COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA/DISCIPLINA PROGR. REV. A X D C V R O A I C COCIV 28/07/15 COCIV 25/03/15

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1 COMMITTENTE: : : INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 TRATTA A.V. /A.C. TERZO VALICO DEI GIOVI PROGETTO DEFINITIVO INTERCONNESSIONE DI NOVI LIGURE ALTERNATIVA ALLO SHUNT IMPIANTI ANTINCENDIO Relazione di conformità normativa soluzione di variante DIRETTORE DEI LAVORI Consorzio Cociv Ing. E. Pagani COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA/DISCIPLINA PROGR. REV. A X D C V R O A I C Progettazione : Rev Descrizione Redatto Data Verificato Data C0 0 Rev. istr. ITF A3010X17ISIT A 28/07/15 COCIV 28/07/15 Progettista Integratore A.Mancarella Data 28/07/15 IL PROGETTISTA B00 Modifica livelletta ferroviaria 25/03/15 COCIV 25/03/15 A.Palomba 26/03/15 B01 Revisione generale 24/04/15 COCIV 24/04/15 A.Palomba 24/04/15 n. Elab.: File:.docx CUP: F81H

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4 2 di 57 INDICE 1. INTRODUZIONE DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO IL QUADRO NORMATIVO PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA ANALISI DEI REQUISITI RICHIESTI DAL DM E DALLE SPECIFICHE TECNICHE DI INTEROPERABILITÀ Requisiti minimi Requisiti Integrativi PROGETTO DI VARIANTE DESCRIZIONE SHUNT TERZO VALICO - TORINO Caratteristiche geometriche Uscite di sicurezza Shunt Terzo Valico - Torino Aree di soccorso DECRIZIONE MODIFICHE AL PROGETTO DEFINITIVO Criteri geometrici Eliminazione dello Shunt Terzo Valico - Torino Caratteristiche geometriche delle nuove gallerie di Interconnessione Caratteristiche geometriche della galleria Serravalle Uscite di sicurezza gallerie di interconnessione By pass aggiuntivi galleria Serravalle con passaggi a raso Piazzali di sicurezza uscite gallerie di interconnesione Descrizione degli interventi impiantistici di variante Impianti di sicurezza aggiunti Impianti Tecnologici non più necessari RISPONDENZA DEL SISTEMA GALLERIA AL DM DEL 28/10/ RISPONDENZA DEL SISTEMA GALLERIA ALLA STI... 49

5 3 di INTRODUZIONE La sicurezza dei viaggiatori è un tema di primaria importanza disciplinato, in Italia, da specifiche normative che affrontano il tema della sicurezza nelle gallerie ferroviarie. L Italia, all avanguardia per quanto riguarda la sicurezza delle infrastrutture, ha emanato normative parallele che contengono un metodo analitico e ben definito per la progettazione della sicurezza nelle ferroviarie. La progettazione della sicurezza nelle gallerie italiane avviene con l ausilio dell Analisi di Rischio quantitativa che consente di verificare il soddisfacimento di specifici obiettivi di sicurezza. Nell ambito della progettazione definitiva del Terzo Valico, realizzata nel , la sicurezza delle gallerie ricadenti nella tratta era stata affrontata in linea con quanto allora previsto dalla normativa vigente nonché secondo gli standard RFI. Negli ultimi anni il tema della sicurezza in galleria è stato oggetto di specifiche disposizioni normative sia a livello nazionale, DM sulla Sicurezza delle gallerie ferroviarie e successive Specifiche Tecniche di RFI, sia a livello europeo attraverso la Decisione 2008/163/CE relativa alla specifica tecnica di interoperabilità concernente la «sicurezza nelle gallerie ferroviarie» nel sistema ferroviario transeuropeo convenzionale e ad alta velocità nel seguito indicata come Specifiche Tecniche di Interoperabilità o STI. Alla luce di tale variazione del quadro normativo di riferimento, che sebbene non stravolge i principi di sicurezza già utilizzati nella progettazione definitiva, ma piuttosto ne affina ed integra alcuni dei concetti verificando le scelte progettuali mediante una metodologia di progettazione della sicurezza basata sull analisi di rischio, è risultato necessario rivalutare le scelte progettuali inerenti la sicurezza delle gallerie del III Valico. I risultati della progettazione della sicurezza nelle ferroviarie sono raccolti nella Documentazione di Sicurezza del Progetto Definitivo del 2012 per l adeguamento alla nuova normativa sulla sicurezza nelle gallerie ferroviarie. Nell ambito dello studio di fattibilità per l eliminazione dello Shunt ferroviario per Torino previsto nel Progetto definitivo della nuova rete ferroviaria di Alta Capacità del III Valico dei Giovi, nel presente

6 4 di 57 documento vengono analizzate le necessarie dotazioni di sicurezza previste a seguito di tale studio in ottemperanza alle STI (Specifica tecnica di interoperabilità) ed al DM 28/10/2005 sulla Sicurezza nelle gallerie ferroviarie. La presente relazione illustra la soluzione di variante per l interconnessione alternativa alla linea storica Torino-Genova che sarà denominata Interconnessione di Novi Ligure, eliminando le gallerie dell interconnessione Shunt Terzo Valico-Torino e ne analizza la conformità normativa al DM sulla Sicurezza delle gallerie ferroviarie e successive Specifiche Tecniche di RFI e alle Specifiche Tecniche di Interoperabilità (STI).

