QUADRO DELLE PRINCIPALI NOVITA INTRODOTTE DALLA L.R. N. 3/2013 CON RAFFRONTO DEL REGIME ATTUALE E PREVIGENTE DELLA L.R. N. 10/2012 E S.M.
|
|
- Serafina Fumagalli
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 QUADRO DELLE PRINCIPALI NOVITA INTRODOTTE DALLA L.R. N. 3/2013 CON RAFFRONTO DEL REGIME ATTUALE E PREVIGENTE DELLA L.R. N. 10/2012 E S.M. Con l approvazione della legge regionale 4 febbraio 2013, n. 3 (pubblicata sul B.U.R. n. 1, Parte I del 6 febbraio 2013 ed in vigore dal 21 febbraio) la Regione Liguria ha introdotto anche alcune modifiche alla l.r. 5 aprile 2012, n. 10 Disciplina per l esercizio delle attività produttive e riordino dello Sportello Unico al fine essenzialmente di: a) superare un rilievo di legittimità costituzionale mosso dal Governo nel ricorso alla Corte Costituzionale presentato relativamente ad alcune disposizioni della l.r. n. 10/2012; b) inserire ulteriori semplificazioni procedurali relative alla realizzazione degli impianti di teleradiocomunicazione e di distribuzione energetica a fronte sia di novità recentemente introdotte nella legislazione statale di settore, sia di esigenze manifestate dai gestori di tali reti. c) introdurre alcuni perfezionamenti e semplificazioni di carattere formale. Le modifiche alla l.r. n. 10/2012 volte a superare l unico motivo del contenzioso costituzionale consistono nel recepimento in alcune disposizioni relative alle procedure per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili del regime speciale stabilito dalla legislazione statale in materia (D.lgs. n. 28 /2011 e s.m. e DM ). Le principali novità introdotte per le procedure concernenti gli IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI funzionali o connessi ad attività produttive sono contenute nell art. 7bis in cui : 1. nel comma 1 vi è la previsione dell applicazione delle procedure statali della comunicazione di inizio lavori e della procedura abilitativa semplificata (PAS), in luogo delle procedure di SCIA e DIA nonché delle disposizioni statali in materia di controlli e sanzioni stabilite nel citato D.Lgs n. 28/2011 e s.m. e i.; 2. nei commi 2 e 3 sono contenute apposite disposizioni sul certificato di collaudo e sulle regole di compatibilità urbanistica per la realizzazione di detti impianti, le cui tipologie, individuate negli Allegati 1 e 2 della medesima l.r. n. 16, sono state adeguate alla normativa statale. In particolare, si sottolinea che è stato precisato che il campo di applicazione della comunicazione di avvio lavori ai sensi del D.lgs. n. 28/2011 per impianti fotovoltaici di qualsiasi potenza è riferito esclusivamente agli impianti da installare su edifici, altre strutture esistenti o loro manufatti pertinenziali (All. to 1 l.r. n. 16/2008 e s.m.) per cui non sono pertanto più ricompresi in tale fattispecie gli impianti da collocare a terra su aree pertinenziali (per tale tipologia di impianti trovano rispettivamente applicazione le procedure della PAS, laddove si tratti di impianti fino 20 kw, o dell autorizzazione unica di cui all art. 29 della l.r. n. 16/208 e s.m..). Z/120160/Legge regionale 16/Elaborati esplicativi web/documento illustrativo l.r. n. 10/2012 1
2 Raffronto delle procedure relative agli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili SCIA (art. 7, Allegato 1, lettera h) l.r. n. 10/2012) ; DIA Obbligatoria (art. 9, comma 2 e Allegato 2, lettera g) l.r. n. 10/2012 ); Autorizzazione Unica (art. 29 l.r. n. 16/2008 e s.m.) Comunicazione di Inizio Lavori ai sensi del D.lgs. n. 28/2011 (art. 7 bis e Allegato 1 l.r. n. 10/2012, come modificata da l.r. n. 3/2013); Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) ai sensi del D.lgs. n. 28/2011 (art. 7 bis e Allegato 2 l.r. n. 10/2012, come modificata da l.r. n. 3/2013); Autorizzazione Unica (art. 29 l.r. n. 16/2008 e s.m. come modificata da l.r. n. 3/2013) Le ulteriori modifiche alla l.r. n. 10 apportate dalla lr n. 3/2013 consistono in sintesi in : 1. adeguamenti degli articoli 7, comma 3 e 10, comma 1 ter relativamente alla procedura per gli impianti di teleradiocomunicazione rispetto alla sopravvenuta disciplina statale in materia (D.lgs. n. 70/2012, con il quale sono state apportate modifiche al D.lgs. n. 259/2003, c.d. Codice delle Comunicazioni elettroniche ), con i necessari raccordi tra la disciplina dei titoli edilizi e gli adempimenti richiesti ai fini dei controlli di compatibilità rispetto alla normativa di settore in materia di emissioni elettromagnetiche. In proposito tra le novità più rilevanti si segnalano le seguenti: a) l introduzione nell art. 7, comma 3, della SCIA, in luogo della DIA, per la realizzazione delle infrastrutture per impianti di comunicazione elettronica di minore potenza radioelettrica nonché per le modifiche degli impianti esistenti per adeguamento a nuove tecnologie; b) l attribuzione in via esclusiva ai Comuni della competenza al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche relative agli impianti in argomento, sia soggetti al procedimento unico di cui all articolo 10 (come si desume espressamente nella lettera d) del comma 1 di tale articolo 10) e, a maggior ragione, con riferimento ai tipi di impianti di che trattasi soggetti a SCIA (indicati nell Allegato 1, lettera i) della l.r. n. 10) in quanto costituenti impianti tecnologici di rilevanza non sovra comunale (articolo 1 bis, comma 1, lettera e) della l.r. n. 15/1980, sulle competenze paesaggistiche dei Comuni, a prescindere dalla titolarità di subdelega integrale di cui all articolo 1, comma 1, lettera a), numero 3 della l.r. n. 20/1991 e s.m.); c) specificazione, per ragioni di uniformità della disciplina applicabile sul territorio statale e regionale, che la documentazione da allegare alle istanze da presentare al SUAP è costituita dalla modulistica prevista dalla citata legislazione statale in materia. Z/120160/Legge regionale 16/Elaborati esplicativi web/documento illustrativo l.r. n. 10/2012 2
