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2 Organizzazione della presentazione! Paesaggio naturale e paesaggio culturale: le foreste attuali come risultato dell attività dell uomo! Selvicoltura, principali forme di governo e di trattamento! Pianificazione forestale! La gestione sostenibile delle foreste

3 Paesaggio naturale e paesaggio culturale: le foreste attuali come risultato dell attività dell uomo Ora in queste cose, una grandissima parte di quello che noi chiamiamo naturale, non è; anzi è piuttosto artificiale: come a dire, i campi lavorati, gli alberi e le altre piante educate e disposte in ordine, i fiumi stretti infra certi termini e indirizzati a certo corso, e cose simili, non hanno quello stato né quella sembianza che avrebbero naturalmente. Giacomo Leopardi Elogio degli uccelli

4 Paesaggio naturale e paesaggio culturale: le foreste attuali come risultato dell attività dell uomo L azione dell uomo si è esplicata, sia riducendo la superficie occupata dalle foreste, per dare spazio all agricoltura e al pascolo, sia modificando attraverso varie modalità di utilizzazione la struttura e la composizione specifica.

5 Paesaggio naturale e paesaggio culturale: le foreste attuali come risultato dell attività dell uomo Molte specie sono state introdotte da tempi antichissimi al punto da essere ormai considerate un elemento fondamentale del paesaggio italiano

6 L'Arsenale di Venezia viene fondato ai primi del XII secolo per l'esigenza di dare maggiore sviluppo alla cantieristica, un'attività strategica per la Serenissima. Inoltre Venezia aveva un gran bisogno di materie prime, in particolare di legname: piantati nei fondali della laguna ci sono interi boschi di larice che sorreggono gli edifici della città. La provenienza era principalmente dalle Dolomiti, dal Cadore e dal Bosco del Cansiglio, che forniva i fusti di faggio per la lavorazione dei remi, tanto da essere definito dal Proto esperto inviato da Venezia per la scelta delle piante migliori, un perfettissimo bosco da remi.

7 Paesaggio naturale e paesaggio culturale: le foreste attuali come risultato dell attività dell uomo L uomo ha utilizzato le foreste in vari modi da migliaia di anni, raccogliendo il legno che viene utilizzato come combustibile e materiale da costruzione. Con lo sviluppo tecnologico e le trasformazioni negli stili di vita, pure le modalità di gestione delle foreste sono cambiate, soprattutto negli ultimi 200 anni. L uso della pece, il pascolo dei maiali in bosco o la raccolta di strame da utilizzare come giaciglio sono delle pratiche correnti che appartengono al passato.

8 Paesaggio naturale e paesaggio culturale: le foreste attuali come risultato dell attività dell uomo I servizi degli ecosistemi forestali Produzione di legname da costruzione Produzione di energia (legna da ardere) Carta (polpa di legno/cellulosa per la fabbricazione della carta) Mantenimento biodiversità (habitat per molte specie) Regolazione del ciclo dell'acqua (mitigazione delle inondazioni, delle siccitµa, delle forze di erosione del vento e della pioggia, dell'interramento di bacini artificiali e canali) Mantenimento della qualità dell'acqua e dell'aria Regolazione delle condizioni atmosferiche e del clima (evapotraspirazione, temperatura, sink per la CO2,) Riduzione dell'erosione e del dilavamento superficiale (e quindi della perdita di nutrienti e di suolo) Produzione di cibo (frutta, funghi, miele, spezie, pascolo, selvaggina...) Farmaci (per es. estratti (taxolo) dalla corteccia del tasso Taxus brevifolia con proprietà antitumorali) Valori culturali (ricreazione, turismo, tradizioni, uso estetico e passivo)

9 La selvicoltura è la scienza che studia le tecniche di gestione del bosco, per disciplinarne i servizi, applicando i principi dell ecologia forestale. I primi regolamenti e norme redatti per garantire la durevolezza e la continuità dell'uso delle foreste possono essere fatte risalire molto addietro nel tempo (Carte di regola, norme della Repubblica di Venezia 1470, Ordinanza di Colbert 1669, ecc.) Ma è al 18 secolo che generalmente si fa risalire la la nascita della selvicoltura moderna, quando i ripetuti tagli a scelta di tipo commerciale, condotti senza regola, avevano portato ad un progressivo impoverimento e degrado delle foreste. Nella seconda metà del secolo scorso, soprattutto in Germania, in contrapposizione a modalità di gestione definite di tipo agronomico, si afferma progressivamente una selvicoltura più vicina alla natura, definita successivamente come «Selvicoltura natralistica».