7 5 di DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Decreto del 28/10/2005 Sicurezza delle Gallerie Ferroviarie del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.83 del 08/04/2006 e relativi allegati. European Commission and Council, 2004, DIRECTIVE 2004/49/EC OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL of 29 April 2004 on safety on the Community's railways and amending Council Directive 95/18/EC on the licensing of railway undertakings and Directive 2001/14/EC on the allocation of railway infrastructure capacity and the levying of charges for the use of railway infrastructure and safety certification (Railway Safety Directive) RFI, 2007, Disposizione n 51/2007: Modifiche alla Disposizione del Gestore dell Infrastruttura n. 13 del 26 giugno 2001 e successive modifiche Specifica Tecnica di Interoperabilità Sicurezza nelle gallerie ferroviarie STI SRT (2008/163/CE). Procedura Operativa Direzionale di Direzione Tecnica di RFI RFI DTC PD IFS 001 B del 24/11/2010 che identifica compiti e responsabilità all interno di RFI per la Sicurezza delle Gallerie Ferroviarie Specifica tecnica di RFI RFI DSR SIGS LG del 8/02/2011, Linea guida per l applicazione dell analisi del rischio estesa alle gallerie ferroviarie D.M. del 28/10/2005

8 6 di IL QUADRO NORMATIVO La sicurezza nelle gallerie ferroviarie in Italia ha come riferimento il DM 28/10/2005 Sicurezza nelle gallerie ferroviari. La metodologia italiana per la progettazione della sicurezza prevede si adotti un idonea analisi di rischio quantitativa per valutare, sulla base delle caratteristiche specifiche delle singole gallerie, le scelte progettuali in termini di requisiti di sicurezza e da cui derivare la pianificazione dell emergenza. La normativa per le gallerie ferroviarie precede la decisione della commissione 163/2008/CE concernente la "sicurezza nelle gallerie ferroviarie" nel sistema ferroviario transeuropeo convenzionale ad alta velocità (specifica tecnica di interoperabilità-sti) promulgata dalla comunità europea. Quest ultima rappresenta il riferimento comunitario per le tratte che devono essere rese interoperabili; la STI in alcune parti differisce rispetto alla normativa nazionale ma la possibilità di deroga può portare ad un equivalenza in termini di sicurezza, mentre in altre parti rimanda alle normative nazionali risultando in generale compatibile con la norma nazionale. La normativa italiana per la sicurezza in galleria istituisce figure giuridiche di riferimento per la gestione, la progettazione, l amministrazione della sicurezza in galleria ed in particolare individua il gestore dell infrastruttura, la commissione sicurezza per le gallerie. Il gestore delle gallerie ha l obbligo predisporre la documentazione di sicurezza che deve essere sottoposta alla Commissione di sicurezza per le gallerie ferroviarie. L Art. 8 del DM 28/10/2005 istituisce la Commissione Sicurezza per le gallerie ferroviarie che "esprime parere sulla conformità sulla base delle procedure definite dal Decreto all allegato IV. La principale caratteristica dei metodi di progettazione della sicurezza introdotti dalla normativa italiana è l adozione dell analisi di rischio come strumento di progetto e verifica della sicurezza delle gallerie. La metodologia adottata dalla scrivente per la progettazione della sicurezza nelle gallerie stradali e ferroviarie, è la metodologia Italian Risk Analysis Method (IRAM) sviluppata in accordo alla normativa vigente e basata sulle più recenti tecniche di analisi di rischio probabilistica. La redazione della documentazione di sicurezza delle opere procede di pari passo con le diverse fasi progettuali; nella fase di progetto definitivo essa riporta la verifica che siano stati previsti, e che siano caratterizzati da prestazioni sufficienti, tutti gli apprestamenti, le opere, i sistemi di sicurezza che consentano una corretta gestione dell emergenza al fine di soddisfare gli obiettivi di sicurezza fissati per legge in termini di accettabilità del rischio.

9 7 di 57 La definizione dei piani di emergenza sotto forma di schema consente di individuare eventuali criticità per cui è necessario prevedere ulteriori misure di sicurezza strutturali impiantistiche e gestionali, mentre la definizione dettagliata dei piani di emergenza deve essere effettuata nella fase immediatamente antecedente la messa in esercizio, e concordata tra il gestore dell infrastruttura e gli enti coinvolti. La complessità ha reso necessarie sia l analisi delle singole strutture, come richiesto per la documentazione di sicurezza, sia l interazione tra esse e l ambiente circostante. Le metodologie di gestione del progetto della sicurezza possibili sono molteplici, nel caso specifico il progettista dell opera ha definito i layout progettuali ed ha sottoposto il progetto a verifica secondo i metodi previsti dalla normativa valutando la possibilità di raggiungere gli obiettivi di sicurezza mediante la gestione ottimale di quanto progettato, essendosi premurato di rispettare le prescrizioni in termini di requisiti minimi di sicurezza. La documentazione di sicurezza, pertanto, contiene la verifica di quanto già previsto dal gestore sotto forma di requisiti di sicurezza dalla quale sono state derivate alcune prescrizioni circa la gestione dell opera in caso di emergenza.

10 8 di PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA La metodologia di progettazione della sicurezza delle gallerie ferroviarie adottata è la metodologia IRAM-RT già adottata per la redazione del progetto della sicurezza delle gallerie localizzate sulla linea AV-AC Firenze Bologna di recente apertura al traffico. La progettazione della sicurezza di una galleria ferroviaria prevede le seguenti fasi operative: l analisi di vulnerabilità dell infrastruttura partendo dall acquisizione delle caratteristiche geometriche, strutturali e impiantistiche dell opera, i dati di traffico e sull incidentalità. individuazione e progettazione dei requisiti di sicurezza in termini strutturali ed impiantistici che dovessero risultare necessari dall analisi di vulnerabilità (in riferimento al D.M ); Analisi di rischio per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza (D.M ); procedure operative ed in particolare predisposizione dei Piani per la gestione dell emergenza (D.M ) I dati di base dell Analisi di Vulnerabilità sono costituiti dalle caratteristiche geometriche e strutturali della galleria con riferimento alla lunghezza alla tipologia ed area della sezione trasversale (doppio o singolo binario, altezza o gabarit, marciapiedi, ecc.), l accessibilità alla galleria, la localizzazione delle squadre di soccorso, le caratteristiche del traffico intermini di volumi,di composizione e livelli di servizio attesi, dotazioni impiantistiche. Acquisiti i dati di base l Analisi di Vulnerabilità consente una prima fase di elaborazione, nella quale vengono identificati i potenziali pericoli connessi al sistema galleria, i possibili scenari di pericolo, consente inoltre di identificare attraverso un analisi di conformità, possibili problematiche connesse ai requisiti minimi richiesti dalla normativa italiana (D.M Sicurezza nelle gallerie Ferroviarie ). Essa costituisce la fase propedeutica all applicazione della procedura di analisi di rischio da utilizzare nella fase successiva di verifica e permette di tracciare un quadro qualitativo dei pericoli associato alle gallerie per poter definire le misure progettuali finalizzate ad aumentare il livello di sicurezza per gli utenti in galleria. A seguito dell analisi di vulnerabilità il progettista della sicurezza può comprendere quali tra le misure e gli strumenti di prevenzione, protezione o mitigazione è necessario adottare per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza definiti in termini di rischio sociale atteso. A tale proposito il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero degli Interni del (G.U. n. 83 del ), definisce le predisposizioni di sicurezza (requisiti minimi ed integrativi) da adottare nelle gallerie italiane esistenti in fase di

11 9 di 57 progettazione ed in costruzione. Le predisposizioni oggetto della norma sono riferite rispettivamente ai sottosistemi: Infrastruttura, Materiale Rotabile e Procedure Operative.

