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1 RELAZIONE TECNICA Dl PREVENZIONE INCENDI Il mondo del lavoro Progetto per l'adeguamento dell'attività ricettiva XXXXXXX SITA IN: XXXXXXXXX Via XXXXXXX N XXXXX NOME RESPONSABILE: XXXXX Il Titolare XXXXXX Il Tecnico XXXXXX PROGETTO PER L'ADEGUAMENTO DELLA ATTIVITA' RICETTIVA', XXX Attività individuata al punto 84 del D.M RIFERIMENTO NORMATIVO A questa attività si applicano le seguenti norme tecniche di prevenzione incendi. - Decreto del Ministero dell'interno del 9 Aprile Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l'esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere. - D.P.R. n 547 del 27 Aprile Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. - Circolare del M.I. n.91 del 14/9/1961 Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati a struttura di acciaio destinati ad uso civile. - D.M. 8/6/1982 Segnaletica di sicurezza - D.M. 30/11/1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi. - Legge n. 46 del 5/3/1990 norme per la sicurezza degli impianti - D.P.R. n Regolamento di attuazione della Legge n. 46 del 5/3/1990 in materia di sicurezza degli impianti. - Circolare del Ministero dell'interno n 24 del 26 Gennaio Impianti di protezione attiva antincendi.

2 1. GENERALITA' Essendo L'attività ricettiva, esistente alla data di entrata in vigore del D.M. 9/4/1994, (26/4/1994) il progetto di adeguamento della stessa terrà conto delle prescrizioni di sicurezza di cui alla parte seconda

3 del D.M. 9/4/1994, punti 18, 19, 20, e dei punti 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, e 17 così come richiamato dal punto 21 del D.M. 9/4/1994. L'attività ricettiva é ubicata nei primi due piani fuori terra di un fabbricato avente 2 piani fuori terra. L'attività ricettiva ha, al piano terra, una superficie pari a 200 mq, mentre al primo piano ha una superficie di 200 mq. Al piano terra è prevista la realizzazione di n 6 stanze, mentre al primo piano sono previste n 30 stanze. A servizio dell'attività ricettiva esistono i seguenti locali: - Ristorante avente superficie di 90 mq; 3. CLASSIFICAZIONE L'attività ricettiva ai sensi del punto 1. del D.M. 9/4/1994, viene classificata come Rifugio Alpino con capienza superiore a 25 posti letto. 4. TERMINI E DEFINIZIONI I termini le definizioni e le tolleranze adottati per la realizzazione del presente progetto sono quelli di cui al D.M. 30/11/1983 e del punto 4 del D.M. 9/4/ UBICAZIONE Separazioni-Comunicazioni L'attività ricettiva sarà separata e senza comunicazioni con altre attività non ad essa pertinenti. Eventuali locali a rischio specifico come cucine, centrali termiche, ecc. saranno installate nel rispetto delle specifiche normative di prevenzione incendi, come meglio nel seguito specificato. Le separazione, fra i locali dell'attività ricettiva e altri locali, avverranno mediante strutture aventi resistenza al fuoco non inferiore a REI CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 6.1 Resistenza al fuoco delle strutture. I requisiti di resistenza al fuoco degli elementi strutturali sono stati valutati secondo le prescrizioni e le modalità di cui alla circolare del Ministero dell'interno n 91 del 14/08/1961. In allegato verrà riportato il calcolo del carico di incendio e della Classe dell'edificio alberghiero e dei vari compartimenti e la verifica della resistenza al fuoco delle strutture, effettuata con i metodi imposti dal punto 3.0 del D.M.26/8/1992. Avendo l'edificio una altezza antincendi minore di m. 24 sarà assicurata una resistenza al fuoco non inferiore a:

4 - strutture portanti R 30 - strutture separanti REI Reazione al fuoco dei materiali.

