IL PROGETTO BOSCO E LA PIANIFICAZIONE FORESTALE. Piteglio

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1 Fondazione Agraria Barone de Franceschi Associazioni di categoria Comune di Piteglio Provincia di Pistoia UNCEM Distretto Forestale Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali IL PROGETTO BOSCO E LA PIANIFICAZIONE FORESTALE Piteglio Venerdì 10 Giugno 2016 Dott. For. Katuscia Begliomini - D.R.E.Am. Italia soc. coop. agr. for.

2 Perché il PROGETTO BOSCO Criticità: - FRAMMENTAZIONE ECCESSIVA DELLE PROPRIETA ; -INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE E SCARSO INTERESSE DEI GIOVANI PROPRIETARI ; - INTERVENTI DI TAGLIO NON ECONOMICI E NON REDDITIZI; - ABBANDONO DEI BOSCHI; - INVASIONE DI SPECIE ALLOCTONE; -ABBANDONO DELLE INFRASTRUTTURE VIARIE LEGATE AL BOSCO (STRADE E PISTE, MULATTIERE.); -ABBANDONO DELLE OPERE DI REGIMAZIONE E DI CONTENIMENTO - CONSEGUENTI PROBLEMI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO

3 Come nasce il PROGETTO BOSCO Nell ambito del contesto precedentemente citato, nasce il Progetto Bosco per volontà del Comune di Piteglio e del Distretto Forestale. 15 sett PROTOCOLLO DI INTESA Provincia di Pistoia, varie associazioni che compongono il mondo produttivo pistoiese (Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltura, Confagricoltura, Legacoop), Comune di Piteglio, Distretto Forestale, UNCEM Toscana, Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, Istituto Agrario Barone De Franceschi. Gruppo di lavoro

4 Obbiettivi Individuare un area pilota nel Comune di Piteglio e/o nelle zone limitrofe e confinanti, sulla quale sperimentare un modello di collaborazione tra soggetti pubblici e privati per la ricomposizione dei fondi boschivi a fini gestionali e produttivi, oltre che di tutela e riqualificazione delle aree boscate, con ricadute importanti dal punto di vista ambientale e paesaggistico AVVISO PUBBLICO adesioni da parte di soggetti privati possessori di fondi forestali

5 Risultato delle adesioni Hanno aderito: 45 proprietari per un totale di circa 200 ha Si auspica: - Ingresso di imprese forestali; - Grandi proprietari; - Consociazione dei soggetti in forme associative (Associazione, Consorzio, contratti di rete )

6 Il BOSCO e le sue molteplici funzioni... I nostri boschi NON sono naturali ma oggetto di passate coltivazioni NECESSITANO DI GESTIONE

7 La gestione dei boschi Politiche ambientali Politiche energetiche Produzione biomasse Impresa forestale Biodiversità Paesaggio Protezione del suolo Territorio agroforestale Turismo e ricreazione Altre produzioni Politiche di sviluppo rurale Politiche per il lavoro Benessere e salute Cultura Prodotti legnosi Politiche sociali, educative Politiche forestali

8 Un po di normativa... L.R.39/00 e s.m.i. LEGGE FORESTALE «.Art.19 Soggetti consorziati ed associati 1. Al fine di ottimizzare la gestione dei boschi, la Regione incentiva la costituzione di consorzi forestali e dialtreforme diassociazionefraisoggettidicuiall`articolo18,comma1*. 2. Allo stesso fine e`, altresi`, incentivata la stipulazione degli atti di cui all`articolo 18, comma 2..» *- proprietari o possessori; imprenditori agricoli professionali iscritti agli Albi; -imprese, consorzi stabili di imprese e consorzi fra societa` cooperative di cui all`articolo 13; - coltivatori diretti singoli e associati e cooperative; - consorzi forestali ed associazioni forestali di cui all`articolo 33; - associazioni di volontariato; - associazioni di protezione - organizzazioni non lucrative di utilita` sociale - enti locali, enti pubblici, -comitati per l`amministrazione separata dei beni di uso civico(asbuc)

