PROPOSTA DI LEGGE N. 113

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROPOSTA DI LEGGE N. 113"

Transcript

1 presentata dai consiglieri Piccin, Violino 1, Barillari 2 il 17 settembre 2015 <<Norme per il sostegno delle famiglie monoparentali e dei genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà>> 1 Firma aggiunta in data 01/10/ Firma aggiunta in data 07/10/2015

2 Signor Presidente, colleghi consiglieri, nella precedente legislatura la nostra Regione ha affrontato il tema delle politiche di sostegno della famiglia con alcuni provvedimenti puntuali di modifica delle due leggi su cui poggia la materia: la legge regionale 18 agosto 2005, n. 20 (Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia) e la legge regionale 7 luglio 2006, n. 11 (Interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitorialità). Questi provvedimenti di tipo spot più che organici, hanno avuto, in ogni caso, il merito di aver portato l attenzione politica sul tema della famiglia e sulle molteplici sfaccettature che ne hanno trasformato il significato del suo concetto tradizionale. Da uno sguardo all andamento della popolazione in Friuli Venezia Giulia si evince che al 31 dicembre 2012 le famiglie residenti in Regione erano oltre composte, in media, da 2,2 componenti. Negli ultimi anni si è riscontrata, tanto a livello regionale quanto a livello nazionale, la tendenza all'aumento del numero di famiglie e alla contemporanea riduzione dei loro componenti: tra il 2003 e il 2012, le famiglie del Friuli Venezia Giulia sono aumentate del 9% (13,1% il corrispettivo dato Italia) ma il numero dei componenti è passato da 2,3 a 2,2. Riferendoci alla media , le famiglie sono prevalentemente composte da nuclei familiari ( ) a loro volta formati perlopiù da coppie con figli ( nuclei ovvero 49,6% dei nuclei familiari) e coppie senza figli ( nuclei pari al 35,3% dei nuclei familiari); i nuclei formati da monogenitori sono circa ovvero il 15,1% dei nuclei familiari, in costante aumento, inoltre, vanno aumentando strutture familiari meno tradizionali: oltre a quelle monogenitori, crescono le famiglie ricostituite, le unipersonali e i nuclei aggregati. Secondo le rilevazioni statistiche, la rottura dei legami familiari è un fenomeno sociale che riguarda un numero sempre maggiore di famiglie e i primi ad esserne coinvolti, oltre alla coppia, sono i figli, in particolare quelli minorenni. Nel 2011 le separazioni concesse in Friuli Venezia Giulia sono state e i divorzi Al netto della dinamica negativa registrata negli ultimi anni, in cui pesa particolarmente il protrarsi della sfavorevole congiuntura economica, abbiamo assistito nella nostra Regione ad una maggior frequenza con cui si sciolgono le unioni coniugali (il numero medio di separazioni per 1000 matrimoni è passato da 241 del 1995 a 366 nel 2011, in un contesto di marcata contrazione della nuzialità) la quale determina, sul piano sociale e demografico, notevoli cambiamenti sui percorsi dei soggetti coinvolti direttamente o indirettamente. Sempre nel 2011 il 64,2% delle separazioni e 62,1% dei divorzi in Friuli Venezia Giulia hanno riguardato coppie con figli; oltre la metà delle separazioni (55,1%) e oltre un terzo dei divorzi (36,1%) ha visto coinvolto almeno un figlio minore, quasi un quarto delle separazioni (24,2%) e il 12% dei divorzi, più di un minore. Nell'ultimo decennio si osserva una tendenza ad un progressivo coinvolgimento dei minori nelle separazioni e divorzi, tendenza rallentata nelle ultime annualità per effetto della drastica contrazione dei divorzi. Nel 2011 le separazioni con figli in affido condiviso sono state 95,3% contro il 3,6% di quelle con figli affidati I

3 esclusivamente alla madre. La quota di affidamenti concessi al padre continua a rimanere su livelli molto bassi, meno dell'1% così come può considerarsi residuale l'affidamento dei minori a terzi. Nei divorzi la quota di minori con l'affidamento condiviso è inferiore a quella registrata nelle separazioni (83,6%) perché più frequente è l'affido esclusivo alla madre (15,4%). I divorzi con figli minori affidati esclusivamente al padre sono lo 0,8% dei divorzi complessivi con figli minori. Accade così che, in seguito a separazioni o divorzi dove sono coinvolti figli, da un unica famiglia se ne formano almeno due: la madre, con figli, va a costituire un nuovo nucleo monogenitoriale, mentre il padre origina una famiglia unipersonale. I nuclei monogenitore a capofamiglia donna sono perciò dei soggetti a sviluppare maggiormente situazioni di povertà. Nel contesto globale delle politiche sociali, le madri sole sono un soggetto ancora invisibile. In primo luogo, non esistono politiche di sostegno rivolte specialmente alle famiglie monogenitori. In secondo luogo, l ottenimento dei benefici è spesso nascosto dietro ai diritti dei figli, sebbene la protezione dei minori che vivono con madri sole è di fatto dipendente dallo status giuridico e sociale delle proprie madri. In terzo luogo, tali benefici sono spesso di scarsa entità e concessi per un limitato periodo di tempo. Questi elementi mettono in luce come i sistemi di protezione istituzionale non siano adeguati ai cambiamenti che hanno profondamente modificato il ruolo delle donne all interno della famiglia e nel mercato del lavoro. I risvolti economici in caso di separazione o divorzio per i membri originari del nucleo famigliare non sono irrilevanti. Secondo la Legge 54/2006 entrambi i genitori esercitano la potestà genitoriale e devono provvedere al sostentamento economico dei figli in misura proporzionale al reddito, mentre è facoltà del giudice stabilire un assegno periodico a favore dei figli. Gli assegni di mantenimento dei figli vengono corrisposti al 71,5% delle separazioni con figli; in presenza di separazioni con figli minori la quota raggiunge l'87,4%. Nei procedimenti di divorzio, gli assegni di mantenimento dei figli vengono corrisposti al 41,1% dei casi. L'importo medio corrisposto per il mantenimento dei figli nel Nordest nel caso delle separazioni è pari a 430 euro mensili; nel caso dei divorzi l'importo sale a 602,6 euro. Con riferimento a quanto sopra esposto e al fine di completare l esposizione dello scenario economico, va aggiunto che nel 2011 in circa metà delle separazioni (47,8%) la casa del nucleo famigliare è stata assegnata alla moglie, nel 28% dei casi sono state previste due abitazioni autonome e distinte ma diverse da quella coniugale e nel 22% dei casi la casa è stata assegnata al marito. Si evince che la casa è assegnata per il 69,8% dei casi in godimento a un solo coniuge mentre l altro anche se è proprietario o comproprietario della casa, è costretto a ricercare una nuova soluzione abitativa con un notevole onere economico. A detta spesa si aggiungono, in diverse circostanze, sia gli impegni di natura finanziaria prima contratti per l acquisto della casa familiare (oramai non più usufruita) sia gli oneri legali richiesti dalla procedura di separazione/divorzio. Per il genitore non assegnatario della casa familiare, le risorse economiche restano generalmente le stesse di cui disponeva prima della separazione, mentre dopo, le spese II

