E POSSIBILE MIGLIORARE GLI AMBIENTI FORESTALI PER LO SCOIATTOLO COMUNE?
|
|
- Feliciano Rosso
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 E POSSIBILE MIGLIORARE GLI AMBIENTI FORESTALI PER LO SCOIATTOLO COMUNE? Elisabetta Rossi Regione Lombardia UO Parchi e Aree Protette - Struttura valorizzazione Aree Protette e Biodiversità
2 Interventi forestali Uno dei fattori che possono limitare la diffusione dello scoiattolo comune è l idoneità ambientale Azione C4: linee-guida per una gestione forestale Elaborazione di linee guida per interventi di gestione forestale favorevoli allo scoiattolo comune e loro applicazione in alcuni contesti forestali in Lombardia
3 Abbiamo analizzato gli ambienti forestali lombardi in relazione alla idoneità ad ospitare lo scoiattolo rosso considerando: la dimensione dei sistemi e le connessioni fra di essi la disponibilità alimentare la capacità di offrire rifugio
4 Disponibilità alimentare la presenza di specie di interesse alimentare non è una condizione sufficiente a garantire adeguati livelli di cibo le piante devono produrre fiori e/o frutti di cui lo scoiattolo si nutre la disponibilità alimentare deve essere garantita per tutto l'anno diversificazione dei momenti di fioritura e fruttificazione frutti che possono essere conservati a lungo
5 Capacità di offrire rifugio Fattori che possono garantire la disponibilità di rifugi nei sistemi forestali: almeno 10 piante/ha di 30 centimetri di diametro piante con cavità nel fusto piante ricoperte da rampicanti
6 Caratteristiche degli ambienti forestali mista, con specie che producono frutti durevoli > 100 ha composizione estensione densità ridotta caratteristiche dendrometriche almeno 10 piante/ha con diametro > 30 cm bosco fustaia alto, significativo strato arbustivo basso, contenuto piante in grado di fruttificare età
7 ANALISI CARTOGRAFICA DELLA REGIONE PLANIZIALE LOMABARDA PER LO SCOIATTOLO ROSSO
8 OBBIETTIVI DEGLI INTERVENTI
9 INTERVENTI DI CARATTERE SELVICOLTURALE INTERVENTI DI CARATTERE SELVICOLTURALE 1. incremento dell offerta alimentare = incremento di piante vigorose ed in età fertile delle specie più interessanti Diradamenti = selezione positiva a vantaggio delle specie a maggiore valenza alimentare o per asportare i soggetti improduttivi o senescenti rilascio di matricine in età fertile o conservazione di una quota rilevante di noccioli ceduazione in tempi diversi dei noccioli scelta di specie ad elevata valenza alimentare per realizzare rimboschimenti (pini, castagni, olmi e noccioli) + querce per rifugio 2. incremento della variabilità specifica 3. incremento delle dimensioni delle piante conversione ad alto fusto rilascio di non meno di piante/ha con diametro superiore a 30 cm, in particolar modo se con cavità
10 INTERVENTI DI CARATTERE SELVICOLTURALE schede tecniche per ciascuna tipologia forestale (es castagneto, robinieto) estensione delle diverse formazioni descrizione dell assetto gestionale tipico analisi della composizione specifica con riferimento all offerta alimentare e disponibilità di rifugio obiettivi gestionali da perseguire attraverso gli interventi selvicolturali modifiche all assetto regolamentare attuale che sarebbero necessarie per introdurre le azioni per lo scoiattolo nella prassi selvicolturale ordinaria
11 Applicazione delle linee guida Azioni di miglioramento forestale nel Parco di Montevecchia -Sottopiantumazione di specie arbustive -Diradamento di rovi ed eccessivo materiale schiantato, diradamenti selettivi -Realizzazione nuovi impianti con acero campestre, ciliegio, orniello, nocciolo Sito di intervento a Montevecchia prima della realizzazione dei lavori (gennaio 2013). Piantumazione (settembre 2013).
12 Applicazione delle linee guida Azioni di miglioramento forestale nel Parco del Ticino -sono state seguite le indicazioni del PAF -> eliminazione del ciliegio tardivo e messa a dimora di specie di interesse per lo scoiattolo rosso, densità 100 piante/ha nocciolo carpino bianco olmo Sito di intervento prima della realizzazione dei lavori (gennaio 2013). Sito di intervento dopo la realizzazione dei lavori di piantumazione (settembre 2013).