9 Un po di normativa... L.R.39/00 e s.m.i. Legge Forestale della Toscana «..Art.48 Pianodigestioneepianodeitagli 1.Iltagliodelboscopuò essereattuatosullabasediun pianodigestionedelladurata minimadidieci anni che preveda fra l altro: a) la coltura e l assestamento dei boschi; b) ilpianodeitaglielaripresa legnosa; c) le opere connesse all attività forestale. 2.Iltagliodelboscopuòesserealtresìattuatosullabasediunpianopluriennaledeitaglidelladurata minima di cinque anni 4. Il regolamento forestale disciplina le modalità per la redazione del piano di gestione e del piano dei tagli. 5. Il piano dei tagli, eventualmente ricompreso nel piano di gestione, è obbligatorio per le superfici boscate di un corpo aziendale che comprende boschi, come definiti dall articolo 3 comma 1, di superficie accorpata superiore a 100 ettari. 6. Il piano di gestione e il piano dei tagli possono, per esigenze motivate, prevedere interventi in deroga alle disposizioni del regolamento forestale secondo quanto indicato dal regolamento stesso..»

10 Un po di normativa... Regolamento 8 agosto 2003, n. 48/R Regolamento Forestale della Toscana «..Art.10 Disposizioni generali per l'esecuzione dei tagli boschivi 1. L'attuazione di qualunque taglio boschivo, di utilizzazione o ad ogni altro scopo destinato, è subordinata ad autorizzazione, fatti salvi i casi per i quali il presente regolamento prevede la presentazionedidichiarazioneeicasidicuialcomma L'attuazione dei tagli boschivi previsti nei piani dei tagli o nei piani di gestione di foreste pubbliche o private, regolarmente approvati ed in corso di validità, è soggetta a dichiarazione. La dichiarazione ha validità per l anno silvano in cui viene presentata e per quello successivo. La dichiarazione è presentata all ente nel cui territorio ricade il taglio boschivo. I tagli sono eseguiti in conformità a quanto previsto e autorizzato dal piano. L'ente competente può dettare prescrizioni integrative qualora dopo l'approvazione del piano siano intervenute sostanziali variazione delle condizioni dei luoghi.

11 ILaProgetti del Territorio GESTIONE del BOSCO Diretti EFFETTI della GESTIONE DEL BOSCO Indiretti (di pubblico interesse) PERMETTE una scelta ragionata degli obbiettivi da raggiungere in termini di ripresa, massa prelevata e forme di trattamento SI MANTIENE IL PRESIDIO DEL TERRITORIO SI MANTENGONO LE INFRASTRUTTURE PRESENTI SI DIMINUISCE IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

12 La Pianificazione Forestale - Contenuti dei Piani Regolamento 8 agosto 2003, n. 48/R Regolamento Forestale della Toscana Art. 44 Pianodigestioneepianodeitagli 1. Ai fini della gestione dei boschi e dell'esecuzione di tagli boschivi, possono essere sottoposti all'approvazione dell'ente competente di cui all'articolo 6, comma 1 (28) i piani di gestione della durata minimadidiecianniemassimadiquindici anni... I piani di gestione e i piani dei tagli sono redatti nel rispetto degli obiettivi di cui all' articolo 1, comma 2, lettera c) della legge forestale e delle finalità dell' articolo 2 della stessa legge e, ai fini della regolamentazione dei tagli, assumono la valenza di piani di assestamento. I piani di gestione devono contenere l'individuazione, su carta topografica della scala minima 1 a e su carta catastale, di tutta la superficie boschiva aziendale e almeno: a) la suddivisione planimetrica delle superfici boschive oggetto del piano, distinte, secondo la tipologia forestale della Regione Toscana, in particelle di caratteristiche omogenee per composizione, classi cronologiche e forma di governo dei boschi con eventuale ulteriore suddivisione in funzione delle caratteristiche stazionali.