4 aumentano in misura esponenziale (assegno periodico + canone d affitto + impegni finanziari per acquisto casa familiare + oneri legali). Non sono poche le situazioni in cui si vede costretto ad essere ospitato dalla famiglia d origine, parenti, amici, colleghi o, in altre circostanze, da Enti caritatevoli perché impossibilitato a sostenere il carico economico per una nuova abitazione da destinare alle frequentazioni con i figli. Le problematiche di ordine economico hanno una forte rilevanza, ma ancora più evidenti sono i cambiamenti che coinvolgono la sfera relazionale. La non coabitazione con i figli e l assenza di una casa, alterano, nella quotidianità, i rapporti genitoriali e fanno emergere grosse difficoltà nel mantenimento di rapporti equilibrati e sereni tra genitori e figli. Le stime fotografate, mostrano che i figli coinvolti nei procedimenti di separazione dei genitori vivono in nuclei mono-genitoriali che, mediamente, hanno a disposizione un reddito più basso rispetto alle altre famiglie. Tutto questo incide sulla capacità di spesa riguardante voci fondamentali come: salute, istruzione, alimentazione, abbigliamento, pagamento delle tasse per citarne alcune. Tra i profili familiari a maggior rischio, la mono-genitorialità è associata ad un rischio di povertà. Nel complesso il disagio economico accusato da entrambi i genitori e dai loro figli, quale conseguenza della disgregazione familiare, in molte circostanze, diventa causa di esclusione sociale: la separazione e il divorzio sono quasi sempre evento primo a seguito del quale emergono altre problematiche come l insufficienza del reddito, la perdita del lavoro, il peggioramento dello stato di salute psico-fisico, l abbandono scolastico, la disoccupazione e il disorientamento giovanile. La finalità che il presente Progetto di Legge intende perseguire è quella di promuovere azioni dirette a garantire la piena espressione del ruolo genitoriale, la prosecuzione di un esistenza dignitosa ed il recupero dell autonomia abitativa in caso di separazione o divorzio, il tutto nell esclusivo interesse dei figli salvaguardando il loro diritto a conservare significative relazioni con entrambi i genitori e sottraendoli al rischio di esclusione sociale. La proposta di legge si compone di undici articoli: - l articolo 1 illustra le finalità della legge; - l articolo 2 definisce gli obiettivi; - l articolo 3 individua i destinatari; - l articolo 4 stabilisce elementi tassativi che individuano le priorità tra i destinatari degli interventi; - l articolo 5 prevede il fondo di garanzia per le persone e le famiglie in stato di povertà; - l articolo 6 prevede il fondo di garanzia per le locazioni di immobili; III

5 - l articolo 7 disciplina azioni a sostegno di famiglie monoparentali e di genitori separati o divorziati; - l articolo 8 contiene le disposizioni attuative; - l articolo 9 prevede la clausola valutativa; - l articolo 10 individua la norma finanziaria; - l articolo 11 ne prescrive l entrata in vigore. Si confida nella più ampia condivisione della proposta di legge da parte di codesto Consiglio Regionale. PICCIN IV

6 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari Art. 1 (Finalità) 1. La Regione Friuli Venezia Giulia, sulla base dei principi e degli istituti disciplinati dalla legge regionale 7 luglio 2006, n. 11 (Interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitorialità), e dalla legge regionale 18 agosto 2005, n. 20 (Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia), a garanzia dei diritti sociali riconosciuti ai singoli ed alle famiglie dagli articoli 2, 29 e 30 della Costituzione, riconosce l'importanza del ruolo genitoriale e pone in essere modalità di intervento a sostegno sia delle famiglie composte da un solo genitore, dette monoparentali, sia dei coniugi in caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, in situazione di difficoltà economica e con figli minori o con figli maggiorenni portatori di handicap grave ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate). 2. Gli interventi di cui alla presente legge sono finalizzati a garantire le condizioni per svolgere il ruolo genitoriale, la prosecuzione di un esistenza dignitosa, il recupero dell autonomia abitativa. Art. 2 (Obiettivi) 1. Ai fini di cui all articolo 1, la Giunta regionale promuove protocolli d'intesa tra enti locali, istituzioni pubbliche e private ed ogni altro soggetto, diretti alla realizzazione di reti e sistemi articolati di assistenza omogenei sul territorio regionale a sostegno dei genitori soli, separati o divorziati. 2. I protocolli d intesa di cui al comma 1 mirano al perseguimento: a) della rimozione degli ostacoli di ordine abitativo, lavorativo, economico e del credito per consentire a ciascun individuo la formazione del proprio nucleo familiare; b) dell aiuto alle madri in difficoltà, al fine di prevenire l'interruzione di gravidanza, quando essa dipenda da ostacoli rimovibili mediante sostegno psicologico e mediante aiuti di natura materiale e, dopo la maternità, per la presa in carico della donna e del nascituro; c) della promozione, nell'ambito della contrattazione collettiva decentrata, di strumenti di flessibilità dei tempi di lavoro, al fine di agevolare le necessità del nucleo familiare monoparentale e dei genitori separati o divorziati; d) dell accesso al credito, finalizzato ai bisogni primari delle famiglie monoparentali e dei genitori separati o divorziati;

