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1 ALLEGATO TECNICO IL PARCO MULINI CARATTERISTICHE E FINALITA La Provincia di Milano con deliberazione della Giunta Provinciale n. 150 del ai sensi dell art. 34 della L.R. 86/83 ha riconosciuto il Parco Locale di Interesse Sovracomunale dei Mulini nei Comuni di Canegrate, Legnano, Parabiago e San Vittore Olona. Il PLIS ha le seguenti finalità meglio indicati in tabella 1. Tabella 1 estratto della DGR n. 8/6148 del Il Parco è attualmente gestito tramite convenzione sottoscritta in data dai Comuni di Canegrate, Legnano, Nerviano, Parabiago e San Vittore Olona a seguito dell ingresso nel Parco del Comune di Nerviano. La convenzione ha le seguenti finalità: - la razionalizzazione della pianificazione e della gestione delle aree destinate a Parco; - l efficiente ed efficace gestione dei servizi erogati, nonché l ottimizzazione degli stessi rispetto alle precedenti gestioni dei singoli comuni convenzionati; - l individuazione di modalità di intervento, in accordo con le Autorità preposte, volte al miglioramento della funzionalità idraulica ed ambientale delle aste fluviali e del Canale Villoresi, nonché l allestimento di attrezzature e quant altro necessario alla sistemazione ed alla fruibilità delle aree ricomprese nel perimetro del PLIS; - la promozione delle conoscenze, nonché di studi e ricerche inerenti il territorio del PLIS; - l adeguata informazione all utenza in ordine agli ambienti di cui si compone il PLIS ed in ordine alle attività ivi svolte. - Lo sviluppo di sinergie tra e con Enti pubblici e privati, imprenditori agricoli, associazioni e altri soggetti portatori di interesse diffuso - Lo sviluppo di pratiche agricole compatibili con l ambiente ed il contesto del parco Il Comune Capofila è Parabiago.

2 Il patrimonio culturale e naturale del Parco Il Parco nel 2010, tramite il fattivo contributo della popolazione e delle amministrazioni comunali, ha censito il patrimonio culturale e naturale oggetto di tutela, valorizzazione ed uso sostenibile. Il patrimonio è riportato nella mappa delle comunità e del paesaggio del Parco che, secondo quanto determinato dal Comitato di Coordinamento, organo politico del Parco, costituisce la base conoscitiva e propositiva per la redazione tutt ora in corso del piano pluriennale di intervento, strumento di gestione del Parco, previsto dalla vigente normativa. Il progetto vasche di laminazione Nel SIA del progetto preliminare e nel progetto definitivo si evidenziano che la forte urbanizzazione del territorio fa ritenere che la componente faunistica sia limitata e quindi che l impatto è di lieve entità, e che non vi siano aree sensibili dal punto di vista naturalistico. Come già indicato nel parere del Comune di Parabiago espresso in sede di VIA, fermo restando che il tempo concesso permetteva di effettuare apposite verifiche sul campo per supportare adeguatamente le affermazioni sopra riportate, si è del parere che l impatto sugli ecosistemi non sia trascurabile. Il Parco dei Mulini, attraverso apposite verifiche, ha rilevato le caratteristiche ecosistemiche del PLIS dei Mulini e del PLIS Bosco di Legnano (ora annesso al PLIS Mulini) che comprende anche le aree interessate dal progetto 1. Tali dati che di seguito riportiamo testimoniano la presenza di alcune specie degne di nota che non sono state prese in sufficiente considerazione che testimoniano il valore dell area anche dal punto di vista faunistico SPECIALMENTE IN CONSIDERAZIONE DELLA FORTE URBANIZZAZIONE. SPECIE FOCALI PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA Nel parco