3 RAFFRONTO DELLE PROCEDURE PER IMPIANTI DI TELERADIOCOMUNICAZIONE SCIA (art. 7, comma 3 e Allegato 1 lettera i) l.r. n. 10/2012) ; DIA obbligatoria (art. 9, comma 4 e Allegato 2, lettera h) l.r. n. 10/2012 ); Procedimento unico mediante conferenza di servizi (art. 10, comma, lettera d) l.r. n. 10/2012). Comunicazione di cui all art. 35 DL n. 98/2011 conv. in L. n. 111/2011 per impianti minori non comportanti opere edilizie (art. art. 7, comma 3, e Allegato 1, lettera i) come sostituito da l.r. n. 3/2013 ); SCIA (l.r n. 10/2012 art. 7, comma 3, e Allegato 1, lettera i) come sostituito da l.r. n. 3/2013 ); Procedimento unico (l.r. n. 10/2012 art. 10, comma 1, lettera d), come modificato dalla l.r. n. 3/2013 ) senza convocazione conferenza di servizi nel caso di interventi non comportanti necessità di acquisizione di assensi o atti di altri Enti o nel caso in cui tali atti siano già prodotti a corredo dell istanza. Nel caso di decorrenza dei termini per l adozione del provvedimento conclusivo l istanza si intende accolta per silenzio assenso (art. 10, comma 1 bis) A seguito delle modifiche introdotte dalla l.r. n. 3/2013 non risultano pertanto più contemplate fattispecie soggette a presentazione di DIA obbligatoria al SUAP. COMPETENZA AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PAESISTICO-AMBIENTALI PER IMPIANTI DI TELERADIOCOMUNICAZIONE l.r. n. 16/2008 e s.m. Dopo l entrata in vigore della l.r. n. 3/2013 Provincia (art. 27, comma 3 l.r. n. 16/2008). Comune (art. 10, comma 1, lett. d) e art. 7, comma 3). La l.r. n. 9/2012 ha abrogato l art. 27, essendo stata la relativa disciplina trasferita nella l.r. n. 10/2012 agli articoli 7, 9 e 10, senza specificazioni in merito al rilascio delle autorizzazioni paesistiche, autorizzazioni che, in base alla l.r. n. 20/1991, potevano comunque ritenersi rientrare nella sfera dei Comuni, in quanto titolari di subdelega o comunque, anche se non subdelegati, in quanto tali opere sono riconducibili negli impianti tecnologici di interesse non sovracomunale ex art. 1 bis della l.r. n. 15/1980. La competenza al rilascio delle autorizzazioni paesistiche è attribuita per tutti gli interventi ai Comuni, anche se non titolari di subdelega, in considerazione della loro natura di impianti tecnologici di rilevanza comunale. Z/120160/Legge regionale 16/Elaborati esplicativi web/documento illustrativo l.r. n. 10/2012 3
4 2. introduzione di alcune semplificazioni degli adempimenti procedurali concernenti gli impianti per le reti di distribuzione energetica da realizzarsi da parte dei relativi gestori (ci si riferisce al comma 2 bis dell art. 7, e al comma 2 dell art. 9 ). Per tali impianti funzionali ai servizi di rete, espressamente qualificati dalla vigente legislazione come opere di urbanizzazione, è stata esplicitamente specificata la relativa compatibilità urbanistica in tutte le zone del territorio comunale (art. 11 della l.r. n. 10/2012) nonché la competenza dei Comuni al rilascio delle autorizzazioni paesistico-ambientali nel caso di interventi in zone vincolate. E inoltre da evidenziare la precisazione in merito alla documentazione da allegare a corredo delle SCIA e delle DIA da presentare al SUAP per tali impianti contenuta negli articoli 7, comma 2 bis, e 9, comma 2 che, per tali interventi prevedono che la relazione tecnica è redatta dal gestore della rete interessata e, quindi, da tecnico appartenente alla società richiedente; 3. affinamenti delle disposizioni relative al procedimento unico regolato dall art. 10 al fine di razionalizzare e meglio specificare i casi in cui è necessario il ricorso alla conferenza di servizi per l approvazione dei progetti degli interventi di maggiore rilevanza non riconducibili nelle procedure della SCIA e della DIA ed al contempo di circoscrivere l obbligo di pubblicità- partecipazione (comportante la possibilità di presentare osservazioni) alle ipotesi di progetti che si pongano in variante rispetto agli strumenti urbanistici od altri atti di pianificazione territoriale. Le relative novità sono sintetizzate nel prospetto di seguito riportato: PROCEDIMENTO UNICO ART. 10 L.R. N. 10/2012 : le principali novità Procedimento unico mediante conferenza di servizi da indirsi sempre da parte del responsabile del SUAP entro trenta giorni dalla presentazione dell istanza (Art. 10, comma 2 l.r. n. 10/2012). Viene prevista la disciplina di un procedimento unico senza conferenza di servizi per interventi conformi alla disciplina urbanisticoedilizia e non comportanti necessità di acquisizione di assensi o atti di altri enti o nel caso in cui tali atti siano già prodotti dall interessato (art. 10, comma 1 bis come introdotto da l.r. n. 3/2013). Il ricorso a conferenza di servizi è pertanto necessario soltanto ove occorra acquisire assensi o pareri di diverse pubbliche amministrazioni o anche l approvazione di varianti agli atti di pianificazione urbanistica e/o territoriale sottese ai progetti di interventi (art. 10, commi 2 e ss come modificati da l.r. n. 3/2013). Z/120160/Legge regionale 16/Elaborati esplicativi web/documento illustrativo l.r. n. 10/2012 4
5 PROCEDIMENTO UNICO senza ricorso a conferenza di servizi (art. 10, comma 1 bis): Trova applicazione in caso di : interventi previsti dal comma 1 della l.r. n. 10/2012, non comportanti acquisizione di assensi o atti di diverse Pubbliche Amministrazioni ; interventi previsti dal comma 1 della l.r. n. 10/2012 comportanti acquisizione di assensi o atti di diverse Pubbliche Amministrazioni laddove tali atti siano già stati acquisiti e prodotti dall interessato a corredo dell istanza Fasi principali del procedimento senza ricorso a Conferenza di Servizi : istanza al SUAP entro 30 giorni verifica documentazione ed eventuale richiesta integrazioni entro 60 giorni dall esito positivo di tale verifica o dal ricevimento dell eventuale documentazione integrativa adozione provvedimento conclusivo PROCEDIMENTO UNICO mediante conferenza di servizi (art. 10, comma 2 e segg): Trova applicazione in caso di : a) interventi previsti dal comma 1 della l.r. n. 10/2012, conformi agli atti di pianificazione territoriale ed agli strumenti urbanistici vigenti od operanti in salvaguardia ma comportanti acquisizione di assensi o atti di diverse Pubbliche Amministrazioni. Fasi principali del procedimento (art. 10, commi 2, 7, 9, 10, 11): istanza al SUAP (comma 1); inserimento istanza nel sito web del SUAP e del Comune interessato (pubblicità notizia), se diverso da quello sede del SUAP (comma 2); nei successivi 30 giorni indizione conferenza di servizi ai sensi degli artt. 14 e ss. L. n. 241/1990 e s.m.; conclusione conferenza di servizi entro 90 giorni dall indizione (con possibilità di sospensione di tale termine per richiedere, una sola volta, atti integrativi entro 15 giorni dalla seduta di conferenza referente). b) interventi previsti dal comma 1 della l.r. n. 10/2012 che comportino approvazione di varianti agli atti di pianificazione territoriale ed agli strumenti urbanistici vigenti od operanti in salvaguardia. Fasi principali del procedimento (art. 10, commi 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10 e 11): istanza al SUAP corredata da relazione illustrativa di rapporti tra le opere previste e, la disciplina territoriale e urbanistica e le normative in materia paesistica, ambientale, sanitaria (comma 3); entro 30 giorni dall istanza accertamento procedibilità e convocazione, nei successivi 10 giorni, di conferenza di servizi in seduta referente ai sensi degli artt. 14 e ss. L. n. 241/1990 e s.m. con possibilità di richiedere, una sola volta, eventuali integrazioni nei successivi 15 giorni dalla data della conferenza con sospensione del termine per la Z/120160/Legge regionale 16/Elaborati esplicativi web/documento illustrativo l.r. n. 10/2012 5
