Parte Seconda VII. LE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA. SCHEMI del Corso di DIRITTO PRIVATO. IL SECONDO LIBRO del CODICE CIVILE

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1 Corso di Istituzioni di diritto privato VINCENZO FRANCESCHELLI SCHEMI del Corso di DIRITTO PRIVATO - ad uso degli studenti vietata la riproduzione- (Avvertenza- Gli schemi costituiscono una traccia delle lezioni svolte. Possono servire per un ripasso della materia. Non sono sufficienti per la preparazione dell esame). Parte Seconda VII. LE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA Settima Lezione VI - SUCCESSIONI MORTIS CAUSA -Sommario: - IL LIBRO SECONDO DEL CODICE CIVILE LE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA - LA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA - LA SUCCESSIONE LEGITTIMA - LA SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI LEGITTIMARI - LA DIVISIONE - LE DONAZIONI 1. IL SECONDO LIBRO del CODICE CIVILE Il secondo libro del codice civile è intitolato Delle successioni e tratta delle successioni e delle donazioni, secondo un accostamento tradizionale. Ha struttura lineare, suddivisa in cinque Titoli Struttura del Libro II del codice civile Titolo Denominazione Articoli Titolo I Disposizioni generali sulle successioni Titolo II Delle successioni legittime Titolo III Delle successioni testamentarie Titolo IV Della divisione Titolo V Delle donazioni

2 Corso di Istituzioni di diritto privato si ha successione quando, data l esistenza di un diritto, lo stesso in conseguenza di un fatto o di un atto o di un negozio giuridico- anziché estinguersi, continua a sussistere, ma ne muta il titolare si distingue tra successione: inter vivos ---- quando la successione ha luogo tra due soggetti indipendentemente dalla morte del soggetto da cui il rapporto è derivato mortis causa ---- quando morendo un soggetto, un altro gli subentra nel fascio di rapporti del quale egli era titolare, ed ha dunque come presupposto essenziale e caratterizzante, la morte del soggetto a cui succede 2. LE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA Le successioni regolano le modalità di attribuzione dei beni dopo la morte LE SUCCESSIONI mortis causa REGOLANO LE MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEI BENI DOPO LA MORTE. IL DIRITTO ITALIANO DISTINGUE TRA SUCCESSIONE LEGITTIMA E SUCCESSIONE TESTAMENTARIA, RISERVANDO UNA QUOTA DI EREDITÀ AI LEGITTIMARI (SUCCESSIONE NECESSARIA) SUCCESSIONE LEGITTIMA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA SUCCESSIONE LEGITTIMA SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI LEGITTIMARI LA LEGGE RISERVA UNA QUOTA DELL EREDITA AI LEGITTIMARI. LA SUCCESSIONE NECESSARIA COSTITUISCE UN LIMITE ALLA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA E ALLA SUCCESSIONE LEGITTIMA 2

3 Corso di Istituzioni di diritto privato successione legittima La successione legittima è la successione che ha titolo nella legge. Quando manca del tutto o in parte un testamento, si apre la successione legittima. successione testamentaria La successione testamentaria è la successione che ha titolo nel testamento. (successione necessaria) La legge riserva una quota di eredità al coniuge, ai figli legittimi e naturali e agli ascendenti legittimi. La quota riservata ai legittimari rappresenta un limite alla capacità di disporre del testatore, o all applicazione delle norme sulla successione legittima 3. APERTURA della SUCCESSIONE accettazione rappresentazione la successione si apre al momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto SUCCESSIONI E DONAZIONI A NORMA DELL ART. 456 LA SUCCESSIONE SI APRE AL MOMENTO DELLA MORTE, NEL LUOGO DELL ULTIMO DOMICILIO DEL DEFUNTO. L EREDITÀ SI ACQUISTA CON L ACCETTAZIONE (ART. 459). L EFFETTO DELL ACCETTAZIONE RISALE AL MOMENTO NEL QUALE SI È APERTA LA SUCCESSIONE. Apertura della successione: momento della morte del de cuius successione: successione testamentaria successione legittima + norme sulla successione necessaria o dei legittimari Apertura della successione e accettazione dell'eredità L'eredità si acquista con l'accettazione (459). L'effetto dell'accettazione risale al momento nel quale si è aperta la successione. L'eredità può essere accettata puramente e semplicemente o con beneficio d'inventario (470). L'accettazione col beneficio di inventario può farsi nonostante qualunque divieto del testatore. ACCETTAZIONE SEMPLICE CON BENEFICIO DI INVENTARIO 3

