IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.

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1 Provvedimento prot del 27 marzo 2017 Definizione delle informazioni da trasmettere e delle modalità per la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute e dei dati delle liquidazioni periodiche IVA di cui agli articoli 21 e 21-bis del decreto legge 31 maggio 2010, n.78 e modifica dei termini per la trasmissione dei dati delle fatture stabiliti dal provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate del 28 ottobre 2016, numero IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento Dispone 1. Informazioni da trasmettere ai sensi dell articolo 21 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 ( Comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute ) 1.1 Con riferimento a tutte le fatture emesse nel corso del periodo d imposta, alle fatture ricevute e registrate ai sensi dell articolo 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, ivi comprese le bollette doganali, nonché alle note di variazione relative alle predette fatture, i contribuenti trasmettono i seguenti dati riferiti al singolo documento: i dati identificativi del cedente/prestatore; i dati identificativi del cessionario/committente; la data del documento; la data di registrazione (per le sole fatture ricevute e le relative note di variazione); il numero del documento; la base imponibile; 1

2 Provvedimento prot del 27 marzo 2017 l aliquota IVA applicata e l imposta ovvero, ove l operazione non comporti l annotazione dell imposta nel documento, la tipologia dell operazione. 1.2 Le regole di compilazione della comunicazione con cui sono trasmessi i dati di cui al punto 1.1 e le regole di compilazione della comunicazione opzionale con cui sono trasmessi i dati di cui all art. 1, comma 3, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127 sono quelle riportate nell allegato al presente provvedimento Specifiche tecniche e regole per la compilazione dei dati delle fatture versione 1.1 e sono adottate a decorrere dal 10 luglio Fino al 10 luglio 2017, i dati di cui al punto 1.1 possono essere trasmessi secondo le regole di compilazione riportate nell allegato Specifiche tecniche dati fattura al provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate del 28 ottobre 2016, n Informazioni da trasmettere ai sensi dell articolo 21-bis del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 ( Comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA ) 2.1 È approvato l'allegato Modello "Comunicazione liquidazioni periodiche IVA" (di seguito Modello ) di cui all articolo 21-bis del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 con le relative istruzioni, composto da: il frontespizio, contenente anche l informativa relativa al trattamento dei dati personali; il quadro VP. 2.2 Le informazioni da trasmettere con il Modello sono definite nell allegato al presente provvedimento Specifiche tecniche e regole per la compilazione della comunicazione. 3. Modalità e termini di trasmissione delle comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute e delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA 3.1 La trasmissione delle comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute di cui al precedente punto 1.1 e delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni 2

3 Provvedimento prot del 27 marzo 2017 periodiche IVA mediante il Modello di cui al precedente punto 2.1 è effettuata esclusivamente per via telematica, direttamente dal contribuente o tramite uno dei soggetti di cui all articolo 3, commi 2-bis e 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni, secondo le modalità descritte nell'allegato al presente provvedimento Modalità di trasmissione dati. 3.2 La trasmissione dei dati di cui al precedente punto 1.1 e del Modello di cui al precedente punto 2.1 è effettuata nei termini previsti dagli articoli 21 e 21-bis del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 e successive modificazioni. 3.3 I dati del Modello di cui al punto 2.1, una volta acquisiti, saranno resi disponibili al contribuente, nel proprio Cassetto fiscale e nella sezione Consultazione dell area autenticata dell interfaccia web Fatture e Corrispettivi, nel sito internet dell Agenzia delle entrate. 3.4 I soggetti incaricati della trasmissione telematica, di cui all articolo 3, commi 2-bis e 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni, rilasciano al contribuente copia del Modello trasmesso e della ricevuta, che ne attesta l avvenuto ricevimento da parte dell Agenzia delle entrate e che costituisce prova dell avvenuta presentazione. 4. Messa a disposizione delle risultanze dell esame dei dati delle fatture e dei dati delle liquidazioni periodiche IVA 4.1 I dati che pervengono all Anagrafe Tributaria sono acquisiti, ordinati e messi tempestivamente a disposizione dei soggetti passivi IVA nella sezione Consultazione dell area autenticata dell interfaccia web Fatture e Corrispettivi secondo l allegato al presente provvedimento Modalità di consultazione dei dati. 4.2 I dati acquisiti vengono utilizzati dall Agenzia delle entrate al fine di controllarne la coerenza, supportare la predisposizione delle dichiarazioni dei redditi e dell IVA nonché al fine della valutazione della capacità contributiva 3

4 Provvedimento prot del 27 marzo 2017 dei soggetti che li hanno trasmessi, nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei contribuenti. 4.3 Le informazioni relative alle incoerenze dei versamenti effettuati rispetto all importo dell IVA da versare, indicato nella comunicazione dei dati della liquidazione periodica, sono rese disponibili nel Cassetto fiscale e nella sezione Consultazione dell area autenticata dell interfaccia web Fatture e Corrispettivi, nel sito internet dell Agenzia delle entrate. 5. Trattamento dei dati 5.1 I dati e le informazioni raccolti, che sono trasmessi nell osservanza della normativa in materia di riservatezza e protezione dei dati personali, sono inseriti nei sistemi informativi dell Anagrafe Tributaria e sono trattati, secondo il principio di necessità, attraverso particolari sistemi di elaborazione che consentono di eseguire analisi selettive che limitano il trattamento dei dati personali e di individuare i soli soggetti che posseggono i requisiti fissati per l esecuzione dei controlli fiscali. 5.2 Il trattamento dei dati acquisiti da parte dell Agenzia delle entrate è riservato esclusivamente agli operatori incaricati dei controlli, le cui operazioni sono compiutamente tracciate. 6. Sicurezza dei dati 6.1 L autenticità dell origine dei dati è assicurata mediante autenticazione del trasmittente, la inalterabilità è garantita dalla firma digitale apposta sul file dal soggetto obbligato alla trasmissione o da un suo delegato ovvero mediante l apposizione di un sigillo elettronico da parte del sistema. Tutte le modalità di trasmissione avvengono attraverso protocolli sicuri su rete internet, come descritto nelle specifiche tecniche allegate al presente provvedimento. 6.2 La consultazione sicura degli archivi del sistema informativo dell Anagrafe Tributaria è garantita da misure che prevedono un sistema di profilazione, di identificazione, di autenticazione e di autorizzazione dei soggetti abilitati alla 4

5 Provvedimento prot del 27 marzo 2017 consultazione, di tracciatura degli accessi effettuati, con indicazione dei tempi e della tipologia delle operazioni svolte. 7. Correzioni delle specifiche tecniche 7.1 Eventuali correzioni meramente tecniche delle specifiche allegate al presente provvedimento saranno pubblicate nell apposita sezione del sito internet dell Agenzia delle entrate e ne sarà data relativa comunicazione. 8. Modifica dei termini per la trasmissione dei dati delle fatture stabiliti dal provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate del 28 ottobre 2016, n Al punto 4 del provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate del 28 ottobre 2016, n Termini per la trasmissione telematica dei dati, dopo il punto 4.1, è inserito il seguente: 4.2 Per l anno 2017, le comunicazioni possono essere effettuate per il primo semestre entro il 16 settembre 2017 e per il secondo semestre entro il mese di febbraio MOTIVAZIONI L articolo 4, commi 1 e 2, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1 dicembre 2016, n. 225, ha modificato l articolo 21 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e ha inserito in tale ultima disposizione un nuovo articolo 21- bis. Il nuovo articolo 21 del decreto-legge n. 78/2010 modifica il previgente obbligo di trasmissione dei dati delle operazioni rilevanti ai fini IVA razionalizzando una serie di adempimenti comunicativi verso l Agenzia delle entrate e stabilendo la trasmissione telematica di alcuni dati di tutte le fatture emesse, nonché di quelle ricevute e registrate, e delle relative note di variazione. L articolo 21-bis del decreto-legge n. 78/2010, invece, introduce un adempimento comunicativo riguardante i dati di sintesi delle liquidazioni periodiche IVA. 5

6 Provvedimento prot del 27 marzo 2017 Il presente provvedimento e i suoi allegati, in attuazione delle disposizioni di cui al comma 1 del predetto articolo 4 del decreto-legge 22 ottobre 2016, n.193, definiscono le informazioni da trasmettere e le modalità tecniche per la trasmissione delle stesse. In particolare, il provvedimento approva il Modello, le relative istruzioni e le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati, utilizzabile per le comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA. Inoltre, il provvedimento stabilisce che le informazioni acquisite saranno tempestivamente messe a disposizione in forma organizzata e sicura dei soggetti passivi IVA, così come previsto al comma 5 dell articolo 21-bis del citato decreto-legge n. 78/2010, consentendo di instaurare un dialogo pre-dichiarativo tra l Agenzia e quei contribuenti per i quali, dall analisi dei dati trasmessi, emergano potenziali incoerenze tra i dati delle fatture e quelli delle liquidazioni IVA. Con specifico riferimento alle comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA, viene stabilito che le informazioni sulle incoerenze tra i versamenti dell imposta effettuati rispetto all importo da versare indicato nelle comunicazioni saranno rese consultabili nel Cassetto fiscale e nella sezione Consultazione dell area autenticata dell interfaccia web Fatture e Corrispettivi, nel sito internet dell Agenzia delle entrate. Le modalità tecniche di trasmissione dei dati, così come quelle per la loro consultazione, sono definite nelle specifiche tecniche allegate al presente provvedimento e sono consentite da canali telematici sicuri con l Agenzia delle entrate. La trasmissione delle comunicazioni dei dati delle fatture e dei dati delle liquidazioni periodiche IVA, con il relativo Modello, potrà essere effettuata direttamente dal contribuente ovvero da un suo intermediario abilitato (articolo 3, commi 2-bis e 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni). I termini di trasmissione sono quelli stabiliti dai citati articoli 21 e 21-bis del decreto-legge n. 78/2010. I termini per la trasmissione telematica dei dati delle fatture di cui all articolo 1, comma 3 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, definiti con il provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate del 28 ottobre 2016, n , sono modificati per allinearli ai termini per la trasmissione dei dati delle fatture di cui all articolo 21 del 6

7 Provvedimento prot del 27 marzo 2017 decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. Per il primo anno di applicazione del decreto legislativo n. 127/2015 le comunicazioni possono essere effettuate, per il primo semestre entro il 16 settembre 2017 e per il secondo semestre entro il mese di febbraio RIFERIMENTI NORMATIVI a) Attribuzioni del Direttore dell'agenzia delle entrate: Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (art. 67, comma 1; art. 68, comma 1); Statuto dell'agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2001, (art. 5, comma 1; art. 6, comma 1); Regolamento di amministrazione dell'agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 36 del 13 febbraio 2001 (art. 2, comma 1). b) Normativa di riferimento: Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633; Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322; Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196; Decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; Decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193 convertito, con modificazioni, dalla legge 1 dicembre 2016 n. 225; Decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244 convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 19. La pubblicazione del presente provvedimento sul sito internet dell Agenzia delle entrate tiene luogo della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ai sensi dell'articolo 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n IL DIRETTORE DELL AGENZIA Rossella Orlandi Firmato digitalmente 7

8 COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell art. 13 del decreto legislativo n. 196 del 2003 in materia di protezione dei dati personali Finalità del trattamento Conferimento dei dati Modalità del trattamento Titolare del trattamento Responsabili del trattamento Diritti dell interessato Con questa informativa l Agenzia delle Entrate spiega come utilizza i dati raccolti e quali sono i diritti riconosciuti all interessato. Infatti, il d.lgs. n.196/2003, Codice in materia di protezione dei dati personali, prevede un sistema di garanzie a tutela dei trattamenti che vengono effettuati sui dati personali. I dati forniti con questo modello verranno trattati dall Agenzia delle Entrate esclusivamente per le finalità di liquidazione, accertamento e riscossione delle imposte. I dati acquisiti potranno essere comunicati a soggetti pubblici o privati solo nei casi previsti dalle disposizioni del Codice in materia di protezione dei dati personali (art. 19 del d.lgs. n. 196 del 2003). Potranno, inoltre, essere pubblicati con le modalità previste dal combinato disposto degli artt. 69 del D.P.R. n. 600 del 29 settembre 1973, così come modificato dalla legge n. 133 del 6 agosto 2008 e 66-bis del D.P.R. n. 633 del 26 ottobre I dati richiesti devono essere forniti obbligatoriamente per potersi avvalere degli effetti delle disposizioni in materia di IVA. L indicazione di dati non veritieri può far incorrere in sanzioni amministrative o, in alcuni casi, penali. I dati acquisiti verranno trattati con modalità prevalentemente informatizzate e con logiche pienamente rispondenti alle finalità da perseguire, anche mediante verifiche con altri dati in possesso dell Agenzia delle Entrate o di altri soggetti, nel rispetto delle misure di sicurezza previste dal Codice in materia di protezione dei dati personali. Il modello può essere consegnato a soggetti intermediari individuati dalla legge (centri di assistenza fiscale, associazioni di categoria, professionisti) che tratteranno i dati esclusivamente per la finalità di trasmissione del modello all Agenzia delle Entrate. L Agenzia delle Entrate e gli intermediari, quest ultimi per la sola attività di trasmissione, secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 196/2003, assumono la qualifica di titolare del trattamento dei dati personali quando i dati entrano nella loro disponibilità e sotto il loro diretto controllo. Il titolare del trattamento può avvalersi di soggetti nominati responsabili. In particolare, l Agenzia delle Entrate si avvale, come responsabile esterno del trattamento dei dati, della Sogei S.p.a., partner tecnologico cui è affidata la gestione del sistema informativo dell Anagrafe tributaria. Presso l Agenzia delle Entrate è disponibile l elenco dei responsabili. Gli intermediari, ove si avvalgano della facoltà di nominare dei responsabili, devono renderne noti i dati identificativi agli interessati. Fatte salve le modalità, già previste dalla normativa di settore, per le comunicazioni di variazione dati e per l integrazione dei modelli di dichiarazione e/o comunicazione l interessato (art. 7 del d.lgs. n. 196 del 2003) può accedere ai propri dati personali per verificarne l utilizzo o, eventualmente, per correggerli, aggiornarli nei limiti previsti dalla legge, oppure per cancellarli o opporsi al loro trattamento, se trattati in violazione di legge. Tali diritti possono essere esercitati con richiesta rivolta a: Agenzia delle Entrate, via Cristoforo Colombo 426 c/d Roma. Consenso L Agenzia delle Entrate, in quanto soggetto pubblico, non deve acquisire il consenso degli interessati per trattare i loro dati personali. Gli intermediari non devono acquisire il consenso degli interessati per il trattamento dei dati in quanto è previsto dalla legge La presente informativa viene data in via generale per tutti i titolari del trattamento sopra indicati.

