39 Il linguaggio grafico a contatti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "39 Il linguaggio grafico a contatti"

Transcript

1 39 Il linguaggio grafico a contatti Diagramma a contatti, ladder, diagramma a scala sono nomi diversi usati per indicare la stessa cosa, il codice grafico per la programmazione dei PLC con il linguaggio a contatti. Il ladder, relativo a ogni specifica applicazione, può essere disegnato dopo aver terminato lo studio del comando e averlo sintetizzato nello schema funzionale. 1. Conversione del diagramma a relè in schema a contatti Fig. 1. Circuito di autoritenuta. Consideriamo lo schema a relè del circuito di autoritenuta della figura 1, detto anche di marcia e arresto, che costituisce una delle possibili forme di schema funzionale. In esso compaiono gli elementi principali della logica a relè ovvero contatti NA (P M e u), contatti NC (P A ), bobine (U), collegamenti; la freccia y indica il flusso di potenza, la freccia x individua il flusso logico. Lo schema a relè è trasformabile in diagramma a contatti mediante le seguenti semplici modifiche: le linee che rappresentano l alimentazione vengono disegnate verticalmente; i simboli dei contatti NA, di quelli NC e delle bobine vengono semplificati come mostrato nella figura 2; ogni circuito viene disegnato in posizione orizzontale invece che verticale; il flusso di potenza va da sinistra verso destra; il flusso logico va dall alto verso il basso. Fig. 2. Principali simboli grafici del linguaggio a contatti. Fig. 3. Diagramma a contatti del circuito di autoritenuta. Con tali convensioni lo schema del circuito di autoritenuta della figura 1 si trasforma facilmente nel diagramma a contatti della figura 3; la linea verticale sinistra, detta barra, può essere pensata come la linea in cui è presente la tensione, quella destra come la linea posta a massa; il flusso di energia può andare pertanto solo da sinistra verso destra ed è pertanto all estremità destra che deve essere posta la bobina da azionare. Lo schema della figura 1 è costituito da un solo circuito; a esso corrisponde un diagramma a contatti a una sola linea logica; quando nello schema ci sono più circuiti, le linee che li rappresentano vengono poste in parallelo alla prima, dando luogo a un immagine grafica molto vicina a quella di COMANDI PROGRAMMABILI (PLC) 203

2 Fig. 4. Forma a scala del diagramma a contatti. una scala a pioli (fig. 4); da questa somiglianza discendono i nomi ladder o diagramma a scala. La linea di massa può anche essere omessa; tutto il tratto della linea logica a sinistra della bobina è detto zona test. I contatti NA e NC, se uniti da linee orizzontali, realizzano la funzione AND, se uniti in verticale realizzano la funzione OR. Con riferimento alla figura 3 i contatti P M e u realizzano la somma logica OR (P M u) essendo collegati in parallelo; tale somma è messa in AND, ovvero in serie, con il contatto NC P A per dare come risultato finale la funzione logica: U (P M u)p A dove con la lettera maiuscola U è individuata la bobina del relè, mentre con la lettera minuscola corrispondente u è identificato un contatto NA dello stesso relè. Nelle figure 5, 6, 7 e 8 sono descritte le trasformazioni rela- Fig. 5. Trasformazione in diagramma a contatti di uno schema elettrico funzionale con bobine parallele. Fig. 6. Trasformazione in diagramma a contatti di uno schema elettrico funzionale con diramazioni. Fig. 7. Trasformazione in diagramma a contatti di uno schema elettrico funzionale con ponticello continuo. 204 COMANDI PROGRAMMABILI (PLC)

3 Fig. 8. Trasformazione in diagramma a contatti di uno schema elettrico funzionale con ponticello interrotto. tive ad alcuni casi particolari, mettendo in evidenza l errore che deve essere evitato. Il ladder operativo reca i codici d identificazione di ogni elemento funzionale in sostituzione di quelli alfanumerici generalmente usati nello schema funzionale (per esempio P M, P A, ecc. saranno sostituiti da E0, 0, E0, 1, ecc. secondo la tabella di configurazione I/O). 2. Programmazione di un sequenziatore logico Il sequenziatore logico è un dispositivo, realizzabile con tecnologia pneumatica o elettrica o elettronica, che funziona secondo il principio delle memorie di fase; il suo impiego è molto diffuso in automazione poiché consente di risolvere, abbastanza facilmente, qualsiasi problema di logica sequenziale. Indipendentemente dalla tecnologia con cui è costruita, ciascuna memoria di fase è un modulo logico standard composto da: una memoria a disattivazione prevalente; un elemento AND; un elemento OR. Il sequenziatore è costituito dal collegamento di tanti moduli quante sono le fasi del comando. Il modulo n, quando viene attivato, attraverso l elemento AND del modulo precedente n 1 provoca le tre azioni seguenti: attivazione dell uscita di fase (n); azzeramento della memoria precedente (n 1); predisposizione della memoria successiva (n 1). L attivazione dell uscita consente tutte le azioni degli attuatori che devono avvenire nella fase ad essa corrispondente. L azzeramento della memoria n 1 avviene attraverso l elemento OR; la memoria n 1 viene invece predisposta attivando un ingresso dell elemento AND in modo che, all arrivo del segnale di consenso, possa essere generato il comando della fase successiva. COMANDI PROGRAMMABILI (PLC) 205