12 10 di ANALISI DEI REQUISITI RICHIESTI DAL DM E DALLE SPECIFICHE TECNICHE DI INTEROPERABILITÀ Per procedere all analisi di Vulnerabilità è necessario riassumere le caratteristiche della galleria per evidenziare i deficit rispetto a quanto prescritto dalla norma. Nelle gallerie dei sistemi ferroviari il conseguimento degli obiettivi di sicurezza è il risultato di una combinazione ottimale dei requisiti di sicurezza applicati all infrastruttura, al materiale rotabile, alle misure organizzative ed operative che possono essere adottate. Il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del Sicurezza nelle gallerie ferroviarie introduce il concetto che tutti gli enti, aventi responsabilità ben definite (operatori ferroviari, gestori dell infrastruttura, enti deputati alle azioni di soccorso e contro gli incendi etc.), siano coinvolti nell analisi degli aspetti riguardanti la sicurezza nelle gallerie ferroviarie. I requisiti e le misure di sicurezza da adottare in una galleria ferroviaria devono basarsi sulla considerazione sistematica di tutti gli aspetti del sistema comprendenti l infrastruttura, l esercizio, gli utenti ed il materiale rotabile. I parametri che caratterizzano il sistema galleria sono: lunghezza della galleria; volume di traffico; tipologia di traffico; presenza o assenza di deviatoi in galleria; interconnessioni in galleria; stazioni o fermate in galleria lungo la linea; possibilità di incrocio in galleria tra treni in transito; andamento altimetrico; localizzazione nel territorio presenza di aree a rischio specifico in prossimità degli imbocchi Nell allegato II del Decreto sopra menzionato sono riportati i requisiti di sicurezza per le gallerie ferroviarie, che permettono il conseguimento dei seguenti obiettivi: previsione e prevenzione degli eventi incidentali; protezione dei soggetti esposti e mitigazione delle; facilitazione dell esodo delle persone e dell intervento delle squadre di soccorso; Tali obiettivi possono essere raggiunti mediante l adozione di: requisiti (e misure) minimi; requisiti (e misure) integrative.

13 11 di Requisiti minimi I requisiti minimi rappresentano le predisposizioni di sicurezza che devono essere messe in atto in tutte le gallerie. Per le gallerie caratterizzate dall insieme dei seguenti parametri: lunghezza non superiore a 2 Km; volume di traffico non superiore a 220 treni/giorno; tipologia di traffico senza la contemporanea presenza in galleria di treni passeggeri e treni merci pericolose; andamento altimetrico senza inversioni di tendenza; assenza di aree a rischio specifico in prossimità degli imbocchi; il rispetto dei requisiti minimi costituisce condizione sufficiente a garantire un adeguato livello di sicurezza. Per tali gallerie non è richiesta una specifica analisi di rischio. Nel caso delle gallerie di lunghezza superiore a 2000 m, i requisiti minimi costituisco una condizione necessaria ma non sufficiente ed è necessario quindi fare un apposita analisi di rischio la quale deve dimostrare se i requisiti minimi ed eventuali requisiti integrativi già presenti nel progetto sono sufficienti ed eventualmente individuare ulteriori requisiti integrativi Requisiti Integrativi I requisiti integrativi da adottare sono quelli individuati a seguito dell analisi di rischio di cui all art. 13 del Decreto. Sono da considerare requisiti integrativi anche i requisiti minimi qualora questi ultimi vengano resi più cautelativi o adottati per gallerie di lunghezza inferiore alla soglia indicata.

14 12 di PROGETTO DI VARIANTE Il Progetto di variante in oggetto prevede una modifica del tracciato ferroviario consistente principalmente in: 1) Eliminazione del collegamento in galleria artificiale previsto nel Progetto Definitivo localizzato tra gli abitati di Novi Ligure e Pozzolo, denominato Shunt Terzo Valico Torino che prevedeva di mettere in comunicazione la linea AV/AC con la Linea Storica Genova Torino. Lo Shunt Terzo Valico - Torino, localizzato dopo della galleria Serravalle, era previsto a doppia canna singolo binario. 2) Il Progetto Definitivo prevedeva un Raccordo Tecnico con la Linea Storica nella zona compresa tra Serravalle e Novi Ligure all altezza circa della pk costituito da una galleria a unico binario (binario pari). Il progetto di variante prevede l aggiunta sul Raccordo Tecnico pdi un secondo binario (BD) che affiancandosi al BP previsto realizza tra la AV/AC e la Linea Storica Torino-Genova una vera e propria nuova interconnessione costituita da due gallerie a singolo binario che sarà denominata Interconnessione di Novi Ligure.