9 CODICE FISCALE COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA DATI GENERALI Anno di imposta CONTRIBUENTE Partita IVA Partita IVA della controllante (liquidazione IVA di gruppo) DICHIARANTE (COMPILARE SE DIVERSO DAL CONTRIBUENTE) Ultimo mese Liquidazione del gruppo Codice fiscale Codice carica FIRMA Codice fiscale società dichiarante IMPEGNO ALLA PRESENTAZIONE TELEMATICA Riservato all incaricato Codice fiscale dell incaricato Impegno alla presentazione Data dell impegno giorno mese anno FIRMA DELL INCARICATO

10 CODICE FISCALE COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA QUADRO VP Liquidazioni periodiche IVA Mod. N. PERIODO DI RIFERIMENTO LIQUIDAZIONE DELL IMPOSTA VP1 VP Mese Trimestre (*) Eventi eccezionali Subforniture Totale operazioni attive (al netto dell IVA), VP3 VP4 Totale operazioni passive (al netto dell IVA) IVA esigibile DEBITI, CREDITI, VP5 IVA detratta, 1 VP6 IVA dovuta, o a credito 2, VP7 Debito periodo precedente non superiore 25,82 euro, VP8 Credito periodo precedente, VP9 Credito anno precedente, VP10 Versamenti auto UE, VP11 Crediti d imposta, VP12 Interessi dovuti per liquidazioni trimestrali, VP13 Acconto dovuto, VP14 IVA da versare 1, 2 o a credito, (*) ATTENZIONE: I contribuenti che hanno optato per la liquidazione trimestrale ai sensi dell art. 7 del D.P.R. n. 542/99 devono indicare 5 per il quarto trimestre

11 genzia ntrate COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Gli articoli di legge richiamati nelle istruzioni al modello di comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA (di seguito Comunicazione ) si riferiscono al d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633, e successive modificazioni, se non diversamente specificato. PREMESSA L obbligo di presentazione della Comunicazione è stato istituito per i soggetti passivi IVA in applicazione delle disposizioni contenute nell art. 21-bis, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, introdotto dall art. 4, comma 2, del decreto legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1 dicembre 2016, n Nel presente modello il contribuente deve indicare i dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche dell imposta effettuate ai sensi dell art. 1, commi 1 e 1-bis, del d.p.r. 23 marzo 1998, n. 100, nonché degli artt. 73, primo comma, lettera e), e 74, quarto comma. La Comunicazione è presentata anche nell ipotesi di liquidazione con eccedenza a credito. Sono esonerati dalla presentazione della Comunicazione i soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA o all effettuazione delle liquidazioni periodiche, sempre che, nel corso dell anno, non vengano meno le predette condizioni di esonero. In caso di determinazione separata dell imposta in presenza di più attività, i soggetti passivi presentano una sola Comunicazione riepilogativa per ciascun periodo. L omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche è punita con la sanzione amministrativa da euro 500 a euro La sanzione è ridotta alla metà se la trasmissione è effettuata entro i quindici giorni successivi alla scadenza stabilita, ovvero se, nel medesimo termine, è effettuata la trasmissione corretta dei dati (art. 11, comma 2-ter, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471). STRUTTURA DEL MODELLO Il modello è costituito dal: frontespizio, composto di due facciate; modulo, composto dal quadro VP. REPERIBILITÀ DEL MODELLO Il modello di Comunicazione e le relative istruzioni sono resi gratuitamente disponibili in formato elettronico e possono essere prelevati dal sito Internet dell Agenzia delle Entrate o dal sito del Ministero dell Economia e delle Finanze MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE Il modello di Comunicazione deve essere presentato esclusivamente per via telematica, direttamente dal contribuente o tramite intermediari abilitati di cui all art. 3, commi 2-bis e 3, del d.p.r. 22 luglio 1998, n Il modello deve essere presentato entro l ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre. La Comunicazione relativa al secondo trimestre è presentata entro il 16 settembre e quella relativa all ultimo trimestre è presentata entro l ultimo giorno del mese di febbraio. Qualora il termine di presentazione della Comunicazione scada di sabato o in giorni festivi, lo stesso è prorogato al primo giorno feriale successivo. Se, entro il termine di presentazione, sono presentate più Comunicazioni riferite al medesimo periodo, l ultima sostituisce le precedenti. PRESENTAZIONE TELEMATICA Per quanto riguarda le modalità di abilitazione alla presentazione telematica diretta e di presentazione mediante intermediari abilitati si rinvia alle relative istruzioni fornite nell apposita sezione del sito internet dell Agenzia delle Entrate. COMUNICAZIONE DI AVVENUTA PRESENTAZIONE TELEMATICA La ricevuta di avvenuta trasmissione telematica dei dati della Comunicazione è resa disponibile al contribuente nel proprio Cassetto fiscale e nella sezione Consultazione dell area autenticata dell interfaccia web Fatture e Corrispettivi. In relazione alla verifica della tempestività delle Comunicazioni presentate per via telematica, si considerano tempestive le Comunicazioni trasmesse entro i termini prescritti, ma scartate dal servizio telematico, purché ritrasmesse entro i cinque giorni successivi alla data contenuta nella comunicazione dell Agenzia delle Entrate che attesta il motivo dello scarto (cfr. circolare del Ministero delle Finanze - Dipartimento delle Entrate n. 195 del ). 1

12 COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA CASI PARTICOLARI DI PRESENTAZIONE CONTRIBUENTI CON LIQUIDAZIONI TRIMESTRALI I contribuenti che eseguono liquidazioni trimestrali, ai sensi dell art. 7 del d.p.r. 14 ottobre 1999, n. 542, devono presentare la Comunicazione anche per il quarto trimestre solare, senza tenere conto delle eventuali operazioni di rettifica e di conguaglio da effettuare in sede di dichiarazione annuale (ad esempio calcolo definitivo del pro rata). Tuttavia, il versamento dell IVA dovuta per tale trimestre deve essere effettuato, comprensivo degli interessi dell 1%, in sede di conguaglio annuale, entro l ordinario termine di versamento previsto per la dichiarazione annuale. Pertanto, tali contribuenti, nella Comunicazione relativa al quarto trimestre, non devono compilare i righi VP11, VP12 e VP14. Tali righi, ad eccezione del VP12, invece devono essere compilati dai subfornitori che effettuino liquidazioni trimestrali di cui all art. 7 del d.p.r. 14 ottobre 1999, n. 542, e che si siano avvalsi delle disposizioni agevolative di cui all art. 74, comma 5. In particolare, questi ultimi soggetti devono indicare al rigo VP11 i crediti speciali d imposta eventualmente utilizzati per ridurre l importo da versare relativamente alle operazioni di subfornitura. In tal caso, nel rigo VP14, colonna 1, deve essere indicato l eventuale importo da versare entro il termine del 16 febbraio. Infine, i contribuenti di cui all art. 74, comma 4, devono versare l IVA dovuta per il quarto trimestre entro il termine ordinario (16 febbraio). Conseguentemente, i contribuenti che eseguono liquidazioni trimestrali sia ai sensi dell art. 7 del d.p.r. 14 ottobre 1999, n. 542, sia ai sensi dell art. 74, comma 4, devono compilare due distinti moduli del quadro VP relativamente al quarto trimestre. CONTRIBUENTI CON CONTABILITÀ SEPARATE I contribuenti che hanno esercitato più attività per le quali hanno tenuto, per obbligo di legge o per opzione, la contabilità separata ai sensi dell art. 36, devono compilare un unico modulo del quadro VP riepilogativo di tutte le attività gestite con contabilità separate per il mese o trimestre di riferimento. Nel caso in cui tra dette attività ne figuri una per la quale è previsto l esonero dalla presentazione della dichiarazione annuale IVA e, conseguentemente, della presente Comunicazione, i dati di quest ultima attività non devono essere compresi nella Comunicazione da presentare in relazione alle altre attività per le quali è previsto l obbligo dichiarativo. A) Contribuenti con la stessa periodicità (mensile o trimestrale) Tali contribuenti devono presentare la Comunicazione riepilogando nel modulo relativo a ciascun periodo (mese o trimestre) tutte le attività per le quali il soggetto tiene contabilità separate. B) Contribuenti con periodicità diversa (sia mensile che trimestrale) Il contribuente che effettui, per le diverse attività esercitate, sia liquidazioni periodiche mensili che trimestrali deve, in via generale, presentare la Comunicazione con moduli distinti (mensili e trimestrali) con riferimento alle rispettive liquidazioni. Nel particolare caso di anticipazione, ai fini compensativi dell imposta, della liquidazione periodica trimestrale in coincidenza con quella relativa al terzo mese di ogni trimestre solare (marzo, giugno, settembre e dicembre per i soli contribuenti di cui all art. 74, comma 4), deve essere presentata la Comunicazione riepilogando in un unico modulo la liquidazione periodica relativa al terzo mese e quella relativa al trimestre riferita a tutte le attività esercitate, indicando entrambi i periodi nelle corrispondenti caselle (esempio: liquidazione congiunta mese di marzo - primo trimestre, indicare il valore 03 nella casella Mese e 1 nella casella Trimestre del rigo VP1). La descritta modalità di compilazione riguarda anche la Comunicazione presentata dall ente o società commerciale controllante, contenente i dati della liquidazione periodica dell IVA per l intero gruppo del quale facciano parte sia enti o società tenuti alle liquidazioni mensili che enti o società tenuti alle liquidazioni trimestrali. RIPORTO DEL CREDITO IVA NEL CORSO DELL ANNO I soggetti che effettuano liquidazioni sia mensili che trimestrali, in caso di credito IVA da riportare in detrazione da un periodo all altro, devono osservare la sequenza sotto riportata (riferita, a titolo esemplificativo, solo al primo trimestre dell anno): 1) credito risultante dal modulo relativo al mese di gennaio (da rigo VP14, colonna 2): da riportare in detrazione nel modulo relativo al mese di febbraio (al rigo VP8); 2) credito risultante dal modulo relativo al mese di febbraio: da riportare in detrazione nel modulo relativo al mese di marzo; 3) credito risultante dal modulo relativo al mese di marzo: da riportare in detrazione nel modulo relativo al 1 trimestre; 4) credito risultante dal modulo relativo al primo trimestre: da riportare in detrazione nel modulo relativo mese di aprile (da compilare nella Comunicazione successiva). La medesima sequenza si applica anche con riferimento ai successivi mesi e trimestri dell anno. Nel caso già illustrato di anticipazione della liquidazione periodica trimestrale in coincidenza con quella relativa al terzo mese di ogni trimestre solare, ai fini della determinazione del riporto del credito IVA nel corso dell anno occorre fare riferimento ai crediti indicati nei punti 3-4 della sequenza sopra illustrata. Infatti, ad esempio, il credito risultante al rigo VP14 del modulo di marzo/1 trimestre, deve essere poi riportato nel rigo VP8 del modulo relativo al mese di aprile (da compilare nella Comunicazione successiva). CONTRIBUENTI CON CONTABILITÀ PRESSO TERZI I contribuenti che abbiano affidato a terzi la tenuta della propria contabilità possono effettuare le liquidazioni mensili dell IVA con riferimento alle operazioni effettuate nel secondo mese precedente. Pertanto, ad esempio, nel caso di liquidazione relativa al mese di maggio (da effettuare entro il 16 giugno), tali contribuenti devono indicare: per il periodo, il valore 05 nella casella mese; nel rigo VP2 l ammontare delle operazioni attive effettuate nel mese di aprile (registrate o soggette a registrazione); nel rigo VP3 l ammontare degli acquisti registrati nello stesso mese di aprile. 2

13 COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA CURATORI FALLIMENTARI E COMMISSARI LIQUIDATORI Il curatore fallimentare e il commissario liquidatore (in caso di liquidazione coatta amministrativa) devono presentare la Comunicazione solo se nel periodo di riferimento (mese o trimestre) hanno registrato operazioni imponibili per le quali sono tenuti ad effettuare le liquidazioni periodiche ai sensi dell art. 74 bis, secondo comma. Pertanto, la Comunicazione va presentata soltanto per i periodi per i quali sono state effettuate le corrispondenti liquidazioni periodiche. COMUNICAZIONE DEGLI ENTI O SOCIETÀ ADERENTI ALLA PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE DELL IVA DI GRUPPO L ente o la società commerciale controllante e gli enti o le società commerciali controllati che partecipano, per il periodo dell anno cui si riferisce la Comunicazione, alla procedura di liquidazione dell IVA di gruppo ai sensi dell ultimo comma dell art. 73, devono presentare singolarmente le proprie Comunicazioni indicando nel campo Partita IVA della controllante (liquidazione IVA di gruppo), nella sezione Dati generali del frontespizio, la partita IVA della controllante e indicando gli importi a debito o a credito trasferiti nel periodo di riferimento rispettivamente nella colonna 1 o nella colonna 2 del rigo VP14. Deve invece essere omessa la compilazione dei righi VP7, VP8, VP9 e VP13. Tali modalità di compilazione restano valide per il periodo in cui l ente o la società dichiarante partecipa alla procedura di liquidazione dell IVA di gruppo; invece, per i periodi successivi all uscita dalla predetta procedura di liquidazione, la comunicazione va compilata analogamente ai contribuenti ordinari. Inoltre, il campo Partita IVA della controllante (liquidazione IVA di gruppo) non va compilato nel caso in cui l ente o la società non abbia partecipato alla liquidazione dell IVA di gruppo per l intero periodo oggetto della Comunicazione. Ad esempio, in caso di società con liquidazioni trimestrali che fuoriesce dalla liquidazione IVA di gruppo nel mese di maggio, la Comunicazione relativa al secondo trimestre deve riportare nel campo Ultimo mese del frontespizio il valore 03 e non va compilato il campo Partita IVA della controllante (liquidazione IVA di gruppo). Nelle Comunicazioni successive non va compilato il campo Ultimo mese. COMUNICAZIONE PERIODICA PER IL GRUPPO Oltre alla propria Comunicazione, l ente o società commerciale controllante deve presentare anche una Comunicazione periodica barrando la casella Liquidazione del gruppo nel frontespizio senza compilare il campo Partita IVA della controllante (liquidazione IVA di gruppo). In tale Comunicazione, contenente i dati della liquidazione periodica dell IVA per l intero gruppo, non vanno compilate le caselle Subforniture e Eventi eccezionali nel rigo VP1 e non vanno compilati i righi VP2, VP3, VP10, VP11 e VP12 del quadro VP. In questo caso, l ente o la società controllante deve indicare: nel rigo VP4, l ammontare complessivo dei debiti IVA trasferiti per il periodo da tutti i soggetti aderenti alla liquidazione dell IVA di gruppo, comprensivo degli eventuali interessi trasferiti dai soggetti con liquidazioni trimestrali (rigo VP14, colonna 1); nel rigo VP5, l ammontare complessivo dei crediti IVA trasferiti per il periodo da tutti i soggetti aderenti alla liquidazione dell IVA di gruppo (rigo VP14, colonna 2). Si evidenzia che, nella particolare ipotesi di enti o società controllati usciti dal gruppo dopo la data del 27 dicembre (termine finale stabilito per il versamento dall acconto IVA), ad esempio a seguito di incorporazione di una società controllata da parte di società esterna al gruppo, nella Comunicazione relativa all ultima liquidazione dell anno che l ente o società controllante deve presentare per il gruppo, il rigo VP13 deve essere compilato al netto della quota dell acconto dalla stessa dovuto per la società controllata uscita dal gruppo e nel campo Ultimo mese nella sezione Dati generali del frontespizio deve essere indicato il codice 99. Per quanto concerne la Comunicazione relativa al 4 trimestre la controllante non deve comprendere i dati relativi ai saldi (a debito o a credito) riguardanti gli enti o società con liquidazioni trimestrali, ai sensi dell art. 7 del d.p.r. 14 ottobre 1999, n. 542, in quanto questi ultimi confluiscono nella dichiarazione annuale. CONTRIBUENTI CON OPERAZIONI STRAORDINARIE O ALTRE TRASFORMAZIONI SOSTANZIALI SOGGETTIVE (FUSIONI, SCISSIONI, CESSIONI DI AZIENDA, CONFERIMENTI, ECC.) Operazione straordinaria o trasformazione avvenuta durante il trimestre oggetto della Comunicazione 1) Nel caso in cui il soggetto dante causa (società incorporata o scissa, soggetto conferente, cedente o donante) si sia estinto per effetto dell operazione straordinaria o della trasformazione, il soggetto avente causa (società incorporante o beneficiaria, soggetto conferitario, cessionario o donatario) deve presentare due distinte Comunicazioni: la prima contenente i dati delle liquidazioni effettuate dal soggetto stesso nel trimestre cui si riferisce la Comunicazione; la seconda contenente i dati delle liquidazioni effettuate dal soggetto dante causa nella frazione di trimestre cui si riferisce la Comunicazione e fino all ultima liquidazione eseguita prima dell operazione straordinaria o della trasformazione; in tale Comunicazione devono essere indicati, nella parte riservata al contribuente, i dati relativi al soggetto incorporato, scisso, conferente, ecc., mentre nel riquadro riservato al dichiarante i dati del soggetto risultante dalla trasformazione, riportando il valore 9 nella casella relativa al codice di carica. 2) Nel caso, invece, in cui il soggetto dante causa non si sia estinto per effetto dell operazione straordinaria o della trasformazione, la Comunicazione deve essere presentata: dal soggetto avente causa, se l operazione straordinaria o la trasformazione ha comportato la cessione del debito o del credito IVA; tale soggetto presenterà pertanto due distinte Comunicazioni secondo le modalità indicate nel punto 1). Conseguentemente il soggetto dante causa non deve presentare la Comunicazione relativamente all attività oggetto dell operazione straordinaria; da ciascuno dei soggetti coinvolti nell operazione, se l operazione straordinaria o la trasformazione non ha comportato la cessione del debito o credito IVA in relazione alle operazioni da ciascuno di essi effettuate nel trimestre cui si riferisce la Comunicazione. 3