13 Incontro con i tecnici forestali Forestry education
14 Le linee guida forestali sono scaricabili dal sito nella sezione documenti
15 In collaborazione con Grazie per il vostro aiuto!
LIFE+ EC-SQUARE ROSSO SCOIATTOLO. Linee guida per la gestione degli ecosistemi. forestali per il miglioramento della qualità degli
LIFE+ EC-SQUARE ROSSO SCOIATTOLO Linee guida per la gestione degli ecosistemi forestali per il miglioramento della qualità degli habitat e l aumento della connettività per lo scoiattolo rosso Versione
DettagliStudio Associato IL DEPERIMENTO DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: IPOTESI E INTERVENTI ALLEGATI: TABELLE E GRAFICI
Studio Associato IL DEPERIMENTO DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: IPOTESI E INTERVENTI ALLEGATI: TABELLE E GRAFICI Marzo 1 PLANIMETRIA DEL BOSCO DI MACCHIA GRANDE: Individuazione dei due settori del bosco ai
DettagliLa valorizzazione degli alberi monumentali e la conservazione della biodiversità nel verde pubblico
La valorizzazione degli alberi monumentali e la conservazione della biodiversità nel verde pubblico Torino 21 novembre 2016 Andrea Ebone e Pier Giorgio Terzuolo LA TUTELA DEGLI ALBERI MONUMENTALI Art.7
DettagliI Querco-carpineti carpineti del Piemonte
I Querco-carpineti carpineti del Piemonte Perché merita occuparsene PG Terzuolo, A Canavesio Istituto per le Piante da Legno e l Ambiente - Torino Torino 29 novembre 2011 Superficie territoriale planiziale:
DettagliIL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO UN OCCASIONE COLTA DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
IL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO UN OCCASIONE COLTA DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO IL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO BONATE SOTTO Sup. territ. 594 ha Sup. a parco 116 ha MADONE
DettagliI boschi del Monte dell Ascensione in inverno
I boschi del Monte dell Ascensione in inverno Contrariamente a quanto si può pensare, il periodo migliore per apprezzare e fotografare il bosco è proprio l inverno, a maggior ragione se c è neve. Il Monte
DettagliModalità di utilizzo della scheda di valutazione degli interventi selvicolturali per la resilienza delle foreste Mediterranee
Modalità di utilizzo della scheda di valutazione degli interventi selvicolturali per la resilienza delle foreste Mediterranee Federico G. Maetzke Università di Palermo Il progetto RESILFORMED L Obiettivo
DettagliPubblicato sul BURL n. 27 Serie Avvisi e Concorsi del in vigore dal
REGOLAMENTO PER IL TAGLIO ORDINARIO DELLE PIANTE ARBOREE ISOLATE, DELLE SIEPI, DEI FILARI, DELLE FASCE ALBERATE E DEI BOSCHETTI NEL PARCO REGIONALE DI MONTEVECCHIA E VALLE DEL CURONE IN ATTUAZIONE DELL
DettagliDI INTERVENTO. Comune di Cafasse. -PREscRrzroNr PROGETTO. commitrenre, Floema. Provincia di Torino comung di Gafassg. I. -ffi.
commitrenre, Provincia di Torino comung di Gafassg Comune di Cafasse PROGETTO DI INTERVENTO Oggetto: Utilizzazione del soprassuo/o di proprietd comunale Presso il campo spo rtivo oattuerofrrirot lmtm..re{io
DettagliLe compensazioni realizzate nell ambito delle Convezioni tra Parco del Ticino, SEA, ERSAF
Seminario tecnico 12 giugno 2013 Uso dei proventi delle sanzioni e delle compensazioni ambientali Le compensazioni realizzate nell ambito delle Convezioni tra Parco del Ticino, SEA, ERSAF Roberto Musmeci
DettagliClasse Colturale A - Fustaia di faggio di produzione PIANO DEI TAGLI E DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO
Classe Colturale A - Fustaia di faggio di produzione PIANO DEI TAGLI E DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO N / 32 A) taglio di sementazione e liberazione nuclei di novellame 7 80 560 B) taglio di avviamento
DettagliFondazione Universitaria. Azienda Agraria. terreni del. Collegio Pio della Sapienza REGIONE UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI MARSCIANO
REGIONE UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI MARSCIANO COMUNE DI PIEGARO Fondazione Universitaria Azienda Agraria terreni del Collegio Pio della Sapienza CATALOGO VENDITA PRIMO BIENNIO gennaio 2013 Marco
DettagliDistribuzione dei cedui in Italia Superficie dei cedui per specie (%)
Distribuzione dei cedui in Italia Superficie dei cedui per specie (%) Castagno 17,6 Faggio 14,4 Querce decidue 19,4 Querce sempreverdi 5,5 Carpino 11,6 Altre latifoglie 21,9 Cedui coniferati 2,9 Il governo
DettagliTavola rotonda. Bosco ceduo : un governo per le risorse del territorio. Selvicoltura dei boschi cedui: principi e innovazioni
