RASSEGNA STAMPA. Giovedì 08 ottobre Sommario: Rassegna Associativa. Rassegna Sangue e Emoderivati

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1 RASSEGNA STAMPA Giovedì 08 ottobre 2015 Sommario: Rassegna Associativa 2 Rassegna Sangue e Emoderivati Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 6 Prime Pagine 9

2 Rassegna associativa FIDAS

3 CORRIERE DELLE ALPI Centro trasfusionale è tempo di novità PRIMIERO La Festa della memoria, occasione annuale di ritrovo di tutte le sezioni dell Associazione Feltrina donatori di sangue, è stata colta da Ersilia Angela Barbone, nuova responsabile del Centro Trasfusionale Feltrino, per un primo incontro e per presentare i suoi programmi per la struttura. Dopo un estate difficile, a causa anche del non immediato avvicendamento dei due medici andati in pensione assieme a fine giugno, l arrivo della dottoressa Barbone ha riportato al completo l organico, e la nuova responsabile intende cercare di venire incontro ai donatori provando ad allestire un secondo ambulatorio per il colloquio preliminare, in modo da ridurre i tempi di attesa. Altro impegno che si è presa è quello di garantire l invio a tutti i donatori dei risultati delle analisi, appena possibile in forma telematica. Anche per i nuovi donatori le procedure per essere dichiarati idonei saranno più rapide, concentrando nella stessa mattinata tutte le visite necessarie. Quello che viene chiesto ai donatori è una maggiore flessibilità, la disponibilità a venire incontro alle necessità del Centro seguendo le indicazioni del medico nel decidere se donare solo plasma o sangue intero. In attesa di vedere come verrà strutturato il decreto sugli stili di vita del donatore, un provvedimento a cui si sta lavorando da tre anni e che dovrebbe dare delle linee guida per un corretto modo di donare: c è un po di timore che il decreto preveda criteri restrittivi, e non tenga in debito conto che i donatori sono volontari che si prestano gratuitamente. Al termine della messa che ricorda tutti i donatori caduti celebrata quest anno a Caoria, ospiti delle sezioni del Primiero che da sempre sono parte integrante e attiva dell Associazione, hanno portato i loro saluti Fiorentino Gobber, caposezione di Canal San Bovo e, in quanto organizzatore concreto, padrone di casa per un giorno, che ha ricordato come sia difficile diffondere questo tipo di donazione, visto che di fatto si prestano solo il 3% della popolazione, e Saverio Marchet, presidente dell Associazione, sottolineando il significato di questo momento che ha raggiunto il traguardo della diciannovesima edizione. La festa è poi proseguita con un piacevole momento conviviale. (a.a.)

4 PIAZZASALENTO.IT La Fidas Gallipoli fa quaranta, tra ricordi e obiettivi. GALLIPOLI. Serata di riconoscimenti e testimonianze quella tenutasi sabato 3 ottobre all Hotel Le Sirenè di Gallipoli in onore della Fidas che taglia il traguardo dei 40 anni. L evento, accompagnato dalle performance musicali di Paolo D Armento, Nicola Mauro ed Enrico Zullino, ha visto l intervento delle personalità più significative in questi decenni di attività. Il primo a prendere la parola è stato Francesco Ripa, attuale presidente dal 98, che ne ha ripercorso la storia a partire dalla precaria situazione del 1975, quando le trasfusioni avvenivano su un autoemoteca o nel Pronto soccorso dell ospedale. Particolarmente importante in quella prima fase il contributo professionale del dott. Dante Provenzano, al quale è intitolata l associazione, commemorato dal figlio Virgilio, ospite della serata. È stato poi ricordato il primo presidente Gianni Chetta attraverso le parole del figlio Eugenio. Gli ex presidenti Antonio Crisogianni e Marcello Maggio hanno rievocato alcuni eventi memorabili, come il gemellaggio con Vicenza nell 83, occasione che vide ospitati a Gallipoli 750 donatori di quella realtà. L associazione è riuscita negli anni a raggiungere importanti traguardi, quale ad esempio il primato nel periodo in ambito provinciale. «La sfida più grande afferma Ripa è stata diffondere una nuova cultura donazionale e condurre la popolazione a vedere nel donatore non un eroe, ma una persona con senso civico». Oggi Gallipoli affronta un calo di donazioni, dovuto a diversi fattori, quali ad esempio la riduzione del numero di giovani, nonostante la sensibilizzazione nelle scuole, o ancora il trasferimento di circa gallipolini nei paesi limitrofi, con conseguente perdita anche di alcuni donatori. Ma il motivo più eclatante del calo è legato alla nuova normativa europea, che, come afferma il presidente della Fidas Puglia Italo Gatto, ha diminuito drasticamente il numero di centri accreditati in tutta la regione, come è successo per la sede locale di via Mazzini. Grazie però all acquisto da parte dell associazione di apparecchi per mettere in regola il centro trasfusionale dell ospedale, Gallipoli è stata inclusa fra i primi sei centri accreditati in Puglia. AS

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