Incontro formativo ADR e rifiuti
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1 ISO 9001 : 2000 Certificato n Settore Territorio Area Ambiente e Sicurezza Incontro formativo ADR e rifiuti Presentazione Ing. G. Marini Milano, 12 luglio 2006
2 IL TRASPORTO DEI RIFIUTI Le diverse normative che disciplinano l impiego, il trasporto e lo smaltimento delle merci pericolose La classificazione delle materie, generalità e casi particolari, la classificazione dei rifiuti Le esenzioni: Trasporti senza applicazione dell ADR Esenzioni relative alle quantità trasportate per unità di trasporto - ADR (Trasporto in esenzione parziale) Merci pericolose imballate in quantità limitate, ADR (trasporto in esenzione totale) Formazione degli addetti al trasporto Responsabilità degli operatori Il consulente per la sicurezza del trasporto delle merci pericolose La pratica del trasporto: gli imballi, etichette e marcature, documenti di trasporto, verifiche al carico dell automezzo
3 IL TRASPORTO DEI RIFIUTI
4 Il trasporto dei rifiuti Occorre verificare se nel trasporto via strada debbano essere applicate anche tutte le disposizioni dell ADR, la normativa che disciplina appunto il trasporto delle merci pericolose via strada Si inizierà provvedendo alla corretta classificazione sempre seguendo i principi dell ADR Seguono tutte le altre disposizioni
5 Le materie pericolose Ricordiamo che uno dei principi base delle norme del trasporto delle merci pericolose ADR è quello che attribuisce all azienda azienda che spedisce le materie pericolose le seguenti responsabilità la corretta classificazione delle materie il confezionamento e l'imballaggio, l etichettatura e la marcatura dei colli, la compilazione della documentazione di trasporto, la corretta predisposizione del trasporto, la corretta esecuzione della spedizione
6 Le materie pericolose ra le altre responsabilità dell azienda che spedisce le materie pericolose, sempre secondo l ADR: i trasportatori devono essere scelti opportunamente tra quelli che nel trasporto applicano le norme ADR devono essere preparate e applicate nell azienda opportune procedure per garantire la sicurezza del carico dei prodotti e della relativa spedizione nonché per la gestione di eventuali emergenze il personale addetto alla spedizione deve aver frequentato un breve corso sulle norme ADR
7 Le materie pericolose l azienda deve nominare un consulente della sicurezza dei trasporti ADR (titolare di un opportuno certificato di formazione professionale) Il consulente deve verificare che tutte le normative ADR vengano applicate correttamente Bisogna però prima verificare se possiamo effettuare le spedizioni usufruendo di qualche esenzione: - trasporti in esenzione parziale ADR - trasporti in esenzione totale dall ADR - possibilità di evitare la nomina del consulente
8 Le diverse normative che disciplinano l impiego, il trasporto e lo smaltimento delle merci pericolose
9 Le materie pericolose Le materie sono considerate pericolose quando possono apportare dei danni: - alle persone - ai beni - all ambiente Come esempi pensiamo agli infiammabili, ai tossici agli esplosivi, ai corrosivi, ai radioattivi Le normative sono numerose e differiscono anche per quanto riguarda la classificazione delle materie
10 Le materie pericolose diversi ambienti diversi tipi di rischio Trasporto delle materie pericolose Stoccaggio delle materie pericolose Utilizzo e manipolazione delle materie pericolose Gestione rifiuti
11 Le materie pericolose diversi ambienti diverse normative Trasporto delle materie pericolose Norme ONU Stoccaggio delle materie pericolose Norme nazionali Utilizzo e manipolazione delle materie pericolose Normativa CE Gestione rifiuti Codice Ambientale
12 I diversi criteri di classificazione L ONU le classifica le materie pericolose per quanto riguarda i rischi del trasporto e si preoccupa solo dei pericoli che possono sorgere durante il trasporto La Comunità Europea le classifica per quanto riguarda la manipolazione e lo stoccaggio e si preoccupa solo dei rischi che possono sorgere durante l impiego delle materie, in particolare per gli operatori La normativa sui rifiuti (Codice Ambientale) le classifica agli effetti della gestione e dello smaltimento dei rifiuti
13 La normativa CE Ricordiamo che la normativa CE si sostanzia nella pratica per ogni prodotto con: La scheda di sicurezza a 16 punti, dove al punto 14 viene riportata la classificazione per il trasporto della materia (sia via strada che con altre modalità) L etichetta rettangolare su ogni confezione, con il simbolo grafico di pericolo, le avvertenze e le frasi di rischio
14 Il DECRETO 17 febbraio 2006 Ricordiamo poi questo recente decreto: Definizione di modalità e tempi per l'adozione volontaria di sistemi di certificazione di qualità da parte delle imprese di autotrasporto, in attuazione dell'articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286 Riguarda le modalità di ottenimento della certificazione di qualità per le aziende che trasportano prodotti pericolosi.