4 Per ottenere un simile comportamento con il PLC è necessario programmare una linea logica come indicato in figura 9; l autoritenuta si rende necessaria per svincolare l uscita di fase dalla durata dei segnali di predisposizione e di consenso. 3. Istruzioni di temporizzazione Fig. 9. Linea logica per la simulazione di una memoria di fase. Fig. 10. Sintassi dell istruzione di temporizzazione. Fig. 11. Esempio di programmazione di un timer. Ogni PLC è in grado di fornire contemporaneamente un certo numero di temporizzatori (timer); questi, come mostra la figura 10, sono costituiti da un ingresso di lancio, una bobina d uscita e un valore preset di ritardo, che può essere impostato tra un valore minimo e un valore massimo dipendente dal modello di PLC. Le condizioni d ingresso possono essere espresse da una qualsiasi combinazione di logica a contatti. Il tipo di timer prevalentemente simulato è quello ritardato all eccitazione, detto a decremento, il cui funzionamento è il seguente: esso viene attivato quando sono verificate le condizioni d ingresso, quindi il ritardo impostato decrementa finché raggiunge lo zero; a questo punto viene attivata la bobina d uscita che a sua volta resta attiva fino a quando le condizioni d ingresso non sono più verificate. Ogni timer ha un numero illimitato di contatti NA ed NC che possono essere usati in qualsiasi punto del programma. Nell esempio della figura 11 le condizioni d ingresso sono rappresentate dall AND tra I 1, che è un contatto NA, e I 2, che è un contatto NC, per cui sono verificate non appena viene attivato I 1 ; a partire da questo istante il timer T 1 inizia il conteggio dei 4,5 secondi, terminato il quale attiva la sua bobina d uscita; questa resterà attivata finché non si verifica una delle due condizioni: attivazione di I 2 o disattivazione di I 1. Altri tipi di temporizzazione (ritardo alla diseccitazione, ritardo ad intermittenza, ecc.) si possono ottenere in fase di programmazione combinando il timer con altri elementi logici o sequenziali. 4. Istruzioni di conteggio Fig. 12. Istruzione di conteggio unidirezionale. I contatori elettromeccanici sono dispositivi che commutano i loro contatti dopo che un evento si è verificato un numero di volte preimpostato; vengono molto impiegati nell automazione dei processi produttivi; possono essere di due tipi: unidirezionali (a incremento o a decremento), reversibili. Nei PLC vengono simulati entrambi; ogni contatore del primo tipo è costituito da un ingresso di conteggio, un ingresso di riassetto, una bobina d uscita, un valore di preselezione di conteggio (preset) e un registro di conteggio corrente. Come si può osservare dalla figura 12 i contatori, a differenza 206 COMANDI PROGRAMMABILI (PLC)

5 Fig. 13. Istruzione di conteggio reversibile. dei timer, richiedono due linee logiche per controllare il loro funzionamento: la condizione d ingresso e la condizione d azzeramento o di riassetto; ciascuna di queste due linee può essere costituita da una qualsiasi combinazione logica di contatti. La condizione d ingresso stabilisce quando il registro di conteggio va incrementato (o decrementato). Quando questa condizione commuta da off a on il valore corrente viene aumentato di 1; per registrare un altro incremento (o decremento) la linea d ingresso deve prima interrompersi per poi far avvenire un altra transizione da off a on. La condizione d azzeramento, ovvero la seconda linea logica, controlla la messa a zero del valore corrente di conteggio; ovviamente questo vale nel caso del contatore a incremento mentre, nel caso di quello a decremento, il valore corrente di conteggio viene posto pari al valore di preselezione. Il valore preset di conteggio può essere impostato dall utente tra un minimo e un massimo che dipende dal modello del PLC. I contatori reversibili sono costituiti come quelli unidirezionali con l aggiunta di un ingresso d incremento Up, mentre l altro (quello di decremento) prende il nome di Down. Il loro funzionamento è illustrato nella figura 13: il contatore incrementa o decrementa di uno il valore di conteggio ogni volta che si verificano le condizioni d ingresso Up o quelle d ingresso Down; l uscita del contatore si attiva solo quando il valore di conteggio è stato incrementato o decrementato fino al valore preset; quando i segnali Up e Down sono contemporanei non si verifica alcun conteggio. I contatori sono sempre ritentivi. COMANDI PROGRAMMABILI (PLC) 207

