INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE ARTIGIANATO. 3 trimestre 2018 Allegato Statistico. Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica
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1 INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE ARTIGIANATO 3 trimestre 2018 Allegato Statistico Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica Novembre 2018
2 INDICE Tabella 1: Variazioni tendenziali delle principali variabili... 3 Tabella 2: Variazioni congiunturali delle principali variabili... 4 Tabella 3: Indicatori occupazionali... 5 Tabella 4: Variazioni tendenziali per classi dimensionali... 6 Tabella 5: Variazioni tendenziali per settore d attività... 7 Grafico 1: Andamento della produzione... 8 Grafico 2: Tasso di utilizzo degli impianti... 9 Grafico 3: Andamento del fatturato Grafico 4: Aspettative su produzione e occupazione Grafico 5: Aspettative sulla domanda Note metodologiche: GLOSSARIO... 13
3 Tabella 1: Variazioni tendenziali (1) delle principali variabili Media anno Media 3 trim. Produzione 3,2 2,6 2,3 2,7 1,4 2,1 Tasso di utilizzo degli impianti (2) 70,5 69,0 69,2 70,2 67,9 69,1 Ordini interni 2,6 2,1 2,7 1,3-0,5 1,2 Ordini esteri 4,6 3,0 1,0 2,6 2,3 2,0 Periodo di produzione assicurata (3) 39,9 39,0 40,4 41,1 38,3 39,9 Fatturato totale 3,9 3,0 2,5 2,5 0,8 1,9 Giacenze prodotti finiti (4) -9,8-7,8-7,9-7,7-7,7-7,8 Giacenze materiali per la produzione (4) -10,5-9,5-9,3-8,2-9,1-8,9 NOTA: a partire dal primo trimestre 2016 gli ordini sono calcolati a prezzi correnti. La revisione del metodo di calcolo impedisce un confronto diretto con i dati pubblicati nelle relazioni precedenti. (1) Salvo ove diversamente specificato (3) Numero di giornate (2) Tasso di utilizzo degli impianti nel trimestre (4) Saldo (punti %) fra indicazioni di eccedenza-scarsità Commento: La produzione manifatturiera artigiana lombarda cresce del +1,4% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2017, mettendo a segno la ventesima variazione positiva consecutiva: si tratta però di un rallentamento rispetto alla velocità di crescita che aveva caratterizzato il 2017 e la prima parte dell anno. La media dei primi tre trimestri evidenzia un incremento produttivo del +2,1%, lievemente inferiore al +2,6% dell anno scorso. Il tasso di utilizzo degli impianti scende (67,9%) rispetto agli ultimi trimestri, scontando anche un effetto stagionale dovuto ai minori livelli produttivi che contraddistingue il periodo estivo; la media dei primi 9 mesi risulta invece in linea con il dato del 2017 (69,1%). Il rallentamento risulta più marcato per il fatturato, che dopo essere cresciuto del +2,5% nei primi due trimestri si attesta ora al +0,8%: la variazione media risulta pari al +1,9%, un punto percentuale in meno rispetto al Sul fronte degli ordinativi preoccupa la variazione negativa di quelli interni (-0,5%), di gran lunga prevalenti per l artigianato manifatturiero lombardo, mentre gli ordinativi dall estero si mantengono in espansione (+2,3%); nei primi 9 mesi la variazione media per gli ordini interni risulta comunque positiva (+1,2%) e si attesta al +2% per quelli esteri. 3
