Città di Tortona Provincia di Alessandria PIANO DEL COLORE DEL CENTRO STORICO

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1 Città di Tortona Provincia di Alessandria PIANO DEL COLORE DEL CENTRO STORICO Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.31 del 20/04/1999 Modificato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.113 del 01/12/2003 e pubblicato sul B.U.R. n. 8 del 26/02/2004. Modificato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 39 del 23/05/2018. Comune di Tortona Pagina 1 di 12

2 PIANO DEL COLORE DEL CENTRO STORICO Sommario DISPOSIZIONI GENERALI... 3 ART. 1 - FINALITÀ DEL PIANO DEL COLORE... 3 ART.2 - CARATTERISTICHE DEL PIANO... 3 ART.3 - CARTELLE DEI COLORI... 3 PREVISIONI E VINCOLI DEL PIANO... 4 ART.4 - SUDDIVISIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE PER CLASSI... 4 ART.5 - INDIVIDUAZIONE DI AMBITO CARATTERIZZATO STORICAMENTE... 4 ART.6 - PRESCRIZIONI PER L AMBITO CARATTERIZZATO STORICAMENTE... 4 ART.7 - PRESCRIZIONI PER CLASSI DI INTERVENTO... 5 ART.8 - PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER EDIFICI DI CLASSE A... 5 ART.9 - ALTERAZIONI DEI RAPPORTI ORIGINARI DELLA FACCIATA... 5 ART.10 - SALVAGUARDIA DEI CARATTERI DEGLI INTONACI... 6 MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PIANO... 7 ART.11 - UNITÀ MINIME DI INTERVENTO... 7 ART.12- MODALITÀ E PRESENTAZIONE DEI PROGETTI... 7 ART.13 - APPARATO CROMATICO E DECORATIVO INTONACI DI FACCIATA TINTEGGIATURE ELEMENTI DI FINITURA DELLE FACCIATE ATTACCHI A TERRA... 9 ART.14 - REGOLE CROMATICHE... 9 ART.15 - ELEMENTI DI CHIUSURA E FINITURA ART.16 - IMPIANTI TECNOLOGICI ART.17 - OBBLIGHI DI DECORO URBANO ART.18 - SANZIONI Comune di Tortona Pagina 2 di 12

3 PIANO DEL COLORE DEL CENTRO STORICO DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 - FINALITÀ DEL PIANO DEL COLORE La presente normativa stabilisce i criteri di intervento per il ripristino, il restauro, la manutenzione dei paramenti murari esterni dei fabbricati, con particolare attenzione al centro storico del Comune di Tortona, come classificato dal P.R.G.C. ed individuato graficamente sulla tavola del Piano del Colore denominata Piano del colore del centro storico - classi di intervento comprendendo le superfici a tinteggio e tutto l insieme delle componenti del prospetto architettonico quali i legni, il ferrame, le parti in pietra, ed ogni altro apparato decorativo e funzionale concorrente a formare la percezione complessiva dei fronti delle unità edilizie. Il piano del colore si propone i seguenti obiettivi principali: la salvaguardia del patrimonio esistente delle facciate dipinte e delle gamme cromatiche nelle costruzioni storiche esistenti; la ricerca, tramite il corretto uso del colore, del mantenimento dei caratteri identificativi del centro storico, dal punto di vista cromatico; la proposta dell uso del colore quale elemento indispensabile per la corretta percezione del costruito nel proprio contesto ambientale; la proposta dell uso del colore quale elemento concorrente alla ecosostenibilità dell intervento. ART.2 - CARATTERISTICHE DEL PIANO Il piano del colore individua norme, prescrizioni ed indicazioni relative a tutta la facciata o più facciate dell unità minima di intervento, considerandola come un unico elemento compositivo. L applicazione di tali norme fa riferimento a tutti i corpi edilizi ricadenti nell ambito del centro storico. Il piano del colore suddivide inoltre l intero patrimonio edilizio esistente, soggetto a tale normativa, in classi, sulla base dei criteri di seguito elencati; tale suddivisione è funzionale alla definizione delle tipologie di intervento ammissibili: valore storico della costruzione (edifici soggetti a tutela ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. ; valore storico - ambientale (edifici comunque meritevoli di salvaguardia); valore di posizione all interno delle viste prospettiche (edifici caratterizzanti, in positivo od in negativo, il contesto urbano circostante); valore