dei Mulini i censimenti della fauna vertebrata terrestre compiuti dalla LIPU di Parabiago, hanno riguardato solo le specie guida. Studi specifici sono stati realizzati per l area del parco Castello di Legnano (ex Parco Bosco di Legnano) dove una zona umida e una buona estensione di bosco costituiscono l habitat per numerose specie animali e vegetali alcune delle quali di interesse conservazionistico. Tra quelle osservate possiamo citare il Saettone (Elaphe longissima) e il Biacco (Columber viridiflavus) tra i rettili, il Ghiro (Myoxus glis) e il Moscardino (Muscardinus avellanarius) tra i mammiferi e il Picchio verde (Picus viridis) e il Gheppio (Falco tinninculus) tra gli uccelli. Nel parco dei Mulini sono state osservate 39 delle 73 specie guida utilizzate dalla Regione Lombardia per lo studio della biodiversità addirittura 4 in più del ben più vasto PLIS del Roccolo. E da sottolineare che le specie guida sono localizzate per lo più nel Bosco di Legnano. La scarsità del numero di specie guida presenti nel parco dei Mulini escluso il bosco di Legnano (19) è da attribuire invece al fatto che questo Parco è quasi completamente circondato dalle aree urbanizzate sviluppatesi lungo l asse del fiume Olona e dalla scarsa vegetazione naturale. Ricreando la continuità della rete ecologica lungo il fiume anche queste aree potrebbero accrescere notevolmente le potenzialità faunistiche. Parco dei Mulini incluso Bosco di Legnano Parco Mulini escluso Bosco di Legnan o id Nome Comune Nome scientifico ANFIBI 1 Salamandra pezzata Salamandra salamandra Tritone crestato Triturus carnifex (vedasi Dal Santo, Rossoni, Studio della diversità biologica e culturale a diversi livelli di scala spazio temporale in Dal Santo, Colombo (a cura di) Relazione sullo stato dell Ambiente, 2005 per il PLIS Mulini e la Relazione sullo stato dell ambiente del Comune di Legnano per l area del PLIS del Bosco di Legnano) e infine il redigendo Piano Pliriennale degli interventi del Parco Mulini.

3 3 Trtone punteggiato Triturus vulgaris Ululone Bombina variegata Pelobate Pelobates fuscus Rospo comune Bufo bufo Rospo smeraldino Bufo viridis Raganella Hyla intermedia Rana agile Rana dalmatina Rana di Lataste Rana latastei 0 0 RETTILI 11 Testuggine palustre Emys orbicularis Orbettino Anguis fragilis Ramarro Lacerta bilineata Lucertola campestris Podarcis sicula Biacco Coluber viridiflavus Colubro liscio Coronella austriaca Colubro di Riccioli Coronella girondica Saettone Elaphe longissima Natrice viperina Natrix maura Biscia dal collare Natrix natrix Natrice tessellata Natrix tessellata Vipera comune Vipera aspis 0 0 MAMMIFERI 23 Riccio occidentale Erinaceus europaeus Toporagno comune Sorex araneus Crocidura minore Crocidura suaveolens Talpa europea Talpa europea Scoiattolo comune Sciurus vulgaris Ghiro Myoxus glis Moscardino Muscardinus avellanarius Arvicola rossastra Clethrionomys glareolus Arvicola di Savi Microtus savii 0 0 Topo selvatico a dorso 0 32 striato Apodemus agrarius 0 33 Topolino delle risaie Micromys minutus Tasso Meles meles 0 0 UCCELLI 36 Colombaccio Columba palumbus Tortora Streptopelia turtur Picchio verde Picus viridis Picchio rosso maggiore Picoides major Capinera Sylvia atricapilla Cincia bigia Parus palustris Cinciarella Parus caeruleus Picchio muratore Sitta europaea Rampichino Certhia brachydactyla Garzetta Egretta garzetta Airone cenerino Ardea cinerea Gallinella d'acqua Gallinula chloropus Corriere piccolo Charadrius dubius Piro piro piccolo Actitis hypoleucos Martin pescatore Alcedo atthis Topino Riparia riparia Cutrettola Motacilla flava Ballerina gialla Motacilla cinerea 1 1