14 COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA Operazione straordinaria o trasformazione avvenuta nel periodo compreso tra il 1 giorno del mese successivo al trimestre e la data di presentazione della Comunicazione In tale ipotesi, la Comunicazione relativa alle operazioni poste in essere dal soggetto dante causa nel corso dell intero trimestre precedente, deve essere sempre presentata dal soggetto avente causa se il soggetto dante causa si è estinto per effetto dell operazione straordinaria, seguendo le modalità indicate al punto 1) e sempreché l adempimento non sia stato assolto direttamente da tale ultimo soggetto prima della operazione straordinaria o della trasformazione. Nell ipotesi, invece, in cui a seguito dell operazione straordinaria non si sia verificata l estinzione del soggetto dante causa, ciascun soggetto partecipante all operazione assolverà autonomamente l adempimento relativamente alle liquidazioni effettuate nell intero trimestre cui si riferisce la Comunicazione ed il trasferimento o meno del debito o credito IVA in conseguenza dell operazione straordinaria assumerà rilevanza solo ai fini della Comunicazione da presentare nel periodo successivo, secondo le modalità indicate al punto 2). SOGGETTI NON RESIDENTI Rappresentante fiscale I rappresentanti fiscali di soggetti non residenti, nominati ai sensi dell art.17, terzo comma, sono tenuti a presentare la Comunicazione con l indicazione dei dati delle liquidazioni effettuate nel trimestre cui la stessa si riferisce ed indicando nel riquadro dichiarante il codice di carica 6. Soggetti non residenti identificati direttamente I soggetti non residenti identificati direttamente in Italia ai sensi dell art. 35-ter, sono tenuti a presentare la Comunicazione con riferimento alle operazioni da essi effettuate nel trimestre. Soggetti che nel trimestre hanno operato mediante rappresentante fiscale nonché identificandosi direttamente In tutti i casi in cui un soggetto non residente abbia effettuato, nel medesimo trimestre ma ovviamente in periodi diversi dello stesso, operazioni rilevanti agli effetti dell IVA in Italia sia mediante rappresentante fiscale sia identificandosi direttamente, va presentata un unica Comunicazione da parte del soggetto (rappresentante fiscale ovvero soggetto non residente identificato direttamente) operante alla data di presentazione della stessa. Stabile organizzazione In presenza di una stabile organizzazione in Italia di soggetto non residente, deve essere presentata una Comunicazione con riferimento ai dati delle operazioni ad essa imputabili effettuate nel trimestre. In tale ipotesi, nel riquadro dichiarante deve essere indicato il codice di carica 1. FRONTESPIZIO DATI GENERALI Anno d imposta Indicare l anno solare cui si riferisce la Comunicazione. Partita IVA Indicare il numero di partita IVA del soggetto d imposta. Partita IVA della controllante (liquidazione IVA di gruppo) Se la Comunicazione è presentata da parte di un ente o società commerciale che si sia avvalso nel trimestre della procedura di liquidazione dell IVA di gruppo di cui all ultimo comma dell art. 73, indicare la partita IVA dell ente o società controllante (anche nella Comunicazione presentata da quest ultimo soggetto per la propria posizione individuale). Il campo va compilato anche nel caso in cui l ente o la società con liquidazioni periodiche mensili sia fuoriuscito dalla liquidazione IVA di gruppo nel secondo o terzo mese del trimestre. Ultimo mese In caso di sopravvenuta mancanza dei requisiti per avvalersi della procedura di liquidazione dell IVA di gruppo, indicare l ultimo mese di controllo (esempio 02 per il mese di febbraio). Si rammenta che la sopravvenuta mancanza dei requisiti per avvalersi della liquidazione di gruppo ha effetto a partire dalla liquidazione periodica relativa al mese o al trimestre nel corso del quale si è verificata (ad esempio, la società nei cui confronti venga meno il controllo nel corso del mese di maggio, deve indicare, se effettua liquidazioni mensili, il numero 04 nella Comunicazione relativa al secondo trimestre dell anno, in quanto il controllo si considera esercitato fino al mese di aprile; se invece effettua liquidazioni trimestrali, deve indicare nella Comunicazione relativa al secondo trimestre dell anno il numero 03, in quanto il controllo si considera cessato con il primo trimestre). Nel particolare caso di incorporazione in corso d anno dell ente o società controllante da parte di società esterna al gruppo IVA, qualora la procedura di liquidazione dell IVA di gruppo si interrompa a seguito dell incorporazione dello stesso, sia nella Comunicazione dell ente o società controllante incorporato (presentata dalla incorporante) che in quelle degli enti o società controllati, deve essere indicato il numero corrispondente al mese cui si riferisce l ultima liquidazione periodica di gruppo mensile o trimestrale (es. data incorporazione controllante 15 maggio ultimo mese di controllo da indicare: 04 se mensile, 03 se trimestrale); invece, qualora la procedura prosegua per l intero anno d imposta con contabilità separata rispetto a quella dell incorporante, deve essere indicato 13 in ciascuna Comunicazione dell ente o società controllante incorporato, presentata dall incorporante (cfr. risoluzione ministeriale del 26 dicembre 1986). Nel caso in cui l ente o società controllato sia uscito dal gruppo dopo il versamento dell acconto, nel campo Ultimo mese deve essere indicato il codice 99. La quota dell acconto che la controllante ha riaccreditato alla controllata va indicata nel rigo VP13 4

15 COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA della Comunicazione riferita a quest ultimo soggetto. Con riferimento a tale fattispecie, per la compilazione della Comunicazione presentata dalla controllante per il gruppo si vedano le istruzioni al paragrafo Comunicazione periodica per il gruppo. Liquidazione del gruppo Barrare la casella nel caso in cui la Comunicazione si riferisce alla liquidazione dell IVA del gruppo. Dichiarante Il presente riquadro deve essere compilato soltanto nel caso in cui il dichiarante (colui che sottoscrive la Comunicazione) sia un soggetto diverso dal contribuente cui si riferisce la Comunicazione. Codice fiscale Indicare il codice fiscale del dichiarante persona fisica che sottoscrive la Comunicazione. Codice carica Indicare il codice di carica del dichiarante desumendolo dalla tabella disponibile nelle istruzioni del modello IVA annuale. Codice fiscale società dichiarante Nelle ipotesi in cui il dichiarante sia una società che presenta la Comunicazione per conto di un altro contribuente, deve essere compilato anche il presente campo indicando in tal caso, nell apposito spazio, il codice di carica corrispondente al rapporto intercorrente tra la società dichiarante e il contribuente. In tale ipotesi rientrano, ad esempio, la società nominata rappresentante fiscale da un soggetto non residente, ai sensi dell art. 17, terzo comma, la società che indica il codice carica 9 in qualità di società beneficiaria (di società scissa) o di società incorporante (di società incorporata), la società che presenta la Comunicazione in qualità di rappresentante negoziale del contribuente. Firma La firma va apposta nell apposito riquadro, in forma leggibile, da parte del contribuente o da chi ne ha la rappresentanza legale o negoziale, o da uno degli altri soggetti dichiaranti indicati nella tabella Codici carica. Impegno alla presentazione telematica Il riquadro deve essere compilato e sottoscritto solo dall incaricato che trasmette la Comunicazione. Riportare nella casella Impegno alla presentazione, il codice 1 se la Comunicazione è stata predisposta dal contribuente ovvero il codice 2 se la Comunicazione è stata predisposta da chi effettua l invio. L incaricato deve: riportare il proprio codice fiscale; riportare la data (giorno, mese e anno) di assunzione dell impegno a trasmettere la Comunicazione; apporre la firma. QUADRO VP - LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA Modulo Per ciascuna liquidazione periodica deve essere compilato un distinto modulo della presente Comunicazione, compilando il campo Mod. N. posto in alto a destra nel quadro VP. Pertanto, i contribuenti che effettuano: esclusivamente liquidazioni periodiche mensili, devono compilare un modulo per ciascun mese del trimestre; esclusivamente liquidazioni periodiche trimestrali, devono compilare un unico modulo per il trimestre; sia liquidazioni mensili che trimestrali (in caso di contabilità separate), devono compilare un modulo per ciascun mese e un modulo per il trimestre (nel particolare caso di anticipazione, ai fini compensativi dell imposta, della liquidazione periodica trimestrale in coincidenza con quella relativa al terzo mese di ogni trimestre solare si rinvia alle istruzioni di cui al punto B) del paragrafo Contribuenti con contabilità separate ). Periodo di riferimento Il contribuente deve indicare nelle colonne 1 e 2 del rigo VP1 il mese (valori da 1 a 12) o il trimestre (valori da 1 a 4) cui si riferisce ciascun modulo della Comunicazione. I contribuenti che eseguono liquidazioni trimestrali, ai sensi dell art. 7 del d.p.r. 14 ottobre 1999, n. 542, devono indicare in colonna 2 il valore 5 con riferimento al quarto trimestre solare. Nel particolare caso di anticipazione, ai fini compensativi dell imposta, della liquidazione periodica trimestrale in coincidenza con quella relativa al terzo mese di ogni trimestre solare, vanno compilate entrambe le predette colonne secondo le indicazioni fornite al punto B) del paragrafo Contribuenti con contabilità separate. Subforniture Barrare la casella solo nel caso in cui il contribuente si sia avvalso delle agevolazioni previste dall art. 74, comma 5 (contratti di subfornitura). Eventi eccezionali La casella è riservata ai soggetti che, essendone legittimati, hanno fruito per il periodo di riferimento, agli effetti dell IVA, delle agevolazioni fiscali previste da particolari disposizioni normative emanate a seguito di calamità naturali o di altri eventi eccezionali. In tal caso va indicato: il codice 1, dai soggetti che, esercitando una attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o comunque economica, ovvero una libera arte o professione, ed avendo opposto un rifiuto a richieste di natura estorsiva o, comunque, non aven- 5

16 COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA dovi aderito, subiscono nel territorio dello Stato un danno a beni mobili o immobili in conseguenza di fatti delittuosi commessi, anche al di fuori di un vincolo associativo, per il perseguimento di un ingiusto profitto. Per le vittime delle suddette richieste estorsive, l art. 20, comma 2, della legge 23 febbraio 1999, n. 44, ha disposto la proroga di tre anni dei termini di scadenza degli adempimenti fiscali ricadenti entro un anno dalla data dell evento lesivo; il codice 9, per tutti gli altri eventi eccezionali. Liquidazione dell imposta Gli importi, da riportare tenendo conto delle variazioni eseguite ai sensi dell art. 26, devono essere indicati in centesimi di euro arrotondando l ammontare alla seconda cifra decimale per eccesso se la terza cifra è uguale o superiore a 5, per difetto se la stessa è inferiore a 5. Rigo VP2 - Totale operazioni attive Indicare l ammontare complessivo delle operazioni attive (cessioni di beni e prestazioni di servizi) al netto dell IVA, effettuate nel periodo di riferimento, comprese quelle ad esigibilità differita, rilevanti agli effetti dell IVA (imponibili, non imponibili, esenti, ecc.) annotate nel registro delle fatture emesse o in quello dei corrispettivi o comunque soggette a registrazione, ad esclusione di quelle esenti effettuate dai soggetti che si sono avvalsi della dispensa dagli adempimenti di cui all art. 36-bis (vanno, invece, indicate le operazioni esenti di cui ai nn. 11, 18 e 19 dell art. 10, per le quali resta in ogni caso fermo l obbligo di fatturazione e registrazione). Si evidenzia, inoltre, che nel presente rigo devono essere comprese anche le operazioni non soggette per carenza del presupposto territoriale di cui agli artt. da 7 a 7-septies per le quali è obbligatoria l emissione della fattura in base alle disposizioni contenute nell art. 21, comma 6-bis. Nel rigo deve essere compreso anche l imponibile relativo alle operazioni per le quali l imposta, in base a specifiche disposizioni, è dovuta da parte del cessionario. Rigo VP3 - Totale operazioni passive Indicare l ammontare complessivo degli acquisti all interno, intracomunitari e delle importazioni relativi a beni e servizi risultanti dalle fatture e dalle bollette doganali di importazione, al netto dell IVA, annotate nel periodo di riferimento sul registro degli acquisti di cui all art. 25, ovvero su altri registri previsti da disposizioni riguardanti particolari regimi. Nel rigo vanno compresi, altresì, gli acquisti ad esigibilità differita, nonché quelli con IVA indetraibile. Si precisa che nel rigo vanno anche compresi gli acquisti intracomunitari non imponibili di cui all art. 42, comma 1, del decreto legge n. 331 del 1993 (inclusi quelli effettuati senza pagamento dell imposta con utilizzo del plafond di cui all art. 2, comma 2, della legge 18 febbraio 1997, n. 28), nonché quelli di cui all art. 40, comma 2, dello stesso decreto legge (triangolare comunitaria con intervento dell operatore nazionale in qualità di cessionario-cedente). ATTENZIONE L imposta relativa a particolari tipologie di operazioni per le quali la stessa, in base a specifiche disposizioni, è dovuta da parte del cessionario (es. acquisti intracomunitari e art. 17, commi 2, 5, 6 e 7), ovvero da parte di soggetti operanti in particolari settori di attività per le provvigioni da loro corrisposte (es. art. 74, primo comma, lett. e), art. 74-ter, comma 8), deve essere compresa, quale IVA esigibile, nel rigo VP4 e, quale IVA detratta, nel rigo VP5. Tale modalità di compilazione vale anche con riferimento alle importazioni di materiale d oro, di prodotti semilavorati in oro e le importazioni d argento puro per le quali l imposta non viene versata in dogana, ma assolta mediante contemporanea annotazione della bolletta doganale nei registri di cui agli artt. 23 (o 24) e dell art. 25. Rigo VP4 - IVA esigibile Indicare l ammontare dell IVA a debito, relativa alle operazioni effettuate nel periodo di riferimento, per le quali si è verificata l esigibilità, ovvero relativa ad operazioni effettuate in precedenza per le quali l imposta è diventata esigibile nello stesso periodo, annotate nel registro delle fatture emesse ovvero dei corrispettivi o comunque soggette a registrazione. Rigo VP5 - IVA detratta Indicare l ammontare dell IVA relativa agli acquisti registrati per i quali viene esercitato il diritto alla detrazione per il periodo di riferimento. Nel rigo va indicata, altresì, l imposta relativa agli acquisti effettuati dai soggetti che si avvalgono del regime dell IVA per cassa di cui all art. 32-bis del decreto-legge n. 83 del 2012, registrati in precedenti periodi, per i quali si è verificato il diritto alla detrazione. Il relativo imponibile non va, invece, riportato nel rigo VP3 in quanto già indicato nella Comunicazione del periodo di registrazione degli acquisti. Contribuenti che adottano particolari regimi di determinazione dell imposta I contribuenti che adottano, per obbligo di legge o per opzione, speciali criteri di determinazione dell imposta dovuta ovvero detraibile (ad esempio regime speciale agricolo, agriturismo, ecc.) devono indicare nel rigo VP4 (IVA esigibile) e nel rigo VP5 (IVA detratta) l imposta risultante dall applicazione dello speciale regime di appartenenza. Nelle ipotesi in cui il particolare regime adottato non preveda la detrazione dell imposta (ad esempio, regime dei beni usati), il rigo VP5 non deve essere compilato in relazione alle operazioni alle quali detto regime si applica. Rigo VP6 - IVA dovuta o a credito Indicare nella colonna 1 l ammontare della differenza tra i righi VP4 e VP5 nel caso in cui tale differenza sia positiva. In caso contrario, riportare in colonna 2 il valore assoluto della predetta differenza. Rigo VP7 - Debito periodo precedente non superiore 25,82 euro Indicare l eventuale importo a debito non versato nel periodo precedente in quanto non superiore a 25,82 euro. 6

