MODULO 1. Topic 1. Analisi dei nuovi flussi migratori (XXI secolo)

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1 MODULO 1 Topic 1 Analisi dei nuovi flussi migratori (XXI secolo)

2 INDICE I. Introduzione ai fenomeni migratori II. Il caso dell Europa 2

3 Il concetto di migrazione Il concetto di MIGRAZIONE è associato all idea di movimento, di cambiamento della propria residenza. Essa si compone di tre elementi che, a seconda della loro combinazione, possono portare a diversi tipi di mobilità. Questi tre elementi sono: Spazio La mobilità con cambio della residenza abituale Tempo La mobilità che richiede un soggiorno minimo presso il luogo di destinazione Motivazione Il motivo della migrazione 3

4 Il concetto di migrazione Secondo le Nazioni Unite (ONU), il termine MIGRAZIONE si riferisce ad un movimento di persone da un punto di origine (un Paese, uno stato o un unità amministrativa più piccola), per un determinato lasso di tempo e che implica un cambiamento della residenza. Se tale movimento implica un attraversamento dei confini, si parla di MIGRAZIONE INTERNAZIONALE. 4

5 Il concetto di migrazione Secondo l ONU, un MIGRANTE INTERNAZIONALE è una persona che cambia il proprio Paese di residenza abituale. E però possibile fare una distinzione, a seconda della durata della mobilità: UN MIGRANTE A LUNGO TERMINE è una persona che emigra per un periodo di almeno un anno. Un MIGRANTE A BREVE TERMINE è una persona che emigra verso un Paese diverso da quello in cui usualmente risiede per un periodo di almeno tre mesi, ma inferiore ad un anno, fatto salvo nei casi in cui lo spostamento verso tale Paese avviene per motivi di turismo, vacanza, visita ad amici e parenti, affari, cure mediche o pellegrinaggio religioso. 5

6 Tipi di mobilità TIPO DURATA MOTIVO DELLA MIGRAZIONE Pendolare Meno di 24 ore su base regolare Raggiungere il posto di lavoro Turista locale Tra 1 e 6 mesi Di qualsiasi tipo, eccetto il raggiungimento del posto di lavoro. Meno di 9 mesi Lavoro temporaneo nel luogo di destinazione Più di 9 mesi Qualsiasi tipo. Migranti locali temporanei Migranti locali permanenti MOVIMENTI Locale (All interno del Paese di residenza) Sfollati Popolazione obbligata a spostarsi all interno del proprio Paese a causa di conflitti o disastri naturali. Visitatori internazionali Meno di 24 ore Rifugiati (viene concesso l asilo quando uno Stato li riconosce legalmente come tali) Fuga dal proprio Paese per motivi politici, etnici, religiosi, persecutivi (art. 1 Convenzione di Ginevra) Migranti internazionali temporanei Internazionale (Al di fuori del Paese di residenza) Di qualsiasi tipo, eccetto il raggiungimento del posto di lavoro nel luogo di destinazione. Lavoro temporaneo nel luogo di destinazione MODULO 1 Concettiinternazionali di base sulla migrazione umana, i rifugiati e il quadro giuridico. Topic 1: Analisi Migranti Qualsiasi tipo.dei nuovi flussi migratori (XXI secolo) 6

7 Tipi di mobilità OGGI, la migrazione internazionale si è diffusa quasi in ogni angolo del pianeta e ha effetti a livello nazionale e internazionale. Il rapporto tra i Paesi e la migrazione si è diversificato, e dunque L EMIGRAZIONE, L IMMIGRAZIONE E I PAESI DI TRANSITO si sono moltiplicati. Lo sviluppo dei trasporti e dei mezzi di comunicazione moderni agevola gli spostamenti delle persone, grazie al risparmio in termini di costi e tempi. La GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA dà un forte impulso alla concentrazione economica e, di conseguenza, alla migrazione di persone molto diverse: da quelle altamente qualificate (considerabili come fuga in cervelli o afflusso di cervelli, a seconda dei casi) a quelle con qualifiche inferiori. Tali movimenti migratori sono associati a situazioni di conflitto, povertà e disoccupazione presenti nei loro Paesi d origine. 7