4 Tabella 2: Variazioni congiunturali (1) delle principali variabili Produzione (2) 0,9 0,8 0,3 0,5 0,1 Ordini interni (2) 0,4 0,7 0,9-0,8-1,3 Ordini esteri (2) 1,5 0,7-0,6 1,2 0,8 Fatturato totale (2) 1,3 0,9 0,1 0,2-0,2 Quota fatturato estero (%) (3) 7,4 6,9 6,9 7,0 7,1 Prezzi materie prime 2,2 2,6 2,7 2,3 2,1 Prezzi prodotti finiti 0,9 1,1 1,2 1,3 0,9 L'aggiunta di una nuova informazione porta ad una stima migliore del modello di destagionalizzazione e quindi alla possibile revisione dei dati già pubblicati. (1) Salvo ove diversamente specificato (3) Quota fatturato estero sul fatturato totale (2) Dato destagionalizzato Commento: La variazione rispetto al trimestre precedente, al netto degli effetti stagionali, evidenzia una sostanziale stabilità della produzione manifatturiera artigiana in Lombardia (+0,1%): si conferma quindi l affievolirsi della fase propulsiva che, dopo aver raggiunto la velocità massima nel 2017, aveva già evidenziato segnali di rallentamento nella prima parte dell anno. La battuta d arresto è più marcata per il fatturato, che registra una variazione lievemente negativa (-0,2%) dopo aver mostrato incrementi prossimi alla zero nei primi due trimestri. Si conferma inoltre la svolta negativa degli ordini interni (-1,3%), che intensificano il calo evidenziato nel secondo trimestre (-0,8%); ancora in crescita gli ordinativi dall estero (+0,8%), che risultano però marginali visto lo scarso peso del fatturato direttamente riconducibile ai mercati esteri, anche per le imprese artigiane che esportano (7,1% la quota sul fatturato complessivo). Raffreddano i prezzi rispetto al trimestre precedente, con incrementi che si portano al +2,1% per quanto riguarda le materie prime e al +0,9% per i prodotti finiti. 4
5 Tabella 3: Indicatori occupazionali Anni Tassi % Ricorso alla CIG (%) Ingresso Uscita Saldo Quota aziende Quota sul monte ore 1 trim ,5 1,7-0,2 18,2 2,9 2 1,8 1,6 0,2 20,6 3,4 3 1,4 1,5-0,1 13,7 2,2 4 1,6 2,0-0,4 16,3 3,0 1 trim ,7 1,4 0,3 11,1 1,6 2 1,9 1,5 0,4 9,1 1,6 3 1,4 1,6-0,2 6,4 1,1 4 1,5 1,9-0,4 9,6 1,6 1 trim ,0 2,0 0,0 9,2 1,3 2 2,5 2,1 0,4 8,2 1,5 3 2,1 2,1 0,0 6,5 1,1 4 2,3 2,0 0,3 6,5 0,7 1 trim ,8 1,5 0,3 4,3 0,5 2 1,6 1,3 0,3 5,0 0,9 3 1,8 1,6 0,2 3,6 0,5 4 1,9 2,2-0,3 4,3 0,6 1 trim ,1 1,7 0,4 3,5 0,5 2 2,5 1,8 0,7 2,5 0,3 3 1,8 2,2-0,4 1,7 0,9 4 2,0 2,3-0,3 1,4 0,1 1 trim ,8 1,6 1,2 2,0 0,3 2 2,4 1,8 0,6 2,4 0,4 3 2,1 2,3-0,2 1,9 0,3 Commento: Il numero di addetti delle imprese artigiane mostra una contrazione del -0,2% tra l inizio e la fine del trimestre, frutto di un tasso di ingresso pari al 2,1% e di un tasso di uscita del 2,3%. Tuttavia, considerandola al netto degli effetti stagionali, tale variazione si configura più come una stabilizzazione dopo i significativi incrementi registrati nella prima parte dell anno. Il numero indice destagionalizzato (2010=100) ha evidenziato una crescita di 2,5 punti negli ultimi tre anni, ma tale trend positivo ha permesso di recuperare solo una piccola parte delle perdite subite durante la crisi. Si conferma residuale il ricorso alla Cassa Integrazione da parte delle imprese artigiane: ne fa infatti uso solo l 1,9% del campione intervistato, per una quota sul monte ore complessivo pari allo 0,3%; su tale dato incide ovviamente il sostanziale azzeramento della componente in deroga da parte del legislatore. 5
6 Tabella 4: Variazioni tendenziali (1) per classi dimensionali Terzo trimestre 2018 Produzione Tasso Utilizzo degli impianti (2) Fatturato totale Ordini interni Ordini esteri Giornate produz. assicurata (3) Saldo scorte prodotti finiti (4) Totale 1,4 67,9 0,8-0,5 2,3 38,3-9,1 3-5 addetti 1,6 60,2 0,9-0,1-0,7 32,8-10,8 6-9 addetti 0,0 68,0 0,3-1,4 4,3 37,6-8,5 10 addetti e oltre 2,8 77,5 3,7 1,5 1,7 47,1-5,5 (1) Salvo ove diversamente specificato (2) Tasso di utilizzo degli impianti nel trimestre (3) Numero giornate (4) Differenza giudizi di esuberanza e scarsità Commento: La variazione tendenziale della produzione non rispetta la