17 COMUNICAZIONE LIQUIDAZIONI PERIODICHE IVA Rigo VP8 - Credito periodo precedente Indicare l ammontare dell IVA a credito computata in detrazione, risultante dalle liquidazioni precedenti dello stesso anno solare (senza considerare i crediti chiesti a rimborso o in compensazione mediante presentazione del modello IVA TR). Si evidenzia che il rigo non può essere compilato dai soggetti che hanno partecipato alla liquidazione dell IVA di gruppo di cui all art. 73 per il periodo di riferimento (VP1). Rigo VP9 - Credito anno precedente Indicare l ammontare del credito IVA compensabile, ai sensi del D.Lgs. n. 241/1997, che viene portato in detrazione nella liquidazione del periodo, risultante dalla dichiarazione annuale dell anno precedente, al netto della quota già portata in detrazione nelle liquidazioni dei periodi precedenti dello stesso anno solare. Nella particolare ipotesi in cui il contribuente intenda estromettere dalla contabilità IVA (per la compensazione tramite modello F24) una parte o l intero ammontare del credito IVA compensabile risultante dalla dichiarazione dell anno precedente, già precedentemente indicato nel rigo VP9 e non ancora utilizzato, deve compilare il rigo VP9 della presente Comunicazione riportando l importo del credito da estromettere preceduto dal segno meno. Nel presente rigo va indicato anche il credito chiesto a rimborso in anni precedenti per il quale l Ufficio competente abbia formalmente negato il diritto al rimborso per la quota dello stesso utilizzata (a seguito di autorizzazione dell Ufficio) in sede di liquidazione periodica (vedasi il d.p.r. 10 novembre 1997, n. 443 e la circolare n. 134/E del 28 maggio 1998). Si evidenzia che il rigo non può essere compilato dai soggetti che hanno partecipato alla liquidazione dell IVA di gruppo di cui all art. 73 per il periodo di riferimento (VP1). Rigo VP10 - Versamenti auto UE Indicare l ammontare complessivo dei versamenti relativi all imposta dovuta per la prima cessione interna di autoveicoli in precedenza oggetto di acquisto intracomunitario effettuati utilizzando gli appositi codici tributo istituiti con la risoluzione n. 337 del 21 novembre In particolare, devono essere indicati i versamenti relativi a cessioni avvenute nel periodo di riferimento (rigo VP1), anche se effettuati in periodi precedenti. Rigo VP11 - Crediti d imposta Indicare l ammontare dei particolari crediti d imposta utilizzati nel periodo di riferimento a scomputo del versamento, esclusi quelli la cui compensazione avviene direttamente nel modello F24. Rigo VP12 - Interessi dovuti per liquidazioni trimestrali Indicare l ammontare degli interessi dovuti, pari all 1%, calcolati sugli importi da versare ai sensi dell art. 7 d.p.r. 14 ottobre 1999, n. 542, relativamente alla liquidazione del trimestre. Questo rigo non deve essere compilato dai contribuenti trimestrali di cui al citato art. 7, relativamente al 4 trimestre (vedi paragrafo Contribuenti con liquidazioni trimestrali ). Rigo VP13 - Acconto dovuto Indicare l ammontare dell acconto dovuto, anche se non effettivamente versato. Il rigo deve essere compilato dai contribuenti obbligati al versamento dell acconto ai sensi dell art. 6 della legge 29 dicembre 1990, n. 405, e successive modificazioni. Qualora l ammontare dell acconto risulti inferiore a euro 103,29, il versamento non deve essere effettuato e pertanto nel rigo non va indicato alcun importo. Si evidenzia che nel caso di ente o società controllato partecipante alla liquidazione IVA di gruppo, uscito dal gruppo dopo la data del 27 dicembre (termine finale stabilito per il versamento dell acconto IVA) a seguito, ad esempio, di incorporazione da parte di società esterna, deve essere compreso nel presente rigo della Comunicazione della società incorporante relativa al mese di dicembre anche il credito derivante dall importo dell acconto dovuto dall ente o società controllante per l ente o società controllato incorporato. Rigo VP14 - IVA da versare o a credito Indicare in colonna 1 l importo dell IVA da versare, o da trasferire all ente o società controllante nel caso di ente o società che aderisce alla liquidazione dell IVA di gruppo, pari al risultato della seguente formula, se positivo: (VP6, col. 1 + VP7 + VP12) (VP6, col. 2 + VP8 + VP9 + VP10 + VP11 + VP13) In colonna 2 indicare l importo dell IVA a credito, o da trasferire all ente o società controllante nel caso di ente o società che aderisce alla liquidazione dell IVA di gruppo, pari al risultato della seguente formula, se positivo: (VP6, col. 2 + VP8 + VP9 + VP10 + VP11 + VP13) (VP6, col. 1 + VP7 + VP12) Si avverte che tale rigo non deve essere compilato dai contribuenti trimestrali di cui all art. 7 del d.p.r. 14 ottobre 1999, n. 542, relativamente al 4 trimestre (vedi paragrafo Contribuenti con liquidazioni trimestrali ). 7

18 SPECIFICHE TECNICHE E REGOLE PER LA COMPILAZIONE DELLA COMUNICAZIONE

19 INDICE INTRODUZIONE 3 1. GENERALITA 5 2. FORNITURA 6 3. DEFINIZIONE E CONTROLLI DEGLI ELEMENTI DELLA FORNITURA Schema DEL FILE XML Intestazione Comunicazione Frontespizio DatiContabili XSD E FORMATO TABELLARE 28 Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 2 di 28

20 INTRODUZIONE Il presente documento descrive il contenuto e le caratteristiche tecniche dei dati della comunicazione IVA trimestrale da trasmettere all Agenzia delle Entrate in via telematica. Si precisa che una fornitura può contenere una sola comunicazione da inviare. Nel caso i cui dati non rispettino le specifiche tecniche, la stessa verrà scartata. Il documento si compone di tre parti: - nella Parte I sono riportate informazioni di carattere generale e, per ciascun elemento informativo del file, sono riportati la denominazione, il significato, l elenco dei valori ammessi e le caratteristiche di utilizzo; - nella Parte II i dati vengono descritti nel dettaglio tecnico con particolare attenzione alla loro struttura sintattica; nella Parte III viene riportato l XML Schema (xsd). Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 3 di 28

21 PARTE I Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 4 di 28

22 1. GENERALITA La fornitura oggetto della trasmissione telematica deve essere conforme alle specifiche dell extensible Markup Language (XML) 1.0 (raccomandazione WC3 10 febbraio 1998) e deve essere codificata secondo la codifica UTF-8. Il contenuto della fornitura xml, relativa alla Comunicazione IVA Trimestrale, deve inoltre soddisfare la sintassi descritta nel file XSD denominato fornituraivp_2017_v1.xsd. Il suddetto schema definisce la struttura della fornitura xml, delineando gli elementi permessi, i loro attributi, i tipi di dati ad essi associati e la relazione gerarchica tra gli elementi stessi. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 5 di 28

23 2. FORNITURA L elemento principale è denominato Fornitura ed è un elemento xml complesso contenente la sequenza ordinata di due sottoelementi: Intestazione e Comunicazione. <Intestazione> L elemento xml denominato Intestazione è un elemento obbligatorio che deve contenere i seguenti sottoelementi semplici rispettando la sequenza indicata: CodiceFornitura: contiene il codice della foprnitura e deve valere IVP17. CodiceFiscaleDichiarante: contiene il codice fiscale del soggetto responsabile della trasmissione telematica nel caso in cui invii la comunicazione per un altro soggetto, non essendo l intermediario. CodiceCarica: contiene il codice di carica del dichiarante. <Comunicazione> L elemento Comunicazione è estensione del tipo Documento_Type, definito dalla sequenza ordinata di Frontespizio e DatiContabili Frontespizio: l elemento si compone della sequenza ordinata di elementi di seguito esaminati CodiceFiscale: codice fiscale del contribuente cui si riferiscono i dati della Comunicazione. AnnoImposta: anno solare cui si riferisce la comunicazione. PartitaIVA: numero di partita IVA del soggetto d imposta. PIVAControllante: partita IVA dell ente o società controllante nel caso in cui la comunicazione è presentata da parte di un ente o società commerciale che si sia avvalso, nel trimestre, della procedura di liquidazione dell IVA di gruppo di cui all ultimo comma dell art. 73. UltimoMese: ultimo mese di controllo nel caso di sopravvenuta mancanza dei requisiti per avvalersi della procedura di liquidazione dell IVA di gruppo. LiquidazioneGruppo: casella per individuare la Comunicazione che si riferisce alla liquidazione dell IVA del gruppo. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 6 di 28

24 CodiceFiscaleDichiarante: contiene il codice fiscale del soggetto del dichiarante. CodiceCarica: contiene il codice di carica del dichiarante CodiceFiscaleSocieta: codice fiscale della società che presenta la comunicazione per conto di un altro contribuente. FirmaDichiarazione: firma da parte del contribuente o di chi ne ha la rappresentanza legale o negoziale. CFintermediario: codice fiscale dell incaricato che trasmette la comunicazione. ImpegnoPresentazione: tipo di impegno a trasmettere; vale 1 se la comunicazione è stata predisposta dal contribuente ovvero 2 se la comunicazione è stata predisposta da chi effettua l invio. DataImpegno: data comunicazione. di assunzione dell impegno a trasmettere la FirmaIntermediario: firma da parte dell incaricato. FlagConferma: è un elemento che deve assumere valore 1 se si intende trasmettere comunque una Comunicazione che non soddisfa anche un solo controllo di rispondenza. IdentificativoProdSoftware: è un elemento opzionale che espone un identificativo del produttore di software. DatiContabili: si compone dell elemento complesso Modulo. Modulo: elemento complesso che si compone della sequenza ordinata di elementi di seguito esaminati. Mese: indica il mese Comunicazione. cui si riferisce il modulo della Trimestre: trimestre cui si riferisce il modulo della Comunicazione. Subfornitura: indica che il contribuente si è avvalso delle agevolazioni previste dall art. 74, comma 5. EventiEccezionali: campo riservato ai soggetti che, essendone legittimati, hanno fruito per il periodo di riferimento, agli effetti dell IVA,delle agevolazioni fiscali previste da particolari disposizioni Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 7 di 28

25 normative emanate a seguito di calamità naturali o di altri eventi eccezionali. TotaleOperazioniAttive: ammontare complessivo delle operazioni attive (cessioni di beni e prestazioni di servizi) al netto dell IVA, effettuate nel periodo di riferimento. TotaleOperazioniPassive: ammontare complessivo degli acquisti all interno, intracomunitari e delle importazioni, relativi a beni e servizi risultanti dalle fatture e dalle bollette doganali di importazione, al netto dell IVA, annotate nel periodo di riferimento. IvaEsigibile: ammontare dell IVA a debito, relativa alle operazioni effettuate nel periodo di riferimento. IvaDetratta: ammontare dell IVA relativa agli acquisti registrati, per i quali viene esercitato il diritto alla detrazione per il periodo di riferimento. IvaDovuta: differenza tra IvaEsigibile e IvaDetratta, se positiva. IvaCredito: differenza tra IvaDertratta e IvaEsigibile, se positiva. DebitoPrecedente: importo a debito non versato nel periodo precedente in quanto non superiore a 25,82 euro. CreditoPeriodoPrecedente: ammontare dell IVA a credito computata in detrazione, risultante dalle liquidazioni precedenti dello stesso anno solare. CreditoAnnoPrecedente: ammontare del credito IVA compensabile che viene portato in detrazione nella liquidazione del periodo, risultante dalla dichiarazione annuale dell anno precedente. CreditiImposta: ammontare dei particolari crediti d imposta utilizzati nel periodo di riferimento a scomputo del versamento. VersamentiAutoUE: ammontare complessivo dei versamenti relativi all imposta dovuta per la prima cessione interna di autoveicoli. InteressiDovuti: ammontare degli interessi dovuti relativamente alla liquidazione del trimestre. Acconto: ammontare dell acconto dovuto, anche se non effettivamente versato. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 8 di 28

26 ImportoDaVersare: importo dell IVA da versare, o da trasferire all ente o società controllante nel caso di ente o società che aderisce alla liquidazione dell IVA di gruppo. ImportoACredito: importo dell IVA a credito, o da trasferire all ente o società controllante nel caso di ente o società che aderisce alla liquidazione dell IVA di gruppo Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 9 di 28