6 Esercizi Esercizio 1. Il linguaggio grafico a contatti Trasformare lo schema elettrico della figura 14, relativo al comando elettropneumatico del ciclo automatico/semiautomatico A A di un cilindro pneumatico a d.e., in diagramma a contatti. Fig. 14. Il risultato è riportato in figura Il linguaggio grafico a contatti è riportato in figura 17; sono presenti cinque segnali bloccanti; utilizziamo il metodo del sequenziatore simulandolo con il PLC. In base alla figura 9 e alla configurazione I/O della figura 18a si ottiene il diagramma ladder della figura 18b. Ciascuna uscita è indicata con O n, dove nè il numero della fase; i movimenti corrispondenti sono riportati a lato di ogni linea logica; il ciclo ha otto fasi e pertanto si hanno otto linee logiche; si può verificare, per esempio, che quando viene attivata l uscita O 4, collegata al lato negativo del distributore di B, si ha: la corsa di ritorno del cilindro B; la disattivazione dell uscita precedente O 3 ; ciò avviene attraverso l apertura del contatto NC O 4 posto in serie al contatto di autoritenuta della bobina; la predisposizione della bobina di fase successiva O 5 ; ciò avviene attraverso la chiusura del contatto NA O 4, che è posto in serie al finecorsa b 0 ovvero al segnale che avvisa il controllore del termine della fase B. I collegamenti dei finecorsa e delle elettrovalvole con gli ingressi e le uscite del PLC, per ottenere Fig. 15. Esercizio 2. Sequenziatore logico Disegnare il ladder per comandare con il PLC il ciclo automatico A A B B C D D C di quattro cilindri pneumatici a d.e. Il blocco di potenza del comando da realizzare è quello della figura 16; il diagramma delle fasi Fig. 17. Fig. 16. Circuito di potenza con 4 cilindri a d.e. 208 COMANDI PROGRAMMABILI (PLC)

7 il funzionamento desiderato, devono essere quelli schematicamente indicati nella figura 19 che si riferisce ad un generico PLC. a) Fig. 18. a) Configurazione I/O; b) diagramma a contatti. b) Fig. 19. Cablaggio I/O. COMANDI PROGRAMMABILI (PLC) 209

8 Esercizio 3. Temporizzatore Attivare un dispositivo di campo, con un certo ritardo dalla commutazione di un selettore su on, e disattivarlo con un altro ritardo dopo la commutazione del selettore su off. Il risultato è dato in figura 20 dove sono stati usati due timer per fornire, per esempio, ritardi di 8 e di 4 s. Fig. 20. Ritardo all eccitazione e alla diseccitazione. Esercizio 4. Comandi temporizzati di un attuatore pneumatico Disegnare il diagramma a contatti per ottenere con il PLC i seguenti comandi temporizzati del cilindro pneumatico della figura 21: corsa A con ritardo dall azionamento del pulsante di marcia; corsa A con ritardo dall azionamento del pulsante di marcia; corsa A con ritardo dal rilascio del pulsante di marcia; corsa A con ritardo dal rilascio del pulsante di marcia. La corsa A con ritardo dall azionamento del pulsante di marcia si ottiene con il ladder di figura 22; la bobina del timer si attiva dopo 4 s dal verificarsi delle condizioni d ingresso che sono costituite dall azionamento di P M ; il contatto NA del timer che comanda l elettrovalvola A si chiude quindi con 4 s di ritardo dopo che P M è stato premuto. Nel caso della corsa A con ritardo dall azionamento del pulsante di marcia, la posizione di partenza è quella con stelo avanzato per cui indipendentemente da P M l elettrovalvola A deve essere attiva e questo è quanto accade con il programma della figura 23. Inserendo nel PLC il programma derivante dal ladder della figura 24, all azionamento di P M si eccita l elettrovalvola e pertanto si ha la corsa A ; finché si tiene premuto P M il suo contatto NC fa sì che il timer sia inattivo e che A rimanga eccitata; non appena si rilascia P M si chiude tale contatto, ed essendo chiuso anche quello NA della bobina A, si verificano le condizioni d ingresso che lanciano il temporizzatore, il quale Fig. 22. Fig. 21. Circuito di potenza. Fig. 23. Fig. 25. Fig. 24. passati 8 s apre il suo contatto NC, diseccita la bobina A e consente il rientro dello stelo, ottenendo la corsa di ritorno con ritardo dal rilascio del pulsante di marcia. Con riferimento al diagramma a contatti della figura 25, premendo P M si ha la corsa A poiché 210 COMANDI PROGRAMMABILI (PLC)