4 Corso di Istituzioni di diritto privato ESPRESSA ESPRESSA (art. 475) L accettazione è espressa quando in un atto pubblico o in una scrittura privata, il chiamato all eredità ha dichiarato di accettarla, oppure ha assunto il titolo di erede ACCETTAZIONE accettazione TACITA TACITA (art.476) L accettazione è tacita quando il chiamato all eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede. la RAPPRESENTAZIONE La rappresentazione fa subentrare i discendenti legittimi o naturali nel luogo e nel grado del loro ascendente, in tutti i casi in cui questi non può o non vuole accettare l'eredità o il legato (art. 467) 4. La SUCCESSIONE TESTAMENTARIA La successione testamentaria è la successione che ha titolo nel testamento 1.- SUCCESSIONE TESTAMENTARIA SUCCESSIONE LEGITTIMA SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI LEGITTIMARI La successione testamentaria è la successione che ha titolo nel testamento. Il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse (art. 587) 4

5 Corso di Istituzioni di diritto privato IL TESTAMENTO IL TESTAMENTO È UN ATTO REVOCABILE con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse (art. 587) Le disposizioni testamentarie possono essere a titolo universale (eredità) a titolo particolare (legato) SUCCESSIONI E DONAZIONI EREDE (eredità) LEGATARIO (legato) A titolo universale: (erede) l erede riceve l universalità o una frazione dei beni del de cuius e risponde dei debiti anche col proprio patrimonio A titolo particolare: (legato) il legatario riceve un bene determinato: non risponde degli eventuali debiti TESTAMENTO È erede chi è stato istituito per l universalità dei beni o per una quota di essi È legatario chi ha ricevuto un bene specifico Il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse (art. 587) TESTAMENTO di ISABEL LA CATOLICA - Eduardo Rosales. Museo del Prado 5

6 Corso di Istituzioni di diritto privato CAPACITÀ DI DISPORRE PER TESTAMENTO (art. 591) Per fare testamento occorre la piena capacità di intendere e di volere. Possono quindi disporre per testamento tutti coloro che non sono dichiarati incapaci dalla legge. Sono incapaci di testare i minorenni e gli interdetti per infermità di mente. 5. DELLA FORMA DEI TESTAMENTI testamento olografo e testamento per atto di notaio DELLA FORMA DEI TESTAMENTI (601) Le forme ordinarie di testamento sono il testamento olografo e il testamento per atto di notaio (601). Il testamento per atto di notaio è pubblico o segreto LE FORME DI TESTAMENTO SONO IL TESTAMENTO OLOGRAFO E IL TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO (ART. 601). IL TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO È PUBBLICO O SEGRETO. SUCCESSIONE TESTAMENTARIA TESTAMENTO OLOGRAFO PER ATTO DI NOTAIO TESTAMENTO PUBBLICO TESTAMENTO SEGRETO TESTAMENTO OLOGRAFO TESTAMENTO PUBBLICO TESTAMENTO SEGRETO 6