generico di posizione (i rimanenti edifici non compresi nelle classi precedenti). ART.3 - CARTELLE DEI COLORI Sulla base della lettura critica dell esistente, della ricerca storico - critica sul patrimonio edilizio di interesse storico - cromatico e sulla scorta delle metodologie consolidate di realizzazione dei colori effettuate con i prodotti e le tecniche della tradizione, il Piano del Colore individua una serie di tinte definite per tonalità, saturazione e luminosità; ogni specifica classe di intervento definita ai sensi della suddivisione di cui al precedente articolo 61 viene caratterizzata da una o più apposita cartella colori. L insieme delle tinte forma la cartella generale dei colori del centro storico della città di Tortona, parte Comune di Tortona Pagina 3 di 12

4 integrante del presente Piano; in essa vengono definite una serie di possibili scelte di tinte singole ed in abbinamento per fondi, decorazioni, legni e ferri. La cartella è costituita da 56 campioni colore, ognuno dei quali è identificato da una sigla propria; a tale sigla corrisponde un codice che ne precisa la tonalità, la saturazione e la luminosità, permettendo una facile riproducibilità e reperibilità commerciale. La scelta della tonalità effettuata dal proponente implica l obbligo, per lo stesso, alla maggiore aderenza possibile al campione originario cartella. Saranno in ogni caso tollerate lievi variazioni nel grado di saturazione e luminosità dei colori che non comportino uno stravolgimento della tinta inizialmente individuata. In particolare, a ciascuno dei 56 colori murali utilizzabili per i fondi (coloritura delle parti estese delle facciate non in rilievo e non caratterizzate) corrispondono le possibili tinte opportune per gli abbinamenti (cornici, lesene, marcapiano, ecc ): tale prescrizione, pur se indicativa, non è in assoluto vincolante, essendo possibile discostarvisi con altre scelte, purché adeguatamente motivate, all interno della cartella generale dei colori ed approvate dall ufficio comunale preposto alla verifica delle tinte e/o dall Ente competente ad esprimere il parere vincolante, in caso di immobile sottoposto a tutela ai sensi del D.Lgs.42/2004 e s.m.i. PREVISIONI E VINCOLI DEL PIANO ART.4 - SUDDIVISIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE PER CLASSI L intero patrimonio edilizio esistente e ricompreso nel centro storico è suddiviso in classi, così individuate: Classe A: edifici soggetti a tutela ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.; Classe B: edifici comunque meritevoli di salvaguardia; Classe C: edifici di specifica valenza per fattore posizionale e comunque caratterizzanti, in positivo od in negativo, il contesto urbano circostante; Classe D: i rimanenti edifici del centro storico non compresi nelle classi precedenti La classe comprende anche gli eventuali futuri edifici di nuova costruzione, in seguito a interventi di sostituzione edilizia. L individuazione puntuale della classificazione degli edifici è riprodotta sulla planimetria in scala 1:1000 ad oggetto Piano del Colore del Centro Storico - Classi di intervento. ART.5 - INDIVIDUAZIONE DI AMBITO CARATTERIZZATO STORICAMENTE Il piano del colore individua inoltre, sulla base dell analisi storico-critica e della lettura dei caratteri del tessuto urbano, un ambito principale di intervento storicamente caratterizzato. Tale ambito include l intera tratta della antica via Emilia, nella parte compresa all interno del nucleo antico, incluse le piazze ad essa prospicienti: piazza Malaspina, piazza Duomo, piazza Gavino Lugano, piazza Arzano, piazza Marconi. ART.6 - PRESCRIZIONI PER L AMBITO CARATTERIZZATO STORICAMENTE L ambito caratterizzato storicamente e comprendente tutto l asse viario della via Emilia, per la parte interna Comune di Tortona Pagina 4 di 12