4 54 Ballerina bianca Motacilla alba Usignolo di fiume Cettia cetti Migliarino di palude Emberiza schoeniclus Gheppio Falco tinnunculus Fagiano Phasianus colchicus Quaglia Coturnix coturnix Upupa Upupa epops Torcicollo Jinx torquilla Allodola Alauda arvensis Rondine Hirundo rustica Usignolo Luscinia megarhynchos Codirosso Phoenicurus phoenicurus Saltimpalo Saxicola torquata Beccamoschino Cisticola juncidis Canapino Hippolais poliglotta Pigliamosche Muscicapa striata Averla piccola Lanius collurio Passera mattugia Passer montanus Zigolo giallo Emberiza citrinella Strillozzo Miliaria calandra 1 0 TOTALE = Assenza Legenda:1= Presenza Specie focali rinvenute nel Parco dei Mulini e nel Parco del Roccolo (ns. elaborazione su fonti LIPU e Comune di Legnano, 2006) Oltre alle specie sopra riportate, i volontari della LIPU di Parabiago segnalano questi avvistamenti al di fuori del Bosco di Legnano: Nibbio Poiana Germano reale Gallinella d acqua Colombaccio Cornacchia grigia Piccione torraiolo Merlo Pettirosso Cinciarella Cincia mora Codibugnolo Regolo Fringuello Cardellino Passero mattugia Di seguito sono elencate le specie ittiche del Lago del Parco del Bosco di Legnano e acque accessorie censite a seguito di cattura nell anno Anguilla Anguilla anguilla Persico trota* Micropterus salmoides Alborella Alburnus alburnus a. Pigo Rutilus pigus Carassio* Carassius carassius Pseudorasbora* Pseudorasbora parva Carpa* Cyprinus carpio Rodeo amaro* Rhodeus amarus Ghiozzo padano Padogobius martensii Scardola S c a r d i n i u s erythrophthalmus

5 Luccio Esox lucios Siluro* Siluro Lucioperca* Stizostedion lucioperca Tinca Tinca tinca Persico sole* Lepomis gibbosus Triotto Rutilus erythrophthalmus Presumibilmente presenti nel lago e/o nelle acque accessorie Barbo Barbus plebejus Pesce persico* Perca fluviatilis Cagnetta Blennius fluviatilis Savetta Chondrostoma soetta Cavedano Lauciscus cephalus Trota fario Salmo trutta Cobite comune Cobitis taenia Vairone Leuciscus souffia Gambusia* Gambusia holbrooki Pesce gatto* Ictalurus melas * = specie alloctone Tutte queste specie sono da ritenersi ormai presenti anche nel fiume Olona dove, la qualità delle acque in costante miglioramento e la periodica immissione di specie ittiche autoctone, ha consentito di recuperare una situazione che fino a pochi anni fa sembrava irrimediabilmente compromessa. RETTILI, ANFIBI E MAMMIFERI In tutta l area del Parco si segnala la presenza tra gli anfibi del Rospo smeraldino (Bufo viridis) e della Rana verde (Rana esculenta), tra i rettili osservati vi sono Biacco (Coluber viridiflavus), Lucertola muraiola (Podarcis muralis), Natrice dal collare (Natrix natrix), Orbettino (Anguis fragilis), Ramarro (Lacerta viridis) e Saettone (Elaphe longissima), per quanto attiene ai mammiferi, il Riccio (Erinaceus europaeus ) e la Talpa europea (Talpa europea), il Pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus), il Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), il Ghiro (Glis glis), il Moscardino (Muscardinus avellanarius) e lo Scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris). Le specie da proteggere (Direttiva Habitat) sono sei: una appartiene agli Anfibi (Rospo smeraldino) ed una appartiene ai Mammiferi, il Moscardino. Le specie a rischio (Lista Rossa) sono due: il Moscardino e lo Scoiattolo rosso. VEGETAZIONE Le principali specie arboree presenti in zona sono Farnia (Quercus robur), Carpino (Carpinus betulus), Aceri (Acer campestre, A. pseudoplatanus e A. platanoides), Tigli (Tilia spp.), Sambuco (Sambucus nigra), Gelsi (Morus