6 relativa conclusione (commi 4 e 6); deposito degli atti presentati in conferenza referente e del relativo verbale a libera visione del pubblico per 15 giorni consecutivi previo avviso su sito web del SUAP e del Comune interessato e su giornale quotidiano a diffusione regionale con possibilità, nello stesso periodo, di presentazione osservazioni da parte di qualsiasi interessato (pubblicità-partecipazione comma 5); entro 90 giorni dalla conferenza referente conferenza deliberante con determinazione di conclusione del procedimento. Tale termine è elevato a 150 giorni nel caso di interventi soggetti a procedure di VIA o verifica screening in base alla vigente legislazione in materia (commi 7, 9 e 11). 4 introduzione di una specifica disposizione (art. 12 bis) relativa al certificato di agibilità e di collaudo finale degli interventi urbanistico-edilizi soggetti alle procedure del SUAP con individuazione del relativo campo di applicazione e delle relative modalità di controllo, in coerenza con la più sopra richiamata disciplina del certificato di agibilità introdotta nell art. 37 della l.r. n. 16/2008 e s.m. e, comunque, con i contenuti dell art. 10 del DPR n. 160/2010 (Regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina del SUAP). In particolare in base al nuovo art. 12 bis della l.r. n. 10/2012, fermo restando l obbligo di richiedere il certificato di agibilità allo SUAP nei casi indicati dall art. 37 della l.r. n. 16/2008 e, quindi, per gli interventi: di nuova costruzione (come individuati dall art. 15 della l.r n. 16/2008 e s.m.); di ristrutturazione edilizia (come individuati dall art. 10 della l.r n. 16/2008 e s.m.); di sostituzione edilizia (come individuati dall art. 14 della l.r n. 16/2008 e s.m.); sugli edifici esistenti ove i lavori possano influire sui requisiti di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico richiesti dalla normativa in relazione alla destinazione d uso dell immobile o del manufatto oggetto d intervento. Per gli interventi urbanistico- edilizi soggetti a SCIA o a DIA obbligatoria non ricompresi tra quelli sopraindicati entro 60 giorni dalla relativa ultimazione si applicano le disposizioni di cui all art. 26, comma 10 della lr. n. 16/2008 e s.m.. In tali casi deve pertanto essere presentata al SUAP comunicazione di fine lavori e trasmesso certificato di collaudo finale redatto dal progettista o da tecnico abilitato. In altri termini per gli interventi edilizi produttivi l obbligo di certificato di collaudo è sempre previsto anche per gli interventi soggetta a SCIA in ragione della loro incidenza su ambienti e luoghi di lavoro, non essendo stata ritenuta sufficiente la mera comunicazione di fine lavori. RAFFRONTO DISCIPLINA DEL CERTIFICATO DI AGIBILITÀ E DI COLLAUDO FINALE Applicazione disciplina prevista dall art. 37 l.r. n. 16/2008 e s.m. nella versione modificata dall art. 28 della l.r. n. 9/2012. Articolo 12 bis (Certificato di agibilità e di collaudo finale) l.r. n. 10/2012 Z/120160/Legge regionale 16/Elaborati esplicativi web/documento illustrativo l.r. n. 10/2012 6
7 Art. 37, comma 2 l.r. n. 16/2008 e s.m. Certificato di agibilità richiesto per interventi: di nuova costruzione soggetti a permesso di costruire o a DIA alternativa al permesso di costruire, nonché di realizzazione di autorimesse interrate, seminterrate o in struttura fuori terra; di ristrutturazione edilizia di cui all articolo 10, comma 2, lettere c), d), e) nonché di cui all articolo 38, comma 1, lettera d); di sostituzione edilizia di cui all articolo 14. Per gli interventi soggetti a DIA obbligatoria o a SCIA che non rientrino nei casi sopra indicati, per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nonché per tutti gli interventi soggetti a SCIA diversi da quelli di cui all articolo 21 bis, comma 1, lettera h), in luogo del certificato di agibilità, previsti il certificato di collaudo finale di cui all articolo 26, comma 10, o la comunicazione di fine lavori di cui all articolo 21 bis, comma 9 (art. 37, comma 3 della l.r. n. 16/2008 e s.m. ) Certificato di agibilità richiesto nei casi previsti da art. 37, comma 2 l.r. n. 16/2008, come modificata da l.r. n. 3/2013 per interventi : di nuova costruzione di cui all art. 15; di ristrutturazione edilizia di cui all articolo 10 ; di sostituzione edilizia di cui all articolo 14; sugli edifici esistenti ove i lavori possano influire sui requisiti di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico richiesti dalla normativa vigente in relazione alla destinazione d uso dell immobile o del manufatto oggetto di intervento. Per interventi diversi da quelli di cui sopra soggetti a SCIA o a DIA obbligatoria a norma dell art. 2bis della.l..r n. 10 come modificato dalla l.r. n. 3/2012 trovano applicazione le disposizioni relative all ultimazione dei lavori ed al certificato di collaudo finale stabilite dall art. 26, comma 10 della l.r. n. 16/2008 e s.m.. Z/120160/Legge regionale 16/Elaborati esplicativi web/documento illustrativo l.r. n. 10/2012 7
09 Industria l.r. 3/2013 1
09 Industria l.r. 3/2013 1 LEGGE REGIONALE 4 FEBBRAIO 2013 N. 3 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 6 GIUGNO 2008, N. 16 (DISCIPLINA DEL'ATTIVITA' EDILIZIA) E ALLA LEGGE REGIONALE 5 APRILE 2012, N. 10 (DISCIPLINA
DettagliTESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 29 GENNAIO 2013
REGIONE LIGURIA ------------ TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 29 GENNAIO 2013 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 6 GIUGNO 2008, N. 16 (DISCIPLINA
DettagliScia 2: i titoli edilizi e i procedimenti per ogni tipologia di intervento
Scia 2: i titoli edilizi e i procedimenti per ogni tipologia di intervento Nel Decreto di prossima pubblicazione una tabella riassume le procedure da seguire, gli adempimenti successivi e la nuova disciplina
DettagliREGIONE LIGURIA SEGRETERIA GENERALE GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE SETTORE AFFARI GIURIDICI DEL TERRITORIO. Ai Comuni della Liguria
REGIONE LIGURIA SEGRETERIA GENERALE GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE SETTORE AFFARI GIURIDICI DEL TERRITORIO Genova, 05 Agosto 2011 Prot. PG/2011/113479 Classificazione: 2009/G11.1.2/15
DettagliNOTE INFORMATIVE RELATIVE ALLA LEGGE REGIONALE 4 FEBBRAIO 2013 N. 2
Anno XLIV - N. 1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 06.02.2013 - pag. 7 La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. E fatto obbligo a chiunque spetti
DettagliDISCIPLINA PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE E RIORDINO DELLO SPORTELLO UNICO 5 APRILE 2012 N. 10 E S.M.