5 al nucleo antico, ivi comprese le piazze su di essa affacciate, viene definito da appositi elaborati grafici. In generale, per la scelta delle tonalità cromatiche delle facciate comprese nell ambito, in caso di intervento sulle stesse, si deve far riferimento alla proposta progettuale indicata nelle Tavole denominate Piano del Colore del Centro Storico - Via Emilia (dalla nr.1 alla nr.4), con possibilità, se adeguatamente motivata, di discostarsi da tale previsione a favore di un altro colore, purché ricompreso nella specifica cartella colori assegnata al fabbricato e/o approvato dall Ente preposto ad esprimere il parere vincolante, in caso di immobile sottoposto a tutela ai sensi del D.Lgs.42/2004 e s.m.i. Per taluni edifici in particolare viene espressamente prescritto l uso di un determinato colore; tali edifici rappresentano infatti punti nodali per la definizione della qualità cromatica e scenografica dell intero ambito. E fatta salva comunque la possibilità anche per questi fabbricati di proporre un colore diverso da quello prescritto, ovviamente compreso all interno della cartella di riferimento, a condizione che venga effettuato uno specifico studio su un ampia porzione del contesto circostante che ne dimostri la analoga validità dal punto di vista cromatico e la compatibilità con le linee e gli obiettivi posti dal presente piano. ART.7 - PRESCRIZIONI PER CLASSI DI INTERVENTO Ad eccezione degli edifici appartenenti alla Classe D, per i quali la cartella colori di riferimento è quella generale, definita per l intero centro storico, gli edifici appartenenti alle Classi A, B e C dovranno utilizzare la corrispondente sotto - cartella dei fondi, individuata con una numerazione propria ed indicata in planimetria, in cui la gamma dei colori a cui far riferimento per la scelta in caso di intervento è limitata ad un numero più ristretto di codici. Resta comunque salva la facoltà, anche per questi edifici, di poter utilizzare, in casi particolari e con adeguate motivazioni, colori non appartenenti alla corrispondente sotto - cartella, sempre però ricadenti tra quelli ricompresi nella cartella generale dei colori del centro storico. Non è in nessun caso ammesso l utilizzo di tinte non riconducibili a quelle della cartella generale. ART.8 - PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER EDIFICI DI CLASSE A Per gli edifici appartenenti alla Classe A (vincolati ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., in caso di intervento, è necessaria la preliminare acquisizione del parere di competenza della Soprintendenza, la quale ha facoltà di impartire specifiche indicazioni sulla scelta dei colori, richiedendo di procedere, preliminarmente alla scelta dei colori per i fondi e le eventuali decorazioni, ad un analisi stratigrafica degli intonaci al fine di individuare le precedenti colorazioni dell edificio. Il progetto cromatico e decorativo dovrà tenere conto inoltre dell eventuale documentazione storica inerente il fabbricato in oggetto. Ove tali indagini non risultassero possibili, per eccessivo ammaloramento dello strato di intonaco presente o per irreperibilità di informazioni storiche relative, o comunque le indagini stesse non consentissero di definire una proposta progettuale che riproponesse i caratteri originari dell edificio, la scelta dei colori per i fondi e le decorazioni dovrà essere in ogni caso conforme alle indicazioni della Soprintendenza. ART.9 - ALTERAZIONI DEI RAPPORTI ORIGINARI DELLA FACCIATA Nel caso di interventi su edifici in cui si preveda, nei limiti di quanto ammesso dalle norme di attuazione del Comune di Tortona Pagina 5 di 12