8 Tipi di mobilità Come abbiamo visto, i CONTESTI STORICI e i FATTORI SOCIALI sono alla base delle azioni umane, ma essi non sono del tutto decisivi. Scelta individuale Fattori sociali Contesti storici A Z I O N I Servizi Emigrazione Mezzi di comunicazione sociale Merci La SCELTA DI EMIGRARE non è dovuta solamente ad una decisione individuale, ma è altresì influenzata dai mezzi di comunicazione sociale, microstrutture che mettono in contatto persone distanti tra loro e che sono alla base degli spostamenti di lavoratori, merci, servizi, ecc. tra le società d origine e di destinazione. 8

9 Tipi di mobilità La migrazione ha delle implicazioni economiche, politiche, sociali e culturali sia nel Paese d origine, sia in quello di destinazione. Alcuni dei vantaggi per entrambe le comunità sono: Nella società d origine Nella società ospitante Ricezione di rimesse: - Economiche: denaro che i migranti internazionali inviano alle famiglie e/o comunità del proprio Paese d origine. - Sociali: gli usi e i costumi del luogo di destinazione vengono condivisi. - Copertura dei fabbisogni locali di manodopera in alcuni settori. - Creazione di posti di lavoro diventando proprietari di imprese. - Contributo al sistema fiscale e di previdenza sociale. - Apporto di contributi scientifici, medici e tecnologici. - Creazione di diversità culturale. Vi sono, tuttavia, anche delle CONSEGUENZE NEGATIVE: Nella società d origine Perdita di capitale umano. Nella società ospitante Diminuzione del potere contrattuale dei lavoratori. 9

10 Secondo i dati ONU, nel 2015 le migrazioni internazionali sono aumentate rispetto ai periodi precedenti, raggiungendo 243,7 milioni di persone. Dati attuali Tabella 1 Popolazione mondiale e migranti internazionali (in milioni e %) Anno Popolazione mondiale Migranti internaz. nel mondo % migranti internaz. rispetto alla popolazione totale Fonte: Annuario delle migrazioni e delle rimesse Messico 2016 (Elaborato dai dati ONU, 2015) Figura 2. Percentuale femminile a livello mondiale e per zona di destinazione, 2000 e 2017 Mondo Europa Nord America Quasi la metà degli immigrati internazionali nel 2017 è composta da donne (48,4 %) Oceania America Latina e Caraibi Africa Asia Fonte ONU, 2017 (a) 10

11 Figura 3. Numero di migranti internazionali per principale zona d origine, La maggior parte dei migranti internazionali proviene da Paesi con redditi medi. Nel 2017, circa la metà dei migranti internazionali era rappresentata da asiatici (105 milioni), seguiti dagli europei. (Figura 3) Europa America Latina e Caraibi Nord America Numero di migranti (milioni) Figura 4.Numero di migranti internazionali per principale zona di destinazione, Europa Nord America America Latina e Caraibi Circa i due terzi dei migranti internazionali vivono in Europa o in Asia. Nel 2017, 77,9 milioni di migranti internazionali si sono insediati in Europa, rispetto ai 79,6 milioni dell Asia. (Figura 4) In molte parti del mondo, la migrazione avviene per lo più tra Paesi della stessa area geografica. (Figura 5) Fonte ONU, 2017 (a) 11

12 Figura 5. Numero di migranti internazionali per principali zone di origine incrociato con le principali zone di destinazione, 2015 Note: L acronimo LAC indica America Latina e Caraibi, mentre NA indica il Nord America. Fonte: Report sulla Migrazione Internazionale, 2017, ONU Europa Nord America 12

13 Il caso europeo La storia dell Europa è contrassegnata dai MOVIMENTI MIGRATORI. Sin dall inizio dell epoca moderna fino agli anni 30 del XX secolo, l EUROPA è stata il principale punto focale dell emigrazione globale, e questo ha significato da un lato la conquista di nuovi territori e benefici economici, dall altro una apertura ai cambiamenti di tipo economico originati dalla rivoluzione industriale. Tuttavia, a partire dalla fine della SECONDA GUERRA MONDIALE, l Europa nordoccidentale è divenuta uno dei poli principali della migrazione internazionale. Da quel periodo fino al 1973, l obiettivo era la ricerca attiva di lavoratori stranieri che colmassero la perdita di giovani vite durante la guerra e rispondessero al forte sviluppo industriale che si verificò a seguire. 13

