PROCEDIMENTO DI VAS RIFERIMENTI NORMATIVI...6

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2 Indice 1 - PREMESSA Introduzione Il documento di scoping nel processo di Vas Il PROCEDIMENTO DI VAS RIFERIMENTI NORMATIVI La valutazione ambientale nella direttiva CEE e nelle disposizioni nazionali La normativa nazionale Indirizzi e criteri regionali I modelli metodologici regionali DEFINIZIONE SCHEMA OPERATIVO PER IL PROCESSO DI VAS Fasi del percorso metodologico procedurale Mappatura del pubblico e dei soggetti competenti in materia ambientale Definizione delle modalità di partecipazione e di informazione del pubblico Partecipazione e consultazione Conferenza di valutazione Partecipazione Fase di orientamento e documento di scoping Identificazione dati/informazioni disponibili di interesse per la Vas Formulazione parere motivato Dichiarazione di sintesi QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO E PROGRAMMATICO Normativa ambientale di riferimento Quadro programmatico Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) approvato con D.C.R. 19 Gennaio 2010 n.viii/ Piano Territoriale di coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) Il Piano stralcio dell assetto idrogeologico (PAI) Programma Regionale di Uso e Tutela delle Acque (PTUA) Programma regionale per la qualità dell aria (PRQA) Programma Energetico Regionale (PER) a Piano d azione per l energia 2007 (PAE) Piano di sviluppo rurale (PSR) Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Pavia (PPGR) Piano Cave Provinciale Piano Faunistico Venatorio e di Miglioramento Ambientale del territorio della Provincia di Pavia ( ) Piano del Traffico per la Viabilità extraurbana (PTVE) Piano d Ambito Ottimale dell ATO Pavia Proposta di Parco Locale di interesse sovraccomunale del Fiume Po Biodiversità Rete ecologica regionale Rete Natura QUADRO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO Generalità Note storiche Caratteri del contesto ambientale Aspetti climatici Inquadramento geomorfologico suolo e sottosuolo Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 1

3 5.3.3 Idrologia Idrogeologia Idrografia Reticolo idrico minore L uso del suolo Qualità dell aria Gestione delle acque Rete fognaria ed impianti tecnologici Rifiuti Zonizzazione acustica del territorio comunale Ambiente luminoso Elettromagnetismo e radiazioni ionizzanti Mobilità sostenibile Beni culturali QUADRO SOCIO-ECONOMICO Dinamiche demografiche Struttura economica locale Struttura dell attività agricola Situazione dei servizi sociali, civili e religiosi ecc Caratteristiche del patrimonio edilizio Edifici residenziali Edifici produttivi Edifici per servizi SCHEMA METODOLOGICO PER LA VAS Strutturazione del percorso di VAS Definizione degli obiettivi ed azioni di piano Individuazione dei criteri di sostenibilità e di compatibilità e verifica di coerenza Valutazione delle azioni di risposta e delle azioni dirette Strutturazione del programma di monitoraggio Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 2

4 D o c u m e n t o d i S C O P I N G V a l u t a z i o n e A m b i e n t a l e S t r a t e g i c a Piano di Governo del Territorio - Comune di Torre dè Negri 1 - PREMESSA 1.1- Introduzione L Amministrazione Comunale di Torre dè Negri ha avviato con Deliberazione G.C. n.21 del il procedimento per la redazione del Piano di Governo del Territorio (PGT) che, ai sensi della Legge Regionale 12/2005, costituirà il nuovo quadro di riferimento unitario per le strategie di intervento sul territorio. Ciò avverrà attraverso la formazione di uno strumento concepito come pianoprocesso e piano-programma, elaborato in riferimento alla sostenibilità socioeconomica ed ambientale delle scelte, alle modalità di conseguimento della condivisione delle conoscenze, delle strategie e dei processi realizzativi, alle assunzioni di responsabilità circa il contesto locale e nel suo rapporto con gli scenari di sviluppo di scala maggiore, alla legittimazione dei meccanismi perequativi e compensativi, finanziari ed ambientali, nonché di incentivazione urbanistica che verranno stabiliti, seguendo così esplicitamente gli indirizzi generali in ordine alle modalità di attuazione della L.R. 12/2005, come riportati nel Documento approvato con D.G.R. 8/1681 del recante Modalità per la pianificazione comunale. Il PGT si articolerà nei documenti indicati dall art.10 bis della L.R n.12 e s.m.i. (e cioè nel Documento di Piano, nel Piano dei Servizi e nel Piano delle Regole) intesi come articolazioni di un unico atto, così come consentito per i Comuni con popolazione inferiore a abitanti, nella cui categoria rientra Torre dè Negri. Ai sensi del comma 2 dell articolo 4 della L.R. 12/2005, il Documento di Piano (che costituisce il principale atto di indirizzo del PGT) è sottoposto alla procedura di Valutazione Ambientale, in ossequio alla Direttiva 2001/42/CEE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 e alle conseguenti disposizioni di Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 3

5 recepimento nazionale che si sono sostanziate nel D.Lgs n.152 del , come corretto ed integrato dal D.Lgs. n.4 del , nonché alle relative disposizioni normative regionali. Tale procedura si configura come un processo contestuale e parallelo alla redazione del Documento di Piano, con l obiettivo di garantire l integrazione della dimensione ambientale nelle fasi di orientamento, elaborazione e monitoraggio del Piano stesso. In attuazione delle vigenti disposizioni l Amministrazione Comunale ha dato quindi avvio anche al Procedimento di Valutazione Ambientale del redigendo PGT con deliberazione G.C. n 18 del L avviso dell avvio del Procedimento suddetto è stato pubblicato sul quotidiano La Provincia Pavese in data e sul BURL del serie inserzioni concorsi n Il documento di scoping nel processo di Vas In base allo schema procedurale della VAS definito negli Indirizzi Generali per la VAS approvati con D.C.R. 13 marzo 2007, n. VIII/351, e successivamente aggiornato con la D.G.R. del 27 dicembre 2007, n. VIII/6420 il processo di valutazione ambientale comporta una prima fase di scoping che consiste nello svolgimento delle considerazioni preliminari necessarie a stabilire la portata e le necessità conoscitive del piano. Il D.Lgs 4/08 definisce questa fase come Analisi Preliminare dei Potenziali Effetti del Piano e prevede la redazione di un apposito documento per la consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale. La Direttiva 42/2001/CE, all art. 5, stabilisce infatti che le autorità, che per le loro specifiche competenze ambientali, possono essere interessate agli effetti sull'ambiente dovuti all'applicazione dei piani e dei programmi, devono essere consultate al momento della decisione sulla natura e sulla portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale nonché sul loro livello di dettaglio. Queste stesse autorità dovranno poi essere consultate, nella fase conclusiva, sulla bozza di Piano e sul Rapporto Ambientale che dovranno esplicitare in quale modo le loro indicazioni sono state tenute in conto. Il D.Lgs 4/08 riprende queste indicazioni e denomina tali autorità Soggetti Competenti in Materia Ambientale. Anche a livello regionale, negli indirizzi si prevede la loro consultazione, di minima, in fase di analisi preliminare e nella conferenza di valutazione da organizzarsi prima dell adozione del piano. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 4

6 Il ruolo dei soggetti competenti in materia ambientale nel processo di VAS è estremamente importante. Il rapporto dialettico tra l Amministrazione che pianifica e questi soggetti, la competenza e l autorevolezza dei loro pareri costituisce uno dei più rilevanti strumenti di trasparenza e di garanzia per la collettività circa la correttezza delle stime di impatto e la completezza del processo di VAS. Il presente documento individuato nell ambito della procedura di VAS, si qualifica pertanto come documento di scoping, cioè sinteticamente, di analisi e ricognizione preliminare e costituisce il primo elaborato utile a definire l ambito di influenza del redigendo PGT, ad avviare le consultazioni previste dalla procedura stessa ed ad acquisire tutti gli elementi utili a costruire un quadro conoscitivo, esaustivo e condiviso. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 5

7 2 Il PROCEDIMENTO DI VAS RIFERIMENTI NORMATIVI La valutazione ambientale nella direttiva CEE e nelle disposizioni nazionali Sinteticamente si può evidenziare che la procedura di valutazione ambientale, così come voluta dalle normative europee e nazionali già richiamate nella premessa, è finalizzata a garantire un elevato livello di protezione dell ambiente e a contribuire all integrazione di considerazioni ambientali all atto dell elaborazione e all adozione degli strumenti di pianificazione territoriale al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile delle scelte di governo del territorio. Nello spirito del provvedimento comunitario, la valutazione ambientale di un piano o di un programma si configura come un processo continuo che si integra nel parallelo processo di pianificazione a partire dalla fase iniziale di elaborazione fino alla sua fase di attuazione e monitoraggio coniugando la dimensione ambientale con quella economica e sociale e consiste quindi nell elaborazione di un rapporto di impatto ambientale (Rapporto Ambientale) in cui siano individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che l attuazione del piano o del programma potrebbe avere sull ambiente, nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obbiettivi e dell ambito territoriale del piano o del programma. Contenuti del rapporto ambientale (Allegato I Direttiva 2001/42/CE e DGR VIII/6420): a) illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e del rapporto con altri pertinenti piani o programmi; b) aspetti pertinenti dello stato attuale dell ambiente e sua evoluzione probabile senza l attuazione del piano o del programma; c) caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significatamene interessate; d) qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma; e) obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti al piano o al programma, e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale; f) possibili effetti significativi sull ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l acqua, l aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l interrelazione tra i suddetti fattori; g) misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull ambiente dell attuazione del piano o del programma; h) sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o mancanza di Knowhow) nella raccolta delle informazioni richieste; i) descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio; j) sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 6

8 L ambito di applicazione della Direttiva VAS riguarda l elaborazione o la modifica dei piani o programmi suscettibili di avere effetti significativi sull ambiente. Essa stabilisce che debbono essere obbligatoriamente assoggettati a Valutazione Ambientale tutti i piani o programmi: - elaborati per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l'applicazione dei progetti elencati negli allegati I e II della direttiva 85/337/CEE; - per i quali, in considerazione dei possibili effetti sui siti, si ritiene necessaria una valutazione ai sensi degli art. 6 e 7 della direttiva 92/43/CEE" (art. 3.2). Il processo di valutazione comporta lo svolgimento delle necessarie consultazioni, la valutazione del Rapporto Ambientale e dei risultati delle consultazioni nell iter decisionale di formazione del piano, nonché infine la messa a disposizione delle informazioni sulle decisioni. 2.2 La normativa nazionale A livello nazionale, alla VAS è dedicato il Titolo II del D.Lgs. n.152 del 3 aprile 2006, come successivamente modificato dal Titolo II del D.Lgs. n.4 del Con tali atti è stata sostanzialmente recepita la normativa comunitaria soprattutto per la pianificazione statale rinviando alle norme regionali la regolamentazione delle modalità di valutazione di piani e programmi di livello locale. Il D.lgs 4/2008 chiarisce che nel caso di piani soggetti a percorso di adozione e approvazione, la VAS deve accompagnare l intero percorso, sia di adozione sia di approvazione. Secondo il comma 1 dell art.7, i piani e i programmi, la cui approvazione compete alle regioni o agli enti locali, sono sottoposti al percorso di valutazione ambientale secondo le disposizioni delle leggi regionali. La VAS, secondo il suddetto decreto, deve essere avviata contestualmente al processo di formazione del piano o programma (art.11, comma 1) e deve comprendere lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l elaborazione del Rapporto Ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del Rapporto Ambientale e gli esiti delle consultazioni, la decisione, l informazione sulle decisioni, il monitoraggio. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 7

9 Anteriormente all adozione o all approvazione del piano o del programma, decorsi i termini previsti dalla consultazione ai sensi dell art.14, l Autorità competente esprime il proprio parere motivato sulla base della documentazione presentata e delle osservazioni, obiezioni e suggerimenti inoltrati. Il decreto prevede, inoltre, che al termine del processo di VAS siano resi pubblici il piano o il programma adottato, la documentazione oggetto dell istruttoria, il parere motivato espresso dall Autorità competente ed una dichiarazione di sintesi in cui si illustrino le modalità di integrazione delle considerazioni ambientali e degli esiti delle consultazioni nell elaborazione del Piano o Programma, nonché le ragioni delle scelte effettuate alla luce delle possibili alternative e le misure adottate in merito al monitoraggio. 2.3 Indirizzi e criteri regionali La Regione Lombardia ha introdotto nel proprio ordinamento legislativo lo strumento della Valutazione Ambientale VAS con l'articolo 4 della Legge Regionale per il Governo del Territorio n. 12 del 11 marzo 2005, le cui ulteriori modifiche sono state approvate con Legge Regionale 14 marzo 2008, n.4. In particolare al comma 2 del suddetto articolo è previsto che il Piano Territoriale Regionale, i Piani Territoriali d'area, i Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e il Documento di Piano dei Piani di Governo del Territorio siano obbligatoriamente da assoggettare a VAS. Al comma 3 si afferma che la valutazione evidenzia la congruità delle scelte rispetto agli obiettivi di sostenibilità del piano e le possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione e programmazione. A livello regionale gli indirizzi generali per la valutazione ambientale strategica dei piani sono stati individuati con la DCR n.351 del 13 marzo 2007, mentre la procedura per l attuazione della VAS ed i relativi schemi metodologici sono stati definiti con i seguenti ulteriori atti: - DGR n. 6420/2007 Determinazione della procedura per la VAS - DGR n. 7110/2008 Modifiche e integrazioni alla DGR n.6420/ DGR n.8950/2009 Modalità per la valutazione ambientale di piani comprensoriali di tutela del territorio rurale e di riordino irriguo. - DGR n.8/10971 del e relativi allegati (Determinazione alla procedura di valutazione ambientale di piani e programmi. VAS (art.4 l.r. 12/2005; d.c.r. n.351/2007 Recepimento delle disposizioni di cui al D.Lgs 16 gennaio 2008 n.4, modifica, integrazione e inclusione di nuovi modelli. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 8

10 Rispetto al quadro normativo regionale, brevemente si possono segnalare i seguenti principali aspetti: A - La legge regionale n.12/2005 all art.4: stabilisce che al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile ed assicurare un elevato livello di protezione dell ambiente, la Regione e gli enti locali, (omissis), provvedono alla valutazione ambientale degli effetti derivanti dall attuazione dei predetti piani e programmi (omissis) indica che la valutazione ambientale deve essere effettuata durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente alla sua adozione o all avvio della relativa procedura di approvazione ; precisa che la valutazione evidenzia la congruità delle scelte rispetto agli obbiettivi di sostenibilità del piano e le possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione e programmazione; individua le alternative assunte nella elaborazione del piano o programma, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione o di compensazione, anche agroambientali, che devono essere recepite nel piano stesso. B - In osservanza all art.4 della L.R. 12/2005 gli Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi approvati con delibera del consiglio Regionale n.viii/351 del 13 Marzo 2007 perseguono la finalità di promuovere lo sviluppo sostenibile ed assicurare un elevato livello di protezione dell ambiente e forniscono la preminente indicazione di una stretta integrazione tra processo di piano e processo di valutazione ambientale e disciplinano in particolare; - l ambito di applicazione; - le fasi metodologiche procedurali della valutazione ambientale; - il processo di informazione e partecipazione; - il raccordo con le altre norme in materia di valutazione ambientale, la VIA e la Valutazione di incidenza; - il sistema informativo. Gli indirizzi generali forniscono quindi i criteri fondamentali per l integrazione della dimensione ambientale di piani e programmi. Quelli più significativi possono riassumersi come segue: permettere la riflessione sul futuro in termini preventivi, circa eventuali impatti ambientali, sociali ed economici negativi; effettuare la valutazione fin dalla fase preparatoria del Piano/Programma; Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 9

11 ricercare una stretta integrazione fra processo di elaborazione del Piano/Programma e Valutazione Ambientale. Attuare un processo continuo di valutazione che si estenda a tutto il ciclo vitale del piano, per orientarlo verso le sostenibilità; Integrare all elaborazione del piano il processo di partecipazione per ciascuna fase significativa (fase di orientamento e impostazione, fase di elaborazione del piano, momenti precedenti la fase di adozione, pubblicazione del piano adottato) concependo la partecipazione come dialogo permanente che permetta aggiustamenti e miglioramenti continui. Non prescindere dalla comunicazione e dal coordinamento fra i diversi enti e organi dell Amministrazione coinvolti nel Piano/Programma; Perseguire l integrazione nella considerazione congiunta degli aspetti ambientali, sociali ed economici; Instaurare un effettiva collaborazione fra Autorità proponente e autorità competente per la VAS in ogni momento del procedimento, in particolare al fine di: - dare applicazione al principio di integrazione degli obbiettivi di sostenibilità ambientale nelle politiche settoriali; - un individuare un percorso metodologico e procedurale, stabilendo le modalità della collaborazione, le forme di consultazione da attivare e i soggetti competenti in materia ambientale ed il pubblico da consultare; - definire le informazioni da includere nel rapporto ambientale e del loro livello di dettaglio; - verificare la qualità del rapporto ambientale e la congruenza del piano/programma con le informazioni e gli obiettivi del rapporto ambientale; - individuare le necessità e le modalità di monitoraggio. Gli indirizzi generali indicano altresì le fasi metodologiche procedurali della VAS, che sostanzialmente sono le seguenti: Orientamento e impostazione Elaborazione e redazione Consultazione, adozione e applicazione Attuazione, gestione e monitoraggio Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 10

12 Queste fasi sono comuni al processo di pianificazione e si integrano con esso secondo la concatenazione rappresentata nello schema seguente, dove il filo rappresenta la correlazione e la continuità fra i due processi. Rapporto tra processo di piano e processo di valutazione Le fasi come sopra individuate permettono lo svolgimento della procedura di VAS secondo i contenuti e le finalità di seguito sinteticamente richiamati. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 11

13 Fase 1: orientamento e impostazione del P/P L autorità competente per la VAS, d intesa con quella procedente, effettuano inizialmente un analisi preliminare di sostenibilità degli orientamenti del P/P e svolgono, se necessario, la verifica di esclusione della VAS, screening ovvero la procedura che conduce alla decisione di sottoporre il P/P alla VAS. Fase 2: elaborazione e redazione del P/P L autorità competente collabora con l Autorità procedente nello svolgimento delle attività di elaborazione e redazione del P/P. Innanzitutto si procede con la definizione dell ambito di influenza di scoping, per poi passare alla definizione degli obiettivi del P/P e alla valutazione di coerenza esterna. Contemporaneamente si individuano le alternative e si redige una stima degli effetti delle stesse in relazione ad una serie di indicatori elaborati per valutare la coerenza interna del P/P. Sempre in questa fase viene redatto il Rapporto Ambientale, che: a. accompagna l intero processo di formazione del P/P, dimostrando che i fattori ambientali sono stati integrati nel processo decisionale; b. individua, descrive e valuta gli obiettivi, le azioni e gli effetti significativi che l attuazione del P/P potrebbe avere sull ambiente nonché le ragionevoli alternative in funzione degli obiettivi e dell ambito territoriale del P/P; c. aiuta nella definizione di obiettivi e strategie da perseguire, indicando criteri ambientali da utilizzare nelle diverse fasi e gli indicatori ambientali di riferimento e le modalità per il monitoraggio. Fase 3: consultazione, adozione e approvazione del P/P Due sono i compiti fondamentali che la procedura di VAS assolve in questa fase, il primo di favorire la consultazione delle autorità competenti e del pubblico sul Rapporto Ambientale e sulla proposta di P/P, il secondo di accompagnare il processo di adozione/approvazione del D.d.P. con la redazione della Dichiarazione di Sintesi nella quale si illustrano gli obiettivi ambientali, gli effetti attesi, le ragioni della scelta dell alternativa di P/P approvata ed il programma di monitoraggio per valutare le ricadute delle scelte di piano. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 12

14 Fase 4: attuazione e gestione Si avvia la fase di monitoraggio con le connesse attività di valutazione e partecipazione. Tale monitoraggio ha da un lato lo scopo di fornire le informazioni necessarie per valutare gli effetti ambientali delle azioni messe in campo dal P/P, verificando l efficacia nel conseguire i traguardi di qualità ambientale che il P/P si è posto; dall altro dovrebbe individuare tempestivamente le misure correttive che eventualmente dovessero rendersi necessarie. 2.4 I modelli metodologici regionali In attuazione della deliberazione del Consiglio regionale lombardo n.viii/351, del 13 marzo 2007, la Giunta Regionale della Lombardia ha approvato la deliberazione n.8/6420 del , con la quale ha individuato una serie di modelli metodologici procedurali e organizzativi della Valutazione Ambientale Strategica dei piani e dei programmi successivamente integrati e modificati con DGR, 7110/08 del , con DGR. 8950/09 del , con la DGR. n.8/10971 del In questa sede è opportuno ricordare che le fasi della VAS previste per il Documento di Piano relativo ai PGT dei piccoli comuni (come nel caso di Torre dè Negri) sono così distinte: - avviso di avvio del procedimento; - individuazione dei soggetti interessati e definizione delle modalità di informazione e comunicazione; - elaborazione e redazione del Documento di Piano e del Rapporto Ambientale; - messa a disposizione; - convocazione della conferenza di valutazione; - formulazione del parere ambientale motivato; - adozione del PGT; - pubblicazione e raccolta delle osservazioni; - formulazione del parere ambientale motivato finale e approvazione finale; - gestione e monitoraggio; Il tutto come più analiticamente indicato nel riquadro ripreso direttamente dal Modello metodologico elaborato dalla Regione Lombardia e qui di seguito riportato: Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 13

15 Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 14

16 Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 15

17 3 DEFINIZIONE SCHEMA OPERATIVO PER IL PROCESSO DI VAS Il presente Documento di Scoping, che viene presentato nell ambito della prima Conferenza di Valutazione, contiene lo schema del percorso metodologico procedurale definito, una proposta di definizione dell ambito di influenza del Documento di Piano e della portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale, nonché la verifica delle interferenze con i Siti di Rete Natura 2000 (SIC e ZPS). Il Documento di Scoping, ai fini della consultazione viene inviato ai soggetti competenti in materia ambientale, tra cui gli enti territorialmente interessati, e presentato in occasione della prima seduta della conferenza di valutazione, durante la quale si raccolgono osservazioni, pareri e proposte di modifica e integrazione. 3.1 Fasi del percorso metodologico procedurale La VAS del DdP del Piano di Governo del Territorio del Comune di Torre de Negri verrà effettuata seguendo le indicazioni specificate nei punti seguenti e meglio esplicitati nella tabella riportata di seguito: 1. Avviso di avvio del procedimento; 2. Individuazione dei soggetti interessati e definizione delle modalità di informazione e comunicazione; 3. Definizione del quadro di orientamento della VAS per il DdP; 4. Definizione dello schema operativo per la VAS; 5. Verifica della presenza di Siti Rete Natura 2000; 6. Apertura della Conferenza di Valutazione; 7. Elaborazione e redazione del Rapporto Ambientale di VAS; 8. Messa a disposizione; 9. Chiusura della Conferenza di Valutazione; 10. Formulazione Parere Ambientale Motivato; 11. Adozione del DdP; 12. Pubblicazione e raccolta osservazioni; 13. Formulazione delle controdeduzioni alle eventuali osservazioni pervenute; 14. Formulazione Parere Ambientale Motivato finale e approvazione finale; 15. Gestione e monitoraggio. Lo schema del percorso metodologico-procedurale del processo di VAS ricalca, quanto riportato nel Modello metodologico procedurale e organizzativo della Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 16

18 valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) - DOCUMENTO DI PIANO PGT piccoli comuni, che individua le azioni specifiche del processo di VAS affianco a quelle del processo di pianificazione già riportato al precedente punto Mappatura del pubblico e dei soggetti competenti in materia ambientale I Soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati sono stati individuati dall Autorità Procedente: a) come soggetti competenti in materia ambientale: - Provincia di Pavia_Settore Lavori Pubblici; - Provincia di Pavia_Settore Territorio; - Provincia di Pavia_Settore Faunistico; - Provincia di Pavia_Settore agricoltura; - Provincia di Pavia_Settore Tutela dell ambiente; - ARPA della Lombardia, dipartimento di Pavia; - ASL di Pavia b) come enti territorialmente interessati: - Comune di Belgioioso; - Comune di Costa dè Nobili; - Comune di Spessa Po; - Comune di Corteolona; - AIPO; - Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici; - Soprintendenza per i Beni Archeologici; c) come settori per il pubblico: - Consorzio Irriguo Torre dè Negri - Costa dei Nobili; - Consorzio Cerealicoltori Basso Pavese; - Consorzio Naviglio Olona; - Associazione Volontari Torre dè Negri; - Proloco Torre dè Negri; - Associazione Sportiva Olimpic Torre 91. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 17

19 3.3 Definizione delle modalità di partecipazione e di informazione del pubblico Partecipazione e consultazione Consultazione, comunicazione e informazione sono elementi imprescindibili della valutazione ambientale. Durante il processo di Valutazione Ambientale del DdP verrà garantita informazione, partecipazione, diffusione e pubblicizzazione delle informazioni; a tale scopo verranno utilizzati gli strumenti più idonei, quali il sito internet del comune e l Albo pretorio. Gli elaborati riguardanti il Piano di Governo del Territorio e la VAS verranno messi a disposizione di tutti; il Comune di Torre dè Negri provvederà a depositare presso i propri uffici la documentazione, affinché chiunque ne possa prendere visione ed inviare specifiche proposte e/o osservazioni in merito. Con deliberazione della Giunta Comunale n. 94 del 19 maggio 2008 è stato avviato il procedimento per la redazione del nuovo Piano di Governo del Territorio ai sensi della L.R. n. 12/2005, dando avvio alla fase di confronto ed ascolto delle espressioni, delle richieste e delle proposte della cittadinanza. L avviso dell Avvio del Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano quale atto costituente il Piano del Governo del Territorio ed istituzione della Conferenza di Valutazione (DGC n. 18 del 17 maggio 2010) è stato pubblicato sul BURL SERIE INSERZIONI E CONCORSI N.26 DEL 30/6/2010, all albo pretorio, sul sito web del Comune di Torre de Negri, sul quotidiano locale La Provincia Pavese del 23 giugno Conferenza di valutazione L Autorità Procedente d intesa con l Autorità Competente per la VAS, convoca la Conferenza di Valutazione alla quale devono essere invitati i soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati, al fine di acquisirne, eventuali osservazioni, proposte di integrazione e suggerimenti, sia sul Piano che sulla VAS. Per la VAS del DdP del PGT del Comune di Torre de Negri saranno previsti due incontri all interno del processo di consultazione. La documentazione relativa sarà messa a disposizione dei soggetti competenti in materia ambientale e degli enti territorialmente interessati, prima di ogni conferenza. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 18

20 Di ogni seduta della conferenza è predisposto apposito verbale. L Autorità Procedente e l Autorità competente per la VAS mettono a disposizione presso gli uffici comunali, su web e sul sito web SIVAS, la proposta di DdP, il Rapporto Ambientale e la Sintesi Non Tecnica, per 60 giorni, dandone notizia anche mediante pubblicazione all Albo Pretorio. L Autorità Competente, in collaborazione con l Autorità Procedente, comunica ai soggetti competenti in materia ambientale e agli enti territorialmente interessati, la messa a disposizione e la pubblicazione sul web del DdP e del Rapporto Ambientale, al fine dell espressione del parere; quest ultimo dovrà essere inviato entro 60 giorni dalla messa a disposizione, all Autorità Competente per la VAS ed all Autorità Procedente. Inoltre, entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione dell avviso, chiunque può prendere visione della proposta di Piano e del relativo Rapporto Ambientale e presentare proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi Partecipazione L Amministrazione comunale di Torre de Negri intraprenderà un percorso specifico di informazione e partecipazione del pubblico interessato all iter procedurale di Valutazione Ambientale Strategica. A tale scopo saranno organizzate assemblee pubbliche dall amministrazione comunale e verrà data informazione degli incontri attraverso l Albo Pretorio e il sito web del Comune di Torre de Negri. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 19

21 3.4 Fase di orientamento e documento di scoping L Autorità competente e l Autorità procedente hanno esaminato la relazione di indirizzo predisposta dal tecnico incaricato per la redazione del PGT, valutando come sostenibili gli orientamenti espressi, decidendo quindi per la definizione del presente Documento di Scoping. Il Documento di Scoping, come previsto al punto 6.4 dell allegato 1a alla D.G.R. n.8/6420 del 27/12/2007, rappresenta il primo degli elaborati che vengono predisposti con le finalità di definire i riferimenti concettuali e operativi attraverso i quali si elaborerà la valutazione ambientale inerente la redazione del PGT comunale. In particolare nell ambito di questa fase, vengono stabilite indicazioni di carattere metodologico e procedurale con lo scopo di: Descrivere l approccio metodologico scelto e le tappe procedurali fondamentali del percorso valutativo; Individuare i portatori di interessi presenti sul territorio; Definire l ambito di influenza del Documento di Piano; Identificare la tipologia e la portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale. Il documento deve illustrare anche la verifica delle eventuali interferenze con i Siti della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS, ai sensi delle direttive 79/409/CEE), le quali, ove individuate, saranno opportunamente approfondite nel corso della valutazione ambientale. Lo scoping descrive quindi le condizioni nelle quali l ambito di influenza della proposta di Documento di Piano si trova precedentemente alla redazione della proposta di Documento di Piano stesso. La fase di scoping prevede un processo partecipativo che coinvolge le autorità con competenze ambientali potenzialmente interessate dall attuazione del piano, affinché condividano il livello di dettaglio e la portata delle informazioni da produrre, nonché le metodologie per la conduzione dell analisi ambientale e della valutazione degli impatti. Ai fini della consultazione il documento viene messo a disposizione dei soggetti istituzionali ed ai settori del pubblico coinvolti nel procedimento di VAS e presentato in occasione della prima seduta della Conferenza di Valutazione. Questa prima fase di confronto persegue quindi l obiettivo di uno scambio di informazioni e la raccolta di suggerimenti ed osservazioni in relazione agli aspetti di pertinenza ambientale del nuovo strumento urbanistico, al fine della condivisione del quadro conoscitivo e delle tematiche da approfondire nelle successive fasi della valutazione ambientale. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 20