5 I materiali di arredo e rivestimento, per i quali sono richieste particolari prescrizioni in termini di reazione al fuoco saranno installati in conformità alle prescrizioni di sicurezza di cui al Decreto del Ministero dell'interno del 26/06/1984, in particolare i materiali installati avranno le seguenti caratteristiche: a) Negli atrii, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, nei passaggi in genere, sarà consentita la installazione di materiali di classe 1 in ragione del 50% max della loro sup. totale (pav. + pareti + soffitto + proiezioni orizzontali delle scale). Per le restanti parti saranno impiegati materiali di classe O. b) In tutti gli altri ambienti, qualora fosse richiesto da esigenze didattiche o funzionali, sarà consentito che la pavimentazione sia di classe 2. c) Tutti i rivestimenti saranno di classe 1 d) I materiali di rivestimento combustibili, ammessi nelle varie classi di reazione al fuoco come rivestimenti ecc. saranno posti in opera in aderenza agli elementi costruttivi, di classe O escludendo spazi vuoti o intercapedini. e) I materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, ecc.) ove presenti, saranno di classe di reazione al fuoco non superiore ad 1. g) Eventuali rivestimenti lignei saranno trattati con vernici omologate di classe 1 di reazione al fuoco secondo le modalità di cui al D.M. 6/3/ Compartimentazione Essendo l'edificio con 2 piani fuori terra, il compartimento, costituito dai due piani, così come previsto dal punto 6.3. del D.M. 9/4/1994, avrà superficie non superiore a 4000 mq. 6.5 Corridoi I tramezzi di separazione fra le camere per gli ospiti e i corridoi avranno caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiore a REI 15. N.B. Essendo il numero dei posti letto superiore a 40 e, essendo prevista l'installazione di un sistema di rilevazione di incendio, ai sensi del punto 19.5 del D.M. 9/4/1994, può essere omessa la installazione agli accessi delle stanze di infissi aventi resistenza al fuoco RE SCALE 6.7 ASCENSORI E MONTACARICHI. L'ascensore avrà il vano corsa di tipo protetto, con caratteristiche di resistenza al fuoco congrue con quanto previsto dal punto 6.1. L'ascensore sarà installato in conformità alle norme antincendio di cui al punto 2.5 del Decreto del Ministero dell'interno n 246 del 16/5/1987, in particolare;. Vano corsa

6 - Le strutture del vano corsa dell'ascensore avranno resistenza la fuoco non inferiore a REI 60; - Nel vano corsa saranno presenti solo le seguenti aperture:. porte di accesso di piano;

7 . aperture permanenti fra il vano corsa e il locale macchine e/o delle pulegge di rinvio;. portelli di ispezione e/o porte di soccorso con le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco del vano corsa;. aperture di areazione. Il vano corsa avrà superficie netta di aerazione permanente in sommità non inferiore al 3% dell'area della sezione orizzontale del vano stesso, e comunque non inferiore a 0,20 mq. - Nel vano corsa non saranno poste in opera canne fumarie, condutture o tubazioni che non appartengono all'impianto ascensore.. Locale macchine - Il locale macchine sarà separato dagli altri ambienti dell'edificio con strutture di resistenza al fuoco equivalente a quella del vano corsa; - L'accesso al locale macchine avrà le stesse caratteristiche del vano corsa. - Il locale macchine avrà superficie netta di aerazione permanente non inferiore al 3% della superficie del pavimento, con un minimo di 0,05 mq., realizzata con finestre e/o camini aventi sezione non inferiore a quella sopra precisata e sfociante all'aperto ad un'altezza almeno pari a quella dell'apertura di aerazione del vano corsa. 7. MISURE PER L'EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA L'attività ricettiva è provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso l'esterno. Il sistema delle vie di esodo è stato dimensionato in funzione di quanto previsto dal punto 7. e successivi del D.M. 9/4/1994. Affollamento Il max affollamento ipotizzabile é fissato dalla normativa vigente in:. per le aree destinate alle camere: numero dei posti letto;. aree comuni destinate a servizio del pubblico: densità di affollamento = 0.4 persone/mq;. aree comuni destinate a servizi: persone effettivamente presenti + 20% Ai sensi del punto 7.1 del D.M. 9/4/1994, il massimo affollamento ipotizzabile dei vari piani è dato dal numero delle persone presenti per ogni piano. Essendo l'edificio con 2 piani fuori terra ed essendo possibile realizzare una sola scala, in quanto sono rispettate le condizioni di cui al punto 7.7. del D.M. 9/4/1994, il calcolo dei moduli per il deflusso delle persone, ipoteticamente presenti all'interno dell'attività alberghiera, all'esterno sarà fatto per il piano terra. Le persone presenti al primo piano fuori terra, saranno evacuate a mezzo delle uscite del piano terra attraverso la scala.