7 Corso di Istituzioni di diritto privato TESTAMENTO OLOGRAFO TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO: TESTAMENTO PUBBLICO O SEGRETO Il testamento olografo (602) deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore. La sottoscrizione deve essere posta alla fine delle disposizioni. Se anche non è fatta indicando nome e cognome, è tuttavia valida quando designa con certezza la persona del testatore. testamento per atto di notaio (art. 601). Il testamento per atto di notaio è pubblico o segreto TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO: TESTAMENTO PUBBLICO TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO TESTAMENTO PUBBLICO TESTAMENTO SEGRETO Il testamento pubblico (art.603) è ricevuto dal notaio in presenza di due testimoni. Il testatore dichiara al notaio la sua volontà, la quale è ridotta in iscritto a cura del notaio stesso. Questi dà lettura del testamento al testatore in presenza dei testimoni. Di ciascuna di tali formalità è fatta menzione nel testamento. TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO: TESTAMENTO SEGRETO Il testamento segreto (art. 604) può essere scritto dal testatore o da un terzo. Se è scritto dal testatore, deve essere sottoscritto da lui alla fine delle disposizioni. Se è scritto in tutto o in parte da altri, o se è scritto con mezzi meccanici, deve portare la sottoscrizione del testatore anche in ciascun mezzo foglio, unito o separato. Una volta completato, il testamento segreto viene sigillato e consegnato al notaio che redige l atto di ricevimento in cui, in particolare, viene indicato il fatto della consegna e menzionata la dichiarazione resa da parte del testatore che nel plico sigillato è contenuto il suo testamento. SUCCESSIONE TESTAMENTARIA Il de cuius ha lasciato un testamento testamento: negozio giuridico unilaterale revocabile olografo: scritto, datato e sottoscritto di mano dal testatore pubblico: scritto dal notaio dopo che il testatore gli ha esposto le sue ultime volontà davanti a due testimoni. Lo sottoscrivono testatore, testimoni e notaio segreto: scritto in un qualunque foglio anche da persona diversa dal testatore; questi in persona, davanti a due testimoni, consegna il foglio chiuso ad un notaio, annotando all esterno tutte le formalità compiute davanti al notaio olografo e segreto: pubblicati davanti ad un notaio dopo l apertura della successione annullamento: richiedibile entro 5 anni dall esecuzione delle disposizioni testamentarie 7

8 Corso di Istituzioni di diritto privato TESTAMENTI SPECIALI Sono legati a particolari situazioni quali: CALAMITA PUBBLICHE: il testamento può essere ricevuto dal Giudice di Pace, dal Sindaco o dall Assessore che ne fa le veci; NAVIGAZIONE MARITTIMA O AEREA: il testamento può essere ricevuto dal Comandante della nave o dell aereo; MILITARI IN TEMPO DI GUERRA: il testamento può essere ricevuto da un Ufficiale, dal Cappellano Militare o da un Ufficiale della Croce Rossa 6. LIBERTA DI TESTARE favor testamenti L'ordinamento protegge la libertà di testare fino al momento della morte La libertà di testare e i patti successori La libertà di testare e i patti successori L'ordinamento protegge la libertà di testare fino al momento della morte. Questo principio è saldamente espresso nella revocabilità del testamento contenuta nella stessa nozione di testamento di cui all'art. 587 ( Il testamento è un atto revocabile ). Il testatore è libero di cambiare idea in ogni momento Sono vietati i patti successori. Dispone l'art. 458 che è nulla ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione. È del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta, o rinunzia ai medesimi. Allo stesso modo l'ordinamento vieta il testamento congiunto o reciproco (ti nomino mio erede, se tu, a tua volta, mi nomini erede). Il favor testamenti il testamento come negozio giuridico è caratterizzato da un particolare favore (favor testamenti). l'art. 634 dispone che, nelle disposizioni testamentarie, si considerino non apposte le condizioni impossibili e quelle contrarie a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume 8

9 Corso di Istituzioni di diritto privato Dopo aver firmato il testamento Troy Phelan, uno degli uomini più ricchi del mondo, si toglie la vita. Le mogli e i numerosi figli attendono l'eredità per saldare i debiti esorbitanti contratti in attesa di diventare ricchi. Ma l'eccentrico vecchio ha preparato loro una sorpresa, le sue ultime volontà infatti riassumono tutte le controversie legali e affettive della sua vita. TESTAMENTO OLOGRAFO E VALIDA QUESTA DISPOSIZIONE TESTAMENTARIA???? Non lascio nulla a quello sciagurato di mio figlio. TESTAMENTO OLOGRAFO E VALIDA QUESTA DISPOSIZIONE TESTAMENTARIA???? 7. La SUCCESSIONE LEGITTIMA La successione legittima si apre quando manca in tutto o in parte il testamento SUCCESSIONE TESTAMENTARIA 2. SUCCESSIONE LEGITTIMA SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI LEGITTIMARI La successione legittima è la successione che ha titolo nella legge. Quando manca del tutto o in parte un testamento, si apre la successione legittima. Sono eredi legittimi il coniuge, i discendenti, gli ascendenti legittimi, i collaterali, gli altri parenti entro il sesto grado e, in mancanza di altri successibili, lo Stato 9