22 Il documento di Scoping infine è propedeutico alla redazione del Rapporto Ambientale, che si svilupperà e prenderà forma nei diversi passaggi del procedimento di VAS, fino a costituire, insieme alla cosiddetta Sintesi non Tecnica (utile ai fini illustrativi del lavoro svolto per la partecipazione del pubblico) il documento-base per la definitiva valutazione dell Autorità competente per la VAS in ordine agli effetti sull ambiente delle azioni definite dal Documento di Piano e degli indicatori che dovranno essere impiegati nella fase di monitoraggio dell attuazione del Piano. Viene quindi proposto di seguito uno schema preliminare dei contenuti del Rapporto Ambientale che potrà essere sviluppato per il PGT di Torre dè Negri, in ordine ai quali temi, già il presente Documento di Scoping intende fornire un primo contributo secondo quanto descritto nei successivi capitoli. SCHEMA DEI CONTENUTI DEL RAPPORTO AMBIENTALE 1 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA E DOCUMENTO DI PIANO: FINALITÀ 2 RIFERIMENTI NORMATIVI E METODOLOGICI 3 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO E PROGRAMMATICO 3.1 Normativa ambientale di riferimento Piano Territoriale Regionale (PTR) e Piano Paesistico Regionale Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Pavia 3.4 Piano Stralcio dell Assetto Idrogeologico (PAI) 3.5 Programma Regionale di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) 3.6 Piano Regionale per la Qualità dell Aria (PRQA) 3.7 Piano Energetico Regionale (PER ) 3.8 Piano di Sviluppo Rurale Regionale (PSR) 3.9 Piano di Azione per l energia 3.10 Piano Regionale per la gestione dei rifiuti 3.11 Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (PPGR) della Provincia di Pavia 3.12 Piano Cave Provinciale 3.13 Piano Faunistico Venatorio e di Miglioramento Ambientale del territorio della Provincia di Pavia Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana (PTVE) della Provincia di Pavia 3.15 Piano d Ambito Ottimale dell Autorità dell Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Pavia 3.16 Proposta di PLIS 3.17 Presenza di siti Natura 2000 Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 21

23 4 QUADRO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO 4.1 Generalità 4.2 Note storiche 4.3 Caratteri del contesto ambientale Aspetti climatici Inquadramento geomorfologico suolo e sottosuolo Idrologia Idrogeologia Idrografia Reticolo idrico minore Uso del suolo Qualità dell aria Gestione delle acque rete fognaria ed impianti tecnologici 4.4 Rifiuti 4.5 Zonizzazione acustica del territorio comunale 5 QUADRO SOCIO ECONOMICO 5.1 Dinamiche demografiche 5.2 Strutture economica locale 5.3 Situazione dei servizi sociali, civili e religiosi 5.4 Caratteristiche del patrimonio edilizio 6 AMBITO DI INFLUENZA DEL PIANO E OBIETTIVI DI PIANO 6.1 Analisi e Obiettivi del PGT: I criteri di sostenibilità 6.3 Azioni di risposta agli obiettivi 6.4 Matrice di coerenza esterna ed interna 7 VALUTAZIONE DELLE AZIONI DI RISPOSTA 7.1 Le azioni del PGT 7.2 Valutazione delle azioni di risposta e delle azioni dirette sulle criticità ambientali Schede di approfondimento, valutazione delle alternative e misure di mitigazione 8 PROGRAMMA DI MONITORAGGIO 8.1 Finalità e struttura del sistema di monitoraggio 8.2 Selezioni degli indicatori 8.3 Indicazioni per la redazione del rapporto periodico 9 DICHIARAZIONE DI SINTESI (DA INCLUDERE NEL RAPPORTO AMBIENTALE FINALE) 9.1 Principali scelte strategiche e motivazioni Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 22

24 9.2 Obiettivi di piano 9.3 Principali effetti attesi e risposte previste Passaggi del percorso partecipativo e di consultazione e modalità di considerazione all interno degli elaborati di quanto emerso, in particolare del parere motivato 9.5 Programma di monitoraggio: linee di indirizzo strategico da sottoporre a controllo periodico. 3.5 Identificazione dati/informazioni disponibili di interesse per la Vas Durante la stesura della Valutazione Ambientale Strategica del PGT di Torre dè Negri si utilizzeranno i seguenti dati ambientali e le relative fonti. TEMA ENTE/AUTORE DOCUMENTO/BANCA DATI Stato Rapporto sullo Stato dell'ambiente dell'ambiente in ARPA sintesi in Lombardia Territorio Regione Lombardia Sistema Informativo Territoriale Provincia di Pavia Sistema Informativo Territoriale Contesto socioeconomico in sintesi Istituto Tagliacarne - Unioncamere Regione Lombardia Atlante della competitività delle Province e delle Regioni Pavia: scheda della Provincia Provincia di Pavia Stato dell'ambiente della Provincia di Pavia, 2009 Popolazione Regione Lombardia Pavia: scheda della Provincia ISTAT Annuario statistico regionale aggiornamento al 2008 Economia del Stato dell'ambiente della Provincia Provincia di Pavia territorio di Pavia, 2009 Rapporto sullo Stato dell'ambiente ARPA in Lombardia Inventario Emissioni in Aria, dati al INEMAR 2007 Aria Stato dell'ambiente della Provincia Provincia di Pavia di Pavia, 2009 Regione Lombardia Qualità dell'aria e salute, 2007 Regione Lombardia Piano Regionale per la qualità Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 23

25 dell'aria, 2003 Provincia di Pavia Acqua Regione Lombardia Provincia di Pavia Suolo e Commissione Europea - Istituto Sottosuolo per l'ambiente e la Sostenibilità - Provincia di Pavia Energia Provincia di Pavia Aree Protette Rete Natura 2000 Regione Lombardia Provincia di Pavia Natura e Biodiversità Regione Lombardia, Fondazione Lombardia per l'ambiente Direzione Regionale per i beni Paesaggio e beni culturali e paesaggistici della culturali Lombardia Mobilità e Regione Lombardia trasporti Regione Lombardia Rischio Ministero dell'ambiente APAT Autorità del bacino del fiume Po Stato dell'ambiente della Provincia di Pavia, 2009 Programma di Tutela e Uso delle Acque 2006 Stato dell'ambiente della Provincia di Pavia, 2009 Il suolo della Provincia di Pavia Stato dell'ambiente della Provincia di Pavia, 2009 Parchi, Riserve e altre aree naturali protette in Lombardia Stato dell'ambiente della Provincia di Pavia, 2009 Relazione di sintesi "Rete ecologica della Pianura Padana lombarda" IDRA - Informatio Database on Regional Archaeological - Artistic - Architectural heritage Monitoraggio della circolazione stradale extraurbana, 2007 Classificazione dei Comuni lombardi in base al rischio sismico: DGR n.7/14964 del 7/11/2003 Inventario Nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti, 2008 Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico, Formulazione parere motivato L Autorità Competente per la VAS, d intesa con l Autorità Procedente, prima dell adozione, acquisito il verbale della Conferenza di Valutazione, esaminati i contributi, nonché le osservazioni e gli apporti inviati da parte dei soggetti con Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 24

26 competenze ambientali e del pubblico, esprimerà un parere motivato sulla proposta del Documento di Piano e sul Rapporto Ambientale. Il parere deve di massima contenere considerazioni qualitative e/o quantitative in merito: a) alla qualità ed alla congruenza delle scelte del Piano alla luce delle alternative possibili individuate e rispetto alle informazioni ed agli obiettivi del Rapporto Ambientale; b) alla coerenza interna ed esterna del Piano; c) all efficacia e congruenza del sistema di monitoraggio e degli indicatori selezionati. 3.7 Dichiarazione di sintesi L Autorità Procedente adotterà il DdP comprensivo della Dichiarazione di Sintesi, volta a: a) illustrare il processo decisionale seguito; b) esplicitare il modo in cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel DdP e come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale e delle risultanze di tutte le consultazioni; in particolare illustrare quali sono gli obiettivi ambientali, gli effetti attesi, le ragioni della scelta dell alternativa di DdP e il sistema di monitoraggio; c) descrivere le modalità di integrazione del parere ambientale nel DdP. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 25

27 4 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO E PROGRAMMATICO (punti 2 e 3 dello Schema di Rapporto ambientale) Mediante una ricognizione dei riferimenti normativi vigenti e degli strumenti programmatici già approvati ed operanti a livello superiore a quello comunale si intendono acquisire gli elementi conoscitivi sulle azioni già esistenti per il territorio in esame e sull esistenza di eventuali ulteriori decisioni al fine di integrare la dimensione ambientale nel Documento di Piano. Questa ricognizione ci consentirà di verificare la coerenza interna ed esterna degli obiettivi di Piano e degli obiettivi di sostenibilità con le disposizioni vigenti o rendere ragione di eventuali discostamenti. 4.1 Normativa ambientale di riferimento La tabella seguente rappresenta una rassegna delle principali norme, nazionali e regionali, relative ai fattori ambientali di interesse per lo studio. Tema NORMATIVA ARIA e FATTORI CLIMATICI Deliberazione CIPE n. 57 del Strategia d azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia D.lgs , n. 152 Parte V - Norme in materia di tutela dell aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera D.lgs , n. 4 - Ulteriori modifiche al D.lgs , n. 152 recante norme in materia ambientale D.g.r. n. VII/6501 del Nuova zonizzazione del territorio regionale per il conseguimento degli obiettivi di qualità dell aria ambiente, ottimizzazione e razionalizzazione della rete di monitoraggio, relativamente al controllo dell inquinamento da PM10, fissazione dei limiti di emissione degli impianti di produzione di energia e piano d azione per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico e s.m.i. D.g.r. n. VIII/580 del Misure Strutturali per la Qualità dell Aria L.r , n. 24 Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell ambiente Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 26

28 ACQUA D.lgs , n. 152 Parte III - Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di gestione delle risorse idriche D.lgs , n. 4 - Ulteriori modifiche al D.lgs , n. 152 recante norme in materia ambientale L.r , n. 26 Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche D.g.r , n Piano di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) SUOLO E SOTTOSUOLO L.r , n.12 Norme per il governo del territorio. D.lgs , n. 152 Parte III - Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di gestione delle risorse idriche D.lgs , n. 4 - Ulteriori modifiche al D.lgs , n. 152 recante norme in materia ambientale D.g.r. n. VIII/1566 del dicembre 2005 Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio in attuazione dell art.57, comma 1, della Lr.12/2005 D.g.r. n. VIII/7344 del Aggiornamento dei criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio in attuazione dell art.57, comma 1, della Lr.12/2005 FLORA, FAUNA E BIODIVERSITA Direttiva 92/43/CEE Direttiva Habitat relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatici Direttiva 79/409/CEE Direttiva uccelli concernente la conservazione degli uccelli selvatici Ln.394 del 6 dicembre 1991 e smi Legge quadro sulle aree protette DPR n.357 del Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche DM Linee guida per la gestione dei Siti Rete Natura 2000 L.r. n.33 del Provvedimenti in materia di tutela ambientale ed ecologica L.r. n.10 del Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea L.r. n.86 del Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale ed ambientale L.r. n.27 del Tutela e valorizzazione delle superfici, del paesaggio e dell economia forestale Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 27

29 FLORA, FAUNA E BIODIVERSITA DGR n.viii/14106 del Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della Direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l applicazione della valutazione d incidenza L.r. n.27 del Tutela e valorizzazione delle superfici, del paesaggio e dell economia forestale L.r. n.16 del Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi DM n.184 del Criteri minimi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) DGR n.6648 del Nuova classificazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e individuazione di relativi divieti, obblighi e attività, in attuazione degli articoli 3,4,5 e 6 del d.m. 17 ottobre 2007, n.184 Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) PAESAGGIO E BENI CULTURALI D.lgs , n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell articolo10 della legge , n. 137 D.lgs , n. 157 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo , n. 42, in relazione al paesaggio D.c.r , n. VII/197 - Piano Territoriale Paesistico Regionale D.g.r n. VIII/6447 Approvazioni di integrazioni ed aggiornamenti del Piano Territoriale Paesistico Regionale e trasmissione della proposta di Pino Territoriale regionale al Consiglio regionale per l adozione L.r , n. 12 Norme per il governo del territorio D.g.r , n. VIII/2121 Criteri e procedure per l esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela dei beni paesaggistici in attuazione della l.r. 12/05 PO POLAZIONE E RUMORE SALUTE UMANA L.r , n. 19 Norme in materia di attività a rischio di incidenti rilevanti L.r , n. 17 Norme per il risanamento dell ambiente, bonifica e smaltimento dell amianto D.c.r , n. VIII/257 Piano Socio Sanitario L , n. 447 Legge quadro sull inquinamento acustico L.r , n. 13 Norme in materia di inquinamento acustico D.g.r , n. 7/9776 Legge n. 447/1995 Legge quadro sull inquinamento acustico e legge regionale , n. 13 Norme in materia di inquinamento acustico. Approvazione del documento Criteri tecnici di dettaglio per la redazione della classificazione acustica del territorio comunale Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 28

30 RADIAZIONI D.lgs. 230/1995 e s.m.i. Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti L , n. 36 "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici" L.r , n. 17 Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e di lotta all inquinamento luminoso L.r , n. 11 Norme sulla protezione ambientale dall'esposizione a campi elettromagnetici indotti da impianti fissi per le telecomunicazioni e per la radio-televisione D.g.r , n. VII/7351 Definizione dei criteri per l'individuazione delle aree nelle quali è consentita l'installazione degli impianti per le telecomunicazioni e la radiotelevisione e per l'installazione dei medesimi, ai sensi dell'art. 4, comma 2, della legge regionale , n. 11 «Norme sulla protezione ambientale dall'esposizione a campi elettromagnetici indotti da impianti fissi per le telecomunicazioni e per la radiotelevisione», a seguito del parere espresso dalle competenti Commissioni consiliari RIFIUTI D.lgs n.22 Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio (Decreto Ronchi) e smi D.M , n. 468 Regolamento recante: Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale D.Lgs , n. 152 Norme in materia ambientale Decreto legislativo n. 4 del Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo , n. 152, recante norme in materia ambientale L.r , n. 26 Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche D.g.r , n. VIII/220 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti ENERGIA Ln. n.9 del Norme per l attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali Ln. n.10 del Norme per l attuazione del nuovo Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energie DM 11 novembre 1999 Direttive per l attuazione delle norme in materia di energia elettrica da fonti rinnovabili di cui ai commi 1,2 e 3 dell art.11 del D.Lgs n.79 del DM 21 dicembre 2001 Programma di diffusione, efficienza energetica e mobilità sostenibile nelle aree naturali protette L.n. 239 del 23 agosto 2004 Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 29

31 ENERGIA DM 27 luglio 2005 Norma concernente il regolamento d attuazione della legge n.10 del recante: Norme per l attuazione del nuovo Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energie DM 28 luglio 2005 Criteri per l incentivazione della produzione di energia mediante conversione fotovoltaica della fonte solare Lr. n.17 del Misure urgenti in materia di risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e di lotta all inquinamento luminoso DGR n del 21 marzo 2003 Programma Energetico Nazionale Lr. n.26 del Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottoscritto e di risorse idriche Lr. n.1 del Contenimento dei consumi energetici negli edifici attraverso la contabilizzazione del calore Lr. n.39 del Norme per il risparmio energetico negli edifici e per la riduzione delle inquinanti e climalteranti MOBILITA E TRASPORTI L.r. n. 38/1992 Interventi regionali per favorire l integrazione ed il potenziamento del trasporto ciclomotoristico nel sistema dei trasporti pubblici della Regione Lombardia Libro azzurro della mobilità e dell ambiente Regione Lombardia 4.2 Quadro programmatico Lo studio degli strumenti di pianificazione e comunque programmatori che interessano la realtà di Torre dè Negri è ovviamente estesa anche al territorio circostante e riguarda vari livelli di scala (interregionale, regionale, locale) nonché vari settori di pianificazione (energia, acqua, ambiente e territorio), al fine di inquadrare il regime vincolistico e programmatico che interessa il Comune. Il Quadro Programmatico di riferimento è quello già indicato nel precedente capitolo 3 nel riquadro SCHEMA DEI CONTENUTI DEL RAPPORTO AMBIENTALE che viene di seguito commentato per ciascun strumento Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) approvato con D.C.R. 19 Gennaio 2010 n.viii/951 Orientamenti generali La LR 12/2005 (Legge per il governo del territorio) individua nel Piano Territoriale Regionale (PTR) l atto fondamentale di indirizzo agli effetti territoriali, della programmazione di settore della Regione e di orientamento della programmazione e pianificazione dei comuni e delle province (cfr. art.19 della L.R. 12/2005 e s.m.i.). Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 30

32 Le finalità del P.T.R. sono riconducibili, in sintesi, al perseguimento dei seguenti tre macro-obiettivi: - rafforzare la competitività dei territori della Lombardia; - riequilibrare il territorio della Regione; - proteggere e valorizzare le risorse della Lombardia. Per gli obiettivi più specifici territoriali si rimanda alla sintesi esposta nel seguente riquadro. 1) Favorire, come condizione necessaria per la valorizzazione dei territori, l innovazione, lo sviluppo della conoscenza e la sua diffusione; 2) Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra il territorio regionale e l esterno, intervenendo sulle reti materiali (infrastrutture di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all integrazione paesaggistica; 3) Assicurare, a tutti i territori della regione e a tutti i cittadini, l accesso ai servizi pubblici e di pubblica utilità, attraverso una pianificazione integrata delle reti della mobilità, tecnologiche, distributive, culturali, della formazione, sanitarie, energetiche e dei servizi; 4) Perseguire l efficienza nella fornitura dei servizi pubblici e di pubblica utilità, agendo sulla pianificazione integrata delle reti, sulla riduzione degli sprechi e sulla gestione ottimale del servizio; 5) Migliorare la qualità e la vitalità dei contesti urbani e dell abitare nella sua accezione estensiva di spazio fisico, relazionale, di movimento e identitaria (contesti multifunzionali, accessibili, ambientalmente qualificati e sostenibili, paesaggisticamente coerenti e riconoscibili); 6) Porre le condizioni per un offerta adeguata alla domanda di spazi per la residenza, la produzione, il commercio, lo sport e il tempo libero, agendo prioritariamente su contesti da riqualificare o da recuperare e riducendo il ricorso all utilizzo di suolo libero; 7) Tutelare la salute del cittadino, attraverso il miglioramento della qualità dell ambiente, la prevenzione e il contenimento dell inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico, luminoso e atmosferico; 8) Perseguire la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi derivanti dai modi di utilizzo del territorio, agendo sulla prevenzione e diffusione della conoscenza del rischio (idrogeologico, sismico, industriale, tecnologico, derivante dalla mobilità, dagli usi del sottosuolo, dalla presenza di manufatti, dalle attività estrattive), sulla pianificazione e sull utilizzo prudente e sostenibile del suolo e delle acque; 9) Assicurare l equità nella distribuzione sul territorio dei costi e dei benefici economici, sociali ed ambientali derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio; Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 31

33 10) Promuovere l offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della regione e diffondendo la cultura del turismo non invasivo; 11) Promuovere un sistema produttivo di eccellenza commerciale) che alla vita quotidiana (mobilità, residenza, turismo); 12) Valorizzare il ruolo di Milano quale punto di forza del sistema economico, culturale e dell innovazione e come competitore a livello globale; 13) Realizzare, per il contenimento della diffusione urbana, un sistema policentrico di centralità urbane compatte ponendo attenzione al rapporto tra centri urbani e aree meno dense, alla valorizzazione dei piccoli centri come strumenti di presidio del territorio, al miglioramento del sistema infrastrutturale, attraverso azioni che controllino l utilizzo estensivo di suolo; 14) Riequilibrare ambientalmente e valorizzare paesaggisticamente i territori della Lombardia, anche attraverso un attento utilizzo dei sistemi agricolo e forestale come elementi di ricomposizione paesaggistica, di rinaturalizzazione del territorio, tenendo conto delle potenzialità degli habitat; 15) Supportare gli Enti Locali nell attività di programmazione e promuovere la sperimentazione e la qualità programmatica e progettuale, in modo che sia garantito il perseguimento della sostenibilità della crescita nella programmazione e nella progettazione a tutti i livelli di governo; 16) Tutelare le risorse scarse (acqua, suolo e fonti energetiche) indispensabili per il perseguimento dello sviluppo attraverso l utilizzo razionale e responsabile delle risorse anche in termini di risparmio, l efficienza nei processi di produzione ed erogazione, il recupero e il riutilizzo dei territori degradati e delle aree dimesse, il riutilizzo dei rifiuti; 17) Garantire la qualità delle risorse naturali e ambientali, attraverso la progettazione delle reti ecologiche, la riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, il contenimento dell inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico e luminoso, la gestione idrica integrata; 18) Favorire la graduale trasformazione dei comportamenti, anche individuali, e degli approcci culturali verso un utilizzo razionale e sostenibile di ogni risorsa, l attenzione ai temi ambientali e della biodiversità, paesaggistici e culturali, la fruizione turistica sostenibile, attraverso azioni di educazione nelle scuole, di formazione degli operatori e di sensibilizzazione dell opinione pubblica; 19) Valorizzare in forma integrata il territorio e le sue risorse, anche attraverso la messa a sistema dei patrimoni paesaggistico, culturale, ambientale, naturalistico, forestale e agroalimentare e il riconoscimento del loro valore intrinseco come capitale fondamentale per l identità della Lombardia; 20) Promuovere l integrazione paesistica, ambientale e naturalistica degli interventi derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio, tramite la promozione della qualità progettuale, la mitigazione degli impatti ambientali e la migliore contestualizzazione degli interventi già realizzati; Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 32

34 20) Promuovere l integrazione paesistica, ambientale e naturalistica degli interventi derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio, tramite la promozione della qualità progettuale, la mitigazione degli impatti ambientali e la migliore contestualizzazione degli interventi già realizzati; 21) Realizzare la pianificazione integrata del territorio e degli interventi, con particolare attenzione alla rigorosa mitigazione degli impatti, assumendo l agricoltura e il paesaggio come fattori di qualificazione progettuale e di valorizzazione del territorio; 22) Responsabilizzare la collettività e promuovere l innovazione di prodotto e di processo al fine di minimizzare l impatto delle attività antropiche sia legate alla produzione (attività agricola, industriale,commerciale) che alla vita quotidiana (mobilità, residenza, turismo); 23) Gestire con modalità istituzionali cooperative le funzioni e le complessità dei sistemi transregionali attraverso il miglioramento della cooperazione; 24) Rafforzare il ruolo di Motore Europeo della Lombardia, garantendo le condizioni per la competitività di funzioni e di contesti regionali forti. Tali obiettivi sono visti nell ottica del principio di sostenibilità della Comunità Europea che si esprime nella coesione sociale ed economica; nella conservazione delle risorse naturali e del patrimonio culturale, nonché nella competitività equilibrata dei territori. Il PTR ha natura ed effetti di PIANO TERRITORIALE PAESISTICO; con questa sua valenza, il PTR individua gli obiettivi e le misure generali di tutela paesaggistica da perseguire nelle diverse parti del territorio regionale, attivando la collaborazione pianificatoria degli enti locali. In base all art.20 della L.R. 12/2005 e s.m.i. il P.T.R. costituisce quadro di riferimento per la valutazione di compatibilità degli atti di governo del territorio di Comuni, Province e Comunità Montane mentre in base all art.76 della medesima legge regionale 12/2005 le prescrizioni attinenti la tutela del paesaggio contenute nel PTR sono cogenti per gli strumenti di pianificazione dei Comuni. Inoltre il P.T.R. può stabilire norme di salvaguardia, finalizzate all attuazione degli indirizzi e al raggiungimento degli obiettivi di finalità paesaggistiche. Il Piano Territoriale Regionale (PTR) approvato dalla Regione Lombardia formula quindi la visione strategica della programmazione regionale nel suo contesto Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 33

35 fisico, ambientale, economico e sociale; ne analizza i punti di forza e di debolezza, evidenzia potenzialità e opportunità per le realtà locali e per i sistemi territoriali. Una sintesi dei contenuti del P.T.R. che possano incidere nell elaborazione del P.G.T. di Torre dè Negri è ricavabile seguendo il canale di lettura del P.T.R. che, nella presentazione del P.T.R. stesso, la Regione indica come supporto per la pianificazione locale, segnalando in particolare che i Comuni possono trovare nel P.T.R. gli elementi per la costruzione: a) di un quadro conoscitivo orientativo; b) dello scenario strategico di piano; oltre alle indicazioni immediatamente operative e gli strumenti che il P.T.R. mette in campo per il perseguimento dei propri obiettivi. a) Quadro conoscitivo orientativo Il quadro conoscitivo e orientativo espresso dal P.T.R. è quindi analiticamente acquisibile attraverso l esame dei documenti indicati nel percorso riportato nella seguente tabella: Con il presente documento, sinteticamente, per cogliere gli aspetti più significativi dell analisi conoscitiva regionale relativa al contesto in cui si trova il Comune di Torre dè Negri, appare opportuno fare riferimento in particolare alla lettura Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 34

36 dall ambito individuato dal P.T.R. come Sistema territoriale della pianura irrigua nel quale ricade il territorio comunale di Torre dè Negri (cfr. stralcio della tavola 4 del D.d.P qui di seguito riprodotto). Ubicazione del Comune di Torre dé Negri Fig. 1 - stralcio della tavola 4 del D.d.P del PTR Lombardia Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 35

37 Gli obiettivi specifici del sistema della pianura irrigua sono: ST5.1 Garantire un equilibrio tra le attività agricole e zootecniche e la salvaguardia delle risorse ambientali e paesaggistiche, promuovendo la produzione agricola e le tecniche di allevamento a maggior compatibilità ambientale e territoriale (ob. PTR 8,14,16); ST5.2 Garantire la tutela delle acque ed il sostenibile utilizzo delle risorse idriche per l agricoltura, in accordo con le determinazioni assunte nell ambito del Patto per l acqua, perseguire la prevenzione del rischio idraulico (ob.ptr 4,7,8,14,16,18); ST5.3 Tutelare le aree agricole come elemento caratteristico della pianura e come presidio del paesaggio lombardo (ob.ptr 14,21); ST5.4 Promuovere la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale del sistema per preservare e trasmettere i valori, a beneficio della qualità della vita dei cittadini e come opportunità per l imprenditoria turistica locale (ob. PTR 10,18,19); ST5.5 Migliorare l accessibilità e ridurre l impatto ambientale del sistema della mobilità, agendo sulle infrastrutture e sul sistema dei trasporti (ob. PTR 2,3,4,7,8,9,13,17); ST5.6 Evitare lo spopolamento delle aree rurali, migliorando le condizioni di lavoro e differenziando le opportunità lavorative (ob.ptr 3,5). La Pianura Irrigua è identificata come la parte di pianura a sud dell area metropolitana, tra la Lomellina e il Mantovano a sud della linea delle risorgive. E compresa nel sistema più ampio interregionale del nord Italia che si caratterizza per la morfologia piatta, per la presenza di suoli molto fertili e per l abbondanza di acque sia superficiali sia di falda. Tali caratteristiche fisiche hanno determinato una ricca economia, basata sull agricoltura e sull allevamento intensivo, di grande valore che presenta una produttività elevata, tra le maggiori in Europa. Escludendo la parte periurbana, in cui l attività agricola ha un ruolo marginale in termini socioeconomici e in termini di disponibilità di suolo e risulta compressa dallo sviluppo urbanistico, infrastrutturale e produttivo, il territorio in questione presenta una bassa densità abitativa, con prevalente destinazione agricola della superficie (82%). La campagna di queste zone si caratterizza per l elevata qualità paesaggistica che corona la qualitstorico artistica dei centri maggiori. Sebbene le tecniche colturali moderne abbiano inevitabilmente modificato il paesaggio, la struttura originaria, frutto di secolari bonifiche e sistemazioni idrauliche, è ancora nettamente percepibile Il sistema agroalimentare lombardo rappresenta uno dei punti di forza della Regione e del sistema nazionale la maggior parte della produzione agricola lombarda proviene dalla Pianura Irrigua, dove la pratica agricola ha forti connotativi di intensità Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 36

38 Il tessuto sociale ed economico è ancora marcatamente rurale; l agricoltura partecipa alla formazione del reddito disponibile per circa il 6%, rispetto ad una media regionale di poco superiore all 1%. Caratteristica negativa di questo sistema è l invecchiamento degli attivi agricoli con il conseguente ridotto ricambio generazionale: si sta assistendo, infatti, all abbandono delle aree rurali da parte della popolazione giovane che si sposta nei centri urbani in cerca di alternative occupazionali, cosa che comporta la necessità di adattamento organizzativo del modello basato sulle grandi famiglie direttamente coltivatrici. Per sopperire a questa carenza di manodopera giovanile e all invecchiamento degli addetti in agricoltura è sempre più frequente il ricorso a mano d opera extracomunitaria che ben si adatta alle difficili condizioni del lavoro agricolo ma che rischia processi di marginalizzazione. Per mantenere ed incentivare l occupazione locale nel settore agricolo in queste aree è necessario sviluppare condizioni socioeconomiche tali da garantire livelli di benessere, soprattutto in termini di presenza di servizi e di occasioni di svago, assimilabili a quelli urbani. Dal punto di vista delle trasformazioni territoriali sono particolarmente importanti recenti dinamiche legate alla progressiva diminuzione delle aziende agricole attive, e all aumento della superficie media delle aziende, accanto ad un corrispondente aumento della superficie agricola utile. Le aziende agricole della Pianura Irrigua sono prevalentemente di dimensioni medio/grandi, adatte ad una agricoltura moderna e meccanizzata. Nonostante l elevato livello di produttività raggiunto il sistema non appare però ancora in grado di garantire la competitività sui mercati internazionali ed appare esposto ai condizionamenti imposti dallo scenario internazionale (PAC, WTO, ). Le forme intensive che caratterizzano questo tipo di sfruttamento agricolo stanno evidenziando alcuni problemi di sostenibilità del sistema. In particolare si possono evidenziare problemi legati all inquinamento prodotto dalle aziende agricole e dovuto alle sostanze chimiche utilizzate in agricoltura che penetrano nel terreno e nella falda diventando una importante fonte di inquinamento dei suoli. L attività agricola è inoltre una primaria fonte di consumo di risorse idriche per l irrigazione: la ricchezza di acque della Pianura Irrigua non ha saputo reggere a tale utilizzo indiscriminato di acqua e negli ultimi anni durante la stagione estiva la richiesta di acqua ha superato la disponibilità provocando contese tra gli agricoltori e i gestori delle centrali idroelettriche l utilizzo delle acque per l irrigazione è nettamente più consistente degli altri usi: in Lombardia si impiega per l irrigazione l 81% delle riserve idriche. L esercizio dell attività agricola, inoltre si pone talvolta in conflitto con le aree protette, ma nonostante ciò l area della Pianura Irrigua riveste dal punto di vista ambientale un importanza che va ben oltre i suoi limiti. La presenza di Parchi fluviali, di Riserve regionali e Siti di Importanza Comunitaria (SIC), costituisce una risorsa ambientale, naturalistica, turistica e fruitiva da salvaguardare. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 37