DISCIPLINA PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE E RIORDINO DELLO SPORTELLO UNICO 5 APRILE 2012 N. 10 E S.M. ======================================================================= LEGGE REGIONALE
DettagliLEGGE REGIONALE N. 21 DEL REGIONE LIGURIA
LEGGE REGIONALE N. 21 DEL 24-07-2001 REGIONE LIGURIA DISCIPLINA DELLE VARIANTI AL PIANO TERRITORIALE REGIONALE DELLE ATTIVITA' DI CAVA. INTEGRAZIONI E MODIFICHE ALLE LEGGI REGIONALI 10 APRILE 1979 N. 12
DettagliISTANZA DI ATTIVAZIONE PROCEDIMENTO UNICO (articolo 10 della L.R. n.10 del e s.m. ed i.) per interventi di cui alla successiva tabella A
ISTANZA DI ATTIVAZIONE PROCEDIMENTO UNICO (articolo 10 della L.R. n.10 del 05.04.2012 e s.m. ed i.) per interventi di cui alla successiva tabella A marca da bollo in vigore Allo Sportello Unico per le
DettagliTAVOLA DI CORRISPONDENZA DEI RIFERIMENTI NORMATIVI DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI EDILIZIA
D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia ALLEGATO (G.U. n. 245 del 20 ottobre 2001, s.o. n. 239) (ripubblicazione sul S.o. n. 246 alla
DettagliCOMUNE DI MOMPANTERO (Provincia di Torino)
COMUNE DI MOMPANTERO (Provincia di Torino) ELENCO DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRIVI GENERALI UFFICIO URBANISTICA - EDILIZIA PRIVA Legenda: CIL Comunicazione Inizio Lavori SCIA Segnalazione Certificato Inizio
DettagliREGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DIPARTIMENTO AMBIENTE
Genova, 9 marzo 2009 PG/2009/39191 REGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DIPARTIMENTO AMBIENTE Allegati: Class. Alle Amministrazioni Provinciali di: IMPERIA SAVONA GENOVA LA SPEZIA Ai
DettagliLa nuova conferenza di servizi. Il coordinamento con le discipline di settore (D.Lgs. 127/ Titolo II)
Seminario Semplificazione amministrativa: l impatto della nuova disciplina in materia di Conferenza di servizi e di SCIA sulle procedure amministrative La nuova conferenza di servizi. Il coordinamento
DettagliConsiglio Regionale della Puglia
LEGGE REGIONALE 1 DICEMBRE 2017, N. 48 "Norme in materia di titoli abilitativi edilizi, controlli sull attività edilizia e mutamenti della destinazione degli immobili 2 LEGGE REGIONALE "Norme in materia
DettagliOggetto: Comunicazione di eseguita attività (c.e.a.) ex art. 41, comma 2, L.R. n. 12/2005 ed esame impatto paesistico dei progetti.
Oggetto: Comunicazione di eseguita attività (c.e.a.) ex art. 41, comma 2, L.R. n. 12/2005 ed esame impatto paesistico dei progetti. QUESITO Per esplicitare al meglio il quesito necessita premettere quanto
DettagliAffari Giuridici del territorio - Settore
O GG E TTO : Adeguamento alla legislazione reg. in materia di attività edilizia della modulistica uniforme nazionale per la present. della comunicazione di inizio lavori asseverata(cila)di cui all'acc.
DettagliCOMUNE DI PETRIANO. Provincia di Pesaro e Urbino. SETTORE ASSETTO ED USO DEL TERRITORIO Responsabile: Geom. Paolo Bruscolini
COMUNE DI PETRIANO Provincia di Pesaro e Urbino SETTORE ASSETTO ED USO DEL TERRITORIO Responsabile: Geom. Paolo Bruscolini Le istanze debbono essere presentate al Comune di Petriano - Ufficio Protocollo
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 1098
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 13.10.2010 - pag. 47 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24.09.2010 N. 1098 Adeguamento dell'art. 21 della l.r. n. 16/2008 alla nuova disciplina statale
DettagliURBANISTICA TAVOLA DI CORRISPONDENZA DEI RIFERIMENTI NORMATIVI DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI EDILIZIA
D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia ALLEGATO (G.U. n. 245 del 20 ottobre 2001, s.o. n. 239) (ripubblicazione sul S.o. n. 246 alla
DettagliAREA TECNICO-MANUTENTIVA
ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI Accesso agli atti amministrativi Accesso civico L. 241/1990 e Regolamento Comunale Modulistica comunale su istanza di parte Dott. Flavio Seculin 30 giorni dalla presentazione
DettagliREGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE
REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 19-06-2017 (punto N 12 ) Delibera N 646 del 19-06-2017 Proponente VITTORIO BUGLI DIREZIONE AFFARI LEGISLATIVI, GIURIDICI
DettagliArgomento: Procedimento per il rilascio del Permesso di Costruire (art. 20 DPR 380/2001) Procedimento. durata in giorni. decorrenza.