15 In particolare l azienda committente non viene più ritenuta corresponsabile rispetto a quanto sopra indicato ai punti 2 e 3 di cui alla slide seguente, se l azienda di trasporto ha la certificazione di qualità (vedi articolo 7, commi 4 e 5, e articolo 11, comma 2, del D. L. 286). Il DECRETO 17 febbraio 2006 E importante notare che, anche se la certificazione rimane comunque di tipo volontario, agli effetti del rapporto tra l impresa di trasporto e l azienda committente, il Decreto praticamente consiglia quest ultima di servirsi di imprese che abbiano ottenut la certificazione di qualità
16 Il DECRETO L n. 286 Ci si riferisce ora a questo decreto che tra l altro indica la condivisione della responsabilità in materia di trasporto tra committente e trasportatore Le norme stabiliscono una serie di obblighi a carico del committente ed a carico del trasportatore: in caso di inadempienza le conseguenze si riflettono su ambedue Tra i principali obblighi figurano: 1. la necessità di un contratto scritto, 2. la necessità della regolarità nell abilitazione del trasportatore (albo, conto terzi, revisione ecc.), 3. la necessità di evitare istruzioni al trasportatore incompatibili con la sicurezza (tempi di consegna troppo ridotti, ad esempio)
17 Interviene sull argomento anche con altre Direttive La normativa ONU per il trasporto delle materie pericolose La normativa base er il trasporto delle merci pericolose quella per il trasporto internazionale elaborata alle Commissioni specializzate delle Nazioni Unite Successivamente la Comunità Europea recepisce e normative ONU e prescrive con le sue Direttive he queste normative siano adottate integralmente n tutti gli stati della Comunità sia per il traffico intercomunitario sia per il traffico nazionale interno dei vari paesi
18 Ultimo aggiornamento al , applicato obbligatoriamente dal Normativa ONU e Normativa CEE L Italia recepisce le normative ONU e le Direttive CEE e le fa diventare leggi nazionali Le integra ove necessario con Decreti Legge e Circolari applicative In particolare, il traffico nazionale e internazionale via strada delle materie pericolose in Italia è regolato dalla normativa ADR, che dal 1997 è legge italiana
19 ADR 2.1 LA CLASSIFICAZIONE DELLE MATERIE
20 L ADR L ADR dà la Normativa del trasporto via strada artendo dalla normativa base del Libro Arancio e ntegrandola e adattandola alle caratteristiche del rasporto stradale LIBRO ARANCIO A D R R I D I M D G CODE I A T A Strada Ferrovia Mare Aereo
21 Individuazione delle materie pericolose Il numero ONU Quando si verifica un incidente durante il trasporto di una materia pericolosa è estremamente importante che chi interviene: Polizia - Vigili del Fuoco Comando nave - Capitanerie di Porto riconosca subito la materia e la natura della sua pericolosità Le materie sono individuate da un numero di 4 cifre: il numero ONU, riconosciuto in tutto il mondo Esempio: la benzina è ovunque identificata come UN 1203 Numero ONU, denominazione della materia, numeri Kemler che indicano il pericolo sui mezzi di trasporto, etichette, documenti di trasporto, permettono in ogni caso l identificazione delle materie
22 Il numero ONU Il numero ONU individua le principali materie pericolose ed è composto da 4 cifre, da 0001 a 3468 Altre materie vengono classificate nelle rubriche collettive, ognuna individuata da un proprio numero ONU Ogni rubrica collettiva raccoglie materie con analoghe caratteristiche di pericolosità
23 ADR - La classificazione delle materie L ADR classifica le materie per: Classi di pericolosità, e all interno delle classi, per Gruppo di imballaggio I rischi che presentano le materie possono essere anche più di uno tra questi si individua il rischio principale gli altri sono i rischi secondari Il rischio principale individua la Classe di pericolosità Come Gruppo di imballaggio, le materie sono classificate in tre gruppi con caratteristiche crescenti di pericolosità
24 Le classi di pericolosità 1. Materie e oggetti esplosivi 2. Gas 3. Liquidi infiammabili 4.1. Solidi: infiammabili, autoreattivi, esplosivi desensibilizzati 4.2. Materie soggette ad accensione spontanea 4.3. Materie che a contatto con l acqua danno gas infiammabili 5.1. Materie comburenti 5.2. Perossidi 6.1. Materie tossiche 6.2. Materie infettanti 7. Materie radioattive 8. Materie corrosive 9. Materie e oggetti pericolosi diversi