10 Corso di Istituzioni di diritto privato SUCCESSIONE LEGITTIMA SUCCESSIONE LEGITTIMA Quando manca in tutto o in parte la volontà del de cuius: testamento mancante o nullo, se non dispone completamente del patrimonio l. 151/1975: riforma del diritto di famiglia famiglia: parenti fino al 6 grado esprime le quote spettanti ai suscettibili riconosciuti La successione legittima si apre quando manca in tutto o in parte il testamento. Manca una disposizione di volontà mortis causa che indichi come attribuire e a chi attribuire il patrimonio lasciato dal de cuius Mancando una disposizione di volontà del de cuius provvede la legge, che indica i successibili SUCCESSIONE LEGITTIMA SUCCESSIONE LEGITTIMA Secondo l impostazione classica alla base della successione legittima v è un testamento presunto. la successione legittima sarebbe espressione della volontà tacita del de cuius Oggi la teoria prevalente vede le norme sulla successione legittima come norme suppletive la successione legittima può essere definita come l insieme delle norme suppletive derogabili dalla volontà privata attraverso il testamento CATEGORIE DEI SUCCESSIBILI CONIUGE DISCENDENTI ASCENDENTI COLLATERALI ALTRI PARENTI LO STATO 10

11 Corso di Istituzioni di diritto privato LE QUOTE DI EREDITA NELLA SUCCESSIONE LEGITTIMA Coniuge da solo : tutta l eredità Coniuge + 1 figlio : ½ per ognuno Coniuge + 2 figli (o più): 1/3 al coniuge ed i 2/3 ai figli in parti uguali: Coniuge + ascendenti, fratelli e sorelle del defunto: 2/3 dell eredità al coniuge ed 1/3 da divedersi fra gli altri 1 Figlio da solo: tutta l eredità 1 Figlio + Coniuge: ½ ciascuno; 2 Figli (o più) da soli: tutta l eredità da dividersi in parti uguali; 2 Figli (o più) + Coniuge: 2/3 dell eredità da dividersi in parti uguali Ascendenti padre e madre (succedono solo se non ci sono di figli): tutta l eredità se concorrono da soli; 1/3 se concorrono con il coniuge; 1/2 dell eredità se concorrono con fratelli e sorelle Nonni (succedono solo se mancano figli o genitori del defunto): tutta l eredità se sono da soli; 1/3 dell eredità se concorrono con il coniuge; ¼ dell eredità se concorrono con fratelli e sorelle; Fratelli e sorelle: tutta l eredità da dividersi in parti uguali se sono soli; ½ dell eredità da dividersi in parti uguali se concorrono con i genitori del defunto; 1/3 dell eredità se concorrono con il coniuge; ¾ dell eredità da dividersi fra loro se concorrono con gli ascendenti (nonni) del defunto. Altri parenti (zii, cugini): tutta l eredità da dividersi in parti uguali fra loro Successione dello Stato In mancanza di altri successibili, l eredità è devoluta allo Stato (586). L acquisto si opera di diritto senza bisogno di accettazione e non può farsi luogo e rinunzia. Lo Stato non risponde dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquistati. La successione dello Stato come ultimo dei successibili si giustifica secondo il principio che non vi può essere un bene senza proprietario, ne cives ad arma ruant. 8. La SUCCESSIONE NECESSARIA o dei legittimari La successione necessaria è la successione che si ha contro la volontà del testatore SUCCESSIONE TESTAMENTARIA SUCCESSIONE LEGITTIMA 3. SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI LEGITTIMARI Natura della successione necessaria La legge riserva una quota di eredità al coniuge, ai figli e agli ascendenti. La quota riservata ai legittimari rappresenta un limite alla capacità di disporre del testatore, o all applicazione delle norme sulla successione legittima. La successione dei legittimari non costituisce un terzo tipo di successione, si invece un limite alla successione testamentaria o alla successione legittima La successione necessaria è la successione che si ha contro la volontà del testatore. La quota riservata ai legittimari rappresenta un limite della successione legittima, ovvero delle disposizioni testamentarie 11