15 13 di 57 PLANIMETRIA SHUNT TERZO VALICO-TORINO

16 14 di 57 PLANIMETRIA INTERCONNESSIONE DI NOVI LIGURE

17 15 di DESCRIZIONE SHUNT TERZO VALICO - TORINO Nel Progetto Definitivo era prevista al km circa della linea del Terzo Valico la realizzazione del collegamento con la Linea Storica con sfiocco dalla linea AV/AC sviluppato quasi interamente in galleria artificiale nella fascia di territorio compresa tra l abitato di Novi e Pozzolo. La galleria artificiale dello Shunt Terzo Valico - Torino,composta da due canne a semplice binario che nel tratto centrale corrono affiancate, separate da un setto in c.a., era prevista con uno sviluppo complessivo di m (binario pari) m (binario dispari). La galleria artificiale prevista nel progetto definitivo è del tipo prevalentemente a doppio binario, con tratti a singolo binario in corrispondenza dei salti di montone, in parte tra paratie, realizzata con scavo in sotterraneo al di sotto del solettone di copertura, e in parte in scatolare realizzato con scavo CUT and COVER Caratteristiche geometriche L interconnessione Shunt Terzo Valico-Torino aveva una configurazione prevalentemente a singola canna, costituita da due gallerie artificiali a singolo binario affiancate, separate da un setto separatore, salvo che agli imbocchi, dove la tipologia è a singola binario. La canna direzione Torino è lunga 4480 m, tutti in artificiale, e si estende dalla progressiva km alla progressiva km La canna direzione Genova è lunga 4730 m, tutti in artificiale, e si estende dalla progressiva km alla progressiva km Le pendenze longitudinali per il binario pari variano da +1.2% a -1.2%, con una inversione di pendenza massima pari a 2.4%. Le pendenze longitudinali per il binario dispari variano da +1.2% a - 1.2%, con una inversione di pendenza massima pari a 2.4%. La sezione tipo corrente dello Shunt è a due canne separate da un setto continuo in c.a. della larghezza di 1 m. L interasse dei binari è di 7,20 m, per cui ogni canna ha dimensioni interne di m 6,20 di larghezza e di m 6,80 di altezza sul piano del ferro. La sede ferroviaria è costituita da: via di corsa di larghezza m 3,80 in ballast con spessore minimo sottotraversa di 35 cm (misurato in corrispondenza delle rotaie più bassa), marciapiede laterale, sul lato opposto del binario adiacente, di larghezza m 1,20, in calcestruzzo, contenente sia la canaletta portacavi, sia la tubazione antincendio annegata

18 16 di 57 nel cls, sia il cavo di media tensione per i servizi luce e forza elettromotrice, in apposito alloggiamento. il piano di calpestio è a +20 cm rispetto al piano del ferro, banchina laterale non transitabile in cls, larga 1,20 m, sede della tubazione diametro 60 cm per la raccolta e lo smaltimento delle acque di percolazione/lavaggio della galleria. La seziono dello Shunt in corrispondenza degli innesti sulle altre linee) era a singola canna con dimensioni interne di m 6,20 di larghezza e di m 6,80 di altezza sul piano del ferro. La sede ferroviaria è costituita da: via di corsa di larghezza m 3,80 in ballast con spessore minimo sottotraversa di 35 cm (misurato in corrispondenza delle rotaie più bassa), marciapiedi laterali, su un lato della galleria di larghezza m 1,20, in calcestruzzo, contenente sia la canaletta portacavi, sia la tubazione antincendio annegata sia il cavo di media tensione per i servizi luce e forza elettromotrice, in apposito alloggiamento. il piano di calpestio è a +20 cm rispetto al piano del ferro, banchina laterale non transitabile in cls, larga 1,20 m, sede della tubazione diametro 60 cm per la raccolta e lo smaltimento delle acque di percolazione/lavaggio della galleria.

19 17 di Uscite di sicurezza Shunt Terzo Valico - Torino Sono presenti a servizio dello Shunt Terzo Valico Torino 17 uscite di sicurezza laterali (8 lungo la galleria binario pari e 9 lungo la galleria binario dispari), con interdistanza di circa 500m, alle seguenti progressive: Progressiva uscita di sicurezza B.P B.P B.P B.P B.P B.P B.P B.P B.D B.D B.D B.D B.D B.D B.D B.D B.D. Le uscite di sicurezza sono collegate alla viabilità ordinaria e sono riservate solamente all esodo degli utenti della galleria nelle situazioni di emergenza e non per l accesso delle squadre di soccorso Aree di soccorso In corrispondenza degli imbocchi dello Shunt III Valico Torino, erano previste delle aree attrezzate per poter permettere l accesso in galleria da parte di mezzi di soccorso e per permettere l impiego delle attrezzature necessarie all emergenza. Tali mezzi sono costituiti di norma da veicoli dei Vigili del Fuoco bimodali, in grado cioè di muoversi sia su strada, sia su rotaia. Per la galleria Shunt III Valico-Torino erano previsti i seguenti piazzali di emergenza: Piazzale di Emergenza Imbocco lato Sud (Direzione Genova) del fornice pari, su cui è previsto un Fabbricato di Sicurezza comprendente la cabina elettrica, locale apparati

20 18 di 57 tecnologici, locale Gruppo Elettrogeno, Centrale Antincendio e relativo serbatoio, il piazzale è dotato di elisuperficie occasonale, con superficie 400 mq. Piazzale di Emergenza Imbocco lato Sud (Direzione Genova) del fornice dispari dotato di elisuperficie occasionale, con superficie 500 mq; Piazzale di Emergenza Imbocco lato Nord (Direzione Torino) dotato di dotato di elisuperficie occasionale su cui era previsto un fabbricato dotato di postazione operativa, Posto di Gestione Emergenza Periferico, cabina elettrica, locale per gli apparati di sicurezza, locale per apparati tecnologici, locale Gruppo Elettrogeno, con superficie 500 mq; A servizio dello Shunt era prevista una strada di collegamento delle uscite di sicurezza alla viabilità esterna (strada statale) con lunghezza di circa 4000 m.