6 vigente Piano Regolatore Generale, la riapertura o l inserimento ex novo di finestre, terrazzini, porte e luci si dovrà rispettare comunque l eventuale apparato decorativo dipinto di facciata, i materiali ed il tipo di finitura; qualora per la natura dell intervento non fosse in alcun modo possibile inserire le aperture nell originaria partizione dipinta, ogni alterazione o rifacimento di decorazione anche di nuovo disegno dovrà essere supportata da apposito progetto cromatico. I criteri indicativi sono: prioritariamente, il rispetto del carattere della facciata originaria (decorazioni, partizioni architettoniche, ecc. ) nel caso di oggettiva impossibilità ad adempiere a quanto sopra, lo studio di un nuovo apparato decorativo che, nel rispetto delle cromie rilevabili, reinterpreti criticamente le decorazioni originarie. ART.10 - SALVAGUARDIA DEI CARATTERI DEGLI INTONACI Per gli edifici oggetto delle presenti norme, nelle apposite relazioni tecniche allegate al progetto di intervento si dovranno specificare le operazioni riguardanti gli intonaci originari; nel caso in cui sia dimostrata l impossibilità del recupero degli stessi, si dovranno produrre tutti gli elaborati necessari (fotografie di dettaglio, disegni restitutivi, ecc. ) per il successivo rifacimento delle decorazioni, secondo i principi di cui all articolo precedente. I criteri per la scelta dei prodotti per gli interventi sulle facciate sono i seguenti: mantenimento della traspirabilità delle vecchie murature e del loro equilibrio igrometrico quantomeno al livello complessivo esistente prima dell intervento; realizzazione di un effetto coloristico a toni non completamente saturi, il più possibile vicino alla resa cromatica delle tinte a calce; utilizzo di pitture che, per le specifiche caratteristiche fisico-chimiche, concorrano ad un azione antiinquinamento ed anti-sporcamento. Nell ambito del centro storico è pertanto vietata la realizzazione di sistemi di rivestimento comportanti complessivamente uno strato non traspirante ed a toni completamente saturi; si dovranno quindi preferibilmente utilizzare le tinte a base di calce (obbligatoriamente nel caso dei fabbricati appartenenti alla classe A e in caso di intonaci, preesistenti o di nuova formazione, a base di calce), gli intonaci premiscelati non quarzosi privi di cemento, l affresco, e tutte le tinte ai silicati; solamente in caso di intonaci preesistenti a base cementizia, se questi vengono mantenuti o rifatti con le medesime caratteristiche, è ammesso l uso di tinte acriliche ad alta capacità di traspiranza. Gli intonaci dovranno comunque essere di tipo civile a frattazzo fine e le caratteristiche degli stessi privilegeranno, per quanto possibile, le miscele a base di calce. In ogni caso ogni intervento deve comportare un livello di traspirabilità delle murature migliore, o quantomeno equivalente, a quello in essere prima dell intervento. Comune di Tortona Pagina 6 di 12

7 MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PIANO ART.11 - UNITÀ MINIME DI INTERVENTO Gli interventi sulle facciate del centro storico potranno essere attuati solo per unità minime; l individuazione delle stesse è definita attraverso i seguenti criteri: unità formale della realizzazione coerenza con l impianto tipologico della costruzione. Gli interventi dovranno inoltre prevedere preferibilmente il contestuale ripristino cromatico di infissi e ferri. Gli edifici che presentano i fronti aventi le medesime caratteristiche architettoniche, anche se appartenenti a proprietà differenti e oggetto di interventi dilazionati nel tempo, dovranno mantenere uniformità di tinteggiatura. Le facciate degli edifici dovranno essere trattate in modo completo ed omogeneo, evitando tinteggiature parziali e, in particolare, rifacimenti di tinteggiatura limitati ad un solo piano di edifici pluripiano. E pertanto fatto obbligo, nel caso di manutenzione e ripristino delle superfici esterne, che l intervento sia realizzato su tutti i fronti dell edificio prospicienti gli spazi pubblici o comunque visibili da questi; solo in caso di fronti di uno stesso edificio che risultano appartenenti a più proprietà è ammesso un intervento, comunque realizzato sulla base di un preciso programma e preliminarmente approvato dal competente ufficio, dilazionato nel tempo che dovrà comunque garantire uniformità di tinteggiatura. E' inoltre fatto obbligo di utilizzare, per le parti interne degli edifici non visibili dalla pubblica via, comunque gli stessi caratteri di intervento previsti di cui al precedente