25 Il Gruppo di Imballaggio er l imballaggio le materie sono classificate in tre gruppi he presentano caratteristiche omogenee di pericolosità I Gruppo di imballaggio: materie molto pericolose Gruppo di imballaggio: materie mediamente pericolose I Gruppo di imballaggio: materie poco pericolose parte sono classificate le materie di: Classe 1. Esplosivi, lasse 5. Perossidi, Classe 7. Radioattivi e prescrizioni di costruzione degli imballaggi revedono corrispondentemente tre tipi di imballaggi i crescente robustezza, datti ai tre gruppi di materie di crescente pericolosità
26 ADR - Esempi di classificazione Quanto detto vale per tutte le classi (escluse la 1, 2, la 5.2, la 6.2, la 7) Esempio: Benzina Numero ONU 1203, Classe 3, Gruppo di imballaggio UN 1203 BENZINA, 3, Alcool etilico e sue soluzioni acquose 1) se in soluzione fino al 24%: non pericoloso agli effetti del trasporto 2) se in soluzione > 24 e fino a circa il 70%: UN 1170 ETANOLO SOLUZIONE, 3, I 3) se in soluzione acquosa > 70%, e se puro: UN 1170 ETANOLO, 3,
27 ADR - Esempi di classificazione - 2 Le classificazioni descritte devono essere riportate sul documento di trasporto (rispettando l ordine): UN 1203 BENZINA, 3, UN 1170 ETANOLO SOLUZIONE, 3, I La responsabilità della corretta classificazione e della denominazione della materia è sempre di chi spedisce (ADR )
28 LA CLASSIFICAZIONE DELLE MATERIE CASI PARTICOLARI LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI
29 ADR Criteri di classificazione delle materie I criteri di classificazione delle materie a seconda delle caratteristiche chimico fisiche e delle loro proprietà fisiologiche si trovano nella Parte 2 dell ADR Se la materia che si trasporta non è indicata espressamente nell ADR può essere classificare in una rubrica collettiva In questo caso, per facilitare la classificazione nell ADR 2005 le materie sono caratterizzate da un opportuno sistema di codici classe per classe Grazie agli stessi è molto facile individuare il numero ONU e la rubrica collettiva cui assegnare una materia non compresa nell elenco ADR
30 ADR - La classificazione delle materie La classe 3 Ad esempio per la classe 3 i codici sono: F liquidi infiammabili senza rischi secondari F1 con punto di infiammabilità sino a 61 C F2 trasportati a caldo, con punto di infiammabilità < della temperatura di trasporto FT liquidi infiammabili e tossici FT1 liquidi infiammabili e tossici FT2 - Pesticidi FC liquidi infiammabili corrosivi FTC liquidi infiammabili tossici e corrosivi D liquidi esplosivi desensibilizzati
31 ADR - Gruppi o rubriche collettive Vi sono le rubriche collettive che si riferiscono a prodotti con un particolare utilizzo, ad esempio Vernici Altre rubriche collettive sono quelle N. A. S. in italiano N. A. S. = Non Altrimenti Specificato in inglese N. O. S. = Not Otherwise Specified Riportiamo tre esempi di classificazione in rubriche collettive di un prodotto della classe 3: 1. si sa solo che il prodotto è una vernice 2. si sa solo che il prodotto è un alcol infiammabile 3. si sa solo più genericamente che è un liquido infiammabile
32 ADR Esempi di classificazione nelle rubriche collettive Vernice con un punto di infiammabilità inferiore a 23 C, non tossica e non corrosiva, con una pressione di vapore a 50 C fino a 110 kpa: UN 1263 VERNICE, con pressione di vapore a 50 C fino a 110 kpa, 3, Alcol non citato negli elenchi ADR, con punto di infiammabilità inferiore a 23 C, non tossico e non corrosivo con pressione di vapore a 50 C fino a 110 kpa: UN 1987 ALCOL N. S. A., (..), 3, Liquido non citato negli elenchi ADR, con punto di infiammabilità inferiore a 23 C, non tossico e non corrosivo, con pressione di vapore a 50 C fino a 110 kpa: UN 1993 LIQUIDO INFIAMMABILE N. S. A. (.), 3,
33 ADR Regola per la classificazione delle materie La regola della classificazione è perciò la seguente: la materia è nell elenco delle materie ADR: OK Altrimenti si determina il codice della materia (ad esempio per la classe 3, F1, F2, FT1, ecc.) e si cerca nelle tabelle di classificazione della classe la rubrica appropriata Si passa da un caso a quello successivo solo se necessario: si impiega una rubrica generica come ad esempio 1263 VERNICI,.. si impiega una rubrica N. A. S. specifica come ad esempio 1987 ALCOL N. A. S.... si impiega una rubrica N. A. S. generica come ad esempio 1993 liquido infiammabile n. a. s.