consueta relazione positiva con la dimensione d impresa che abbiamo riscontrato in molte rilevazioni: se infatti le imprese con almeno 10 addetti confermano l incremento maggiore (+2,8%), in questo trimestre le imprese più piccole, tra i 3 e i 5 addetti, crescono di più (+1,6%) rispetto a quelle con un numero di addetti compreso tra i 6 e i 9, che evidenziano una variazione nulla. Anche per il fatturato si registra una dinamica simile, con le imprese più grandi che crescono del +3,7%, quelle piccole del +0,9% e le intermedie che mostrano l incremento più contenuto (+0,3%). Sugli ordinativi interni le imprese con 6-9 addetti confermano il momento di difficoltà (-1,4%), mentre evidenziano una netta crescita per quelli esteri (+4,3%), che abbiamo però visto essere poco rilevanti. Le imprese con 10 addetti e oltre registrano una crescita degli ordini sia sul fronte interno (+1,5%) che estero (+1,7), le più piccole mostrano invece variazioni negative in entrambi i casi. Al di là delle variabili congiunturali, gli indicatori strutturali confermano una solidità crescente all aumentare della dimensione d impresa: sia il tasso di utilizzo degli impianti sia il numero di giornate produttive assicurate dal portafoglio assumono infatti i valori minimi sotto i 5 addetti e massimi sopra la soglia dei 10 addetti. 6
7 Tabella 5: Variazioni tendenziali (1) per settore d attività Terzo trimestre 2018 Produzione Tasso Utilizzo degli impianti (2) Fatturato totale Ordini interni Ordini esteri Giornate produz. assicurata (3) Saldo scorte prodotti finiti (4) Totale 1,4 67,9 0,8-0,5 2,3 38,3-9,1 Siderurgia 6,0 71,4 6,2 7,1-3,3 30,9-18,4 Min. non metall. 0,9 61,8 1,0 0,1 1,1 33,5-5,3 Meccanica 3,5 71,0 2,9 0,4 1,2 42,7-11,8 Alimentari 0,4 64,8-1,4-1,4 2,6 27,1-3,4 Tessile -0,9 72,1-1,6-1,7 5,4 32,9-7,3 Pelli e calzature -1,2 63,9-4,7-6,0 3,5 33,5 0,0 Abbigliamento -4,0 67,4-2,0-3,9 9,2 37,9-4,7 Legno e mobilio 0,2 67,7-0,6-0,4 3,8 43,7-11,8 Carta-stampa -0,9 65,2-1,7-1,7-0,9 20,5-15,8 Gomma-plastica -0,8 70,9-1,4-1,4 2,8 30,4-2,4 Manifatturiere varie 1,5 67,6 1,9 1,1-1,5 58,6-8,2 (1) Salvo ove diversamente specificato (3) Numero giornate (2) Tasso di utilizzo degli impianti nel trimestre (4) Differenza giudizi di esuberanza e scarsità Commento: L analisi settoriale evidenzia il momento difficile vissuto dal comparto moda, in particolare dall abbigliamento (-4%), uno dei settori più colpiti dalla crisi, ma anche dal tessile (-0,9%) e dalle pelli-calzature (-1,2%). Variazioni negative si registrano anche per la carta-stampa (-0,9%) e la gomma-plastica (-0,8%), sebbene quest ultimo confermi uno degli indici più elevati della manifattura artigiana lombarda in rapporto ai livelli del Gli altri comparti evidenziano invece variazioni produttive positive, ancora una volta particolarmente significative per siderurgia (+6%) e meccanica (+3,5%), i due settori di punta dell artigianato lombardo. Incrementi più limitati si registrano per le manifatturiere varie (+1,5%) e i minerali non metalliferi (+0,9%), comparti che hanno avviato una lenta ripresa dopo aver subito perdite molto rilevanti durante la crisi, e per alimentari (+0,4%) e legno-mobilio (+0,2%). 7