paragrafo. ART.12- MODALITÀ E PRESENTAZIONE DEI PROGETTI Gli interventi di manutenzione ordinaria, comportanti la semplice ritinteggiatura della facciata del colore preesistente, sono ammessi, dietro presentazione di comunicazione, unicamente qualora tale colorazione sia ricompresa all interno della cartella colori generale e non sia in contrasto con altre specifiche previsioni delle presenti norme. Non sono ammissibili, ancorché tali interventi siano tecnicamente riconducibili all istituto della manutenzione ordinaria, ritinteggiature di facciate dello stesso colore di quello esistente se questo non è compreso nella cartella colori generale o risulta in contrasto con specifiche disposizioni d ambito o di classe del fabbricato. Gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia che comportino anche il rifacimento della tinteggiatura dei fronti prospicienti la pubblica via, oltre alle normali prescrizioni di Piano Regolatore Generale e di legge, sono altresì soggetti alle seguenti modalità di presentazione, mediante apposito modulo: documentazione fotografica delle zone interessate dall intervento, comprendendo anche gli edifici attigui relazione illustrativa dello stato di fatto individuazione delle cromie della cartella colori proposte nel progetto di intervento prospetti delle facciate oggetto di intervento e delle facciate contigue, con la proposta di coloritura della stessa (da indicarsi tramite codice negli elaborati) aggiungendo in copia singola una prova di coloritura, ad eccezione per quei fronti rispetto ai quali la stessa è già fissata dal Piano) Comune di Tortona Pagina 7 di 12

8 schema degli impianti presenti in prospetto e proposta progettuale di sistemazione definitiva degli stessi relazione illustrativa dei materiali e delle tecniche adottate, con particolare riferimento alle caratteristiche di traspirabilità dei supporti e delle finiture esistenti e in progetto Per gli interventi su edifici compresi nella Classe A, sono inoltre prescritte, nei limiti di quanto indicato all art.8: ricerca storica archivistica indagine stratigrafica ART.13 - APPARATO CROMATICO E DECORATIVO INTONACI DI FACCIATA Fatto salvo quanto disposto all art.10 in merito alla traspirabilità dei rivestimenti, negli interventi di rifacimento o risanamento degli intonaci si prescrive di norma l impiego di malte di calce aerea più o meno spenta artificialmente, o malte idrauliche con la possibilità di dosaggi di materiali sintetici, escludendo i cementi ed i materiali plastici, così da avvicinarsi il più possibile ad una resa paragonabile o comunque compatibile con gli intonaci tradizionali. Negli edifici di Classe A l intervento di risanamento dei fronti esterni degli edifici dovrà privilegiare la conservazione, mediante pulitura e fissatura, degli intonaci esistenti di malta di calce; qualora non sia possibile il recupero degli intonaci esistenti, questi dovranno essere rifatti con tecniche e materiali comparabili per composizione a quelli della tradizione. Negli edifici di Classe B l intervento di risanamento dei fronti esterni degli edifici dovrà privilegiare la conservazione, mediante pulitura e fissatura, degli intonaci esistenti di malta di calce; è consentito altresì il rifacimento degli intonaci con tecniche e materiali compatibili con le tecniche tradizionali. Non è consentito ridurre a faccia vista il paramento murario di edifici che sono attualmente intonacati, salvo i casi in cui tale operazione sia finalizzata al ripristino documentato del paramento originario. E fatto obbligo, nel caso di intervento di manutenzione straordinaria sulle facciate degli edifici in centro storico, di eliminare le superfici rivestite con materiale ceramico o con rivestimenti diversi dall intonaco civile o da materiale lapideo TINTEGGIATURE Tutte le facciate rivestite di intonaco devono essere tinteggiate ottemperando alle disposizioni di cui al presente articolo, fatta eccezione per gli immobili che risultano sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs.42/2004 