Argomento: Procedimento per il rilascio del Permesso di Costruire (art. 20 DPR 380/2001) Procedimento durata in giorni decorrenza modalità d avvio documentazione da presentare Entro 60 giorni dalla presentazione
DettagliCOMUNE DI CASARZA LIGURE Città Metropolitana Genova. Deliberazione della Giunta Comunale
G EN S CASARZA LIGURE P ETRO N IA COMUNE DI CASARZA LIGURE Città Metropolitana Genova Deliberazione della Giunta Comunale COPIA N. 217 del 29/06/2017 OGGETTO : AGGIORNAMENTO DIRITTI DI SEGRETERIA EX ART.
DettagliCOMUNE DI RIPALTA ARPINA PROVINCIA DI CREMONA
PROVINCIA DI CREMONA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA RIDUZIONE DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE TRAMITE LA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 26 del 23.11.2016
Dettagli6) di dare atto che il quadro finanziario generale è 2005, modificando la prenotazione d impegno di così modificato; QUADRO FINANZIARIO GENERALE 2005
76 16.3.2005 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 5) di dare atto che per l integrazione di 100.000,00 Euro al quadro finanziario della parte Artigianato e cui alla Deliberazione della
DettagliSettore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia
Settore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia Modena, 4/03/2010 Protocollo generale n. 28296/2010 DO/do A tutto il personale del Settore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia Agli Ordini e Collegi
DettagliSERVIZIO CONTROLLO PRATICHE SISMICHE UNIONE RENO GALLIERA
SERVIZIO CONTROLLO PRATICHE SISMICHE UNIONE RENO GALLIERA San Pietro in Casale, 10 giugno 2010 L. R. 30 ottobre 2008, n. 19 Norme per la riduzione del rischio sismico Il 01 giugno 2010 è entrata in vigore
Dettaglil PROCEDIMENTI DELL'EDILIZIA PRODUTTIVA
l PROCEDIMENTI DELL'EDILIZIA PRODUTTIVA Verona, 21 novembre 2012 Marina Coin Quadro normativo generale LEGGE 241/1990 D.P.R. 380/2001 Legge 73/2010 (art. 6 DPR 380/01) D.P.R. 160/2010 Legge 122/2010 (art.
DettagliLo Sportello Unico per le Attività Produttive e il D.P.R. 160/2010
Lo Sportello Unico per le Attività Produttive e il D.P.R. 160/2010 24/02/2011 - San Vincenzo Palazzo della Cultura 0 Alcuni cenni storici Previsione del SUAP con D.lgs 31/03/1998 n. 112 e regolamentazione
DettagliL EVOLUZIONE LEGISLATIVA DEL CONCETTO DI EDILIZIA E LE METAMORFOSI DELLO IUS AEDIFI- CANDI
SOMMARIO Presentazione... XI CAPITOLO 1 L EVOLUZIONE LEGISLATIVA DEL CONCETTO DI EDILIZIA E LE METAMORFOSI DELLO IUS AEDIFI- CANDI 1. La nozione di edilizia e la sua distinzione rispetto alla nozione di
DettagliORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISA organizza. Seminario in materia urbanistico-edilizia e paesaggistica
ORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISA organizza Seminario in materia urbanistico-edilizia e paesaggistica La L.R.T. n 65/2014 e la L. n. 164/2014 c.d. SBLOCCA-ITALIA Il nuovo quadro normativo in Toscana
DettagliPAS - Procedura Abilitativa Semplificata (Art. 6 D.Lgs. 3 marzo 2011, n.28)
AL COMUNE DI RAVENNA SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA -timbro PG: Pratica SiGePro: del timbro accettazione: PAS - Procedura Abilitativa Semplificata (Art. 6 D.Lgs. 3 marzo 2011, n.28) (Primo) Intestatario:
DettagliVADEMECUM LE MISURE DI SEMPLIFICAZIONE DI INTERESSE PER LE IMPRESE
VADEMECUM LE MISURE DI SEMPLIFICAZIONE DI INTERESSE PER LE IMPRESE Aggiornato al 21 novembre 2014 MISURA RIFERIMENTI NORMATIVI DESCRIZIONE INDICAZIONI OPERATIVE Installazione di pompe di calore aria-aria
DettagliRisposta n. 64 QUESITO
Divisione Contribuenti Direzione Centrale Persone Fisiche, Lavoratori Autonomi ed Enti non Commerciali Risposta n. 64 OGGETTO: Sisma bonus - Asseverazione tardiva (art. 16 del DL n. 63 del 2013). Interpello
DettagliGIUSEPPE AGUGLIARO
LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA PER L'AVVIO E LA GESTIONE DELLE STRUTTURE TURISTICO RICETTIVE Le funzioni dello Sportello Unico per le Attività Produttive GIUSEPPE AGUGLIARO suap.unionecomuniee@gmail.com
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2019 Prot. n. 351/19cdz VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione dei modelli di domanda e della relativa documentazione per
DettagliDIVISIONE URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA DIREZIONE EDILIZIA PRIVATA DISPOSIZIONE DI SERVIZIO N. 5/2011
DISPOSIZIONE DI SERVIZIO N. 5/2011 OGGETTO : Decreto Legge 13/05/2011, n. 70. "Semestre Europeo. Prime disposizioni urgenti per l economia". Principali modifiche procedurali concernenti l attività edilizia.
DettagliGENOVA LA SPEZIA SAVONA IMPERIA. All ORDINE degli AGRONOMI di: - GENOVA e SAVONA - LA SPEZIA - IMPERIA. Agli ENTI PARCO della LIGURIA
Genova, 29/7/03 Prot. n. 108531/868 Allegati: Ai SINDACI dei COMUNI della LIGURIA Oggetto: Effetti dell entrata in vigore del T.U. dell Edilizia (D.P.R. 380/2001 e s.m.) sulla legislazione ligure. Ai PRESIDENTI
DettagliINIZIO DEL PROCEDIMENTO. Istanza di parte. 30 gg. dalla richiesta di. svincolo. Istanza di parte. Istanza dell'ente interessato.