34 ADR - Classificazione dei rifiuti Oltre a tutte le prescrizioni per il trasporto dei rifiuti, e gli stessi sono anche classificati pericolosi ai sensi ell ADR occorre che siano applicate integralmente anche utte le prescrizioni dell ADR (mezzi impiegati per il rasporto, imballi, etichettature, ecc.) n particolare la classificazione deve essere fatta ome indicato per i preparati (o miscele o soluzioni) la stessa deve essere riportata nel formulario di trasporto acendola precedere dalla parola RIFIUTO sempio: N 1170, RIFIUTO CONTENENTE METANOLO, 3, mezzi di trasporto dei rifiuti devono riportare sul retro nche un pannello arancione con la R in nero
35 I rifiuti - Classificazione dei preparati e di miscele e soluzioni Molti rifiuti possono essere preparati o miscele o soluzioni contenenti una o più materie pericolose Se è contenuta solo una materia pericolosa il preparato o miscela o soluzione che continua a presentare la stessa pericolosità è attribuito alla classe di appartenenza della materia a meno che lo stato fisico lo attribuisca ad altra classe Se la pericolosità è data da più di una materia e non è chiaro quale è la materia che dà la pericolosità principale la classificazione viene fatta dando la precedenza ad alcuni rischi rispetto agli altri
36 ADR - Classificazione dei preparati e di miscele e soluzioni - 2 recedenza di rischio per la classificazione di preparati o iscele o soluzioni contenenti più materie pericolose edi ADR : Classe 7 (salvo materie in colli esclusi) Classe 1 Classe 2 Classe3, materie esplosive liquide desensibilizzate Classe 4.1, materie autoreattive e esplosive desensibilizzate Classe 4.2, materie piroforiche Classe 5.2 Classe 6.1, particolari materie pericolose per inalazione Classe 6.2
37 ADR - Classificazione dei preparati e di miscele e soluzioni - 3 Se nessuna delle materie rientra nell elenco precedente si impiega la tabella a doppia entrata ADR Si ricerca sull orizzontale una materia sulla verticale l altra all incrocio si trova la classificazione da attribuire al preparato, o miscela o soluzione, che le contiene
38 SOTTOSEZIONE TABELLA DELLA PRIORITA' DEI PERICOLI Cla sse e GI I Sol. 4.1 Liq. 3 I 3 Sol. 4.1 Liq. 3 3 I Sol. 4.1 Liq I 4.1 I Sol. 4.1 Liq. 3 I Sol. 4.1 Liq. 3 Sol. 4.1 Liq. 3 I 4.2 Sol. 4.2 Liq. 3 I Sol. 4.2 Liq. 3 Sol. 4.2 Liq I Sol. 4.2 Liq. 3 I Sol. 4.2 Liq. 3 Sol. 4.2 Liq. 3 I I 4.3 I I 5.1 I 4.3 I 4.3 I 4.3 I Sol. 5.1 I Liq. 3 I 4.3 I I I I I I Sol. 5.1 I Liq. 3 I Sol. 5.1 I Liq. 3 I 5.1 Sol. 5.1 I Liq. 3 I Sol. 5.1 Liq. 3 Sol. 5.1 Liq I I I Sol. 5.1 I Liq. 3 I Sol. 5.1 Liq. 3 Sol. 5.1 I Liq. 3 I I 6.1 I D 6.1 I O I 8 I 8 8 I 9 3 I 3 I 3 I 3 I 3 I 3 I 3 I 3 I 3 I 3 I I I 6.1 I I 6.1 I Sol. 4.1 L I 6.1 I I escl. pest icidi Sol. 4.1 L. 6.1 Sol. 4.1 I L I 8 3 I 3 I 8 I Sol. 4.1 Liq. 8 Sol. 4.1 Liq. 8 8 I 8 Sol. 4.1 I Liq. 8 I I I I I 6.1 I I I I I 6.1 I I I I I I I I I 4.3 I I 4.3 I 4.3 I 4.3 I 4.3 I 4.3 I 4.3 I 4.3 I I I I 4.3 I I I I I 6.1 I I I I I I I 5.1 I 5.1 I 5.1 I 5.1 I 5.1 I 5.1 I 5.1 I I
39 SOTTOSEZIONE TABELLA DELLA PRIORITA' DEI PERICOLI Cla sse e GI I 6.1 I D 6.1 I O 6.1 IN 6.1 D 6.1 O I I 4.3 I I 5.1 I I 6.1 I D 6.1 I O I 5.1 I I 6.1 I I I 8 I 8 8 I 9 8 I I I Sol. 6.1 I Liq. 8 I Sol. 6.1 I Liq. 8 I Sol. 6.1 I Liq. 8 I Sol. 6.1 I Liq. 6.1 I 6.1 I D 6.1 I 6.1 I O 6.1 Sol L. 8 8 I 8 I Sol. 6.1 Liq I 8 I I 6.1 I 8 I 8 I 8 I IN 6.1 D 6.1 O I 6.1 I 6.1 I
40 ADR - Esempio di classificazione dei preparati e di miscele e soluzioni Soluzione di fenolo in benzolo Fenolo, materia tossica della Classe 6.1, Benzolo, liquido infiammabile della Classe 3, Classificazione della soluzione: la tabella indica che prevale il pericolo dell infiammabilità - Classe 3 mentre la tossicità è considerata pericolo secondario Il codice di classificazione è FT e la classificazione è: ONU 1992, LIQUIDO INFIAMMABILE E TOSSICO N. A. S. (contenente fenolo e benzolo), 3,(6.1)
41 ADR Il trasporto degli imballi vuoti non bonificati Gli imballaggi vuoti non bonificati, quali fusti, taniche cisterne, container cisterna, devono essere trasportati con le medesime precauzioni e con le stesse etichette e segnalazioni degli imballaggi pieni La designazione nel documento di trasporto non dovrà riportare né numero ONU né Gruppo di imballaggio ma solo la classe del prodotto precedentemente trasportato Nel caso delle cisterne occorre riportare anche: il numero ONU e il nome dell ultimo prodotto trasportato Esempi: IMBALLO VUOTO, 3 VEICOLO CISTERNA VUOTO, 3, ULTIMO PRODOTTO TRASPORTATO 1170 ETANOLO
42 ADR Esenzioni Trasporti senza applicazione dell ADR Trasporti in esenzione totale e parziale