13 I piani di gestione devono contenere l'individuazione, su carta topografica della scala minima 1 a e su carta catastale,di tutta la superficie boschiva aziendale e almeno: a) la suddivisione planimetrica delle superfici boschive oggetto del piano, distinte, secondo la tipologia forestale della Regione Toscana, in particelle di caratteristiche omogenee b) la descrizione generale e particellare relativa alle caratteristiche stazionali e delle superfici boscate oggetto del piano. Per i boschi cedui è sufficiente una descrizione relativa alla composizione, età, sviluppo, stato di conservazione e una stima della massa legnosa dei soprassuoli, mentre per i boschi di alto fusto destinati alla produzione legnosa devono essere indicati anche i dati relativiaiprincipali caratteri dendrometrici e delle masse legnose presenti, entrambi riferiti all'attualità ed all'anno di taglio, prima e dopo l'intervento; c) le scelte gestionali per ciascuna particella o sottoparticella; d) il programma dei tagli da eseguire, con individuazione planimetrica delle aree interessate in ogni anno silvano (30) di validità del piano, determinazione della ripresa legnosa e descrizione delle modalità di taglio e di esbosco nonché quelle di rinnovazione; e) il rilievo della viabilità presente e progettazione di massima degli eventuali interventi di manutenzione, ripristino e nuova realizzazione della viabilità e delle altre opere connesse ai tagli di cui alla sezione VI, in rapporto ai tagli previsti; f) l'individuazione e la progettazione di massima degli ulteriori interventi finalizzati ad altre attività svolte nei soprassuoli forestali, quali fruizione turistica, allevamento faunistico, difesa dagli incendi e attività venatoria. f bis) il riepilogo, con evidenziate le motivazioni selvicolturali e le valutazioni di natura idrogeologica e ambientale, in apposita tabella che elenchi le particelle interessate: dagli interventi in deroga ai sensi del comma 7; dai tagli boschivi per i quali il presente regolamento prevede l autorizzazione quando effettuati in assenza di piano di gestione o di taglio; dai tagli boschivi che prevedono la rinnovazione artificiale del soprassuolo.

14 Il vantaggio di avere un Piano gestionale - Consente delle scelte gestionali a lungo termine tenendo in considerazione tutte le funzioni del bosco e non solo l aspetto produttivo, prendendo in considerazione le forme di governo (ceduo, fustaia, ceduo composto) e di trattamento più idonee con attenzione allo sviluppo sostenibile (ecocertificazione) 1) caratteri ecologici e genetici della o delle specie che formano il bosco 2) fattori dell'ambiente fisico e biotico (descrizione stazionale) 3) caratteri del soprassuolo; 4) significato economico (quantità e qualità della produzione legnosa, assortimenti ricavabili) ed extra economico (protezione del suolo, riparo dalle valanghe, utilità per scopi ricreativi ecc.) dei prodotti e servizi forniti dal bosco. - Permette una programmazione degli interventi di taglio che, una volta approvato il Piano, necessitano di sola dichiarazione - Rileva le viabilità esistenti, ne prevede l eventuale manutenzione, prevede l eventuale apertura di nuove piste o strade, tiene conto delle condizioni orografiche che possono rendere necessaria la realizzazione di sistemi di meccanizzazione diversi (teleferiche) - Prende in considerazione i problemi legati aldissesto idrogeologicoe prevede interventi di regimazione delle acque, sistemazione di opere di presidio

15 Come procedere PROPRIETARI CHE HANNO ADERITO INGRESSO DI IMPRESE FORESTALI ASSOCIAZIONE, CONSORZIO? PRESENZA DEGLI ENTI PUBBLICI (COMUNE, UNIONE DEI COMUNI) Supporto tecnico e consulenza; Elemento di garanzia Progetto di fattibilità per la gestione Finanziamento per REDAZIONE DEL PIANO da parte di Professionisti iscritti all Ordine

16 GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO I FINANZIAMENTI SUL PIANO DI SVILUPPO RURALE

17 GRAZIE PER L ATTENZIONE.

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