27 PARTE II Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 10 di 28

28 3. DEFINIZIONE E CONTROLLI DEGLI ELEMENTI DELLA FORNITURA Nei paragrafi che seguono, gli elementi che compongono la fornitura sono esaminati singolarmente seguendo la struttura gerarchica che caratterizza il documento xml: è analizzato per primo l elemento principale più esterno (root element) e sono di seguito esaminati tutti i sottoelementi in esso contenuti. Ove non diversamente indicato, gli elementi devono essere considerati obbligatori e aventi una occorrenza. Namespaces Lo schema associato alla fornitura Comunicazione IVA Trimestrale è organizzato facendo uso di diversi namespaces, il cui significato è illustrato in Tabella 1 ed è suddiviso in più schema documents, il cui contenuto è descritto in Tabella 2. Ciascun namespace è identificato univocamente da un nome, detto URN (Uniform Resource Name), al quale è associato un prefisso, utilizzato per brevità all interno dello schema per indicare l appartenenza di un elemento xml al namespace stesso. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 11 di 28

29 Prefisso Namespace Descrizione tm urn: Namespace al quale appartengono gli elementi generali del messaggio trasmesso telematicamente, che non dipendono dalla tipologia di fornitura in esso contenuta. cm urn: Namespace nel quale sono definiti i tipi di dati semplici, derivati dai tipi primitivi, che possono essere assegnati agli elementi di un generico documento trasmesso telematicamente. Allo stesso namespace appartengono anche gli elementi generali della fornitura che non dipendono dalla tipologia di documento in essa contenuto. sc urn: common Namespace nel quale sono definiti gli elementi ed i tipi xml che compongono una generica dichiarazione. iv urn: Namespace nel quale sono definiti gli elementi ed i tipi xml che compongono la Comunicazione IVA Trimestrale. Tabella 1 Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 12 di 28

30 Nome file telematico_v1.xsd fornitura_v3.xsd typesdati_v3.xsd typesprovincie_v3.xsd datifiscali_v4.xsd typesfiscali_v4.xsd typeeventi_v4.xsd fornituraivp_2017_v1.xsd typesivp_2017_v1.xsd Contenuto Contiene la definizione dei tipi xml relativi agli elementi generali del messaggio. Contiene la definizione dei tipi xml relativi agli elementi generali della fornitura. Contiene la definizione dei tipi di dati xml, derivati dai tipi primitivi predefiniti, associati agli elementi testuali della fornitura. Contiene la definizione di tipi xml semplici costituiti dalle sigle delle provincie italiane in vigore, dalle sigle delle provincie croate di Fiume, Pola e Zara e dalla sigla EE che indica un paese estero. Contiene la definizione di tipi xml relativi alla generica dichiarazione. Contiene la definizione di tipi xml semplici costituiti dai codici elencati in alcune tabelle associate alla dichiarazione: Tabella generale dei codici carica, Tabella generale di classificazione della natura giuridica, ecc. Contiene la definizione del tipo xml semplice costituito dall elenco di tutti i codici previsti nella Tabella degli eventi eccezionali. Contiene la definizione dei tipi xml relativi alla Comunicazione IVA Trimestrale. Contiene la definizione ulteriori tipi xml semplici costituiti dai codici elencati in alcune tabelle associate alla dichiarazione Tabella 2 Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 13 di 28

31 4. SCHEMA DEL FILE XML L' XML Schema è il linguaggio di descrizione del contenuto di un file XML; il suo scopo è definire quali elementi sono permessi, quali tipi di dati sono ad essi associati e quale relazione gerarchica hanno fra loro gli elementi del file. Ciò permette principalmente la validazione del file XML, ovvero la verifica che i suoi elementi siano in accordo con la descrizione in linguaggio XML Schema. Una XML Schema Definition (XSD) è un esempio concreto (instance) di schema XML scritto in linguaggio XML Schema Si richiama l attenzione su una regola generale da tener presente in fase di creazione del file XML: i tag relativi ai campi che, nel rispetto delle regole di seguito esposte, si decide di non valorizzare, non devono essere presenti all interno del file. Lo schema definisce elementi di tipo semplice, il cui contenuto è esclusivamente testuale e di tipo complesso contenenti altri elementi dello schema. A ciascuno degli elementi semplici è attribuito uno dei tipi xml di dati definiti nella Tabella 3. Tipo DatoAN_Type DatoNU_Type DatoPC_Type DatoQU_Type DatoVP_Type DatoVN_Type Descrizione Tipo semplice costituito da caratteri alfanumerici maiuscoli e dai caratteri: punto, virgola, apice, trattino, spazio, /,, ^, ampersand. I caratteri: punto, virgola, apice, spazio, /,, ^ e ampersand non sono ammessi come primo carattere della stringa. Tipo semplice che identifica numeri naturali positivi e negativi con al massimo 16 cifre. Tipo semplice che esprime una percentuale e dunque consente valori positivi non superiori a 100, con al massimo 2 cifre decimali. Il separatore decimale previsto è la virgola. Tipo semplice che identifica numeri positivi con al massimo 5 cifre decimali. La lunghezza massima prevista è di 16 caratteri, il separatore decimale previsto è la virgola. Tipo semplice che identifica numeri positivi con 2 cifre decimali. La lunghezza massima prevista è di 16 caratteri, il separatore decimale previsto è la virgola. Tipo semplice che identifica numeri positivi e negativi con 2 cifre decimali. La lunghezza massima prevista è di 16 caratteri, il separatore decimale previsto è la virgola. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 14 di 28

32 DatoN1_Type DatoNP_Type DatoPI_Type DatoCN_Type DatoCF_Type DatoCB_Type DatoCB12_Type DatoDT_Type DatoDA_Type DatoDN_Type DatoD6_Type DatoEM_Type Tipo semplice che identifica i numeri naturali da 1 a 9. Tipo semplice che identifica numeri naturali positivi con al massimo 16 cifre. Tipo semplice che identifica la partita IVA rispettandone i vincoli di struttura. Tipo semplice che identifica un codice fiscale numerico rispettandone i vincoli di struttura. Tipo semplice che identifica un codice fiscale alfanumerico rispettandone i vincoli di struttura. Tipo semplice che consente esclusivamente i valori 0 e 1. Tipo semplice che consente esclusivamente 12 caratteri con i valori 0 e 1. Tipo semplice che identifica una data nel formato ggmmaaaa. La data indicata non deve essere successiva alla data corrente. Tipo semplice che identifica un anno nel formato aaaa. Sono ammessi anni dal 1800 al Tipo semplice che identifica una data nel formato ggmmaaaa. Tipo semplice che identifica una data nel formato mmaaaa. Tipo semplice che identifica un indirizzo . DatoGA_Type Tipo semplice che identifica il numero di giorni in un anno e va da 1 a 365 DatoTL_Type DatoCP_Type Tipo semplice che identifica un elemento di tipo telefono Tipo semplice che identifica un elemento di tipo cap Tabella 3 Per la rappresentazione grafica della struttura gerarchica si utilizzano alcuni simboli grafici descritti in Tabella 4 Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 15 di 28

33 Elemento obbligatorio Elemento opzionale Elemento ripetuto 0 o più volte Sequenza ordinata di elementi (Sequence) Alternativa tra due o più elementi (Choice) Tabella 4 Nei paragrafi che seguono, per referenziare un particolare elemento all interno della struttura gerarchica sarà convenzionalmente utilizzato un identificativo costituito dalla sequenza di passi da percorrere all interno della struttura ad albero per raggiungere l elemento in esame. Il file XML è interamente delimitato dall elemento radice chiamato Fornitura contenente la sequenza ordinata di due sottoelementi: Intestazione e Comunicazione. Figura 1: Elemento radice Fornitura 4.1 INTESTAZIONE L elemento xml Intestazione è un elemento obbligatorio di tipo complesso Intestazione_IVP_Type illustrato nella figura seguente. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 16 di 28

34 Figura 2: Elemento Intestazione L elemento complesso Intestazione deve contenere i seguenti sottoelementi semplici rispettando la sequenza indicata: CodiceFornitura: contiene il codice della fornitura e deve valere IVP17. CodiceFiscaleDichiarante: è un elemento opzionale di tipo DatoCF_Type. Il dato è di tipo alfanumerico, lungo 16 caratteri (codice fiscale relativo a persona fisica). CodiceCarica: è un elemento opzionale di tipo DatoNP_Type. I valori ammessi vanno da 1 a 9 e da 11 a 15. L elemento deve essere presente se è presente l elemento CodiceFiscaleDichiarante. 4.2 COMUNICAZIONE L elemento xml Comunicazione è un elemento obbligatorio di tipo complesso Comunicazione_IVP_Type illustrato nella figura seguente. Figura 3: Elemento Comunicazione Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 17 di 28

35 Il tipo complesso Comunicazione_IVP_Type è estensione del tipo Documento_Type, illustrato nella figura successiva, del quale eredita l attributo identificativo; è definito inoltre dalla sequenza ordinata di Frontespizio e DatiContabili. Figura 4: Tipo Documento_Type Il tipo Documento_Type definisce l attributo obbligatorio denominato identificativo. Tale attributo ha lo scopo di identificare univocamente il generico documento nell ambito della fornitura ed è di tipo DatoNP_Type. La lunghezza massima prevista è di 5 caratteri. Il valore assunto dall attributo deve essere univoco all interno dell intera fornitura. L elemento Documento è astratto: la sua implementazione dipende dalla tipologia oggetto della trasmissione FRONTESPIZIO L elemento Frontespizio è di tipo Frontespizio_IVP_Type e si compone della sequenza ordinata degli elementi di seguito rappresentati. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 18 di 28

36 Figura 5: Elemento Frontespizio CodiceFiscale: elemento obbligatorio, di tipo semplice DatoCF_Type. Il codice fiscale deve essere corretto formalmente e conosciuto in Anagrafe Tributaria. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 19 di 28

37 Nel caso di omocodia del codice fiscale del contribuente risolta dall Agenzia delle Entrate con l attribuzione di un nuovo codice fiscale, l indicazione in Comunicazione del precedente codice fiscale (omocodice) comporta, in sede di accoglimento delle dichiarazioni trasmesse in via telematica, lo scarto della comunicazione. AnnoImposta: elemento obbligatorio, di tipo semplice DatoDA_Type. Il valore deve essere > PartitaIVA: elemento obbligatorio, di tipo DatoPI_Type. La partita IVA deve essere corretta formalmente e conosciuta in Anagrafe. PIVAControllante: elemento opzionale, di tipo DatoPI_Type. Non può essere presente se l elemento CodiceFiscale è lungo 16 caratteri. Inoltre l elemento non può essere presente se: - la comunicazione si riferisce al primo trimestre e, contemporaneamente, l elemento UltimoMese assume valore 12; - la comunicazione si riferisce al secondo trimestre e, contemporaneamente, l elemento UltimoMese assume valore 3; - la comunicazione si riferisce al terzo trimestre e, contemporaneamente, l elemento UltimoMese assume valore 6; - la comunicazione si riferisce al quarto trimestre e, contemporaneamente, l elemento UltimoMese assume valore 9. UltimoMese: elemento opzionale, di tipo DatoNP_Type. Può assumere valori da 1 a 12, 13 o 99. Il valore 13 non può essere presente se l elemento PIVAControllante è diverso dall elemento PartitaIVA o se è assente l elemento CodiceFiscaleSocieta. Se presente l elemento LiquidazioneGruppo può assumere valore 99. Non può essere presente se l elemento CodiceFiscale è lungo 16 caratteri. Controllo di rispondenza: - Se la comunicazione si riferisce al primo trimestre, l elemento UltimoMese può assumere valori 12, 1 o 2 o 13; - Se la comunicazione si riferisce al secondo trimestre, l elemento UltimoMese può assumere valori 3, 4 o 5 o 13; - Se la comunicazione si riferisce al terzo trimestre, l elemento UltimoMese può assumere valori 6, 7 o 8 o 13; - Se la comunicazione si riferisce al quarto trimestre, l elemento UltimoMese può assumere valori 9, 10 o 11 o 13. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 20 di 28

38 - Il valore 99 è ammesso solo se la comunicazione si riferisce al quarto trimestre LiquidazioneGruppo: elemento opzionale, di tipo DatoCB_Type. Se presente non deve essere presente l elemento PIVAControllante. Non può essere presente se l elemento CodiceFiscale è lungo 16 caratteri. CFDichiarante E un elemento opzionale di tipo di tipo Dato_CF_Type. L elemento è obbligatorio per i contribuenti diversi dalle persone fisiche CodiceCaricaDichiarante E un elemento opzionale di tipo Dato_NP_Type. L elemento vale da 1 a 9 e da 11 a 15 e deve essere presente se è presente l elemento CFDichiarante CodiceFiscaleSocieta: elemento opzionale, di tipo semplice DatoCN_Type. Deve essere presente se CodiceCarica è uguale a 9. FirmaDichiarazione: elemento obbligatorio, di tipo semplice DatoCB_Type. CFintermediario: elemento opzionale, di tipo semplice DatoCF_Type. Il codice fiscale deve essere formalmente corretto e registrato in Anagrafe tributaria. ImpegnoPresentazione: elemento opzionale, di tipo semplice DatoN1_Type. Può assumere il valore 1 o 2. E obbligatorio, se presente CFIntermediario. Non può essere presente se non è presente CFIntermediario. DataImpegno: elemento opzionale, di tipo semplice DatoDT_Type. E obbligatorio, se presente CFIntermediario. Non può essere presente se non è presente CFIntermediario. Non può essere precedente a 1/1/2017. FirmaIntermediario: elemento opzionale, di tipo semplice DatoCB_Type. E obbligatorio, se presente CFIntermediario. Non può essere presente se non è presente CFIntermediario. FlagConferma: elemento opzionale, di tipo semplice DatoCB_Type. L'errata impostazione del flag e pertanto la sua valorizzazione in assenza di anomalie presenti nella comunicazione, costituisce condizione di scarto della medesima. IdentificativoProdSoftware: elemento opzionale, di tipo semplice DatoAN_Type Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 21 di 28

39 4.2.2 DATICONTABILI Il tipo complesso Dati_Contabili_IVP_Type si compone dell elemento complesso Modulo Modulo L elemento obbligatorio Modulo è un elemento complesso, di molteplicità da 1 a 5. Si compone della sequenza ordinata degli elementi di seguito esaminati. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 22 di 28

40 Figura 6: Elemento Modulo Mese: elemento opzionale, di tipo DatoNP_Type. Può assumere valori da 1 a 12. Trimestre: elemento opzionale, di tipo DatoN1_Type. Può assumere valori da 1 a 5. Gli elementi Mese e Trimestre sono tra loro alternativi, ma uno deve essere presente; è ammessa la presenza contemporanea solo per Mese Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 23 di 28