43 Trasporto in esclusione dall ADR In alcuni casi si possono trasportare merci pericolose senza che sia necessario applicare l ADR, ricordiamo: merci pericolose confezionate per la vendita al dettaglio, trasportate da privati per uso personale o per usi sportivi merci pericolose contenute entro macchine o apparecchiature (non menzionate espressamente nell'adr) e necessarie per il funzionamento delle stesse merci pericolose trasportate in conto proprio da aziende che debbano alimentare propri cantieri, se trasportate in colli fino a 450 litri e in quantità tali che permetterebbero il trasporto in esenzione parziale ( ADR)
44 Esenzioni relative alle quantità trasportate per unità di trasporto - ADR (Ex Trasporto in esenzione parziale )
45 Esenzioni relative alle quantità trasportate per unità di trasporto - ADR Si tratta del trasporto di modeste quantità di materie pericolose, per le meno pericolose al massimo di litri/kg Nel caso dell esenzione parziale ADR sono necessari: Impiego di imballaggi omologati Marcatura ed etichettatura dei colli Documento di trasporto, con riportata anche la dizione Trasporto che non oltrepassa i limiti liberi di cui al Non occorrono: Attrezzature di sicurezza sull'automezzo (salvo 1 estintore da 2 kg) Possesso del patentino ADR da parte del conducente Consegna delle istruzioni di sicurezza al conducente
46 Esenzioni relative alle quantità trasportate per unità di trasporto - ADR (Ex Trasporto in esenzione parziale ) Le materie sono differenziate in 5 categorie di trasporto: categoria 0 (l esenzione non è possibile) categoria 1 (max quantità 20 kg o litri) che corrisponde a materie del Gruppo di Imballaggio I categoria 2 (max quantità 333 kg o litri) che corrisponde in genere a materie del Gruppo di imballaggio categoria 3 (max quantità 1000 kg o litri) che corrisponde in genere a materie del Gruppo I categoria 4 (quantità illimitata)
47 Esenzioni relative alle quantità trasportate per unità di trasporto - ADR Nel caso in cui il carico sia composto di materie appartenenti a più categorie di trasporto le quantità di materie di ogni categoria devono essere moltiplicate per un coefficiente (50, 3 e 1 rispettivamente per le categorie 1, 2 e 3) e la somma ottenuta non deve superare 1000 Se il trasporto riguarda una sola materia pericolosa, si ricerca nella tabella la categoria cui si riferisce questa materia (con riferimento alla relativa classe e al G. I) In corrispondenza di questa categoria viene indicata la quantità massima trasportabile in condizioni di esenzione parziale
48 Esenzioni relative alle quantità trasportate per unità di trasporto - ADR Le quantità sono espresse diversamente in relazione al tipo di materia: - gli articoli in peso lordo in kg, - i solidi e i gas liquefatti o disciolti in peso netto in kg, - i liquidi e i gas compressi in capacità nominale del recipiente in litri Il termine capacità nominale identifica nel caso dei liquidi il valore nominale della merce pericolosa che il recipiente contiene e nel caso dei gas compressi la capacità totale del recipiente
49 Merci pericolose imballate in quantità limitate ADR (trasporto in esenzione totale)
50 Merci pericolose imballate in quantità limitate ADR (trasporto in esenzione totale) Questo tipo di trasporto si ha quando le materie pericolose sono contenute in piccoli imballi combinati come ad esempio una scatola di cartone e all interno recipienti che contengono la materia (bottiglie di vetro o di altro materiale) Altro caso è quello di piccoli recipienti posati su vassoi fasciati con film di plastica. La materia pericolosa si trova allora suddivisa in tante parti di modestissimo volume ulteriormente protette dalle scatole che le contengono Si ritiene allora che i rischi del trasporto siano molto ridotti, per cui l ADR permette di derogare da tutte le regole normalmente applicate, ad eccezione di una etichettatura
51 Merci pericolose imballate in quantità limitate Si deve apporre sull imballo esterno l indicazione del numero (numeri) ONU della materia (materie) oppure, se le materie trasportate sono più di una, le lettere LQ, all'interno di un rombo di 10 cm di lato Per verificare se alla spedizione si può applicare l esenzione totale, occorre controllare che le quantità/ volumi per recipiente interno e che le quantità/volumi per collo siano non superiori a quelle riportate nella tabella dell'adr In corrispondenza del Numero ONU della materia si determina nella tabella A alla colonna (7) il codice LQ della materia; la tabella riporta per ogni LQ le quantità/ volumi max. Se c è LQ0 non si può usufruire dell esenzione totale