39 L analisi SWOT per questo Sistema Territoriale analizza PUNTI DI FORZA/DEBOLEZZE e OPPORTUNITA /MINACCE in riferimento alle seguenti tematiche: Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 38

40 Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 39

41 Una parte limitata del territorio comunale di Torre dè Negri è interessata anche dal Sistema Territoriale del Po e dei grandi fiumi. Gli obiettivi specifici del sistema del Po e dei grandi fiumi sono: ST6.1 Tutelare il territorio degli ambiti fluviali, oggeto nel tempo di continui interventi da parte dell uomo (ob. PTR 8, 16); ST6.2 Prevenire il rischio idraulico attraverso un attenta pianificazione del territorio (ob. PTR 8); ST6.3 Tutelare l ambiente degli ambiti fluviali (ob. PTR 14, 16, 17, 18); ST6.4 Garantire la tutela delle acque, migliorandone la qualità e incentivando il risparmio idrico (ob.ptr 16, 17,18); ST6.5 Garantire uno sviluppo del territorio compatibile con la tutela e la salva guardia ambientale (ob. PTR 1, 16, 17,19, 22); ST6.6 Promuovere la valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico e storico-culturale del sistema Po attorno alla presenza del fiume come elenco unificante per le comunità locali e come opportunità per lo sviluppo del turismo fluviale (ob. PTR 10,19); ST6.7 Perseguire una pianificazione integrata e di sistema sugli ambiti fluviali, agendo con strumenti e relazioni di carattere sovralocale e intersettoriale (ob. PTR 21, 23 ). Il bacino del fiume Po rappresenta una delle realtà territoriali più complesse presenti in Italia Il Sistema territoriale del fiume Po, comprensiva dell asta fluviale e dei maggiori affluenti che scorrono nella parte meridionale della Lombardia, si sovrappone parzialmente al Sistema della Pianura Irrigua, ma anche al Sistema Metropolitano, estendendosi oltre i confini regionali verso l Emilia Romagna. Il Po,unitamente ad altri grandi fiumi della Pianura, strutturano in maniera significativa il territorio lombardo, costituendo, unitamente agli ambiti naturali limitrofi generalmente ricompresi all interno di parchi fluviali, una maglia di infrastrutture naturali ad andamento lineare nord-sud, che si riconosce, alla macroscala, rispetto alla rete infrastrutturale e insediativa con struttura radiocentrica convergente su Milano e rispetto all andamento est-ovest lungo lo sviluppo lineare dell area metropolitana. Nell insieme dei Parchi Regionali si riconosce l importante ruolo dei fiumi lombardi e gli strumenti di pianificazione hanno cercato di presentare in maniera integrata le relazioni del sistema idrico con il contesto agricolo e gli insediamenti presenti. I Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 40

42 grandi corridoi ecologici giocano inoltre un ruolo fondamentale nella struttura della rete ecologica regionale, definendone parte dell ossatura principale. Essi costituiscono un elemento qualificante del paesaggio di pianura e un importante occasione per lo sviluppo di attività ludico-ricreative e di fruizione turistica, grazie anche alla valorizzazione dei percorsi ciclo-pedonali e alla presenza di manufatti che hanno storicamente caratterizzato i corsi fluviali. Anche il tema della qualità e quantità delle acque accomuna le grandi aste fluviali: scarichi non controllati o privi di trattamento di depurazione, inquinamento delle acque da fonti diffuse, deflusso minimo vitale, prelievi per diversi utilizzi sono temi di interesse che coinvolgono a vari livelli diversi soggetti sul territorio e che testimoniano l importanza di individuare strumenti di raccordo delle scelte di utilizzo del territorio e delle sue risorse con le esigenze di sostenibilità ambientale e di sviluppo dei territori. I parchi fluviali lungo le aste degli affluenti hanno contribuito con diverse iniziative alla promozione del territorio anche per finalità turistiche e di marketing territoriale Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 41

43 Dall Atlante di Lombardia, inoltre si ricavano, circa il Comune di Torre dè Negri, le informazioni sinteticamente rappresentate nel seguente prospetto: TEMA Il territorio lombardo - Tav.01 Carta geologica - Tav. 02 SITUAZIONE DEL COMUNE DI TORRE DÈ NEGRI - Provincia di Pavia - Bacino del Po Fissaro Tartaro Quaternario continentale: - Depositi terrazzati (alluvione media) - Fluvioglaciale e fluviale Wurm: ghiaie e sabbie Aree a rischio idrogeologico molto elevato definite dal Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico (PAI) (ex L.267/98) - Tav.03 Delimitazione delle fasce fluviali definite dal Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico (PAI) - Tav.04 Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici - aree collinari e montane-aggiornamento dell elaborato 2 del PAI Tav.05 - Esondazioni flusso-torrentizie - Densità ab/kmq: fino a 150 ab/kmq - Fascia B: esondazione della piena di riferi mento (tempo di ritorno = 200 anni) - Nullo Classificazione sismica vigente - Tav.06 - Zona 4: 0,05 g Il rischio industriale in Lombardia - Tav.07 - Densità percentuale di aree produttive per comune: fino al 5% Suolo urbanizzato - Tav.08 - Percentuale di suolo urbanizzato per comune (incluse le infrastrutture e i servizi sovracomunali): fino al 10% Diffusione dei progetti di trasformazione - Nullo urbana assoggettati a VIA Tav.09 Numero di aziende agricole ed agritu-rismi - - Aziende agricole = da 1 a 22 Tav.10 - Agriturismi = 0 Consorzi di Bonifica ed Irrigazione - Tav.11 - Est Ticino - Villoresi Valore Agricolo - Tav.12 Sistema delle aree protette lombarde (L.R. n.86 del 1983) - Tav.13 Rete natura 2000 e parchi locali (plis) - Tav.14 Rete ecologica regionale (RER) (DGR n.viii/8515 del ) Tav.15 Il sistema delle telecomunicazioni Tav.16 Comparto estrattivo - Tav.17 Qualità dell'aria - Tav.18 TEMA La risorsa idrica - Corpi idrici superficiali - Valore agricolo medio e alto - Nessuna riserva naturale né monumenti naturali Nessun parco naturale né parco regionale - Nessuno - In parte elemento di primo livello - Localizzazioni dei ripetitori sul territorio: si per la telefonia - Cave attive: si - Cave cessate: no - Zona B zona di pianura: concentrazioni Elevate di PM10 - alta densità di emissione di PM10 e NOX SITUAZIONE DEL COMUNE DI TORRE DÈ NEGRI - alta densità di emissione di NH3 - situazione metereologica avversa - densità abitativa - elevata presenza di attività agricola e di allevamento - Fiume Po Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 42

44 significativi e aree idriche di riferimento - Tav.19 Aree idriche sensibili - Ai sensi della direttiva 91/271/CEE - Tav.20 Zone idriche vulnerabili - Ai sensi della direttiva 91/271/CEE - Tav.21 La risorsa idrica - Aree di riserva e di ricarica e captazione ad uso potabile - Tav.22 Produzione di rifiuti urbani procapite ed impianti di termovalorizzazione Tav.23 Raccolta differenziata di rifiuti urbani per Comune Tav.24 - Nullo - Area vulnerabile (in parte) - Macroarea di riserva compresa nei bacini idrogeologici di pianura - Produzione procapite (Kg/ab) = da 250 a 500 Kg pro capite - Percentuale di raccolta differenziata sul totale della produzione annua di rifiuti urbana = da 15% al 30% Produzione di rifiuti speciali per provincia - - Produzione annua di riufiuti speciali per Tav.25 provincia = da a t. Produzione e consumi energetici - Tav.26-2,7 2,9 tep/pe Valori di rischio totale idrogeologico rispetto - Indice di rischio normalizzato: alla media regionale Tav.27 nessun rischio Valori di rischio totale da incidenti stradali - Indice di rischio normalizzato: 0,1-0,2 rispetto alla media regionale - Tav.28 Valori di rischio totale da incidenti sul lavoro - Indice di rischio normalizzato: 0,3-0,5 rispetto alla media regionale Tav.29 Valori di rischio integrato sul territorio - Indice di rischio normalizzato per comune lombardo su base comunale - Tav.30 = da 0,6-1,5 Rischio dominante - Tav.31 - Idrogeologico - Incidenti sul lavoro - Incidenti stradali Incidenti boschivi rilevati nel periodo dal Nullo al 2005 Tav.32 Il sistema commerciale Ambiti territo-riali - Tav.33 Il sistema commerciale - Rilevazione della tendenza alla desertificazione e della criticità del servizio comunale Tav.34 Il sistema commerciale - Densità delle grandi strutture di Vendita - Tav.35 TEMA Il sistema fieristico lombardo - Tav.36 La montagna lombarda - Suddivisione in Zone Omogenee ai sensi della L.R. 19/08 - Tav.37 Patrimonio culturale - Beni vincolati ai sensi del D.Lgs. 42/ Tav.38 Musei riconosciuti fino al Tav.39 Ambito della pianura lombarda: - tessuto commerciale della rete tradizionale - criticità di esercizi di vicinato - dipendenza dai capoluoghi - Criticità 4 - Comuni a rischio di situazioni di desertificazione commerciale (in PDV teorici tra 1,1-10 e mq.sv residenti>0,3) - nullo SITUAZIONE DEL COMUNE DI TORRE DÈ NEGRI - nullo - non interessato - Densità dei beni vincolati per Kmq. = fino a 0,2 - non presenti Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 43

45 b) Scenario strategico di piano Come si è già detto il P.T.R. si propone anche come utile ausilio alla costruzione dello scenario strategico del P.G.T. locale, fornendo una sintesi di riferimento di tutte le politiche, le strategie e le azioni che sono in campo alla scala regionale, nazionale ed europea. Il riferimento a tali elementi permette di individuare gli obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione a valenza strategica per la politica territoriale del Comune, in raccordo con i contenuti del P.T.R. Il P.G.T., nel costruire il proprio scenario strategico, potrà quindi articolare e meglio interpretare in funzione delle specificità locali, il sistema degli obiettivi del PTR. La lettura del P.T.R. a tale fine deve seguire i canali indicati dalle due seguenti tabelle, finalizzate la prima alla costruzione del quadro di riferimento di area vasta e la seconda più specificatamente orientata alla costruzione dello scenario di riferimento del PGT. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 44

46 Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 45

47 Per quanto riguarda il quadro dell area vasta, nel presente documento sembra opportuno segnalare che il territorio di Torre dè Negri non è interessato da infrastrutture prioritarie per la Lombardia, né da parchi e riserve di livello regionale o nazionale (cfr. tav.3 del D.d.P. del P.T.R., qui di seguito riprodotto in stralcio), non sono previsti ambiti di pianificazione regionale che interessino il territorio del Comune di Torre dè Negri, né particolari elementi ordinatori dello sviluppo. Il territorio di Torre dè Negri rientra invece negli elementi di primo livello della R.E.R. (Rete ecologica regionale). Fig. 2 Elementi della Rete Ecologica Regionale Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 46

48 Dal punto di vista paesaggistico (PTR-PPR) sono proposte le letture dei paesaggi lombardi, dentro le quali vanno individuate le unità tipologiche di paesaggio e l ambito geografico di appartenenza, nonché la presenza di particolari tutele paesaggistiche o ambientali o di fenomeni di degrado. Di seguito viene riprodotto uno stralcio della tavola A del PPR (Paesaggi della Lombardia: ambiti e caratteri tipologici ) per la parte attinente al territorio di Torre dè Negri, dalla quale si evince che lo stesso ricade nella fascia di Bassa Pianura, caratterizzato da paesaggi delle fasce fluviali e in parte delle colture foraggiere. Fig. 3 PPR Paesaggi della Lombardia: ambiti e caratteri tipologici Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 47

49 TAVOLA A Paesaggi della Lombardia: ambiti e caratteri tipologici Ambiti Geografici: Pavese; Unità Tipologiche di Paesaggio: Fascia della Bassa Pianura; Paesaggi delle Fasce Fluviali. Il PAVESE Occupa la parte di pianura irrigua lombarda definita dai limiti col Milanese, il Lodigiano, tratti del corso del Ticino e del Po. Storicamente vi andrebbe assegnato il Siccomario, già parte del verziere di Pavia, oltre Ticino. E, nel complesso la porzione di territorio che, dall età comunale in poi, ha diviso il suo destino con quello del capoluogo come si evidenzia dal convergere verso di esso delle maggiori arterie stradali, nonché del sistema dei navigli. Entroterra economico di Pavia dunque, il Pavese si configura come un piatto tavolato in cui la costruzione storica del paesaggio è progredita a partire dalla redenzione colonica medievale ed è proseguita fino a oggi con l organizzazione prima nobiliare, poi capitalistica delle campagne. Le mutazioni dello scenario paesistico, definito dal classico insieme di campi riquadrati, cascine, strade campestri, rete irrigua e alberature, si accentua in prossimità dei cigli fluviali, specie di quello ticinese fra Besate e San Lanfranco con prospettive visuali più profonde. Meno rilevato invece, ma più ampio e sinuoso, il terrazzo padano nel quale il mutevole variare del letto fluviale testimonia di un paesaggio in continua evoluzione, talvolta anche repentina. COMPONENTI DEL PAESAGGIO FISICO: Pianura diluviale, lembi nastriformi di pianura alluvionale corrispondente ad alvei antichi o attivi, terrazzi e scarpate fluviali, basse, lanche e meandri, rilievi strutturali ; COMPONENTI DEL PAESAGGIO NATURALE: Ambiti naturalistici e faunistici (boschi ripariali e residui di boschi planiziari della valle del Ticino e della golena del Po, lanche, boschi di ripa del Lambro meridionale, collina banina, valle della Vernavola, garzaie e zone umide interstiziali) ; COMPONENTI DEL PAESAGGIO AGRARIO: Tracce del sistema centuriato d epoca romana; ambiti di bonifica storica ; paesaggio delle colture foraggere; marcite e prati marcitori; risaie; molini; modello tipologico della cassina pavese e cassinelli della pianura pavese sud-orientale; nuclei colonici strutturati su dimore bracciantili a schiera; sistema irriguo e relativi impianti; COMPONENTI DEL PAESAGGIO STORICO-CULTURALE: Sistema fortificato del Pavese; zona storica del Barco Visconteo; siti archeologici; sistema dei navigli pavesi; zona monumentale della Certosa di Pavia e sistema delle Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 48

50 grange agricole certosine; archeologia industriale; tracciati stradali storici; memorie di eventi storici significativi. COMPONENTI DEL PAESAGGIO URBANO: Centri storici; nuclei originati su recinti-ricetti. COMPONENTI E CARATTERI PERCETTIVI DEL PAESAGGIO: Orizzonti visuali dalle arginature e dai ponti; luoghi dell identità locale. Nella Descrizione delle unità tipologiche di paesaggio il territorio del Comune di Torre de Negri viene inquadrato nella FASCIA DELLA BASSA PIANURA. All interno della Fascia della Bassa Pianura il Piano Paesaggistico Regionale include il territorio in esame tra i PAESAGGI DELLE FASCE FLUVIALI. Nel punto dove le valli fluviali escavate guadagnano lentamente il piano fondamentale della pianura, il paesaggio muta d aspetto. Inizialmente i fiumi vi scorrono solo lievissimamente incavati, poi possono addirittura portare il loro letto a un livello pensile con il corredo antropico di continue e sinuose opere di arginatura e di contenimento. La rete di acque che essi formano ha intessuto largamente la pianura, costituendone il fondamento ordinatore sia in senso naturale che antropico, delimitando ambiti geografici e insediamenti. Nonostante le loro evoluzioni nel tempo e nello spazio, con alvei abbandonati e grandi piani di divagazione, nonostante i successivi interventi antropici di controllo e regimazione, tutte le valli fluviali di pianura conservano forti e unici caratteri di naturalità (lanche, mortizze, isole fluviali, boschi ripariali, greti, zone umide ). I limiti di queste fasce sono netti se si seguono gli andamenti geomorfologici (la successione delle scarpate, il disporsi delle arginature) ma sono, al tempo stesso, variamente articolati considerando le sezioni dei vari tratti fluviali, minime in alcuni, massime in altre. In questi ambiti sono compresi, ovviamente, i fiumi, con scorrimento più o meno meandrato, i loro greti ghiaiosi o sabbiosi, le fasce golenali e le zone agricole intercluse, lievemente terrazzate. INDIRIZZI DI TUTELA La tutela degli elementi geomorfologici, è importante per diversificare una dominante paesaggistica di vasta, altrimenti uniforme pianura. Tale tutela deve essere riferita all intero spazio dove il corso d acqua ha agito, con terrazzi e meandri, con ramificazioni attive o fossili; oppure fin dove l uomo è intervenuto costruendo argini a difesa della pensilità. Delle fasce fluviali vanno protetti innanzitutto i caratteri di naturalità dei corsi d acqua, i meandri dei piani golenali, Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 49

51 gli argini e i terrazzi di scorrimento. Particolare attenzione va assegnata al tema del rafforzamento e della costruzione di nuovi sistemi di arginatura o convogliamento delle acque, constatando la generale indifferenza degli interventi più recenti al dialogo con i caratteri naturalistici e ambientali. Va potenziata la diffusione della vegetazione riparia, dei boschi e della flora dei greti. Si tratta di opere che tendono all incremento della continuità verde lungo le fasce fluviali, indispensabili per il mantenimento di corridoi ecologici attraverso l intera pianura padana. Le attività agricole devono rispettare le morfologie evitando la proliferazione di bonifiche agrarie tendenti all alienazione delle discontinuità altimetriche. Nelle tavole B ed E del PPR (riprodotte anch esse per la parte che interessa Torre dè Negri) si evince che il territorio di Torre dè Negri è attraversato dal tracciato guida paesaggistico n.2 denominato: Sentiero del Giubileo (alternativa alla via Francigena) nonché dalla strada panoramica n.49 corrispondente alla ex S.S. 234 Codognese. Fig. 4 - Tavole B ed E del PPR estratto area in esame Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 50

52 Con la tavola D del PPR sono individuate le particolari tutele paesaggistiche o ambientali del territorio, che per il Comune di Torre dè Negri sono riferite alla vallata fluviale del Po fino al ciglio del piano fondamentale della pianura. (vedi stralcio tav.d del PPR di seguito esposto). Fig. 5 tavola D del PPR stralcio per l area in esame Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 51

53 Per l ambito di specifica tutela paesaggistica del fiume Po si applicano le disposizioni dell art.20 comma 8 delle Norme del PPR, (vedi riquadro di seguito esposto), mentre per l ambito di tutela paesaggistica del sistema vallivo del fiume Po si applicano le disposizioni dell art. 20, comma 9 (vedi ulteriore riquadro seguente). Art.20.8 delle Norme del PPR In coerenza con gli obiettivi indicati al precedente comma, nell ambito di tutela paesaggistica del Po, come individuato ai sensi della lettera c) dell articolo 142 del D. Lgs. 42/2004, e tenendo conto del Piano di Bacino si applicano le seguenti disposizioni: a. nelle fasce A e B come individuate dal P.A.I., si applicano le limitazioni all edificazione e le indicazioni di ricollocazione degli insediamenti contenute nella parte seconda delle Nome di attuazione per le fasce fluviali del Piano suddetto; b. nella restante parte dell ambito di specifica tutela paesaggistica ai sensi dell articolo 142 del D. Lgs. 42/2004, vale a dire fino al limite della fascia dei 150 metri oltre il limitesuperiore dell argine, al fine di garantire per l argine maestro e territori contermini i necessari interventi di tutela e valorizzazione paesaggistica nonché la corretta manutenzione per la sicurezza delle opere idrauliche esistenti, all esterno degli ambiti edificati con continuità, di cui al precedente articolo 17 comma 11 lettera a), e/o del tessuto edificato consolidato, come definito dal P.G.T., non sono consentiti nuovi interventi di trasformazione urbanistica e/o edilizia ad esclusione di quelli di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, adeguamento funzionale degli edifici esistenti, sono altresì ammessi interventi per la realizzazione di opere pubbliche attentamente verificati in riferimento al corretto inserimento paesaggistico e ai correlati interventi di riqualificazione e/o valorizzazione del sistema arginale; c. la valorizzazione in termini fruitivi del sistema fluviale, in coerenza con il Protocollo d intesa per la tutela e la valorizzazione del territorio e la promozione della sicurezza delle popolazioni della Valle del Po tra Province ed Autorità di Bacino, del 27 maggio 2005 e succ. mod. e integ., deve avvenire nel rispetto delle indicazioni di tutela di cui al precedente comma 7; d. la promozione di azioni e programmi per la navigazione fluviale e la realizzazione di itinerari e percorsi di fruizione dovrà essere correlata all attenta considerazione delle misure di corretto inserimento paesaggistico di opere e infrastrutture e, ove possibile, ad azioni di riqualificazione e recupero di aree e manufatti in condizioni di degrado, privilegiando comunque forme di fruizione a basso impatto; e. gli interventi e le opere di difesa e regimazione idraulica devono essere preferibilmente inquadrati in proposte organiche di rinaturazione del fiume e delle sue sponde, tutelando e ripristinando gli andamenti naturali dello stesso entro il limite morfologico storicamente definito dall argine maestro; f. il recupero e la riqualificazione ambientale degli ambiti di cessate attività di escavazione e lavorazione inerti, tramite la rimozione di impianti e manufatti in abbandono e l individuazione di corrette misure di ricomposizione paesaggistica e ambientale delle aree, assume carattere prioritario nelle azioni di riqualificazione del fiume e delle sue sponde; g. la previsione di nuovi interventi correlati ad attività estrattive come bonifiche o realizzazione di vasche di raccolta idrica, deve essere attentamente valutata nelle possibili ricadute paesaggistiche ed essere accompagnata, qualora considerata assolutamente necessaria, da scenari ex-ante di ricomposizione paesaggistica e riqualificazione ambientale a cessata attività, che evidenzino le correlazioni tra interventi di recupero e perseguimento degli obiettivi di tutela di cui al precedente comma 7; h. il recupero paesaggistico e ambientale di aree, ambiti e manufatti degradati o in abbandono assume rilevanza regionale e come tale diviene elemento prioritario nella valutazione delle proposte di intervento afferenti a piani, programmi o piani di riparto regionali; i. la Provincia nell atto di formulazione del parere di competenza relativo ai Piani di governo del territorio dei comuni anche solo marginalmente interessati dalla specifica tutela paesaggistica del fiume Po ai sensi dell articolo 142 del D. Lgs. 42/2004, deve esplicitamente dichiarare gli esiti del puntuale accertamento in merito al pieno e corretto recepimento delle indicazioni e disposizioni del presente comma, con particolare riferimento alla lettera b., e le eventuali prescrizioni che ne derivano quale condizione necessaria per l approvazione del PGT. Art.20.9 delle Norme del PPR Fatta salva la facoltà della Giunta regionale di individuare in modo puntuale ambiti di particolare rilevanza paesaggistica, afferenti a specifiche situazioni locali da assoggettare a particolari cautele, si assume quale ambito di riferimento per la tutela paesaggistica del sistema vallivo del fiume Po quello delimitato come fascia C dal P.A.I. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 52

54 Per lo scenario specifico di riferimento nella formazione del PGT il PTR richiama gli elementi identificativi e i percorsi di interesse paesaggistico già evidenziati nelle tav.b ed E con i relativi repertori ed evidenzia che l ambito territoriale di Torre dè Negri è solo marginalmente interessato da fenomeni di degrado e compromissione del paesaggio, riferiti in particolare ai processi di urbanizzazione e infrastrutturazione, alla trasformazione della produzione agricola e zootecnica e ai fenomeni di dismissione delle aree agricole (vedi tav.a Sintesi di seguito riprodotto in stralcio). Fig. 6 tavola A del PTR stralcio per l area in esame Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 53

55 Inoltre gli elaborati degli Strumenti Operativi (SO) e delle Sezioni Tematiche (ST) del P.T.R. evidenziano che il territorio comunale di Torre dè Negri non è interessato da programmi e piani regionali né da siti UNESCO o da Siti di Importanza comunitaria (SIC) e da zone individuate da Rete Natura Sono vigenti invece i seguenti vincoli paesaggistici: Fig. 7 Carta dei vincoli paesaggistici per l area in esame Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 54

56 4.2.2 Piano Territoriale di coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) Il P.T.C.P. della Provincia di Pavia è stato approvato dal Consiglio Provinciale di Pavia con Deliberazione n.53/33382 del 7 novembre 2003, ed è stato pubblicato sul BURL, serie inserzioni, n.53 del 31 dicembre Il P.T.C.P. vigente è anteriore alla L.R. 12/2005 ed è attualmente in fase di aggiornamento allo scopo di adeguarlo alle disposizioni regionali. Fino a tale adempimento il P.T.C.P. del 2003 conserva efficacia per le sole previsioni che producono effetti prescrittivi e prevalenti sulla pianificazione comunale riguardanti in particolare: - la tutela dei beni di interesse paesaggistico e ambientale; - la localizzazione delle infrastrutture di mobilità provinciale; - l indicazione degli elementi quantitativi e qualitativi. - la regolamentazione delle zone a rischio sismico o idrogeologico. Con il PTCP la Provincia definisce gli obiettivi generali relativi all assetto e alla tutela del proprio territorio connessi ad interessi di livello provinciale o sovracomunale o costituenti attuazione della pianificazione regionale. Il PTCP indirizza la programmazione socio-economica della provincia ed ha efficacia paesistico-ambientale; inoltre esso definisce l assetto idrogeologico al fine di garantirne la tutela ambientale e la difesa del suolo. Il piano si occupa anche di definire gli ambiti destinati all attività agricola analizzandoli e definendone le modalità di tutela e indirizzo. Il P.T.C.P. di Pavia si propone di applicare, nelle scelte di pianificazione i seguenti principi ordinatori: - il principio di sussidiarietà, superando una logica gerarchica in favore di una logica del ruolo in funzione dell obiettivo; - il principio del coordinamento interno rispetto alle competenze della Provincia di Pavia; - il principio della concertazione e solidarietà territoriale. Gli obiettivi generali del P.T.C.P. della Provincia di Pavia ed i temi territoriali in cui esso risulta articolato sono sintetizzati come segue: Assetto territoriale: - Organizzazione e controllo delle principali conurbazioni; Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 55

57 - Riqualificazione e valorizzazione delle aree e delle funzioni di interesse sovracomunale localizzate nei centri urbani principali; - Realizzazione e inserimento territoriale e paesistico degli interporti di Voghera e Mortara; - Realizzazione e progetto strategico Regione Lombardia denominato Progetto integrato di Sviluppo produttivo, logistico, energetico e agro-forestale. Valorizzazione ambiente e paesaggio: - Struttura naturalistica e ambientale con l intento di: - sostenere la rigenerazione delle risorse fisiche e naturali; - incrementare la qualità complessiva della struttura ambientale ; - innalzare i livelli e gli indici di biodiversità distribuiti sul territorio provinciale; - interventi puntuali di recupero, manutenzione, bonifica, rinaturazione; - definizione della struttura reticolare di riconnessione ecologica; - risanamento e riassetto idrogeologico. Mobilità: - Interventi di completamento dell accessibilità a Malpensa 2000; - Potenziamento delle direttrici di collegamento con la Provincia di Milano (S.P. 35 S.P.2 ex S.S. 412); - Completamento sistema tangenziale del capoluogo; - Riqualificazione della ex S.S. 234 Codognese nel tratto tra Pavia e S.Cristina e Bissone; - Individuazione nel sistema S.P.9-S.P.191-S.P.200 dell itinerario maggiormente rispondente alle esigenze di collegamento nord-sud; - Altri interventi in Oltrepò e Lomellina che non vengano qui specificati in quanto estranei alle esigenze del Comune di Torre dè Negri. Le finalità generali e le direttive del P.T.C.P. sono tradotte in indirizzi specifici per ambiti territoriali tematici, che costituiscono sub-aree del territorio provinciale utili per il coordinamento intercomunale e per l efficacia dell azione programmatoria provinciale. Circa gli aspetti di natura paesistico-ambientale il P.T.C.P. propone azioni di tutela articolate e differenziate per ambiti unitari o unità di paesaggio individuando: - aree di consolidamento dei caratteri naturalistici; - corridoi ecologici; - aree di particolare interesse paesistico (paesaggi tipici); Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 56