12 Corso di Istituzioni di diritto privato SUCCESSIONE NECESSARIA Il de cuius ha fatto testamento ma ha pretermesso parenti ai quali la legge riconosce una quota dell eredità Senza testamento, ma con donazioni tali da ledere il diritto di successione dei parenti Legittimari: hanno diritto ad una quota di riserva o legittima, mai maggiore a ¾ del patrimonio La successione necessaria è quella successione che si ha contro la volontà del testatore. La quota riservata ai legittimari rappresenta un limite della successione legittima, ovvero delle disposizioni testamentarie (Cass. civ., sez. II, 24 giugno 1996, n. 5832) I legittimari (art. 536). Le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione sono: il coniuge, i figli, gli ascendenti legittimi. Occorre tenere presente che tutti i legittimari sono anche eredi legittimi, mentre non è vero il contrario: non tutti gli eredi legittimi sono legittimari. LEGITTIMARI I LEGITTIMARI CONIUGE DISCENDENTI ASCENDENTI IL CONIUGE I FIGLI GLI ASCENDENTI 12

13 Corso di Istituzioni di diritto privato Riserva a favore dei figli legittimi (537). Riserva a favore degli ascendenti legittimi (538). Se chi muore non lascia figli, ma ascendenti, a favore di questi è riservato un terzo del patrimonio, salvo quanto disposto dall articolo 544. In caso di pluralità di ascendenti, la riserva è ripartita tra i medesimi secondo i criteri previsti dall articolo 569 Concorso di coniuge e figli (542). Se chi muore lascia, oltre al coniuge, un solo figlio,, a quest ultimo è riservato un terzo del patrimonio ed un altro terzo spetta al coniuge. Concorso di ascendenti legittimi e coniuge (544). Quando chi muore non lascia figli, ma ascendenti e il coniuge, a quest ultimo è riservata la metà del patrimonio ed agli ascendenti un quarto. In caso di pluralità di ascendenti, la quota di riserva ad essi attribuita ai sensi del precedente comma è ripartita tra i medesimi secondo i criteri previsti dall articolo 569. SUCCESSIONE LEGITTIMA Categoria dei successibili (eredi legittimi) Proprietà - Figli 12/12 - Un figlio 6/12 e il coniuge 6/12 - Più figli 8/12 e il coniuge 4/12 - Fratelli e sorelle 4/12 e il coniuge 8/12 - Coniuge 8/12 e altri parenti 4/12 - De cuius senza parenti, ne vi sono Tutta l eredità va parenti entro il 6 grado allo stato SUCCESSIONE NECESSARIA Legittimari Quota di riserva Quota disponibile - Un figlio solo 6/12 6/12 - Più figli 8/12 4/12 - Coniuge solo 6/12 6/12 - Un figlio 4/12 4/12 e coniuge 4/12 - Più figli 6/12 3/12 e coniuge 3/12 - Solo ascendenti legittimi 4/12 8/12 - Ascendenti legittimi 3/12 3/12 e coniuge 6/12 - Nessun legittimario - 100% 13