52 ADR 1.3 FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AL TRASPORTO
53 Formazione degli addetti al trasporto ADR 1.3 e Tutti gli addetti al trasporto che lavorano presso gli operatori di cui al successivo 1.4 devono ricevere un formazione rispondente alle esigenze e alle responsabilità connesse con la loro attività Documentazione della formazione ricevuta deve essere conservata dall addetto e dal datore di lavoro
54 Le responsabilità degli operatori che intervengono durante il trasporto di materie pericolose ADR 1.4
55 Obblighi dello speditore prima del carico di materie pericolose Il nuovo ADR indica chiaramente gli obblighi di ognuno degli operatori All arrivo al luogo di carico il veicolo e il suo conducente devono soddisfare le prescrizioni ADR in particolare per quanto si riferisce alla sicurezza all adeguatezza e al buon funzionamento delle attrezzature che verranno usate Il carico non deve essere effettuato se si verifica con un controllo dei documenti e un esame visuale del veicolo e delle sue attrezzature che il veicolo o il conducente non soddisfano le prescrizioni ADR ( )
56 Responsabilità dello speditore al momento del carico di materie pericolose Lo speditore di merci pericolose ha l'obbligo di consegnare al trasporto un carico conforme alle prescrizioni dell'adr, perciò deve ( e segg.): a) assicurarsi che le merci pericolose siano classificate e autorizzate al trasporto conformemente all'adr b) fornire al trasportatore le opportune istruzioni e informazioni e i documenti di trasporto richiesti c) utilizzare soltanto gli imballaggi prescritti e portanti le marcature ed etichette previste d) controllare le attrezzature del mezzo e i documenti del conducente e) osservare le prescrizioni sulle modalità di spedizione e sulle relative restrizioni (carichi misti, ecc.)
57 IL CONSULENTE PER LA SICUREZZA DEL TRASPORTO DELLE MERCI PERICOLOSE ADR 1.8.3
58 L obbligo del consulente I casi di esenzione Obbligo della nomina del consulente Le imprese che effettuano il carico, il trasporto lo scarico di merci pericolose hanno l obbligo di nominare un consulente per la sicurezza del trasporto di merci pericolose Casi di esenzione dall obbligo della nomina del consulente Spedizione e trasporto materie in Quantità limitate Spedizione e trasporto in quantità (ridotte) per unità di trasporto (ADR ) Imprese che si limitano a scaricare merci pericolose alla loro destinazione finale
59 L obbligo del consulente I casi di esenzione Altri casi di esenzione dall obbligo del consulente Imprese che effettuano trasporti in colli o alla rinfusa di merci che sono della categoria di trasporto 3 della tabella (ex 10011), nei limiti di 24 operazioni all anno, 3 al mese, fino a 180 t all anno Come sopra e con gli stessi limiti nel caso della spedizione di rifiuti di lavorazione
60 Compiti del consulente: la relazione annuale Detta relazione è indirizzata al responsabile dell impresa (che la conserva per 5 anni) Verificare che nell impresa vengano osservate tutte le norme relative al carico, allo scarico e al trasporto delle materie pericolose Verificare che tutte le relative attività vengano svolte in condizioni ottimali di sicurezza Di conseguenza il consulente redige, con frequenza annuale, una relazione nella quale espone i risultati della verifica e indica le eventuali modifiche procedurali o strutturali necessarie per ovviare ad eventuali carenze
61 Qualificazione del consulente Il consulente deve essere in possesso di un certificate CE di formazione per i consulenti per la sicurezza del trasporto delle merci pericolose ottenibile dopo superamento di apposito esame presso il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti -Dipartimento Trasporti terrestri Il responsabile dell impresa deve nominare il consulente e comunicare all Ente di cui sopra detta nomina entro 60 giorni dalla nomina stessa
62 Le mansioni del consulente Il consulente deve verificare le seguenti prassi e procedure esistenti nell impresa: La corretta identificazione e classificazione delle materie La comunicazione ai fornitori di trasporto delle caratteristiche di pericolosità e delle relative esigenze di sicurezza Analogamente per quanto riguarda altri subfornitori La verifica del materiale utilizzato per le varie operazioni L avvenuta formazione del personale dell impresa La sensibilizzazione del personale in relazione ai rischi connessi alle operazioni