e s.m.i., per i quali la documentazione storica e/o analisi stratigrafica attesti una situazione cromatica diversa dalle indicazioni della classificazione del Piano Colore e/o l Ente competente ad esprimere il parere vincolante ai sensi del medesimo D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. impartisca specifiche e differenti prescrizioni di intervento. Per tutti gli edifici si prescrivono tecniche di coloritura che riprendano la tradizionale caratteristica della semitrasparenza del colore a base di calce, ma in grado di resistere alle attuali condizioni ambientali di inquinamento. Tale risultato è ottenibile con pitture a base di calce addizionate con resina acrilica, oppure Comune di Tortona Pagina 8 di 12

9 con pitture ai silicati semicoprenti o, mediante l utilizzo di pitture che, per le specifiche caratteristiche fisicochimiche, concorrano ad un azione anti-inquinamento ed anti-sporcamento. Gli elaborati di progetto allegati alle pratiche inerenti interventi di tinteggiatura dovranno specificare la tipologia di pittura di cui è previsto l utilizzo e dei relativi componenti chimici, che, in caso di intervento su immobili sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs 42/2004 e s.m.i., dovranno essere preventivamente approvati dalla Soprintendenza. Sono consentite altresì coloriture a fresco, con intonaci colorati in pasta; in questo caso, inerti, leganti e preparazione dovranno essere consoni alle tecniche della tradizione. Il colore della tinteggiatura dovrà essere scelto tra le tonalità presenti nella tavolozza di riferimento in relazione: a) alle tracce di coloritura reperibile sulla facciata b) ai caratteri dell edificio da restaurare c) alle regole cromatiche E vietato in ogni caso l impiego di rivestimenti plastici: graffiati, spatolati e quarzi ELEMENTI DI FINITURA DELLE FACCIATE Nel restauro delle facciate particolare attenzione andrà posta alla valorizzazione degli elementi decorativi, cornici, lesene, marcapiani, capitelli, pensili in pietra, in marmo, ecc. che dovranno rimanere emergenti rispetto al piano dell intonaco. Quando la rimozione dell intonaco dovesse evidenziare la presenza di elementi decorativi di pregio formale e di interesse storico, nel riassetto della facciata se ne dovrà tenere conto con scelte progettuali adeguate, che ne consentano se possibile la conservazione ed eventuale integrazione per le parti mancanti, da valutare eventualmente con l ausilio di un tecnico della Soprintendenza. Il progetto di restauro delle facciate deve prevedere l eliminazione dei rivestimenti che coprono il paramento murario, non originali o comunque non consoni all immagine complessiva dell edificio e dell ambiente circostante. Elementi accessori non congrui rispetto al complesso dell edificio devono essere rimossi e sostituiti attraverso interventi adeguati. E vietato tinteggiare paramenti lapidei od in cotto a vista, dovendosi procedere invece, ove tale condizione sia in atto, con la pulitura ed il ripristino dei caratteri originari dei manufatti. Gli elementi lapidei dovranno, di norma, essere recuperati con tecniche adeguate e non rimossi. In presenza di decorazioni, è di norma obbligatorio procedere ad una colorazione policroma ATTACCHI A TERRA In presenza di basamenti lavorati a bugnato o zoccolature intonacate viene fatto obbligo di diversificarne il colore. ART.14 - REGOLE CROMATICHE Non saranno consentite variazioni di colore e/o tono che pregiudichino l unità formale e tipologica delle facciate, anche se appartenenti a più proprietà, a meno che tali operazioni non scaturiscano da precise e documentate scelte progettuali, motivate dalle caratteristiche tipologiche dei fabbricati. Comune di Tortona Pagina 9 di 12