SETTORE URBANISTICA - EDILIZIA PRIVATA SERVIZIO SPORTELLO UNICO PER L'EDILIZIA (ufficio a cui rivolgersi per informazioni) Responsabile: ROSSETTO arch. DANILO tel. 049/9697931 e.mail danilo.rossetto@comune.piazzola.pd.it
DettagliAutorizzazione unica ambientale (AUA)
Al servizio di gente unica (AUA) Autorizzazione che sostituisce diversi titoli abilitativi previsti dalla legislazione ambientale, che consente all impresa di presentare un unica domanda, per via telematica,
DettagliDelibera Giunta Regionale 30 marzo n. X/5001
Delibera Giunta Regionale 30 marzo 2016 - n. X/5001 «Approvazione delle linee di indirizzo e coordinamento per l esercizio delle funzioni trasferite ai comuni in materia sismica» (B.U.R.L. S.O. n. 14 del
DettagliPresentazione della modulistica standard e delle semplificazioni in Edilizia
PON GAS FSE 2007 2013, Obiettivo Convergenza, Asse E - Capacità istituzionale Progetto: Semplifica Italia. Cantieri regionali per la semplificazione Seminario Agenda per la Semplificazione 2015-2017. L
DettagliTAVOLA DI CORRISPONDENZA DEI RIFERIMENTI NORMATIVI DEL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI EDILIZIA
D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia ALLEGATO (G.U. n. 245 del 20 ottobre 2001- s.o. n. 239) TAVOLA DI CORRISPONDENZA DEI RIFERIMENTI
DettagliREGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEI DIRITTI DI SEGRETERIA SUGLI ATTI IN MATERIA DI EDILIZIA, URBANISTICA E COMMERCIO
REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEI DIRITTI DI SEGRETERIA SUGLI ATTI IN MATERIA DI EDILIZIA, URBANISTICA E COMMERCIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 del 27/09/2017 INDICE Art. 1
DettagliCOMUNE DI POLINAGO Provincia di Modena
COMUNE DI POLINAGO Provincia di Modena Allegato alla Delibera di Giunta Comunale n. 7 del 28/01/2019 DIRITTI DI SEGRETERIA - TARIFFE DA APPLICARE ALLE ISTANZE/TITOLI EDILIZI SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA /
DettagliTARIFFE DEI SERVIZI COMUNALI ANNO 2019
TARIFFE DEI SERVIZI COMUNALI ANNO 2019 Le tariffe evidenziate sono state modificate o inserite per l anno 2019 TARIFFE INTERSETTORIALI Fotocopie/Stampe - Formato A4 (bianco e nero) 0,15 - Formato A3 (bianco
DettagliProposta di Deliberazione al CONSIGLIO COMUNALE. IL DIRIGENTE SETTORE A9 PIANIFICAZIONE URBANISTICA-EDILIZIA PRIVATA Ing.
Proposta di Deliberazione al CONSIGLIO COMUNALE IL DIRIGENTE SETTORE A9 PIANIFICAZIONE URBANISTICA-EDILIZIA PRIVATA Ing. NORBERTO CARBONI Propone al Consiglio Comunale l approvazione della seguente delibera:
DettagliL.R. n.6/2009 TITOLO III NORME PER LA QUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ABITATIVO. Norme straordinarie per il rilancio dell attività edilizia
L.R. n.6/2009 TITOLO III NORME PER LA QUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ABITATIVO Norme straordinarie per il rilancio dell attività edilizia Fino al 31 dicembre 2010 Può essere presentata una DIA
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI COMUNALI
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI COMUNALI IN MATERIA DI VINCOLO IDROGEOLOGICO AI SENSI DELL ARTICOLO 40 DELLA L.R. 39/2000 LEGGE FORESTALE DELLA TOSCANA
DettagliPROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA per impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28 art.
PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA per impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28 art.6) DATI SINTETICI DELL INTERVENTO 1. RICHIEDENTE: Cognome e nome
DettagliRispetto al testo originario del decreto, in sede di conversione si segnalano le seguenti novità.
***** LE NOVITÀ IN MATERIA DI EDILIZIA (DECRETO DEL FARE) L art. 30 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 contiene una serie di disposizioni che intervengono sulla materia edilizia, inserendo, peraltro,
DettagliLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA DEI REGIMI EDILIZI
LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA DEI REGIMI EDILIZI Premessa Entro il 30 giugno p.v. i Comuni e le Regioni dovranno adeguare i propri ordinamenti alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 222/2016
DettagliPERCORSI FORMATIVI SUI TEMI DELL EDILIZIA, DELLA PIANIFICAZIONE E DEL PAESAGGIO È PREVISTO IL RILASCIO DEI CFP PER GLI ARCHITETTI
PERCORSI FORMATIVI SUI TEMI DELL EDILIZIA, DELLA PIANIFICAZIONE E DEL PAESAGGIO È PREVISTO IL RILASCIO DEI CFP PER GLI ARCHITETTI EDILIZIA MODULO 1 EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA NAZIONALE - 8 ORE 28/03/2018
DettagliTitolo I NORME PROCEDURALI. CAPO I L iniziativa
I Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Soggetti art. 1 - Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività pag. 01 art. 2 - Autorizzazione paesaggistica pag. 02 art. 3 - Autorizzazione
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
ADOZIONE PROPOSTA TECNICA PROGETTO PRELIMINARE VARIANTE STRUTTURALE N. 3 PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE E SUCCESSIVA VARIANTE GENERALE A LIVELLO COMUNALE - ART. 17 L.R. 56/77 E S.M.I. IL CONSIGLIO
Dettagliverifica preventiva di assoggettabilita' alla Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.)
P.R.G.C. approvato con D.G.R. n. 31-9698 del 30.09.2008 Rettificata con D.G.R. n 16-10621 del 26/01/2009 - Variante n. 1, approvata con D.C.C. n. 65 del 26.11.2009; - Modifica n. 1, approvata con D.C.C.