41 3 e Trimestre 1, Mese 6 e Trimestre 2, Mese 9 e Trimestre 3, Mese 12 e Trimestre 4. Nella stessa fornitura: - non è ammessa la presenza di due o più moduli con lo stesso Mese/Trimestre; - i mesi devono essere coerenti con i raggruppamenti da 1 a 3, da 4 a 6, da 7 a 9 e da 10 a 12; - nel caso di soggetti misti, il trimestre deve essere coerente con i mesi descritti (esempio Mese da 1 a 3 e Trimestre 1; per Mese da 10 a 12 è coerente anche il Trimestre 5). Subfornitura: elemento opzionale, di tipo DatoCB_Type. Non può essere presente se è presente l elemento LiquidazioneGruppo. EventiEccezionali: elemento opzionale, di tipo semplice Eventi_Ecc_Type. Può assumere valori 1 o 9. Non può essere presente se è presente l elemento LiquidazioneGruppo. TotaleOperazioniAttive: elemento opzionale, di tipo DatoVN_Type. Non può essere presente se è presente l elemento LiquidazioneGruppo. TotaleOperazioniPassive: elemento opzionale, di tipo DatoVN_Type. Non può essere presente se è presente l elemento LiquidazioneGruppo. IvaEsigibile: elemento opzionale, di tipo DatoVN_Type. IvaDetratta: elemento opzionale, di tipo DatoVN_Type. IvaDovuta: elemento opzionale, di tipo DatoVP_Type. IvaCredito: elemento opzionale, di tipo DatoVP_Type. Gli elementi IvaDovuta e IvaCredito sono alternativi; in particolare definito A = IvaEsigibile IvaDetratta, se A è > 0, ne consegue che IvaDovuta = A e IvaCredito = 0; viceversa se A < 0, ne consegue che IvaCredito = -A e IvaDovuta = 0; se A = 0, allora IvaDovuta = 0 e IvaCredito = 0. DebitoPrecedente: elemento opzionale, di tipo DatoVP_Type. Non può assumere valore superiore a 25,82. Inoltre non può essere presente: - se l elemento UltimoMese è assente ed è presente l elemento PIVAControllante; Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 24 di 28

42 - se è presente l elemento PIVAControllante e contemporaneamente l elemento Mese è inferiore o uguale all elemento UltimoMese, se presente; CreditoPeriodoPrecedente: elemento opzionale, può essere presente: di tipo DatoVP_Type. Non - se l elemento UltimoMese è assente ed è presente l elemento PIVAControllante; - se è presente l elemento PIVAControllante e contemporaneamente l elemento Mese è inferiore o uguale all elemento UltimoMese, se presente; Controllo di rispondenza: l elemento non può essere presente se l elemento Mese è uguale a 1 o l elemento Trimestre è uguale a 1. Per i contribuenti con liquidazioni solo mensili, nel modulo relativo al secondo e al terzo mese del trimestre l elemento non può essere maggiore dell elemento ImportoACredito del mese precedente. CreditoAnnoPrecedente: elemento opzionale, di tipo DatoVN_Type. Non può essere presente: - se l elemento UltimoMese è assente ed è presente l elemento PIVAControllante; - se è presente l elemento PIVAControllante e contemporaneamente l elemento Mese è inferiore o uguale all elemento UltimoMese, se presente. Se l elemento Mese è uguale a 12 e l elemento UltimoMese è uguale a 99 il controllo non va effettuato; VersamentiautoUE: elemento opzionale, di tipo DatoVP_Type. Non può essere presente se è presente l elemento LiquidazioneGruppo. CreditiImposta: elemento opzionale, presente: di tipo DatoVP_Type. Non può essere - se è presente l elemento LiquidazioneGruppo; - se, contemporaneamente, l elemento Trimestre assume valore 5 e non è presente l elemento Subfornitura. Può essere presente solo se IvaDovuta + DebitoPrecedente - CreditoPeriodoPrecedente CreditoAnnoPrecedente - VersamentiautoUE > 0 e deve essere <= a IvaDovuta + DebitoPrecedente - CreditoPeriodoPrecedente CreditoAnnoPrecedente - VersamentiautoUE. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 25 di 28

43 InteressiDovuti: elemento opzionale, di tipo DatoVP_Type. Può essere presente solo se l elemento Trimestre > 0; non può essere presente se è presente l elemento LiquidazioneGruppo né se l elemento Trimestre assume valore 4 o 5. Acconto: elemento opzionale, di tipo DatoVP_Type. Può essere presente solo se Trimestre = 4 o 5 o Mese = 12. Non può essere presente: - se l elemento UltimoMese è assente ed è presente l elemento PIVAControllante; ImportoDaVersare: elemento opzionale, di tipo DatoVP_Type. ImportoACredito: elemento opzionale, di tipo DatoVP_Type. Dato A = IvaDovuta - IvaCredito + DebitoPrecedente + InteressiDovuti CreditiImposta CreditoPeriodoPrecedente CreditoAnnoPrecedente - VersamentiautoUE - Acconto Se A > 0, allora ImportoDaVersare = A e ImportoACredito = 0; se A < 0, allora ImportoACredito = -A e ImportoDaVersare = 0; se A = 0, allora ImportoDaVersare = 0 e ImportoACredito = 0. Se, contemporaneamente, l elemento Trimestre assume valore 5 ed è presente l elemento Subfornitura, il controllo sopra descritto non viene effettuato. Gli elementi non possono essere presenti se, contemporaneamente, l elemento Trimestre assume valore 5 e non è presente l elemento Subfornitura. Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 26 di 28

44 PARTE III Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 27 di 28

45 5. XSD E FORMATO TABELLARE Nella sezione Strumenti/Specifiche tecniche/specifiche tecniche/modelli di comunicazione/fatture e Corrispettivi del sito dell Agenzia delle Entrate è possibile scaricare: - l XML Schema Definition (XSD) che descrive il formato della comunicazione dei dati di liquidazione; - la rappresentazione tabellare degli elementi informativi componenti il documento XML Comunicazione Specifiche tecniche e regole per la compilazione della Comunicazione Pag. 28 di 28

46 SPECIFICHE TECNICHE E REGOLE PER LA COMPILAZIONE DEI DATI DELLE FATTURE VERSIONE 1.1

47 INDICE INTRODUZIONE 3 1. DATI DI TESTATA - DatiFatturaHeader 5 2. DATI RELATIVI ALLE FATTURE EMESSE DTE 6 3. DATI RELATIVI ALLE FATTURE RICEVUTE DTR DATI DI ANNULLAMENTO ANN SCHEMA DEL FILE XML DatiFatturaHeader DTE (dati fatture emesse) DTE CedentePrestatoreDTE DTE CessionarioCommittenteDTE DTE Rettifica DTR (dati fatture ricevute) DTR CessionarioCommittenteDTR DTR CedentePrestatoreDTR DTR Rettifica ANN (annullamento dati fatture) XSD E FORMATO TABELLARE 43 Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 2 di 43

48 INTRODUZIONE Il presente documento descrive le regole tecniche per la predisposizione del file XML dei dati delle fatture emesse e ricevute, da trasmettere all Agenzia delle Entrate ai sensi dell articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 127/2015 e dell articolo 21 del decreto legge 78/2010, come modificato dal decreto legge 193/2016, articolo 4, comma 1. Si compone di tre parti: - nella Parte I per ciascun elemento informativo del file sono riportati la denominazione, il significato, l elenco dei valori ammessi e le caratteristiche di utilizzo; - nella Parte II i dati vengono descritti nel dettaglio tecnico con particolare attenzione alla loro struttura sintattica; - nella Parte III viene riportato l XML Schema (xsd). Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 3 di 43

49 PARTE I Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 4 di 43

50 1. DATI DI TESTATA - DATIFATTURAHEADER Questo blocco di dati si compone di tre elementi. ProgressivoInvio: progressivo che il soggetto trasmittente può attribuire al file per una propria finalità di identificazione univoca. L elemento non deve essere obbligatoriamente valorizzato. DatiDichiarante: questo blocco contiene le informazioni relative al soggetto obbligato alla trasmissione dei dati delle fatture quando non coincide con il soggetto passivo al quale i dati si riferiscono (p.e. tutor, curatore fallimentare etc.). Deve pertanto essere valorizzato a meno che il soggetto che appone la firma elettronica: - coincide con il soggetto IVA al quale i dati si riferiscono; - è un incaricato del soggetto IVA registrato presso i servizi telematici dell Agenzia delle entrate ed autorizzato attraverso le specifiche funzionalità di profilazione riservate ai gestori incaricati ; - è un intermediario ai sensi dell art. 3, commi 2 bis e 3 del DPR 322/1978. In tutti gli altri casi il blocco DatiDichiarante deve essere valorizzato. La sua valorizzazione comporta la valorizzazione di entrambi i campi seguenti: CodiceFiscale: codice fiscale del soggetto che comunica i dati fattura. CodiceCarica: codice riferito al soggetto obbligato alla comunicazione dei dati fattura in relazione alla carica rivestita, desumibile dalla tabella generale dei codici di carica disponibile nelle istruzioni del modello IVA annuale. IdSistema: elemento riservato al Sistema nei casi di invio file tramite applicazione web; non deve mai essere valorizzato dall utente. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 5 di 43

51 2. DATI RELATIVI ALLE FATTURE EMESSE DTE Questo blocco deve essere valorizzato nei casi in cui i dati che si stanno trasmettendo fanno riferimento a fatture emesse o a bollette doganali. Non vanno riportati, in questo blocco, i dati relativi alle autofatture, vale a dire a quelle fatture emesse dal cessionario/committente nei casi in cui non le abbia ricevute o, pur avendole ricevute, abbia rilevato in esse delle irregolarità.la presenza di questo blocco esclude la valorizzazione dei blocchi di cui ai successivi paragrafi 3 e 4. <CedentePrestatoreDTE> IdentificativiFiscali (questo blocco va obbligatoriamente valorizzato per la parte relativa all IdFiscaleIVA e opzionalmente per il CodiceFiscale) IdFiscaleIVA (gli elementi di questo blocco, obbligatorio, consentono l inserimento della partita IVA per i soggetti residenti in Italia, ovvero operanti in Italia attraverso Stabile Organizzazione, oppure della partita IVA con la quale sono fiscalmente identificati in Italia i soggetti residenti all estero) IdPaese: deve assumere il valore IT. IdCodice: numero di partita IVA del cedente/prestatore. CodiceFiscale: numero di codice fiscale del cedente/prestatore. Questo elemento è opzionale. AltriDatiIdentificativi (gli elementi che compongono questo blocco sono obbligatori per la parte denominazione-nome cognome; i dati relativi alla sede sono opzionali, mentre quelli riferiti alla stabile organizzazione e al rappresentante fiscale vanno valorizzati solo se presenti) Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona non fisica. Se valorizzato, non devono essere valorizzati Nome e Cognome. Nome: nome del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Cognome e non deve essere valorizzato Denominazione. Cognome: cognome del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Nome e non deve essere valorizzato Denominazione. Sede (blocco opzionale; se valorizzato, devono essere presenti almeno gli elementi Indirizzo, CAP, Comune e Nazione) Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 6 di 43

52 Indirizzo: indirizzo del cedente/prestatore; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico. NumeroCivico: numero civico relativo all indirizzo specificato nell elemento Indirizzo; si può omettere se già riportato nell elemento Indirizzo. CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all indirizzo. Comune: comune cui si riferisce l indirizzo. Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune (da valorizzare nei soli casi di sede in Italia). Nazione: codice della nazione. StabileOrganizzazione (gli elementi indicati di seguito devono essere valorizzati nei soli casi in cui il cedente/prestatore è un soggetto non residente e ha effettuato la/le transazione/i oggetto del documento tramite l organizzazione residente sul territorio nazionale. Si riferiscono alla stabile organizzazione in Italia. Se il blocco viene valorizzato, devono essere presenti almeno gli elementi Indirizzo, CAP, Comune e Nazione) Indirizzo: indirizzo della stabile organizzazione del cedente/prestatore; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico. NumeroCivico: numero civico relativo all indirizzo specificato nell elemento Indirizzo; si può omettere se già riportato nell elemento Indirizzo. CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all indirizzo. Comune: comune cui si riferisce l indirizzo. Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune. Nazione: codice della nazione. RappresentanteFiscale (gli elementi indicati di seguito devono essere valorizzati qualora il cedente/prestatore si avvalga di un rappresentante fiscale in Italia, ai sensi del DPR 633 del 1972 e successive modifiche ed integrazioni) IdFiscaleIVA (partita IVA del rappresentante fiscale) Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 7 di 43

53 <CessionarioCommittenteDTE> IdPaese: deve assumere il valore IT. IdCodice: numero di partita IVA del rappresentante fiscale. Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del rappresentante fiscale del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona non fisica. Se valorizzato, non devono essere valorizzati Nome e Cognome. Nome: nome del rappresentante fiscale del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Cognome e non deve essere valorizzato Denominazione. Cognome: cognome del rappresentante fiscale del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Nome e non deve essere valorizzato Denominazione. Questo blocco può essere ripetuto, fino a un massimo di 1000 occorrenze, per consentire la trasmissione dei dati delle fatture emesse nei confronti di cessionari/committenti diversi. IdentificativiFiscali (in merito all obbligo di valorizzazione di questo blocco occorre distinguere il caso di dati riferiti a fatture ordinarie, da quelli riferiti a fatture semplificate. Nel primo caso la valorizzazione è sempre obbligatoria, nel secondo caso lo è solo se non si è valorizzato il blocco AltriDatiIdentificativi) IdFiscaleIVA (la valorizzazione di questo blocco è in alternativa non esclusiva a quella dell elemento CodiceFiscale; in altri termini, può non essere valorizzato se è valorizzato l elemento CodiceFiscale; consente l inserimento della partita IVA per i soggetti residenti in Italia, ovvero operanti in Italia attraverso Stabile Organizzazione, oppure dell identificativo fiscale assegnato dall autorità del proprio paese per i soggetti non residenti) IdPaese: codice del paese assegnante l identificativo fiscale al soggetto cessionario/committente. IdCodice: numero di identificazione fiscale del cessionario/committente. CodiceFiscale: la valorizzazione di questo elemento è in alternativa non esclusiva a quella del blocco IdFiscaleIVA (può non essere valorizzato se Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 8 di 43

54 è valorizzato il blocco IdFiscaleIVA); consente l inserimento del numero di codice fiscale del cessionario/committente. AltriDatiIdentificativi (in merito all obbligo di valorizzazione di questo blocco occorre distinguere il caso di dati riferiti a fatture ordinarie, da quelli riferiti a fatture semplificate. Nel primo caso la valorizzazione è sempre obbligatoria, nel secondo caso lo è solo se non si è valorizzato il blocco IdentificativiFiscali) Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona non fisica (nel caso di fattura alla PA, corrisponde alla struttura della pubblica Amministrazione destinataria). Se valorizzato, non devono essere valorizzati Nome e Cognome. Nome: nome del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Cognome e non deve essere valorizzato Denominazione. Cognome: cognome del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Nome e non deve essere valorizzato Denominazione. Sede (obbligatorio se valorizzato il blocco AltriDatiIdentificativi; al suo interno devono essere presenti almeno gli elementi Indirizzo, Comune, Nazione) Indirizzo: indirizzo del cessionario/committente; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico. NumeroCivico: numero civico relativo all indirizzo specificato nell elemento Indirizzo; si può omettere se già riportato nell elemento Indirizzo. CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all indirizzo. Comune: comune cui si riferisce l indirizzo. Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune (da valorizzare nei soli casi di sede in Italia). Nazione: codice della nazione. StabileOrganizzazione (gli elementi indicati di seguito devono essere valorizzati nei soli casi in cui il cessionario/committente è un soggetto non residente e ha effettuato la/le transazione/i oggetto del documento tramite l organizzazione residente sul territorio nazionale. Si riferiscono alla Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 9 di 43

