Indicazioni sul Consiglio Giudiziario e per l esame delle Tabelle. Composizione e funzionamento dei C.G. sono oggi disciplinati dagli artt.

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1 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE Indicazioni sul Consiglio Giudiziario e per l esame delle Tabelle I.Premesse a.consiglio Giudiziario: riferimenti normativi. Composizione e funzionamento dei C.G. sono oggi disciplinati dagli artt del DLL n. 25, modificati dall art. 4 L n Composizione del C.G. E istituito presso ogni Corte d Appello e costituito da membri di diritto (Presidente e Procuratore Generale, sostituiti, in caso d impedimento, da chi ne esercita le funzioni), da membri elettivi (magistrati eletti fra i magistrati che esercitano nel distretto), professore universitario in materie giuridiche, nominato dal Consiglio Universitario Nazionale, avvocati con almeno dieci anni di iscrizione all interno del medesimo distretto, nominati dal CNF. Il numero dei componenti elettivi e di nomina varia in relazione alle dimensioni del distretto (per un organico da 351 a 600 magistrati sono previsti dieci magistrati, un professore universitario e tre avvocati). La durata in carica é di quattro anni ed i componenti non sono immediatamente rieleggibili. 2.Funzioni del C.G. Il C.G. ha, nel suo complesso, le funzioni di organo periferico decentrato del CSM in materia di vigilanza sull organizzazione degli uffici, sulla valutazione di professionalità dei magistrati, sulla valutazione di idoneità dei magistrati alle funzioni semidirettive e direttive. 3.Articolazione del C.G. Il C.G. si articola essenzialmente in due composizioni: 1

2 -ordinaria, cui partecipano magistrati, avvocati e professori universitari; -ristretta, cui partecipano soltanto i magistrati. A questa struttura si aggiunge una autonoma, formata, oltre che dai componenti di diritto, da magistrati e da avvocati e da giudici di pace eletti tra quelli che esercitano nel distretto. All interno del C.G. viene eletto un segretario, unico per tutte le composizioni. 4.Competenze del C.G. in composizione ordinaria Sono definite, in forza dell art. 16, e riguardano esclusivamente le competenze di cui all art. 15 comma 1 lett. a), d) ed e), quindi -formulano i pareri sulle tabelle degli uffici giudicanti e sulle tabelle infradistrettuali, sui criteri per l assegnazione degli affari e la sostituzione dei giudici impediti, verificando che siano rispettati i criteri di trasparenza, oggettività e non predeterminabilità; -esercitano la vigilanza sull andamento degli uffici giudiziari del distretto, segnalando eventuali disfunzioni al ministro della giustizia; -formulano pareri e proposte sull organizzazione e il funzionamento degli uffici del giudice di pace del distretto. 5.Competenze del C.G. in composizione ristretta Sono riservate, oltre alle competenze della composizione ordinaria, anche -formulazione dei pareri per la valutazione di professionalità dei magistrati, dell idoneità alle funzioni direttive e semidirettive; -pareri sulla adozione di provvedimenti inerenti la collocazione a riposo, dimissioni, decadenze dall impiego, concessioni di titoli onorifici, riammissione in servizio; -pareri, su richiesta del CSM, su materie di competenza di essi; 2