8 Al piano terra sono previsti n 10 posti letto; Al piano primo sono previsti n 40 posti letto; Avremo quindi ai piani la seguente necessità di moduli: moduli necessari al piano terra 10 / 50 = 1 che si porta a 2 moduli di 60 cm

9 moduli necessari al primo piano fuori terra 40 / 37.5 = 2 moduli di 60 cm Pertanto al piano terra saranno necessari la somma dei moduli del piano stesso più quelli del primo piano, cioè 4 moduli da 60 cm. Il punto 7.2 del D.M. 9/4/1994 prevede per i vari piani la seguente capacità di deflusso: - 50 per il piano terra; per gli edifici sino a tre piani fuori terra; Saranno quindi realizzate, al piano terra almeno n.5 Uscite di Sicurezza di ampiezza non inferiore a 2 moduli (1,20 m). La scala che dal primo piano fuori terra conduce al piano terra è quindi all esterno in luogo sicuro avrà larghezza non inferiore a 2 moduli cioè 2 * 0.6 = 1.2 m. La misurazione delle uscite è eseguita nel punto più stretto delle vie di esodo. Le porte dei locali frequentati dal pubblico avranno singolarmente, larghezza non inferiore a m. 1,20. Le uscite di sicurezza, ubicate in modo da essere raggiungibili, dalle porte di ciascuna camera e da ogni punto dei locali comuni, con percorsi inferiori a 40 metri, così come imposto dal punto 7.5, del D.M. 26/8/ Le uscite di sicurezza saranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti del Tutte le uscite di sicurezza saranno munite di infissi a due ante, apribili verso l'esterno e dotate di maniglioni antipanico. Le Porte che si aprono verso corridoi interni utilizzati come vie di deflusso saranno realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi. Spazi calmi ai piani Essendo la struttura ricettiva abilitata ad ospitare persone portatrici con ridotte o impedite capacità motorie, sarà realizzato uno ''spazio calmo'' per ogni piano, in accordo al punto 4. del D.M. 9/4/1994, in grado di garantire alle persone portatrici di handicap l'attesa in sicurezza dei soccorsi, avente le seguenti caratteristiche: - semplice comunicazione con una via di esodo verticale - strutture aventi resistenza la fuoco non inferiore a REI 90 - vano di accesso, avente analoghe caratteristiche di resistenza al fuoco delle strutture dotato di congegno di autochiusura - illuminazione interna di tipo autonomo, con autonomia non inferiore a 60 minuti 8. AREE E IMPIANTI A RISCHIO SPECIFICO 8.1 Locali adibiti a depositi A servizio dell'attività ricettiva saranno realizzati i seguenti locali definibili a rischio specifico, per i quali saranno attuate le seguenti procedure di prevenzione incendi.