Foresta per la società. La società delle foreste Innovazione nel settore forestale per uno sviluppo sostenibile Città di Castello (PG) 21 ottobre 2011 Tavola rotonda Bosco ceduo : un governo per le risorse
DettagliBIODIVERSITA E GESTIONE FORESTALE
BIODIVERSITA E GESTIONE FORESTALE Gestione e tutela, criticità ed opportunità: il punto di vista dei selvicoltori Una breve presentazione A.R.I.B.L. è un associazione senza scopo di lucro, nata del 2003
DettagliAnalisi delle biomasse legnose e degli assortimenti ritraibili dai boschi di proprietà pubblica
Bioenerwood - Ormea, 15 Marzo 2013 Analisi delle biomasse legnose e degli assortimenti ritraibili dai boschi di proprietà pubblica a) Alta Val Tanaro (Ormea, Briga Alta e Frabosa Soprana) b) Alta Valle
DettagliINFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE
REGIONE BASILICATA Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Nome del Sito Codice SIC Serra di Calvello IT9210240 RETE NATURA 2000 Rilevatori / data Falconeri Giuseppe, Ferraro Luciano
DettagliPIANO AMBIENTALE DEL PARCO DELLA ROCCA DEL GARDA
PIANO AMBIENTALE DEL PARCO DELLA ROCCA DEL GARDA Allegati Responsabili dei Comuni Comune di Bardolino: Dr. Davide Lonardi Comune di Garda: Arch. Giorgio Zumiani Coordinatore: Arch. Giorgio Zumiani Gruppo
DettagliPIANO DI INDIRIZZO FORESTALE
PROVINCIA DI COMO Regione Lombardia PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE l.r. 5.12.2008, n. 31 - art. 47, comma 2 INDIRIZZI SELVICOLTURALI APPROVAZIONE DEFINITIVA A SEGUITO DEL PARERE OBBLIGATORIO DI REGIONE LOMBARDIA
DettagliDall incarico all autorizzazione dell intervento
A.A. 2012/2013 Cantieri forestali Dall incarico all autorizzazione dell intervento Dott. for. Luca Calienno Email: calienno.luca@gmail.com Primo contatto informale Visure catastali per nominativo ed eventuale
DettagliSUNLIFE La Strategia Umbra per Natura 2000 LIFE13 NAT/IT/000371
SUNLIFE La Strategia Umbra per Natura 2000 LIFE13 NAT/IT/000371 Il ruolo di agricoltura e selvicoltura per la gestione della Rete Natura 2000 Le guide Perché delle guide La RN2000 in Umbria trae la propria
DettagliNorme Forestali della PARCO REGIONALE DI MONTEVECCHIA E VALLE DEL CURONE
Norme Forestali della PARCO REGIONALE DI MONTEVECCHIA E VALLE DEL CURONE Parte prima PARTE GENERALE (Proposta di testo coordinato con il REGOLAMENTO REGIONALE n. 5/2007) (Sono evidenziate la variazioni
DettagliLA MULTIFUNZIONALITA DEI BOSCHI
LA MULTIFUNZIONALITA DEI BOSCHI Protezione del suolo Assorbimento di CO 2 Produzione legnosa Conservazione della biodiversità Caccia Bosco Paesaggio Preservazione risorse idriche Svago e natura in ambiente
DettagliD. Delleani 1, F. Spanna 2, F. Valfrè 2, R. Caramiello 3,V. Fossa 3, R. Pelosini 4, N. Loglisci 4
Rete Fenologica Forestale: un anno di rilevamenti D. Delleani, F. Spanna, F. Valfrè, R. Caramiello,V. Fossa, R. Pelosini 4, N. Loglisci 4 Regione Piemonte - Settore Pianificazione e Gestione delle Aree
DettagliRestauro di habitat forestali in Comune di Bernate Ticino (MI). STUDIO DI FATTIBILITA
CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO Settore Vegetazione e Boschi Sviluppo sostenibile tutela della biodiversità e dell ambiente, qualità della vita Restauro di habitat forestali in Comune di
DettagliEsperienze di gestione della vegetazione forestale lungo le fasce fluviali
Intervento presentato il giorno 06/11/2018 al Esperienze di gestione della vegetazione forestale lungo le fasce fluviali Integrazione tra servizi ecosistemici a cura di Pier Giorgio TERZUOLO e Andrea EBONE
DettagliFrancesca Ossola ERSAF Lombardia. ERSAF Ente regionale per i servizi all agricoltura e alle foreste
EXPERIENCES OF CONSERVATION AND INCREASE OF BIODIVERSITY IN FOREST PLANT PRODUCTION IN LOMBARDIA REGION CENTRO VIVAISTICO FORESTALE REGIONALE DI CURNO per la conservazione della biodiversità forestale
DettagliSelvicoltura innovativa per accrescere la biodiversità dei suoli in popolamenti artificiali di pino nero
Selvicoltura innovativa per accrescere la biodiversità dei suoli in popolamenti artificiali di pino nero Elisa Bianchetto LIFE13 BIO/IT/000282 Partenariato: Coordinatore CREA F.L. Arezzo CREA A.A. Firenze
DettagliPIANO DI INDIRIZZO FORESTALE
Provincia di Como Regione Lombardia PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE l.r. 31/2008, art. 47 - comma 2 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE della Provincia di Como per il governo generale
DettagliPROGETTO DI TAGLIO DEL LOTTO BOSCHIVO FOGLIO 1 MAPP 1