55 stabile organizzazione in Italia. Se il blocco viene valorizzato, devono essere presenti almeno gli elementi Indirizzo, CAP, Comune e Nazione) Indirizzo: indirizzo della stabile organizzazione del cessionario/committente; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico. NumeroCivico: numero civico relativo all indirizzo specificato nell elemento Indirizzo; si può omettere se già riportato nell elemento Indirizzo. CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all indirizzo. Comune: comune cui si riferisce l indirizzo. Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune. Nazione: codice della nazione. RappresentanteFiscale (gli elementi indicati di seguito devono essere valorizzati qualora il cessionario/committente si avvalga di un rappresentante fiscale) IdFiscaleIVA (identificativo fiscale del rappresentante fiscale) IdPaese: codice del paese assegnante l identificativo fiscale al soggetto rappresentante. IdCodice: numero di identificazione fiscale del rappresentante fiscale. Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del rappresentante fiscale del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona non fisica. Se valorizzato, non devono essere valorizzati Nome e Cognome. Nome: nome del rappresentante fiscale del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Cognome e non deve essere valorizzato Denominazione. Cognome: cognome del rappresentante fiscale del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Nome e non deve essere valorizzato Denominazione. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 10 di 43

56 DatiFatturaBodyDTE (blocco obbligatorio che, all interno di ciascun blocco CessionarioCommittenteDTE, può essere replicato fino a un massimo di 1000 occorrenze, nel caso in cui si vogliono trasmettere dati di più documenti) DatiGenerali (blocco obbligatorio che identifica il documento emesso) TipoDocumento: tipologia della forma nella quale è emesso il documento al quale si riferiscono i dati oggetto della trasmissione (fattura, nota di credito, nota di debito, fattura semplificata, nota di credito semplificata). Data: data del documento al quale si riferiscono i dati. Numero: numero progressivo attribuito dal cedente/prestatore al documento al quale si riferiscono i dati. DatiRiepilogo (blocco obbligatorio che può ripetersi più volte per ogni fattura fino a un massimo di 1000 occorrenze. Ogni ripetizione conterrà le informazioni aggregate per ciascun valore di aliquota IVA applicata alle operazioni elencate nel documento e, nel caso di imposta a zero, per ciascun motivo di esclusione, come riportato nell'elemento Natura. Inoltre, per la stessa aliquota IVA o per la stessa natura, può ripetersi per differenziare i valori riferiti a spese detraibili o deducibili da quelli riferiti a spese non detraibili né deducibili). ImponibileImporto: ammontare dei beni ceduti e dei servizi resi. Nei casi di documento (fattura/nota di credito/nota di debito) ordinario contiene: - o la base imponibile alla quale applicare l IVA secondo l aliquota indicata. - o l importo (per le operazioni per le quali il cedente/prestatore non deve dettagliare l'imposta in fattura). Per le fatture semplificate, contiene l'importo risultante dalla somma di imponibile ed imposta. DatiIVA (dati relativi all imposta) Imposta: ammontare dell imposta. Si può indicare in alternativa all aliquota ma solo se i dati fanno riferimento a un documento semplificato. Aliquota: aliquota IVA (%) applicata. Si può indicare in alternativa all imposta ma solo se i dati fanno riferimento a un documento semplificato. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 11 di 43

57 Natura: codice che esprime la natura delle operazioni ovvero il "motivo" specifico per il quale il cedente/prestatore [FORNITORE] non deve indicare l'imposta in fattura. Detraibile: contiene il valore percentuale di detraibilità se gli importi si riferiscono a spese detraibili. Deducibile: indica se gli importi si riferiscono a spese deducibili. <Rettifica> Questo blocco va valorizzato solo se i dati contenuti all interno del blocco DTE costituiscono una rettifica di dati precedentemente trasmessi. IdFile: identificativo del file con il quale sono stati trasmessi per la prima volta i dati che si vogliono rettificare; è l identificativo comunicato dal Sistema all utente trasmittente con la notifica di esito 1. Posizione: posizione occupata dal documento all interno del file con il quale il documento è stato originariamente trasmesso. Questo elemento consente di disporre di un ulteriore informazione ai fini dell identificazione univoca dei dati oggetto di rettifica. Il valore della Posizione va da 1 a n e segue l ordine nel quale i diversi documenti (individuati dal tag DatiFatturaBodyDTE) sono stati rappresentati all interno del file XML originario. Il valore della posizione nel file originario prescinde dal cessionario/committente. Ad esempio, ipotizzando che il file originario presenti 3 cessionari/committenti e, per ognuno di essi, tre documenti, le posizioni dei documenti andranno da 1 a 9, secondo l ordine in cui figurano all interno del file XML. 1 La notifica di esito è definita nel documento Modalità di trasmissione dati Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 12 di 43

58 3. DATI RELATIVI ALLE FATTURE RICEVUTE DTR Questo blocco deve essere valorizzato nei casi in cui i dati che si stanno trasmettendo fanno riferimento a fatture ricevute e sottoposte a registrazione oppure alle autofatture, vale a dire a quelle fatture emesse e registrate dal cessionario/committente nei casi in cui non le abbia ricevute dal cedente/prestatore o, pur avendole ricevute, abbia rilevato in esse delle irregolarità. La presenza di questo blocco esclude la valorizzazione dei blocchi di cui al precedente paragrafo 2 e al successivo paragrafo 4. <CessionarioCommittenteDTR> IdentificativiFiscali (questo blocco va obbligatoriamente valorizzato per la parte relativa all IdFiscaleIVA e opzionalmente per il CodiceFiscale) IdFiscaleIVA (gli elementi di questo blocco consentono l inserimento della partita IVA per i soggetti residenti in Italia, ovvero operanti in Italia attraverso Stabile Organizzazione, oppure della partita IVA con la quale sono fiscalmente identificati in Italia i soggetti residenti all estero) IdPaese: deve assumere il valore IT. IdCodice: numero di partita IVA del cessionario/committente. CodiceFiscale: numero di codice fiscale del cessionario/committente. Questo elemento è opzionale. AltriDatiIdentificativi (gli elementi che compongono questo blocco sono obbligatori per la parte denominazione-nome cognome; i dati relativi alla sede sono opzionali, mentre quelli riferiti alla stabile organizzazione e al rappresentante fiscale vanno valorizzati solo se presenti) Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona non fisica. Se valorizzato, non devono essere valorizzati Nome e Cognome. Nome: nome del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Cognome e non deve essere valorizzato Denominazione. Cognome: cognome del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Nome e non deve essere valorizzato Denominazione. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 13 di 43

59 Sede (blocco opzionale; se valorizzato, devono essere presenti almeno gli elementi Indirizzo, CAP, Comune e Nazione) Indirizzo: indirizzo del cessionario/committente; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico. NumeroCivico: numero civico relativo all indirizzo specificato nell elemento Indirizzo; si può omettere se già riportato nell elemento Indirizzo. CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all indirizzo. Comune: comune cui si riferisce l indirizzo. Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune (da valorizzare nei soli casi di sede in Italia). Nazione: codice della nazione. StabileOrganizzazione (gli elementi indicati di seguito devono essere valorizzati nei soli casi in cui il cessionario/committente è un soggetto non residente e ha effettuato la/le transazione/i oggetto del documento tramite l organizzazione residente sul territorio nazionale. Si riferiscono alla stabile organizzazione in Italia. Se il blocco viene valorizzato, devono essere presenti almeno gli elementi Indirizzo, CAP, Comune e Nazione) Indirizzo: indirizzo della stabile organizzazione del cessionario/committente; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico. NumeroCivico: numero civico relativo all indirizzo specificato nell elemento Indirizzo; si può omettere se già riportato nell elemento Indirizzo. CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all indirizzo. Comune: comune cui si riferisce l indirizzo. Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune. Nazione: codice della nazione. RappresentanteFiscale (gli elementi indicati di seguito devono essere valorizzati qualora il cessionario/committente si avvalga di un rappresentante fiscale in Italia, ai sensi del DPR 633 del 1972 e successive modifiche ed integrazioni) Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 14 di 43

60 <CedentePrestatoreDTR> IdFiscaleIVA (partita IVA del rappresentante fiscale) IdPaese: deve assumere il valore IT. IdCodice: numero di partita IVA del rappresentante fiscale. Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del rappresentante fiscale del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona non fisica. Se valorizzato, non devono essere valorizzati Nome e Cognome. Nome: nome del rappresentante fiscale del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Cognome e non deve essere valorizzato Denominazione. Cognome: cognome del rappresentante fiscale del cessionario/committente, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Nome e non deve essere valorizzato Denominazione. Questo blocco può essere ripetuto, fino ad un massimo di 1000 occorrenze, per consentire la trasmissione dei dati delle fatture ricevute da parte di cedenti/prestatori diversi. IdentificativiFiscali (la valorizzazione di questo blocco è sempre obbligatoria) IdFiscaleIVA (consente l inserimento della partita IVA per i soggetti residenti in Italia, ovvero operanti in Italia attraverso Stabile Organizzazione, oppure dell identificativo fiscale assegnato dall autorità del proprio paese per i soggetti non residenti) IdPaese: codice del paese assegnante l identificativo fiscale al soggetto cedente/prestatore. IdCodice: numero di identificazione fiscale del cedente/prestatore. CodiceFiscale: la valorizzazione di questo elemento è opzionale; consente l inserimento del numero di codice fiscale del cedente/prestatore. AltriDatiIdentificativi (la valorizzazione è sempre obbligatoria) Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona non fisica (nel caso Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 15 di 43

61 di fattura alla PA, corrisponde alla struttura della pubblica Amministrazione destinataria). Se valorizzato, non devono essere valorizzati Nome e Cognome. Nome: nome del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Cognome e non deve essere valorizzato Denominazione. Cognome: cognome del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Nome e non deve essere valorizzato Denominazione. Sede (blocco obbligatorio; devono essere presenti almeno gli elementi Indirizzo, Comune e Nazione) Indirizzo: indirizzo del cedente/prestatore; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico. NumeroCivico: numero civico relativo all indirizzo specificato nell elemento Indirizzo; si può omettere se già riportato nell elemento Indirizzo. CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all indirizzo. Comune: comune cui si riferisce l indirizzo. Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune (da valorizzare nei soli casi di sede in Italia). Nazione: codice della nazione. StabileOrganizzazione (gli elementi indicati di seguito devono essere valorizzati nei soli casi in cui il cedente/prestatore è un soggetto non residente e ha effettuato la/le transazione/i oggetto del documento tramite l organizzazione residente sul territorio nazionale. Si riferiscono alla stabile organizzazione in Italia. Se il blocco viene valorizzato, devono essere presenti almeno gli elementi Indirizzo, CAP, Comune e Nazione) Indirizzo: indirizzo della stabile organizzazione del cedente/prestatore; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico. NumeroCivico: numero civico relativo all indirizzo specificato nell elemento precedente; si può omettere se già riportato nell elemento precedente. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 16 di 43

62 CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all indirizzo. Comune: comune cui si riferisce l indirizzo. Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune. Nazione: codice della nazione. RappresentanteFiscale (gli elementi indicati di seguito devono essere valorizzati qualora il cedente/prestatore si avvalga di un rappresentante fiscale) IdFiscaleIVA (identificativo fiscale del rappresentante fiscale) IdPaese: codice del paese assegnante l identificativo fiscale al soggetto rappresentante. IdCodice: numero di identificazione fiscale del rappresentante fiscale. Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del rappresentante fiscale del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona non fisica. Se valorizzato, non devono essere valorizzati Nome e Cognome. Nome: nome del rappresentante fiscale del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Cognome e non deve essere valorizzato Denominazione. Cognome: cognome del rappresentante fiscale del cedente/prestatore, da valorizzare nei casi di persona fisica. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche Nome e non deve essere valorizzato Denominazione. DatiFatturaBodyDTR (blocco obbligatorio che, all interno di ciascun blocco CedentePrestatoreDTR, può essere replicato fino ad un massimo di 1000 occorrenze, nel caso in cui si vogliono trasmettere dati di più documenti). DatiGenerali (blocco obbligatorio che identifica il documento ricevuto). TipoDocumento: tipologia della forma nella quale è emesso il documento al quale si riferiscono i dati oggetto della trasmissione (fattura, nota di credito, nota di debito, fattura semplificata, nota di credito semplificata). Per gli acquisti da soggetti residenti in altro Stato dell Unione Europea (elemento informativo CedentePrestatoreDTR-IdentificativiFiscali-IdFiscaleIVA-IdPaese Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 17 di 43

63 diverso da IT e contenente la sigla di uno degli altri Stati membri dell UE) il TipoDocumento potrà assumere esclusivamente i valori TD10, nel caso di acquisto di beni o TD11 nel caso di acquisto di servizi. Data: data del documento al quale si riferiscono i dati. Numero: numero progressivo attribuito dal cedente/prestatore al documento al quale si riferiscono i dati. DataRegistrazione: data nella quale il documento al quale si riferiscono i dati è stato registrato dal cessionario/committente. DatiRiepilogo (blocco obbligatorio che può ripetersi più volte, fino ad un massimo di 1000 occorrenze, per ogni fattura. Ogni ripetizione conterrà le informazioni aggregate per ciascun valore di aliquota IVA applicata alle operazioni elencate nel documento e, nel caso di imposta a zero, per ciascun motivo di esclusione, come riportato nell'elemento Natura. Inoltre, per la stessa aliquota IVA o per la stessa natura, può ripetersi per differenziare i valori riferiti a spese detraibili o deducibili da quelli riferiti a spese non detraibili né deducibili). ImponibileImporto: ammontare dei beni ceduti e dei servizi resi. Nei casi di documento (fattura/nota di credito/nota di debito) ordinario contiene: - o la base imponibile alla quale applicare l IVA secondo l aliquota indicata. - o l importo (per le operazioni per le quali il cedente/prestatore non deve dettagliare l'imposta in fattura). Per le fatture semplificate, contiene l'importo risultante dalla somma di imponibile ed imposta. DatiIVA (dati relativi all imposta) Imposta: ammontare dell imposta. Si può indicare in alternativa all aliquota ma solo se i dati fanno riferimento a un documento semplificato. Aliquota: aliquota IVA (%) applicata. Si può indicare in alternativa all imposta ma solo se i dati fanno riferimento a un documento semplificato. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 18 di 43