9 il contatto NC del relè ausiliario interno si apre e quindi si diseccita l elettrovalvola. Lasciando P M si chiude il contatto NC dell ultima linea del diagramma e, poiché il relè interno è eccitato, si verificano le condizioni di lancio del temporizzatore che, trascorsi 10 s, apre il suo contatto NC diseccitando la bobina di controllo interna, si chiude il contatto NC della seconda linea logica e si eccita la bobina A. a) Esercizio 5. Impiego dei contatori Disegnare il ladder per comandare con il PLC il ciclo automatico con corse ripetitive A A A A B B B B. Il circuito di potenza è ancora quello della figura 16; la tabella del ciclo è data in figura 26; il segnale b 0 nella prima fase comanda A, mentre nella settima fase aziona B ; il segnale a 0 nella terza fase comanda A, mentre nella quinta fase aziona B. Il metodo del contatore richiede un cablaggio particolare nei due casi di realizzazione pneumatica ed elettropneumatica; è invece di applicazione immediata, con la simulazione del contatore da parte del PLC. Tab. 1. Contatore Ingresso Riassetto C 1 a 0 C 2 P R C 2 b 0 C 2 P R Fig. 26. Essendo necessario il riassetto del sistema occorre prevedere un pulsante P R che riporta il comando nelle condizioni iniziali. Le equazioni booleane del ciclo sono: C 1 A P M a 0 A a l B b 0 C 1 B b 1 Nella prima e nella terza equazione troviamo rispettivamente a 0 e b 0 perché ricordiamo che come primi segnali si devono intendere quelli che si attivano dopo la partenza del ciclo, per cui il primo a 0 è quello della terza fase mentre il primo b 0 è quello della settima fase. Per ogni contatore occorre definire le condizioni di ingresso e di riassetto; nel nostro caso avremo quanto sintetizzato in tabella 1. b) Seguendo le equazioni logiche e la configurazione I/O della figura 27a si può disegnare il diagramma ladder della figura 27b. I due contatori sono preimpostati a 2 perché a 0 e b 0 comandano rispettivamente B e A alla loro seconda presenza. Fig. 27. a) Configurazione I/O; b) ladder. COMANDI PROGRAMMABILI (PLC) 211

Circuiti pneumatici. Prof. Luciano Scattolini

Circuiti pneumatici. Prof. Luciano Scattolini Circuiti pneumatici Circuiti pneumatici È un insieme di attuatori pneumatici comandati da valvole Lo scopo consiste nel trasformare energia pneumatica in energia meccanica Comando di cilindro a semplice

Dettagli

COMANDI PER CICLI. Ciclo: un insieme di operazioni (movimentazioni, ecc.) che evolvono secondo una sequenza prestabilita.

COMANDI PER CICLI. Ciclo: un insieme di operazioni (movimentazioni, ecc.) che evolvono secondo una sequenza prestabilita. COMANDI PER CICLI Ciclo: un insieme di operazioni (movimentazioni, ecc.) che evolvono secondo una sequenza prestabilita. Tipologie di comandi per cicli: 1. MANUALI o ARBITRARI : ogni azione della sequenza

Dettagli

Simbologia pneumatica

Simbologia pneumatica Simbologia pneumatica Fonte/Sorgente di pressione E l alimentazione/alimentatore di ogni circuito pneumatico. È generalmente costituito da un compressore che comprime l aria all interno di un serbatoio.

Dettagli

Controllo delle aperture di porte e finestre in una stanza Descrizione del problema e specifiche di funzionamento

Controllo delle aperture di porte e finestre in una stanza Descrizione del problema e specifiche di funzionamento Descrizione del problema e specifiche di funzionamento Una stanza e dotata di una porta di accesso (P) e due finestre (F1 e F2); sia sulla porta che sulle finestre sono installati dei sensori in grado

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Tema di ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI

Tema di ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI ESAME DI STATO Istituto Professionale Industriale Anno 2004 Indirizzo TECNICO INDUSTRIE ELETTRICHE Tema di ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI Un impianto funicolare è alimentato, oltre che dalla

Dettagli

P R O G E T T O L A R S A A P P U N T I S U L P. L. C.

P R O G E T T O L A R S A A P P U N T I S U L P. L. C. P R O G E T T O L A R S A A P P U N T I S U L P. L. C. L automazione di un qualunque procedimento industriale si ottiene mediante un insieme d apparecchiature, opportunamente collegate tra loro, in modo

Dettagli

PLC Sistemi a Logica Programmabile Il linguaggio Ladder-Parte

PLC Sistemi a Logica Programmabile Il linguaggio Ladder-Parte PLC Sistemi a Logica Programmabile Il linguaggio Ladder-Parte Prima Prof. Nicola Ingrosso Guida di riferimento all applicazione applicazione dei Microcontrollori Programmabili IPSIA G.Ferraris Brindisi

Dettagli

Reti sequenziali. Esempio di rete sequenziale: distributore automatico.

Reti sequenziali. Esempio di rete sequenziale: distributore automatico. Reti sequenziali 1 Reti sequenziali Nelle RETI COMBINATORIE il valore logico delle variabili di uscita, in un dato istante, è funzione solo dei valori delle variabili di ingresso in quello stesso istante.