21 19 di DECRIZIONE MODIFICHE AL PROGETTO DEFINITIVO Nel Progetto Definitivo è previsto un collegamento ferroviario, chiamato Raccordo Tecnico Serravalle, costituito da un unico binario (BP) tra la Linea AV/AC Terzo Valico e la Linea Storica Torino-Genova con velocità di progetto di 100 Km/h. Il binario ha origine dalla galleria Serravalle alla p.k e si collega alla Linea Storica, a sud della stazione di Novi Ligure, alla p.k. LS Tale binario, lungo m, si svolge per circa m in galleria a singola canna. Lo studio di fattibilità prevede l aggiunta sul Raccordo Tecnico Serravalle di un secondo binario (BD) che affiancandosi al BP previsto realizza tra la AV/AC e la LS una vera e propria interconnessione con due binari. Il tracciato del BD, che si svolge in parte in galleria, supera a salto di monte la galleria Serravalle della linea AV/AC da cui sfiocca. A seguito di tale studio, a servizio delle due gallerie d Interconnessione e della galleria Serravalle sulla Linea AV/AC, saranno previste le seguenti dotazioni di sicurezza n 2 uscite di sicurezza nei cameroni di innesto delle gallerie d interconnessione (localizzate alle progressive p.k BP e p.k BD, n 1 sul binario pari e n 1 sul binario dispari; le uscite saranno realizzate all interno dei pozzi di costruzione dei cameroni, avranno accesso diretto all esterno e viabilità in superficie. Inoltre, ogni uscita di sicurezza sarà dotata di impianto controllo fumi e di un impianto di sollevamento verticale, in considerazione dell elevato dislivello tra il piano del ferro ed il piano campagna pari a circa 30 mt. n 2 uscite di sicurezza intermedie posizionate lungo le due gallerie d interconnessione, n 1 sul binario pari (p.k ICBP) e n 1 sul binario dispari (p.k ICBD), posizionate sul lato del camminamento, con accesso all esterno e relativa viabilità in superficie. Per queste uscite sarà previsto un impianto di controllo fumi; n 2 uscite di sicurezza dotate di area triage all uscita delle gallerie d interconnessioni, n 1 sul binario pari (p.k ICBP) e n 1 sul binario dispari (p.k ICBD). A servizio di queste uscite non è previsto l impianto di controllo fumi; n 2 nuovi by pass di collegamento della galleria Serravalle (un by-pass a progressiva p.k BP e un altro by-pass a progressiva p.k BP), attrezzati con gli impianti di sicurezza analogamente agli altri by pass previsti nel Progetto Definitivo; per permettere l esodo degli utenti provenienti dalle gallerie di interconnessione sono previsti dei nuovi passaggi a raso in corrispondenza dei seguenti by-pass: by-pass aggiuntivo p.k BP (sul lato binario dispari); by-pass aggiuntivo p.k BP (su lato binario pari e dispari); by-pass esistente p.k BP (sul lato binario pari);

22 20 di 57 n 2 centrali antincendio in corrispondenza dei piazzali presso gli imbocchi delle gallerie di Interconnessione di Novi Ligure n 2 vasche di raccolta acque per impianto di sollevamento posizionate nei pressi delle aree di triage collocate alle progessive p.k ICBP e p.k ICBD Criteri geometrici Nella successiva tabella sono sintetizzati i criteri geometrici adottati per la definizione dei layout degli accessi e delle uscite. Franco Note Accesso Vigili del Fuoco 2,25 m x 2,25 m 1 Percorso per accesso Modulo uscite di emergenza 1,5 m x 2,25 m Porta 1,4 m x 2 m Accessi carrabili doppio senso 7 m x 5 m Limite di velocità 40 km/h di marcia Accessi carrabili a senso unico alternato Min 3,5 m x 4 m-rif. 4 m x 4 m Limite di velocità 20 km/h 8.2. Eliminazione dello Shunt Terzo Valico - Torino Lo shunt di interconnessione tra la Linea AV/AC e la esistente Linea Torino Genova previsto nel Progetto Definitivo sfiocca dalla Linea AV/AC al Km BD e si unisce alla Linea Storica alla p.k BD, a nord della stazione di Novi Ligure. Nel progetto definitivo l Interconnessione tra la linea AV/AC e la Linea Storica era possibile attraverso le gallerie artificiali dello Shunt Terzo Valico Torino. Lo studio di fattibilità prevede di eliminare questo collegamento ferroviario tra la Linea AV/AC e Linea Storica, per sostituirlo con la nuova interconnessione di Novi Ligure Caratteristiche geometriche delle nuove gallerie di Interconnessione Le gallerie in oggetto sono a binario unico e sono rispettivamente lunghe 1154,50 m per il binario pari e 1013 m per il binario dispari. Le gallerie a semplice binario si innestano in due cameroni lungo il binario pari e dispari della galleria di Serravalle. La lunghezza della tratta in naturale per la galleria di Interconnessione binario Pari è pari a 993 m, mentre per la galleria di Interconnessione binario Dispari è pari a 725 m. La lunghezza della tratta in artificiale per la galleria di Interconnessione binario Pari è pari a 161,50 m, mentre per la galleria di Interconnessione binario Dispari è pari a 288 m.

23 21 di 57 La sezione tipo del tratto in naturale interconnessioni in galleria a semplice binario è a conformazione policentrica con: calotta di raggio 3,10 m reni di raggio 5,40 m e 7,60 m arco rovescio di raggio m 5,00 larghezza massima della sezione m 6,88 altezza massima sul piano del ferro della sezione m 7,00 La sezione libera è di m 2 43 circa. La sede ferroviaria è costituita da: via di corsa di larghezza m 3,86 in ballast con spessore minimo sottotraversa (misurato in corrispondenza della rotaia più bassa) di 35 cm; marciapiede laterale transitabile di larghezza m 1,20, in calcestruzzo, il cui piano di calpestio è a +20 cm rispetto al piano del ferro, contenente sia la canaletta portacavi, sia l alloggiamento per la tubazione antincendio; banchina laterale non transitabile, larga m 1,20, in calcestruzzo; corrimano del marciapiede transitabile a quota 1 m dal piano di calpestio. La sezione tipo in artificiale è a singola canna e ha dimensioni interne di m 6,30 di larghezza e di m 9,43 di altezza sul piano del ferro. La sezione libera è di m 2 50 circa. La sede ferroviaria è costituita da: via di corsa di larghezza m 3,90 in ballast con spessore minimo sottotraversa di 33 cm (misurato in corrispondenza della rotaia più bassa); marciapiedi laterali, su un lato della galleria di larghezza m 1,20, in calcestruzzo, il cui piano di calpestio è a +20 cm rispetto al piano del ferro, contenente sia la canaletta portacavi, sia l alloggiamento per la tubazione antincendio; banchina laterale non transitabile in cls, larga 1,20 m, sede della tubazione diametro 40 cm per la raccolta e lo smaltimento delle acque di percolazione/lavaggio della galleria; corrimano del marciapiede transitabile a quota 1 m dal piano di calpestio. Per la galleria di Interconnessione con Novi Ligure binario Pari, la pendenza longitudinale per il varia da % a %, con una inversione di pendenza massima pari a 2.450%. Per la galleria di Interconnessione con Novi Ligure binario Dispari, la pendenza longitudinale per il varia da % a %, con una variazione di pendenza massima pari a 2.450%.