58 - ambiti di consolidamento delle attività agricole e dei caratteri connotativi; - viabilità di interesse paesistico. Inoltre individua specifiche prescrizioni per le aree di elevata naturalità e di emergenza naturalistica e fornisce indirizzi specifici per la tutela degli elementi costitutivi del paesaggio. Infine individua alcuni ambiti di rinvio e pianificazione paesistica di dettaglio e alcuni parchi locali sovraccomunali. Nella sintesi delle proposte del P.T.C.P. il Comune di Torre dè Negri è individuato come appartenente ai sistemi paesistico-ambientali identificati con le lettere A e C e rispettivamente definiti come Valli dei principali corsi d acqua: Po e Sesia (ambito A) e Pianura irrigua Pavese (ambito C) per i quali sono indicati i seguenti indirizzi AMBITO A a) tutela dei caratteri morfologici e più in generale del sistema fluviale storico con i suoi contenuti naturalistici (reticolo idrografico e vegetazione); b) limitazione dello sviluppo insediativo lungo le fasce fluviali ed a ridosso delle delimitazioni morfologiche. In particolare per il Po, nelle fasce C del P.A.I. occorre considerare, con attenzione, anche le limitazioni previste, per le fasce B dalle Norme di Attuazione del P.A.I., relativamente all installazione di impianti di smaltimento dei rifiuti, ivi incluse le discariche di qualsiasi tipo, sia pubbliche che private, il deposito a cielo aperto, ancorché provvisorio, di rifiuti di qualsiasi genere, ad esclusione degli impianti relativi alla normale attività agricola; c) ricognizione, identificazione e tutela dei manufatti che hanno storicamente caratterizzato il sistema fluviale; d) valorizzazione del contesto con azioni tese a favorirne la fruizione anche mediante l organizzazione di una rete di percorsi escursionistici. AMBITO C a) la tutela del paesaggio in questo ambito deve coniugare le esigenze di adattamento produttivo con quelle di salvaguardia dei caratteri connotativi principali; b) vanno comunque salvaguardati e valorizzati gli elementi della trama organizzativa storicamente consolidata quali: gli elementi delle centuriazioni, (spece nel Pavese Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 57

59 centro-settentrionale, fra il Parco del Ticino e il Milanese), i sistemi irrigui e le pratiche colturali tradizionali connesse (marcite, prati irrigui); c) va salvaguardata e integrata la rete ecologica principale, e congiuntamente incentivata la rinaturalizzazione delle aree agricole dimesse (misure agroambientali); d) va tutelato l insediamento rurale nella sua forma tipica (cascina) incentivandone il riuso in forme compatibili; e) devono essere individuate, studiate e promosse idonee tipologie costruttive per gli impianti a servizio dell agricoltura, che si pongano in un corretto rapporto con le preesistenze. Gli ambiti territoriali tematici che interessano il territorio di Torre dè Negri secondo il P.T.C.P. sono quelli identificati con i numeri 1-3 e 15, e cioè rispettivamente: 1 ambito del fiume Po 3 ambito della valle dell Olona 15 ambito del sistema insediativo dei comuni attestati sulla direttrice Codognese Per gli ambiti suddetti valgono i seguenti indirizzi normativi: Ambito N.1 a) recupero ambientale dei siti degradati già interessati da attività di tipo estrattivo che si distribuiscono lungo tutta la fascia fluviale; b) realizzazione di servizi a supporto delle attività di carattere turistico e ricreativo anche attraverso il riutilizzo ed il ripristino degli insediamenti e dei fabbricati d origine agricola esistenti; c) recupero finalizzato al ripristino dei caratteri ambientali e delle funzioni idrauliche della lanche inattive; d) realizzazione di circuiti per la mobilità di tipo turistico e ciclopedonale; e) adeguamento della pianificazione urbanistica di livello comunale rispetto alle problematiche di tutela e valorizzazione dei territori compresi nell ambito fluviale; f) progettazione d interventi per il ridisegno e la riqualificazione urbanistica ed ambientale nelle aree di margine degli ambiti urbanizzati ed edificati e nelle aree d interfacca con gli spazi del paesaggio agricolo dell ambito fluviale; g) inserimento paesistico-ambientale, realizzazione delle mitigazioni e delle compensazioni ambientali, nonché dei necessari adeguamenti della viabilità locale, Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 58

60 rispetto al nuovo attraversamento del Po previsto dal collegamento A21-Via Emilia con la regione aeroportuale di Malpensa 2000; h) limitazione delle espansioni dei nuclei edificati e delle aree urbanizzate, ai soli ambiti in cui tale attività è consentita dagli indirizzi del Piano d Assetto Idrogeologico promosso dall Autorità di Bacino; i) realizzazione degli impianti e dei servizi per lo smaltimento e la depurazione delle acque nei Comuni di Frascarolo, Gambarana, Mezzana Bigli, S.Martino Siccomario, Valle Salimbene, Mezzanino, Albaredo Arnaboldi, S.Cipriano Po, Spessa, Corteolona, Costa dè Nobili, S.Zenone Po, Torre dè Negri, Zerbo, Badia Pavese. Ambito N.3 a) adeguamento della pianificazione urbanistica comunale rispetto alla tutela e valorizzazione dei territori compresi nell ambito fluviale; b) realizzazione di circuiti per la mobilità turistica e ciclopedonale; c) progettazione di interventi per il ridisegno e la riqualificazione urbanistica ed ambientale degli ambiti urbanizzati ed edificati di interfaccia con gli spazi aperti dell ambito fluviale; d) progettazione e localizzazione lungo l asta fluviale di assi verdi attrezzati e spazi funzionanti legati alle attività turistico-ricreative e sportive; e) progettazione di interventi di rinaturalizzazione e ripristino ambientale dei tratti regalati ai sistemi spondali caratterizzati da fenomeni di artificializzazione e degrado; f) contenimento del consumo di suolo e riduzione della pressione insediativi sugli spazi legati alle attività agricole; g) interventi di recupero e ripristino di fabbricati e insediamenti di origine rurale per attività di carattere agrituristico; h) attivazione di progetti e interventi finalizzati al trattamento e al miglioramento della qualità delle acque per usi irrigui; i) attivazione di procedure di coordinamento intercomunale per la riqualificazione dell offerta insediativa di aree industriali con finalità di recupero funzionale delle aree dimesse; j) attivazione di procedure di coordinamento delle politiche urbanistiche e di sviluppo degli insediamenti in relazione alla riqualificazione e potenziamento delle direttrici stradali della Vicentina e della Melegnanina; Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 59

61 k) progettazione di interventi di potenziamento dell offerta di servizi di livello locale e di rilevanza sovracomunale; l) completamento del sistema di smaltimento e depurazione delle acque con particolare riferimento ai Comuni di Vidigulfo, Bornasco, Ceranova, Lardirago, Vistarono, Copiano, Filighera, Corteolona, Costa dè Nobili, S.Zenone al Po. Ambito N.15 a) progettazione d interventi per il ridisegno e la riqualificazione urbanistica ed ambientale degli ambiti urbanizzati ed edificati d interfaccia con gli spazi aperti a vocazione agricola; b) realizzazione di circuiti per la mobilità di tipo turistico e ciclopedonale; c) promozione di progetti di recupero dei centri storici con particolare riferimento agli assi di penetrazione e attraversamento urbano lungo la direttrice Codognese; d) contenimento del consumo di suolo e riduzione della pressione insediativi sugli spazi legati alle attività agricole; e) interventi di recupero e ripristino di fabbricati e insediamenti di origine rurale per attività di carattere agrituristico; f) attivazione di progetti e interventi finalizzati al trattamento e al miglioramento della qualità delle acque per usi irrigui; g) progettazione di interventi di potenziamento dell offerta di servizi di livello locale e di rilevanza sovracomunale; h) completamento del sistema di smaltimento e depurazione delle acque con particolare riferimento ai Comuni di Valle Salimbene, Corteolona, Miradolo Terme; i) inserimento, mitigazioni e compensazioni di carattere urbanistico e paesisticoambientale degli interventi di riqualificazione della sede stradale e di realizzazione di nuovi corridoi di connessione viabilistica tra il centro abitato di Copiano e la statale Codognese, con scavalco dei centri abitati di Filighera e Belgioioso. j) inserimento e compensazione ambientale degli impatti e delle trasformazioni indotte dalla presenza dell impianto per lo smaltimento RSU di Corteolona. K) monitoraggio delle trasformazioni urbanistiche in funzione della riqualificazione e del potenziamento degli assi di collegamento viabilistico con la statale Codognese e con la rete dell Oltrepò. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 60

62 Come risulta dalla planimetria del P.T.C.P. di seguito riprodotta, limitatamente alla parte che interessa il territorio del Comune di Torre dè Negri, si rileva che il territorio comunale situato sul livello fondamentale della pianura è classificato nelle aree di consolidamento delle attività agricole e dei caratteri connotativi, quello vallivo del Po è classificato come aree di consolidamento dei caratteri connotativi, mentre la fascia del terrazzamento fluviale è individuata come area di elevato contenuto naturalistico. Sono anche individuate le aree interessate dalle attività estrattive secondo il vigente piano-cave provinciale. Fig. 8 - P.T.C.P. - Tav.3.1 Pavese Sintesi delle proposte: gli scenari di piano Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 61

63 Nella tavola delle previsioni di tutela e valorizzazione delle risorse paesistiche ambientali sono individuati i percorsi di fruizione panoramica ambientale, la viabilità storica principale, il centro storico di Torre dè Negri e le aree di riqualificazione e di ricomposizione della trama naturalistica. Fig. 9 - Tav.3.2 Pavese Previsioni di tutela e valorizzazione risorse paesistiche e ambientali Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 62

64 4.2.3 Il Piano stralcio dell assetto idrogeologico (PAI) Aspetti generali Il Piano stralcio per l assetto idrogeologico approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il è entrato in vigore l ed è stato integrato con deliberazione n 1 del Comitato Istituzionale adottata, nella seduta del Il Piano ha lo scopo di assicurare, attraverso la programmazione di opere strutturali, vincoli, direttive, la difesa del suolo rispetto al dissesto di natura idraulica e idrogeologica e la tutela degli aspetti ambientali ad esso connessi, in coerenza con le finalità generali indicate all art.3 della legge 183/89 e con i contenuti del Piano di Bacino fissati all art.17 della stessa legge. Obiettivo prioritario del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico è la riduzione del rischio idrogeologico entro valori compatibili con gli usi del suolo in atto, in modo tale da salvaguardare l incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni ai beni esposti. Esso intende: garantire un livello di sicurezza adeguato sul territorio; conseguire un recupero della funzionalità dei sistemi naturali (anche tramite la riduzione dell artificialità conseguente alle opere di difesa), la riqualificazione e la tutela delle caratteristiche ambientali del territorio, il recupero delle aree fluviali a utilizzi ricreativi; conseguire il recupero degli ambiti fluviali e del sistema idrico quali elementi centrali dell assetto territoriale del bacino idrografico; raggiungere condizioni di uso del suolo compatibili con le caratteristiche dei sistemi idrografici e dei versanti, funzionali a conseguire effetti di stabilizzazione e consolidamento dei terreni e di riduzione dei deflussi di piena. Le linee di intervento strategiche perseguite dal Piano tendono in particolare a: - proteggere centri abitati, infrastrutture, luoghi e ambienti di riconosciuta importanza rispetto a eventi di piena di gravosità elevata, in modo tale da ridurre il rischio idraulico a valori compatibili; - mettere in sicurezza abitati e infrastrutture interessati da fenomeni di instabilità di versante; - salvaguardare e, ove possibile, ampliare le aree naturali di esondazione dei corsi d acqua; - limitare gli interventi artificiali di contenimento delle piene a scapito dell espansione naturale delle stesse, e privilegiare, per la difesa degli abitati, interventi di Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 63

65 laminazione controllata, al fine di non aumentare il deflusso sulle aste principali e in particolare sull asta del Po; - limitare i deflussi recapitati nella rete idrografica naturale da parte dei sistemi artificiali di drenaggio e smaltimento delle acque meteoriche delle aree urbanizzate; - promuovere interventi diffusi di sistemazione dei versanti con fini di aumento della permeabilità delle superfici e dei tempi di corrivazione; - promuovere la manutenzione delle opere di difesa e degli alvei, quale strumento indispensabile per il mantenimento in efficienza dei sistemi difensivi e assicurare affidabilità nel tempo agli stessi; - promuovere la manutenzione dei versanti e del territorio montano, con particolare riferimento alla forestazione e alla regimazione della rete minuta di deflusso superficiale, per la difesa dai fenomeni di erosione, di frana e dai processi torrentizi; - ridurre le interferenze antropiche con la dinamica evolutiva degli alvei e dei sistemi fluviali. Aspetti specifici per il Comune di Torre dè Negri Gli obiettivi sopraindicati interessano il Comune di Torre dè Negri solo relativamente alla rete idrografica principale e specificatamente dell asta del Po essendo ovviamente escluse le tematiche del PAI relative al reticolo idrografico montano e dei versanti. Per la rete idrografica principale il PAI: - definisce il limite dell alveo di piena e delle aree inondabili rispetto alla piena di riferimento; - stabilisce l assetto del sistema difensivo complessivo, argini e opere di sponda, eventuali dispositivi di laminazione controllata, diversivi o scolmatori; - individua le caratteristiche di uso del suolo della regione fluviale e dei sistemi presenti di specifico interesse naturalistico. In particolare il PAI classifica il Comune di Torre dè Negri come interessato da rischio idraulico e idrogeologico molto elevato R4 (vedi stralcio tav.6 II del PAI di seguito esposto) relativamente alla componente dell esondazione. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 64

66 Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 65

67 Fig Tavola 6 II del PAI stralcio per l area in esame Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 66

68 Il Comune di Torre dè Negri è interessato in particolare dalle disposizioni contenute nel PAI per quanto riguarda la definizione della fascia fluviale C (area di inondazione per piena catastrofica) la cui finalità è quella di segnalare le condizioni di rischio, ai fini della vulnerabilità degli insediamenti, in rapporto alle funzioni della protezione civile. Il Comune di Torre dè Negri non figura fra quelli indicati nell elenco dei Comuni interessati da fenomeni di dissesto né risulta interessato da rischi di asportazione della vegetazione arborea lungo la rete principale idrogeologica. Nella tavola seguente è rappresentata la cartografia del PAI relativa alle fascie fluviali per la parte che interessa il territorio di Torre dè Negri e zone circostanti. Fig Cartografia del PAI relativa alle fascie fluviali Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 67

69 4.2.4 Programma Regionale di Uso e Tutela delle Acque (PTUA) Aspetti generali La Regione Lombardia, con l approvazione della Legge regionale 12 dicembre 2003, n.26 (modificata dalla Legge regionale 18/2006) come previsto dalla Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE ha indicato il Piano di gestione del bacino idrografico come strumento per la pianificazione della tutela e dell uso delle acque. Ha inoltre stabilito che, nella sua prima elaborazione, tale Piano costituisce il Piano di tutela delle acque previsto dal Decreto legislativo n.152 dell 11 maggio 1999 all articolo 44. Il Programma di Tutela e Uso delle Acque è stato approvato con DGR VIII/2244 del Esso organizza le conoscenze sulla disponibilità delle risorse, sugli apporti inquinanti ai corpi idrici e indica un insieme organico di misure, per raggiungere gli obbiettivi di qualità definiti dal Consiglio Regionale, con deliberazione 28 luglio 2004, n.10487, Atto di Indirizzo per la politica di uso e tutela delle acque della Regione Lombardia - Linee strategiche per un utilizzo razionale, consapevole e sostenibile della risorsa idrica. Gli obiettivi strategici posti all Atto di indirizzo, relativamente alla politica di uso e tutela delle acque lombarde sono sinteticamente: di tutelare le acque sotterranee e i laghi, per la loro particolare valenza anche in relazione all approvvigionamento potabile attuale e futuro; di destinare alla produzione di acqua potabile tutte le acque superficiali oggetto di captazione a tale fine e quelle previste quali fonti di approvvigionamento dalla pianificazione; di perseguire l idoneità alla balneazione per i grandi laghi prealpini e per i corsi d acqua loro emissari; di designare quale idonei alla vita dei pesci i grandi laghi prealpini e i corsi d acqua aventi stato di qualità buono o sufficiente; di individuare e proteggere gli usi non convenzionali delle acque (usi ricreativi, navigazione), e l ambiente naturale e degli ecosistemi connessi; di perseguire l equilibrio del bilancio idrico per le acque superficiali e sotterranee, identificando ed intervenendo sulle aree sovrasfruttate. Il programma costituisce lo strumento di riferimento per gli enti ed i soggetti pubblici e privati che concorrono al raggiungimento degli obbiettivi di qualità delle acque, consentendo di attivare un azione di governance in un settore caratterizzato da elevata articolazione di competenze. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 68

70 Inoltre rende disponibile e organizza le informazioni sui dati ambientali relativi ai bacini idrografici e alle risorse idriche, consentendo la diffusione della conoscenza in materia e favorendo una concreta partecipazione alla formazione del programma. In relazione agli obiettivi formulati dall Atto di Indirizzo di cui sopra, nonché in relazione ad una pluralità di obiettivi formulati a scala diversa dalla Direttiva Quadro delle Acque 2000/60/CE, dal D.Lgs. 152/99 e dell Autorità di Bacino del Fiume Po, il Programma di Tutela e Uso delle acque è lo strumento che individua lo stato di qualità delle acque superficiali e sotterranee, gli obiettivi di qualità ambientale da perseguire, gli obiettivi per specifica destinazione delle risorse idriche e le misure integrate dal punto di vista quantitativo e qualitativo per la loro attuazione. Il P.T.U.A. fornisce quindi un ampia caratterizzazione dei principali corsi d acqua e di laghi regionali (classificati in funzione delle potenzialità della loro riqualificazione), individua le criticità delle acque sotterranee, valuta costi ed effetti economici della riqualificazione ed indica le misure di intervento ritenute più necessarie in generale e per le varie aree idrografiche di riferimento. Aspetti specifici per il Comune di Torre dè Negri Nel P.T.U.A. il territorio del Comune di Torre dè Negri è in parte compreso nell area idrografica del Po e in parte in quella dell Olona meridionale: riguardo alla stima degli impatti di origine antropica il territorio di Torre dè Negri non figura classificato come aree sensibile e non risulta classificato neanche come area ricadente nella zona vulnerabile da nitrati di origine agricola o da fitofarmaci. E classificato nei territori in cui risultano riscontrate precipitazioni medie annue fra le più basse della Lombardia, comprese fra 673 e 800 mm. annui. Per le acque superficiali si riscontra il superamento dei limiti previsti dal D.M. 367/03 al 2008 relativamente al mercurio che risulta maggiore di 0,05 microgrammi per litro. Nelle acque sotterranee risulta riscontrata la presenza di bentazone in misura sensibile compresa fra 1 e 10 microgrammi/litro ed il territorio comunale è quindi classificato come vulnerabile al Bentazone e lo stato ambientale dei corpi idrici sotterranei è ritenuto di livello scadente. Non sono presenti punti di captazione di acque potabili a servizio di pubblico acquedotto. Le disposizioni normative del P.T.U.A. che riguardano specificatamente il territorio del Comune di Torre dè Negri sono quelle riconducibili alle misure per il settore civile, per il Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 69

71 settore agricolo e per il rinvio delle acque reflue urbane, nonché quelle generali di tutela ambientale dei corpi idrici indicati ai capi IV, V e VI del titolo III e al titolo IV delle N.t.A. del P.T.U.A. in base ai quali sono stati emessi i seguenti regolamenti, cui devono attenersi gli Enti locali nelle loro funzioni amministrative: Regolamento regionale 24 marzo 2006, n.2 - Disciplina dell'uso delle acque superficiali e sotterranee, dell'utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell acqua in attuazione dell'articolo 52, comma 1, lettera c) della legge regionale 12 dicembre 2003, n.26; Regolamento regionale 24 marzo 2006, n.2 - Disciplina e regime autorizzatorio degli scarichi di acque reflue domestiche e di reti fognarie, in attuazione dell'articolo 52, comma 1, lettera a) della legge regionale 12 dicembre 2003, n.26; Regolamento regionale 24 marzo 2006, n.4 - Disciplina dello smaltimento delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne, in attuazione dell'articolo 52, comma 1, lettera a) della legge regionale 12 dicembre 2003, n.26; D.G.R. 29 marzo n. 8/ Approvazione del Programma di tutela e uso delle acque, ai sensi dell'articolo 44 del d.lgs. 152/99 e dell'articolo 55, comma 19 della l.r. 26/2003; D.D.G. 19 maggio n Legge regionale n. 26/2003, art. 44, comma 1, lett. b): "Indicazioni agli Enti locali e alle Autorità d'ambito per il coordinamento delle politiche nei singoli ambiti territoriali ottimali"; Circolare regionale 16 aprile 2009, n. 5 - Indicazioni alle Province in ordine all'adeguamento degli scarichi in atto degli insediamenti isolati di carico organico inferiore a cinquanta abitanti equivalenti alle disposizioni dell'articolo 8, comma 2 del regolamento regionale 24 marzo 2006, n.3; Circolare 10 novembre 2009, n Indicazioni per l'adeguamento delle stazioni di servizio per autoveicoli collocate in ambito urbano alle disposizioni del regolamento regionale 24 marzo 2006, n.4; D.G.R. 20 gennaio 2010 n. 8/ Linee guida per l esercizio delle competenze in materia di scarichi nella rete fognaria da parte dell Autorità d ambito (art. 44, comma 1, lett. c) della l.r. 26/2003 e successive modificazioni). Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 70

72 4.2.5 Programma regionale per la qualità dell aria (PRQA) Aspetti generali Il Programma regionale per la qualità dell aria è stato approvato con DGR VIII/5547 del , aggiornando i precedenti atti del Il P.R.Q.A. intende raccogliere in modo coordinato l'insieme delle nuove conoscenze acquisite configurandosi come lo strumento di programmazione, coordinamento e controllo delle politiche di gestione del territorio riguardanti le azioni di miglioramento dei livelli di inquinamento atmosferico. Il Piano intende permettere un'azione complessiva di miglioramento della qualità dell'aria, che si orienta essenzialmente in due direzioni: la prima riguarda azioni di risanamento da attuare in quelle parti del territorio in cui vi sono situazioni di criticità, dove si intende mettere in atto misure volte ad ottenere il rispetto degli standard di qualità dell'aria; la seconda si configura come prevenzione e mantenimento dei livelli di qualità dell'aria laddove non si hanno condizioni di criticità con attuazione di misure volte ad evitare un deterioramento delle condizioni esistenti; Dal Piano discendono l'attuazione di un insieme di misure che coinvolgono tutti i settori direttamente impattanti sulla qualità dell'aria. Il PRQA si occupa di fornire criteri per la definizione delle aree critiche, analizzando un ampio spettro di inquinanti considerati e considerando numerosi settori di intervento (energia, industria, civile, traffico, rifiuti, agricoltura) Uno dei principali obiettivi raggiunti dal PRQA è infatti la suddivisione del territorio in aree omogenee dal punto di vista della criticità ambientale presenti nel territorio della Regione Lombardia a partire dalla caratterizzazione del territorio attraverso degli indicatori di vulnerabilità, di pressione e di stato di qualità dell aria. Obiettivi generali Conoscere il territorio identificando i diversi bacini aerologici omogenei ai fini della valutazione della qualità dell aria e delle caratteristiche meteo-climatiche Conoscere le fonti inquinanti; Monitorare gli inquinanti strutturando la rete di monitoraggio della qualità dell aria; Definire le priorità d intervento nei principali settori responsabili dell inquinamento. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 71

73 Aspetti specifici per il Comune di Torre dè Negri Il Comune di Torre dè Negri è inserito nella zona B Zona di Pianura caratterizzata da: concentrazioni elevate di PM10 con maggiore componente secondaria; alta densità di emissione di PM10 e NOx (inferiore a quelli della zona A); alta densità di emissione di NH3 (di origine agricola e allevamento); situazione metereologica avversa per la dispersione degli inquinanti, densità abitativa intermedia, con elevata presenza di attività agricole e di allevamento. Le azioni di piano sono riferite ai seguenti ambiti tematici di riferimento: - mobilità; - civile; - individuale; - sostenibilità ambientale; - infrastrutture e trasporto. Le misure indicate per gli ambiti tematici di cui sopra riguardano principalmente la programmazione regionale, sebbene anche gli Enti locali debbano sentirsi allineati ed impegnati nel perseguimento degli obiettivi indicati per ciascun settore Programma Energetico Regionale (PER) Il Programma Energetico Regionale è stato approvato in data 21 marzo 2003 con D.G.R. n Il Programma Energetico Regionale delinea il quadro della situazione energetica in Lombardia, ne descrive l evoluzione considerata più probabile nel decennio successivo ed espone le "linee programmatiche" della Regione Lombardia in relazione agli obiettivi di riferimento, descrivendo gli strumenti d attuazione prescelti. Il Programma Energetico Regionale, concepito come strumento flessibile ed aggiornabile dinamicamente, rappresenta perciò un supporto a disposizione dell Ente di governo locale per meglio dirigere la sua azione nei seguenti campi: la definizione di nuove norme e regolamenti a sostegno del mondo dell energia e dei suoi attori ed utenti; la destinazione e l impiego delle risorse finanziare disponibili; i contenuti dell informazione rivolta agli operatori economici ed alle famiglie; la promozione di iniziative innovative a sostegno di nuove tecnologie e modelli gestionali; il sostegno alla ricerca scientifica. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 72

74 Uno strumento, perciò, finalizzato ad aiutare la Regione Lombardia nella sua azione di governo locale mirante a ridurre il costo, economico ed ambientale, dell energia per il sistema lombardo, con le sue attività produttive ed i suoi cittadini. Gli obiettivi strategici dell azione regionale, così come individuati dal Programma Regionale di Sviluppo sono i seguenti: ridurre i costi dell energia per le imprese e le famiglie; ridurre le emissioni climalteranti ed inquinanti; promuovere la crescita competitiva dell industria delle nuove tecnologie energetiche; incrementare l occupazione a livello locale, quale diretta conseguenza della politica energetica; tutelare i consumatori più deboli e vulnerabili a Piano d azione per l energia 2007 (PAE) A fine di esporre sinteticamente il significato del PAE sembra opportuno riportare integralmente, come di seguito esposto, il testo di presentazione del PAE stesso rintracciabile sul sito web di Regione Lombardia. Il Piano d'azione per l'energia, e il suo aggiornamento del 2008 che non sostituisce del tutto la prima versione, contiene nuovi indirizzi di politica energetica regionale collegati ad un insieme di misure e azioni da effettuare nel breve e medio periodo. Il documento è stato formulato a seguito dell'aggiornamento del bilancio energetico del territorio regionale, avvenuto nel 2004, dal quale sono emerse nuove criticità del sistema energetico e ambientale lombardo, rispetto alle analisi effettuate nel 2000 che avevano portato ad elaborare le misure contenute nel PER del 2003 (piano energetico regionale). Il mutato contesto produttivo, ambientale e sociale ha reso necessario un adeguamento di quelle misure non solo sul piano regionale, ma anche a livello Europeo e internazionale. In tal senso le linee di intervento individuate nel PAE puntano a: ridurre il costo dell'energia per contenere le spese delle famiglie e per migliorare la competitività del sistema delle imprese; diminuire le emissioni che inquinano e alterano il clima, rispettando le particolarità del territorio e dell'ambiente entro il quale vengono previsti gli interventi, secondo le linee del protocollo di Kyoto; Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 73

75 promuovere la crescita competitiva delle industrie legate all'innovazione tecnologica nel settore dell'energia; tutelare la salute dei cittadini e curare gli aspetti sociali legati alle politiche energetiche. Per raggiungere questi obiettivi nel Pae si è ricostruito integralmente il bilancio energetico regionale, ossia la rappresentazione del nuovo contesto energetico lombardo sia sul lato dei consumi sia su quello della produzione di energia. Il documento infatti presenta un'analisi di scenario riferita agli strumenti per la programmazione energetica regionale, ma anche rivolta ai contributi degli operatori tecnici che partecipano direttamente alla gestione energetica al fianco di Regione Lombardia. Oltre al bilancio energetico regionale, lo scenario è tracciato anche in termini dinamici: sono infatti previste le evoluzioni tendenziali del sistema regionale energetico, ma anche delle emissioni di CO2 e NOX. Di qui il documento si concentra sulle misure da intraprendere per gestire l'energia in Lombardia. Razionalizzazione e risparmio energetico si traducono in sistemi di produzione e distribuzione energetica ad alta efficienza, ma anche in interventi negli usi finali per la riduzione dei consumi. Secondo il piano, l'approvvigionamento energetico farà leva su fonti rinnovabili come l'idroelettrica, le biomasse, la solare termico, la solare fotovoltaica, la geotermia e l'eolica. In tal senso gli interventi previsti nel Pae puntano alla diffusione del teleriscaldamento, dei sistemi a pompe di calore, della produzione centralizzata di energia ad alta efficienza, della generazione distribuita e della micro-generazione. Interventi importanti sono previsti anche per l'illuminazione pubblica e per gli edifici residenziali Aler. Non sono trascurate l'illuminazione degli ambienti, la razionalizzazione degli elettrodomestici. Da questo punto di vista sono anche previste azioni per la sensibilizzazione sociale al problema del risparmio energetico in funzione della salvaguardia ambientale con una campagna informativa per la diffusione di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Anche il settore dei trasporti è particolarmente presidiato. Il Pae prevede l'introduzione della Carta Sconto metano-gpl, di motori elettrici, e l'incremento della rete di distribuzione di metano ad uso autotrazione. Il livello economico giuridico è altrettanto presidiato con una serie di misure rivolte a governare il mercato dell'energia e i titoli di efficienza energetica, da una parte, e dall'altra con interventi normativi e amministrativi, di ricerca e sviluppo. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 74

