PUBLIC LIMITE IT CONSIGLIO DELL'UNIONEEUROPEA. Bruxeles,3maggio2012(22.05) (OR.en) 9417/12 LIMITE ASIM50 RELEX396 DEVGEN116

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1 ConseilUE CONSIGLIO DELL'UNIONEEUROPEA Bruxeles,3maggio2012(22.05) (OR.en) 9417/12 LIMITE PUBLIC ASIM50 RELEX396 DEVGEN116 NOTAPUNTO"A" del: SegretariatogeneraledelConsiglio al: Consiglio"Afarigenerali" indata: 29maggio2012 n.doc.prec.: 8361/12ASIM36RELEX295DEVGEN77+COR1(fr)+COR2(fi) Oggeto: ConclusionidelConsigliosul'approccioglobaleinmateriadimigrazionee mobilità 1. Nel2005ilConsiglioeuropeohadefinitoperlaprimavoltal'approccioglobalecomequadro delapoliticaedel'azionedel'uenelsetoredelerelazioniesterneperquantoconcerne l'asiloelamigrazione.l'importanzadel'approccioglobaleelanecesitàdisvilupparlo ulteriormenteedimeterloinatosonostateribaditenegliannisuccesividalconsiglio europeoedalpatoeuropeosul immigrazioneel asilocosìcomedalprogrammadi Stoccolma. 2. Lapresidenzahainseritotraleprioritàdelsuoprogrammadilavorol'elaborazionedele conclusionidelconsigliosul'approccioglobaleinmateriadimigrazioneemobilità,facendo seguitoalacomunicazionedelacommisionealriguardopubblicatanelnovembre Le conclusionidelconsigliosiprefiggonodisviluppareulteriormentel'approccioglobalee raforzareilquadrocheèstatoistituito,nonchédiporeinrilievolanecesitàdipriorità strategichechiarenelamesainatodel'approccioglobale. 1 Doc.17254/11ASIM122RELEX /12 nza/nza/ms/t 1 DGD1B LIMITE IT

2 3. Il gruppo ad alto livello "Asilo e migrazione" ha esaminato attentamente vari progetti di conclusioni del Consiglio presentati dalla presidenza e, nella riunione del marzo 2012, è giunto ad un accordo sul testo che figura nell'allegato della presente nota. 4. Nella riunione del 18 aprile il Comitato dei Rappresentanti permanenti ha confermato l'accordo raggiunto dal gruppo e convenuto di mettere l'argomento di cui trattasi all'ordine del giorno della sessione del Consiglio GAI del aprile 2012 per consentire ai ministri di procedere ad un primo scambio di opinioni sullo sviluppo e sulla messa in atto dell'approccio globale rinnovato prima di sottoporre le conclusioni all'approvazione del Consiglio "Affari generali". 5. Si invita il Consiglio ad approvare le conclusioni del Consiglio riportate nell'allegato della presente nota. 9417/12 nza/nza/ms/t 2 DG D 1B LIMITE IT

3 ALLEGATO Conclusioni del Consiglio sull'approccio globale in materia di migrazione e mobilità 1. Il Consiglio esprime soddisfazione per lo sviluppo e la messa in atto dell'approccio globale in materia di migrazione dal suo avvio nel dicembre Tale approccio ha dimostrato di essere un quadro sempre più importante per un dialogo politico e una cooperazione globali ed equilibrati con i paesi terzi. Nelle conclusioni del giugno 2011 il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a presentare una valutazione dell'approccio globale in materia di migrazione. 2. Conformemente al programma di Stoccolma ed al patto europeo sull immigrazione e l asilo, il Consiglio ribadisce la necessità di una politica UE forte e coerente nel settore della migrazione e dell'asilo e sottolinea che occorre che l'approccio globale diventi più strategico e più efficiente, rafforzando i collegamenti e la coerenza con altri pertinenti settori politici dell'ue, in particolare quello delle relazioni esterne dell'unione, compresa la cooperazione allo sviluppo. 3. Il Consiglio accoglie con favore la comunicazione della Commissione del 18 novembre 2011 dal titolo "L'approccio globale in materia di migrazione e mobilità" quale contributo verso un quadro programmatico più coerente, sistematico e strategico per le relazioni con i paesi terzi nel settore della migrazione e della mobilità. L'approccio globale come quadro generale della politica migratoria esterna dell'ue 4. Il Consiglio riconosce l'approccio globale come quadro generale della politica esterna dell'ue nel settore della migrazione e dell'asilo, che definisce le modalità del dialogo e della cooperazione dell'ue con i paesi terzi e le regioni terze nel settore della migrazione e della mobilità e ribadisce la necessità di assicurare solidi collegamenti e complementarietà fra le dimensioni esterna e interna delle politiche dell'ue. 9417/12 nza/nza/ms/t 3