24 22 di Caratteristiche geometriche della galleria Serravalle È una galleria scavata in naturale lunga 7094 metri (da progressiva a progressiva ) di cui 6322 m in naturale. La galleria Serravalle ha una configurazione a doppia canna, costituita da due gallerie naturali a singolo binario affiancate con interasse 35 m, salvo che agli imbocchi. Le gallerie vengono realizzate mediante scavo meccanizzato. Il primo tratto di galleria, lungo 467,10 m, è un camerone per il passaggio dell interbinario da 9,00 m a 35 m (galleria bitubo). L ultimo tratto di galleria, lungo 304,57 m, è un camerone per il passaggio dall interbinario di 35 m a quello di 4,50 m (imbocco nord), presente nel tratto di pianura della linea del III Valico. All interno della galleria, sono presenti due cameroni (uno sul binari pari e uno sul binario dispari), per lo sfiocco delle interconnessioni di Novi Ligure. La sezione tipo della galleria Serravalle è circolare, con le seguenti caratteristiche: sezione circolare con raggio interno di 4,30 m; larghezza massima della sezione 8,60 m; altezza massima della sezione sul piano del ferro m 7,10. La sede ferroviaria è costituita da: via di corsa di larghezza m 4,00 circa in ballast con spessore minimo sottotraversa (misurato in corrispondenza della rotaia più bassa) di 35 cm, traversa tipo RFI 260; marciapiede laterale transitabile largo 1,79 m, la cui quota è fissata in 20 cm sul piano del ferro, per passare a 30 cm solo in corrispondenza della rotaia alta del binario in curva; marciapiede laterale non transitabile largo 1,02 m (in corrispondenza dei cameroni delle interconnessioni di Novi Ligure il marciapiede è transitabile e largo 1,20 m), sul lato opposto a quello transitabile, con quota pari a 20 cm; corrimano del marciapiede transitabile a quota 1 m dal piano di calpestio. La raccolta delle acque avviene in una canaletta centrale di sezione trapezia, disassata rispetto all asse galleria. La sezione libera interna è di m 2 50 circa La sezione di galleria permette una velocità massima di 250 km/h. La pendenza longitudinale della galleria Serravalle per il binario pari varia da % a %, con una inversione di pendenza massima pari a 1.244%. La pendenza longitudinale della galleria Serravalle dispari varia da % a %, con una inversione di pendenza massima pari a 1.220%.

25 23 di Uscite di sicurezza gallerie di interconnessione Al servizo dell interconnessione di Novi Ligure binario pari sono presenti 2 uscite di sicurezza laterali con interdistanza minore di 1000 m così suddivise: una uscita di sicurezza localizzata nel camerone di innesto con la galleria di linea; una uscita di sicurezza intermedia in galleria; L uscita di sicurezza intermedia è riservata solamente all esodo degli utenti della galleria nelle situazioni di emergenza e non per l accesso delle squadre di soccorso, mentre per per l uscita n corriposndanza del camerone è previsto anche l accesso delle squadre di soccorso. INTERCONNESSIONE DI NOVI LIGURE BINARIO PARI - PROGRESSIVE USCITE DI SICUREZZA n Pk. Tipologia Accesso squadre di soccorso BP Uscita di sicurezza nel camerone di interconnessione SI ICBP Uscita di sicurezza intermedia in galleria NO Si prevede inoltre una scala di sicurezza alla progressiva p.k ICBP, posizionata nelle immediate vicinanze dell imbocco della galleria di interconnessione binario pari alla pk ICBP, costituita da scale esterne alla galleria da cui è previsto anche l accesso delle squadre di soccorso. Al servizo dell interconnessione di Novi Ligure binario dispari sono presenti 2 uscite di sicurezza laterali con interdistanza minore di 1000 m così suddivise: una uscita di sicurezza localizzata nel camerone di innesto con la galleria di linea; una uscita di sicurezza intermedia in galleria; L uscita di sicurezza intermedia è riservata solamente all esodo degli utenti della galleria nelle situazioni di emergenza e non per l accesso delle squadre di soccorso, mentre per per l uscita n corriposndanza del camerone è previsto anche l accesso delle squadre di soccorso. INTERCONNESSIONE DI NOVI LIGURE BINARIO DISPARI - PROGRESSIVE USCITE DI SICUREZZA n Pk. Tipologia Accesso squadre di soccorso BD Uscita di sicurezza nel camerone di interconnessione SI ICBD Uscita di sicurezza intermedia in galleria NO Si prevede inoltre una scala di sicurezza alla progressiva p.k ICBP, posizionata nelle immediate vicinanze dell imbocco della galleria di interconnessione binario dispari alla pk 1+362

26 24 di 57 ICBD, costituita da scale esterne alla galleria da cui è previsto anche l accesso delle squadre di soccorso. La larghezza delle uscite di emergenza verso la superficie è 1,50 m per le uscite di sicurezza intermedie, mentre per tutte le altre uscite la larghezza è 2,25 m. In corrispondenza delle uscite sono previste delle piazzole di sicurezza Uscite di sicurezza in corrispondenza dei cameroni di interconnessione Il nuovo sistema galleria costituito dalla galleria Serravalle e dalle gallerie di Interconnessione di Novi Ligure possiede la particolarità di avere il camminamento delle gallerie di interconnessione opposto a quello della galleria di linea. Allo scopo di avere un percorso di esodo continuo dell utenza in galleria e per ridurre le interdistanze tra le uscite di sicurezza verso l esterno, all interno dei cameroni di innesto con le due nuove gallerie dell Interconnessione di Novi Ligure sono previste apposite uscite di sicurezza. Le uscite di sicurezza avranno accesso diretto dall esterno e saranno realizzate all interno dei cameroni con viabilità in superficie. Inoltre, ogni uscita di sicurezza sarà dotata di impianto controllo fumi e, in considerazione dell elevato dislivello tra il piano del ferro ed il piano campagna di un impianto ascensori per i disabili. Le uscite saranno predisposte per l accesso delle squadre di soccorso (la larghezza delle uscite di emergenza verso la superficie è 2,25 m) e saranno dotate di piazzole con area di triage e collegamento alla viabilità ordinaria. All interno dei fabbricati e sul piano campagna saranno presenti dei locali tecnici dedicate all alloggiamento delle apparecchiature di alimentazione degli impianti presenti (quadri elettrici, Gruppi statidi di continuità, Gruppi elettrogeni, ecc.). Le uscite saranno dotate di aree destinate e al primo soccorso e allo smistamento delle persone coinvolte in un eventuale incidente (aree di triage) Uscite di sicurezza intermedie gallerie di interconnessione Come descritto precedentemente sono previste n 2 uscite di sicurezza intermedie posizionate lungo le due gallerie d interconnessione. La larghezza delle uscite di emergenza verso la superficie è 1,50 m. Affianco alle uscite di sicurezza saranno previste delle nicchie per l allogiamento delle apparecchiature per l alimentazione elettrica dell uscita. Le uscite sono riservate solamente all esodo degli utenti della galleria nelle situazioni di emergenza e non per l accesso delle squadre di soccorso. Queste uscite saranno dotate di impianto controllo fumi.