Dettagli

2002 ISTITUTO PROFESSIONALE (indirizzo Tecnico per le Industrie Elettriche)

2002 ISTITUTO PROFESSIONALE (indirizzo Tecnico per le Industrie Elettriche) 2002 ISTITUTO PROFESSIONALE (indirizzo Tecnico per le Industrie Elettriche) Tema di SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Un sistema a nastro trasportatore, azionato da un motore con funzione

Dettagli

Reti sequenziali sincrone

Reti sequenziali sincrone Reti sequenziali sincrone Un approccio strutturato (7.1-7.3, 7.5-7.6) Modelli di reti sincrone Analisi di reti sincrone Descrizioni e sintesi di reti sequenziali sincrone Sintesi con flip-flop D, DE, T

Dettagli

5.3 TABELLE 5.3.1 RECORD 5.3.1.1 Inserire, eliminare record in una tabella Aggiungere record Eliminare record

5.3 TABELLE 5.3.1 RECORD 5.3.1.1 Inserire, eliminare record in una tabella Aggiungere record Eliminare record 5.3 TABELLE In un sistema di database relazionali le tabelle rappresentano la struttura di partenza, che resta poi fondamentale per tutte le fasi del lavoro di creazione e di gestione del database. 5.3.1

Dettagli

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA'

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA' PREMESSA In questa lezione analizziamo i concetti generali dell automazione e confrontiamo le diverse tipologie di controllo utilizzabili nei sistemi automatici. Per ogni tipologia si cercherà di evidenziare

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE DEI PLC IN LINGUAGGIO LADDER

INTRODUZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE DEI PLC IN LINGUAGGIO LADDER TRODUZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE DEI PLC LGUAGGIO LADDER PRCIPALI FUNZIONI DEL SOFTWARE STEP 7 R R R S7-200 E STEP 7 SONO MARCHI R REGISTRATI DI SIEMS CORPORATION Il PLC (Programmable Logic Controller) ha

Dettagli

MAPPE DI KARNAUGH. Nei capitoli precedenti si è visto che è possibile associare un circuito elettronico o elettrico ad una funzione logica.

MAPPE DI KARNAUGH. Nei capitoli precedenti si è visto che è possibile associare un circuito elettronico o elettrico ad una funzione logica. MAPPE DI KARNAUGH 1. Generalità Nei capitoli precedenti si è visto che è possibile associare un circuito elettronico o elettrico ad una funzione logica. E ovvio che più semplice è la funzione e più semplice

Dettagli

PREMESSA Differenza tra i vari dispositivi meccanici di manovra?

PREMESSA Differenza tra i vari dispositivi meccanici di manovra? PREMESSA Differenza tra i vari dispositivi meccanici di manovra? CONTATTORE / TELERUTTORE e RELÈ / RELAIS DEFINIZIONE (Norma CEI 17 3) : dispositivo meccanico di manovra, generalmente previsto per un numero

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

Chapter 1. Circuiti sequenziali: macchine a stati

Chapter 1. Circuiti sequenziali: macchine a stati Chapter 1 Circuiti sequenziali: macchine a stati Nella prima parte del corso ci siamo occupati dei circuiti combinatori. In un circuito combinatorio con un ouput Z funzione degli input X 1 ; : : : X n,

Dettagli

PLC Sistemi a Logica Programmabile

PLC Sistemi a Logica Programmabile PLC Sistemi a Logica Programmabile Prof. Nicola Ingrosso Guida di riferimento all applicazione applicazione dei Microcontrollori Programmabili IPSIA G.Ferraris Brindisi nicola.ingrosso @ ipsiaferraris.it

Dettagli

Corso di Automazione industriale

Corso di Automazione industriale Corso di Automazione industriale Lezione 11 Macchine utensili e controllo numerico Programmazione CNC Università degli Studi di Bergamo, Automazione Industriale, A.A. 2015/2016, A. L. Cologni 1 Introduzione

Dettagli

Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG)

Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG) 004 Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG) Lezione n. Che cos è un interruttore? L interruttore è un dispositivo meccanico che chiude un contatto elettrico (fig.).

Dettagli

L interruttore Microfonico

L interruttore Microfonico L interruttore Microfonico Descrizione Questo circuito si attiva quando capta un suono forte o un rumore (es. il battito delle mani) La sensibilità dell ingresso può essere variata in base al tipo di rumore

Dettagli

GW 90 796: OROLOGIO 2 CANALI

GW 90 796: OROLOGIO 2 CANALI 1.0 PREFAZIONE Leggere attentamente queste istruzioni d uso per utilizzare in modo ottimale tutte le funzioni dell interruttore orario. Il progetto di questo interruttore orario digitale, comandato da

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI Un esame sistematico dei circuiti completi, anche se limitato a pochi tipi di macchine e di attrezzature, sarebbe estremamente complesso e vasto. Il raggiungimento del