DettagliDecreto SCIA 2: ecco le modifiche al Testo Unico Edilizia
Decreto SCIA 2: ecco le modifiche al Testo Unico Edilizia Finalmente in Gazzetta il Decreto Scia 2, in vigore dal prossimo 11 dicembre. Ecco le modifiche più rilevanti al testo unico edilizia E stato pubblicato
DettagliL ORDINAMENTO URBANISTICO-EDILIZIO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA. LEGGE REGIONALE 21 ottobre 2008, n. 12
L ORDINAMENTO URBANISTICO-EDILIZIO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA LE MODIFICHE INTRODOTTE DALLA LEGGE REGIONALE 21 ottobre 2008, n. 12 Centro Congressi Udine Fiere Torreano di Martignacco 18 dicembre
DettagliLA «LEGGE MADIA» E LA SUA DECRETAZIONE DELEGATA: IL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2016, n. 126 cd. DECRETO SCIA 1
LA «LEGGE MADIA» E LA SUA DECRETAZIONE DELEGATA: IL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2016, n. 126 cd. DECRETO SCIA 1 Bologna, 20-21-26 ottobre 2016 Stefano Bianchini L. 7 agosto 2015, n. 124 recante Deleghe
DettagliGli effetti della Riforma Madia sull attività edilizia in Regione Calabria
Seminario L impatto della nuova disciplina in materia di Conferenza di Servizi e di SCIA sulle procedure amministrative Gli effetti della Riforma Madia sull attività edilizia in Regione Calabria a cura
DettagliTARIFFE DIREZIONE URBANISTICA E SETTORE SPORTELLO UNICO DELL'EDILIZIA ANNO 2018
TARIFFE DIREZIONE URBANISTICA E SETTORE SPORTELLO UNICO DELL'EDILIZIA ANNO 2018 o Descrizione Tariffa Tipologia Entrata (da quali voci si compone il totale da pagare) Sottovoce Tariffa (se esiste) Importo
DettagliComune di Lucinasco PROVINCIA DI IMPERIA
Numero di Registro Generale: 259 Comune di Lucinasco PROVINCIA DI IMPERIA DETERMINAZIONE N 253 DEL 17/12/2013 OGGETTO: CONFERENZA DI SERVIZI VOLTA ALL APPROVAZIONE DEL PROGETTO ARCHITETTONICO DI STRUTTURA
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 maggio 2009, n. 363 Decreto Legislativo del 3 aprile 2006 n. 152 e ss. mm. ii. Disposizioni applicative in materia di VIA e VAS al fine di semplificare i procedimenti
DettagliDeterminazione Dirigenziale
DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE URBANISTICA DIREZIONE EDILIZIA U.O. Permessi di Costruire Attivita' Amministrativa relativa a Permessi di Costruire e DIA - Contenzioso - Contabilita' Servizio
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che: la Regione Toscana, con DPGR 11.11.2013 n. 64/R, ha approvato - in attuazione dell art. 144 della legge regionale 03 gennaio 2005 n. 1 (Norme per il Governo del Territorio)
DettagliELENCO PROCEDIMENTI DI COMPETENZA DELLA SEZIONE. PROCEDIMENTO Normativa di riferimento
ELENCO PROCEDIMENTI DI COMPETENZA DELLA SEZIONE. PROCEDIMENTO Normativa riferimento Inizio del procemento ( o su istanza parte) NB Per i procementi ad istanza parte specificare: - agli atti e i documenti
DettagliALLEGATO A alla deliberazione della Giunta Comunale n. 6 del
ALLEGATO A alla deliberazione della Giunta Comunale n. 6 del 25.01.2012. 1 PERMESSI DI COSTRUIRE e CONCESSIONI DEMANIALI (da un valore minimo di. 15,49 ad un valore massimo di Euro 1.1 Interventi d edilizia
DettagliCOPIA CARTACEA DI ORIGINALE DIGITALE Riproduzione cartacea ai sensi del D.Lgs.82/2005 e successive modificazioni, di originale digitale firmato
LA GIUNTA COMUNALE DATO ATTO che con l'art. 10 della Legge 19.03.1993, n. 68 come modificato dalla legge n. 311 del 30.12.2004 sono stati istituiti i diritti di segreteria inerenti atti di natura edilizia
DettagliSEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (S.C.I.A.) SEGNALA
Comune di Cantalice Area Tecnica Edilizia Privata ed Urbanistica Sportello Unico per l Edilizia Piazza della Repubblica 1, 02014 Cantalice SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (S.C.I.A.) Per interventi
DettagliSCHEDA INFORMATIVA A. INDICAZIONE DEL PROCEDIMENTO CHE SI VUOLE ATTIVARE PER LA REALIZZAZIONE DI NEL COMUNE DI...
SCHEDA INFORMATIVA Da compilarsi a cura dei progettisti di interventi per la cui approvazione si attivino procedure concertative e da completarsi e verificarsi a cura dell Amministrazione indicente la
DettagliSegnalazione certificata di agibilità: tutto quello che occorre sapere
Segnalazione certificata di agibilità: tutto quello che occorre sapere Il Decreto SCIA 2 ha modificato l'iter: vediamo con la nostra esperta come funziona la Segnalazione Certificata di Agibilità Con l
DettagliCOME CAMBIA L EDILIZIA PRIVATA
COME CAMBIA L EDILIZIA PRIVATA Roccastrada 07.09.2011 Il Decreto Sviluppo, convertito con L.106/2011, ha modificato il Testo Unico dell edilizia, DPR 380/2001 in riferimento al permesso di costruire in
DettagliSEZIONE I LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 5
2 3.2.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 5 SEZIONE I teria di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni LEGGI
DettagliDelib. n. - N. P.G. La Giunta comunale propone al Consiglio l adozione della sotto riportata deliberazione. Il Consiglio Comunale
Delib. n. - N. P.G. OGGETTO: Ampliamento appartamento del custode e sala bar dell Hotel Ristorante Noce in Via Gelsi n. 5 presentato da Paride Pedroni & c. s.a.s. n. 24536 P.G. del 26.3.2012 in variante
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA
COMUNE DI FOLIGNO AREA GOVERNO DEL TERRITORIO Servizio Segreteria Tecnico - Amministrativa Contributi per spese del procedimento, diritti di esame e accesso agli atti. Riconfigurazione delle fattispecie.
DettagliINDIVIDUAZIONE DEI PROCEDIMENTI REGIONALI RIENTRANTI NELL AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
ALL DGR 1230 DEL 26.10.2001 ALLEGATO A INDIVIDUAZIONE DEI PROCEDIMENTI REGIONALI RIENTRANTI NELL AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE L articolo 15, comma 1, della legge
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. gli articoli 21 e 23 della LR n. 16/2008 e s.m. (Disciplina dell attività edilizia)
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 08.07.2011 N. 770 Adeguamento degli articoli 21 e 23 della l.r. n. 16/2008 alla nuova disciplina statale in materia di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
DettagliPG N COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA R.U.A.D del 25/07/2014 SERVIZI ALLA CITTA' EDILIZIA. del 23/07/2014. Dirigente: BELLI Dr.