4 5. Il Consiglio constata che la messa in atto dell'approccio globale è una responsabilità comune della Commissione europea, del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e degli Stati membri, nei limiti delle rispettive competenze. Il Consiglio sottolinea il ruolo importante delle delegazioni dell'ue e delle ambasciate degli Stati membri nel rafforzamento del dialogo e della cooperazione a livello locale. 6. Il Consiglio riconosce che il gruppo ad alto livello "Asilo e migrazione" è il forum centrale di orientamento per le discussioni e iniziative strategiche relative all'approccio globale e per preparare il terreno ad azioni concrete di attuazione, ove opportuno, in consultazione con altri gruppi del Consiglio. 7. Considerate l'importanza e la portata della mobilità dei cittadini sia dell'ue sia di paesi terzi che attraversano le frontiere esterne dell'ue nonché l'importanza strategica di una mobilità ordinata, il Consiglio riconosce la mobilità quale parte integrante dell'approccio globale. Mettere chiaramente a fuoco le priorità 8. Il Consiglio si rallegra che siano state messe a fuoco le quattro priorità operative: i) organizzare meglio la migrazione legale e favorire una mobilità ben gestita; ii) prevenire e combattere l'immigrazione clandestina e debellare la tratta di esseri umani; iii) massimizzare l'incidenza della migrazione e della mobilità sullo sviluppo; promuovere la protezione internazionale e rafforzare la dimensione esterna dell'asilo. 9. Il Consiglio sottolinea che il rispetto della Carta dei diritti fondamentali e dei diritti umani è alla base della politica migratoria dell'ue e delle sue relazioni con i paesi terzi. Pur tenendo presente che gli interessi degli Stati membri costituiscono un elemento fondamentale di qualsiasi quadro strategico dell'ue nei confronti dei paesi terzi, il Consiglio conviene che l'approccio globale dovrebbe prendere adeguatamente in considerazione la prospettiva del migrante. L'approccio globale dovrebbe tenere in debito conto le dimensioni di genere ed i migranti in situazioni di vulnerabilità. Dovrebbe mirare ad un più stretto coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, incluse la diaspora e le organizzazioni di migranti, nel dialogo e nella cooperazione con i paesi terzi in materia di migrazione e mobilità. 9417/12 nza/nza/ms/t 4

5 Organizzare meglio la migrazione legale e favorire una mobilità ben gestita 10. Il Consiglio rammenta che, alla luce della strategia Europa 2020, l'ue dovrebbe adoperarsi, ove appropriato, per organizzare la migrazione della forza lavoro in modo da promuovere la crescita economica pur nel pieno rispetto delle competenze degli Stati membri e del principio della preferenza dell'unione, quale enunciato nelle pertinenti disposizioni dell'atto di adesione del Si sfrutterà il potenziale dell'acquis dell'ue, in particolare la direttiva sulla carta blu UE. L'approccio globale dovrebbe contribuire a tale sforzo attraverso l'esame di misure non vincolanti finalizzate ad una migliore organizzazione della migrazione legale in cooperazione con i paesi terzi tenendo conto delle priorità, delle esigenze e delle capacità di ciascuno Stato membro. 11. Il Consiglio ritiene che politiche di integrazione efficaci, anche nel mercato del lavoro, siano fondamentali per consentire ai migranti, alle società ospiti ed ai paesi di origine di beneficiare delle opportunità offerte dalla migrazione. A tale riguardo il Consiglio esprime soddisfazione per le iniziative volte a sviluppare ulteriormente la cooperazione tra gli Stati membri in materia di politiche di integrazione. 12. Il Consiglio rammenta l'importanza di favorire una mobilità ben gestita. In ciò rientra l'uso strategico delle opportunità offerte dal codice dei visti dell'ue e dalle pertinenti normative nazionali nonché, ove opportuno, dalla negoziazione di accordi di facilitazione del rilascio dei visti da parte dell'ue. A tale proposito il Consiglio ribadisce che gli attuali e gli eventuali futuri dialoghi sui visti sono parte del quadro dell'approccio globale. I progressi in tali dialoghi sono subordinati al rispetto di parametri specifici, anche in questioni quali la riammissione, l'asilo, la gestione delle frontiere, la sicurezza dei documenti, la prevenzione e il contrasto dell'immigrazione clandestina, l'ordine e la sicurezza pubblici e i diritti fondamentali. 9417/12 nza/nza/ms/t 5