Dettagli

SEMAFORO PEDONALE IN LOGICA CABLATA E IN LOGICA PROGRAMMABILE MATERIA TDP ALUNNO: ROMANO SIMONE CLASSE 5^I CORSO ELETTROTECNICA ED AUTOMAZIONE

SEMAFORO PEDONALE IN LOGICA CABLATA E IN LOGICA PROGRAMMABILE MATERIA TDP ALUNNO: ROMANO SIMONE CLASSE 5^I CORSO ELETTROTECNICA ED AUTOMAZIONE SEMAFORO PEDONALE IN LOGICA CABLATA E IN LOGICA PROGRAMMABILE MATERIA TDP ALUNNO: ROMANO SIMONE CLASSE 5^I CORSO ELETTROTECNICA ED AUTOMAZIONE 1 Semaforo pedonale in logica cablata e in logica programmabile

Dettagli

DMA Accesso Diretto alla Memoria

DMA Accesso Diretto alla Memoria Testo di rif.to: [Congiu] - 8.1-8.3 (pg. 241 250) 08.a DMA Accesso Diretto alla Memoria Motivazioni Organizzazione dei trasferimenti DMA Arbitraggio del bus di memoria Trasferimento di un blocco di dati

Dettagli

IL CONTATORE ELETTRONICO Istruzioni per l uso.

IL CONTATORE ELETTRONICO Istruzioni per l uso. IL CONTATORE ELETTRONICO Istruzioni per l uso. Il Contatore Elettronico Enìa SpA ha avviato la sostituzione del vecchio contatore elettromeccanico, che si limitava a misurare i consumi di energia elettrica,

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Negli impianti elettrici sono impiegati tanti tipi di relè, il cui principio di funzionamento è lo stesso: l effetto elettrocalamita.

Negli impianti elettrici sono impiegati tanti tipi di relè, il cui principio di funzionamento è lo stesso: l effetto elettrocalamita. Appunti dalle lezioni di STA Modulo impianti civili e industriali Lezione 2 Per quanto riguarda ulteriori approfondimenti sugli schemi di montaggio e funzionali, per impianti civili, vedasi file schemario.pdf

Dettagli

Le spese di trasporto to in fattura

Le spese di trasporto to in fattura Laboratorio 2010 Scuola Duemila 1 Esercitazione svolta di laboratorio n. 1 Le spese di trasporto to in fattura Roberto Bandinelli Riccardo Mazzoni Il caso Gli addetti alla contabilità della Morganti s.p.a.,

Dettagli

NORMA CEI EN 61131. PLC: programmazione. PLC: programmazione. PLC: programmazione. Automazione Industriale 3. Automazione Industriale

NORMA CEI EN 61131. PLC: programmazione. PLC: programmazione. PLC: programmazione. Automazione Industriale 3. Automazione Industriale NORMA CEI EN 61131 Ing.Francesco M. Raimondi www.unipa.it/fmraimondi Lezioni del corso di Dipartimento di Ingegneria dell Automazione e dei Sistemi 1 La normativa IEC 1131 del 1993 ha standardizzato 5

Dettagli

Creare diagrammi di Gantt con Visio 2003

Creare diagrammi di Gantt con Visio 2003 Creare diagrammi di Gantt con Visio 2003 La fase di pianificazione di un progetto è sicuramente molto delicata e alquanto complessa, in quanto bisogna riuscire a definire una scomposizione del progetto

Dettagli

Logica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo

Logica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo Logica Numerica Approfondimento E. Barbuto Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore Il concetto di multiplo e di divisore Considerato un numero intero n, se esso viene moltiplicato per un numero

Dettagli

RIGENERAZIONE COMPLETA DELLA PARTE ELETTRICA ESSICCATOI ORIZZONTALI

RIGENERAZIONE COMPLETA DELLA PARTE ELETTRICA ESSICCATOI ORIZZONTALI RIGENERAZIONE COMPLETA DELLA PARTE ELETTRICA ESSICCATOI ORIZZONTALI La ditta E.G., operante nel settore ceramico da più di un decennio, ha maturato l'esperienza per la rigenerazione di molte macchine automatiche.

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

La scala musicale e le alterazioni

La scala musicale e le alterazioni La scala musicale e le alterazioni Unità didattica di Educazione Musicale classe seconda Obiettivi del nostro lavoro Acquisire il concetto di scala musicale e di intervallo. Conoscere la struttura della

Dettagli

Cenni su algoritmi, diagrammi di flusso, strutture di controllo

Cenni su algoritmi, diagrammi di flusso, strutture di controllo Cenni su algoritmi, diagrammi di flusso, strutture di controllo Algoritmo Spesso, nel nostro vivere quotidiano, ci troviamo nella necessità di risolvere problemi. La descrizione della successione di operazioni