7 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari e) dell accesso al credito, finalizzato a garantire la locazione di immobili a favore dei nuclei familiari in difficoltà; f) della realizzazione di servizi informativi per i genitori separati o divorziati e finalizzati a rendere effettivo l esercizio del ruolo genitoriale, in conformità alle norme di cui alla legge 1 dicembre 1970, n. 898 (Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio) e alla legge 8 febbraio 2006, n. 54 (Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli); g) della realizzazione di percorsi di supporto psicologico diretti al superamento del disagio, al recupero della propria autonomia ed al mantenimento di un pieno ruolo genitoriale. Art. 3 (Destinatari) 1. La presente legge interviene a favore dei coniugi separati o divorziati, in condizioni di disagio sociale ed economico, in particolare con figli minori o con figli maggiorenni portatori di handicap grave ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 104/1992, residenti nel territorio regionale da almeno tre anni. 2. Sono esclusi dall'applicazione della presente legge e dalla possibilità di usufruire dei benefici ad essa connessi i coniugi separati o divorziati che vengano meno ai loro doveri di cura e mantenimento dei figli. 3. Sono esclusi dai benefici abitativi e di sostegno economico, rispetto ai principi previsti dalla presente legge, i soggetti condannati con sentenza passata in giudicato per reati contro la persona, tra cui gli atti persecutori di cui al decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori), convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n. 38, nonché per i delitti di cui agli articoli 570 e 572 del codice penale. Art. 4 (Priorità) 1. Ai fini degli interventi previsti dalla presente legge, le priorità tra i destinatari di cui al comma 1 dell articolo 3, vengono stabilite dalla Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, entro sessanta giorni dall entrata in vigore della presente legge, sulla base del quoziente familiare, definito secondo i seguenti elementi tassativi in ordine di rilevanza: a) possesso della residenza da almeno cinque anni nel territorio della Regione;

8 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari b) reddito ISEE (indicatore situazione economico prevalente) del nucleo familiare; c) presenza nel nucleo familiare di un figlio non autosufficiente ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), e successive modificazioni; d) presenza di un riconosciuto disagio psico-fisico dei componenti del nucleo familiare, certificato dal Servizio sanitario regionale (SSR). Art. 5 (Fondo per le famiglie monoparentali e per i genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà economica) 1. Per la concessione del finanziamento di cui all articolo 2, comma 2, lettera d), la Giunta regionale istituisce un fondo per agevolare l autonomia finanziaria delle famiglie monoparentali e dei genitori separati o divorziati, in situazione di difficoltà economica. 2. Il prestito è concesso a tasso zero. 3. Il prestito è ammesso, prioritariamente, per il finanziamento di spese sanitarie. Altri tipi di spesa possono essere individuati con provvedimento della Giunta regionale. 4. Il fondo di cui al comma 1 è alimentato: a) da uno stanziamento iniziale della Regione; b) da stanziamenti operati da enti locali e definiti in base ai protocolli d intesa di cui all articolo 2, comma 1; c) da stanziamenti operati da istituti e fondazioni bancarie e definiti in base ai protocolli d intesa di cui all articolo 2, comma 1. Art. 6 (Fondo per la locazione di immobili) 1. La Giunta regionale definisce, in base ai protocolli d intesa di cui all articolo 2, comma 1, accordi con le aziende territoriali per l edilizia residenziale (ATER) competenti per territorio e con altri soggetti pubblici e privati, individuanti forme di concorso totale o parziale nel pagamento di canoni di affitto da parte delle famiglie monoparentali e dei genitori separati o divorziati, in situazione di difficoltà economica.

9 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari 2. Ai fini di cui al comma 1, la Giunta regionale istituisce un fondo a favore delle famiglie monoparentali e dei genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà economica per il pagamento dei canoni di affitto. 3. Il fondo di cui al comma 1 è alimentato: a) da uno stanziamento iniziale della Regione; b) da stanziamenti operati da enti locali e definiti in base ai protocolli d intesa di cui all articolo 2, comma 1; c) da stanziamenti operati da istituti e fondazioni bancarie e definiti in base ai protocolli d intesa di cui all articolo 2, comma 1. Art. 7 (Azioni a sostegno di famiglie monoparentali e di genitori separati o divorziati) 1. La Regione potenzia, ove necessario, le funzioni di assistenza e mediazione familiare, intese come aiuto e supporto alla genitorialità e alla gestione della conflittualità in fase separativa, anche in attuazione della legge 54/2006, presso i consultori familiari, operanti nell ambito territoriale di ciascuna Azienda per l assistenza sanitaria, per realizzare un sistema articolato di assistenza omogeneo sul territorio regionale. Art. 8 (Disposizioni attuative) 1. La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, adotta le disposizioni attuative della presente legge ed in particolare quelle necessarie per l accesso ai finanziamenti e per la gestione dei fondi di cui agli articoli 5 e 6. Art. 9 (Relazione sullo stato di attuazione) 1. La Giunta regionale, entro il 31 marzo di ogni anno, presenta al Consiglio regionale, per il tramite della competente commissione consiliare, una relazione sullo stato di attuazione della presente legge.