10 Nella scelta del colore si dovrà tenere in considerazione la colorazione esistente e prevista delle facciate contigue, utilizzando, di norma, colori diversi per fabbricati contigui. In particolare, edifici adiacenti con spiccata differenza nelle proporzioni e nella partizione delle facciate dovranno obbligatoriamente avere colorazione differente, al fine di evidenziare le loro caratteristiche anche nella tinteggiatura. La dimensione dei fronti edilizi e dell asse viario su cui si affacciano determinerà la scelta della tinteggiatura: a prospetti di grosse dimensioni dovranno essere abbinati colori dai toni non troppo accesi; allo stesso modo, in caso di strade a sezione ridotta saranno da preferirsi tinte chiare e luminose. In una sequenza edilizia unitaria, le facciate degli edifici dovranno presentare variazioni di tinta e/o tono in modo da rendere leggibile il ritmo del tessuto edilizio. Negli edifici con facciate prive di elementi architettonici e decorativi (marcapiani, lesene, cornici, decorazioni, ecc..) sarà consentita la sola colorazione monocromatica, ad eccezione della fascia di intonaco che costituisce l attacco a terra, purché la stessa presenti elementi in rilievo rispetto al piano della facciata. La colorazione policroma è, in generale, obbligatoria per gli edifici che possiedono elementi architettonici in rilievo; in questo caso i basamenti, le lesene, le cornici, le fasce e gli altri elementi decorativi dovranno differenziarsi nel colore dell intonaco. E vietato tinteggiare i mattoni a vista, le terrecotte, le pietre naturali e le parti in cemento costituenti le decorazioni della facciata, ad esclusione dei casi di ripristino documentati. Non sarà da eseguirsi la tinteggiatura di edifici ad intonaco naturale, cioè originariamente previsti privi di colore; in questi casi si prescrive la semplice pulizia dell intonaco. Prima della realizzazione della tinteggiatura, dovrà essere eseguita apposita campionatura sulla muratura al fine di verificarne l impatto visivo e la congruità con il contesto circostante, secondo le regole cromatiche sopra enunciate. Ferma restando la facoltà di scelta della colorazione da parte del proponente sulla base dei criteri indicati e della classe di appartenenza del fabbricato, sarà possibile avvalersi della consulenza gratuita del personale del Settore Territorio e Ambiente, dietro semplice richiesta anche verbale, per una valutazione in sito di tale campionatura. Gli uffici rimangono a disposizione inoltre per eventuali valutazioni in sito, anche preliminarmente alla presentazione del progetto. ART.15 - ELEMENTI DI CHIUSURA E FINITURA Per la verniciatura dei serramenti, dei sistemi oscuranti e degli accessori metallici si farà riferimento alla cartella dei colori dei legni e dei ferri. ART.16 - IMPIANTI TECNOLOGICI Sarà di norma preferibile inserire i cavi e le tubature degli impianti tecnologici in apposite condutture sotto traccia. Tale obbligo è escluso per gli impianti per i quali le norme di sicurezza impongono la collocazione all esterno; in tal caso dovranno essere unificati i tracciati, seguendo percorsi che non alterino l equilibrio formale della facciata. Nelle sistemazioni funzionali dei fabbricati, l installazione di campanelli, citofoni ed eventuali targhe dovrà avvenire preferibilmente in corrispondenza degli stipiti delle porte, e comunque in maniera congrua con il Comune di Tortona Pagina 10 di 12

11 disegno della facciata. ART.17 - OBBLIGHI DI DECORO URBANO Nel caso di fronti di fabbricati, prospicienti o comunque visibili dalla pubblica via, degradati o ammalorati per quanto concerne lo stato di conservazione dei rivestimenti esterni, recanti pregiudizio per l immagine e il decoro urbano, i proprietari sono tenuti ad intervenire al fine di porre rimedio a tali situazioni, fatti salvi maggiori ed ulteriori obblighi derivanti da pericoli per la pubblica incolumità procurati dal distacco di parti di intonaco, calcinacci o murature. Analogo obbligo deve essere rispettato anche in caso di un edificio composto da più unità immobiliari ma costituenti unità minima di intervento ai sensi dell'art.70, anche se le parti degradate fanno riferimento solo ad alcune parti dell'immobile suddetto. A tal fine, l Amministrazione Comunale