6 13. Il Consiglio ribadisce che la migrazione circolare, se ben gestita, può contribuire alla crescita economica e generare flussi di competenze e conoscenze a vantaggio dello sviluppo sia dei paesi d'origine sia dei paesi ospiti, offrendo al tempo stesso un'alternativa credibile all'immigrazione clandestina. Gli Stati membri interessati dovrebbero riflettere su ulteriori iniziative intese a promuovere la migrazione circolare quale strumento di sviluppo, fra cui potrebbero rientrare misure quali l'autorizzazione per periodi di assenza più lunghi senza perdita dello status di residente, la concessione di permessi di lavoro per periodi più lunghi ai lavoratori migranti e un maggior numero di misure per agevolare la reintegrazione. Prevenire e combattere l'immigrazione clandestina e debellare la tratta di esseri umani 14. Il Consiglio pone l'accento sul fatto che la buona gestione delle frontiere e politiche efficaci di rimpatrio e riammissione sono presupposti di una buona gestione della migrazione e restano un elemento essenziale dell'approccio globale. Riconosce altresì che la sua effettiva attuazione può contribuire alla sicurezza dell'ue. 15. Il Consiglio ribadisce che occorre intensificare ulteriormente gli sforzi per consentire la conclusione di accordi UE sulla riammissione, in particolare con i paesi limitrofi dell'unione ed altri paesi di origine e transito di importanza cruciale, riconoscendo al tempo stesso la necessità di prendere in esame provvedimenti su misura che potrebbero far giungere a buon fine i negoziati. 16. Il Consiglio sottolinea l'importanza di assicurare la corretta attuazione degli accordi di riammissioni vigenti e degli obblighi di riammissione previsti da altri accordi conclusi dall'ue. Si dovrebbe inoltre prestare la debita attenzione all'attuazione degli accordi o delle intese bilaterali in materia di riammissione conclusi dagli Stati membri entro i limiti delle loro competenze. Il Consiglio ricorda altresì l'obbligo che incombe a ciascuno Stato, ai sensi del diritto internazionale consuetudinario, di riammettere i propri cittadini e di facilitarne la riammissione senza ulteriori condizioni. Ribadisce che le norme in materia di diritti umani continueranno ad essere pienamente rispettate nell'ambito della politica di rimpatrio. 9417/12 nza/nza/ms/t 6

7 17. Il Consiglio sottolinea l'importanza del rimpatrio e della reintegrazione dei migranti in situazione di soggiorno irregolare e sollecita gli Stati membri ad elaborare e mettere in atto programmi di rimpatrio volontario e piani di rimpatrio forzato assicurando al tempo stesso il pieno rispetto dei diritti umani dei migranti in conformità dell'acquis dell'ue e degli obblighi internazionali. 18. Il Consiglio rammenta la necessità di intraprendere ulteriori azioni nella lotta contro la tratta di essere umani e il traffico di migranti, ponendo in particolare l'accento sulla prevenzione, sul perseguimento dei responsabili, sulla protezione delle vittime e sulla specifica situazione dei minori non accompagnati. 19. Il Consiglio ricorda che è importante sostenere i paesi terzi per quanto riguarda le capacità di gestione integrata delle frontiere e invita FRONTEX ad avvalersi del suo mandato ampliato ai fini di una migliore gestione delle frontiere esterne dell'ue, anche tramite l'intensificazione della sua cooperazione operativa con le autorità competenti nei paesi terzi. Aumentare l'incidenza della migrazione sullo sviluppo 20. Il Consiglio sottolinea che lo sviluppo deve continuare ad essere un elemento centrale delle iniziative a lungo termine dell'ue volte a far della migrazione una scelta piuttosto che una necessità e riconosce che l'ue e gli Stati membri hanno contribuito in modo rilevante a far emergere l'impatto positivo della migrazione sullo sviluppo. A tale proposito il Consiglio ribadisce la necessità di promuovere una maggiore coerenza tra la politica migratoria ed altri settori di intervento, conformemente agli impegni assunti dall'ue riguardo alla coerenza delle politiche per lo sviluppo. 21. Il Consiglio riconosce che ci sono ancora sfide importanti da affrontare per potenziare ulteriormente gli effetti positivi della migrazione sullo sviluppo e minimizzarne gli effetti negativi, fra cui i costi sociali della migrazione, l'ancora scarsa conoscenza e consapevolezza dell'impatto della migrazione sullo sviluppo socioeconomico, ed il persistere di fattori che inducono alla migrazione quali l'insicurezza e la mancanza di opportunità di lavoro nei paesi d'origine. 9417/12 nza/nza/ms/t 7