Dettagli

CONTROLLORI LOGICI PROGRAMMABILI PLC

CONTROLLORI LOGICI PROGRAMMABILI PLC CONTROLLORI LOGICI PROGRAMMABILI Introduzione ai comandi elettronici e ai controllori logici programmabili L automazione di una qualsiasi operazione di un processo produttivo viene conseguita attraverso

Dettagli

CLASSE 3 ELETTRICO ESERCITAZIONI DI PLC

CLASSE 3 ELETTRICO ESERCITAZIONI DI PLC CLASSE 3 ELETTRICO ESERCITAZIONI DI PLC Anno Formativo 2014/2015 Generalità Il software che utilizziamo per le esercitazioni in classe è una versione demo liberamente scaricabile dal seguente link: https://emiliogiomocfpfonte.wordpress.com/link/

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

REGOLAMENTO TENNIS STAR

REGOLAMENTO TENNIS STAR REGOLAMENTO TENNIS STAR Slot machine a 5 rulli e 40 linee Lo scopo del gioco Tennis Star è ottenere una combinazione vincente di simboli dopo la rotazione dei rulli. Per giocare: Il valore del gettone

Dettagli

Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna

Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna Introduzione Questa guida illustra tutte le funzioni e le procedure da eseguire per gestire correttamente un ciclo di produzione

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Laboratorio di Architettura degli Elaboratori A.A. 2015/16 Circuiti Logici

Laboratorio di Architettura degli Elaboratori A.A. 2015/16 Circuiti Logici Laboratorio di Architettura degli Elaboratori A.A. 2015/16 Circuiti Logici Per ogni lezione, sintetizzare i circuiti combinatori o sequenziali che soddisfino le specifiche date e quindi implementarli e

Dettagli

G S M C O M M A N D E R Duo S

G S M C O M M A N D E R Duo S Il GSM Commander Duo S permette, di attivare indipendentemente o contemporaneamente due contatti elettrici, Contatto1 (C1) e Contatto2 (C2), attraverso una chiamata telefonica a costo zero al numero della

Dettagli

Nozione di algoritmo. Gabriella Trucco

Nozione di algoritmo. Gabriella Trucco Nozione di algoritmo Gabriella Trucco Programmazione Attività con cui si predispone l'elaboratore ad eseguire un particolare insieme di azioni su particolari informazioni (dati), allo scopo di risolvere

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

Gestione Turni. Introduzione

Gestione Turni. Introduzione Gestione Turni Introduzione La gestione dei turni di lavoro si rende necessaria quando, per garantire la continuità del servizio di una determinata struttura, è necessario che tutto il personale afferente

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

Alcuni consigli per un uso di base delle serie di dati automatiche in Microsoft Excel

Alcuni consigli per un uso di base delle serie di dati automatiche in Microsoft Excel Alcuni consigli per un uso di base delle serie di dati automatiche in Microsoft Excel Le serie Una serie di dati automatica è una sequenza di informazioni legate tra loro da una relazione e contenute in

Dettagli

LADDERWORK CON IL CONTROLLORE INDUSTRIALE GRIFO GPC553

LADDERWORK CON IL CONTROLLORE INDUSTRIALE GRIFO GPC553 LADDERWORK CON IL CONTROLLORE INDUSTRIALE GRIFO GPC553 a cura della REDAZIONE -PARTE I a Comincia con questo numero la prima parte di questa interessante trattazione. Utile per tutti gli appassionati di

Dettagli

CONTATORI ASINCRONI. Fig. 1

CONTATORI ASINCRONI. Fig. 1 CONTATORI ASINCRONI Consideriamo di utilizzare tre Flip Flop J K secondo lo schema seguente: VCC Fig. 1 Notiamo subito che tuttigli ingressi J K sono collegati alle Vcc cioe allo stato logico 1, questo

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Sintesi Combinatoria Uso di componenti diversi dagli operatori elementari. Mariagiovanna Sami Corso di reti Logiche 8 Anno 2007-08

Sintesi Combinatoria Uso di componenti diversi dagli operatori elementari. Mariagiovanna Sami Corso di reti Logiche 8 Anno 2007-08 Sintesi Combinatoria Uso di componenti diversi dagli operatori elementari Mariagiovanna Sami Corso di reti Logiche 8 Anno 27-8 8 Quali componenti, se non AND e OR (e NOT )? Si è detto inizialmente che

Dettagli

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...