10 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari Art. 10 (Norma finanziaria) 1. Gli oneri di parte corrente derivanti dall attuazione della presente legge, quantificati in complessivi euro, sono così suddivisi: a) euro per gli interventi di cui all articolo 5; b) euro per gli interventi di cui all articolo Per le finalità di cui all'articolo 5 è autorizzata la spesa di euro per l'anno 2015 a carico dell'unità di bilancio e del capitolo di nuova istituzione dello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale e del bilancio per l'anno 2015, con la denominazione Fondo per le famiglie monoparentali e per i genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà economica. 3. Per le finalità di cui all articolo 6, è autorizzata la spesa di euro per l'anno 2015 a carico dell'unità di bilancio e del capitolo di nuova istituzione dello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale e del bilancio per l'anno 2015, con la denominazione Fondo a favore delle famiglie monoparentali e dei genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà economica per il pagamento dei canoni di affitto. 4. Agli oneri derivanti dal disposto di cui al comma 3 si fa fronte mediante storno di pari importo dall'unità di bilancio e dal capitolo di Fondo globale 9700 dello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale per gli anni e del bilancio per l'anno Art. 11 (Entrata in vigore) 1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

11 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari Avvertenza NOTE Il testo delle note qui pubblicate è stato redatto ai sensi dell articolo 2 della legge regionale 13 maggio 1991, n. 18, come da ultimo modificato dall articolo 85, comma 1, della legge regionale 30/1992, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali è operato il rinvio. Restano invariati il valore e l efficacia degli atti legislativi qui trascritti. Note all articolo 1 - Il testo dell articolo 2 della Costituzione della Repubblica Italiana è il seguente: Articolo 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. - Il testo dell articolo 29 della Costituzione della Repubblica Italiana è il seguente: Articolo 29 La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare. - Il testo dell articolo 30 della Costituzione della Repubblica Italiana è il seguente: Articolo 30 È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità. - Il testo del comma 3 dell articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) è il seguente: 3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume

12 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici. - Il titolo della legge regionale 7 luglio 2006, n. 11 è il seguente: <<Interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitorialità>>. Note all articolo 3 - Il titolo del decreto legge 23 febbraio 2009 n. 11 è il seguente: <<Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori>>. - Il testo degli articoli 570 e 572 del Codice Penale è il seguente: Art. 570 Violazione degli obblighi di assistenza familiare. Chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all'ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà dei genitori, o alla qualità di coniuge, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da lire duecentomila a due milioni. Le dette pene si applicano congiuntamente a chi: 1) malversa o dilapida i beni del figlio minore o del pupillo o del coniuge; 2) fa mancare i mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore, ovvero inabili al lavoro, agli ascendenti; o al coniuge, il quale non sia legalmente separato per sua colpa. Il delitto è punibile a querela della persona offesa salvo nei casi previsti dal numero 1 e, quando il reato è commesso nei confronti dei minori, dal numero 2 del precedente comma. Le disposizioni di questo articolo non si applicano se il fatto è preveduto come più grave reato da un'altra disposizione di legge. Art. 572 Maltrattamenti contro familiari e conviventi. Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte, è punito con la reclusione da due a sei anni. Se dal fatto deriva una lesione personale grave, si applica la reclusione da quattro a nove anni; se ne deriva una lesione gravissima, la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la morte, la reclusione da dodici a ventiquattro anni.

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA PROGETTO DI LEGGE N. 116 PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei Consiglieri Lazzarini, Finco, Cenci, Cappon, Caner, Baggio, Corazzari, Furlanetto, Bozza, Possamai,

Dettagli

Al Signor Presidente della Giunta. Regionale della Campania. Via S. Lucia, n. Si NAPOLI. Al Presidente della VI Commissione.

Al Signor Presidente della Giunta. Regionale della Campania. Via S. Lucia, n. Si NAPOLI. Al Presidente della VI Commissione. NAPOLI Via S. Lucia, n. Si Regionale della Campania Al Signor Presidente della Giunta Prot.n. 1234 i/a IL PRSmENTE NipOll, L. / Le stesse si esprimeranno nei modi e termini previsti dal Regoiamen II Commissione

Dettagli

PROGETTO di LEGGE Norme a tutela dei genitori separati e/o divorziati e dei loro figli

PROGETTO di LEGGE Norme a tutela dei genitori separati e/o divorziati e dei loro figli PROGETTO di LEGGE Norme a tutela dei genitori separati e/o divorziati e dei loro figli RELAZIONE ILLUSTRATIVA Secondo le rilevazioni statistiche, la rottura dei legami familiari è un fenomeno sociale che

Dettagli

LA LEGISLAZIONE SULLA FAMIGLIA IN ITALIA

LA LEGISLAZIONE SULLA FAMIGLIA IN ITALIA LA LEGISLAZIONE SULLA FAMIGLIA IN ITALIA Emma Ciccarelli Presidente Forum delle Associazioni Familiari del Lazio La famiglia in Italia PROFONDI SQUILIBRI SOCIALI E DEMOGRAFICI causa e effetto le difficoltà

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO AOO Consiglio Regionale del Veneto - Ufficio archivio e protocollo - 22/11/2010-0020092 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Consiglio regionale del Veneto P 22 NOVEMBRE 2010 PROT. 0020092 cr_venet aoo-crv spc

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 3338 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BISCARDINI, CASILLO, CREMA, LABELLARTE e MARINI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 MARZO 2005 Modifiche alla legge

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 08/04/2014 Articolo 1 Campo di intervento

Dettagli

DGR 2889 DD. 26.9.2003

DGR 2889 DD. 26.9.2003 DGR 2889 DD. 26.9.2003 VISTO il documento di indirizzo programmatico per l anno 2003 predisposto, ai sensi dell art. 6 della L.R. 27 marzo 1996, n. 18 e successive modificazioni ed integrazioni, dalla

Dettagli

proposta di legge n. 460

proposta di legge n. 460 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 460 a iniziativa dei Consiglieri Zinni, Natali, Romagnoli, Zaffini presentata in data 18 novembre 2014 ISTITUZIONE IN VIA SPERIMENTALE DEL SOSTEGNO

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ; DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto

Dettagli

Relazione della V Commissione permanente SICUREZZA SOCIALE (SERVIZI SOCIALI, ASSISTENZA SANITARIA E OSPEDALIERA, ASSISTENZA SOCIALE)