76 Con questa serie di interventi la regione può assumere, attraverso il Pae, impegni e obiettivi in linea con quelli assunti dall'italia attraverso la ratifica del Protocollo di Kyoto. Parallelamente la regione può regolare rapporti con gli enti locali attraverso il coordinamento delle decisioni che vengono assunte a diversi livelli amministrativi. In tal modo il Pae costituisce anche un punto di riferimento per tutti i soggetti pubblici e privati che intraprendono iniziative in ambito energetico sul proprio territorio. Il livello locale Ai fini della gestione del territorio a livello locale può essere utile tener presente le misure e le azioni specifiche previste dal PAE per le 4 macrotematiche individuate, così come sinteticamente esposte nelle seguenti tabelle, che rinviano alle specifiche schede allegate al PAE stesso dalle quali si possono desumere più dettagliatamente indirizzi e obiettivi specifici previsti. MACROTEMATICA - Risparmio energetico e razionalizzazione MISURA - Sistemi di produzione e distribuzione ad alta efficienza Scheda Azione RE 1 Teleriscaldamento urbano RE 2 Sistemi a pompe di calore RE 3 Produzione centralizzata di energia ad alta efficienza RE 4 Generazione distribuita e microgenerazione MISURA - Interventi negli usi finali per la riduzione dei consumi energetici SETTORE CIVILE Scheda Azione EE1 Impianti termici: ispezioni e miglioramento del parco impiantistico EE2 Impianti termici: Servizio Energia EE3 Impianti termici: Servizio Energia per Enti Locali EE4 Impianti termici: scenari derivanti dalla L.R. n.24/06 EE5 Impianti termici: trasformazione impianti da gasolio a metano in aree critiche EE6 Sistema edifico/impianto EE7 Diagnosi energetica EE8 Efficienza energetica nella pubblica amministrazione EE9 Riqualificazione degli involucri degli edifici residenziali ALER EE10 Riqualificazione degli impianti termici degli edifici residenziali ALER EE11 Elettrodomestici e illuminazione degli ambienti EE12 Campagna informativa per la diffusione di elettrodomestici ad alta efficienza MISURA - Interventi negli usi finali per la riduzione dei consumi energetici SETTORE INDUSTRIA Scheda Azione EE13 Motori elettrici e inverter Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 75

77 EE14 Rinnovo del parco veicoli circolanti EE15 Carta Sconto Metano/GPL EE16 Incremento della rete di distribuzione di metano ad uso autotrazione Accordo volontario Regione Lombardia - ANIASA per la diffusione di veicoli a bassa EE17 emissione EE18 Interventi di mobilità sostenibile: azioni non tecniche MACROTEMATICA Fonti energetiche rinnovabili MISURA Idroelettrico Scheda Azione FER 1 Incremento del mini-idoelettrico da acquedotto FER 2 Incremento del mini-idoelettrico da canali irrigui FER 3 Repowering degli impianti vetusti MISURA Biomasse Scheda Azione FER 4 Biomasse solide: riscaldamento individuale FER 5 Biomasse solide: produzione centralizzata al servizio del teleriscaldamento FER 6 Biogas da reflui zootecnici FER 7 Biocombustibili MISURA Rifiuti Scheda Azione FER 8 Recupero energetico dalla termovalorizzazione dei rifiuti urbani FER 9 Recupero energetico da FORSU MISURA Solare termico Scheda Azione FER 10 Impianti solari termici in edifici di proprietà pubblica FER 11 Impianti solari termici nelle imprese FER 12 Impianti solari termici in edifici pubblici e in strutture scolastiche FER 13 Sviluppo del solare termico nel settore residenziale MISURA Solare fotovoltaico Scheda Azione FER 14 Impianti solari fotovoltaici in edifici pubblici di proprietà degli Enti Locali MISURA Eolico Scheda Azione FER 15 Nuove potenzialità di sviluppo dell energia eolica MACROTEMATICA Mercato energetico e Titoli di Efficienza Energetica MISURA Tutela dei consumatori Scheda Azione ME 1 Azioni sulle tariffe agevolate MISURA Strumenti di supporto alle politiche per il risparmio energetico Scheda Azione ME 2 Criteri tecnico-economici per la qualificazione dello ESCO ME 3 Titoli di Efficienza Energetica e Accordo Volontario con le ESCO ME 4 Accordo Volontario con gli Istituti di credito MACROTEMATICA Interventi normativi, amministrativi, Accordi Volontari, R & S MISURA Pianificazione urbanistica Scheda Azione Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 76

78 AA 1 Edifici a basso consumo energetico AA 2 Efficienza energetica nella pianificazione urbanistica locale AA 3 Efficienza energetica in edilizia residenziale convenzionata AA 4 Criteri di efficienza energetica per i Piani di Lottizzazione e i Programmi complessi MISURA Formazione, Comunicazione, Accompagnamento Scheda Azione AA5 AA6 AA7 MISURA - Interventi negli usi finali per la riduzione dei consumi energetici Scheda Azione AA8 AA9 AA10 AA Piano di sviluppo rurale (PSR) Il Piano di sviluppo rurale è stato approvato dalla Commissione europea con Decisione del 18 ottobre Finalità Il PSR individua un sistema di programmazione che prevede la formulazione e articolazione della strategia di intervento finalizzata ad accelerare il processo di sviluppo sostenibile già in atto nell agricoltura regionale, a ridurre il divario fra le diverse aree rurali e a valorizzare i punti di forza che caratterizzano il sistema agroalimentare lombardo con esplicito riferimento al quadro degli obiettivi e della priorità stabiliti da Regolamenti e Orientamenti Strategici Comunitari, ed alla conseguente trasposizione operata dal Piano Strategico Nazionale, assicurandone la necessaria contestualizzazione in funzione dei fabbisogni di livello regionale. Obiettivi generali Il ruolo di governo della Regione Lombardia si esplicita, attraverso il PSR, con il perseguimento dei seguenti principali obiettivi: massima integrazione e complementarietà programmatoria e operativa tra gli interventi proposti con lo sviluppo rurale, gli interventi degli altri Programmi comunitari e di altri interventi di livello territoriale regionale; uno spiccato orientamento alle diverse esigenze del territorio per favorire l emergere, e la valorizzazione, delle caratteristiche delle singole aree intese come dimensione in cui agiscono elementi economici, sociali e territoriali e Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 77

79 delle relative specificità in termini di punti di forza da valorizzare e di debolezza da superare; un approccio progettuale quale condizione strategica e qualificante della programmazione degli interventi per conseguire una loro maggiore efficacia, efficienza, integrazione e sinergia. Il PSR è articolato nei seguenti 4 assi: Asse 1 miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale; Asse 2 Miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale; Asse 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale; Asse 4 Attuazione dell approccio leader. Di seguente sono riportate le schede sintetiche del PSR che identificano gli obiettivi specifici del PSR e gli obiettivi di misura per ciascun asse: Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 78

80 Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 79

81 Le iniziative descritte negli assi e nelle misure del PSR sono localizzate secondo criteri di esigibilità e priorità in base alla classificazione seguente: - poli urbani; - aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata; - aree rurali intermedie; - aree rurali con problemi complessivi di sviluppo. Aspetti locali per il Comune di Torre dè Negri Il Comune di Torre dè Negri è classificato come area ad agricoltura intensiva specializzata rurale intermedia, gruppo nel quale rientrano 571 comuni abitati dal 24% della popolazione complessiva regionale collocati in aree di pianura che presentano una caratterizzazione rurale o anche di rurale urbanizzato, dove è necessario procedere verso un migliore livello di sostenibilità dei processi produttivi. Le misure dell asse 1 Competitività e dell Asse 2 Ambiente e spazio rurale sono eligibili sull intero territorio regionale. Quelle dell Asse 3 Miglioramento della qualità della vita sono sviluppabili nei territori delle aree ad agricoltura intensiva specializzata solo relativamente ad alcune tipologie di intervento quali: la produzione di energia rinnovabile, il turismo e la filiera corte, ma anche l artigianato, le fattorie didattiche ecc. Nelle zone ad agricoltura intensiva specializzata non è prevista la realizzazione dei Piani di Sviluppo Locale (GAL), né risulta applicabile l Asse 4, quest ultimo salvo alcuni casi che non riguardavano tuttavia il territorio di Torre dè Negri. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 80

82 4.2.8 Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Il Piano regionale per la gestione dei rifiuti è stato approvato con DGR n.220 del ed è stato parzialmente modificato una prima volta con DGR n.8/6581 del ulteriormente modificato con DGR n.8/10360 del Il Piano formula ipotesi di sviluppo del sistema di gestione dei rifiuti urbani, considerando il periodo e coordina il sistema di azioni per raggiungere nuovi traguardi. Ad esso sono collegati i seguenti atti: a Piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali E' lo strumento per dare avvio a un processo di pianificazione e di costante monitoraggio per la gestione integrata dei rifiuti speciali (pericolosi e non), così da poter fronteggiare al meglio ogni problematica di questo ambito (approvato con DGR n 220 del 27/06/05 pubblicata sul BURL del 18 agosto 1 S.S. al n 33). b - Programma regionale per la decontaminazione e lo smaltimento di apparecchi contenenti pcb Il programma stima i quantitativi di apparecchi contaminati da pcb (policlorobifenili) presenti sul territorio regionale, definendone le modalità di raccolta e di smaltimento (approvato con DGR n del 1/08/03 pubblicata sul BURL del 16/09/03 1 S.S. al n 38 ed integrato con DGR n del 31/10/03, con DGR n del 19/03/04 e approvato con Delibera di Consiglio regionale n 993 del 6/04/04 pubblicata sul BURL del 6/05/04 2 S.S. al n 19). c Programma regionale riduzione del rifiuto urbano biodegradabile da collocare in discarica Il Programma formula previsioni sulla produzione futura e sullo smaltimento dei quantitativi di Rub (Rifiuto Urbano Biodegradabile) in base agli obiettivi formulati (approvato con DGR n del 31/03/04 ed integrato con DGR n del 17/05/04 pubblicata sul BURL del 4/06/04 2 S.S. al n 23). d Programma regionale di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio Il Programma formula una stima dei consumi e del recupero degli imballaggi sul territorio regionale e definisce gli obiettivi e le linee guida per il raggiungimento della finalità di tutela ambientale in materia (approvato con DGR n del 25/07/03 pubblicata sul BURL del 16/09/03 1 S.S. al n 38). Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 81

83 e Piano regionale stralcio di bonifica delle aree inquinate Il Piano individua i siti di intervento prioritario con bonifica e ripristino ambientale, nonché l'ordine fra le priorità e le modalità con la relativa stima dei costi e delle forme di smaltimento dei materiali inquinanti da asportare (approvato con Delibera di Consiglio regionale n 958 del 17/02/04 pubblicata sul BURL 15/03/04 n 12) Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Pavia (PPGR) Il Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti è stato approvato con DGR n.8/ del Il Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti (PPGR) è lo strumento con il quale la Provincia di Pavia individua gli indirizzi normativi e pianificatori sovraordinati in materia di gestione dei rifiuti. Gli obiettivi fondamentali riportati nel PPGR possono essere sinteticamente elencati come segue: Contenimento della produzione; Recupero della materia; Recupero energetico; Contenimento del fabbisogno di discarica; Armonia con politiche ambientali locali e globali; Conseguimento di migliori prestazioni energetico-ambientali rispetto all attuale sistema; Contenimento dei costi del sistema di gestione, anche attraverso azioni dell Ente Provincia; Rilancio del processo di presa in coscienza da parte dei cittadini della necessità di una gestione sostenibile dei rifiuti; Solidità complessiva del sistema, inclusa dotazione delle potenzialità impiantistiche per la sussidiarietà interprovinciale. Dal Piano Provinciale di Gestione dei rifiuti si evince che la percentuale di raccolta differenziata nel 2006 a Torre dè Negri è risultata del 28,5%, valori nella media se confrontati con la porzione orientale della Provincia di Pavia. La raccolta differenziata a Torre dè Negri è gestita dall ASL di Pavia. Nel territorio comunale non vi sono aree attrezzate operative per la raccolta differenziata. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 82

84 La produzione di rifiuti pro-capite risulta essere piuttosto elevata e si attesta su valori compresi tra 550 e 700 Kg/ab anno. Nel territorio di Torre dè Negri risulta presente un attività di messa in riserva, cernita e ricondizionamento di rifiuti metallici. Il territorio di Torre dè Negri ricade altresì in un ambito compreso nel raggio di 5 km da preesistenze impiantistiche potenzialmente impattanti sulla qualità dell aria. Il territorio della vallata fluviale del Po, compresa la fascia di rispetto di ml.150 dal terrazzamento fluviale è classificato in ambito caratterizzato da un criterio escludente per nuovi impianti e per varianti sostanziali di impianti ricadenti sia nella tipologia A (discariche per rifiuti inerti, non pericolosi, pericolosi) sia nella tipologia B (impianti di termovalorizzazione per rifiuti urbani, speciali, pericolosi e non pericolosi), sia nella tipologia C (impianti di trattamento chimico-fisico, inertizzazione e alti trattamenti specifici, compostaggio, produzione cdr, bio-stabilizzazione e selezione/stabilizzazione, trattamento degli inerti; la restante parte è classificata in ambito potenzialmente escludente per nuovi impianti e per varianti sostanziali (salvo verifiche di microlocalizzazione) per le stesse tipologie di impianti di cui sopra Piano Cave Provinciale Il Piano Cave Provinciale è stato approvato dalla Regione Lombardia in data 20 febbraio 2007 con D.C.R. VIII/344. Obiettivo prioritario del Piano è la massima compatibilità ambientale/paesaggistica, raggiunta tramite l'individuazione di un consono programma di coltivazione dei molteplici ambiti territoriali e dei relativi recuperi ambientali, valutando il territorio sotto l'aspetto giacimentologico minerario, geologico, idrogeologico, urbanistico, idraulico, economico ed infine, ma non per questo di minor importanza, ambientale. Le materie prime sfruttabili sul territorio provinciale: sabbie e ghiaie per l'edilizia e le opere pubbliche; argilla per la produzione di laterizi; marne silicee utilizzate quali ammendanti per la produzione di cemento; pietre ornamentali e da taglio per la ristrutturazione dei centri storici e dei monumenti; torba destinata al mercato florovivaistico. Per tali materie prime sono stati quindi individuati: i giacimenti dislocati sul territorio provinciale caratterizzati da una elevata qualità dell'inerte presente, il fabbisogno Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 83

85 provinciale (comprese le eventuali grandi opere infrastrutturali) al fine di ridurre l'eventuale importazione di materie prime e gli interventi di recupero in aree degradate da promuovere congiuntamente con gli Enti locali interessati. Dalla integrazione degli obiettivi sopraccitati e dal confronto con le esigenze del mercato del materiale inerte sono stati così individuati: 1. gli ambiti Territoriali estrattivi da inserire ex-novo nel piano cave; 2. le cave già in attività da riconfermare; 3. le cave da stralciare nel nuovo piano cave; 4. i giacimenti di materie prime; 5. le cave dimesse da avviare ad eventuale recupero ambientale. Gli ambiti territoriali estrattivi che interessano il Comune di Torre dè Negri sono: - ATE g53 - ATE g54 Di seguito sono riportate le relative schede: Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 84

86 ATE g53 PIANO CAVE DELLA PROVINCIA DI PAVIA - Settore merceologico: sabbia e ghiaia Bacino di produzione: P2/1 Comune: TORRE DE NEGRI SPESSA PO - Località: Sostegno Sezione CTR 1:10000: B7d5 SITUAZIONE IN ATTO ATE attivo (ex 108) Superficie: m Profondità/altezza di scavo: m 13 Riserve reali al 2003: m Volume di Piano (revisione): m Produzione programmatica: m 3 /a Destinazione d uso finale: agricola Volume medio coltivato nel triennio ; m3/a Analisi e lettura del contesto Materiale: sabbia ossidata su sabbia grigia con livelletti ghiaiosi Metodologie di coltivazione: arretramento di terrazzo Tipologia di appartenenza: terrazzo, fascia fluviale, connesso all abitato Vulnerabilità ambientale: vincolo ambientale (f.po), tangente a FF B, confinante con zona indirizzi del PTCP (consolidamento dei caratteri naturalistici, delle attività agricole e dei caratteri connotativi), peso territoriale, area di elevato contenuto naturalistico Presenza di cave dimesse: - Condizioni del recupero: - Alterazione ambientale pregressa: X PREVISIONI DI PIANO Coltivazione Tipologia di coltivazione: arretramento di terrazzo Superficie: m (area estrattiva ) Profondità/altezza di scavo: m 13 Volume estraibile nel decennio: m Produzione annua programmata: m Anni di autonomia: 10 Volume residuo (riserve eccedenti il volume decennale): m 3 0 Prescrizioni per la coltivazione: divieto di escavazione in falda Recupero ambientale Destinazione d uso finale: agricola e naturalistica Prescrizioni per il recupero ambientale: il progetto d ambito dovrà prevedere la valorizzazione ed il recupero naturalistico delle scarpate di terrazzo, sia inferiore che superiore, anche per la salvaguardia della roggia sottostante.più puntuali orientamenti per il progetto dell ATE sono riportati nelle Note sul territorio di pertinenza (art.44 NTA) NOTE: riperimetrazione funzionale alle esigenze di razionale coltivazione del giacimento MODIFICHE Stralcio di una porzione di area di rispetto, nella zona Sud dell ATE Prescrizioni Autorità di Bacino del fiume PO (nota n.7377 del ) Per gli ambiti che ricadano in fascia B, la massima profondità consentita per lo scavo, sarà valutata in funzione dell assetto idrogeomorfologico specifico dell area. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 85

87 Fig Scheda ATE g53 Piano Cave della Provincia di Pavia Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 86

88 ATE g54 PIANO CAVE DELLA PROVINCIA DI PAVIA Settore merceologico: sabbia e ghiaia Bacino di produzione: P2/1 Comune: BELGIOIOSO CORTEOLONA COSTA DE NOBILI-TORRE DE NEGRI località: Sostegno Sezione CTR 1:10000: B7d5 SITUAZIONE IN ATTO ATE attivo (ex 109sud) Superficie: m Profondità/altezza di scavo: m 10 Riserve reali al 2003: m Volume di Piano (revisione): m Produzione programmatica: m 3 /a Destinazione d uso finale:agricola/produttiva/volume medio coltivato nel triennio ;m3/a Analisi e lettura del contesto Materiale: sabbia ossidata con ghiaietto, inferiormente sabbia grigia Metodologie di coltivazione: arretramento di terrazzo/coltivazione in falda con ritombamento Tipologia di appartenenza: terrazzo, fascia fluviale, connesso all abitato e ad asse stradale Vulnerabilità ambientale: vincolo ambientale (bosco), fascia fluviale C, zona di indirizzi PTCP (consolidamento delle attività agricole e dei caratteri connotativi), vicinanza con abitato, peso territoriale, interferenza con la falda acquifera Presenza di cave dimesse: - Condizioni del recupero: - Alterazione ambientale pregressa: X PREVISIONI DI PIANO Coltivazione Tipologia di coltivazione: arretramento di terrazzo/coltivazione in falda Superficie: m (area estrattiva ) Profondità/altezza di scavo: m 10 Volume estraibile nel decennio: m Produzione annua programmata: m Anni di autonomia: 10 Volume residuo (riserve eccedenti il volume decennale): m Prescrizioni per la coltivazione: la profondità di coltivazione in falda verrà definita da approfondita comparazione tra qualità della risorsa estraibile e necessità di tutela del sistema idrogeologico interessato e medianti appositi studi sulla falda acquifera, basati su analisi dei modelli di flusso che dimostrino l assenza di pericolo di danno (art.31 NTA) Recupero ambientale Destinazione d uso finale: agricola e naturalistica Prescrizioni per il recupero ambientale: il progetto d ambito dovrà ricomporre il luogo nell ambiente, valorizzando la morfologia locale e la fascia fluviale dell Olona con i loro elementi di naturalità (terrazzo ad elementi vegetazionali), prevedendo la sua progressiva restituzione al territorio ed all ambiente in tempi e per lotti definitivi; i tempi e le modalità di recupero previste dal progetto d ambito saranno definite d intesa con le Amministrazioni Comunali di Costa dè Nobili, Torre dè Negri e Spessa Po. Più puntuali orientamenti per il progetto dell ATE sono riportati nelle Note sul territorio di pertinenza (art.44 NTA) NOTE: riperimetrazione funzionale alle esigenze di razionale coltivazione del giacimento Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 87

89 Fig Scheda ATE g54 Piano Cave della Provincia di Pavia Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 88

90 Piano Faunistico Venatorio e di Miglioramento Ambientale del territorio della Provincia di Pavia ( ) Il Piano Faunistico Venatorio Provinciale è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n.8463 del 22/03/2006. Il Piano si propone i seguenti obiettivi generali: Conservazione della fauna selvatica nel territorio della Provincia di Pavia attraverso azioni di tutela e di gestione; Realizzazione di un prelievo venatorio impostato in modo biologicamente ed economicamente corretto e, conseguentemente, inteso come prelievo commisurato rispetto ad un patrimonio faunistico di entità stimata, per quanto concerne le specie sedentarie e di status valutato criticamente per quanto riguarda le specie migratrici. La conservazione consiste nell intento di mantenere le condizioni di stabilità delle popolazioni animali e vegetali a lungo termine, individuando utili strategie per salvaguardare le specie animali non solo mediante azioni di tutela e previsione ma anche attivamente mediante un adeguata gestione faunistica. La gestione faunistica si propone di definire e attuare linee di intervento per la riqualificazione e la conservazione nel tempo delle zoogenesi (equilibri nelle popolazioni animali e nei loro rapporti) e per la valorizzazione dell utilizzo diretto o indiretto della popolazione animale. Una componente della gestione faunistica è la gestione venatoria nella quale gli interventi dell uomo sulla fauna sono finalizzati ad un utilizzo diretto della stessa, avente finalità sociale, conservando però sempre una visione ecologica. Il Comune di Torre dè Negri è interessato dallambito Territoriale di Caccia ATC Pavese. Il territorio comunale i Torre dè Negri non è interessato da zone di Ripopolamento e Cattura né da Zone di Rifugio e Ambientamento né da proposte da istituzione di Oasi di protezione. Ma si riscontra la presenza di istituti venatori privati: - AATV Bellerio ; - AFV Belgioioso. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 89

91 Piano del Traffico per la Viabilità extraurbana (PTVE) Il PTVE attualmente ancora in corso di approvazione rappresenta lo strumento di coordinamento tra i piani urbani del traffico e la pianificazione provinciale, regionale e nazionale. E lo strumento che favorisce la realizzazione di una visione di insieme, per raggiungere soluzioni ottimali in ordine alle problematiche della circolazione. Il PTVE ha quale scopo principale quello di migliorare le condizioni di circolazione sulla rete stradale. Con riferimento alla normativa statale e regionale sovraordinata lo scopo principale si declina nei seguenti obiettivi: Migliorare la circolazione degli spostamenti interni alla provincia. Migliorare la circolazione di attraversamento alla provincia. Aumentare la sicurezza della circolazione stradale. Favorire l accessibilità e l attrattività dei mezzi di trasporto pubblico. Risparmiare energia. Ridurre l inquinamento atmosferico. Ridurre l inquinamento acustico. A questi obiettivi si sono affiancati obiettivi specifici definiti dall Amministrazione Provinciale per il PTVE pavese; tra questi ne sono stati definiti alcuni che sono stati considerati obiettivi primari. Obiettivi primari PTVE: Migliorare la circolazione lungo le direttrici stradali verso il capoluogo provinciale (in accordo PTCP) Fornire un livello di servizio soddisfacente alla mobilità interna e di attraversamento al territorio provinciale lungo itinerari che non attraversino centri abitati o aree densamente antropizzate. (in accordo PTCP, PTR) Migliorare la circolazione lungo le direttrici stradali verso il capoluogo regionale. (in accordo PTCP, PTR) Decongestionare gli attraversamenti dei fiumi Ticino e Po. (in accordo con il PTCP) Migliorare l accessibilità dell Oltrepo per valorizzarne il territorio. (in accordo con il PTCP) Mantenere il livello di servizio delle infrastrutture esistenti. Aumentare la sicurezza della circolazione. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 90

92 Obiettivi PTVE: Migliorare la circolazione sull asse nord-sud nella fascia a est di Pavia. (in accordo con il PTCP) Tutelare la salute del cittadino, attraverso il miglioramento della qualità dell ambiente, la prevenzione e il contenimento dell inquinamento acustico e atmosferico. (in accordo PTR 2008) Riequilibrare i rapporti tra le classi stradali definiti dalla Classificazione Regionale, a fronte della presenza di poche R1 rispetto a tante R2 e poche P1 rispetto a tante P2. (in accordo PTCP 2003, PTR 2008) Riequilibrare il territorio nelle sue diverse articolazioni geografiche, economiche, settoriali. (in accordo PTCP 2003) Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Provincia pavese e tra il territorio provinciale e l esterno, intervenendo sulle infrastrutture di trasporto. (in accordo PTR 2008) Sviluppare una pianificazione integrata delle reti della mobilità e, nello specifico, della rete viaria, per assicurare, a tutti i territori della provincia e a tutti i cittadini, l accesso ai servizi pubblici e di pubblica utilità. (in accordo PTR 2008) Favorire lo sviluppo economico legato all intermodalità ferroviaria, con particolare attenzione al Polo di Mortara. (in accordo PTR 2008) Garantire la sicurezza degli attraversamenti ciclo-pedonali della Greenway Milano-Varzi e della via Francigena alle intersezioni con la viabilità provinciale di interesse regionale superiore. Contenere l impatto ambientale delle nuove infrastrutture stradali. Monitorare la rete stradale e i flussi veicolari. In relazione agli obiettivi sopra indicati e le criticità rilevate il PTVE individua strategie ed interventi da realizzare, segnalandone anche le priorità di programmazione. Le strade che interessano il territorio comunale di Torre dè Negri non sono oggetto di interventi viari già programmati, né sono previste nuove infrastrutture. Sono invece previsti con priorità 2 (la meno urgente) interventi di manutenzione sul corpo stradale della S.P. 199 e di riqualifiche in sede sulla SP EX SS 234. Non è prevista la realizzazione di nuove rotatorie, né formazione di corsie di accumulo per svolta a sinistra. Le classificazioni delle strade che interessano il Comune di Torre dè Negri è la seguente: - SP ex SS 234 = R2 Strada di interesse regionale secondario Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 91

93 - SP 9 (Torre dè Negri-Bascapè) = P2 Strada di interesse provinciale secondario - SP 199 = P2 Strada di interesse provinciale secondario Fra gli itinerari di interesse turistico e ambientale è segnalato dal Piano il tracciato della via Francigena che attraversa longitudinalmente il territorio comunale. La rete viaria di livello provinciale che attraversa il territorio comunale è caratterizzata da un basso livello del tasso di incidentalità e da limitati fenomeni di dissesto del corpo stradale Piano d Ambito Ottimale dell ATO Pavia Il Piano d Ambito Ottimale dell ATO Pavia è stato approvato dal C.d.A. in data Il Piano contiene una completa ricognizione delle opere di adduzione, distribuzione, fognatura e di depurazione esistenti e indica un programma degli interventi necessari per assicurare il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa vigente al fine di garantire un servizio adeguato. Il Piano d ambito figura come un Piano Industriale, contenente l articolazione temporale degli interventi strutturali finalizzati al raggiungimento degli obiettivi dei servizi idrici. Per quanto concerne i rapporti con l ATO, il Piano d Ambito costituirà per l Autorità il mezzo di controllo della gestione di verifica degli impegni presi in sede contrattuale nonché dei risultati riscontrati. Le finalità del Piano sono quelle indicate dal D.Lgs. 152/2006 ed in particolare (art.73): prevenire e ridurre l inquinamento e attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati; conseguire il miglioramento dello stato delle acque ed adeguate protezioni di quelle destinate a particolari usi; perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili; garantire una fornitura sufficiente di acque superficiali e sotterranee di buona qualità per un utilizzo idrico sostenibile, equilibrato ed equo; ridurre in modo significativo l inquinamento delle acque sotterranee; impedire un ulteriore deterioramento, proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici, degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 92

94 Particolare rilievo hanno tutte le misure necessarie all eliminazione degli sprechi ed alla riduzione dei consumi e ad incrementare il riciclo e il riutilizzo. Il raggiungimento degli obbiettivi indicati si realizza attraverso una serie di strumenti, tra i quali, in particolare: il rispetto dei valori limite agli scarichi fissati dalle normative vigenti, nonchè la definizione di valori limite in relazione agli obbiettivi di qualità del corpo recettore; l adeguamento dei sistemi di fognatura, collettamento e depurazione degli scarichi idrici, per quanto di pertinenza del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.); l individuazione di misure per la prevenzione e la riduzione dell inquinamento nelle zone vulnerabili e nelle aree sensibili; l individuazione di misure tese alla conservazione, al risparmio, al riutilizzo ed al riciclo delle risorse idriche. Aspetti locali Il servizio di acquedotto per Torre dè Negri è Consorziato con i Comuni di Belgioioso e Filighera ed ha la seguente consistenza: - pozzi n.3 - sorgenti n.0 - impianti di potabilizzazione n.3 Sollevamenti: - potenzialità 36,5 e/o - n.2 - potenza media Kw 7,5 Serbatoi: - n 4 - volume lunghezza rete ml ,2 La rete fognaria di Torre dè Negri ha una lunghezza di ml.2,356. Il servizio di depurazione è quello di Belgioioso con una potenzialità di 6000 AE, con trattamento terziario. Il Piano indica come gestore del servizio idrico la Thuga Mediterranea s.r.l., ma recentemente esso è stato ceduto all ACAOP S.p.A. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 93