8 22. Vista la maggiore mobilità delle persone a livello regionale e globale, si dovrebbero ulteriormente esaminare e prendere in considerazione le specificità e l'impatto della migrazione "Sud-Sud" sullo sviluppo, in conformità con le pertinenti priorità dell'ue. A tale riguardo si dovrebbe dare un'enfasi particolare alla promozione di un approccio basato sui diritti umani. 23. Il Consiglio sottolinea il suo fermo impegno ad aiutare i paesi partner ad integrare maggiormente la migrazione nella pianificazione e nelle azioni per lo sviluppo, nonché in un'ampia gamma di politiche pubbliche settoriali, anche avvalendosi appieno dell'elaborazione di profili migratori. Sono inoltre necessarie ulteriori misure che consentano ai membri della diaspora ed alle organizzazioni di migranti di contribuire attivamente allo sviluppo nei rispettivi paesi d'origine, anche mediante la promozione di investimenti produttivi ed il ritorno temporaneo di migranti qualificati. 24. Il Consiglio ribadisce la necessità di assicurare trasferimenti di rimesse più rapide, più agevoli e meno costose e di accrescere l'impatto delle rimesse sociali e finanziarie sullo sviluppo, garantendo nel contempo la coerenza con le altre priorità in materia di sviluppo. Gli effetti negativi della fuga dei cervelli dovrebbero essere evitati con politiche che affrontino i problemi strutturali soggiacenti. Ciò richiede un approccio globale, tra cui politiche e prassi etiche in materia di assunzioni, prendendo in considerazione le analisi del mercato del lavoro nei paesi di origine. 25. L'UE dovrebbe prendere in considerazione sforzi mirati per promuovere l'interrelazione tra migrazione, sviluppo e occupazione. In particolare occorrerebbe venire incontro alle attese delle giovani generazioni riguardo alle opportunità nei loro paesi di origine, rafforzando in tal modo il loro potenziale come forza propulsiva per un cambiamento inclusivo e democratico. 26. Il Consiglio riconosce la necessità di approfondire ulteriormente l'esame dei nessi esistenti tra cambiamenti climatici, migrazione e sviluppo, comprese le potenziali ripercussioni dei cambiamenti climatici sulle migrazioni e sugli spostamenti. 9417/12 nza/nza/ms/t 8