Relazione della V Commissione permanente SICUREZZA SOCIALE (SERVIZI SOCIALI, ASSISTENZA SANITARIA E OSPEDALIERA, ASSISTENZA SOCIALE) REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA Relazione della V Commissione permanente SICUREZZA SOCIALE (SERVIZI SOCIALI, ASSISTENZA SANITARIA E OSPEDALIERA, ASSISTENZA SOCIALE) (Seduta del 20 settembre 2012)

Dettagli

PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO REGOLAMENTO

PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO REGOLAMENTO COMUNE DI VILLACIDRO PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO REGOLAMENTO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AMMISSIONE AL PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI AZIONI DI CONTRASTO ALLA POVERTA LINEA 2 - FINANZIAMENTO

Dettagli

Bando per la presentazione delle domande di finanziamento di progetti a sostegno della genitorialità ai sensi della LR 18/2014

Bando per la presentazione delle domande di finanziamento di progetti a sostegno della genitorialità ai sensi della LR 18/2014 Bando per la presentazione delle domande di finanziamento di progetti a sostegno della genitorialità ai sensi della LR 18/2014 1. Premessa Con la legge regionale n. 18 del 24 giugno 2014 Norme a tutela

Dettagli

proposta di legge n. 7

proposta di legge n. 7 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 7 a iniziativa dei Consiglieri Bugaro, Foschi, Romagnoli, Acquaroli, Zinni, D Anna, Natali, Massi, Ciriaci, Carloni, Marinelli presentata in

Dettagli

Regolamento comunale per la compartecipazione al costo della retta dei servizi semi-residenziali e diurni per persone con disabilità

Regolamento comunale per la compartecipazione al costo della retta dei servizi semi-residenziali e diurni per persone con disabilità COMUNE DI SCANZOROSCIATE Provincia di Bergamo Regolamento comunale per la compartecipazione al costo della retta dei servizi semi-residenziali e diurni per persone con disabilità Approvato con delibera

Dettagli

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO PER I TRATTAMENTI ASSISTENZIALI E DI TUTELA SANITARIA INTEGRATIVA per l'attuazione delle

Dettagli

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE 42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997

Dettagli

Terza Commissione. Relatore: NAZZARENO SALERNO

Terza Commissione. Relatore: NAZZARENO SALERNO PROPOSTA Di legge n. 341/9^Di Iniziativa dei consiglieri REGIONALI bruni, dattolo, gallo, recante: Norme per il sostegno del coniuge separato o divorziato in situazione di difficoltà. Relatore: NAZZARENO

Dettagli

4a Tutela della salute l.r. 45/2013 1 PREAMBOLO... 1. 1 CAPO I - Oggetto... 2. 2 Art. 1 - Oggetto... 2

4a Tutela della salute l.r. 45/2013 1 PREAMBOLO... 1. 1 CAPO I - Oggetto... 2. 2 Art. 1 - Oggetto... 2 4a Tutela della salute l.r. 45/2013 1 Legge regionale 2 agosto 2013, n. 45 famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e per il contrasto al disagio sociale. Interventi di sostegno finanziario

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI COMUNE DI CANINO Provincia di Viterbo REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI ART. 1 Oggetto, finalità ed elementi

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

COMUNE DI QUARTU S. ELENA PROVINCIA DI CAGLIARI

COMUNE DI QUARTU S. ELENA PROVINCIA DI CAGLIARI COMUNE DI QUARTU S. ELENA PROVINCIA DI CAGLIARI REGOLAMENTO TARIFFARIO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO E PER IL SERVIZIO MENSA NELLA SCUOLA DELL OBBLIGO E DELL INFANZIA Licenziato dalla V^ Commissione nella

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO LAVORO NOTTURNO ED ETÀ ANAGRAFICA QUESITO (posto in data 26 luglio 2012) Sono un dirigente medico in servizio presso un Azienda Ospedaliera. Desidero essere informata se dopo il compimento del

Dettagli

INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VARIABILI DA CONSIDERARE NELLA

INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VARIABILI DA CONSIDERARE NELLA Allegato parte integrante ALLEGATO A) - Disciplina ICEF INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VARIABILI DA CONSIDERARE NELLA VALUTAZIONE DELLA CONDIZIONE ECONOMICA FAMILIARE, AI FINI DELL AMMISSIONE AGLI ASSEGNI

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>. Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

POR Sardegna FSE 2007-2013 - ORE PREZIOSE 2009-2010. Avviso pubblico per l erogazione di contributi per l acquisto di servizi alla prima infanzia

POR Sardegna FSE 2007-2013 - ORE PREZIOSE 2009-2010. Avviso pubblico per l erogazione di contributi per l acquisto di servizi alla prima infanzia Spettabile COMUNE DI (indicare il proprio comune di residenza) ALLEGATO 1 - MODULO DI RICHIESTA CONTRIBUTO CONTRIBUTI RELATIVI AL PERIODO 01/09/2009-31/07/2010 POR Sardegna FSE 2007-2013 - ORE PREZIOSE

Dettagli

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS)

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) L'AUTORITÀ GARANTE PER L'INFANZIA E L ADOLESCENZA E IL CONSIGLIO

Dettagli

Comune di Montemurlo

Comune di Montemurlo Comune di Montemurlo Provincia di Prato Regolamento comunale sul registro delle unioni civili (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 71 del 26/11/2014) INDICE ART. 1 (Definizioni) pag. 2 ART.

Dettagli

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO

Dettagli

Disposizioni attuative e relativi criteri per l istruttoria da parte dei Comuni (L.R. n. 29/2012)

Disposizioni attuative e relativi criteri per l istruttoria da parte dei Comuni (L.R. n. 29/2012) giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1804 del 03 ottobre 2013 pag. 1/5 Disposizioni attuative e relativi criteri per l istruttoria da parte dei Comuni (L.R. n. 29/2012) Si espongono di

Dettagli

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Bologna 3 aprile 2014 Cosa prevede il DPCM 159/2013 per le prestazioni

Dettagli

NOTE DI COMMENTO AI DATI DEGLI INTERVENTI DELLA FONDAZIONE ANTIUSURA: DAL 1 GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2006

NOTE DI COMMENTO AI DATI DEGLI INTERVENTI DELLA FONDAZIONE ANTIUSURA: DAL 1 GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2006 NOTE DI COMMENTO AI DATI DEGLI INTERVENTI DELLA FONDAZIONE ANTIUSURA: DAL 1 GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2006 Le persone che hanno usufruito degli interventi, sia con risorse proprie della Fondazione, e sia

Dettagli

CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA

CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA Prima della firma della Convenzione de L Aja sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale (1995), in Polonia l adozione era regolata

Dettagli

L. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463.

L. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463. L. 162/98 Anno di presentazione Piani presentati Piani finanziati Piani esclusi Costo annuale 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344

Dettagli

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP La persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità

Dettagli

ASPETTI GIURIDICI DEI CONFLITTI DEI GENITORI E TUTELA DEL MINORE. Cento, 14 marzo 2012

ASPETTI GIURIDICI DEI CONFLITTI DEI GENITORI E TUTELA DEL MINORE. Cento, 14 marzo 2012 ASPETTI GIURIDICI DEI CONFLITTI DEI GENITORI E TUTELA DEL MINORE Cento, 14 marzo 2012 I doveri-diritti dei genitori Art.30 Cost.: E' dovere e diritto dei genitori mantenere istruire ed educare i figli...

Dettagli

Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà

Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà FONDO DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DEI DIPENDENTI DI AMOS SCRL Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà Art. 1 Tipologia dei trattamenti di solidarietà 1. I trattamenti del fondo di solidarietà

Dettagli

Organizzazione dei Servizi Sociali. Sono i due capisaldi posti alle fondamenta della società occidentale come oggi la conosciamo.

Organizzazione dei Servizi Sociali. Sono i due capisaldi posti alle fondamenta della società occidentale come oggi la conosciamo. 1 Organizzazione dei Servizi Sociali Minori e famiglia Scienze filosofiche e dell educazione Prof. Mauro Serio 2 Famiglia e lavoro Sono i due capisaldi posti alle fondamenta della società occidentale come

Dettagli

Al Signor Presidente della Giunta. Regionale della Campania. Via S. Lucia, n. 81 NAPOLI. Al Presidente della VI Commissione.

Al Signor Presidente della Giunta. Regionale della Campania. Via S. Lucia, n. 81 NAPOLI. Al Presidente della VI Commissione. NAPOLI Via S. Lucia, n. 81 Regionale della Campania Al Signor Presidente della Giunta ProLn. 12341/A IL PRJSIDENTE \Japoli Le stesse si esprimeranno nei modi e termini previsti dal Regolamento_ II Commissione

Dettagli

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) LEGGE REGIONE MARCHE 11 NOVEMBRE 2008, N. 32 Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) Art. 3 (Istituzione del Forum permanente) Art. 4 (Iniziative di prevenzione) Art. 5 (Informazione) Art. 6

Dettagli

n. tel. cellulare n PRESENTA DOMANDA

n. tel. cellulare n PRESENTA DOMANDA Spazio riservato Al Comune di Flaibano P.zza Monumento, 39 33030 FLAIBANO UD all Ufficio PROTOCOLLO scadenza 06-05-2016 DOMANDA DI CONTRIBUTO ECONOMICO PER LE SPESE SOSTENUTE PER IL PAGAMENTO DI CANONI

Dettagli

I doveri di solidarietà familiare. Premessa 31 1. Il principio di solidarietà nella Costituzione e nel diritto di famiglia

I doveri di solidarietà familiare. Premessa 31 1. Il principio di solidarietà nella Costituzione e nel diritto di famiglia Sommario XI Premessa alla nuova edizione Capitolo 1 Solidarietà familiare e sicurezza sociale nell assistenza alla famiglia 1 1. L assistenza (nella e) alla famiglia nel diritto delle persone fisiche 6

Dettagli

Allegato A. Regione Marche Giunta Regionale DGR n. 1144 del 5/10/2004. Obiettivo 3 FSE 2000-2006

Allegato A. Regione Marche Giunta Regionale DGR n. 1144 del 5/10/2004. Obiettivo 3 FSE 2000-2006 Allegato A Regione Marche Giunta Regionale DGR n. 1144 del 5/10/2004 Obiettivo 3 FSE 2000-2006 Decima integrazione alle linee guida per la gestione del POR 1 Intervento sperimentale: voucher per attività

Dettagli

L acquisto della cittadinanza italiana

L acquisto della cittadinanza italiana Approfondimento L acquisto della cittadinanza italiana Nella prima edizione di ImmigrazioneOggi del 5 ottobre abbiamo dato notizia della proposta presentata dal Governo al Parlamento per modificare l attuale

Dettagli

Entrata in vigore. Art. 2

Entrata in vigore. Art. 2 Regolamento per la determinazione dei criteri di riparto, della misura, delle modalità e dei criteri per la concessione dei benefici da destinare al sostegno delle famiglie per adozioni e affidamento familiare

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 15 gennaio 2014, n. 18 Piano straordinario per l'emergenza abitativa nel Lazio e attuazione del Programma per l'emergenza abitativa

Dettagli

TESTO COORDINATO. Art. 1 (Oggetto)

TESTO COORDINATO. Art. 1 (Oggetto) Regolamento per la concessione a favore di disabili fisici dei contributi previsti dall articolo 3, commi 91, 92 e 93 della legge regionale 2 febbraio 2005, n. 1 (Legge finanziaria 2005) per l acquisto

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

Instabilità coniugale

Instabilità coniugale Instabilità coniugale Il fenomeno delle famiglie divise: separazioni, annullamenti, divorzi Elaborazione di G Vettorato dalla tesi dottorale di Elena Margiotta, IL PROCESSO DI EMANCIPAZIONE DEGLI ADOLESCENTI

Dettagli

Toscana. Legge regionale 2 agosto 2013, n.45

Toscana. Legge regionale 2 agosto 2013, n.45 Toscana. Legge regionale 2 agosto 2013, n.45 Interventi di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e per il contrasto al disagio sociale. Pubblicata

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale.