27 25 di 57 Le uscite saranno collegate alla viabilità ordinaria e saranno dotate di aree destinate e al primo soccorso e allo smistamento delle persone coinvolte in un eventuale incidente (aree di triage) Uscite di sicurezza imbocco gallerie di interconnessione e vasche di raccolta acque In corrispondenza degli imbocchi delle gallerie di interconnessione saranno previste delle uscite di sicurezza con accesso per le squadre di soccorso. A fianco delle uscite di sicurezza sono previste delle vasche di raccolta per l impianto di sollevamento acque e un area di trage di 500 mq circa.

28 26 di By pass aggiuntivi galleria Serravalle con passaggi a raso Nel caso l arresto del treno non permetta l esodo dell utenza verso le uscite di sicurezza nei cameroni di interconnesisone, per rispettare l interdistanza di 500 m sono stati previsti due nuovi by pass di collegamento della galleria Serravalle, attrezzati con gli impianti di sicurezza analogamente agli altri by pass previsti nel Progetto Definitivo. Allo scopo di permettere l esodo saranno previsti passaggi a raso aggiuntivi. Per consentire l esodo dei passeggeri è previsto l ampliamento della sezione della galleria di linea e di conseguenza del marciapiede lato esterno per il tratto che va dall inizio del camerone al primo passaggio a raso. Lungo la galleria Serravalle sarrano aggiunti i seguenti by-pass e passaggi a raso: n 2 nuovi by pass di collegamento della galleria Serravalle (un by-pass a progressiva p.k BP e un altro by-pass a progressiva p.k BP), attrezzati con gli impianti di sicurezza analogamente agli altri by pass previsti nel Progetto Definitivo; per permettere l esodo degli utenti provenienti dalle gallerie di interconnessione sono previsti dei nuovi passaggi a raso in corrispondenza dei seguenti by-pass: by-pass aggiuntivo p.k BP (sul lato binario dispari); by-pass aggiuntivo p.k BP (su lato binario pari e dispari); by-pass esistente p.k BP (sul lato binario pari); 8.7. Piazzali di sicurezza uscite gallerie di interconnesione Nei pressi degli imbocchi di uscita delle gallerie di interconnessione sono disposti dei piazzali di sicurezza con area di triage, elisuperficie occasionale e fabbricati con cabine elettriche e centrali antincendio. Da questi piazzali sarà possibile l accesso alla galleria dei mezzi bimodali attraverso dei passaggi a raso.

29 27 di Descrizione degli interventi impiantistici di variante I riflessi sugli impianti tecnologici di questi interventi del tracciato ferroviario coinvolgono in varia misura tutti i sistemi e sottosistemi tecnologici. Il dettaglio degli interventi impiantistici di variante è indicato nella documentazione di progetto. Gli impianti tecnologici della galleria Serravalle saranno gli stessi del progetto definitivo. Sistema di Segnalamento La rimodulazione del piano del ferro che considera, l Interconnessione Raccordo Tecnico Novi Ligure quale alternativa allo Shunt porta come conseguenza ad una rimodulazione dei Posti di Servizio. Telecomunicazioni Riconfigurazione di tutti gli impianti di Telecomunicazione LD Lunga Distanza (rete di trasmissione SDH); TT Terra/Treno (rete GSM-R); ST Sistema Telefonico per adeguarli al nuovo tracciato ferroviario, alle nuove aree e fabbricati tecnologici ed alle gallerie. Impianti LFM Riconfigurazione della rete di dorsale 15 kv con una nuova adduzione MT al fabbricato PT Serravalle. Impianti Ausiliari Gli impianti ausiliari che comprendono: Antincendio, Antintrusione/TVCC e Condizionamento locali tecnologici saranno previsti per i nuovi siti tecnologici mentre saranno annullati quelli dei fabbricati precedentemente considerati per la realizzazione dello Shunt Terzo Valico. Impianti di Sicurezza nella gallerie ferroviarie Sostanzialmente gli impianti tecnologici di sicurezza: illuminazione di emergenza; sezionamento e messa a terra di sicurezza del linea di contatto, diffusione sonora e telefonia di emergenza segnaletica di emergenza

30 28 di 57 adottati nella galleria Serravalle saranno replicati con gli adattamenti necessari e conseguenti alle gallerie della nuova Interconnessione. Gli impianti tecnologici prenderanno in considerazione le alimentazioni necessarie anche gli impianti: Idrico-antincendio Controllo fumi e ventilazione Uscite di emergenza Piazzali di triage Ecc. Ai fini della sicurezza sarà ampliato il fabbricato PJ1/PJ2 Raccordo Tecnico Novi con un locale da adibire all installazione degli apparati di PGEP (Posto di Gestione Emergenza Periferico) mentre vengono annullati i Fabbricati Sicurezza imbocco est e imbocco ovest dell IC Shunt Terzo Valico Impianti di sicurezza aggiunti Di seguito è riportato l elenco degli impianti di sicurezza previsti per la seguente variante, (per maggiori dettagli si rimanda alla documentazione di progetto): galleria d interconnessione B.P. impianto idrico antincendio - Centrale Antincendio; galleria d interconnessione B.D. impianto idrico antincendio - Centrale Antincendio; galleria d interconnessione B.P. camerone d innesto impianto di pressurizzazione uscita di sicurezza; galleria d interconnessione B.D. camerone d innesto impianto di pressurizzazione uscita di sicurezza; galleria d interconnessione B.P. uscita di sicurezza intermedia impianto di pressurizzazione uscita di sicurezza; galleria d interconnessione B.D. uscita di sicurezza intermedia impianto di pressurizzazione uscita di sicurezza; galleria d interconnessione B.P. camerone d innesto impianto ascensori; galleria d interconnessione B.D. camerone d innesto impianto ascensori; galleria d interconnessione B.P. impianto di sollevamento acque; galleria d interconnessione B.D. impianto di sollevamento acque Impianti Tecnologici non più necessari Galleria Shunt Torino - impianto idrico antincendio - centrale Antincendio Shunt Sud; galleria Shunt Torino - impianto idrico antincendio - centrale Antincendio Shunt Nord; galleria Shunt Torino - impianto di pressurizzazione uscite di sicurezza;

31 29 di 57 galleria Shunt Torino impianto di sollevamento acque.