10 Piccoli depositi per la biancheria ecc. posti ai piani dell'attività ricettiva, avranno strutture di separazione e porte di accesso aventi resistenza al fuoco non inferiore a REI 60; le porte saranno munite di dispositivo di autochiusura, inoltre saranno rispettate le seguenti prescrizioni di sicurezza: - Il carico di incendio sarà limitato a non più di 60 Kg/mq - sarà installato un impianto automatico di rilevazione e allarme antincendio - la ventilazione naturale sarà superiore a 1/40 della superficie in pianta del locale

11 - RISTORANTE avente superficie di 80 mq; A servizio dell'attività ricettiva verrà realizzata una sala ristorante, per il consumo dei pasti, la stessa sarà servita da una cucina alimentata a gas. Alla cucina si applicano le norme di sicurezza di cui alla Lettera Circolare del M.I. n 8242/4183 del 5/4/1979 e successive integrazioni, in particolare saranno osservate le seguenti prescrizioni di sicurezza: - Le aperture di comunicazione con altri locali della attività alberghiera saranno munite di porte a tenuta di fumo tenute chiuse da apposito congegno a funzionamento automatico; - I locali destinati a contenere i gli impianti saranno provvisti di una o più superfici di aerazione di superficie non inferiore a 1/20 della superficie in pianta del locale, di detta superficie di aerazione almeno un terzo sarà posto nella parte inferiore delle pareti esterne - Ciascun bruciatore - come previsto dalla lettera circolare n 5038/4183 del 09/04/75, sarà munito di rubinetto valvolato comandato da meccanismo a termocoppia o equivalente, con tempo massimo di intervento di 60 sec. per la intercettazione del flusso gassoso in caso di spegnimento della fiamma. 8.2 SERVIZI TECNOLOGICI Impianti produzione calore Per gli impianti di produzione di calore saranno adottate le disposizioni di prevenzione incendi in vigore. La centrale termica è oggetto di relazione tecnica allegata alla presente. L'impianto di produzione di calore di potenzialità uguale a kcal/h con alimentazione gas di rete sarà installato nel rispetto della normativa specifica di prevenzione incendi Impianti di condizionamento e ventilazione. L'impianto di condizionamento sarà del tipo centralizzato, al fine di impedire che lo stesso possa essere un rischio per la sicurezza antincendio dell'attività ricettiva, l'impianto sarà realizzato in modo da assicurare: - mantenimento e efficienza delle compartimentazioni; - evitare il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti pericolosi; - non produrre, a causa di avarie e/o guasti propri, fumi che si diffondano nei locali serviti; - non costituire elemento di propagazione di fumi e/o fiamme. Il gruppo frigorifero sarà installato in un apposito locale, realizzato con strutture di separazione di caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiori a REI 60 ed accesso direttamente dall'esterno L'aerazione del locale dove saranno installati i gruppi frigoriferi non sarà inferiore a quella indicata dal costruttore dei gruppi stessi, con una superficie minima non inferiore a 1/20 della superficie in pianta del locale.

12 Nei gruppi frigoriferi, dell'impianto di condizionamento non saranno utilizzati come fluidi frigoriferi prodotti non infiammabili. Le condotte saranno realizzate in materiale di classe 0 di reazione al fuoco; le tubazioni flessibili di raccordo saranno di classe di reazione al fuoco non superiore alla classe 2.