14 Il caso europeo In seguito alla crisi degli anni 70, i CONFINI FURONO CHIUSI, ma la ripresa dalla crisi, assieme all avanzare a livello mondiale della globalizzazione e dell'economia di mercato, diede nuovo impulso all immigrazione. Dagli anni 90 ad oggi, il sud Europa è diventato un importante ricettore di immigrati, mentre l Europa centro-orientale è divenuta una eccezionale regione d invio. A parte l esigenza di manodopera in alcuni settori, i cittadini di Paesi terzi hanno incontrato difficoltà crescenti ad accedere all Unione Europea, provocando una crescita dell immigrazione IRREGOLARE. 14

15 Il caso europeo Come già detto, per comprendere l attuale situazione migratoria in Europa, è necessario prendere in esame due fenomeni: Integrazione economica Globalizzazione Implica la creazione di unità macroeconomiche a partire da unità individuali che godono dell autodeterminazione. Agevola l adunarsi di persone e attività ed è alla base della creazione e della crescita di snodi principali per gli immigrati. Le relazioni economiche e sociali si sono allargate grazie a dei mezzi di comunicazione e di trasporto più avanzati. 15

16 Migrazioni attuali Nel solo 2015, un totale di 4,7 milioni di persone è emigrata verso Stati Membri dell UE. Di questi, si stima che 2,4 milioni siano cittadini di Paesi terzi. Immigrati arrivati nel 2015 (per abitanti) Fonte: Eurostat 16

17 Politiche di immigrazione dell Unione Europea I cittadini degli STATI MEMBRI DELL UE godono del diritto di libero movimento, circolazione e residenza all interno dei confini dell Unione. Tale diritto rappresenta un pilastro dell Unione Europea creata con il TRATTATO DI MAASTRICHT nel La firma dell ACCORDO DI SCHENGEN ha comportato la graduale abolizione dei confini nazionali. Al contempo, esso ha fissato degli obblighi per gli Stati Membri, come il controllo dei confini esterni o l adattamento della legislazione in materia di asilo politico prevista dal REGOLAMENTO DI DUBLINO del

18 Politiche di immigrazione dell Unione Europea L adozione della DIRETTIVA 2004/38/CE in materia di diritto dei cittadini dell Unione e dei propri familiari di circolare e risiedere liberamente all interno del territorio degli Stati Membri, rappresenta un tentativo di rifondare norme legislative diverse adottate in passato, integrando altresì la giurisprudenza in materia di LIBERA CIRCOLAZIONE. Si è così sviluppata una nuova categoria di classificazione della cittadinanza europea, che consente di distinguere tra cittadini NAZIONALI, COMUNITARI ED EXTRACOMUNITARI. In questo contesto, quando viene usata la parola IMMIGRAZIONE, essa si riferisce all accesso all Europa da parte di cittadini extracomunitari o di Paesi terzi. 18

19 Politiche di immigrazione dell Unione Europea Oggi, LE POLITICHE DI GESTIONE DEI CONFINI sono state sottoposte a notevoli cambiamenti con la creazione di strumenti ed organizzazioni, come il Sistema di Informazione di Schengen, il Sistema di Informazione dei Visti e l Agenzia Europea della Guardia Costiera e di Frontiera. Le sfide, associate ai flussi migratori ed alle crescenti preoccupazioni sul versante della sicurezza, hanno portato ad un passo in avanti nella direzione di un supporto operativo più diretto e dell europeizzazione della gestione delle politiche frontaliere. La COMMISSIONE EUROPEA è l organo esecutivo autorizzato a stabilire le priorità politiche e strategiche dell Unione. Nell ambito della Commissione Europea, l organo incaricato di gestire le politiche migratorie è il Direttorato Generale della Migrazione e degli Affari Interni. Commissione Europea Cura gli interessi generali dell UE, proponendo ed assicurando la conformità della legislazione ed implementando le politiche ed il bilancio dell UE. Direttorato Generale Migrazione e Affari Interni E responsabile della Politica Migratoria europea. 19