95 Il servizio di fognatura è gestito in economia dal Comune, mentre quello di depurazione è affidato all ATI WALDE AMBIENTE S.p.A. SERVIZI INDUSTRIALI s.r.l. Il consumo medio dell utenza domestica risulta di mc/utenza 140 al di sotto della media provinciale pari a mc.222. L importo complessivo degli investimenti previsti per il Servizio Idrico Integrato nel periodo di Piano è di 820,7 milioni di euro, di cui: 523,6 milioni di euro per il servizio di acquedotto; 297,1 milioni di euro per il servizio di fognatura, collettamento e depurazione. Quadro di sintesi degli investimenti Servizio Intervento Importo % rispetto al totale Acquedotto Nuove Opere ,00 7,6% Acquedotto Rinnovi ,72 55,1% Acquedotto Studi e ricerche ,00 1,0% Fognatura e Depurazione Nuove Opere ,09 34,1% Fognatura e Depurazione Rinnovi ,80 2,2% Totale ,62 100% Proposta di Parco Locale di interesse sovracomunale del Fiume Po I Comuni della PROVINCIA DI PAVIA: Comune di Albaredo, Arena Po, Belgioioso, Costa dè Nobili, Monticelli Pavese, Pieve Porto Morone, Portalbera, San Cipriano Po, San Zenone al PO, Spessa, Torre dè Negri, Zerbo, situati tutti nella media valle del PO, hanno avviato da tempo un percorso istituzionale di concertazione e co-definizione delle proprie politiche territoriali, allo scopo di salvaguardare e valorizzare sotto il profilo ambientale, agricolo e paesaggistico e turistico il contesto della parte dei loro territori più specificatamente caratterizzata dalla presenza del fiume Po. All interno di questo percorso hanno approvato prima un PROTOCOLLO DI INTESA nel 2006 e poi una CONVENZIONE nei primi mesi del 2007 per l istituzione di un PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACOMUNALE (PLIS), comprendente l intero compendio delle aree golenali del PO nei rispettivi territori, per una superficie complessiva di circa ha. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 94

96 Gli obiettivi finali della CONVENZIONE PER LA COSTITUZIONE DEL PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACCOMUNALE DEL FIUME PO approvata con atti separati dai singoli comuni tra il gennaio e il marzo 2007 sono i seguenti: Salvaguardare gli ambiti naturali di maggior pregio e tutelare la biodiversità presente; Rinaturalizzare l ecosistema fluviale per favorire il ripristino degli equilibri idrogeologici e ambientali e la loro tutela e più in generale quella del territorio; Favorire la conoscenza dell area, con particolare attenzione alle scuole; Promuovere lo studio, il monitoraggio e la tutela dell ecosistema fluviale; Valorizzare il paesaggio agricolo anche attraverso il ripristino della rete dei filari, la tutela del sistema irriguo e il mantenimento della rete di sentieri e di strade interponderali, individuando specifiche politiche di sostegno agli operatori agricoli; Definire una rete di sentieri ciclo-pedonali ed equestri, per scopi ricreativi, e turistici e per la creazione di percorsi verdi (greenway) ecologicamente compatibili e valorizzabili e integrati anche in più ampi percorsi storico-culturali; Attuare itinerari a tema, punti informativi attrezzati e sentieri natura con punti di osservazione, per una fruizione del parco conciliabile con le esigenze di salvaguardia ambientale e per stimolare la conoscenza delle caratteristiche del territorio; Realizzare connessioni ambientali tra il verde urbano e l ambiente naturale del fiume Po; Creare aree cuscinetto tra gli insediamenti produttivi e residenziali e l ambiente naturale; Rendere possibile l attivazione di corridoi ecologici per la fauna selvatica; Realizzare piccoli approdi per una fruizione del fiume con imbarcazioni di limitato pescaggio e atte a un utilizzo esclusivamente turistico; Recuperare le aree degradate; Pianificare la gestione, il controllo e il sussidio dell attività venatoria et similia (pesca, raccolta frutti.); Indirizzare e incentivare la realizzazione di progetti di riforestazione e di coltivazioni biologiche con specifiche certificazioni di qualità; Promuovere, sostenere e salvaguardare la cultura e le tradizioni locali che afferiscono all ambito naturalistico; Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 95

97 Il territorio comunale interessato dalla proposta del PLIS è rappresentato nella planimetria di seguito riportata: Fig Proposta di PLIS per il territorio comunale di Torre de Negri Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 96

98 La proposta del PLIS contiene anche indirizzi normativi generali che tuttavia al momento non hanno efficacia, in mancanza del riconoscimento del PLIS da parte dell Amministrazione Provinciale che deve avvenire con apposita deliberazione Biodiversità Rete Ecologica Regionale Rete Natura 2000 BIODIVERSITA La pubblicazione Aree Prioritarie per la Biodiversita nella Pianura Padana, edita nell aprile 2007, riporta i risultati di un progetto biennale, attivato dalla Regione Lombardia in collaborazione con la Fondazione Lombardia per l Ambiente, che ha come scopo quello di identificare le aree a maggior naturalità e biodiversità ed evidenziare le principali criticità/opportunità per la realizzazione delle relative connessioni biologiche. Secondo quanto riportato nella suddetta pubblicazione il territorio comunale di Torre de Negri si trova parzialmente incluso in una delle aree classificate come prioritarie per la biodiversità nella Pianura Padana lombarda: n. 25 FIUME PO. 25 Fig Aree di Importanza Prioritaria per la Provincia di Pavia Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 97

99 AREA PRIORITARIA 25 Fiume Po Il Po è il principale fiume italiano, sia per lunghezza, 652 chilometri, sia per portata ed è alimentato, oltre che dalle sorgenti del Monviso, da ben 141 affluenti. L Area prioritaria comprende il tratto lombardo del fiume, sia in riva destra che sinistra, delimitata dalla fascia di esondazione duecentennale ampliata in corrispondenza dei paleoalvei. Per comprendere l importanza e le criticità ambientali del tratto in studio è comunque necessario considerare alcuni aspetti complessivi. Il bacino idrografico del Po costituisce, con i suoi oltre chilometri quadrati, il più esteso del nostro Paese, un quarto dell intero territorio nazionale, interessando Comuni, sei Regioni (Piemonte, Valle d Aosta, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia- Romagna) e la Provincia Autonoma di Trento. Su questo territorio insiste una popolazione di oltre 16 milioni di abitanti; si tratta di una delle aree europee più antropizzate, industrializzate e agricole. Ne consegue un impatto sull ecosistema fluviale altissimo e le condizioni di naturalità, soprattutto nel tratto di pianura, sono spesso di tipo residuale. L asta del Po ha sostanzialmente una connotazione artificiale, il cui regime di deflusso è influenzato dalle condizioni idrologiche, geomorfologiche, climatologiche, ma anche e soprattutto dalle sistemazioni idrauliche e di difesa del suolo che sono state operate lungo il corso suo e dei suoi affluenti. Da un punto di vista morfologico si sono infatti riscontrati: una tendenza dei tratti d alveo pluricursali a divenire unicursali, la riduzione abbastanza diffusa della larghezza d alveo e la diminuzione della sua lunghezza totale. La fascia del Po è stata individuata soprattutto perché è un area nella quale persistono, parzialmente, fenomeni geomorfologici caratteristici del dinamismo fluviale; questo consente l esistenza di cenosi di rilevante interesse naturalistico e di una elevata diversità ambientale, laddove le opere di difesa spondale non sono molto estese. Tale dinamismo consente infatti di mantenere situazioni topografiche e cenosi vegetali e animali caratteristiche di stati di evoluzione intermedia delle zone umide perifluviali. Questi processi non sono conservati in buono stato di integrità su tutto il tratto interessato ma, in generale, si assiste a una perdita di naturalità procedendo da monte a valle. Il tratto tra la confluenza con il Sesia e quella con il Ticino ha una struttura pluricursale e presenta la maggiore integrità di processi geomorfologici, grazie alla minor presenza di manufatti rispetto agli altri tratti del fiume. Nel tratto fra le due confluenze si concentrano le più dense popolazioni nidificanti di specie di uccelli di Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 98

100 interesse conservazionistico legate ai greti ben conservati. Fra queste sono da segnalare la Sterna comune (Sterna hirundo), il Fraticello (Sterna albifrons), il Corriere piccolo (Charadrius dubius) e l Occhione (Burhinus oedicnemus). Queste specie sono presenti con densità inferiori anche nei restanti tratti della golena fluviale, insieme ad altre specie di interesse conservazionistico, fra le quali il Succiacapre (Caprimulgus europaeus) e l Albanella minore (Circus pygargus). Tra gli habitat più importanti emergono il corso principale del fiume, ghiareti, sabbioni, paludi, lanche perifluviali, canneti, ontanete (Alnus glutinosa), saliceti, boscaglie di salici, boschi mesofili, fontanili di terrazzo, stagni, risorgive, terrazzi morfologici, cariceti, argini, campi coltivati, impianti arborei, pioppeti, incolti. Il tratto di Po lombardo è in gran parte privo di forme di tutela naturalistica; tuttavia include diversi siti Natura 2000, alcune Riserve Naturali, aree importanti per gli uccelli (IBA) e Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS). L area ospita, oltre a numerosi elementi focali: 22 specie o sottospecie endemiche; 13 specie inserite nella Lista Rossa IUCN; 33 specie inserite nell Allegato I della Direttiva Uccelli; 40 specie inserite negli allegati II, IV e V della Direttiva Habitat; 2 habitat prioritari secondo la Direttiva Habitat. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 99

101 RETE ECOLOGICA REGIONALE Con DGR n.8/8515 del 26 novembre 2008, la Regione Lombardia determina le modalità di attuazione della Rete Ecologica Regionale in raccordo con la programmazione territoriale degli Enti locali. La RER si compone di elementi raggruppabili in due livelli: Elementi primari ed Elementi di secondo livello. Gli ELEMENTI PRIMARI rientrano in buona parte in aree sottoposte a tutela quali Parchi Regionali, Riserve Naturali Regionali e Statali, Monumenti Naturali Regionali, Parchi Locali di Interesse Sovracomunale, Zone di Protezione Speciale e Siti di Importanza Comunitaria. a) Elementi di primo livello compresi nelle Aree prioritarie per la biodiversità Si tratta di Elementi primari individuati principalmente sulla base delle Aree prioritarie per la biodiversità, definite nell ambito della prima fase del presente progetto (Bogliani et al., 2007) ed approvate con D.d.g. 3 aprile 2007 n b) Altri elementi di primo livello Un numero ridotto di Elementi di primo livello, esterni alle Aree prioritarie per la biodiversità, sono stati individuati secondo i seguenti criteri: facendo riferimento a Elementi di primo livello presenti nelle Reti Ecologiche Provinciali; utilizzando le Aree importanti per la biodiversità (Bogliani et al. 2007) per connettere tra loro Elementi di primo livello altrimenti isolati. I GANGLI PRIMARI rappresentano i nodi prioritari sui quali appoggiare i sistemi di relazione spaziale all interno del disegno di rete ecologica. Per quanto riguarda le esigenze di conservazione della biodiversità nella rete ecologica, i gangli identificano generalmente i capisaldi in grado di svolgere la funzione di aree sorgente (source), ovvero aree che possono ospitare le popolazioni più consistenti delle specie biologiche e fungere così da serbatoi di individui per la diffusione delle specie all interno di altre aree, incluse quelle non in grado di mantenere popolazioni vitali a lungo termine di una data specie (aree sink) da parte delle specie di interesse. Si tratta di 18 aree che si appoggiano prevalentemente alle principali aste fluviali della pianura lombarda. I CORRIDOI PRIMARI sono gli elementi fondamentali per favorire la connessione ecologica tra aree inserite nella rete ed in particolare per consentire la diffusione Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 100

102 spaziale di specie animali e vegetali, sovente incapaci di scambiare individui tra le proprie popolazioni locali in contesti altamente frammentati. E da rimarcare che anche aree non necessariamente di grande pregio per la biodiversità possono svolgere il ruolo di corridoio di collegamento ecologico. I VARCHI rappresentano situazioni particolari in cui la permeabilità ecologica di aree interne ad elementi della Rete Ecologica Regionale (o ad essi contigue) viene minacciata o compromessa da interventi antropici, quali urbanizzazione, realizzazione di importanti infrastrutture, creazione di ostacoli allo spostamento delle specie biologiche. I varchi sono pertanto identificabili con i principali restringimenti interni ad elementi della rete oppure con la presenza di infrastrutture medie e grandi all interno degli elementi stessi, dove è necessario mantenere, nel primo caso, o ripristinare, nel secondo, la permeabilità ecologica. Gli ELEMENTI DI SECONDO LIVELLO svolgono una funzione di completamento del disegno di rete e di raccordo e connessione ecologica tra gli Elementi primari. Di seguito, vengono presentate le modalità di individuazione degli Elementi di secondo livello, che consistono in: a) Porzioni di Aree prioritarie per la biodiversità non ricomprese in Elementi di primo livello; b) Aree importanti per la biodiversità non ricomprese nelle Aree prioritarie; c) Elementi di secondo livello delle Reti Ecologiche Provinciali. In assenza di porzioni di territorio con caratteristiche naturali o naturaliformi in grado di garantire una sufficiente connessione ecologica tra Elementi di primo e/o secondo livello isolati dal resto del sistema della RER, sono stati individuati Elementi di secondo livello aventi prevalente funzione di connessione, sulla base delle Reti Ecologiche Provinciali, di studi settoriali, di analisi su ortofoto e sulla base del DUSAF 2, appoggiandosi prevalentemente a corsi d acqua facenti parte del sistema idrografico secondario quali torrenti, rogge, canali di irrigazione, fontanili. Secondo quanto riportato nella relazione Rete Ecologica Regionale pianura padana e oltrepo pavese il territorio oggetto di intervento si trova in parte lungo l Area Prioritaria dell asta fluviale del Po, in particolare incluso nei settori: n. 76 PO DI SAN CIPRIANO. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 101

103 L area è intersecata dal fiume Po da Sud Ovest a Nord Est e include per metà una porzione di Oltrepo pavese pianeggiante e con le prime colline di Stradella e per l altra metà il Basso Pavese. Fig Tavola n.76 della Rete Ecologica Regionale I terreni ricadono in parte nel piano fondamentale della pianura di età pleistocenica, intersecato dalla valle fluviale del Po, che rappresenta una dei maggiori elementi di interesse naturalistico dell area. Le golene del fiume Po, in quest area, mantengono in gran parte valori elevati di naturalità poiché, in questo tratto, il fiume ha un andamento meandreggiante e processi di erosione/deposizione ancora attivi. Di interesse naturalistico molto rilevante sono, a Nord del fiume, le testimonianze molto evidenti, e in qualche caso molto ben conservate, di paleomeandri della valle fluviale olocenica del Po, soprattutto alla base del terrazzo. In diversi di questi si è mantenuta una vegetazione palustre, comprese le formazioni di Ontano nero, che sopravvivono in biotopi di rilevante interesse. L elemento di maggior interesse naturalistico dell area è la golena del fiume Po, ancora ricco di ambienti naturali caratteristici. Dalle formazioni pioniere fino ai saliceti e alle zone umide laterali, che ospitano una fauna ricca e diversificata. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 102

104 I terreni sono coltivati prevalentemente a pioppeto, mais e riso a Nord del Po; nella fascia golenale sono abbondanti i pioppeti. Nella porzione a Sud del Po prevalgono i seminativi asciutti nella parte di pianura e i vigneti in quella collinare. RETE NATURA 2000 La Rete Natura 2000 è la rete europea di siti tutelati in virtù della Direttiva Uccelli e della Direttiva Habitat, la cui funzione è quella di garantire la sopravvivenza a lungo termine della biodiversità del continente europeo. La DIRETTIVA UCCELLI 79/409/EEC, recepita in Italia con la L.157/92, prevede la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi allo stato selvatico nel territorio europeo degli stati membri. In particolare, le specie contenute nell'allegato I della Direttiva, considerate di importanza primaria, devono essere soggette ad una tutela rigorosa ed i siti più importanti per queste specie vanno tutelati designandoli Zone di Protezione Speciale (ZPS), introdotte nella Rete Natura La DIRETTIVA HABITAT 92/43/EEC, recepita in Italia con il DPR 357/97 e il successivo DPR 120/2003, prevede la salvaguardia della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali e seminaturali nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli stati membri. Gli Stati sono tenuti ad identificare i psic, raccogliere i dati dei siti tramite la compilazione di formulari standard, sottoporli a valutazione della Commissione Tecnica Europea che li approva come SIC. In seguito alla pubblicazione dei SIC, gli Stati sono obbligati a designarli come Zona Speciale di Conservazione entro 6 anni. La Regione Lombardia con la D.G.R. 8 agosto 2003 n.7/14106 individua i soggetti gestori, definisce le modalità procedurali per l applicazione della valutazione di incidenza e fornisce i contenuti minimi dello studio per la valutazione d incidenza sui SIC e psic. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 103

105 SIC ZPS Confini provinciali Fig. 17 Rete Natura 2000 per la Lombardia Il territorio del Comune di Torre dè Negri non include alcun sito della Rete Natura 2000; ad una distanza di circa 3 km dai confini comunali, si trova la ZPS Po da Albaredo Arnaboldi ad Arena Po. Pertanto non si ritiene necessario la redazione di uno Studio per la Valutazione di Incidenza delle scelte del Piano del PGT di Torre de Negri, sui Siti della Rete Natura Zone di Protezione Speciale Siti di Interesse Comunitario Confini comunali Fig. 18- Rete Natura 2000 Per la Provincia di Pavia Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 104

106 5 QUADRO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO 5.1 Generalità Il Comune di Torre dè Negri è situato nella Provincia di Pavia e confina a nord e a ovest con il Comune di Belgioioso, a sud con il Comune di Spessa Po e ad est con i Comuni di Corteolona e di Costa di Nobili. Il centro comunale dista circa 17 Km. dal capoluogo provinciale, a cui è collegato tramite la strada provinciale SP n.9 Bascapè- Sostegno e la strada SP ex 55 n.234 Codognese. Il polo di riferimento per i servizi di maggior necessità è costituito dal centro abitato di Belgioioso che dista solo 1,5 Km. dal paese di Torre dè Negri Il territorio comunale ha un estensione di 403 ha ed è interessato nella parte sudoccidentale dal solco vallivo del PO a forma concava, secondo il tracciato di un paleomeandro del fiume, delimitato dal terrazzamento fluviale. La zona settentrionale e sud-orientale del comune, situata al livello fondamentale della pianura, presenta un andamento pianeggiante, a lieve pendenza verso sud-est. Le quote altimetriche del territorio comunale variano da un minimo di m.60 sul livello del mare (nella vallata) ad un massimo di m.75 sul piano fondamentale terrazzato. Il contesto territoriale in cui si situa il comune è di antiche tradizioni agricole e forestali, che ancora oggi ne determinano la fisionomia. Le superfici non utilizzate ai fini agricoli o forestali sono quelle occupate dai centri abitati e dagli insediamenti rurali, e quelle interessate da attività estrattive in atto. I centri abitati sono: il capoluogo, Torre dè Negri, il nucleo organizzatosi attorno alla Cascina Selvatica ed una limitata parte del centro abitato di Sostegno, che si estende maggiormente nel territorio del comune di Spessa. Gli insediamenti rurali sono la Cascina Campobello, la Cascina Selvatica e la Cascina Bellerio. Nella zona, e attorno a Sostegno, e nei pressi di Belgioioso si registra la presenza di qualche edificio sparso. Inoltre nel territorio comunale sono situati anche alcuni allevamenti suinicoli a sé stanti. Il territorio si presenta abbastanza ben infrastrutturato per quanto riguarda le esigenze di tipo agricolo mentre per le necessità insediative e di comunicazione presenta alcune carenze e difficoltà viabilistiche. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 105

107 Il sistema principale della rete stradale è costituito dalla strada provinciale che attraversa longitudinalmente il territorio comunale e permette l allacciamento alla strada statale Pavia-Cremona n.234, e alla provinciale per Stradella, dalle quali è possibile il collegamento con i maggiori centri regionali. Il territorio comunale non è interessato da reti ferroviarie e la stazione ferroviaria più vicina (Belgioioso) dista circa Km.2,5 dal centro del paese di Torre dè Negri. 5.2 Note storiche Le notizie che si hanno circa le origini e lo sviluppo storico di Torre dè Negri sono rintracciabili sinteticamente nel testo di Mario Merlo e Mazza Guida alla Provincia di Pavia. Secondo questo studio, nonostante il toponimo, nel territorio di Torre dè Negri non si riscontrano tracce di possibili fortilizi, né di torri difensive e pertanto sembrerebbe presumibile che il primitivo nucleo, sorto in epoca basso-medioevale sia stato originato da un antica fattoria di scolta recintata, che costituiva una barriera di sicurezza per la tranquillità del lavoro agricolo nei fondi. Il nome di Torre dè Negri pare sia stato assunto alla fine del XVII secolo quando il luogo pervenne in possesso del giureconsulto pavese Ludovico Negri e venne eretto in contea. Antecedentemente faceva parte dell importante vicariato di Belgioioso, feudo degli Estensi (sec.xvi) e secondo altri apparteneva agli Scanati ed era detto Torre degli Scanati L attuale struttura urbana ha avuto probabilmente origine nel 1786 quando, a seguito di una devastante piena del fiume Po il borgo originario è stato distrutto e gli abitanti si videro costretti a costruire in emergenza un porticato di rifugio in luogo più sicuro. Successivamente il porticato fu tamponato e suddiviso con murature trasversali, ricavando i locali delle abitazioni che ancora oggi sussistono lungo le due vie centrali. Dell antico borgo rimane traccia nelle mappe teresiane del 1722 che infatti collocano il centro abitato ad ovest della strada principale, dal lato opposto della C.na Selvatica, mentre l attuale paese si trova dalla stessa parte, come risulta già anche dalle mappe del nuovo censo del 1870 (vedi riproduzioni fotografiche seguenti). Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 106

108 Fig Riproduzione fotografica dell assetto abitativo Nel 1929 il Comune fu soppresso e unito a Belgioioso; nel 1947 fu ricostituito. La parrocchiale risulta dotata di beni già dal 1394 e tuttavia, l edificio attualmente esistente, risale solo al 1805, secondo un iscrizione presente sulla facciata. Di antica formazione risultano anche gli edifici del nucleo di Sostegno che ricadono in territorio comunale di Torre dè Negri. Tali unità edilizie non presentano tuttavia elementi di rilevante interesse storico-architettonico. Gli interventi edilizi recenti, che si sono concentrati lungo la provinciale, fino quasi a connettere il paese di Torre dè Negri con l insediamento di C.na Selvatica, sono quelli tipici delle urbanizzazioni a villette uni-bifamigliari, che non sempre risultano omogenei e compatibili con il carattere del tessuto edilizio del nucleo di antica formazione. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 107

109 Fig Riproduzione fotografica dell assetto abitativo Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 108

110 5.3 Caratteri del contesto ambientale Aspetti climatici Per quanto riguarda le condizioni climatiche del territorio comunale, sia per quanto riguarda i dati pluviometrici che le temperature rilevate, si fa riferimento alla relazione dello Studio Geologico redatto dal dr. geologo Maurizio Fasani nel gennaio Come indicato da tale studio il territorio comunale di Torre dè Negri presenta le caratteristiche di un clima temperato, complessivamente caratterizzato dal punto di vista pluviometrico dalla presenza di due massimi e due minimi ben marcati, che caratterizzano la distribuzione delle precipitazioni nell anno medio. Analizzando le precipitazioni massime si vede come il primo di essi ricada in Novembre, mentre il secondo in Maggio. I minimi li possiamo avere nei mesi di Gennaio e Luglio. Il quantitativo annuo medio di precipitazioni risulta compreso tra gli 800 e i 900 mm/anno. Per quanto riguarda la piovosità, si può evidenziare come tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90 ci siano stati inverni relativamente poveri di precipitazioni. Fa eccezione il Gennaio 1996 che è stato uno dei mesi più piovosi degli ultimi decenni. A Torre dè Negri esiste una stazione dell E.R.S.A.L., pertanto è stato possibile reperire dei dati più precisi riguardanti sia le precipitazioni che le temperature. A campione di tali indicazioni termo-pluviometriche è stato preso in esame il STAZIONE DI TORRE DE' NEGRI: Medie mensili delle precipitazioni (mm di pioggia) riferite al 1996 Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic ,4 44,8 6,4 34,4 32,6 53, ,4 71,8 112,4 100,4 74 media 756,2 mm di pioggia Tabella 1: Medie mensili delle precipitazioni (mm di pioggia) riferita alla stazione di Torre dè Negri La temperatura media delle massime annua risulta attestarsi sui 17,6, la temperatura minima media invece si stabilizza sugli 8,4. Di seguito vengono evidenziate nelle tabelle 2 e 3 le temperature medie riferite per ogni mese al 1996, che vengono messe in raffronto con le medie trentennali mensili della vicina stazione di Pavia. STAZIONE DI TORRE DE' NEGRI: Medie mensili della temperatura nel 1996 Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic ,5 3,1 7,3 13,9 18,7 23,2 23,7 23,4 16,8 13,7 7,8 3,1 Tabella 2: Medie trentennali della temperatura ( C) riferita alla stazione di Torre dè Negri Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 109

111 STAZIONE DI Pavia: Medie mensili della temperatura Periodo Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic ,1 3,3 7,8 12,2 16,6 20,3 23,2 22,5 19,1 13,5 7,6 2,9 Tabella 3: Medie trentennali della temperatura ( C) riferita alla stazione di Pavia Emerge come tendenzialmente nella parte di pianura dove è ubicato il comune di Torre dè Negri, a Sud-Ovest rispetto a Pavia, le temperature medie annue siano leggermente superiori, in special modo nei mesi estivi. Nel periodo invernale per la presenza di aria fredda ed in assenza di vento si determina la presenza di nebbia. Per quanto riguarda il vento si riscontra che la sua velocità nel territorio di Torre dè Negri è mediamente bassa con dati medi mensili che superano il metro al secondo solo nella stagione primaverile quando si verificano alcuni episodi di Folin Inquadramento geomorfologico suolo e sottosuolo Il territorio comunale di Torre dè Negri risulta per la maggior parte interessato da un unità che da un punto di vista geomorfologico, viene definita come Terrazzo fluviale recente (o Diluvium recente), connesso alle fasi deposizionali della glaciazione Wurm. Tale terrazzo costituisce il livello principale dell attuale Pianura Padana, che è denominato Piano generale Terrazzato (P.G.T.). Nella parte sud-occidentale del territorio comunale, la continuità areale del Fluviale Recente è interrotta dalla consistente incisione dovuta all alveo del fiume Po. La litologia del territorio di Torre dè Negri è quella dell unità geomorfologia derivata dalla forte erosione delle rocce alpine nell interglaciale Rin-Wurm e dal veloce accumulo di questi materiali con caratteristiche più di colmamento che di sedimentazione. Le alluvioni, superiormente all orlo dei terrazzi postglaciali, in particolare sono costituite da materiali provenienti dal disfacimento delle morene quaternarie del Varesotto, e da frequenti ciottoli porfirici della regione luganese. Si osservano vasti banchi superficiali di argilla più o meno alterata, alternata con complessi sabbiosi molto freschi, solo localmente limosi. Nell incisione del Po la litologia è costituita da un associazione di sabbie più o meno grossolane, talora ghiaiose, con una maggior presenza di argille limose. Secondo quanto riportato nella relazione contenuta nella studio geologico redatto dal Dr. Geologo Maurizio Fasani, al punto di vista geologico, gli unici affioramenti presenti Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 110

112 sono quelli rilevabili lungo la scarpata morfologica della zona di cava posta a Sud-Est del territorio comunale. Altri affioramenti presenti lungo la scarpa sono assai limitati poiché la vegetazione arborea ed arbustiva (noccioli, querce, pioppi, castani) non ne permettono una visione diretta. Nella zona pianeggiante inoltre, le pratiche colturali obliterano e rimaneggiano i litotipi affioranti, rendendo non sicura l interpretazione. Da un punto di vista geologico i terreni che interessano il territorio comunale sono impostati su depositi alluvionali di età quaternaria in giacitura sub-orizzontale che ricoprono in discordanza un substrato marino leggermente piegato, fisicamente collegato alle strutture affioranti nella vicina area collinare di San Colombano. Questi depositi sono di origine fluviale; si tratta di depositi continentali che prendono origine dalla dinamica fluviale del Fiume Po e dai suoi affluenti in funzione delle variazioni climatiche che si sono susseguite nel Pleistocene con le glaciazioni. Tali terreni appartengono alle seguenti formazioni: (Q1r): Alluvioni della superficie principale della Pianura Padana (Piano Generale Terrazzato - PGT), talora ricoperti localmente da limi successivi difficilmente distinguibili (Fluviale Wurmiano del Foglio n. 59 Pavia della Carta Geologica Italiana scala 1: ). Esse sono costituite prevalentemente da ghiaietto, da depositi sabbiosi, talora con intercalazioni di livelli argillosi. (Q2r): Alluvioni (Alluvium recente o Alluvium s.l.) sul fondo delle incisioni fluviali. Esse sono costituite prevalentemente da ghiaie, sabbie e limi. Localmente si rinvengono anche depositi torbosi. Le alluvioni della superficie principale della Pianura Padana (Q1r), sono un complesso alluvionale costituito essenzialmente da sabbie, ghiaie e limi, depositatesi durante la fase parossistica (fase cataglaciale) dell ultima glaciazione quaternaria. Su tali sedimenti terrigeni, noti in letteratura geologica come livello principale della pianura padana lombarda si è esercitata successivamente l azione erosiva dei principali corsi d acqua naturali (Fiume Po), dando origine ai caratteristici terrazzi alluvionali, di cui abbiamo una notevole testimonianza nella scarpata di terrazzo che divide la parte Sud-Occidentale del territorio dal resto del Comune di Torre dei Negri. Dal punto di vista geomorfologico, la rilevanza più importante è la già citata scarpata di terrazzo fluviale che scorre a circa 2,5 km a Sud dell abitato, creata dall azione Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 111