14 Corso di Istituzioni di diritto privato 9. La successione dei legittimari Quota disponibile e azione di riduzione La successione necessaria è la successione che si ha contro la volontà del testatore Alla base della successione necessaria v è la distinzione tra quota disponibile e quota indisponibile Quota disponibile è la quota di beni di cui il testatore può disporre Quota indisponibile è la quota riservata a un successibile. Di essa il testatore non può disporre per testamento Per determinare in concreto la misura della QUOTA DI legittima, sono prescritte tre operazioni: 1. si stimano i beni ereditari; 2. si deducono i debiti del defunto; 3. si aggiungono fittiziamente le eventuali donazioni compiute in vita dal defunto a beneficio di altre persone. Se i beni lasciati in eredità al legittimario hanno un valore inferiore alla legittima, a questo compete la cosiddetta azione di riduzione, attraverso la quale egli può far sì che i lasciti testamentari vengano ridotti proporzionalmente nella misura necessaria per reintegrare la legittima. Il legato in sostituzione di legittima (551) il legittimario può rinunciare al legato in sostituzione di legittima e chiedere la legittima Il legato in sostituzione di legittima è una attribuzione testamentaria a titolo particolare che tacita il diritto alla quota riservata del legittimario. Il legittimario che consegue il legato perde il diritto di chiedere la legittima, agendo in riduzione. Egli non acquista la qualità di erede. Legato in conto di legittima (552) E sorta di acconto sulla legittima. È una attribuzione testamentaria a titolo particolare (legato) disposta senza la dispensa dall'imputazione 10. IL PATTO DI FAMIGLIA Il patto di famiglia è un contratto con cui l'imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l'azienda ad uno o più discendenti 14

15 Corso di Istituzioni di diritto privato Il patto di famiglia è un contratto con cui, compatibilmente con le disposizioni in materia di impresa familiare e nel rispetto delle differenti tipologie societarie, l'imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l'azienda, e il titolare di partecipazioni societarie trasferisce, in tutto o in parte, le proprie quote, ad uno o più discendenti La funzione del patto di famiglia è di favorire la successione nell impresa Alla stipulazione del patto devono partecipare anche il coniuge e tutti coloro che sarebbero legittimari ove in quel momento si aprisse la successione nel patrimonio dell'imprenditore (768-quater) il contratto contenente il patto di famiglia, a pena di nullità deve essere stipulato per atto pubblico PATTO DI FAMIGLIA Il patto di famiglia è una novità introdotta dalla legge 14 febbraio 2006, n. 55. È un contratto, e, quindi, non è un testamento: tuttavia la sua funzione è quella di andare ad incidere sulla successione dell imprenditore, operando in deroga alla disciplina generale della successione necessaria. La sua funzione è di favorire la successione nell impresa. il PATTO DI FAMIGLIA 11. Il patto di famiglia è un contratto con cui l imprenditore trasferisce in tutto o in parte la sua azienda (o le sue quote di partecipazioni societarie) ad uno o più discendenti (solo discendenti e non coniuge). Questi patti debbono essere stipulati a mezzo atto pubblico cui debbono partecipare anche il coniuge e tutti coloro che sarebbero legittimari se si aprisse la successione; costoro debbono venire liquidati (salvo espressa rinunzia) in denaro o in natura dagli assegnatari dell azienda in base al valore delle quote. La DIVISIONE La comunione ereditaria cessa con la divisione 15

16 Corso di Istituzioni di diritto privato LA DIVISIONE È L ISTITUTO MEDIANTE IL QUALE SI PROVVEDE ALLO SCIOGLIMENTO DI UNA COMUNIONE. LA DIVISIONE EREDITARIA È LO STRUMENTO PER SCIOGLIERE, IN TUTTO O IN PARTE, LA COMUNIONE EREDITARIA. LA COMUNIONE EREDITARIA CESSA CON LA DIVISIONE. La divisione ereditaria è lo scioglimento della comunione ereditaria. Lo scioglimento può essere totale o parziale. Tutti i coeredi possono sempre domandare la divisione COMMUNIO EST MATER RIXARUM Il codice civile regola le norme della comunione ereditaria nel Titolo IV del Libro III, (art.li ). La particolare attenzione che il legislatore dedica alla divisione ereditaria si spiega, oltre che per ovvie ragioni di importanza pratica ogni successione comporta una divisione - anche perché esse hanno natura paradigmatica. Ai sensi dell art. 1116, alla divisione delle cose comuni si applicano le norme sulla divisione dell eredità. In altre parole, le norme che il legislatore detta in relazione alla divisione ereditaria si applicano non solo in tema di successione, ma tutte le volte che vi è una comunione da sciogliere. 12. la divisione è un diritto (art. 713, I coeredi possono sempre domandare la divisione ). Si distingue tra divisione contrattuale, divisione giudiziale e divisione testamentaria TIPI DI DIVISIONE La comunione ereditaria cessa con la divisione 16