20 Competenze dell UE in materia di immigrazione (Art. 79 e 80 del Trattato sul Funzionamento dell Unione Europea (TFUE). IMMIGRAZIONE LEGALE: L UE può stabilire le condizioni di accoglienza e residenza dei cittadini di Paesi terzi che intendano entrare e risiedere legalmente in uno Stato Membro, e si occupa altresì degli aspetti relativi al ricongiungimento familiare. Gli Stati Membri hanno tuttavia il diritto di stabilire delle quote di accettazione di cittadini di Paesi terzi che intendano trovare un posto di lavoro all interno del proprio territorio. INTEGRAZIONE: L Unione prevede azioni di supporto all adozione da parte degli Stati Membri di misure che promuovano l integrazione di cittadini di Paesi terzi che risiedono legalmente all interno dei propri territori. Tuttavia, le leggi e le norme nazionali non sono armonizzate di conseguenza. 20

21 Competenze dell UE in materia di immigrazione (Art. 79 e 80 del Trattato sul Funzionamento dell Unione Europea (TFUE). LOTTA ALL IMMIGRAZIONE IRREGOLARE: L UE deve prevenire e ridurre l immigrazione irregolare, in particolare tramite efficaci politiche di rimpatrio, rispettando al contempo i diritti fondamentali. ACCORDI DI RIAMMISSIONE: L Unione Europea può stabilire degli accordi con Paesi extra-ue per la riammissione, nei propri Paesi d origine, di cittadini di Paesi terzi che non rispettano le condizioni di accoglienza, soggiorno o residenza di uno degli Stati Membri. MODULO 1 Concetti di base sulla migrazione umana, i rifugiati e il quadro giuridico. Topic 1: Analisi dei nuovi flussi migratori (XXI 21 secolo)

22 Ecco alcuni dei principali testi giuridici in tema di immigrazione: Direttiva 2003/86/CE Ricongiungimento familiare Direttiva 2003/109/CE Statuto dei cittadini di Paesi terzi residenti di lungo periodo Direttiva 2004/114/CE Ingresso studenti Direttiva 2005/71/CE Procedura di agevolazione all ingresso di ricercatori nell UE Direttiva 2008/115/CE Rimpatrio di cittadini di Paesi terzi in situazioni irregolari Direttiva 2009/50/CE Ammissione di migranti altamente qualificati Direttiva 2009/52/CE Possibilità di sanzioni ai datori di lavoro Direttiva 2011/95/CE Requisiti per il riconoscimento dei cittadini di Paesi terzi o apolidi come beneficiari di Protezione Internazionale, statuto uniforme per i rifugiati con diritto a protezione sussidiaria e contenuto della protezione riconosciuta. Direttiva 2013/32/UE Procedure comuni per la concessione o il rifiuto della Protezione Internazionale Direttiva 2013/33/UE Norme per l accoglienza dei richiedenti Protezione Internazionale. Direttiva 2014/36/UE Lavoratori temporanei. Direttiva 2014/66/UE Trasferimenti intra-societari Direttiva 2014/67/UE Lavoratori pendolari Direttiva 2016/801/UE Studenti e ricercatori 22

23 Le tre principali sfide migratorie per l Europa dal 2008 (Weizsacker, 2008): FLUSSO. La pressione migratoria è in aumento in quanto cresce la mobilità delle popolazioni dei Paesi più poveri più vicine all Unione Europea. RISERVA. Gli Stati Membri dell UE con un ampio numero di immigrati si trovano a fronteggiare una sfida ancora maggiore, poiché i migranti di seconda generazione sono scoraggiati dai più bassi livelli di istruzione e dalle aspettative lavorative. Se le politiche di integrazione falliscono, ampie sottoclassi etniche potrebbero diventare un tratto permanente dell UE. TALENTO. La concorrenza globale per lavoratori altamente qualificati è aumentata a causa della mutata prospettiva verso le abilità tecnologiche e la globalizzazione, e delle difficoltà dell UE di attrarre e preservare i migliori talenti. E il momento perfetto per occuparsi della migrazione esterna, dato che si è consolidata una mobilità interna in seguito all espansione territoriale dell UE. MA, a causa della crisi economica e della destabilizzazione del Medio Oriente, sono sorte due nuove problematiche: la migrazione interna all UE e, in particolare, la cosiddetta crisi dei rifugiati. 23