PG N 25595 Titolazione: del 23/07/2014 COMUNE DI REGGIO NELL EMILIA R.U.A.D. 1041 del 25/07/2014 SERVIZI ALLA CITTA' EDILIZIA Dirigente: BELLI Dr.ssa Lorena PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE OGGETTO: ATTO DI
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
BOZZA OGGETTO: Permesso di Costruire ai sensi dell art. 6 della Legge Regionale 49/2009 (Piano Casa) per intervento di demolizione di edificio esistente a destinazione residenziale ubicato in Frazione
DettagliCopia per: Comune Denunciante PRATICA EDILIZIA INTESTATA A: ... (ai sensi della L.R. n.1/05)
Al Comune di... Provincia di... Sportello unico per l Edilizia o Servizio Edilizia Pubblica e Privata (n.1 copia in carta bollata e n.1 copia in carta semplice) Sportello Unico per le Attività Produttive
DettagliREGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 11 AGOSTO 2010, N. 21 (MISURE STRAORDINARIE A SOSTEGNO DELL'ATTIVITÀ
REGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 11 AGOSTO 2010, N. 21 (MISURE STRAORDINARIE A SOSTEGNO DELL'ATTIVITÀ EDILIZIA FINALIZZATA AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL PATRIMONIO EDILIZIO
DettagliIL NUOVO PIANO CASA. LEGGE REGIONALE N. 13 del 08 luglio Treviso, 28 luglio 2011
IL NUOVO PIANO CASA LEGGE REGIONALE N. 13 del 08 luglio 2011 Treviso, 28 luglio 2011 IL PIANO CASA La legge sul nuovo piano casa è una legge che non prevede nuovo consumo di territorio perché norma l edificato
DettagliCOMUNE DI PINO TORINESE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
COMUNE DI PINO TORINESE Città metropolitana di Torino DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Servizio di rif.: TECNICO Numero proposta: 139 N. 117 del 29/11/2016 OGGETTO: DIRITTI DI SEGRETERIA RIGUARDANTI
DettagliSpeciale N. 111 del 10 Novembre 2017
Anno XLVII Anno XLVII N. 111 Speciale (10.11.2017) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Pag. 1 Speciale N. 111 del 10 Novembre 2017 MODULISTICA UNICA REGIONALE IN MATERIA DI EDILIZIA UFFICIO BURA
DettagliDISCIPLINA PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE E RIORDINO DELLO SPORTELLO UNICO 5 APRILE 2012 N. 10 E S.M.
DISCIPLINA PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE E RIORDINO DELLO SPORTELLO UNICO 5 APRILE 2012 N. 10 E S.M. ======================================================================= LEGGE REGIONALE
DettagliSETTORE SERVIZI ALLE IMPRESE, AL TERRITORIO E SVILUPPO SOSTENIBILE Sportello Unico per l Edilizia (S.U.E.) P.E.C. :
SETTORE SERVIZI ALLE IMPRESE, AL TERRITORIO E SVILUPPO SOSTENIBILE Sportello Unico per l Edilizia (S.U.E.) P.E.C. : sue.comune.sanremo@legalmail.it PEC prot.. del Ordine degli Architetti della Prov. di
DettagliREGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE
REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 25-09-2017 (punto N 7 ) Delibera N 1031 del 25-09-2017 Proponente VITTORIO BUGLI DIREZIONE AFFARI LEGISLATIVI, GIURIDICI
DettagliL'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011
L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011 Regioni che hanno dato attuazione Regioni che non hanno dato attuazione DOSSIER Aggiornato al 14 ottobre 2011 Direzione Legislazione Mercato Privato Normativa Statale
DettagliElenco procedimenti Area Edilizia privata
Elenco procedimenti Unità organizzativa responsabile dell istruttoria: Per informazioni sullo stato dei procedimenti riguardanti l interessato, rivolgersi all Unità organizzativa responsabile del procedimento,
DettagliAdempimenti specifici dell ufficio Edilizia Privata e Urbanistica
UNITA' ORGANIZZATIVA RESPONSABILE ; Servizio Urbanistica, Edilizia Privata e Lavori Pubblici : Geom. Alessandro Salmoiraghi Tel. 0321/996284 E-mail: tecnico@comune.vapriodagogna.no.it Adempimenti specifici
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTI gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante delega al Governo per la precisa individuazione
DettagliDECRETO L.VO 42/04 (Vincolo paesaggistico) DESCRIZIONE INTERVENTO PERMESSO DI COSTRUIRE ART.134 LRT.65/2014
Allegato A Diritti di Segreteria e di istruttoria per pratiche edilizie - Diritti di ricerca e visura per pratiche edilizie Settore PROMOZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO - UO. EDILIZIA PRIVATA. DECRETO
DettagliLa standardizzazione in materia edilizia
PON GAS FSE 2007 2013, Obiettivo Convergenza, Asse E - Capacità istituzionale Progetto: Semplifica Italia. Cantieri regionali per la semplificazione Seminario La standardizzazione in materia edilizia a
DettagliScheda informativa del modulo B8
IN QUALI CASI PUOI UTILIZZARE QUESTO MODULO? Per ogni vicenda che riguardi gli impianti per il rifornimento di veicoli, natanti e aeromobili. Gli impianti sono subordinati alla verifica della conformità
DettagliCILA (Comunicazione inizio lavori asseverata), il modello unico PDF editabile e la guida alla compilazione
CILA (Comunicazione inizio lavori asseverata), il modello unico PDF editabile e la guida alla compilazione CILA (Comunicazione inizio lavori asseverata), modello PDF editabile CILA (Comunicazione inizio
DettagliAUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (IPPC) AI SENSI DEL D. LGS. 18 FEBBRAIO 2005, N. 59 RILASCIATA A POLI INDUSTRIA CHIMICA S.P.A
9070 07/08/2007 Identificativo Atto n. 920 DIREZIONE GENERALE QUALITA' DELL'AMBIENTE AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (IPPC) AI SENSI DEL D. LGS. 18 FEBBRAIO 2005, N. 59 RILASCIATA A POLI INDUSTRIA
DettagliRiviera dei Fiori Settore 4 SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE
Comune di Alassio Riviera dei Fiori www.comunealassio.it comune@comune.alassio.sv.it Settore 4 SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE CAMPO DI APPLICAZIONE DEI PROCEDIMENTI CONCERTATIVI DI CUI ALLA L.R. N.
DettagliDIREZIONE URBANISTICA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N
DIREZIONE URBANISTICA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 2018-118.0.0.-58 L'anno 2018 il giorno 04 del mese di luglio la sottoscritta Petacchi Laura in qualità di dirigente di Direzione Urbanistica, ha adottato
DettagliLo stato di attuazione della l.r. 65/2014: prime esperienze applicative e prospettive future Le novità legislative
Convegno la NUOVA STAGIONE del GOVERNO del TERRITORIO Lo stato di attuazione della l.r. 65/2014: prime esperienze Le novità legislative Livorno, 16 maggio 2018 a cura di Marco Carletti dirigente del Settore
Dettagli