10 "principi della selvicoltura naturalistica possono essere così brevemente riassunti (Piussi 2009): 1.ripartizione dei rischi con la creazione di complessi boscati composti da specie diverse finemente mescolate adatte le une alle altre e alla stazione 2.utilizzazione ottimale della capacità di produzione della stazione con l applicazione di cure colturali mirate non a massimizzare la produzione ma a ottimizzarla tenendo conto della stabilità ecologica, ossia della capacità dell ecosistema a ritornare rapidamente ad uno stato di equilibrio dopo una perturbazione 3.passaggio progressivo dai tagli di educazione a quelli di rinnovazione 4.rinnovazione differita in spazio e tempo gestendo il suolo e il soprassuolo 5.utilizzazione della diversità genetica originale con l impiego di popolazione di alberi adattati alla stazione e geneticamente completi.

11 Sulla base dell insieme delle operazioni attuate per la coltivazione, l utilizzazione e la rinnovazione del bosco possono essere definiti diversi sistemi selvicolturali. Le modalità di rinnovazione del soprassuolo arboreo individuano tre principali forme di governo : Il governo a fustaia Il governo a ceduo Il governo a ceduo composto

12 Il governo a fustaia: il bosco è costituito da alberi nati da seme (origine gamica) Le piante sono costituite da un unico tronco, che viene lasciato crescere liberamente fino al momento dell utilizzazione; dopo l abbattimento la fustaia si rinnova per via naturale, allevando le piantine nate dalla disseminazione spontanea, oppure artificialmente con una nuova piantagione; la sostituzione del soprassuolo arboreo è integrale nella parte epigea e ipogea;

13 Il governo a ceduo: riguarda quasi esclusivamente le latifoglie; quando le piante hanno raggiunto un certo sviluppo vengono tagliate e il bosco si rinnova mediante l emissione di polloni che scaturiscono dalle ceppaie dei soggetti tagliati; la rinnovazione avviene quindi per via agamica; la sostituzione del soprassuolo arboreo è soltanto parziale e riguarda la parte epigea ;

14 Il governo a ceduo composto: quando insieme alle piante allevate a ceduo si lasciano crescere anche piante d alto fusto in numero di qualche centinaio per ettaro. Se il numero di piante d alto fusto è invece limitato a qualche decina per ettaro, con la sola funzione di ottenere la ricostituzione naturale del bosco mediante disseminazione spontanea, si parla di "ceduo matricinato" e matricine sono dette le piante d alto fusto servono per la disseminazione

15 Il trattamento a taglio a raso nelle fustaie: consiste nel tagliare tutte le piante presenti in un determinato appezzamento boschivo La rinnovazione di solito avviene allo scoperto e può essere naturale o artificiale

16 Nel trattamento a tagli successivi la rinnovazione avviene sotto copertura Per rinnovare il bosco si intervenie, a maturità, con tagli graduali che danno luce a spazi sempre più ampi in cui le nuove piantine possono insediarsi e affermarsi progressivamente

17 Il trattamento a tagli successivi si configura come una serie di tagli: Taglio di sementazione Tagli secondari Taglio di sgombero

18 Il trattamento a taglio saltuario è la modalità di trattamento del bosco disetaneo: il prelievo degli alberi è molto graduale e la rinnovazione continua.

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20 Il Piano forestale di indirizzo territoriale (PFIT) dell Altopiano di Asiago

21 Grazie per l attenzione

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