alba e M. nigra), anche se sempre più rari, Frassino (Fraxinus excelsior) e Sorbo (Sorbus intermedia). Nelle aree ad igrofilia più o meno elevata si trovano Salici (Salix alba e S. caprea) Ontano nero (Alnus glutinosa) Pioppi (Populus nigra, P. alba, P. tremula e vari ibridi) e Olmo (Ulmus campestris). Lo strato arbustivo è formato da Rovi (Rubus spp.), Ligustro (Ligustrum ovalifolium), Nocciolo (Corylus avellana), Biancospini (Crataegus oxyacantha e C. monogyna) e Sanguinella (Cornus sanguinea). Fra le essenze alloctone si rileva la forte presenza di Robinia (Robinia pseudoacacia), a cui si associano spesso altre infestanti quali Ciliegio tardivo (Prunus serotina) Quercia rossa (Quercus rubra) e Ailanto (Ailanthus altissima). Pur non essendo presenti aree boscate ben strutturate e costituite da specie autoctone sono presenti alcune essenze di notevole dimensione. PAESAGGIO Il progetto risulta ancora carente di scelte progettuali che consentano un adeguato miglioramento dell area dal punto di vista paesistico ed ecosistemico in considerazione della presenza del PLIS dei Mulini, dell area di rilevanza paesistica prevista dal PTCP e del corridoio ecologico principale di corso d acqua della rete ecologica provinciale (Tav. 4 del PTCP) che prevede la riqualificazione naturalistica degli ambiti funzionali che si sviluppano lungo il corso

6 d acqua; inoltre nell area destinata alla vasca in destra idrografica è individuato dal PTCP un ambito dove risultano opportuni progetti di consolidamento ecologico. Il parco dei Mulini ha ancora forti valenze agricole. Gli agricoltori presenti sono i custodi di questo ambiente e pertanto per preservarlo è necessario permetterne la permanenza, garantendo loro il reddito necessario a proseguire questo importante ruolo. Si ravvisa nuovamente la criticità determinata dalla mancanza di un approfondito studio di individuazione di coltivazioni e pratiche agricole compatibili con la frequenza di utilizzo delle diverse sezioni delle vasche nonché compatibili con le caratteristiche costruttive delle stesse. Le pratiche agricole (profondità e frequenza dell aratura, entità e frequenza delle concimazioni e altri trattamenti ) associate alle coltivazioni, attivabili all interno delle vasche, non dovranno comprometterne le caratteristiche di contenimento delle stesse e non dovranno aggiungere fattori di rischio di contaminazione della falda a seguito di percolamento nel terreno per trascinamento ad opera delle acque di piena invasate. Inoltre dovranno essere adottate e attivate coltivazioni che garantiscano dal punto di vista temporale e areale la maggiore copertura del suolo. Non è stata chiarita la scelta di posizionare la pista ciclabile sul lato interno delle vasche (limitando notevolmente la percezione della valle fluviale) anziché la più opportuna sistemazione della stessa sulla sommità dell argine con vista sul fiume nell ottica della maggiore fruizione dell area (QUEST ULTIMA SCELTA PROGETTUALE E INDICATA NELLA RELAZIONE GENERALE PD GEN RL 01, ma non ha riscontro negli altri elaborati); CONCLUSIONI Alla luce di quanto sopra si ritiene necessario come prescritto dalla Regione Lombardia in sede di VIA adottare scelte progettuali compatibili con le finalità del PLIS Parco Mulini e prevedere adeguate compensazioni delle opere in progetto che interessino anche le aree esterne alle vasche che garantiscano il raggiungimento di tutela e valorizzazione ambientale del PLIS Parco dei Mulini. Allegata: mappa della comunità e del paesaggio del PLIS Parco dei Mulini

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