Misure per mitigare gli aspetti negativi del ceduo matricinato

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1 Misure per mitigare gli aspetti negativi del ceduo matricinato - allungamento del turno (= riduzione estensione delle tagliate) - creazione di più serie di tagli (= riduzione estensione delle tagliate) - forma e orientamento delle tagliate - adeguata scelta delle matricine - sostituzione delle ceppaie morte o deperite - rifoltimento delle radure con piantagione - prevenzione e lotta agli incendi boschivi - attenzione ai danni durante le utilizzazioni forestali - restrizione del pascolo in bosco nei primi anni del turno

2 Turni minimi del ceduo Nel Lazio il regolamento forestale prescrive per i cedui matricinati i seguenti turni minimi (art. 38): - 25 anni per il faggio - 16 anni per le quercie caducifoglie - 20 anni per il leccio e le specie della macchia mediterranea - 14 anni per il castagno - 12 anni per la robinia - 10 anni per l ontano, il nocciolo e il salice - 10 anni per gli eucalitti - per i cedui misti fa fede la specie predominante in termini di area basimetrica

3 Estensione massima delle tagliate Il regolamento forestale del Lazio prescrive per i cedui matricinati le seguenti estensioni massime della tagliata (art. 19): - 20 ettari per il castagno - 10 ettari per tutte le altre specie In caso di tagliate più estese è d obbligo rilasciare cinque matricine per ettaro in più per ogni 5 ettari o frazione di essi eccedenti i limiti su indicati.

4 Recupero di un ceduo degradato Ceduazione troppo frequente Incendi ripetuti Pascolo eccessivo (compattazione del suolo e morso) Erosione Mancanza di cure colturali - perdita di suolo e fertilità - diffuso esaurimento ceppaie - ridotta crescita dei polloni - riduzione della densità delle ceppaie

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7 Attacchi di Biscougnauxia mediterranea in un ceduo di cerro

8 Recupero di un ceduo degradato - riceppatura delle ceppaie con polloni inseriti troppo in alto - tramarratura per rinvigorire le ceppaie deperite - rinfoltimentio delle radure mediante piantagione - esclusione del pascolo - allungamento del turno - variazione dell orientamento delle tagliate

9 Il ceduo a sterzo In un ceduo a sterzo a regime o normalizzato, sulla singola ceppaia sono presenti polloni di tre diverse età. Il numero di anni necessario ai polloni per raggiungere il diametro a partire dal quale sono economicamente maturi (= turno del ceduo = t) viene suddiviso in tre periodi curazione (ciascuno di λ anni = t/3) Al termine di ogni periodo vengono tagliati tutti i polloni maturi e una parte di quelli di età pari a λ anni e a 2λ anni.

10 Il ceduo a sterzo Prima del taglio Dopo il taglio

11 Curva di distribuzione delle frequenze diametiche di un ceduo a sterzo

12 Vantaggi e svantaggi del ceduo a sterzo I polloni rilasciati mantengono meglio in attività vegetativa la ceppaia, evitando il trauma della completa ceduazione. Si presta bene a specie mesofile o tolleranti l ombreggiamento anche se con ridotta capacità pollonifera. In Italia, è stato applicato al faggio, al leccio, al castagno. Consente di mantenere una copertura continua dle suolo e di avere una maggiore varietà di assortimenti legnosi. Necessità di manodopera specializzata per la scelta dei polloni da rilasciare. I polloni da tagliare sono poco concentrati nella tagliata ed elevato è il rischio di danneggiare i polloni rilasciati sulla ceppaia. Non è possibile ribassare le ceppaie.

13 Il ceduo composto E una forma mista di governo del bosco. Il soprassuolo è formato da un ceduo coetaneo e da una fustaia disetanea rada. Nel ceduo matricinato si ritrovano al massimo matricine di 3t, mentre nel ceduo composto le matricine arrivano anche a un età pari a 6t. Alla scadenza del turno si procede alla ceduazione delle ceppaie e all eliminazione di una parte delle matricine che sono sostituite da nuovi allievi che dovrebbero essere costituiti da piante nata da seme La rinnovazione della fustaia in teoria potrebbe verificarsi tutti gli anni, in pratica è possibile solo i primi anni dopo la ceduazione. Per questo le piante della fustaia tendono ad avere un età multipla del turno.

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15 Numero piante Distribuzione teorica normale delle matricine in un ceduo composto y = 13,983x -1,6616 R 2 = 0, Classe cronologica (multipli di t) N 13,983 t 1,66 N = numero di matricine t = classe cronologica matricine

16 Il trattamento del ceduo composto Alla scadenza del turno del ceduo si effettuano: a) il taglio delle matricine del ultima classe di età e di parte di quelle delle altre classi per regolarne il numero e eliminare quelle danneggiate o malate; la rinnovazione della fustaia avviene con il rilascio delle piante di origine gamica (se non sufficienti, anche di polloni) di età (dimensioni) simile a quella dei polloni; b) l esecuzione di ripuliture per favorire lo sviluppo della rinnovazione da seme; c) il taglio del ceduo.

17 Piano di matricinatura in ceduo composto (turno del ceduo = 30 anni) Età densità dopo la ceduazione densità a fine turno matricine tagliate Allievi Matricine 2t Matricine 3t Matricine 4t Matricine 5t

18 Il ceduo composto Secondo l art. 43 del regolamento Forestale della Regione Lazio, sono cedui composti quei soprassuoli governati a ceduo le cui matricine ammontano ad almeno 140 per ettaro di cui 80 dell età del turno del ceduo e 60 ripartite tra le classi di età multiple del turno. La superficie occupata dalla fustaia, determinata dalla copertura delle chiome, non dovrebbe superare il 50% del totale. La proporzione tra ceduo e fustaia può variare molto a seconda del tipo di bosco, le condizioni stazionali, gli scopi della coltura.

19 Il ceduo composto Nei cedui composti italiani, è molto difficile trovare una ripartizione normale delle matricine. La maggior parte dei cedui che vengono considerati composti, in realtà sono cedui con una matricinatura abbondante, spesso con classi cronologiche limitate alle prime tre. In Italia, il ceduo composto è stato applicato principalmente alle specie del genere Quercus, sia caducifoglie che sempreverdi.

20 Vantaggi e svantaggi del ceduo composto I pregi del ceduo composto risiedono nell elasticità del rapporto tra ceduo e fustaia e nella conseguente possibilità di adattamento a variabili esigenze di produzione di materiale legnoso (legna da ardere e legname da lavoro). Le piante che formano la fustaia hanno portamento migliore e una maggiore stabilità meccanica rispetto alle matricine del ceduo matricinato. Consente una migliore protezione del suolo e della sua fertilità rispetto al ceduo matricinato. Ha effetti poisitivi sul paesaggio e sulla biodiversità

21 Vantaggi e svantaggi del ceduo composto Ai fini di aumentare la qualità di un ceduo costituisce un opzione migliore rispetto a un ceduo matricinato con un elevato numero di matricine. Il principale svantaggio sta nella difficoltà della gestione. Se il rapporto tra ceduo e fustaia non è ben equilibrato, la crescita dei polloni può risentirne. Attenzione alle piante lupo!

22 Cedui coniferati Il coniferamento di un ceduo consiste nell introduzione di conifere in un ceduo al fine di aumentare il valore economico della produzione legnosa. Questa pratica è oggi scomparsa sia per motivi economici che ambientali.

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