3 -possono formulare proposte in materia di programmazione della attività didattica della Scuola Superiore della Magistratura. In questo ambito i membri c.d. non togati non possono partecipare alla discussione e alla deliberazione, ma possono assistere alla relazione e chiedere chiarimenti. In materia di valutazione di professionalità, sono ammesse segnalazioni, purché circostanziate e documentate, da parte dei COA e degli avvocati singolarmente. Delle segnalazione deve essere tenuto conto nella formulazione del parere e devono essere trasmesse con l altra documentazione esaminata al CSM. 6.Sezione G.d.P. del C.G. Per la sezione dei giudici di pace si aggiunge la funzione disciplinare per l istruzione dei procedimenti e la proposta di sanzione. 7.Il Regolamento Ogni C.G. si dota di un regolamento che regola lo svolgimento dell attività, in particolare il requisito di pubblicità delle sedute e l accesso agli atti. II.Il Documento Organizzativo Generale D.O.G. É il documento che i dirigenti degli uffici giudiziari devono redigere all inizio del triennio ( , nel quale indicano i criteri, attraverso i quali intendono organizzare il loro ufficio, tenuto conto dell organico previsto, sia per quanto riguarda i magistrati che il personale amministrativo, e di quante unità siano effettivamente in servizio. a.le Tabelle Sono la parte più importante del DOG, in quanto descrivono l articolazione dell ufficio giudicante e la distribuzione degli affari in relazione all organico ed al flusso degli affari. La redazione è disciplinata per il triennio dalla Circolare CSM P del

4 Le tabelle devono essere formulate tenendo conto dell organizzazione dell ufficio nel triennio precedente, dei risultati conseguiti e delle modifiche da eventualmente apportare per coprire le disfunzioni riscontrate. Importante, sotto questo aspetto, é la valutazione del c.d. indice di ricambio, cioè il rapporto tra affari pendenti, sopravvenienze ed affari definiti, perché consente di verificare se l organizzazione dell ufficio é in grado di smaltire eventuale arretrato. Le tabelle devono indicare, per gli uffici articolati in sezioni, le materie a ciascuna sezione assegnate, i giudizi che le compongono (entrambe indicazioni importanti per il limite della decennalità nelle funzioni), il numero settimanale delle udienze per ciascun magistrato ed il giorno in cui sono tenute, il numero delle udienze collegiali ed il giorno in cui sono tenute, il criterio di assegnazione degli affari fra i magistrati, che deve garantire trasparenza, obbiettività e non predeterminabilità. Devono, anche, indicare i criteri di sostituzione dei magistrati per incompatibilità, assenza o impedimento. Nell ambito delle sezioni possono essere previsti dei gruppi di specializzazione. Negli uffici articolati in sezioni, che svolgono anche funzione di riesame, deve essere creata una sezione specifica per il riesame e non può essere istituita una sezione per il penale collegiale separata da quella del monocratico. Negli uffici più piccoli, dove é prevista una sola sezione promiscua, é preferibile che vengano formati gruppi di magistrati specializzati. Le tabelle diventano esecutive solo dopo l approvazione del CSM. La proposta tabellare deve essere inviata ai COA territorialmente competenti, depositate in cancelleria a disposizione del personale amministrativo e dei magistrati, i quali tutti possono fare osservazioni. 4

5 b.le variazioni tabellari Si tratta di modificazioni alle tabelle, che si rendono necessarie per circostanze sopravvenute alla approvazione di esse. 1.Ordinarie Sono quelle che dipendono da situazioni, che si prospettano con un certo anticipo rispetto al verificarsi (decennalità, maternità, perdurante assenza, variazioni apprezzabili nel flusso degli affari, sopravvenute incompatibilità) e che richiedono una modificazione nell assetto dell ufficio. Devono seguire la prassi per l approvazione del DOG. 2.Urgenti Sono quelle che derivano da eventi imprevedibili ed esigono l immediato intervento sull organizzazione esistente dell ufficio. Sono immediatamente esecutive e non devono essere preventivamente inviate ai COA per osservazioni o pareri. III.la valutazione dei magistrati a.magistrati ordinari b.magistrati onorari c.giudici di pace La sezione dei giudici di pace si occupa della loro valutazione in occasione della richiesta riconferma. La valutazione viene condotta in base -al parere del dirigente dell ufficio dal quale dipendono; -all esame a campione dei provvedimenti emessi durante il servizio, dei quali va valutata esclusivamente la forma; -alla diligenza nell espletamento delle funzioni, con particolare riferimento alla puntualità nel deposito dei provvedimenti. 5