113 modellatrice del fiume Po. Da alcune misure effettuate, è stato possibile verificare che essa decresce da Ovest verso Est. Vi sono poi da segnalare delle piccole (intese come estensione lineare) scarpate agricole che in alcuni casi sono anche superiori al metro, eseguite in modo tale da regolare il deflusso delle acque verso Sud-Est, ovvero verso il Fiume Po. Nella porzione di territorio ubicata al piede della scarpata si segnala la presenza di un paleomeandro in cui scorre il fosso Canarolo. Dal punto di vista idrogeologico il territorio è fortemente influenzato dalla presenza del fiume Po che rappresenta il fondamentale polo di drenaggio del sistema idrogeologico della falda freatica, il cui livello statico risulta poco profondo rispetto al P.G.T.. Il deflusso della falda freatica si presenta piuttosto regolare, salvo variazioni di lieve entità a carattere stagionale, anche grazie alla discreta permeabilità orizzontale dei terreni. La circolazione idrica superficiale ha un deflusso lineare con andamento generalmente da nord-ovest a sud-est. Questo carattere idrogeologico naturale viene talora integrato con derivazioni in senso trasversale, destinate agli usi irrigui della campagna. Il suolo è infatti molto fertile ed è quindi in gran parte utilizzato a fini agricoli e forestali. In particolare il livello principale della Pianura (P.G.T.) è interessato principalmente dall attività agricola, mentre il territorio corrispondente all incisione valliva del PO è utilizzato quasi esclusivamente ad attività forestale, come risulta evidenziato nella tav.n.2. Sul pendio del terrazzamento sono presenti formazioni arbustive e cedui marginali che contribuiscono al mantenimento della fauna e rendono paesaggisticamente interessante la zona compresa all interno del paleomeandro del Po Idrologia La pianura a nord del Po è solcata da una fitta rete di acque artificiali, create dall uomo per la navigazione e per la bonifica o l irrigazione del territorio. I corpi idrici che la compongono sono i navigli e i grandi canali, che oggi hanno l esclusiva funzione di adduzione idrica ai comprensori irrigui, le rogge ed i roggioni con funzione analoga o di colatura (oppure mista) e l'intricatissima serie di acque che costituisce la rete Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 112

114 minore. L acqua, derivata direttamente dai fiumi, arriva quasi tutta dalla provincia di Milano. Pur con notevoli differenze, tutti i corsi d acqua artificiali sono caratterizzati da alcuni elementi comuni: la regolarità della morfologia dell alveo e la sistematicità con cui vengono sottoposti, per esigenze di funzionalità idrauliche, ad interventi manutentivi (manovre idrauliche, asciutte, sfalci della vegetazione, spurghi dei fondali, rifacimenti spondali, ecc.). Si può affermare che nella maggior parte dei casi questi corsi d'acqua sono caratterizzati da una grande monotonia ambientale, per la costanza della larghezza, della profondità, della velocità di corrente e della natura dei sedimenti Idrogeologia L indagine di campagna è stata finalizzata alla raccolta dei dati idrogeologici ed ha compreso, da un lato, il rilevamento delle caratteristiche litologiche dell orizzonte superficiale e, dall altro, la quotatura della superficie freatica. A queste indicazioni, si sono associate anche fonti bibliografiche già esistenti (Piano provinciale delle Cave) e dati messi a disposizione dall Ufficio Tecnico del vicino comune di Belgioioso. Pur essendo presenti sul territorio comunale numerosi pozzi è stato possibile in un solo caso effettuare direttamente la misura della falda. Data la superficialità della falda, almeno nella porzione bassa del territorio, la maggior parte dei pozzi è stata realizzata mediante infissione di puntazza, entro cui è installata una valvola a tenuta la quale non permette nessun tipo di misura. E stato possibile reperire alcuni dati di soggiacenza grazie al monitoraggio eseguito nei tre piezometri di controllo ubicati nella cava di sabbia situata nel comune di Costa dei Nobili al confinante con il comune di Torre dei Negri. Ulteriore misura è stata eseguita in un piezometro ubicato a Sud di Torre dei Negri nel comune di Spessa. Queste misure confrontate con i dati bibliografici hanno permesso di ricostruire l andamento delle isofreatiche. In questo modo si può osservare che la direzione principale della falda è verso Sud-Est, ovvero verso il Fiume Po, che indubbiamente esplica un intervento drenante. I valori misurati sono da considerare come indicativi della soggiacenza, in quanto le misure sono state effettuate durante un periodo di morbida (mese di Novembre). E ovvio che, durante i periodi di intensa attività agricola (Aprile Settembre), il livello Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 113

115 della falda può subire delle oscillazioni verso l alto, portandosi anche nei pressi del p.c.. Dal confronto delle isofreatiche con il piano campagna è possibile osservare che nella parte alta del comune la falda si mantiene circa a 10 m dal piano campagna. In prossimità della scarpata flette, seguendo l andamento morfologico, per emergere in alcuni casi in sorgente ai piedi della scarpata. Nella piana del fiume Po la soggiacenza della falda varia da circa -2,50 / -3 m. metri dal p.c. nel periodo invernale, mentre nel periodo estivo si attesta sui 1,5 m. SEZIONE IDROGEOLOGICA L andamento della successione stratigrafica nell ambito del territorio comunale e negli immediati dintorni è stata ricostruita nello studio geologico del Dr. Fasani sulla base delle stratigrafie di un pozzo dell acquedotto di Belgioioso, del pozzo comunale di Torre dè Negri (attualmente dimesso), di due sondaggi a carotaggio continuo ubicati nelle aree di cava e una sezione litostratigrafia eseguita lungo la scarpata di terrazzo nel comune di Spessa. Tale sezione ha andamento indicativamente NNO-SSE (Tav 6). Le correlazioni, pur rispettando la geometria dei depositi alluvionali in esame, sono state eseguite in modo da mettere in continuità laterale materiali aventi lo stesso ruolo nel sistema idrogeologico, ossia caratterizzati da un analogo grado di permeabilità: ghiaia con ghiaia, sabbia con sabbia ecc.. Non si è tenuto conto né del sistema deposizionale di appartenenza né dell età dei depositi. In pratica due formazioni contigue aventi le stesse caratteristiche idrogeologiche, che formano quindi un sistema acquifero continuo, anche se sono state deposte in tempi diversi, vengono considerate correlabili tra loro. E opportuno ricordare che la storia deposizionale dei diversi gruppi di sedimenti può spiegare alcune irregolarità dei passaggi laterali di facies. In ultimo, si è ritenuto giustificato talvolta correlare tra loro complessi di materiali di classi diverse, questo perché la distribuzione verticale dipende dalle variazioni nel tempo della competenza delle correnti che in un sistema di deposizione fluviale comportano differenze da punto a punto. La successione stratigrafica riportata nella sezione, nella parte centrale che più interessa il territorio comunale di Torre dei Negri, è caratterizzata dalla presenza continua di una prima litozona che si estende sino alla profondità di circa m ed è costituita da sabbia e sabbia-ghiaiosa localmente con possibili intercalazioni di livelli Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 114

116 argillosi e limoso-sabbiosi; tali intercalazioni presentano spessori ridotti ed arealmente limitati. Questi sedimenti essenzialmente sabbiosi sono anche sede della falda freatica a pelo libero che interessa uniformemente tutto il territorio comunale. Tale litozona, tra l altro riscontrabile a livello regionale, è soggetta direttamente agli apporti idrici per infiltrazione (prima falda o falda libera) provenienti dalla superficie. Risulta quindi inadatta, per le compromesse caratteristiche qualitative, ad uno sfruttamento idrico finalizzato al consumo umano. Infatti non è protetta a tetto da orizzonti impermeabili che possono impedire o trattenere la percolazione di sostanze nocive in falda. Localmente sono presenti, al di fuori però del territorio comunale, orizzonti argillosi (riscontrati ad esempio nel pozzo di Belgioioso) o argilloso-limosi che potrebbero fare da separatori tra più falde sovrapposte. Tuttavia, nonostante questa loro presenza come livello intermedio di separazione a bassa permeabilità, è probabile che i differenti livelli acquiferi siano, a grande scala, fra loro in comunicazione Idrografia Nel territorio comunale di Torre dei Negri è presente una complessa rete idrografica in cui sono riconoscibili due sistemi: 1. Il sistema costituito dai canali principali di natura antropica, da cui dipartono una serie di altri canali di minore entità. 2. Il sistema costituito da canalizzazioni artificiali (antropica) di minore entità. A questo gruppo appartengono tutti i canali utilizzati per l irrigazione. La loro individuazione è stata effettuata mediante il confronto fra la cartografia I.G.M. (scala 1:25.000), i fogli catastali (scala 1:2.000)e le carte tecniche regionali C.T.R. (scala 1:10.000). La gestione di questi e dovuta a consorzi di bonifica (Est Ticino-Villorese) ad associazioni di privati e a privati. 3. Il sistema di canali scolatori. A questo sistema appartengono tutti quei canali di minore entità e che convogliano le acque di scolo delle campagne Reticolo idrico minore Per la definizione del reticolo minore lo studio del dr. Fasani ha fatto riferimento ai contenuti normativi sia nazionali che regionali, come riportato ampliamente nel cap. 3, e nello specifico: Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 115

117 Regio Decreto del 25 Luglio 1904 n. 523 artt.96-97: Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. Regio Decreto n 368 del 1904 inerente a canali e opere di bonifica. Deliberazione della Giunta Regionale n. 7/ /Agosto/2003 (modifica della D.G.R. n. 7/7868 del 25/01/2002). In base alle sopraindicate leggi e soprattutto facendo riferimento ai D.G.R. su tutto il territorio comunale non sono stati riconosciuti canali o fossi di competenza Comunale. Tutti i corsi d acqua presenti sono di natura artificiale pertanto risultano essere di proprietà privata (le cui acque derivano da canali gestiti da consorzi) o gestiti (tramite concessione di derivazione), in base a ciò nel presente elaborato sono riportati tutti i corsi d acqua anche se non ascrivibili al reticolo minore. In conformità a quanto descritto in questa sede non sono state definite le fasce di rispetto poiché, sul territorio comunale non sono presenti corsi d acqua la cui proprietà o gestione sia di pertinenza comunale ma, sono di proprietà o in gestione di consorzi, enti o privati. Questi hanno la responsabilità della manutenzione e della gestione dei vari canali. Per i canali e le altre opere di bonifica si fa riferimento alle disposizioni del R.D. 368 del 1904 che indica all interno di ben definite fasce di rispetto e di pertinenza: le attività vietate (art. 133) e quelle consentite previa autorizzazione (art 134, 135) o nulla osta-idraulico (art. 138). In base a tutto ciò le attività di polizia idraulica e di buon funzionamento dei corsi d acqua risultano essere a carico dei singoli proprietari o dei gestori L uso del suolo Ai fini di aggiornamento ed approfondimento del dettaglio della base informativa esistente, nell estate del 2000 è stato formalizzato un accordo tra l ERSAF e la Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia per la realizzazione di un nuovo progetto denominato Destinazione d Uso dei Suoli Agricoli e Forestali (DUSAF). Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 116

118 U - aree urbanizzate S - seminativi R - aree sterili B boschi N - vegetazione naturale A - aree idriche L - legnose agrarie P prati Confini comunali Fig. 21 Carta Uso del Suolo per l area in esame Scopo del progetto è stato quello di realizzare una base informativa omogenea di tutto il territorio lombardo sulla destinazione d'uso dei suoli, per consentire un'efficace pianificazione territoriale degli interventi nel settore agricolo e forestale e per fornire un supporto per l'istruttoria ed il controllo delle domande di contributo degli agricoltori. La legenda è articolata in classi, che comprendono raggruppamenti omogenei d uso del suolo per macro tipologie indicate tramite una sigla. Le classi che si riscontrano sul territorio comunale di Torre de Negri sono le seguenti: Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 117

119 L= LEGNOSE AGRARIE L7= Pioppeti impianti di pioppo ad alto fusto per la produzione di legname, comprendono anche gli impianti con individui di giovane età o quelli appena utilizzati; B= BOSCHI B1= boschi costituiti da piante di latifoglie, sia di norma provenienti da seme, sia sottoposti a tagli periodici più o meno frequenti. Appartengono a questa sottoclasse anche i boschi di latifoglie diversamente governati, intesi come boschi costituiti da piante di latifoglie in cui non è riconoscibile una forma di governo prevalente; B1u= vegetazione arbustiva e arborea ripariale; N= VEGETAZIONE NATURALE N8= vegetazione prevalente erbacea/arbustiva, a volte discontinua e rada, a volte in associazione a specie arboree, o caratterizzata da alternanza di macchie di vegetazione arborea; N8b= presenza di alcuni individui a portamento arboreo o di macchie di vegetazione in avanzata evoluzione verso forme forestali; R= AREE STERILI R4= ambiti degradati soggetti ad usi diversi comprendono tutte le aree degradate per mancanza di vegetazione, non incluse nelle classi precedenti e non classificate nella tipologia di urbanizzato, aree in trasformazione R2 = aree di escavazione di cava S= SEMINATIVI S1= terreni interessati da coltivazioni erbacee soggetti all avvicendamento o alla monocoltura, nonché terreni a riposo. In caso di presenza di apprezzamenti di seminativi frammisti a piccoli appezzamenti coltivati a riso in cui si riconosca la prevalenza dei primi sui secondi, si utilizza la lettera r= con risaie; S7= risaie superfici utilizzate per la coltura del riso I terreni agricoli sono destinati per il 70 % dell area comunale alla coltivazione del riso misto a seminativo, il 17% del territorio è occupato dai pioppeti (esclusivamente nella parte comunale sotto la scarpata), il 6% è stato completamente urbanizzato e il 2% del territorio è stato adibito ad attività estrattive. Interessante è notare come il 5% del territorio è occupato da boschi a latifoglie, concentrati solo lungo la scarpata di terrazzo. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 118

120 boschi e latifoglie pioppeti aree estrattive seminativo semplice con risaie seminativo semplice risaie risaie miste a seminativo urbanizzato Fig. 22 Uso del suolo del territorio comunale di Torre de Negri Qualità dell aria I dati riportati nel seguente paragrafo sono emersi dall analisi del Rapporto sullo Stato dell Ambiente in Lombardia , dalle informazioni contenute nel data base dell INEMAR e dal Rapporto sulla Qualità dell aria di Pavia e Provincia L alterazione della composizione dell atmosfera rappresenta un elemento di grande attenzione per i decisori e per la cittadinanza a causa degli effetti che può produrre sul benessere della popolazione e degli ecosistemi nonché sull integrità dei beni materiali. VALUTAZIONE QUALITÀ DELL ARIA RISPETTO NORMATIVA VIGENTE GLI EFFETTI SULLA SALUTE E SULL' AMBIENTE L'importanza della determinazione degli inquinanti atmosferici è conseguente all'influenza che tali sostanze hanno sulla salute degli esseri viventi e sull'ambiente in generale. Gli apparati più soggetti agli effetti delle sostanze immesse in atmosfera sono quelli deputati alla respirazione e alla fotosintesi. Le sostanze più dannose sono quelle di tipo gassoso e le particelle più sottili che riescono ad arrivare nelle profondità dell'apparato Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 119

121 respiratorio e fotosintetico superando le barriere di difesa presenti nelle vie aeree superiori e negli apparati fogliari. Le patologie conseguenti possono perciò interessare i bronchi, il parenchima o la pleura cosi come il floema fogliare. Dagli studi epidemiologici più recenti emerge un'evidenza medica e scientifica dovuta all'esposizione alla materia particolata fine (particelle di dimensione inferiore ai 10 µm) e ultrafine (particelle di dimensione inferiore a 0.1 µm). Il particolato atmosferico di queste dimensioni riesce a penetrare in profondità nell'apparato respiratorio. Si parla infatti di frazione "respirabile" per le particelle di diametro al di sotto di 10 µm, e toracica per quelle più piccole di 2.5 µm. Biossido di Zolfo (SO2) Il biossido di zolfo, o anidride solforosa, è un gas la cui presenza in atmosfera è dovuta alla combustione di combustibili fossili contenenti zolfo, quali carbone, petrolio e derivati. Per quanto riguarda il traffico veicolare, la sua principale sorgente è costituita dai veicoli diesel. Data l elevata solubilità in acqua, il biossido di zolfo contribuisce al fenomeno delle piogge acide trasformandosi in anidride solforica e, successivamente, in acido solforico, a causa delle reazioni con l umidità presente in atmosfera. Gli effetti registrati ai danni della salute umana variano a seconda della concentrazione e del tempo di esposizione, e vanno da irritazioni a occhi e gola, a patologie dell apparato respiratorio come bronchiti, tracheiti e malattie polmonari in caso di esposizione prolungata a concentrazioni maggiori. Ossidi di Azoto (NO e NO2) Gli ossidi di azoto (NOX), vengono prodotti durante i processi di combustione a causa della reazione che, ad elevate temperature, avviene tra l azoto e l ossigeno contenuto nell aria. Tali ossidi vengono emessi direttamente in atmosfera a seguito di tutti i processi di combustione ad alta temperatura (impianti di riscaldamento, motori dei veicoli, combustioni industriali, centrali di potenza, ecc.). L NO2 è un inquinante per lo più secondario, che si forma in seguito all ossidazione in atmosfera dell NO, relativamente poco tossico. Esso svolge un ruolo fondamentale nella formazione dello smog fotochimico in quanto costituisce l intermedio di base per la produzione di inquinanti secondari molto pericolosi come l ozono, l acido nitrico, Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 120

122 l acido nitroso. Una volta formatisi, questi inquinanti possono depositarsi al suolo per via umida (tramite le precipitazioni) o secca, dando luogo al fenomeno delle piogge acide, con conseguenti danni alla vegetazione e agli edifici. Gli NOx, ed in particolare l NO2, sono gas nocivi per la salute umana in quanto possono provocare irritazioni delle mucose, bronchiti e patologie più gravi come edemi polmonari. Monossido di carbonio (CO) Il monossido di carbonio (CO) è un gas risultante dalla combustione incompleta di gas naturali, propano, carburanti, benzine, carbone e legna. Le fonti di emissione di questo inquinante sono sia di tipo naturale che di tipo antropico; la principale fonte di emissione da parte dell uomo è il traffico autoveicolare, oltre che alcune attività industriali come la produzione di ghisa e acciaio, la raffinazione del petrolio, la lavorazione del legno e della carta. Le sue concentrazioni in aria ambiente sono strettamente legate ai flussi di traffico locali, e gli andamenti giornalieri rispecchiano quelli del traffico. Il CO può venire assunto dall organismo umano per via inalatoria, ha la capacità di legarsi con l'emoglobina in quanto ha una maggiore affinità rispetto all O2, e forma con essa carbossiemoglobina, riducendo così la capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti. Gli effetti nocivi sono quindi riconducibili ai danni causati dall ipossia a carico del sistema nervoso, cardiovascolare e muscolare, comportando una diminuzioni delle funzionalità di tali apparati e affaticamento, sonnolenza, emicrania e difficoltà respiratorie. Ozono (O3) L Ozono è un inquinante secondario, la cui formazione avviene in seguito a reazioni chimiche in atmosfera tra i suoi precursori (soprattutto ossidi di azoto e composti organici volatili), favorite dalle alte temperature e dal forte irraggiamento solare. Tali reazioni causano la formazione di un insieme di diversi composti, tra i quali, oltre all ozono, nitrati e solfati, perossiacetilnitrato (PAN), acido nitrico e altro ancora, che nell insieme costituiscono il tipico inquinamento estivo detto smog fotochimico. Essendo fortemente ossidante, l ozono può attaccare tutte le classi delle sostanze biologiche con cui entra in contatto. Particolarmente esposti sono i tessuti delle vie respiratorie. Si riscontrano disagi e patologie dell apparato respiratorio, irritazioni agli Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 121

123 occhi, al naso e alla gola e mal di testa già a partire da esposizioni di soggetti sani a concentrazioni medie orarie di 200 µg/mc; decrementi della funzionalità respiratoria nei bambini e nei giovani a concentrazioni orarie nel range Particolato atmosferico aerodisperso PM (Particulate Matter) è la definizione generale di una miscela di particelle solide e liquide (particolato) di diverse caratteristiche chimico-fisiche e diverse dimensioni che si trovano in sospensione nell'aria. Tali sostanze possono avere origine sia da fenomeni naturali sia, in gran parte, da attività antropiche, in particolar modo da traffico veicolare e processi di combustione. Inoltre, esiste un particolato di origine secondaria dovuto alla compresenza in atmosfera di altri inquinanti come NOX e SO2 che, reagendo fra loro e con altre sostanze presenti nell'aria, danno luogo alla formazione di solfati, nitrati e sali di ammonio. L insieme delle particelle sospese in atmosfera è chiamato PTS (Polveri Totali Sospese). Al fine di valutare l impatto del particolato sulla salute umana si possono distinguere una frazione in grado di penetrare nelle prime vie respiratorie (naso, faringe, laringe) e una frazione in grado di giungere fino alle parti inferiori dell apparato respiratorio (trachea, bronchi, alveoli polmonari). La prima corrisponde a particelle con diametro aerodinamico inferiore a 10 µm (PM10), la seconda a particelle con diametro aerodinamico inferiore a 2.5 µm (PM2.5). A causa della sua composizione, il particolato presenta una tossicità che non dipende solo dalla quantità in massa ma dalle caratteristiche fisico-chimiche; la tossicità viene amplificata dalla capacità di assorbire sostanze gassose come gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e i metalli pesanti, di cui alcuni sono potenti agenti cancerogeni. Inoltre, le dimensioni così ridotte permettono alle polveri di penetrare attraverso le vie aeree fino a raggiungere il tratto tracheo-bronchiale, causando disagi, disturbi e malattie all apparato respiratorio. LA NORMATIVA SUGLI INQUINANTI ATMOSFERICI Per i principali inquinanti atmosferici, al fine di salvaguardare la salute e l ambiente, la normativa stabilisce limiti di concentrazione, a lungo e a breve termine, a cui attenersi. Per quanto riguarda i limiti a lungo termine viene fatto riferimento agli standard di qualità e ai valori limite di protezione della salute umana, della vegetazione e degli Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 122

124 ecosistemi (D.P.C.M. 28 marzo 1983 D.P.R. 203/88 D.M. 25 novembre 1994 D.M. 60/02 - D. L.vo 183/04) allo scopo di prevenire esposizioni croniche. Per gestire episodi d inquinamento acuto vengono invece utilizzate le soglie di allarme (D.M. 60/02; D.Lgs 183/03). La valutazione della qualità dell aria ambiente negli ultimi anni ha ricevuto nuovi impulsi, a livello di Comunità Europea, attraverso l emanazione di alcune direttive, recepite in Italia nel 1999 e nel 2002, che aggiornano l elenco degli inquinanti da considerare e fissano nuovi valori limite. La Tabella seguente riassume i limiti previsti dalla normativa per i diversi inquinanti considerati. Sono inclusi sia i limiti a lungo termine che i livelli di allarme. VALORI LIMITE DEI PRINCIPALI INQUINANTI Biossido di zolfo Biossido di Azoto Ossidi di Azoto Valore limite (µg/m3) Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 24 volte per anno civile) Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 3 volte per anno civile) Valore limite protezione ecosistemi Periodo di mediazione ora ore 20 Soglia di allarme 500 Valore limite (µg/m3) Standard di qualità (98 percentile rilevato durante l anno civile) Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 18 volte per anno civile) Valore limite protezione salute umana Soglia di allarme 400 Valore limite (µg/m3) Valore limite protezione vegetazione Anno civile e inverno (1 ott 31 mar) 1 ora (rilevati su 3 ore consecutive) Periodo di mediazione legislazione D.M. n.60 del 2/4/02 D.M. n.60 del 2/4/02 D.M. n.60 del 2/4/02 D.M. n.60 del 2/4/02 legislazione ora D.P.R. 203/88 200(+40) 1 ora 40 (+8) Anno civile 1 ora (rilevati su 3 ore consecutive) Periodo di mediazione 30 Anno civile D.M. n.60 del 2/4/02 D.M. n.60 del 2/4/02 D.M. n.60 del 2/4/02 legislazione D.M. n.60 del 2/4/02 Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 123

125 Monossido di Carbonio Ozono Valore limite (µg/m3) Valore limite protezione salute umana Valore limite (µg/m3) Valore bersaglio per la protezione della salute umana Valore bersaglio per la protezione della vegetazione Periodo di mediazione 10 8 ore Periodo di mediazione ore AOT40 (maglug) su 5 anni Soglia di informazione ora Soglia di allarme ora legislazione D.M. n.60 del 2/4/02 legislazione D.L.vo n /5/04 D.L.vo n /5/04 D.L.vo n /5/04 D.L.vo n /5/04 Idrocarburi non Metanici Valore limite (µg/m3) Periodo di mediazione Benzene Valore obiettivo 5 (+4) Anno civile Benzo(a)pirene Valore obiettivo 0,001 Anno civile legislazione D.M. n.60 del 2/4/02 D.M. 25/11/94 e Dir 107/04/CE Particolato fine PM10 Valore limite (µg/m3) Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 35 volte per un anno civile) Valore limite protezione salute umana Periodo di mediazione ore 40 Anno civile legislazione D.M. n.60 del 2/4/02 D.M. n.60 del 2/4/02 RAPPORTO SULLA QUALITA DELL ARIA La Rete di rilevamento della Qualità dell Aria della Lombardia è attualmente composta da 151 stazioni fisse, che per mezzo di analizzatori automatici forniscono dati in continuo, ad intervalli temporali regolari. I valori registrati dalle centraline fisse vengono integrati con quelli rilevati durante campagne di misura realizzate mediante 20 laboratori mobili e 57 campionatori gravimetrici destinati al rilevamento del solo particolato fine. L insieme di queste informazioni consente di monitorare dettagliatamente l andamento spaziale e temporale dell inquinamento atmosferico sul territorio regionale. Negli ultimi anni si è registrato un sensibile miglioramento della qualità dell aria per alcuni inquinanti grazie all effetto congiunto di più fattori. La trasformazione degli impianti termici civili ha notevolmente contribuito alla riduzione Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 124

126 dei livelli di NO2 (biossido d azoto) nonché alla drastica riduzione dei livelli di SO2 (biossido di zolfo). L evoluzione tecnologica del parco veicolare circolante e l introduzione della marmitta catalitica hanno invece favorito la diminuzione sia dei livelli di NO2 e CO (monossido di carbonio) che di benzene. Infine, l adozione delle migliori tecnologie nei processi produttivi derivata dalle richieste del D.P.R. 203/1988 e la delocalizzazione delle industrie pesanti sono fra le ragioni principali del decremento dagli anni 70 ai 90 delle concentrazioni di particolato totale sospeso. La qualità dell aria nella Regione Lombardia è monitorata, come già riportato, da una rete fissa di 151 stazioni, 15 delle quali poste in Provincia di Pavia. Le misure ottenute vengono annualmente esposte nel Rapporto sulla qualità dell aria in Provincia di Pavia. Come per tutta la Regione, il biossido di zolfo (SO2) non si presenta più come un inquinante critico e le emissioni sono riferibili per il 70% alla produzione di energia, alla combustione industriale e ai processi produttivi. Nel caso degli NOx si rileva che gli apporti più significativi sono determinati dal settore dei trasporti, dell industria e della produzione di energia elettrica. Le sorgenti principali delle polveri sono le attività agricole, i trasporti, il riscaldamento degli edifici e poche fonti puntuali. In provincia di Pavia la densità emissiva di particolato è caratterizzata da tre aree omogenee: quella montana-collinare (con densità media inferiore a 1 t/km ), quella di pianura (tra 1 e 2 t/km ) e quella dei cinque comuni con i valori più elevati, nei quali prevalgono o le emissioni puntuali o quelle areali (tipiche di area urbana). La specificità dell agricoltura come fonte emissiva di PM10 deriva principalmente dalla combustione a cielo aperto dei residui colturali delle risaie. L agricoltura è una fonte rilevante anche di altre emissioni: rispetto al totale provinciale emette il 34% del PM2,5, il 70% del metano e del protossido di azoto, il 97% dell ammoniaca e il 40% del CO. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 125

127 Principali sorgenti emissive di inquinanti in Provincia di Pavia Inquinanti Biossido di Zolfo SO2 Biossido di Azoto NO2 Monossido di Carbonio CO Precursore dell Ozono O3 Particolato fine PM10 Idrocarburi non metanici (IPA, Benzene) Principali sorgenti di emissione 57% produzione di energia e trasformazione del combustibile 23% processi produttivi 31% trasporto su strada 23% trasporto su strada 47% agricoltura 22% trasporto su strada 38-46% agricoltura 14-15%trasporto su strada e combustioni 97% agricoltura Secondo quanto riportato nel Rapporto sulla Qualità dell Ambiente in Lombardia, per l anno 2006, in Provincia di Pavia, il PM10 si presenta come l inquinante più critico, superando abbondantemente i limiti di legge, mentre il CO non presenta criticità. Le concentrazioni di ozono e di NO2 non hanno superato i limiti previsti a protezione della salute umana, rispettivamente per la massima concentrazione oraria e il valore medio annuo. INVENTARIO DELLE EMISSIONI IN LOMBARDIA L'inventario regionale delle emissioni in Lombardia è basato sul database INEMAR (INventario EMissioni in ARia), un archivio che permette di stimare le emissioni a livello comunale per diversi inquinanti, attività e combustibili. In questo archivio informatico sono raccolte tutte le informazioni necessarie per la stima delle emissioni: gli indicatori di attività (ad esempio consumo di combustibili, consumo di vernici, quantità di rifiuti incenerita, ed in generale qualsiasi parametro che traccia l'attività dell'emissione), i fattori di emissione (ovvero la quantità in massa di inquinante emesso per unità di prodotto o di consumo), i dati statistici necessari per la disaggregazione spaziale e temporale delle emissioni (come la popolazione residente, il numero di addetti per una specifica attività produttiva, ecc.), e le procedure di calcolo definite nelle diverse metodologie per stimare le emissioni. Dopo la stima iniziale delle emissioni dei principali inquinanti per l anno 1997, che ha costituito una delle basi per lo sviluppo del Piano Regionale Qualità dell Aria (PRQA), il sistema INEMAR è stato aggiornato per gli inventari degli anni 2001, 2003, 2005 e Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 126