COMUNE DI BARONE CANAVESE PROGETTO DI TAGLIO DEL LOTTO BOSCHIVO FOGLIO 1 MAPP 1 RELAZIONE TECNICA E STIMA DEL VALORE DI MACCHIATICO Gennaio 2016 PROGETTISTA: Dott. Forestale Paolo TERZOLO DATI AMMINISTRATIVI
DettagliSOMMARIO 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI 2. MATRICINE 3. PIANTE MARTELLATE 4. ASSEGNO E STIMA
SOMMARIO 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI 2. MATRICINE 3. PIANTE MARTELLATE 4. ASSEGNO E STIMA 1. AREA DELL APPEZZAMENTO E RIFERIMENTI CATASTALI Il bosco oggetto di taglio è censito al
DettagliLA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale
LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 IMPRESE AGRICOLE E FORESTALI: IL PSR PER GLI INVESTIMENTI E L AMMODERNAMENTO Regione del Veneto
DettagliCedui Moderni. Prime osservazioni sullo stato attuale della selvicoltura nei boschi cedui di specie quercine e nei boschi cedui di faggio
Cedui Moderni Prime osservazioni sullo stato attuale della selvicoltura nei boschi cedui di specie quercine e nei boschi cedui di faggio Il caso del territorio dell Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve
DettagliCOMUNE DI MIRANO Bosco Parauro. Riassunto del Piano del Gestione Forestale Associazione Forestale di Pianura
COMUNE DI MIRANO Bosco Parauro Riassunto del Piano del Gestione Forestale 2015-2025 Associazione Forestale di Pianura Obiettivi del Piano di Gestione OBIETTIVO 1: Aumento delle funzioni naturalistico-ambientali
DettagliECOLOGIA DELLE PIANTE DI TASSO DELL ISOLA D ELBA. Dott.ssa Francesca Anselmi
ECOLOGIA DELLE PIANTE DI TASSO DELL ISOLA D ELBA Dott.ssa Francesca Anselmi Portoferraio, 08 ottobre 2009 Perché lo studio del tasso Taxus baccata L.: pianta estremamente antica, con complessa biologia;
DettagliCOMUNE DI FRONT LOTTO EX POLVERIERA
COMUNE DI FRONT Progetto d'intervento e stima del prezzo di macchiatico Ottobre 2017 LOTTO EX POLVERIERA Sotto lotto 2 Querco Carpineto Progettista Dott For IGOR CICCONETTI Iscrizione all'albo dei dottori
DettagliTipologie forestali e relative norme di taglio I boschi del Parco del Roccolo
LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici i Piano di Assestamento forestale Piano di Indirizzo Forestale Tipologie forestali e relative norme di taglio I boschi del Parco del Roccolo Dott.ssa
DettagliMisura Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali
Operazione 8.5.01 Misura 8.5.01 - - Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio AREE DI INTERVENTO 2 1. superfici forestali di proprietà pubblica, 2. superfici forestali di proprietà
DettagliUna siepe per Zelata
Una siepe per Zelata Ogni anno nel mese di novembre Legambiente, in collaborazione con il ministero dell Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, promuove la Festa dell albero : una giornata
DettagliNORME FORESTALI PARTICOLARI
ENTE PARCO MONTE BARRO REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI LECCO PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE DEL PARCO MONTE BARRO L.R. 31/2008 NORME FORESTALI PARTICOLARI LUGLIO 2014 REVISIONE POST CONFERENZA DI VAS DR.FOR.
DettagliMisure per mitigare gli aspetti negativi del ceduo matricinato
Misure per mitigare gli aspetti negativi del ceduo matricinato - allungamento del turno (= riduzione estensione delle tagliate) - creazione di più serie di tagli (= riduzione estensione delle tagliate)
DettagliSTUDIO SULLA FILIERA FORESTALE DEL COSSATESE E DELLA COMUNITA MONTANA PREALPI BIELLESI
Comunità Montana Prealpi Biellesi STUDIO SULLA FILIERA FORESTALE DEL COSSATESE E DELLA COMUNITA MONTANA PREALPI BIELLESI SCHEDA DI INTERVENTO N 13/33 AZIONI DI INCREMENTO DEL RISPARMIO ENERGETICO Operazione
DettagliIL MATERIALE VIVAISTICO. Paolo Camerano IPLA S.p.A Piero Belletti UniTO
IL MATERIALE VIVAISTICO Paolo Camerano IPLA S.p.A Piero Belletti UniTO ALCUNE NOTIZIE STORICHE 1873 Primi vivai forestali in Italia (2 ha) 1886 35 ha di superficie di vivai forestali 2,5 milioni di piante
DettagliENTE PARCO MONTE BARRO REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI LECCO PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE DEL PARCO MONTE BARRO L.R. 31/2008 MISURE DI PIANO
ENTE PARCO MONTE BARRO REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI LECCO PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE DEL PARCO MONTE BARRO L.R. 31/2008 MISURE DI PIANO LUGLIO 2014 REVISIONE POST CONFERENZA DI VAS DR.FOR. MICHELE
DettagliRelazione o progetto del tecnico forestale abilitato. Raggruppamento. Regolare esecuzione. tipologia di intervento. Art. 33.