9 27. Il Consiglio invita la Commissione ad assicurare una politica più ambiziosa e orientata al futuro relativamente al nesso tra migrazione e sviluppo, e ad intensificarne l'attuazione effettiva sulla base dei principi di sviluppo ed efficacia degli aiuti, in linea con le priorità individuate dai paesi partner e del "programma di cambiamento" dell'ue per potenziare l'impatto della politica di sviluppo dell'ue. Promuovere la protezione internazionale e rafforzare la dimensione esterna dell'asilo 28. Il Consiglio plaude alla conferma dell'inclusione della protezione internazionale e della dimensione esterna dell'asilo nell'approccio globale, muovendo, tra l'altro, dai programmi di protezione regionale (RPP), dal reinsediamento su base volontaria e dall'ulteriore integrazione della protezione dei rifugiati nel dialogo con paesi terzi e in relazione ai programmi di sviluppo. Ove opportuno, tale dialogo dovrebbe anche affrontare questioni legate alla protezione con riguardo agli sfollati interni. Inoltre, il Consiglio riconosce la necessità di rafforzare le capacità dei paesi terzi di affrontare i flussi migratori misti. 29. Il Consiglio sottolinea la necessità di potenziare in particolare il ricorso agli RPP, in conformità alle raccomandazioni contenute nell'ultima valutazione, allo scopo di aiutare paesi terzi a diventare robusti fornitori di un'efficace protezione in conformità al diritto internazionale. Considerato che la maggioranza dei rifugiati nel mondo risiede nella regione di origine, la protezione nella regione di origine in una fase quanto più possibile precoce costituisce, in principio, la modalità di protezione a cui dare la preferenza. Il Consiglio sottolinea la necessità di contribuire, in uno spirito di responsabilità condivisa, ad una protezione internazionale più accessibile, equa ed efficace. 9417/12 nza/nza/ms/t 9

10 30. Il Consiglio pone l'accento sulla necessità di armonizzare gli sforzi per sostenere le comunità che accolgono i rifugiati con strategie basate sull'autosufficienza e strategie nazionali di riduzione della povertà. Gli RPP devono contribuire a compensare gli effetti negativi e a sostenere quelli positivi sulle comunità locali. Il Consiglio ritiene che una maggiore sicurezza e disponibilità dei mezzi che consentono l'autosufficienza, così come l'accesso agli stessi, possano prevenire i flussi secondari e costituiscano una base importante per soluzioni durature. 31. Il Consiglio ricorda che il reinsediamento dei rifugiati provenienti da paesi terzi rappresenta una soluzione duratura per determinati rifugiati, in particolare per coloro che continuano ad essere bloccati in situazioni di presenza prolungata. Il Consiglio sottolinea l'importanza del ricorso strategico al reinsediamento, su base volontaria, come strumento per sbloccare e risolvere situazioni di prolungata presenza di rifugiati. A riguardo, il Consiglio accoglie con favore il recente accordo su maggiori possibilità di finanziamento per le attività di reinsediamento. 32. Il Consiglio ricorda che la Convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati, rimane una pietra miliare nel quadro del sistema di protezione internazionale e riconosce il mandato speciale conferito all'unhcr. Il Consiglio ribadisce che la cooperazione e lo scambio di opinioni con paesi terzi, nel quadro dell'approccio globale, dovrebbero mirare al miglioramento del sistema favorendo un'interpretazione comune del concetto di protezione internazionale, comprese le forme sussidiarie e complementari di protezione. 33. La promozione e il rafforzamento delle capacità nell'ambito dei sistemi di asilo ed accoglienza dei paesi terzi e il sostegno alle attività di reinsediamento negli Stati membri rappresentano obiettivi importanti. Il Consiglio è convinto che, una volta che sarà pienamente operativo, l'ufficio europeo di sostegno per l'asilo svolgerà un ruolo importante a riguardo. 9417/12 nza/nza/ms/t 10

11 Generalizzare l'applicazione dell'approccio globale con chiare priorità geografiche e strategiche 34. Il Consiglio riconosce la necessità di generalizzare l'applicazione del quadro e della metodologia dell'approccio globale nei confronti dei paesi terzi interessati in linea con la politica estera generale dell'ue e delle sue politiche in materia di migrazione e di asilo. 35. Tenuto conto degli interessi strategici dell'ue e delle limitate risorse umane e finanziarie disponibili per i dialoghi su migrazione e mobilità, il Consiglio rileva la necessità di un'ulteriore fissazione, concentrazione e consolidamento con riguardo alle attività, dando la priorità ai paesi del vicinato diretto meridionale e orientale dell'ue. Occorrerebbe altresì dare la priorità alle rotte migratorie e ai paesi di origine e di transito che rappresentano un interesse strategico per l'ue, segnatamente i paesi che hanno interessi comuni e che sono pronti ad assumere impegni reciproci con l'ue e i suoi Stati membri. 36. Per quanto concerne i processi di dialogo regionali, occorrerebbe accordare la priorità al partenariato UE-Africa su migrazione, mobilità e occupazione e al processo di Rabat a Sud, al processo di Praga e al gruppo di esperti su migrazione e asilo del partenariato orientale ad Est, nonché al dialogo - ALC sulla migrazione. Occorrerebbe altresì adoperarsi per instaurare un dialogo effettivo con i paesi lungo la via della seta, anche nel quadro del processo di Budapest. 37. Il Consiglio sostiene gli sforzi per snellire e razionalizzare i processi regionali al fine di evitare sovrapposizioni nelle attività. 38. Per indirizzare il processo in corso di fissazione delle priorità e orientamento ai risultati, il Consiglio invita il Gruppo ad alto livello "Asilo e migrazione" a organizzare periodicamente discussioni strategiche sulle priorità geografiche e sulle azioni necessarie, sulla base dell'evoluzione degli interessi strategici dell'unione e con il contributo di tutti gli attori interessati. 9417/12 nza/nza/ms/t 11