13 Le condotte dell'impianto di condizionamento non attraverseranno: - luoghi sicuri, che non siano a cielo libero; - vie di uscita, vani scala e vani ascensori; - locali che presentino pericolo di incendio, di esplosione e di scoppio. Qualora le esigenze costruttive rendessero necessario l'attraversamento di strutture che delimitano i compartimenti, nelle condotte sarà installata, in corrispondenza degli attraversamenti, almeno una serranda avente resistenza al fuoco pari a quella della struttura che attraversano, azionata automaticamente e direttamente da rivelatori di fumo. L'impianto sarà dotato dei seguenti dispositivi di controllo: - Comando manuale - L impianto sarà dotato di un dispositivo di comando manuale, situato in un punto, facilmente accessibile, per l'arresto dei ventilatori in caso di incendio. - l'impianto sarà provvisto di dispositivi termostatici di arresto automatico dei ventilatoti in caso di aumento anormale della temperatura nelle condotte; i dispositivi, tarati a 70 C, saranno installati in punti adatti, rispettivamente delle condotte dell'aria di ritorno (prima della miscelazione con l'aria esterna) e della condotta principale di immissione dell'aria. L'intervento dei dispositivi, non consentirà la rimessa in moto dei ventilatori senza l'intervento manuale. 9. IMPIANTI ELETTRICI 9.0 Generalità Gli impianti elettrici dell'attività ricettiva saranno realizzati in conformità ai disposti di cui alla legge 01/03/ 1968, n 186 In particolare gli impianti elettrici saranno realizzati nel rispetto delle norme CEI 64/8. Inoltre l'attività ricettiva sarà munita di interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permetta di togliere tensione all'impianto elettrico dell'attività; tale interruttore deve essere munito di comando di sgancio a distanza, posto nelle vicinanze dell'ingresso o in posizione presidiata. La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura di cui alla legge n 46 del 5 marzo 1990 e successivi regolamenti di applicazione. 9.1 Impianto elettrico di sicurezza L'attività ricettiva sarà dotate di un impianto di sicurezza alimentato da apposita sorgente, distinta da quella ordinaria. L'impianto elettrico di sicurezza alimenterà le seguenti utilizzazioni, strettamente connesse con la sicurezza delle persone: - Illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo che garantendo un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux a 1 metro di altezza del piano di calpestio delle vie di esodo.

14 - Impianto di diffusione sonora e/o impianto di allarme; L'impianto elettrico di sicurezza avrà inoltre le seguenti caratteristiche: - Il tempo di intervento della illuminazione di sicurezza sarà inferiore a 0.5 secondi - Nessuna apparecchiatura elettrica sarà collegata all'impianto elettrico di sicurezza.

15 - L'alimentazione dell'impianto di sicurezza potrà inserirsi anche con comando a mano posto in posizione conosciuta dal personale. - L'autonomia della sorgente di sicurezza non sarà inferiore ai 1 ora - Il dispositivo di ricarica degli accumulatori sarà di tipo automatico e consentirà la ricarica degli stessi in tempi inferiori a 12 ore. Saranno installate lampade singole del tipo 'autoalimentato' con tempo di ricarica inferiore a 12 ore. 10. SISTEMA DI ALLARME L'attività ricettiva sarà munita di un sistema di allarme in grado di avvertire le persone presenti, in caso di pericolo Il sistema di allarme avrà caratteristiche atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti l'attività ricettiva ed il suo comando sarà posto in locale costantemente permanentemente presidiato. Il funzionamento del sistema di allarme sarà garantito anche in assenza di alimentazione elettrica principale per un periodo non inferiore a 30 minuti. 11. MEZZI E IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI A servizio dell'attività ricettiva sarà realizzato un sistema idrico antincendio in grado di offrire un adeguato mezzo di protezione attiva in caso di incendio. Essendo l'attività ricettiva con più di 25 posti e con meno di 100 posti letto, l'impianto idrico antincendio sarà realizzato del tipo a NASPI DN 20 con le seguenti caratteristiche idrauliche: - portata minima di alimentazione dei NASPI in posizione idraulicamente più sfavorita, considerando una portata per NASPO di 35 litri/minuto; - Tubazione semirigida del NASPO di lunghezza non inferiore a 20 m; - Alimentazione idrica, fornita da riserva, in grado di assicurare un'autonomia non inferiore a 60 minuti, quindi si avrà una riserva idrica di capacità non inferiore a: (35 * 2) * 60 = 4200 litri; L'impianto, sarà composto da n 0 NASPI DN 20. Sarà inoltre installato un attacco DN 75, in modo da potere permettere un eventuale collegamento ai mezzi dei Vigili del Fuoco. Le elettropompe, del sistema idrico antincendio, avranno linea elettrica preferenziale. L'avviamento dei gruppi di pompaggio sarà automatico a mezzo di pressostato.