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Legge 1985032 Pagina 1 di 9 LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 17

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE: A FIRMA DEL CONSIGLIERE ANTONIO MARCIANO

PROPOSTA DI LEGGE: A FIRMA DEL CONSIGLIERE ANTONIO MARCIANO PROPOSTA DI LEGGE: ISTITUZIONE DEL FONDO REGIONALE PER IL SOSTEGNO SOCIO-EDUCATIVO, SCOLASTICO E FORMATIVO DEI FIGLI DELLE VITTIME D'INCIDENTI MORTALI SUL LAVORO A FIRMA DEL CONSIGLIERE ANTONIO MARCIANO

Dettagli

art. 1 oggetto e finalità art. 3 presentazione della domanda oggetto e finalità art. 2 beneficiari

art. 1 oggetto e finalità art. 3 presentazione della domanda oggetto e finalità art. 2 beneficiari Regolamento per la concessione dei contributi di cui all articolo 3, commi da 27 a 34 della legge regionale 6 agosto 2015, n. 20 (Assestamento del bilancio 2015 e del bilancio pluriennale per gli anni

Dettagli

L.R. 11/2006, art. 8 bis, c. 3 B.U.R. 1/7/2009, n. 26. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 4 giugno 2009, n. 0149/Pres.

L.R. 11/2006, art. 8 bis, c. 3 B.U.R. 1/7/2009, n. 26. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 4 giugno 2009, n. 0149/Pres. L.R. 11/2006, art. 8 bis, c. 3 B.U.R. 1/7/2009, n. 26 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 4 giugno 2009, n. 0149/Pres. Regolamento per la concessione degli assegni una tantum correlati alle nascite e

Dettagli

3. Requisiti di accesso L accesso alla misura è vincolato alla contestuale presenza dei seguenti requisiti alla data di presentazione

3. Requisiti di accesso L accesso alla misura è vincolato alla contestuale presenza dei seguenti requisiti alla data di presentazione Allegato 1 Avviso pubblico per l assegnazione del contributo ai sensi della LR 18/2014 Norme a tutela dei coniugi separati o divorziati in condizioni, in condizione di disagio, in particolare con figli

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme

Dettagli

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE:

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE: Cos è l ISEE? L ISEE è un indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie ed è utilizzato come base per: fissare soglie oltre le quali non è ammesso l accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 49/2009 (Atti del Consiglio) Interventi di sostegno alle coppie impegnate in adozioni internazionali. *************** Approvata dal Consiglio regionale

Dettagli

Costituzione italiana

Costituzione italiana Costituzione italiana Educazione e famiglia 10 dicembre 2014 10 dicembre La famiglia Persone che vivono insieme con legami di parentela Funzione sociale La famiglia istituzione fondamentale della società

Dettagli

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso Allegato C alla Delib.G.R. n. 34/30 del 18.10.2010 SCHEDA SOCIALE (In base alla normativa vigente qualunque dichiarazione mendace comporta sanzioni penali, nonché l esclusione dal finanziamento del progetto

Dettagli

C O M U N E D I P A D R I A (Provincia di Sassari) Servizio Socio Assistenziale AVVISO PUBBLICO

C O M U N E D I P A D R I A (Provincia di Sassari) Servizio Socio Assistenziale AVVISO PUBBLICO C O M U N E D I P A D R I A (Provincia di Sassari) PIAZZA DEL COMUNE PADRIA TEL. 079/807018 FAX 079/807323 - E MAIL :SOCIALE@COMUNE.PADRIA.SS.IT Servizio Socio Assistenziale AVVISO PUBBLICO BANDO: PROGRAMMA

Dettagli

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme

Dettagli

DETRAZIONI PER CARICHI DI FAMIGLIA

DETRAZIONI PER CARICHI DI FAMIGLIA DETRAZIONI PER CARICHI DI FAMIGLIA A decorrere dal 1 gennaio 2007 le deduzioni per oneri di famiglia previste dall art. 12 del TUIR sono sostituite dalle detrazioni per carichi di famiglia (art. 1, co.

Dettagli

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne Tratto da il Corriere della Sera -66 ottobre 2008 Che compresero, attraverso la sofferenza di molte di loro, che il benessere delle donne poteva venire solo dalla

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili in attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68 e istituzione servizio integrazione lavorativa

Dettagli

C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI

C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Le modifiche sono scritte in rosso grassetto corsivo Modifiche all articolo 2 Testo vigente Art. 2 - Requisiti

Dettagli

Legge 8 febbraio 2006, n. 54

Legge 8 febbraio 2006, n. 54 Legge 8 febbraio 2006, n. 54 "Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 50 del 1 marzo 2006 Art. 1. (Modifiche al codice

Dettagli

Legge 5 dicembre 2005, n. 251

Legge 5 dicembre 2005, n. 251 Legge 5 dicembre 2005, n. 251 " Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

Criteri di accesso e modalità di valutazione anno 2015

Criteri di accesso e modalità di valutazione anno 2015 Allegato A Criteri di accesso e modalità di valutazione anno 2015 1. Premessa Con la D.g.r. 2513 del 17/10/2014 si è data una prima attuazione alla legge regionale n. 18 del 24 giugno 2014 Norme a tutela

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI

ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI SOS FAMIGLIE PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE MENO ABBIENTI. DISCIPLINARE PER L'ACCESSO AI CONTRIBUTI PER IL PAGAMENTO DI SPESE CORRENTI. CRITERI GENERALI Il REGOLAMENTO

Dettagli

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori

Dettagli

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile 8605 beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile DETERMINA 1. di approvare, ai sensi dell art. 8

Dettagli

3. Maternità e Paternità in

3. Maternità e Paternità in 3. Maternità e Paternità in CONDIZIONE NON PROFESSIONALE o CON RIDOTTI TRATTAMENTI ECONOMICI La legge prevede forme di tutela anche per le madri che non lavorano al momento del parto (o dell ingresso in