64 Natura: codice che esprime la natura delle operazioni ovvero il "motivo" specifico per il quale il cedente/prestatore [FORNITORE] non deve indicare l'imposta in fattura. Detraibile: contiene il valore percentuale di detraibilità se gli importi si riferiscono a spese detraibili. Deducibile: indica se gli importi si riferiscono a spese deducibili. <Rettifica> Questo blocco va valorizzato solo se i dati contenuti all interno del blocco DTR costituiscono una rettifica di dati precedentemente trasmessi. IdFile: identificativo del file con il quale sono stati trasmessi per la prima volta i dati che si vogliono rettificare; è l identificativo comunicato dal Sistema all utente trasmittente in fase di trasmissione del file. Posizione: posizione occupata dal documento all interno del file con il quale il documento è stato originariamente trasmesso. Questo elemento consente di disporre di un ulteriore informazione ai fini dell identificazione univoca dei dati oggetto di rettifica. Il valore della Posizione va da 1 a n e segue l ordine nel quale i diversi documenti (individuati dal tag DatiFatturaBodyDTR) sono stati rappresentati all interno del file XML originario. Il valore della posizione nel file originario prescinde dal cessionario/committente. Ad esempio, ipotizzando che il file originario presenti 3 cedenti/prestatori e, per ognuno di essi, tre documenti, le posizioni dei documenti andranno da 1 a 9, secondo l ordine in cui figurano all interno del file XML. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 19 di 43

65 4. DATI DI ANNULLAMENTO ANN Questo blocco deve essere valorizzato nei casi in cui si voglia annullare i dati di una o più fatture inviati in precedenza. La presenza di questo blocco esclude la valorizzazione dei blocchi di cui ai precedenti paragrafi 2 e 3. IdFile: identificativo del file con il quale sono stati trasmessi per la prima volta i dati che si vogliono annullare; è l identificativo comunicato dal Sistema all utente trasmittente in fase di trasmissione del file. Posizione: posizione occupata dal documento all interno del file con il quale il documento è stato originariamente trasmesso. Questo elemento consente di disporre di un ulteriore informazione ai fini dell identificazione univoca dei dati oggetto di annullamento. Il valore della Posizione va da 1 a n e segue l ordine nel quale i diversi documenti sono stati rappresentati all interno del file XML originario. Il valore della posizione nel file originario prescinde dal cessionario/committente o dal cedente/prestatore. Ad esempio, ipotizzando che il file originario sia di tipo DTE e presenti 3 cessionari/committenti (oppure sia di tipo DTR con 3 cedenti/prestatori) e, per ognuno di essi, tre documenti, le posizioni dei documenti andranno da 1 a 9, secondo l ordine in cui figurano all interno del file XML. Se questo elemento non è valorizzato, l annullamento si intende riferito a tutti i documenti presenti nel file identificato dall IdFile. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 20 di 43

66 PARTE II Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 21 di 43

67 5. SCHEMA DEL FILE XML L' XML Schema è il linguaggio di descrizione del contenuto di un file XML; il suo scopo è definire quali elementi sono permessi, quali tipi di dati sono ad essi associati e quale relazione gerarchica hanno fra loro gli elementi del file. Ciò permette principalmente la validazione del file XML, ovvero la verifica che i suoi elementi siano in accordo con la descrizione in linguaggio XML Schema. Una XML Schema Definition (XSD) è un esempio concreto (instance) di schema XML scritto in linguaggio XML Schema Si richiama l attenzione su una regola generale da tener presente in fase di creazione del file XML: i tag relativi ai campi che, nel rispetto delle regole di seguito esposte, si decide di non valorizzare, non devono essere presenti all interno del file. Il file XML è interamente delimitato dall elemento radice chiamato DatiFattura ed è composto da una sequenza di elementi complessi come si può vedere dalla figura che segue: Figura 1: Elemento radice Dati Fattura Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 22 di 43

68 Si noti infine una particolarità grafica delle figure presentate di seguito: i riquadri a linea continua rappresentano elementi OBBLIGATORI, quelli a linea tratteggiata rappresentano elementi FACOLTATIVI. 5.1 DATIFATTURAHEADER Figura 2: Elemento DatiFatturaHeader L elemento complesso DatiFatturaHeader contiene i campi seguenti: Progressivo Invio: formato alfanumerico; lunghezza massima di 10 caratteri. Dichiarante: con la struttura DichiaranteType che si compone di CodiceFiscale: formato alfanumerico; lunghezza di 16 caratteri. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche il campo CodiceCarica seguente. CodiceCarica: formato numerico; lunghezza compresa tra 1 e 2 caratteri. I valori ammessi sono quelli desumibili dalla tabella generale dei codici di carica disponibile nelle istruzioni del modello IVA annuale. Se valorizzato, deve essere valorizzato anche il campo CodiceFiscale precedente. IdSistema: formato alfanumerico; lunghezza compresa tra 11 e 16 caratteri. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 23 di 43

69 5.2 DTE (DATI FATTURE EMESSE) Figura 3: Elemento DTE DTE CEDENTEPRESTATOREDTE Figura 4: Elemento CedentePrestatoreDTE L elemento complesso CedentePrestatoreDTE si compone dei macroblocchi IdentificativiFiscali e AltriDatiIdentificativi, descritti di seguito. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 24 di 43

70 IdentificativiFiscali Figura 5: Elemento IdentificativiFiscali del CedentePrestatoreDTE Il macroblocco IdentificativiFiscali utilizza la struttura IdentificativiFiscaliITType che si compone di: IdFiscaleIVA: con la struttura IdFiscaleITType che si compone di IdPaese: sigla della nazione espressa secondo lo standard ISO alpha-2 code. Può contenere soltanto il valore IT. IdCodice: formato alfanumerico; lunghezza di 11 caratteri. CodiceFiscale: formato alfanumerico; lunghezza compresa tra 11 e 16 caratteri AltriDatiIdentificativi Figura 6: Elemento AltriDatiIdentificativi del CedentePrestatoreDTE Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 25 di 43

71 Il macroblocco AltriDatiIdentificativi utilizza la struttura AltriDatiIdentificativiNoSedeType che si compone di: Denominazione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 80 caratteri. Da valorizzare in alternativa ai campi Nome e Cognome seguenti. Nome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme al elemento Cognome ed in alternativa all elemento Denominazione. Cognome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme all elemento Nome ed in alternativa all elemento Denominazione. Sede: elemento complesso che utilizza la struttura IndirizzoType che si compone dei campi seguenti Figura 7: Elemento Sede del CedentePrestatoreDTE Indirizzo: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Numero Civico: formato alfanumerico; lunghezza massima di 8 caratteri. CAP: formato numerico; lunghezza di 5 caratteri. Comune: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Provincia: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri. Nazione: sigla della nazione espressa secondo lo standard ISO alpha-2 code. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 26 di 43

72 StabileOrganizzazione: elemento complesso che utilizza la struttura IndirizzoType già descritta sopra per l elemento Sede al quale si rimanda. RappresentanteFiscale: elemento complesso che utilizza la struttura RappresentanteFiscaleITType che si compone dei campi seguenti Figura 8: Elemento RappresentanteFiscale del CedentePrestatoreDTE IdFiscaleIVA: utilizza la struttura IdFiscaleITType già descritta al paragrafo e alla quale si rimanda. Denominazione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 80 caratteri. Da valorizzare in alternativa ai campi Nome e Cognome seguenti. Nome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme all elemento Cognome ed in alternativa all elemento Denominazione. Cognome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme all elemento Nome ed in alternativa all elemento Denominazione. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 27 di 43

73 5.2.2 DTE CESSIONARIOCOMMITTENTEDTE Figura 9: Elemento CessionarioCommittenteDTE L elemento complesso CessionarioCommittenteDTE si compone dei macroblocchi IdentificativiFiscali, AltriDatiIdentificativi e DatiFatturaBodyDTE descritti di seguito IdentificativiFiscali Figura 10: Elemento IdentificativiFiscali del CessionarioCommittenteDTE Il macroblocco IdentificativiFiscali utilizza la struttura IdentificativiFiscaliNoIVAType che si compone di: IdFiscaleIVA: con la struttura IdFiscaleType che si compone di Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 28 di 43

74 IdPaese: sigla della nazione espressa secondo lo standard ISO alpha-2 code. IdCodice: formato alfanumerico; lunghezza massima di 28 caratteri. CodiceFiscale: formato alfanumerico; lunghezza compresa tra 11 e 16 caratteri AltriDatiIdentificativi Figura 11: Elemento AltriDatiIdentificativi del CessionarioCommittenteDTE Il macroblocco AltriDatiIdentificativi utilizza la struttura AltriDatiIdentificativiNoCAPType che si compone di: Denominazione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 80 caratteri. Da valorizzare in alternativa ai campi Nome e Cognome seguenti. Nome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme all elemento Cognome ed in alternativa all elemento Denominazione. Cognome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme all elemento Nome ed in alternativa all elemento Denominazione. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 29 di 43

75 Sede: elemento complesso che utilizza la struttura IndirizzoNoCAPType che si compone dei campi seguenti Figura 12: Elemento Sede del CessionarioCommittenteDTE Indirizzo: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Numero Civico: formato alfanumerico; lunghezza massima di 8 caratteri. CAP: formato numerico; lunghezza di 5 caratteri. Comune: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Provincia: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri. Nazione: sigla della nazione espressa secondo lo standard ISO alpha-2 code. StabileOrganizzazione: elemento complesso che utilizza la struttura IndirizzoType già descritta per l elemento Sede del paragrafo al quale si rimanda. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 30 di 43

76 RappresentanteFiscale: elemento complesso che utilizza la struttura RappresentanteFiscaleType che si compone dei campi seguenti Figura 13: Elemento RappresentanteFiscale del CessionarioCommittenteDTE IdFiscaleIVA: utilizza la struttura IdFiscaleType descritta al paragrafo e alla quale si rimanda. Denominazione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 80 caratteri. Da valorizzare in alternativa ai campi Nome e Cognome seguenti. Nome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme all elemento Cognome ed in alternativa all elemento Denominazione. Cognome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme all elemento Nome ed in alternativa all elemento Denominazione. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 31 di 43

77 DatiFatturaBodyDTE Figura 14: Elemento DatiFatturaBodyDTE Il macroblocco DatiFatturaBodyDTE utilizza la struttura DatiFatturaBodyDTEType che si compone di: DatiGenerali: elemento complesso che utilizza la struttura DatiGeneraliType che si compone dei campi seguenti Figura 15: Elemento DatiGenerali di DatiFatturaBodyDTE TipoDocumento: formato alfanumerico; lunghezza di 4 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti: TD01 TD04 TD05 Fattura Nota di credito Nota di debito Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 32 di 43

78 TD07 TD08 Fattura semplificata Nota di Credito semplificata Data: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD. Numero: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri. DatiRiepilogo: elemento complesso che utilizza la struttura DatiRiepilogoType che si compone dei campi seguenti Figura 16: Elemento DatiRiepilogo di DatiFatturaBodyDTE ImponibileImporto: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri. DatiIVA che si compone di: Imposta: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 33 di 43

79 Aliquota: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 6 caratteri. Natura: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti: N1 N2 N3 N4 N5 N6 N7 escluse ex art.15 non soggette non imponibili esenti regime del margine / IVA non esposta in fattura inversione contabile (per le operazioni in reverse charge ovvero nei casi di autofatturazione per acquisti extra UE di servizi ovvero per importazioni di beni nei soli casi previsti) IVA assolta in altro stato UE (vendite a distanza ex art. 40 c. 3 e 4 e art. 41 c. 1 lett. b, DL 331/93; prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, art. 74-sexies DPR 633/72) Detraibile: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 6 caratteri. Deducibile: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti: SI spesa deducibile. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 34 di 43

80 5.2.3 DTE RETTIFICA Figura 17: Elemento Rettifica Il macroblocco Rettifica sutilizza la struttura RettificaType che si compone di: IdFile: formato numerico, senza decimali. La sua lunghezza va da 1 a 18 caratteri. Posizione: formato numerico, senza decimali. La sua lunghezza va da 1 a 7 caratteri. 5.3 DTR (DATI FATTURE RICEVUTE) Figura 18: Elemento DTR Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 35 di 43

81 5.3.1 DTR CESSIONARIOCOMMITTENTEDTR Figura 19: Elemento CessionarioCommittenteDTR L elemento complesso CessionarioCommittenteDTR si compone dei macroblocchi IdentificativiFiscali e AltriDatiIdentificativi, descritti di seguito IdentificativiFiscali Figura 20: Elemento IdentificativiFiscali del CessionarioCommittenteDTR Il macroblocco IdentificativiFiscali utilizza la struttura IdentificativiFiscaliITType già descritta al paragrafo al quale si rimanda. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 36 di 43

82 AltriDatiIdentificativi Figura 21: Elemento AltriDatiIdentificativi del CessionarioCommittenteDTR Il macroblocco AltriDatiIdentificativi utilizza la struttura AltriDatiIdentificativiNoSedeType già descritta al paragrafo al quale si rimanda DTR CEDENTEPRESTATOREDTR Figura 22: Elemento CedentePrestatoreDTR L elemento complesso CedentePrestatoreDTR si compone dei macroblocchi IdentificativiFiscali, AltriDatiIdentificativi e DatiFatturaBodyDTR descritti di seguito. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 37 di 43

83 IdentificativiFiscali Figura 23: Elemento IdentificativiFiscali del CedentePrestatoreDTR Il macroblocco IdentificativiFiscali utilizza la struttura IdentificativiFiscaliType che si compone di: IdFiscaleIVA: utilizza la struttura IdFiscaleType descritta al paragrafo e alla quale si rimanda CodiceFiscale: formato alfanumerico; lunghezza compresa tra 11 e 16 caratteri AltriDatiIdentificativi Figura 24: Elemento AltriDatiIdentificativi del CedentePrestatoreDTR Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 38 di 43

84 Il macroblocco AltriDatiIdentificativi utilizza la struttura AltriDatiIdentificativiNoCAPType già descritta al paragrafo al quale si rimanda DatiFatturaBodyDTR Figura 25: Elemento DatiFatturaBodyDTR Il macroblocco DatiFatturaBodyDTR utilizza la struttura DatiFatturaBodyDTRType che si compone di: DatiGenerali: elemento complesso che utilizza la struttura DatiGeneraliDTRType che si compone dei campi seguenti Figura 26: Elemento DatiGenerali di DatiFatturaBodyDTR TipoDocumento: formato alfanumerico; lunghezza di 4 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti: TD01 Fattura Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 39 di 43

85 TD04 TD05 TD07 TD08 TD10 TD11 Nota di credito Nota di debito Fattura semplificata Nota di Credito semplificata Fattura per acquisto intracomunitario beni Fattura per acquisto intracomunitario servizi Data: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD. Numero: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri. DataRegistrazione: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD. DatiRiepilogo: elemento complesso che utilizza la struttura DatiRiepilogoType già descritta al paragrafo al quale si rimanda. Figura 27: Elemento DatiRiepilogo di DatiFatturaBodyDTR Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 40 di 43

86 5.3.3 DTR RETTIFICA Figura 28: Elemento Rettifica Il macroblocco Rettifica utilizza la struttura RettificaType già descritta al paragrafo al quale si rimanda. 5.4 ANN (ANNULLAMENTO DATI FATTURE) Figura 29: Elemento ANN L elemento complesso ANN si compone degli elementi seguenti: IdFile: formato numerico, senza decimali. La sua lunghezza va da 1 a 18 caratteri. Posizione: formato numerico, senza decimali. La sua lunghezza va da 1 a 7 caratteri. Specifiche tecniche operative del formato dei dati delle fatture emesse e ricevute Pag. 41 di 43

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