16 Si allega alla presente relazione di calcolo dell'impianto idrico antincendio, effettuato con il modulo di calcolo delle reti idriche del programma C.P.I. win ESTINTORI

17 In conformità con quanto stabilito dal punto 11.2 del D.M. 9/4/1994, saranno installati degli estintori in numero di uno ogni 200 mq di pavimento, con un minimo di 1 estintore per piano; essendo 400 mq l'area totale e, n 2 i piani dell'attività ricettiva, saranno installati n 2 estintori del tipo approvato dal Ministero dell'interno di classe estinguente non inferiore a 13A-89B-C, saranno disposti in modo da potere essere raggiunti da chiunque con una percorrenza massima di 20 m. 12. IMPIANTO DI RILEVAZIONE E SEGNALAZIONE DEGLI INCENDI Pur avendo l'attività ricettiva una capienza inferiore a 100 persone ai sensi del punto 12 del D.M. 9/4/1994, non sarebbe necessaria la realizzazione di un sistema di rilevazione e segnalazione degli incendi. Sarà installato un sistema di rilevazione automatica di incendio, ai sensi del punto 19.5 del D.M. 9/4/1994, per evitare di installare le porte RE 15 a protezione degli accessi delle singole camere. L'impianto sarà progettato e realizzato a regola d'arte, in conformità alla Circolare del Ministero dell'interno n 24 del 26/1/1993, e quindi alle norme UNI 9795 del Gennaio 1991 Si allega alla presente relazione di progetto dell'impianto, che avrà le seguenti caratteristiche tecniche: - La segnalazione di allarme proveniente da uno qualsiasi dei rivelatori utilizzati determinerà una segnalazione ottica ed acustica di allarme incendio nella centrale di controllo e segnalazione, la quale sarà essere ubicata in ambiente sempre presidiato - L'impianto consentirà l'azionamento automatico dei dispositivi di allarme posti nell'attività entro i seguenti tempi: a) 2 minuti dall'emissione della segnalazione di allarme proveniente da due o più rivelatori o dall'azionamento di un qualsiasi pulsante manuale di segnalazione di incendio; b) 5 minuti dall'emissione di una segnalazione di allarme proveniente da un qualsiasi rivelatore, qualora la segnalazione presso la centrale di allarme non sia tacitata dal personale preposto. L'impianto di condizionamento centralizzato a servizio dell'attività ricettiva, sarà automaticamente disattivato dall'intervento del sistema di rilevazione degli incendi Eventuali serrande tagliafuoco, poste nelle canalizzazioni dell'impianto di condizionamento per esigenze di compartimentazione, saranno chiuse dall'attivazione dell'impianto di rilevazione. Lungo le vie di esodo e in luoghi presidiati, verranno installati dei dispositivi manuali di attivazione del sistema di allarme, questi saranno installati sottovetro in contenitore ben segnalato, verrà altre<sì installato un martelletto per permettere l'agevole rottura del vetro di protezione del pulsante di attivazione manuale del sistema di allarme. 13. SEGNALETICA DI SICUREZZA Sarà installata cartellonistica di sicurezza conforme al D.P.R. 524 del 8/6/1982.

18 Risulterà segnalato l'interruttore di emergenza atto a porre fuori tensione l'impianto elettrico dell'attività ricettiva. Saranno apposti cartelli indicanti le uscite di sicurezza, gli idranti e gli estintori posizionati all'interno del locale. Sarà inoltre opportunamente segnalata la posizione e la funzione degli Spazi Calmi.