Art. 33 Art. 33 Art. 31 Art. 34 Art. 35 Art. 34 Taglio del ceduo semplice matricinato nel rispetto dei turni stabiliti dal Regolamento su superfici di ampiezza inferiore a 2 ettari Taglio del ceduo semplice
DettagliRoberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura
Roberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura La filiera foresta-legno-energia nella Regione Lombardia: un capitale verde per promuovere gli obiettivi dell'agenda
DettagliGenesi ed evoluzione delle aree naturali litoranee nella Provincia di Venezia
ex Servizio Forestale di Treviso e Venezia Genesi ed evoluzione delle aree naturali litoranee nella Provincia di Venezia andrea.casarin@regione.veneto.it n. 25 operai forestali a tempo determinato su cinque
DettagliALLEGATO VI CODICI TIPI FORESTALI
ALLEGATO VI CODICI TIPI FORESTALI Categoria TIPIFORE Denominazione Alneti planiziali e montani AN11X Alneto di ontano nero st. umido Alneti planiziali e montani AN11A Alneto di ontano nero st. umido var.
DettagliCOMUNITÀ MONTANA DEL PINEROLESE
COMUNITÀ MONTANA DEL PINEROLESE C. F. e P.IVA 10195960017 Sede Legale: Via Roma n. 22 10063 Perosa Argentina (TO) Centralino unico Tel. 0121.802550 Fax 0121.802540 Sede Amministrativa: Corso J. Lombardini,
DettagliServizio Pianificazione e Gestione Rete Ecologica, Aree Protette e Vigilanza Ambientale IL REGOLAMENTO FORESTALE DELLA REGIONE PIEMONTE
IL REGOLAMENTO FORESTALE DELLA REGIONE PIEMONTE E UN BOSCO? DEFINIZIONE DI BOSCO (L.R.4/2009 e smi) Superficie > 2000 mq e larghezza media > 20 m e copertura > 20% sono considerate bosco anche le aree
DettagliClasse Colturale D - Ceduo di produzione PIANO DEI TAGLI E DEGLI INTERVENTI COLTURALI
Classe Colturale D - Ceduo di produzione PIANO DEI TAGLI E DEGLI INTERVENTI COLTURALI PERIODO 1 2001-2004 2001 15 Versanti in espsosizione W-SW e S 13,00 13,00 16 Angolo NW sopra 1180m (1,5ha) e su parte
DettagliMisura M16 Cooperazione (art. 35) Sottomisura Sostegno alla stesura di piani di gestione forestale o strumenti equivalenti
Criteri di selezione delle tipologie di intervento del PSR Campania 214/22 ed 2. Misura M16 Cooperazione (art. ) Sottomisura 16.8 - Sostegno alla stesura di piani di gestione forestale o strumenti equivalenti
DettagliGestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG
Workshop sulla gestione delle aree transfrontaliere italo-slovene Natura 2000 Gestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG Venzone, 19 febbraio 2015 dott. Giuseppe
DettagliCOMUNE DI CAMERI. Il taglio dei boschi: pratiche e permessi in Piemonte
Il taglio dei boschi: pratiche e permessi in Piemonte Cameri, 17 dicembre 2015 Cos è un bosco? La legge forestale piemontese definisce il bosco i terreni coperti da vegetazione forestale arborea associata
DettagliForme di governo del bosco
Forme di governo del bosco Fustaia: prevale la rinnovazione gamica Ceduo: prevale la rinnovazione agamica Ceduo composto: vengono utilizzati entrambe i tipi di rinnovazione Superficie forestale italiana
DettagliBilanci di CO 2 nella gestione delle foreste piemontesi. Franco Molteni
Sostenibilita' ed efficienza dell'energia da biomasse in Piemonte c/o presso Centro congressi Torino Incontra 17 novembre 2011 - Torino Bilanci di CO 2 nella gestione delle foreste piemontesi Franco Molteni
DettagliProvincia di Torino Comune di Cafasse. Comune di Cafasse PROGETTO DI INTERVENTO
Committente: Provincia di Torino Comune di Cafasse Comune di Cafasse PROGETTO DI INTERVENTO Oggetto: Utilizzazione del soprassuolo di proprietà comunale presso il campo sportivo CODICE OPERA P/0222 CL
DettagliObiettivi operativi Linee di attività Indicatori. Riferimento cod. prog A Riferimento cod. prog A
COMPLESSO: DEL CASTAGNO Obiettivi operativi Linee di attività Indicatori Target attesi al con Kamo, mediante la messa a dimora di piantine di specie forestali. rimboschite 40 ha Operazioni post-impianto