128 Dopo la stima iniziale delle emissioni dei principali inquinanti per l anno 1997, che ha costituito una delle basi per lo sviluppo del Piano Regionale Qualità dell Aria, il sistema INEMAR è stato aggiornato per gli inventari degli anni 2001, 2003, 2005 e Acidificanti (t/anno/kmq) Le emissioni di acidificanti comprendono quelle di SO2, NOx e NH3 3 17,1 0,3-3 0,2 0,3 0,1 0,2 0 0,1 Fig. 23 Emissioni di acidificanti in Lombardia Il territorio comunale di Torre de Negri ricade nella fascia di valori 0,1 0,2 t/anno/kmq per livello di emissione di sostanze acidificanti, SO2, NOx e NH3. Ripartizione emissioni SOx - provincia di PV Ripartizione emissioni NOx - provincia di PV Produzione energia e trasf. combustibili Combustione non industriale Combustione nell industria Processi produttivi Estrazione e distribuzione combustibili Altre sorgenti e assorbimenti Uso di solventi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 127

129 Gas Serra (Kt/kmq) Le emissioni di gas serra comprendono quelle di CO2, di CH4 e quelle di N2O CO2 equivalente Fig. 24 Emissioni di gas serra in Lombardia Il territorio comunale di Torre de Negri ricade nella fascia di valori 1 2 kt/kmq per emissione di gas serra, CO2, di CH4 e quelle di N2O. Ripartizione emissioni di CO2 in provincia di Pavia Produzione energia e trasf. combustibili Combustione non industriale Combustione nell industria Processi produttivi Estrazione e distribuzione combustibili Altre sorgenti e assorbimenti Uso di solventi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 128

130 Precursori Ozono troposferico (t/kmq) Le emissioni dei precursori dell'ozono troposferico comprendono quelle di NOx, COVNM, CO e CH Fig. 25 Emissioni di precursori ozono in Lombardia Il territorio comunale di Torre de Negri ricade nella fascia di valori 0-14 t/kmq per l emissione di gas precursori dell ozono troposferico. Ripartizione emissioni CO in provincia di PV Ripartizione emissione COV in provincia di PV Produzione energia e trasf. combustibili Combustione non industriale Combustione nell industria Processi produttivi Estrazione e distribuzione combustibili Altre sorgenti e assorbimenti Uso di solventi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 129

131 La delibera di Giunta Regione Lombardia n.5290 del 2 agosto 2007 individua Torre dè Negri tra i 151 comuni su 190 della Provincia di Pavia in Zona B Zona di pianura - area caratterizzata da: - concentrazioni elevate di PM10, con maggior componente secondaria; - alta densità di PM10 e Nox, sebbene inferiore a quella della zona A; - alta densità di emissione di NH3 (di origine agricola e da allevamento); - situazione metereologica avversa per la dispersione degli inquinanti (velocità del vento limitata, frequenti casi di inversione termica, lunghi periodi di stabilità atmosferica, caratterizzata da alta pressione); - densità abitativa intermedia, con elevata presenza di attività agricole e di allevamento. La stessa delibera con riferimento alla precedente D.G.R. del 19/10/2001 n.7/6501 indica la zona di Trovo come Zona di mantenimento e inquadra i piani di azione per ridurre l inquinamento atmosferico. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 130

132 5.3.9 Gestione acque Rete fognaria ed impianti tecnologici CLASSIFICAZIONE CORSI D ACQUA NATURALI E ARTIFICIALI Il Programma di Tutela e Uso delle Acque della Lombardia classifica i corsi d acqua della regione, definendone lo Stato Ecologico con l utilizzo sia di parametri chimico - fisici di base relativi al bilancio dell ossigeno ed allo stato trofico (indice Livello di Inquinamento da Macrodescrittori - L.I.M.), sia la composizione della comunità macrobentonica delle acque correnti (Indice Biotico Esteso - I.B.E.). Stato ecologico dei corsi d acqua (SECA) classe 1 ottimo classe 2 buono classe 3 sufficiente classe 4 scadente classe 5 pessimo Stato ecologico dei laghi secondo la nuova metodologia IRSA-CNR classe 1 ottimo classe 2 buono classe 3 sufficiente classe 4 scadente classe 5 pessimo Misura dello stato ecologico dei corsi d acqua (SECA) alle stazioni di monitoraggio ARPA Stazioni dei corsi d acqua naturali Stazioni dei canali artificiali classe 1 ottimo classe 1 ottimo classe 2 - buono classe 2 - buono classe 3 - sufficiente classe 3 - sufficiente classe 4 - scadente classe 4 - scadente classe 5 pessimo classe 5 pessimo Fig Corpi idrici significativi ai sensi del Dlgs , n.152 e succ. modif. e integr. Relativamente al territorio comunale di Torre dè Negri lo stato ecologico dei corsi d acqua e dei canali artificiali presenti è giudicato sufficiente. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 131

133 CLASSIFICAZIONE ACQUE SOTTERRANEE - CLASSIFICAZIONE QUANTITATIVA Allo scopo di verificare le condizioni di sostenibilità e di pianificare gli interventi, il Programma di Tutela e Uso delle Acque, classifica lo stato quantitativo delle acque sotterranee. Dall'analisi delle differenze piezometriche tra il livello di riferimento e quello attuale, è possibile affermare che l impatto antropico legato all' estrazione di acque sotterranee dell area di pianura è in generale trascurabile e che sussistono condizioni di equilibrio idrogeologico in gran parte della pianura lombarda, fatta eccezione per le aree di Bergamo, Brescia, Mantova e Oltrepò, in cui i prelievi si mantengono più elevati della ricarica. - CLASSIFICAZIONE QUALITATIVA Le acque sotterranee vengono inoltre classificate dal PTUA per il loro stato qualitativo. L allegato 1 del D.Lgs.152/99 definisce le modalità per la classificazione qualitativa delle acque sotterranee: la presenza di inquinanti organici o inorganici in concentrazioni superiori al valore soglia determina il passaggio alla classe 4 (impatto antropico rilevante con caratteristiche idrochimiche scadenti) o alla classe 0, se il superamento è imputabile a inquinanti inorganici di origine naturale. L analisi condotta sulla qualità delle acque nei diversi settori evidenzia che il 32% delle acque sotterranee della pianura lombarda è di classe 0. Questo tipo di classificazione, legata alla presenza di inquinanti di origine naturale, non lascia spazio di intervento per un eventuale recupero qualitativo. Tuttavia, trattandosi di acque naturalmente destinate al consumo umano, necessitano di idonei trattamenti di potabilizzazione prima dell erogazione in rete acquedottistica. AREE RICHIEDENTI SPECIFICHE MISURE DI PREVENZIONE DALL INQUINAMENTO ZONE VULNERABILI DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA Il D.Lgs.152/99 ha effettuato una prima designazione di zone vulnerabili all inquinamento da nitrati provenienti da fonti agricole, individuando come tali, per quanto riguarda il territorio lombardo, quelle di cui al regolamento attuativo della legge regionale 15 dicembre 1993, n.37, approvato con la succitata delibera. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 132

134 Ai fini di procedere alla revisione e al completamento della suddetta designazione, il Programma di Tutela e Uso delle Acque ha individuato il livello di vulnerabilità delle diverse aree. Nella definizione delle vulnerabilità integrate il territorio è stato articolato in quattro classi: zone vulnerabili da carichi di provenienza francamente agro zootecnica, zone vulnerabili da carichi anche di provenienza civile industriale, zone di attenzione, zone non vulnerabili. Le zone individuate come vulnerabili costituiscono il 13 % circa della superficie regionale, il 19 % della SAU regionale e il 26 % della SAU di pianura. Mentre quelle definite di attenzione rappresentano il 23,5 % circa della superficie regionale. zone vulnerabili da nitrati provenienza agrozootecnica zone vulnerabili da nitrati agricoli e civili-industriali zone di attenzione zone non vulnerabili Fig Classificazione delle aree di vulnerabilità della Regione Lombardia Dall analisi della carta sulla Vulnerabilità integrata del territorio lombardo, il Comune Torre dè Negri risulta in zona non vulnerabile. - ZONE VULNERABILI DA PRODOTTI FITOSANITARI L articolo 20 del D.Lgs.152/99 prevede una particolare protezione ambientale per le aree nelle quali le risorse idriche risultano vulnerabili per l uso di prodotti fitosanitari. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 133

135 Tali prodotti, largamente utilizzati in agricoltura, rappresentano una sorgente di inquinamento diffuso, con potenziali pericoli per l uomo e gli ecosistemi. E importante anche considerare l utilizzo civile di queste sostanze, che avviene spesso fuori dai protocolli previsti per l uso agricolo e talvolta in contesti meno controllati. Le attività svolte sul territorio regionale hanno riguardato due livelli differenti: - ricerca dei prodotti fitosanitari nelle stazioni di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee; - valutazione della vulnerabilità specifica delle acque sotterranee a determinate sostanze. Nell ambito del Programma di Tutela e Uso delle Acque è stata effettuata un applicazione a scala regionale di SuSAP (Supplying Sustainable Agriculture Production) sui più significativi principi attivi utilizzati per il diserbo in Lombardia. L esame dei risultati evidenzia che le zone a maggiore vulnerabilità si concentrano: nelle valli dei principali corsi d acqua (Ticino, Adda, Po), in cui prevalgono suoli sottili, poco evoluti e a tessitura grossolana, in Lomellina con suoli frequentemente sabbiosi, nell alta pianura ghiaiosa, in cui oltre ad elevati valori di permeabilità si osservano maggiori apporti di precipitazione e quindi flussi di acqua e soluti più elevati rispetto ad altre zone della pianura. RETE FOGNARIA ED IMPIANTI TECNOLOGICI - ACQUEDOTTO Nel territorio dell ATO della Provincia di Pavia l approvvigionamento idropotabile è garantito prevalentemente dallo sfruttamento delle acque sotterranee, mediante 341 pozzi di profondità variabile da 20 m a 200 m. BELGIOIOSO FILIGHERA TORRE DE NEGRI TOTALE Provincia di Pavia SERVIZIO DI ACQUEDOTTO: DETTAGLIO DELLA CONSISTENZA DELLE INFRASTRUTTURE Impianti di Pozzi Sorgenti potabilizzazione Sollevamenti Serbatoi Lunghezza reti Potenza Potenza Volume (n) (n) (n) (n) media (n) (m) (l/sec) (mc) (kw) ,5 2 7, , , ,30 Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 134

136 - FOGNATURA, COLLETTAMENTO E DEPURAZIONE Nel territorio dell ATO la lunghezza delle reti fognarie esistenti è di circa km, corrispondente ad una lunghezza unitaria ad abitante residente di circa 4,7 m/ab res. SERVIZIO DI FOGNATURA: DETTAGLIO DELLA CONSISTENZA DELLE INFRASTRUTTURE Popolazione residente (ISTAT 2001) Reti fognarie (m) Lunghezza/ abitante residente (m/ab) TORRE DE NEGRI ,5 TOTALE Provincia di PAVIA ,7 Sul territorio di competenza dell ATO, i depuratori (impianti o trattamenti appropriati) attualmente esistenti sono 593 e presentano una potenzialità complessiva di circa AE. SERVIZIO DI DEPURAZIONE: DETTAGLIO DELLA CONSISTENZA DEGLI IMPIANTI >2.000 AE Comune Potenzialità Comuni serviti Trattamenti BELGIOIOSO Belgioioso, Filighera, Torre de Negri Terziario ATI Walde Ambiente S.p.A. Servizi Industriali S.r.l. Comuni di Belgioioso, Filighera, Torre de Negri: servizio di depurazione e collettamento. L ATI composta dalle società Walde Ambiente S.p.A. e Servizi Industriali S.r.l. gestisce il servizio di depurazione e collettamento nei comuni di Belgioioso, Filighera e Torre dè Negri in forza di affidamento disposto a seguito dell aggiudicazione di gara d appalto concorso indetta dal Comune di Belgioioso per la gestione del servizio di depurazione e collettamento intercomunale (D.G.C. 04 maggio 2000, n.98; determina 29 giugno 2000, n.51). La suddetta gestione del servizio di depurazione e collettamento operata dall ATI sopra indicata nei comuni di Belgioioso, Filighera e Torre dè Negri risulta pertanto salvaguardata in applicazione dell art. 113, c. 15bis, del D.Lgs. 267/2000 e 23bis, c. 8, del D.Lgs. 112/2008. Quanto ai contenuti del citato affidamento, si segnalano le seguenti pattuizioni: Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 135

137 - manutenzioni: sono a carico del Gestore la manutenzione ordinaria e programmata (comprensiva degli interventi puntualmente elencati dalla convenzione), nonché quella straordinaria (comprensiva degli interventi dovuti a cause di forza maggiore) di sostituzione o riparazione di componenti meccanici o elettromeccanici. L eventuale realizzazione di nuovi impianti o di interventi di ampliamento che si rendessero necessari saranno oggetto, di volta in volta, di apposito accordo fra il Gestore ed i Comuni interessati. Eventuali opere di ricostruzione e ripristino a seguito di eventi eccezionali, caso fortuito o forza maggiore non sono a carico del Gestore. In caso di urgente ed indifferibile necessità di esecuzione, il Gestore è autorizzato ad eseguire dette opere dandone tempestiva comunicazione ai Comuni interessati anche al fine di accordarsi con gli stessi per la rifusione delle spese sostenute; - corrispettivo: canone determinato in sede di gara e corrisposto a titolo di tariffa smaltimento rifiuti reflui civili e di tariffa di smaltimento reflui industriali. - QUADRO RIASSUNTIVO DELLE UTENZE L attuale fatturazione, che prevede prevalentemente la sola distinzione tra uso domestico ed altri usi, in cui si intendono quindi confluire non solo l uso industriale ma anche per molti Gestori l uso agricolo e zootecnico, non consente un analisi più dettagliata, ed incrociata con i dati socio-economici, delle varie tipologie di utenze. In provincia di Pavia l ammontare totale del volume erogato risulta pari a mc, di cui circa mc per uso domestico. Per il territorio del Comune di Torre dè Negri risulta quanto riportato nella tabella sottostante. UTENZE DOMESTICHE E VOLUMI EROGATI DATI RILEVATI-2007 utenze mc mc/utenza Torre de Negri Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 136

138 Rifiuti La produzione di rifiuti è uno degli elementi più significativi dell interazione tra attività umana, ambiente e territorio: nel recente passato quantomeno nei paesi ricchi si è infatti registrata la tendenza generale alla crescita della produzione di rifiuti parallelamente all incremento del tenore di vita dei cittadini. RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE IN LOMBARDIA Il Rapporto sullo Stato dell Ambiente in Lombardia analizza i dati 2006 e 2007, anni in cui è entrato in vigore il D.Lgs. n.152/06, che definisce nuovi modi di gestione e i nuovi obiettivi, rispetto alla precedente normativa (Decreto Ronchi) su cui si basava il precedente Rapporto Rifiuti Fig. 28 Rapporto Stato dell ambiente Produzione di Rifiuti Urbani in Lombardia La produzione totale dei rifiuti urbani passa da tonnellate nel 2006 a tonnellate nel 2007 con un decremento nella produzione dello 0,3%. Si assiste quindi ad una leggera diminuzione dopo una crescita del 3,6% tra il 2005 e Anche la produzione pro-capite annua, che tiene conto della variazione della popolazione e rende confrontabili i valori dei vari ambiti territoriali, è diminuita del 1,2% passando dai 518 kg*abitante nel 2006 ai 512 kg*abitante nel La raccolta differenziata rimane un punto di eccellenza per la Lombardia e continua a migliorare. La media regionale già alta nel 2005 con una quota di 42,7% ha raggiunto il 43,9% nel 2006 e il 45,3% nel L efficacia del sistema integrato della gestione dei rifiuti urbani in Lombardia è rappresentato dall indice di recupero complessivo di materia e di energia, che Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 137

139 per la nostra Regione continua a rimanere ad elevati valori passando dal 73,7% nel 2005 al 76,0% nel 2006 e al 77,2% nel Il punto di forza del sistema lombardo è costituito principalmente dalla rete impiantistica che garantisce la valorizzazione del rifiuto in tutte le sue forme. Nel 2007 quasi tutte le province lombarde, hanno registrato una diminuzione della produzione totale e pro-capite, trend in controtendenza rispetto al La raccolta differenziata in Lombardia ha raggiunto il 45,3% anche se rimangono delle differenze a livello provinciale: ben cinque province superano il 50% di RD: Cremona (56,5%), Lecco (56,0%), Varese (55,6%), Bergamo (52,8%) e Lodi (51,3%), che da sole rappresentano il 30% della popolazione e il 42% dei comuni. Como, Milano, Mantova e Sondrio, hanno oltrepassato la soglia del 40% superando così l obiettivo del 40% per il Brescia rispetto al 2006 è riuscita a superare, anche se di poco, l obiettivo del 35% a differenza di Pavia che ne rimane al di sotto con solo il 26,3%. Fig RIFIUTI URBANI NON DIFFERENZIATI (fraz residuale), (kg/abitante*giorno) Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 138

140 Fig RACCOLTA DIFFERENZIATA (%) - percentuali provinciali e regionale, RAPPORTO SULLA GESTIONE RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI PAVIA ANNO 2008 I seguenti dati sono stati reperiti dall analisi del Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani anno 2008, redatto dalla Provincia di Pavia Settore Suolo e Rifiuti, Unità Operativa Rifiuti, Osservatorio Provinciale Rifiuti. PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI I rifiuti urbani prodotti in provincia di Pavia nel 2008 ammontano a tonnellate, e la parte intercettata dalla raccolta differenziata pesa per tonnellate, che rappresenta il 27,43%. Nel 2007 in provincia di Pavia sono state prodotte tonnellate di rifiuti urbani, tonnellate delle quali (26,28%) sono state intercettate dalla raccolta differenziata. L aumento dei rifiuti urbani prodotti, che rispetto al 2007 sono cresciuti di tonnellate (+1,6%), è bilanciato quasi interamente dalla crescita della popolazione residente, che nell ultimo anno è salita dell 1,3% passando da a unità. Passando all analisi delle quattro macrocategorie in cui sono suddivisi i rifiuti urbani (rifiuti indifferenziati, spazzamento stradale, rifiuti ingombranti e raccolta differenziata) i dati relativi al 2008 si discostano poco da quelli dell anno precedente, mostrando un punto percentuale in più nella raccolta differenziata, che è passata dal 26% al 27%, e Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 139

141 uno in meno nei rifiuti indifferenziati, che sono scesi dal 69% al 68%, mentre lo spazzamento stradale e i rifiuti ingombranti non hanno subito variazioni, rimanendo fermi rispettivamente al 2% e al 3%. I dati 2008 ci dicono che i rifiuti che ogni cittadino della provincia di Pavia ha prodotto in media ogni giorno sono stati pari a 1,54 kg (563 kg/anno), esattamente come nel Il valore regionale si attesta sui 1,41 kg al giorno (516 kg/anno). Fig. 31 Rapporto gestione dei rifiuti urbani Rifiuti Urbani prodotti in Prov. di Pavia Nel 2008 i rifiuti ingombranti hanno rappresentato il 3% del quantitativo totale di rifiuti urbani e lo spazzamento il 2%, esattamente come nel 2007, la raccolta differenziata ne ha intercettato il 27% (un punto in più rispetto all anno precedente), i rifiuti indifferenziati sono stati il 68% (contro il 69% del 2007). Kg/ab*g <1,2 1,2 1,4 1,4 1,6 > 1,6 Fig. 32 Rapporto gestione dei rifiuti urbani produzione pro-capite giornaliera di RU Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 140

142 Nel territorio provinciale, dopo la lieve flessione del 2007 nell ultimo anno i rifiuti prodotti sono tornati a crescere, anche se solo dell 1,6%. Se osserviamo l andamento della popolazione provinciale nello stesso arco temporale scopriamo che anche la popolazione è cresciuta nell ultimo anno, facendo segnare un +1,3%. Infatti la produzione pro capite giornaliera di rifiuti è rimasta invariata nel corso dell ultimo anno, continuando a segnare il dato del 2007, 1,54 kg. In conclusione dunque la provincia di Pavia, e mediamente ogni suo abitante, nel 2008 ha prodotto la stessa quantità di rifiuti rispetto all anno precedente, il che è positivo poiché, come ricordano la normativa europea, quella nazionale e ogni atto di programmazione regionale e provinciale, la prevenzione della produzione dei rifiuti deve essere il primo obiettivo in ogni pianificazione riguardante i rifiuti, quindi la situazione migliore è quella in cui si ha la minor produzione di rifiuti. PRINCIPALI DATI SUI RIFIUTI URBANI A LIVELLI COMUNALE NEL 2008 Comune Torre de Negri Tot Prov Ab. Rind (ton) Ss (ton) RI (ton) RD (ton) RD (kg/ab) RU (ton) RU (kg/ab) RU (kg/ab g) %RD ,32 27,99% ,54 27,43% RACCOLTA DIFFERENZIATA In Provincia di Pavia nel 2005 i rifiuti raccolti attraverso la raccolta differenziata sono stati quantificati in tonnellate, pari al 25,44% del totale dei rifiuti urbani prodotti. Rispetto al 2004 il quantitativo è cresciuto di tonnellate e la percentuale di raccolta differenziata di poco più di un punto, passando dal 24,12% al 25,44%. La raccolta differenziata in provincia di Pavia, nel 2006 ha intercettato tonnellate di rifiuti che rappresentano il 25,18% dei rifiuti urbani complessivi. L ammontare di rifiuti intercettati con la raccolta differenziata è aumentato di circa tonnellate (+ 3,5%) rispetto al 2005 ma siccome i rifiuti totali sono cresciuti in maniera più che proporzionale (+ 4,5%), la percentuale è leggermente diminuita, visto che nel 2005 era al 25,44%. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 141

143 Nel 2007 in provincia di Pavia sono stati intercettati dalla raccolta differenziata tonnellate di rifiuti urbani, pari al 26,28% del totale dei rifiuti urbani. I rifiuti intercettati dalla raccolta differenziata nel 2008 sono stati tonnellate, il 27,43% del totale dei rifiuti urbani raccolti. Pur rimanendo bassa, la percentuale è comunque migliorata rispetto all anno precedente, quando era pari al 26,28%. Ciò significa che la provincia di Pavia non ha raggiunto l obiettivo del 45% di raccolta differenziata posto per il 2008 dal decreto legislativo 152/06 Norme in materia ambientale e rimane piuttosto lontana anche da quello definito per il 2006, il 35%. Le principali frazioni intercettate con la raccolta differenziata sono: accumulatori al piombo, alluminio, carta e cartone, cartucce per toner, farmaci, legno, metalli, oli e grassi minerali e vegetali, frazione organica, pile e batterie, plastica, pneumatici, raccolta multimateriale (tipicamente vetro + alluminio o carta + plastica + ferro + legno), RAEE, stracci e indumenti smessi, verde, vetro, ingombranti a recupero. I dati 2008 mostrano, rispetto al passato, un legame meno marcato tra la percentuale di raccolta differenziata e i caratteri geomorfologici del territorio. Se negli anni scorsi la rispondenza tra raccolta differenziata e collocazione territoriale era piuttosto spiccata (le percentuali più alte erano concentrate nel Pavese, la Lomellina aveva valori medi e l Oltrepo era suddiviso in una parte più orientale e pianeggiante con valori medi e la parte montana sud-occidentale con i livelli più bassi della provincia) oggi questa correlazione è meno evidente poiché sia la Lomellina che l Oltrepo hanno fatto segnare discreti miglioramenti rispetto all anno precedente. In conclusione quindi nel 2008 il Pavese continua a mostrare i valori più elevati, la Lomellina mantiene la posizione intermedia e l Oltrepo presenta le performances peggiori, ma le differenze sono più sfumate. La figura seguente mostra il livello di raccolta differenziata raggiunta da tutti i Comuni della Provincia di Pavia. Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 142

144 < 15% 15% - 25% 25% - 35% 35% - 45% > 45% Fig. 33 Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani % raccolta differenziata comunale La figura seguente mostra il peso delle diverse frazioni all interno della raccolta differenziata complessiva. Le frazioni più forti si confermano quelle classiche : il verde (29%), la carta e cartone (23%) e il vetro (16%). Fig Composizione merceologica della RD Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 143

145 Raccolta differenziata Comune di Torre de Negri 2008 Torre de Negri Prov. Pavia (kg) (kg) Accumulatori al piombo Alluminio Carta e cartone Farmaci e medicinali Legno Metalli Organico Pile e batterie Plastica Pneumatici fuori uso RAEE Verde Vetro Altro Ingombranti a recupero RD totale PERCENTUALE DI RD DAL 1998 AL 2008 VARIAZIONE Tot. Torre de Negri Provinciale ,40 15, ,67 18, ,30 20, ,29 19, ,75 22,1 RD% ,46 23, ,59 24, ,80 25, ,48 25, ,27 26, ,99 27,43 p.p. RD ,28 1,15 % RD ,01% 4,38% Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 144

146 Zonizzazione acustica del territorio comunale Le principali fonti di emissioni acustiche e le relative problematiche sul territorio sono elementi prioritari da considerare nell ambito della Valutazione Ambientale Strategica del PGT. Si ritiene fondamentale il raccordo con il Piano di Zonizzazione Acustica (PZA) il cui scopo essenziale è quello di costituire lo strumento di programmazione di base per la regolamentazione del rumore prodotto dalle attività umane, al fine di programmare interventi e misure di controllo o riduzione dell inquinamento acustico Ambiente luminoso Il Comune di Torre dè Negri non è dotato di un Piano Regolatore dell Illuminazione Comunale. Da una verifica preliminare dei punti luce esistenti emerge in linea di massima una situazione di disomogeneità e vetustà degli impianti, con alcune eccezioni dovute agli interventi più recenti. In generale, gli apparecchi hanno un rendimento non elevato e uno scarso controllo del flusso luminoso che inevitabilmente compromettono le prestazioni delle lampade. Per quanto riguarda il tipo di sorgenti luminose, invece, Torre dè Negri risulta nella media dei comuni del nord Italia, dove si registra una predominanza di sorgenti ai vapori di mercurio con bulbo fluorescente, con una limitata presenza di vapori di sodio ad alta pressione Elettromagnetismo e radiazioni ionizzanti Per quanto riguarda la presenza di elettrodotti, il territorio comunale è interessato da due linee di media tensione. Non essendo presenti elettrodotti di alta tensione, né antenne per la telefonia mobile o per la radiotelevisione si può escludere che Torre dè Negri sia interessato da fenomeni di elettromagnetismo che abbiano un qualche rilievo. Il Comune non è comunque al momento dotato di strumenti specifici per la gestione dei campi elettromagnetici. Per quanto concerne le radiazioni ionizzanti, la Regione Lombardia ha svolto nell anno 2004 una campagna di misura del gas radon in tutto il suo territorio, al fine dell individuazione delle radon prone area (area ad elevata probabilità di alte Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 145

147 concentrazioni di radon), come previsto dal D.Lgs 241/00. Sono stati individuati circa punti di rilevazione, in locali adibiti ad abitazione o ufficio, al piano terreno e aventi caratteristiche tali da garantire la rappresentatività e la confrontabilità delle misure. Dall analisi dei risultati della campagna di monitoraggio è possibile stimare che per il territorio del Comune di Torre dè Negri non più del 10% delle unità immobiliari al piano terra può superare la soglia dei 200 Bq/mc (Becquerel per metricubi) ed è quindi classificato come territorio non rientrante in aree ad elevata probabilità di alte concentrazioni di radon Mobilità sostenibile I principali tracciati viabilistici che interessano il territorio del Comune di Torre dè Negri sono: - ex SS.234 detta Codognese, che collega a Pavia e a Casalpusterlengo e quindi a Codogno e che attraversa il territorio comunale a nord in direzione est-ovest; - la S.P. 199, che attraverso il territorio comunale ad est del centro abitato da nord a sud e permette il collegamento con la ex SS 234 a nord e con l Oltrepò Pavese a sud; - la S.P. 9 (Torre dè Negri-Bascapè) che rappresenta il tracciato viabilistico storico di servizio al paese di Torre dè Negri e permette il collegamento diretto al centro abitato di Belgioioso a nord e con la S.P. 9 a sud. La viabilità provinciale esistente sopraelencata presenta alcuni elementi di criticità riscontrabili in particolare: - per la ex SS. 234: nell attraversamento dell abitato di Belgioioso; - per la S.P. n.9: nell inadeguatezza dell accesso al centro abitato di Belgioioso, nell insufficienza della larghezza della sede stadale per quasi tutto il tracciato presente nel territorio comunale e nella pericolosità di alcune parti del tracciato stesso per la presenza di curve inadeguate; - per la S.P. 199 nell inadeguatezza dell incrocio di Sostegno; Le strade comunali presentano anch esse alcuni elementi negativi. In particolare di evidenziano: - la larghezza insufficiente della Via F.lli Cervi; - la scarsa visibilità all incrocio della via Papa Giovanni Paolo II con la S.P.9; - la presenza di strade a fondo cieco; Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 146

148 - la presenza di un dosso in corrispondenza dell edicola della Madonna. La rete ciclabile non è ancora stata sviluppata. Per quanto riguarda i trasporti pubblici si rileva che il Comune di Torre dè Negri deve usufruire di quelli presenti a Belgioioso, perché quelli direttamente disponibili sono assai limitati Beni culturali Non sono presenti nel Comune di Torre dè Negri edifici vincolati esplicitamente con Decreto Ministeriale alla tutela dei Beni Architettonici di cui all art.10 del D.Lgs. n.42 del I beni di proprietà comunale e quelli della Chiesa Parrocchiale sono comunque vincolati implicitamente ai sensi dell art.10.1 del D.Lgs sopraccitato (vedi foto seguenti). Fig Edificio utilizzato quale sede municipale Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 147

149 Fig Chiesa parrocchiale Per l edificio utilizzato come sede municipale è in corso la procedura di verifica dell interesse storico-architettonico di cui all art. 12 del D.Lgs. 42/2004. Merita attenzione l edificio cosiddetto della Turbina che rappresenta la struttura edilizia realizzata all inizio del XX secolo per il sollevamento delle acque del Canarolo ad uso irriguo. (vedi foto seguenti). Fig Edificio della Turbina Comune di Torre dè Negri Documento di scoping 148

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