63 Le mansioni del consulente Il consulente anche deve verificare Le procedure di emergenza in caso di incidente Le procedure che regolano tutte le operazioni Le procedure per garantire la preparazione e la consegna della documentazione di viaggio Le procedure per il controllo delle attrezzature che devono essere a bordo dei mezzi di trasporto Verificare che tutte le procedure siano di regola applicate Analizzare eventuali incidenti, con la eventuale relazione di incidente, l attuazione di misure per evitarne la ripetizione
64 LA PRATICA DEL TRASPORTO GLI IMBALLI
65 Gli imballi per il trasporto delle merci pericolose Si devono adoperare gli imballaggi omologati ONU Come si riconoscono? Perché riportano esternamente la marcatura ONU Esempio di marcatura: Quali imballi? U N 4G / Y 145 / S / 98 / I / LS233 La costruzione degli imballaggi ONU viene autorizzata dopo che alcuni campioni hanno superato le prove prescritte presso un Laboratorio a ciò autorizzato, che ne dà l omologazione
66 Gli imballi per il trasporto delle merci pericolose Le responsabilità Quali sono le responsabilità nell utilizzo degli imballi? Chi spedisce è responsabile della scelta dell imballo del confezionamento del prodotto nello stesso della corretta chiusura della corretta etichettatura Il costruttore dell imballo garantisce che il materiale di costruzione e le modalità di costruzione degli imballi siano sempre le stesse con le quali si sono preparati i campioni che sono stati omologati
67 La classificazione degli imballaggi Gli imballaggi per le materie pericolose sono divisi in tre gruppi: I) marcati X adatti per le materie molto pericolose ) marcati Y adatti per le materie mediamente pericolose I) marcati Z per le materie poco pericolose, Nella marcatura alfanumerica degli imballi troviamo dopo il codice iniziale appunto le lettere X, o Y, o Z, che si indicano le loro caratteristiche di robustezza Ad esempio: U N 4G / Y 145 / S / 98 / I / LS233
68 La scelta del tipo adatto di imballo In conclusione, quando si parla di imballaggi per le materie pericolose bisogna sapere per quale materia devono servire? quale è la classificazione della materia? in particolare, quale è il Gruppo di imballaggio che compare nella classificazione della materia: I,, o I? Nota: quanto detto non vale per: la classe 1, esplosivi, la 2, gas, la 5.2, perossidi, la 6.2, infettivi, la 7), radioattivi per le quali esistono istruzioni particolari
69 Ricordiamo che per ogni materia nella colonna 8 (Tabella A) vengono indicate le istruzioni di imballaggio da applicare Utilizzazione degli imballaggi, dei GIR, dei Grandi imballaggi ADR 4.1 E un capitolo dedicato a chi utilizza gli imballi e da tutte le istruzioni per la scelta del tipo di imballo adatto alla spedizione di una materia Disposizioni generali Tra l altro si parla dei coefficienti di riempimento per gli imballaggi contenenti liquidi Impiego delle tabelle, che seguono nel testo,con le istruzioni di imballaggio
70 Tabelle con le istruzioni di imballo ADR Per la spedizione di ogni materia possono essere impiegati gli imballi indicati nelle istruzioni di imballaggio corrispondenti Gli imballi sono distinti in: Imballi combinati Imballi semplici Imballi compositi Particolari imballi per alcune classi, come la classe 2, gas, per la quale tutti gli imballi sono a pressione
71 LA PRATICA DEL TRASPORTO: ETICHETTE E MARCATURE
72 Etichette e marcature dei colli I colli devono sempre riportare: Numero ONU della materia preceduto da UN L etichetta di pericolo della materia contenuta (se un solo tipo di pericolo) L etichetta del pericolo principale della materia e accanto, a destra, quelle dei pericoli secondari (se vi è più di un pericolo) La tabella A delle materie riporta,nella colonna 5 l indicazione delle etichette necessarie per ogni materia Le etichette sono sempre di forma romboidale dimensioni 100 x 100 mm
73 ETICHETTE
74 ETICHETTE
75 Etichette e pannelli per i mezzi di trasporto Mezzi per il trasporto di colli e di casse mobili Pannello arancione anonimo avanti e indietro al mezzo, pannelli rettangolari 400 x 300 mm con bordo nero retroriflettenti Veicoli cisterna, veicoli batteria e cisterne smontabili Veicoli per rinfuse (un solo prodotto trasportato) Pannello arancione avanti e dietro, numerato con in alto il numero di pericolo o Kemler e in basso il numero ONU Etichette di pericolo dietro e sui due lati del veicolo, sono sempre di formato romboidale ma da 250 x 250 mm con gli stessi colori e la stessa simbologia delle etichette dei colli
76 LA PRATICA DEL TRASPORTO: DOCUMENTI DI TRASPORTO