DettagliSulmona (AQ), 13 settembre Per una selvicoltura prossima alla natura
Sulmona (AQ), 13 settembre 2017 BOSCHI E FORESTE TRA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA, ECOSERVIZI E PRODUZIONE DI BENI NEI PARCHI NAZIONALI DELL APPENNINO Gli interventi forestali nei Siti Natura 2000
DettagliIl deperimento dei Querco-carpineti planiziali: situazione attuale e indirizzi di gestione
Il deperimento dei Querco-carpineti planiziali: situazione attuale e indirizzi di gestione Gestione integrata dei querco-carpineti planiziali in deperimento: prove pratiche di applicazione del taglio a
DettagliAllegato 2. Specificazioni normative per gli interventi nelle aree boscate o nei boschi
COMUNE DI MONTECARLO REGOLAMENTO URBANISTICO Revisione quinquennale art. 55 L.R. 03.01.2005 n. 1 Disposizioni Normative Allegato 2. Specificazioni normative per gli interventi nelle aree boscate o nei
DettagliMANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)
Comune di Foggia Provincia di Foggia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Progetto LIFE Natura N.LIFE09NAT/IT/000149 Conservazione e ripristino
DettagliLIFE+ Bosco Incoronata:
LA GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLE PRATERIE ARIDE NEI SITI NATURA 2000 Il progetto LIFE RI.CO.PR.I. e confronti con altre esperienze Giovedì 26 Marzo 2015, Roma LIFE+ Bosco Incoronata: storia, conservazione
DettagliIl diradamento selettivo: tecnica e modalità attuative. Paolo Cantiani CREA Centro di ricerca per le Foreste e il Legno
Il diradamento selettivo: tecnica e modalità attuative Paolo Cantiani CREA Centro di ricerca per le Foreste e il Legno Negli ultimi anni la selvicoltura è diventata molto teorica e filosogeggiante Normative
DettagliLIFE IP GESTIRE 2020: azioni di tutela della biodiversità forestale
LIFE IP GESTIRE 2020: azioni di tutela della biodiversità forestale CONSERVAZIONE BIODIVERSITA FORESTALE In Lombardia la superfice forestale è circa 626.000 ha (Rapporto Stato Foreste 2015) Il 19% (circa
DettagliMERCATI LOCALI DEL CARBONIO E SFIDE GLOBALI Centro Congressi Torino Incontra novembre 2011
MERCATI LOCALI DEL CARBONIO E SFIDE GLOBALI Centro Congressi Torino Incontra 15-16 novembre 2011 Bilanci CO2 di progetti forestali in Piemonte Guido Blanchard, dottore forestale, consulente FA Approfondimenti
DettagliRELAZIONE PRELIMINARE DEL PIANO DI GESTIONE FORESTALE P.G.F.
RELAZIONE PRELIMINARE DEL PIANO DI GESTIONE FORESTALE P.G.F. 1. BENEFICIARIO Soggetto pubblico o privato capofila Composizione dell aggregazione costituita o da costituirsi Componente n.1 Componente n.2
DettagliForeste appenniniche, limiti ed opportunità per lo sviluppo economico locale. Marcello Miozzo, D.R.E.Am. Italia
Foreste appenniniche, limiti ed opportunità per lo sviluppo economico locale Marcello Miozzo, D.R.E.Am. Italia Foreste e aree interne presentano una buona corrispondenza La strategia delle aree interne
DettagliAllegato alla delibera C.d.P. n. 18 del
REGOLAMENTO PER IL TAGLIO ORDINARIO DELLE PIANTE ARBOREE ISOLATE, DELLE SIEPI, DEI FILARI, DELLE FASCE ALBERATE E DEI BOSCHETTI NEL PARCO REGIONALE DI MONTEVECCHIA E VALLE DEL CURONE, IN ATTUAZIONE DELL
Dettaglipagamenti per interventi silvo Il Bando per la misura 225: ambientali Regione Toscana Direzione Competitività del Sistema Regionale e
Regione Toscana Direzione Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Il Bando per la misura 225: pagamenti per interventi silvo ambientali Dott. Giovanni Filiani Settore Programmazione
DettagliTAVOLE STEREOMETRICHE TA DEI PIANI DI GESTIONE FORESTALE ALE DELL REGIONE CAMPANIA
1 TAVOLE STEREOMETRICHE TA DEI PIANI DI GESTIONE FORESTALE ALE DELL REGIONE CAMPANIA DELLA Integrazione alla prima edizione Marzo 2018 2 Regione Campania Assessorato Agricoltura Direzione Generale per
