Il faggio -Conoscenze e indirizzi per la gestione sostenibile in Piemonte

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1 Presentazione delle nuove guide selvicolturali e delle pubblicazioni forestali realizzate dalla Regione Piemonte Il faggio -Conoscenze e indirizzi per la gestione sostenibile in Piemonte Andrea Ebone,, Pierpaolo Brenta, Pier Giorgio Terzuolo IPLA S.p.A ebone@ipla.org -brenta@ipla.org -terzuolo@ipla.org 4 febbraio Torino

2 Realizzazione a cura di IPLA S.p.A. Andrea Ebone, Pierpaolo Brenta, Pier Giorgio Terzuolo Con la collaborazione di Roberto Zanuttini, Roberto Sindaco, Paolo Martalò, Franco Gottero, Paolo Cameranoe Fabio Petrella

3 Perché Completare la collana di indirizzi gestionali per le principalicategorie forestali piemontesi Realizzare una monografia sulla specie caratterizzante i boschi montani Capire la gestione passata e approfondire le prospettive gestionali per le faggete Evidenziare con terminologia efficace i temi importanti a fini gestionali

4 Aggiornamento professionale per Tecnici forestali Supporto conoscitivo per Ditte forestali Proprietari Pubblico Sussidio didattico per Scuole Per chi

5 I contenuti Dove e come si sviluppa Chi ospita Come gestirlo I prodotti e il valore I problemi Approfondimenti La facoltà pollonifera

6 Le faggete in Piemonte ECOLOGIA Diffusione: Rilievi alpini ed appenninici, relittuale in collina Quote:800 (1000)-1500 (1800) m; raramente da 300 m (150 m in collina e terrazzi) Ambito: mesalpico, esalpico Substrato: da acido a basico Trofia del suolo: oligo, meso ed eutrofico Esigenze termiche:mesofilo, mesoxerofilo DENDROMETRIA (dati medi ad ettaro fonte Sifor) Piante/ha: 1207 Polloni: 63% da seme 37% Ceppaie ad ettaro: 318 Areabasimetrica:29 m 2 Diametro medio: 18 cm Provvigione:204 m 3 Incremento corrente:5,9 m 3 /ha/anno Esigenze di luce: sciafila

7 Le faggete del Piemonte Tipi e superfici Tipo Codice Natura 2000 ettari % Faggeta oligotrofica ,2 Faggeta eutrofica delle alpi ,0 Faggeta meso-xerofila ,5 Faggeta eutrofica appenninica ,2 Faggeta mesotrofica ,0 Faggetaappenninicaa Physospermum cornubiense 544 0,4 Faggeta altimontana a megaforbie ,4 Faggeta basifila pioniera ,3 Totale Complessivo ,0 PROPRIETA : Pubbliche 50% Private 50%

8 Distribuzione delle faggete in Piemonte

9 Fustaia 9% Invasione 0% Le faggete del Piemonte - dati selvicolturali Assetti evolutivo-colturali Senza gestione 6% (fonte SIFOR PFT) Protezione 10% Destinazioni funzionali prevalenti Evoluzione libera 7% Fruizione 1% Naturalistica 15% Governo Ceduo composto misto 31% ceduo 54% Produzioneprotezione 62% Produzione 5% Monitoraggio 30% Tagli di rinnovazione in cedui 8% Miglioramenti boschivi 44% Interventi selvicolturali Evoluzione naturale 14% Tagli di rinnovazione in fustaie 4%

10 Habitat Natura 2000 collegati con le faggete Biodiversità ha % Faggeti del Luzulo fagetum Faggeti dell'asperulo-fagetum Faggeti subalpini dell'europa Centrale con Acer e Rumex arofolius Faggeti calcicolidell'europa Centrale del Cephalanthero-Fagion 9210* -Faggetecon Taxuse/oIlex Totale Faggete Foreste di Castanea sativa (varianti con faggio) Foreste alpine di Larix decidua e/o Pinus cembra (varianti con faggio) Totale complessivo habitat con faggio Non cartografabili ,6% 12,2% 0,4% 4,9% <0,1% 100% % delle superfici con faggio sono HABITAT Natura % dellefaggetesonoinclusein SitiNatura2000 Le faggete ospitano molte specie di interesse conservazionistico e comunitario