8 Grafico 1: Andamento della produzione Nota: L'aggiunta di una nuova informazione porta ad una stima migliore del modello di destagionalizzazione e quindi alla possibile revisione dei dati già pubblicati. Commento Dall inizio del 2013 l indice destagionalizzato della produzione manifatturiera artigiana in Lombardia ha iniziato una fase di lento recupero dei livelli produttivi, dopo le forti perdite subite durante le crisi del e del Tale ripresa, nei primi anni piuttosto incerta e costellata da battute d arresto, ha raggiunto la massima velocità nel corso del 2017 per poi rallentare nuovamente nel Nel terzo trimestre l indice raggiunge quota 98,2, con un recupero complessivo di 8 punti in cinque anni e mezzo, ma la decelerazione evidenziata lascia svanire la possibilità di raggiungere entro l anno quota 100, ossia i livelli del 2010, mentre il gap rispetto al 2017 rimane ancora molto consistente (-37 punti). 8
9 Grafico 2: Tasso di utilizzo degli impianti Commento: Il calo registrato in questo trimestre porta il tasso di utilizzo degli impianti sui livelli di un anno fa, il terzo trimestre 2017 appunto. La coincidenza del periodo estivo non è probabilmente casuale, visti i minori livelli produttivi che caratterizzano questi mesi per via delle ferie. Di conseguenza la diminuzione evidenziata potrebbe essere conseguenza di un semplice effetto stagionale e non rappresentare invece una battuta d arresto della tendenza crescente che, al di là delle oscillazioni trimestrali, è possibile individuare nell andamento degli ultimi due anni e che ha riportato il tasso su valori vicini a quelli pre-crisi. 9
10 Grafico 3: Andamento del fatturato Nota: L'aggiunta di una nuova informazione porta ad una stima migliore del modello di destagionalizzazione e quindi alla possibile revisione dei dati già pubblicati. Commento Dopo aver sfiorato quota 100 e aver così recuperato i livelli medi del 2010, il numero indice destagionalizzato del fatturato evidenzia una nuova flessione, attestandosi a 99,5. Interruzioni nel percorso di ripresa in corso erano d altronde già avvenute, soprattutto negli anni compresi tra il 2014 e il 2016, mentre nel 2017 il processo aveva guadagnato maggiore stabilità e intensità: nel 2018 sembra quindi indebolirsi nuovamente questo processo, che in otto anni ha consentito, almeno in termini nominali, il recupero di oltre otto punti dell indice. Rimangono invece ancora molto lontani i livelli del 2007, rispetto ai quali il gap complessivo è superiore ai trenta punti. 10
11 Grafico 4: saldo punti % ASPETTATIVE SU PRODUZIONE E OCCUPAZIONE Saldo aspettative di aumento e diminuzione Dati trimestrali (destagionalizzati per la produzione) 20 Occupazione saldo punti % 0-20 Produzione Grafico 5: ASPETTATIVE SULLA DOMANDA Saldi valutazioni di aumento e diminuzione Dati trimestrali 20 Domanda estera 0-20 Domanda interna Le aspettative degli imprenditori avevano evidenziato già a fine 2017 il rischio di una decelerazione della produzione, ma tale deterioramento del clima di fiducia sembra interrompersi, con il saldo tra previsioni di crescita e diminuzione che, pur restando negativo, migliora leggermente (-0,6%, dato destagionalizzato). Cresce il saldo anche per la domanda interna (-1,5%), mentre rimane stabile per quella estera (-0,7%). Peggiorano infine le aspettative sull occupazione, con un saldo che torna in territorio negativo (-1,3%). 11
12 Note metodologiche: L indagine sulla congiuntura del settore manifatturiero di Unioncamere Lombardia si svolge ogni trimestre su due campioni: aziende industriali 1 e aziende artigiane. Per la selezione delle aziende da intervistare è stata utilizzata la tecnica del campionamento stratificato proporzionale secondo: l attività economica in base alla codifica ATECO 2007, la dimensione d impresa e la provincia di appartenenza. Alcuni degli strati sono stati sovracampionati per garantire una maggiore significatività dei dati disaggregati per classe