DettagliLe Linee guida regionali sulla gestione della vegetazione ripariale
LA GESTIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIALE TRA RISCHIO IDRAULICO, TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E DEL PAESAGGIO Le Linee guida regionali sulla gestione della vegetazione ripariale Enzo Valbonesi Francesco Besio
DettagliCAMMINAFORESTE LOMBARDIA 2017
CAMMINAFORESTE LOMBARDIA 2017 Verso il Libro Verde delle Foreste. Foreste, riserve, aree protette: a tutela della biodiversità Museo del Parco Alto Garda Bresciano Località Prabione Tignale (BS) Martedì,
DettagliOlona entra in Città. RIQUALIFICAZIONE ECOLOGICA DEL FONTANILE SERBELLONI F. Radrizzani - B. Raimondi (IDROGEA SERVIZI SRL)
Ricostruzione del corridoio ecologico fluviale nel tessuto metropolitano denso Realizzazione RIQUALIFICAZIONE ECOLOGICA DEL FONTANILE SERBELLONI F. Radrizzani - B. Raimondi (IDROGEA SERVIZI SRL) Un progetto
DettagliProgetto strategico n.iii Renerfor. Conferenza finale Aosta 9 maggio 2013
Progetto strategico n.iii Renerfor Conferenza finale Aosta 9 maggio 213 DALLA ZONIZZAZIONE FORESTALE ALLA GESTIONE ENERGETICA SOSTENIBILE DELLA BIOMASSA: MODELLO DI IMPLEMENTAZIONE DELLA FILIERA DEL CIPPATO
DettagliLe conversioni. Per conversione di un bosco si intende il cambiamento di forma di governo CEDUO COMPOSTO
Le conversioni Per conversione di un bosco si intende il cambiamento di forma di governo CEDUO MATRICINATO FUSTAIA CEDUO COMPOSTO Lo spessore della freccia indica con quale frequenza ciascun tipo di conversione
Dettagli- Piano Forestale Tombolo II Università di Pisa - FORMAZIONI COLTURALI
PARTICELLA n. 1 SUPERF. TOTALE ha 1.98 Bosco misto di Pino domestico e Latifoglie varie ETÀ PREVALENTE: anni 116 SUPERF. TOTALE ha 1.98 SUPERF. TARE ha 0.00 SUPERF. NETTA ha 1.98 DESCRIZIONE: Fustaia mista
DettagliDICHIARAZIONE DI TAGLIO
DIPARTIMENTO DIFESA DEL SUOLO E FORESTE SEZIONE BACINO IDROGRAFICO ADIGE PO- SEZIONE DI VERONA Piazzale Cadorna, 2 37126 VERONA DICHIARAZIONE DI TAGLIO ai sensi dell articolo 23 della L.R. 13.09.1978,
DettagliI tagli successivi. Tagli successivi
I tagli successivi Con il trattamento a tagli successivi, il popolamento giunto alla maturità economica viene asportato tramite più interventi selvicolturali. La progressiva apertura del popolamento ha
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA
FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA UFFICIO AVIFAUNA MIGRATORIA Dott. Michele Sorrenti Milano, 27 marzo 2014 CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT DA PARTE DEI CACCIATORI DI PICCOLI PASSERIFORMI IN ITALIA SETTENTRIONALE
DettagliElenco qc identificazione risorsa. componente territorio rurale. particelle interessate (anche in parte) tipologia. norme
Elenco qc identificazione risorsa Habitat 9210* tipologia Faggete Taxus- Ilex Habitat 9180* Valloni Tilio- Acerion Habitat 91F0, 92A0, 9340, 91E0* Boschi mesofili a leccio e carpino nero - Mosaico di boschi
Dettagliallegato 1 descrizioni particellari PIANO DI ASSESTAMENTO FORESTALE DELLE PROPRIETÀ SILVOPASTORALI DEL COMUNE DI ROTONDELLA (MT) Novembre 2010
REGIONE BASILICATA PROVINCIA DI MATERA COMUNITA MONTANA BASSO SINNI COMUNE DI ROTONDELLA PIANO DI ASSESTAMENTO FORESTALE DELLE PROPRIETÀ SILVOPASTORALI DEL COMUNE DI ROTONDELLA (MT) allegato 1 descrizioni
DettagliArt. 7.2 Sistema delle aree forestali
Art. 7.2 Sistema delle aree forestali DEFINIZIONE DI AREE FORESTALI sono tutte le superfici con vegetazione arborea ed arbustiva spontanea o di origine artificiale in grado di produrre legno o altri prodotti
DettagliLA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici
Corso di formazione per guardie ecologiche volontarie Parco del Rio Vallone aprile 2011 LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici Indicazioni pratiche per i controlli sui tagli Le specie forestali