24 Crisi economica e mercato del lavoro europeo Negli ultimi anni, lo scenario migratorio in Europa è stato condizionato da: I. IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICA: La crescita economica si è arrestata. I più colpiti sono stati i Paesi dell Europa meridionale e l Irlanda. Sono state adottate delle politiche di austerità e le condizioni di lavoro sono peggiorate in tutti i Paesi. L arrivo degli immigrati si è notevolmente ridotto in Europa meridionale e si è concentrato nei Paesi meno colpiti dalla crisi (Germania, Regno Unito...) II. DESTABILIZZAZIONE DEL MEDIO ORIENTE, DEL NORD AFRICA E DEL SAHEL: (Si veda il Topic 3) Questo fattore aumenta l ingresso di richiedenti Protezione Internazionale. La crisi finanziaria ha provocato Crisi economica Crisi sociale 24

25 Crisi economica e mercato del lavoro europeo La CRISI FINANZIARIA ha avuto effetti negativi sul benessere e sulle condizioni di vita della popolazione europea. La situazione lavorativa degli immigrati è in modo particolare molto critica poiché: Di solito svolgono lavori in settori POCO QUALIFICATI (alberghiero e della ristorazione e, ad esempio, quello edile in Spagna) particolarmente colpiti dalla crisi. Di solito si tratta di lavori TEMPORANEI O PART-TIME, che aumentano l insicurezza nel mercato del lavoro. Gli immigrati titolari di aziende rischiano il FALLIMENTO, poiché possiedono piccole società nel settore alberghiero, della ristorazione e del commercio all ingrosso. Gli immigrati che vendono merci o i cui clienti sono persone delle loro comunità possono essere COLPITI DALLA DIMINUZIONE DEL REDDITO dei propri clienti. Gli immigrati sono spesso VITTIME DI DISCRIMINAZIONE E LICENZIAMENTO. Analogamente, gli immigrati tendono a rimanere disoccupati più a lungo, anche in periodi di ripresa economica. 25

26 Crisi economica e mercato del lavoro europeo La CRISI ECONOMICA è la causa dei principali cambiamenti nelle politiche migratorie in materia di lavoro. E stato fatto molto per definire misure di CONTROLLO DEI FLUSSI MIGRTATORI nei territori interessati. Alcuni esempi dei risultati di tali misure sono: riduzione delle quote di lavoratori temporanei, diminuzione delle posizioni professionali con difficile copertura o mancanza di rinnovo dei permessi di soggiorno temporanei. In questo contesto, è verosimile un aumento degli accessi ILLEGALI, poiché le condizioni dei Paesi d origine sono comunque peggiori di quelle che può offrire il Paese ospitante. Perciò, gli immigrati con un permesso di soggiorno temporaneo per lavoro che si ritrovano disoccupati possono provare a rimanere nel Paese ospitante irregolarmente, e potenziali emigranti potrebbero rivolgersi alle mafie per realizzare il proprio progetto migratorio. Il MERCATO DEL LAVORO è uno degli elementi cruciali dell integrazione degli immigrati all interno di una società. Rimandare o ridurre le misure di integrazione in questi contesti di crisi, potrebbe avere risvolti negativi sull inclusione degli immigrati nella vita della società ospitante. 26

27 Bibliografia e riferimenti Riferimenti Von Weizsäcker J. (2008). Ripartizione del lavoro: ripensamento delle politiche migratorie europee. Bruxelles, Belgio: Bruegel. Bibliografia Castles S. y Miller M.J. (2004). L era dell emigrazione. Movimenti internazionali delle popolazioni nel mondo moderno. Città del Messico, Messico: Porrúa. Commissione Spagnola di Aiuto al Rifugiato. (2017). Report 2017: I rifugiati in Spagna ed Europa. Estratto da: CIDOB. (2016). L anno dei rifugiati. Annuario CIDOB dell Immigrazione Estratto da: efugiados_anuario_cidob_de_la_inmigracion_2015_2016_nueva_epoca/(language)/esl-es Collettivo IOÉ. (1999). Immigrati, lavoratori, cittadini. La migrazione vista dalla Spagna. Estratto da: Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico [OCSE] (2016). Prospettive della Migrazione Internazionale, 2017, ONUEstratto da: k-2017-en#page1 Nazioni Unite (2017). Report sulla Migrazione Internazionale, 2017, ONU Estratto da: eport2017_highlights.pdf Nazioni Unite Divisione Affari Economici e Sociali (2017). Stock di Migranti Internazionali Estratto da: 27