dimensionale, provincia o settore. Per garantire il raggiungimento della numerosità campionaria fissata è stata estratta casualmente anche una lista di soggetti sostituti. Questo metodo garantisce ogni trimestre la raccolta di interviste valide, cioè al netto delle mancate risposte, per l indagine sulle imprese industriali e per l indagine sulle imprese artigiane. Le interviste vengono svolte utilizzando la tecnica CATI e CAWI 2 che permette di rilevare, in tempi alquanto contenuti, più di 20 variabili quantitative e una decina di variabili qualitative. Al fine di ottenere la stima della variazione media delle variabili quantitative, si procede alla ponderazione dei dati in base alla struttura dell occupazione. La struttura dei pesi viene periodicamente aggiornata, così da recepire significative modificazioni nella struttura dell universo. Le informazioni ottenute dall indagine sono disaggregabili per: dimensione d azienda, in tre classi 3 ; secondo l attività economica, in 11 settori 4 ; secondo la destinazione economica dei beni, in tre classi 5 ; secondo il territorio, nelle 12 province lombarde (compresa la nuova provincia di Monza-Brianza). Dalle serie storiche dei dati raccolti, si ricavano numeri indici a base fissa che rappresentano un dato sintetico e quantitativo di facile interpretazione. Le serie storiche sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS 6, che è correntemente impiegata dai principali istituti di ricerca nazionali e internazionali (EUROSTAT, ISTAT, ISAE, ecc.). Gli interventi effettuati sulle serie sono: correzione automatica degli outliers (Additive Outliers; Level Shift e Transitory Change) eliminazione della componente stagionale. E da notare che la procedura TRAMO-SEATS opera ogni trimestre su tutta la serie storica e non solo sull ultimo dato inserito, con un incremento progressivo della precisione nella stima dei dati passati. Quindi, ad ogni aggiornamento possono verificarsi piccole correzioni dei dati dei trimestri precedenti in base alle nuove informazioni acquisite. Per quantificare i risultati delle variabili qualitative oggetto d indagine 7 si utilizza la tecnica del saldo, tutt oggi molto diffusa e ritenuta la più efficiente. 1 Il campione industria comprende aziende con più di 10 addetti, mentre il campione artigiano comprende imprese con più di 3 addetti. 2 C.A.T.I.: Computer Assisted Telephone Interview. C.A.W.I.: Computer Assisted Web Interview. 3 Da 3 a 5 addetti, da 6 a 9 e da 10 a Siderurgia, Minerali non metalliferi, Meccanica, Alimentare, Tessile, Pelli calzature, Abbigliamento, Legno mobilio, Carta editoria, Gomma plastica e Varie. 5 Beni di consumo finali, beni di investimento e beni di consumo intermedi. 6 TRAMO-SEATS è un metodo model-based in cui l estrazione delle componenti viene effettuata utilizzando un filtro ottimo ricavato dal modello ARIMA che meglio si adatta alla serie di dati. 7 I dati qualitativi riguardano le aspettative degli imprenditori, il livello delle scorte e la capacità produttiva utilizzata. 12
13 GLOSSARIO Giorni di produzione assicurata Giorni di produzione equivalente Variazione tendenziale Variazione congiunturale Numero di giorni di produzione necessari ad evadere gli ordini totali presenti in portafoglio alla fine del trimestre in esame. Numero di giorni di produzione necessari ad evadere gli ordini in portafoglio raccolti nel trimestre in esame. Variazione rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente. Variazione rispetto al trimestre precedente. 13
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