DettagliSettore Tutela della Natura e del Mare. Interventi agro-silvo-pastorali. in aree protette. (L.R. 39/00, art. 68)
Settore Tutela della Natura e del Mare Interventi agro-silvo-pastorali in aree protette (L.R. 39/00, art. 68) Quadro A Intervento Tipo di intervento (barrare solo una casella scegliendo tra quelle sottostanti)
DettagliCOMUNE DI FRONT. Progetto d'intervento e stima del prezzo di macchiatico LOTTO EX POLVERIERA
COMUNE DI FRONT Progetto d'intervento e stima del prezzo di macchiatico Ottobre 2017 LOTTO EX POLVERIERA Sotto lotto 1 Robinieto Progettista Dott For IGOR CICCONETTI Iscrizione all'albo dei dottori agronomi
DettagliLe potenzialità del settore forestale toscano per la produzione del legno da opera
24 novembre 2009 Pisa Le potenzialità del settore forestale toscano per la produzione del legno da opera Debora Salmeri Settore Programmazione forestale della Regione Toscana La Toscana dei boschi SUPERFICIE
DettagliLA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO DELLE AREE PROTETTE
LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO DELLE AREE PROTETTE UO Parchi, tutela della biodiversità DG Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Regione Lombardia marzo 2017 Art. 1 (Finalità e oggetto) 1.
DettagliIL CONSORZIO FORESTALE LARIO INTELVESE
ESPERIENZE NELL UTILIZZO DI LEGNAME DI CASTAGNO: FAI VILLA BALBIANELLO UN CASO CONCRETO DI ARREDI IN CASTAGNO CERTIFICATO PEFC A DISPOSIZIONE DEI VISITATORI CONVEGNO TRANSFRONTALIERO SAN FEDELE INTELVI
DettagliCasalecchio di Reno Verso il piano di gestione del Parco della Chiusa
FISIONOMIA E DINAMICA DEI BOSCHI E DEGLI ARBUSTETI DEL PARCO DELLA CHIUSA ANTONIO GABELLINI FOTO 1933 FOTO 1954 FOTO 1981 FOTO 2000 FOTO 2011 CLASSIFICAZIONE SEGUENDO LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIA
DettagliProgetto di valorizzazione turistico/ambientale denominato Cà del Lupo e Fondo Valle per la creazione della Foresta della Valle
COMUNE DELLA CITTA' DI CASTIGLIONE DELLE STIVIERE P L I S COLLINE MORENICHE DI CASTIGLIONE DELLE STIVIERE Progetto di valorizzazione turistico/ambientale denominato Cà del Lupo e Fondo Valle per la creazione
DettagliFA.RE.NA.IT. Provincia di Lucca Servizio Pianificazione territoriale e della mobilità, risorse naturali e politiche energetiche
Provincia di Lucca Servizio Pianificazione territoriale e della mobilità, risorse naturali e politiche energetiche FA.RE.NA.IT 28 giugno 2013 Rete Natura 2000 e agricoltura LA RETE NATURA 2000: siti di
DettagliDai Parchi alla Rete Ecologica Regionale
Dai Parchi alla Rete Ecologica Regionale Milano, 12 Marzo 2012 Tavolo Regionale sulla Rete Ecologica Attuazione della RER: le buone pratiche per la pianificazione Paolo Nastasio Alice Tanfoglio DGR 10415/09
DettagliALLEGATO _D_ Dgr n. 877 del 07/04/2009 pag. 1/8
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO _D_ Dgr n. 877 del 07/04/2009 pag. 1/8 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI AGLI ALLEGATI M e N ALLA DGR N. 199/2008 e s.m.i. Allegato M Prontuario tecnico per l impianto
DettagliVendita di legname in piedi
Regione Basilicata Comune di Pignola (PZ) Vendita di legname in piedi CATALOGO DI VENDITA Gennaio 2011 Comune di Pignola Ufficio tecnico Via Risorgimento 1 85010 Pignola (PZ) Tel 0971/620111 206 228 Scadenza
DettagliGli aiuti all imboschimento dei terreni agricoli
Regione Molise Programma di Sviluppo Rurale 2000-2006 Valutazione ex post Approfondimento tematico Gli aiuti all imboschimento dei terreni agricoli Campobasso - 24 luglio 2009 Imboschimento dei terreni
DettagliNORME PER LA GESTIONE DELLE AREE FORESTALI
NORME PER LA GESTIONE DELLE AREE FORESTALI Ai fini della salvaguardia del patrimonio forestale esistente e per una corretta attività selvicolturale, la Regione ha emanato un preciso Regolamento (Prescrizioni
Dettagli