11 Sperimentazioni sulla facoltà pollonifera del faggio DATI RILIEVO Parcelle campione rilevate: 24 Numero di soggetti rilevati: Ceppaie Polloni Ricacci RISULTATI oltre l età di anni mortalità ceppaie dopo il taglio elevata differenze di ricacci a seconda della stazione (maggiore presenza a paritàdi etàper faggete eutrofiche) 80% delle ceppaie di polloni affrancati o di soggetti da seme didiametro > 40 cm non emette ricacci 30% delle ceppaie con polloni di diametro < 30 cm non emette ricacci Il rilascio di polloni con funzione di tirasucchio favorisce il ricaccio (cfr. ceduo a sterzo) la matricinatura intensa deprime la capacità di ricaccio

12 Quale gestione per le faggete del Piemonte Opportunità Superfici estese ( ha) Buona stabilità, conversione spontanea di cedui invecchiati verso la fustaia Elevate biomasse disponibili Assortimenti richiesti per legna da ardere Problematiche e vincoli gestionali Invecchiamento dei cedui ed esaurimento della facoltà pollonifera Utilizzazioni irrazionali di rapina con distruzione della faggeta Orientamenti gestionali di riferimento per le fustaie di faggio non sufficientemente divulgati Accessibilità talora difficile Habitat di interesse comunitario in Siti Natura 2000 Numerosi popolamenti di protezione diretta da valanghe, cadute massi (anche bandite storiche) Proprietà 50% pubbliche accorpate, 50% private piuttosto frammentate Indirizzi gestionali Verificare la capacità pollonifera con parcelle campione prima di reiterare le ceduazioni Avviare a fustaia, con strutturazione non uniforme, i cedui invecchiati e fertili Lasciare in libera evoluzione i popolamenti rupicoli, altimontani, al limite superiore del bosco Conservare grandi riserve come portaseme Favorire, ove possibile, popolamenti misti con conifere, latifoglie mesofile e rovere Ipotizzare il mantenimento del ceduo a sterzo in zone con esigenze di protezione del territorio

13 Conosciamo i boschi, abbiamo strumenti di pianificazione, ma la gestione spesso non è SOSTENIBILE 3 tipi di non SOSTENIBILITA Solo economia Palliativo sociale Inutili pulizie del sottobosco, talora con finanziamenti pubblici Interventi di rapina con ceduazioni in popolamenti invecchiati Tutela ecologica presunta Sospensione indiscriminata della gestione forestale per principio di precauzione

14 Un esempio per capire Accelerazione processo di successione a fustaia (tagli di avviamento mediante diradamento selettivo dei polloni) Ogni 15 anni taglio a scelta colturale con prelievo del 30% della massa Prelievo: fino a 150 m3 a macchiatico positivo faggeta Ceduo invecchiato (oltre 40 anni) massa legnosa: 300 m3/ha Prelievo: 250 m3 a macchiatico positivo ceduazione intervento improprio esplicitamente vietato dalla legge forestale regionale Dopo 50 anni Progressivo reinsediamento specie arboree stabili Dopo 15 anni Boscaglia con specie pioniere arboree poco interessanti dal punto di vista produttivo

15 Faggete - Ruolo nella protezione del territorio EVOLUZIONE LIBERA IN POPOLAMENTI CEDUI ABBANDONATI Evoluzione naturale del ceduo a fustaia Affrancamento dei polloni per autoselezione Popolamenti relativamente stabili Fasi di crollo localizzate e rinnovazione naturale nelle aperture

16 La gestione della fustaia da polloni Ceduo invecchiato In successione naturale a fustaia Taglio di avviamento (intercalare) tagli successivi adattati Taglio a scelta colturale (Fustaia irregolare)

17 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Per ulteriori informazioni: Regione Piemonte - Settore Foreste foreste@regione.piemonte.it regione.piemonte.it Tel Corso Stati Uniti, Torino

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