32 30 di RISPONDENZA DEL SISTEMA GALLERIA AL DM DEL 28/10/05 La verifica effettuata nel presente paragrafo ha lo scopo di individuare eventuali deficit rispetto ai Requisiti Minimi prescritti dal DM 28/10/2005 nel Progetto Definitivo della Galleria Serravalle. La numerazione dei Requisiti Minimi successivi rispecchia la numerazione dell all. II del Decreto. L analisi di rischio è stata svolta considerando come configurazione base un sistema galleria che comprende la galleria Serravalle e le gallerie di Interconnessione di Novi Ligure.

33 31 di 57 RISPONDENZA DEL SISTEMA GALLERIA SERRAVALLE INTERCONNESSIONE DI NOVI LIGURE AL DM DEL 28/10/05 GALLERIA BINARIO Paragrafo L > di Sistema di radiocomunica zione Limitazione deviatoi galleria in Controllo sistematico dello stato del binario 1. INFRASTRUTTURA 1.1 Prevenzione incidenti Deve essere previsto un sistema che consenta la comunicazione radio tra il personale a bordo dei treni e tra questo e il centro di controllo. Per le gallerie deve essere limitato per quanto possibile il posizionamento di deviatoi in galleria. Eventuali deviatoi sui binari di corsa dovranno essere preferibilmente a cuore mobile. Devono essere previsti controlli dello stato del binario nella galleria al fine di rilevare il mantenimento della geometria, le condizioni di usura e la stabilità, individuando tempestivamente le eventuali necessità di intervento, secondo le modalità di cui all'art. 6 comma 3 del Decreto. REQUISITI MINIMI BINARIO PARI (L=7094m) Da km a km di competenza del Gestore BINARIO DISPARI (L=7094m) Da km a km di competenza del Gestore

34 32 di Protezione controllo accessi e Devono essere previsti opportuni accorgimenti in corrispondenza degli accessi intermedi alle gallerie e in corrispondenza delle aree di pertinenza eventualmente presenti sia agli imbocchi che ai suddetti accessi intermedi (ad es. piazzali, viabilità, ecc.) Ispezione regolare dello stato della galleria Devono essere previste visite ispettive delle gallerie e dei relativi impianti ferroviari nonché delle predisposizioni di sicurezza eventualmente previste all esterno (strade, locali tecnici, ecc.). Tali visite ispettive andranno effettuate a cadenze prestabilite, secondo le modalità di cui all'art. 5 comma 3 del Decreto. 500 di competenza del Gestore di competenza del Gestore Piano manutenzione galleria Deve essere predisposto, a cura del Gestore dell Infrastruttura, su proposta del Responsabile della galleria, in accordo con il Responsabile della Sicurezza, un Piano della Manutenzione nell ambito del quale devono essere indicate le procedure per una corretta manutenzione della galleria. 500 di competenza del Gestore di competenza del Gestore

35 33 di Mitigazione delle conseguenze di incidenti Requisiti di resistenza e reazione al fuoco Per le gallerie di lunghezza superiore a 2000 m, le strutture delle opere in sotterraneo dovranno avere le caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiore a R 120, da valutare con la curva di incendio (UNI 11076). I materiali impiegati per le strutture devono essere di classe di reazione al fuoco 0. I materiali in vista, con esposizione diretta al fuoco, devono avere classe di reazione al fuoco non superiore a 1 ed in ragione massima del 30% della superficie totale delle pareti della galleria. Per la restante parte deve essere impiegato materiale di classe * * Tutti i materiali costituenti apparecchiature e impianti con esposizione diretta al fuoco devono avere classe di reazione al fuoco non superiore a Affidabilità delle installazioni elettriche (resistenza ed autonomia) I componenti elettrici a servizio dei vari impianti di emergenza (luce e forza motrice) devono risultare protetti da guasti e per quanto possibile da danni conseguenti ad eventi accidentali. 1000

36 34 di 57 Gli impianti di alimentazione elettrica a servizio dei dispositivi di emergenza devono inoltre prevedere opportune configurazioni o ridondanze tali da garantire, in caso di guasto singolo, la sola perdita di brevi tratti di impianto in galleria, comunque non superiori a 500 metri Impianto idrico antincendio Deve essere realizzato, all interno delle gallerie di lunghezza superiore a 2000 m, un impianto idrico antincendio, con attacchi UNI 45 posizionati ogni 125 m, e corredati da cassetta UNI 45 al fine di contrastare l eventuale sviluppo di incendi e di fumi.. L'impianto deve essere collegato a un idoneo sistema di alimentazione che garantisca il funzionamento contemporaneo di quattro attacchi per almeno 60 minuti, assicurando almeno una portata di 120 l/min a 2bar per l'idrante posto nelle condizioni più sfavorevoli per altimetria e distanza. L'impianto può essere a secco o in pressione. In quest'ultimo caso la rete idrica, all'interno della galleria ferroviaria, dovrà essere adeguatamente protetta Facilitazione

37 35 di 57 dell'esodo Lungo le gallerie devono essere realizzati marciapiedi per assicurare un rapido e sicuro esodo delle persone. Nelle gallerie a doppio binario detti marciapiedi saranno previsti su entrambi i lati della galleria. Nelle gallerie a singolo binario potranno essere realizzati da un solo lato Marciapiede Per le gallerie di lunghezza superiore a 2000 m la larghezza del marciapiede non deve essere inferiore a 90 cm singolarmente, per le gallerie in progettazione,, o complessivamente, per le gallerie in esercizio o costruzione, tenendo conto di camminamenti funzionalmente equivalenti, percorribili in assenza di circolazione ferroviaria, o anche con l'impiego di armamento senza ballast. Per le gallerie di lunghezza inferiore tale larghezza non potrà in ogni caso essere minore di 50 cm Corrimano Per le gallerie di lunghezza superiore a 2000 m, in corrispondenza dei marciapiedi, deve essere realizzato un apposito corrimano. 2000

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