19 Il Responsabile Il Tecnico GESTIONE DELLA SICUREZZA Il responsabile dell'attività provvederà affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza, ed in particolare che: - sui sistemi di vie di uscita non siano collocati ostacoli (depositi, mobilio, ecc.)che possano intralciare l'evacuazione delle persone riducendo la larghezza o che costituiscano rischio di propagazione dell'incendio: - siano mantenuti efficienti i mezzi e gli impianti antincendio, siano eseguite tempestivamente le eventuali manutenzioni o sostituzioni necessarie e siano condotte periodicamente prove degli stessi con scadenze non superiori a sei mesi; - siano mantenuti costantemente in efficienza gli impianti elettrici, in conformità a quanto previsto dalle vigenti norme: - siano mantenuti costantemente in efficienza gli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento. In particolare, il controllo sarà finalizzato alla sicurezza antincendio e deve essere prevista una prova periodica degli stessi con cadenza non superiore ad un anno. Le centrali termiche saranno affidate a personale qualificato, in conformità a quanto previsto dalle vigenti regole tecniche. La procedura di chiamata dei servizi di soccorso sarà indicata, a fianco di qualsiasi apparecchio telefonico dal quale questa chiamata sia possibile. In prossimità dei telefoni pubblici, il numero dei vigili del fuoco (115)sarà esposto bene in vista. ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE Il responsabile dell'attività provvederà affinché, in caso di incendio, il personale sia in grado di usare correttamente i mezzi disponibili per le operazioni di primo intervento, nonché ad azionare il sistema di allarme e il sistema di chiamata di soccorso. Tali operazioni saranno chiaramente indicate al personale ed impartite anche in forma scritta. Tenendo conto delle condizioni di esercizio, il personale sarà chiamato a partecipare almeno due volte l'anno a riunioni di addestramento e di allenamento all'uso dei mezzi di soccorso, di allarme e di chiamata di soccorso, nonché a esercitazioni di evacuazione dell'immobile sulla base di un piano di emergenza opportunamente predisposto. In caso di incendio, il personale di un'attività ricettiva, sarà tenuto a svolgere azioni: - applicare le istruzioni che gli sono state impartite per iscritto;

20 - contribuire efficacemente all'evacuazione di tutti gli occupanti dell'attività ricettiva. REGISTRO DEI CONTROLLI Sarà predisposto un registro dei controlli periodici, dove siano annotati tutti gli interventi ed i

21 controlli relativi alla efficienza degli impianti elettrici, di illuminazione, di sicurezza, dei presidi antincendi, dei dispositivi di sicurezza e di controllo delle aree a rischio specifico e della osservanza della limitazione dei carichi di incendio nei vari ambienti dell'attività, nonché le riunioni di addestramento e le esercitazioni di evacuazione. Tale registro sarà mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte del comando provinciale dei vigili del fuoco. ISTRUZIONI DI SICUREZZA All'ingresso della struttura ricettiva saranno esposte bene in vista precise istruzioni relative al comportamento del personale e del pubblico in caso di sinistro ed in particolare una planimetria dell'edificio per le squadre di soccorso che indicherà la posizione; - delle scale e delle vie di evacuazione; - dei mezzi e degli impianti di estinzione disponibile; - dei dispositivi di arresto degli impianti di distribuzione del gas e dell'elettricità; - del dispositivo di arresto del sistema di ventilazione; - del quadro generale del sistema di rivelazione e di allarme; - degli impianti e locali che presentano un rischio speciale; - degli spazi calmi. A ciascun piano sarà esposta una planimetria d'orientamento, in prossimità delle vie di esodo. La posizione e la funzione degli spazi calmi sarà adeguatamente segnalata. In ciascuna camera precise istruzioni, esposte bene in vista, sarà indicato il comportamento da tenere in caso di incendio. Oltre che in italiano, queste istruzioni saranno redatte in alcune lingue estere, tenendo conto della provenienza della clientela abituale della struttura ricettiva. Le istruzioni saranno accompagnate da una planimetria semplificata del piano, che indichi schematicamente la posizione della camera rispetto alle vie di evacuazione, alle scale ed alle uscite. Le istruzioni debbono attirare l'attenzione sul divieto di usare gli ascensori in caso di incendio. Inoltre saranno indicati i divieti di: - impiegare fornelli di qualsiasi tipo per il riscaldamento di vivande, stufe ed apparecchi di riscaldamento o di illuminazione in genere a funzionamento elettrico con resistenza in vista o alimentati con combustibili solidi, liquidi o gassosi;

22 - tenere depositi, anche modesti, di sostanze infiammabili nei locali facenti parte del volume destinato All'attività.

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