12 Migliorare gli strumenti dell'approccio globale 39. Il Consiglio rammenta che la politica migratoria esterna dell'ue si basa su una vasta gamma di mezzi e strumenti, compresi strumenti giuridici, quali agevolazioni in materia di rilascio di visti, accordi di riammissione, strumenti politici, sostegno operativo, nonché sostegno ai programmi e ai progetti. Questi strumenti dovrebbero essere applicati in modo che rispondano e siano adeguati agli interessi e preoccupazioni comuni del paese terzo interessato e dell'ue e dovrebbero essere basati su un approccio orientato al risultato, in condizioni appropriate. 40. Il Consiglio rileva la necessità di una stretta cooperazione, ove opportuno, tra le agenzie esecutive dell'ue e le organizzazioni internazionali per ottenere risultati migliori attraverso la coerenza e le sinergie. 41. Il Consiglio conferma che i dialoghi su migrazione e mobilità sono i motori dell'approccio globale sia nel quadro dei processi regionali, sia nelle relazioni con i paesi partner strategici. Questi dialoghi dovrebbero essere svolti nel contesto più ampio di relazioni e dialoghi bilaterali, come i partenariati strategici, gli accordi di associazione o gli accordi di partenariato e cooperazione, i consigli di cooperazione, commissioni di cooperazione o sottocomitati su Giustizia, libertà e sicurezza. 42. Il Consiglio rileva che i partenariati per la mobilità si sono rivelati essere un importante meccanismo di attuazione dell'approccio globale. I partenariati per la mobilità dovrebbero conservare il loro carattere volontario e non vincolante ed essere considerati uno strumento privilegiato condizionato alla realizzazione di progressi nei dialoghi su migrazione e mobilità. Il Consiglio ritiene che i partenariati per la mobilità costituiscano il principale quadro bilaterale in cui affrontare questioni rilevanti in materia di migrazione e mobilità di comune interesse principalmente con i paesi del vicinato dell'ue, compresa, se del caso, la mobilità a breve e a lungo termine. Il Consiglio ribadisce che gli accordi di facilitazione del rilascio del visto dovrebbero essere presi in considerazione soltanto parallelamente agli accordi di riammissione UE e che devono essere considerati strategicamente nel contesto del principio "more-for-more" ("più a fronte di più") e delle relazioni esterne dell'ue. 9417/12 nza/nza/ms/t 12

13 43. Il Consiglio ritiene che l'agenda comune su migrazione e mobilità costituisca un utile quadro alternativo per la cooperazione nei casi in cui una delle parti non sia pronta ad assumere la totalità degli obblighi e degli impegni derivanti da un partenariato per la mobilità. La cooperazione basata su questo quadro dovrebbe trattare tutte le questioni di interesse comune sulla base dell'insieme degli elementi rilevanti dell'approccio globale. 44. Il Consiglio esorta gli Stati membri e la Commissione a garantire l'assegnazione di adeguate risorse finanziarie per la messa in atto dell'approccio globale all'interno del quadro finanziario esistente. 45. Il Consiglio conferma la necessità di monitorare in modo sistematico la messa in atto dell'approccio globale attraverso relazioni biennali sull'attuazione, a partire dal giugno 2013, nonché di programmare valutazioni e di investire in un'ampia campagna d'informazione sull'approccio globale, anche mediante un apposito sito web. 9417/12 nza/nza/ms/t 13

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