potrà, previo avvio del relativo procedimento, diffidare i proprietari ad eseguire gli interventi opportuni di manutenzione e ripristino dei fronti, secondo i disposti del presente Piano. Trascorso inutilmente il termine indicato nella diffida, verrà emanata apposita ordinanza, con l avvertenza che, in caso di ulteriore inadempienza entro i termini stabiliti in tale atto, l Amministrazione Comunale potrà, indipendentemente dalle conseguenze penali ed amministrative per il proprietario derivanti dall inosservanza del provvedimento, dare corso all esecuzione sostitutiva delle opere necessarie, con rivalsa delle spese sostenute sulla proprietà. ART.18 - SANZIONI Generalità Tutte le sanzioni di cui al presente articolo si intendono aggiuntive, e non sostitutive, a quelle previste per le rispettive competenze dalle vigenti normative nazionali e regionali (L. 47/85, D.Lgs.42/2004 e s.m.i., L.R. 20/89, ecc ), anche emanate o modificate successivamente all entrata in vigore del presente Regolamento. Non si applicano tuttavia, per le fattipecie previste nel presente articolo, le disposizioni previste agli articoli 133 e 135 del Regolamento Edilizio. Ciò premesso, per le inosservanze alle presenti norme sono previste le sanzioni di cui ai commi successivi, con l avvertenza che, nel caso di inadempienza alle ordinanze di adeguamento alle previsioni di Piano entro i termini stabiliti in tali atti, l Amministrazione Comunale potrà, indipendentemente dalle conseguenze penali ed amministrative per il proprietario derivanti dall inosservanza del provvedimento, dare corso all esecuzione sostitutiva delle opere necessarie, con rivalsa delle spese sostenute sulla proprietà. Gli abusi possono essere generalmente di tre tipi: 1) opere eseguite in modo totalmente abusivo, in assenza di autorizzazione, su immobili non soggetti ad alcun tipo di tutela; 2) opere eseguite in modo difforme alle indicazioni di cui ai relativi titoli abilitativi, su immobili non soggetti ad alcun tipo di tutela; 3) opere relative ad immobili sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42; Sono soggette a sanzione le seguenti opere: a) Opere eseguite abusivamente in assenza di titolo e cioè con inosservanza delle norme del presente regolamento; Comune di Tortona Pagina 11 di 12

12 b) Opere eseguite in difformità alle disposizioni di cui ai relativi titoli abilitativi, tra cui: b.1) tinteggiatura eseguita con tinte difformi rispetto a quelle indicate e prescritte autorizzate o comunicate; b.2) tinteggiatura eseguita con distribuzione delle tinte, nelle varie parti dei fronti dell edificio, difforme da quella indicata e prescritta autorizzata o comunicata; b.3) tinteggiatura e cancellazione di decorazioni dipinte o a graffito o demolizione di decorazioni ceramiche, musive, ecc. ; b.4) tinteggiatura di materiali lapidei, laterizi, cementizi, litocementizi o di intonaci decorativi a vista; In caso di opere abusive realizzate in assenza di titolo su immobili sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., il Comune esercita la vigilanza e attraverso il proprio Dirigente di Settore applica in primo luogo le sanzioni previste dagli articoli 167 e 181 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e modifiche e integrazioni, ai sensi del DPR 380/2001 e modifiche e integrazioni, della legge regionale n. 56 del e modifiche e integrazioni e Legge n. 20 del (articolo 16 commi da 1 a 9) e modifiche e integrazioni; c) per le opere eseguite abusivamente ai sensi del presente regolamento [(punto a)] il Dirigente di Settore oltre alle sanzioni previste dai disposti di cui al precedente paragrafo, applica con propria ordinanza una sanzione pecuniaria pari a 1.000,00 di Euro. d) Per le opere eseguite in difformità al presente regolamento [punti b.1) - b.2) - b.3) - b.4)] il Dirigente del Settore applica attraverso propria ordinanza una sanzione pecuniaria pari a 1000,00 Euro. Comune di Tortona Pagina 12 di 12

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