Dettagli

OGGETTO: Il nuovo Isee

OGGETTO: Il nuovo Isee Informativa per la clientela di studio del 04.12.2013 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Il nuovo Isee Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza

Dettagli

PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE

PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE Allegato B PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE PREMESSA Negli ultimi anni l attenzione al disagio in generale,

Dettagli

AFFIDO CONDIVISO Diversamente genitori. Avvocato Cristina Ceci 1

AFFIDO CONDIVISO Diversamente genitori. Avvocato Cristina Ceci 1 AFFIDO CONDIVISO Diversamente genitori 1 Legge n. 54 del 2006 Diritto alla bigenitorialità Tipi di affidamento Esercizio della potestà I tempi dei figli Assegnazione della casa familiare Assegno di mantenimento

Dettagli

Proposta di legge n.192/9^ di iniziativa del Consigliere Imbalzano recante: Misure a favore dei Consorzi di garanzia collettiva fidi in agricoltura"

Proposta di legge n.192/9^ di iniziativa del Consigliere Imbalzano recante: Misure a favore dei Consorzi di garanzia collettiva fidi in agricoltura Consiglio regionale della Calabria Seconda Commissione Proposta di legge n.192/9^ di iniziativa del Consigliere Imbalzano recante: Misure a favore dei Consorzi di garanzia collettiva fidi in agricoltura"

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3)

DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3) DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3) Allegato alla deliberazione consiliare n. 04 del 7 febbraio 2007 ART. 1 DEFINIZIONE DI AFFIDAMENTO FAMILIARE 1. L affidamento familiare è

Dettagli

SPECIALE PENSIONI: HANDICAP, DONAZIONE SANGUE

SPECIALE PENSIONI: HANDICAP, DONAZIONE SANGUE Welfare news n. 48 novembre 2013 SPECIALE PENSIONI: HANDICAP, DONAZIONE SANGUE I recentissimi interventi legislativi: DLGS 101 e 102 del 31/8/2013 hanno apportato alcuni correttivi di salvaguardia per

Dettagli

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE I.S.E.E. Comune di Caselette ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI Il presente regolamento è finalizzato all individuazione delle condizioni economiche richieste per l accesso alle prestazioni comunali agevolate,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE DELLE RETTE DI RICOVERO DI ANZIANI E DISABILI IN STRUTTURE

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE DELLE RETTE DI RICOVERO DI ANZIANI E DISABILI IN STRUTTURE UNIONE COMUNI DEL BASSO VICENTINO _Alonte, Asigliano Veneto, Orgiano, Pojana Maggiore_ REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE DELLE RETTE DI RICOVERO DI ANZIANI E DISABILI IN STRUTTURE Approvato con deliberazione

Dettagli

Città di Ispica Prov. di Ragusa

Città di Ispica Prov. di Ragusa Città di Ispica Prov. di Ragusa REGOLAMENTO SULL AFFIDO FAMILIARE DI MINORI Art. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori per

Dettagli

Riduzione delle pensioni di reversibilità: le disposizioni attuative dell INPS

Riduzione delle pensioni di reversibilità: le disposizioni attuative dell INPS CIRCOLARE A.F. N. 95 del 22 giugno 2012 Ai gentili clienti Loro sedi Riduzione delle pensioni di reversibilità: le disposizioni attuative dell INPS Gentile cliente con la presente intendiamo informarla

Dettagli

La correttezza dell assunto pronunciato dal Gup di Milano, viene ribadita

La correttezza dell assunto pronunciato dal Gup di Milano, viene ribadita 1 La Cassazione chiarisce le conseguenze penali della sottrazione agli obblighi di mantenimento (cd. assegno) e l'ambito di applicazione dell'art. 3 della legge n. 54/2006. Corte di Cassazione, Sezione

Dettagli

Consiglio Regionale della Toscana

Consiglio Regionale della Toscana Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014 LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014 RICONOSCIMENTO E COSTITUZIONE DEI DISTRETTI RURALI, DEI DISTRETTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ E DEI DISTRETTI DI FILIERA IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE TORAZZI, REGUZZONI, FAVA, MUNERATO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE TORAZZI, REGUZZONI, FAVA, MUNERATO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1818 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI TORAZZI, REGUZZONI, FAVA, MUNERATO Istituzione di un Fondo di garanzia per i lavoratori impiegati

Dettagli

nella misura del 4,8 (quattrovirgolaotto) per mille per le abitazioni adibite a prima abitazione;

nella misura del 4,8 (quattrovirgolaotto) per mille per le abitazioni adibite a prima abitazione; Seduta del 19.01.2006 deliberazione N. 09 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (I.C.I.)

Dettagli

RELAZIONE DI BILANCIO ATTIVITA ANNO 2013

RELAZIONE DI BILANCIO ATTIVITA ANNO 2013 O.N.L.U.S. RELAZIONE DI BILANCIO ATTIVITA ANNO 2013 L anno 2013 è stato molto impegnativo per l Associazione Fondo Vivere, a causa della generale crisi economica che ha colpito il paese e delle crescenti

Dettagli

COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria Corso Garibaldi, 98 (Tel.0966-939120 Fax 0966-940818) P.I. 00008010803

COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria Corso Garibaldi, 98 (Tel.0966-939120 Fax 0966-940818) P.I. 00008010803 COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria Corso Garibaldi, 98 (Tel.0966-939120 Fax 0966-940818) P.I. 00008010803 REGOLAMENTO COMUNALE Per la concessione di sovvenzioni, contributi e sussidi a

Dettagli

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013 A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)

Dettagli

visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;

visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999; Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

L'emergenza abitativa per i padri separati: il social housing e la mediazione familiare

L'emergenza abitativa per i padri separati: il social housing e la mediazione familiare 13 Convegno Nazionale Radici e futuro della mediazione familiare: professionisti al lavoro Venti anni della S.I.Me.F. 1995-2015 6-7 Novembre 2015 Milano L'emergenza abitativa per i padri separati: il social

Dettagli