17 Corso di Istituzioni di diritto privato Tipi di divisione divisione contrattuale divisione giudiziale divisione testamentaria DIVISIONE CONTRATTUALE Il contratto di divisione è una contratto con il quale i coeredi dividono i beni della comunione ereditaria. Essa è anche detta divisione amichevole o stragiudiziale DIVISIONE GIUDIZIALE DIVISIONE TESTAMENTARIA La divisione giudiziale è pronunciata dal giudice con sentenza a richiesta di alcuno dei coeredi. Il testatore può nel testamento stabilire particolari norme per formare le porzione (art. 733). Tale disposizioni sono vincolanti per gli eredi Natura ed effetti della divisione 13. La divisione ha natura dichiarativa e non traslativa. I suoi effetti retroagiscono al momento dell'apertura della successione. LA COLLAZIONE 17

18 Corso di Istituzioni di diritto privato COLLAZIONE La collazione è l'atto con il quale i discendenti e il coniuge che accettano l'eredità conferiscono nell'asse ereditario in natura o per imputazione quanto ricevuto dal defunto in donazione COLLAZIONE Funzione della collazione è assicurare la parità di trattamento tra i coeredi, che sarebbe pregiudicata se non si computassero i beni ricevuti in vita. 14. Le DONAZIONI la donazione è un contratto con il quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l'altra La donazione è un contratto con il quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l'altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa una obbligazione. Il contratto di donazione è un contratto consensuale, gratuito, a prestazioni a carico del solo donante, formale e, di solito, ad esecuzione istantanea LA DONAZIONE Le donazioni sono disciplinate com è tradizione - in chiusura del Libro II, e non nel Libro IV, con gli altri contratti tipici. Di esse si occupa il Titolo V, suddiviso in quattro Capi. Il Capo I contiene le disposizioni generali, il Capo II attiene alla capacità di disporre per donazione e alla capacità di ricevere. Il Capo III disciplina la forma e gli effetti della donazione. Il Capo IV attiene alla revocazione delle donazioni La donazione è un contratto con il quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa una obbligazione (art. 769). 18

19 Corso di Istituzioni di diritto privato Il contratto di donazione è un contratto consensuale, gratuito, a prestazioni a carico del solo donante, formale e, di solito, ad esecuzione istantanea. Donazione di Costantino I, imperatore ( ), a papa Silvestro I ( ) - affresco - La donazione è caratterizzata dallo spirito di liberalità, che la distingue dai negozi a titolo gratuito, in un rapporto di genere a specie. La gratuità è elemento necessario ma non sufficiente GIOTTO Il dono del mantello Assisi Chiesa di San Francesco Affinché un atto dispositivo possa qualificarsi come donazione non è sufficiente che il medesimo sia compiuto a titolo gratuito, ma occorre anche che la disposizione patrimoniale sia animata da "spirito di liberalità", ossia effettuata a titolo di mera e spontanea elargizione, fine a sé stessa La donazione deve essere fatta per atto pubblico sotto pena di nullità (782) 19

20 Corso di Istituzioni di diritto privato La donazione di modico valore che ha per oggetto beni mobili è valida anche se manca l atto pubblico, purché vi sia stata la traditio (e cioè la consegna della cosa donata) Garanzie e responsabilità nella donazione Chi dona arricchisce il donatario senza corrispettivo, per puro spirito di liberalità. Questo spiega come il donante, quando dona, di regola non garantisce nulla ne è responsabile per i vizi della cosa. Dispone infatti l art. 798 che, salvo patto speciale, la garanzia del donante non si estende ai vizi della cosa, a meno che il donante sia stato in dolo. [ a caval donato.] REVOCAZIONE DELLE DONAZIONI PER INGRATITUDINE Donazione rimuneratoria è l'attribuzione gratuita compiuta spontaneamente e nella consapevolezza di non dover adempiere alcun obbligo giuridico, morale, sociale per compensare i servizi resi o promessi dal donatario PER SOPRAVVENIENZA DI FIGLI 20

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