77 Documento di trasporto ADR Il documento che accompagna ogni trasporto su strada deve essere completato con i dati ADR (5.4) Numero ONU Denominazione ADR dello merci Classe ed eventuale etichetta secondaria Gruppo di imballaggio (quando è attribuito) Numero e descrizione dei colli (o dei GlR) Riferimento ai codici di marcatura di cui all ADR Quantità totale di merci pericolose in volume o in peso lordo o in peso netto Nome e indirizzo dello speditore Nome ed indirizzo del (dei) destinatario(i)
78 Documento di trasporto ADR Trasporto rifiuti Se pericolosi agli effetti del trasporto, occorre rispettare tutta la normativa dell ADR assieme a tutta la normativa specifica di cui al D. Lgs. 152/06 (Codice ambientale) Sul formulario dei rifiuti: Si barra la casella ADR Si scrivono i dati sopra citati nelle Annotazioni Ovvero si accompagna il trasporto con un documento ADR Ad esempio: UN 1170, rifiuto contenente metanolo, 3, n 4 fusti 1A1
79 Le istruzioni scritte di sicurezza per il conducente Nel trasporto ADR devono essere date al conducente le istruzioni di sicurezza (Tremcard) che contengono: a) Designazione ADR della materia, numero ONU caratteristiche per il riconoscimento (es. colore, odore) b) Natura del pericolo c) Attrezzature di protezione individuale d) Misure di carattere generale in caso di emergenza di competenza del conducente e) Misure di intervento aggiuntive e/o speciali di competenza del conducente ed eventuali attrezzature relative (a seconda della materia trasportata) f) Incendio, comportamento in caso di incendio g) Primo soccorso (contatto con la materia trasportata) h) Ulteriori informazioni
80 LA PRATICA DEL TRASPORTO: VERIFICA DELL AUTOMEZZO AL CARICO
81 7.5 Disposizioni relative al carico, allo scarico e alla movimentazione Se il trasporto è con l applicazione integrale dell ADR, cioè non in regime di esenzione, i mezzi devono essere attrezzati per il trasporto delle materie pericolose ma non devono avere alcuna autorizzazione particolare Prescrizioni particolari per gli automezzi in relazione alla materia trasportata si trovano nella tabella A alla colonna (16) con il codice V e R. Lo speditore deve controllare che l'automezzo sia idoneo a trasportare le materie pericolose che intende spedire Il controllo consiste nella verifica che l'automezzo sia in buon stato e che siano presenti e funzionanti le attrezzature di sicurezza prescritte dall'adr
82 8.1 Unità di trasporto e materiale di bordo Mezzi di estinzione incendio: Tutti i veicoli, estintore da 2 kg per il motore Veicoli di massa >7,5 t, estintori di capacità 12 kg Veicoli da 3,5 a 7,5 t, estintori da 8 kg Veicoli fino a 3,5 t, estintore da 4 kg Le attrezzature che devono essere a bordo del mezzo, prescritte dall'adr, si dividono in: A) attrezzature di base, che devono avere i veicoli indipendentemente dalla merce che trasportano B) attrezzature aggiuntive specifiche per le merci che si trasportano
83 8.1 Unità di trasporto e materiale di bordo Le attrezzature A) sono: - 2 pannelli arancione, uno anteriormente e uno posteriormente, delle dimensioni di 40 x 30 cm non numerati (vedi NOTA in calce al paragrafo) - 1 ceppo per le ruote - 2 segnali di pericolo autosufficienti (coni o triangoli riflettenti o lampade portatili arancione) - 1 giubbotto o tuta fosforescente appropriati per ciascun membro dell'equipaggio - 1 lampada portatile, per ciascun membro dell'equipaggio
84 8.1 Unità di trasporto e materiale di bordo Le attrezzature B) sono quelle, ulteriori, prescritte nelle istruzioni di sicurezza relative alla merce trasportata e servono per la protezione del conducente e per prendere le misure supplementari di emergenza Eventuali attrezzature specifiche necessarie per la materia trasportata si trovano nella tabella A alla colonna (19), con il codice SX Notiamo che, a parte le differenze relative ai pannelli arancione, tutte queste attrezzature devono essere in dotazione anche ai mezzi cisternati
85 8.2 Formazione dell equipaggio del veicolo Nel caso di trasporto in condizioni di applicazione integrale dell ADR, i conducenti dei mezzi devono essere in possesso del patentino: - CFP (MC 814), Certificato di Formaz. Professionale ADR, rilasciato dalla Direzione Provinciale Trasporti Terrestri del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Sono esenti dall obbligo i conducenti di mezzi con peso complessivo a terra fino a kg (solo fino a dic.bre 2006) Il CFP è: di tipo B nel caso di trasporto in colli, di tipo A nel trasporto in cisterna E obbligo dello speditore controllare il possesso e la validità (5 anni) del CFP del conducente del mezzo Il CFP non occorre per trasporti in esenzione parziale o in esenzione totale ADR
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