conto economico 2017
La società Egi presenta i seguenti prospetti di Conto economico e Stato patrimoniale. L IVA è pari al 22%, l impresa accorda 60 giorni di dilazione ai clienti e riceve 30 giorni di dilazione dai fornitori.
DettagliLA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO AI FINI DELL ANALISI ECONOMICO - FINANZIARIA
LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO AI FINI DELL ANALISI ECONOMICO - FINANZIARIA 1 CONTO ECONOMICO RICLASS. DELLA PRODUZ. E VALORE AGGIUNTO Il conto economico a valore della produzione e valore aggiunto
DettagliAnalisi di bilancio - II
Lezione n.3 Punti di debolezza del modello base Tutti i costi operativi sono proporzionali alle vendite Analisi di bilancio - II La costruzione del pro-forma: La gestione corrente Nessuna distinzione all
DettagliRiclassificazione del conto economico
Riclassificazione del conto economico Schema generale comune Ricavi netti di vendita - costi operativi = reddito gestione caratteristica +/- risultato della gestione finanziaria +/- risultato della gestione
DettagliCONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari
CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari Esercizi sul budget Riferimenti bibliografici: Soluzioni relative al capitolo 9 sono reperibili sul seguente sito del libro nella
DettagliUniversità degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) DATI DELLO STUDENTE
Nome: Cognome: Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) 12.1.2017 DATI DELLO STUDENTE Matricola: Anno di corso: domanda 1 domanda 2 domanda 3 VOTO SCRITTO
DettagliSTATO PATRIMONIALE Riclassificazione in base alla destinazione all'attività reddituale o non reddituale
IMPIEGHI FONTI n+1 n n+1 n Liquidità immediate Passivo reddituale Depositi bancari e postali 924 2.009 F.do manutenzioni cicliche - 1.200 Denaro e valori in cassa 35 49 Fondo TFR 6.818 7.620 959 2.058
DettagliLA RAPPRESENTAZIONE DEI RISULTATI DELLA GESTIONE
Gilda Ricciardi LA RAPPRESENTAZIONE DEI RISULTATI DELLA GESTIONE Il Bilancio d esercizio Le parti del Bilancio d esercizio Lo Stato patrimoniale Stato patrimoniale: Attivo Stato patrimoniale: Patrimonio
DettagliCementir: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati 2005
Cementir: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati 2005 Utile a 109,4 milioni di euro, +62% Fatturato a 857 milioni di euro, +117% Margine operativo lordo a 184 milioni di euro, +92% Aumenta
DettagliParte terza: La fisiologia d impresa: condizioni e strumenti di analisi
Parte terza: La fisiologia d impresa: condizioni e strumenti di analisi 1. Formazione e distribuzione della ricchezza aziendale 2. Relazioni tra grandezze economiche e grandezze patrimoniali 3. L equilibrio
DettagliFORMAZIONE IL BUSINESS PLAN
FORMAZIONE IL BUSINESS PLAN COS È IL PROJECT MANAGEMENT E il governo del processo di pianificazione e controllo della progettazione di nuovi servizi/prodotti Lo strumento in grado di supportare il Project
DettagliALLEGATO A. cognome nome... e residente a..prov. c.a.p. via... n... codice fiscale... tel... fax
ALLEGATO A DOMANDA DI AMMISSIONE ALL INIZIATIVA: DALL IDEA ALL IMPRESA Iniziativa per il sostegno alla nascita e crescita di nuove realtà imprenditoriali Spettabile OGGETTO: DALL IDEA ALL IMPRESA Domanda
DettagliSTATO PATRIMONIALE STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 30/06/2016
LIONS CLUB DISTRETTO 108La TOSCANA Codice fiscale 92009560522 Via Morosi 24 50127 FIRENZE FI BILANCIO DI ESERCIZIO AL 30/06/2016 STATO PATRIMONIALE STATO PATRIMONIALE ATTIVO 30/06/2016 A) QUOTE ASSOCIATIVE
DettagliMODULO 2 LA GESTIONE AZIENDALE. Unità 2 Il reddito. 104 Reddito globale effettivo ( ) 106 Reddito globale ( ) Reddito globale (procedimento analitico)
MODULO 2 LA GESTIONE AZIENDALE Unità 2 Il reddito 104 Reddito globale effettivo ( ) Reddito globale nominale: Capitale proprio finale Capitale proprio iniziale Nuovo apporto 670.000 euro 400.000 euro 70.000
DettagliEcoprogetto Venezia S.r.l.
Ecoprogetto Venezia S.r.l. Bilancio di PROSPETTI DI BILANCIO 57 STATO PATRIMONIALE ATTIVO B) IMMOBILIZZAZIONI I - IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 2.125 5.413
DettagliCome costruire un Business Plan/Piano industriale
Come costruire un Business Plan/Piano industriale Introduzione al Business Plan Come analizzare un Business Plan Business Plan: cosa è ed a cosa serve Cosa è Documento che sintetizza i contenuti, le caratteristiche
DettagliUniversità degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) DATI DELLO STUDENTE
Nome: Cognome: Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) 26.1.2017 DATI DELLO STUDENTE Matricola: Anno di corso: domanda 1 VOTO SCRITTO domanda 2 domanda
DettagliCENTRO HL DISTRIBUZIONE S.p.A. Via di Novoli n Firenze. Iscritta nel Registro delle Imprese di Firenze al n
CENTRO HL DISTRIBUZIONE S.p.A. Via di Novoli n. 7-50127 Firenze Iscritta nel Registro delle Imprese di Firenze al n. 68220 Repertorio Economico Amministrativo n. 465765 Codice Fiscale e Partita IVA n.
DettagliA04 Business Plan 5 anni Società di capitali
A04 Business Plan 5 anni Società di capitali Le attività da svolgere per la realizzazione del Business Plan da parte del sono le seguenti: 1. Inserimento del Bilancio dell'anno 2. Accettazione/modifica
DettagliPRESENTAZIONE NUOVA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE
crea impresa commercio e turismo Comitato di Valutazione Segreteria tecnica C/o Camera di Commercio I.A.A. della Spezia Piazza Europa, 16 Tel.0187-728.201/728.204 Fax.0187-777.908 E-mail. affari.generali@sp.camcom.it
DettagliMODELLO 4 CONTO ECONOMICO PREVISIONALE A VALORE AGGIUNTO : (da compilare fino all anno in cui l investimento è a regime)
MODELLO 4 CONTO ECONOMICO PREVISIONALE A VALORE AGGIUNTO : (da compilare fino all anno in cui l investimento è a regime) I dati previsionali da inserire nel modello Conto economico previsionale a valore
DettagliValsoia S.p.A.: il CdA approva la Relazione Semestrale al 30 giugno 2007
COMUNICATO STAMPA Valsoia S.p.A.: il CdA approva la Relazione Semestrale al 30 giugno 2007 Ricavi di vendita: 29,442 mln ( 26,173 mln al 30 giugno 2006) Crescita di tutte le famiglie di prodotto. EBITDA:
DettagliIL BILANCIO D ESERCIZIO E GLI ISTITUTI DI CREDITO
IL BILANCIO D ESERCIZIO D E GLI ISTITUTI DI CREDITO Confindustria Genova 9 febbraio 2012 Banca Carige Spa Finanza Area delle analisi di profilo dei rapporti e C.R. CASSA E INDEBITAMENTO EQUILIBRI FINANZIARI
Dettagli