Dettagli

PROGETTAZIONE DI UN CONTROLLO ON-OFF CON CRITERI E METODOLOGIA

PROGETTAZIONE DI UN CONTROLLO ON-OFF CON CRITERI E METODOLOGIA TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE Misura n.3 A.s. 2012-13 PROGETTAZIONE DI UN CONTROLLO ON-OFF CON CRITERI E METODOLOGIA Ipsia E. Fermi Catania Laboratorio di Sistemi 2012-13 mis.lab. n.2 Pag. 0 Controllo

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

Manuale d uso per la raccolta: Sicurezza degli impianti di utenza a gas - Postcontatore

Manuale d uso per la raccolta: Sicurezza degli impianti di utenza a gas - Postcontatore Manuale d uso per la raccolta: Sicurezza degli impianti di utenza a gas - Postcontatore 1. Obbligo di comunicazione dei dati... 2 2. Accesso alla raccolta... 2 3. Compilazione... 6 2.1 Dati generali Sicurezza

Dettagli

SISTEMI DI NUMERAZIONE IL SISTEMA DECIMALE

SISTEMI DI NUMERAZIONE IL SISTEMA DECIMALE SISTEMI DI NUMERAZIONE IL SISTEMA DECIMALE La base del sistema decimale è 10 I simboli del sistema decimale sono: 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Il sistema di numerazione decimale è un sistema posizionale. L aggettivo

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il

Dettagli

Autoware Ladder Tool (per Arduino ) Basic Tutorial

Autoware Ladder Tool (per Arduino ) Basic Tutorial Per iniziare. Utilizzare il ns. pacchetto Autoware Ladder Tool (in breve Ladder Tool) per Arduino è veramente semplice. Elenchiamo qui di seguito i passi necessari per eseguire la ns. prima esercitazione.

Dettagli

Esame di INFORMATICA

Esame di INFORMATICA Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA Lezione 4 MACCHINA DI VON NEUMANN Anni 40 i dati e i programmi che descrivono come elaborare i dati possono essere codificati nello

Dettagli

La tecnica proporzionale

La tecnica proporzionale La tecnica proporzionale Regolatori di pressione La tecnica proporzionale Regolatori di pressione La tecnica proporzionale La tecnica proporzionale Controllo direzione e flusso La tecnica proporzionale

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E ANALISI DEI DATI SPERIMENTALI CON EXCEL

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E ANALISI DEI DATI SPERIMENTALI CON EXCEL RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E ANALISI DEI DATI SPERIMENTALI CON EXCEL 1 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA Per l analisi dati con Excel si fa riferimento alla versione 2007 di Office, le versioni successive non differiscono

Dettagli

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN ASCENSORE

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN ASCENSORE rea PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN ASCENSORE 5 June 2009 Introduzione Come molti sapranno, nel settore ascensoristico la tecnologia elettromeccanica è ormai superata. Tuttavia molti impianti che la utilizzano

Dettagli

PLC Sistemi a Logica Programmabile Il linguaggi di programmazione

PLC Sistemi a Logica Programmabile Il linguaggi di programmazione PLC Sistemi a Logica Programmabile Il linguaggi di programmazione Prof. Nicola Ingrosso Guida di riferimento all applicazione applicazione dei Microcontrollori Programmabili IPSIA G.Ferraris Brindisi nicola.ingrosso

Dettagli

Scheda operativa Versione rif. 13.01.3c00. Libro Inventari

Scheda operativa Versione rif. 13.01.3c00. Libro Inventari 1 Inventario... 2 Prepara tabelle Inventario... 2 Gestione Inventario... 3 Tabella esistente... 3 Nuova tabella... 4 Stampa Inventario... 8 Procedure collegate... 11 Anagrafiche Archivi ditta Progressivi

Dettagli

Ragionamento spaziale visivo e percezione

Ragionamento spaziale visivo e percezione 2 Ragionamento spaziale visivo e percezione Serie e analogie figurali! In alcune batterie di test psicoattitudinali sono ampiamente rappresentati i quesiti che propongono un elenco di figure: in alcuni

Dettagli

1 Menu utente. Fratelli La Cava Sas Manuale Programmazione Stufe Pag 1

1 Menu utente. Fratelli La Cava Sas Manuale Programmazione Stufe Pag 1 Fratelli La Cava Sas Manuale Programmazione Stufe Pag 1 IL MENU Con pressione sul tasto P3 (MENU) si accede al menu. Questo è suddiviso in varie voci e livelli che permettono di accedere alle impostazioni

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

I sistemi di numerazione

I sistemi di numerazione I sistemi di numerazione 01-INFORMAZIONE E SUA RAPPRESENTAZIONE Sia dato un insieme finito di caratteri distinti, che chiameremo alfabeto. Utilizzando anche ripetutamente caratteri di un alfabeto, si possono

Dettagli

Traccia di soluzione dell esercizio del 25/1/2005

Traccia di soluzione dell esercizio del 25/1/2005 Traccia di soluzione dell esercizio del 25/1/2005 1 Casi d uso I casi d uso sono in Figura 1. Ci sono solo due attori: il Capo officina e il generico Meccanico. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. 2 Modello

Dettagli

La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico

La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico 1 La quotatura è ottenuta con i seguenti elementi La linea

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

IIS D ORIA - UFC PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO INDICE DELLE UFC

IIS D ORIA - UFC PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO INDICE DELLE UFC INDICE DELLE UFC 1 Transitori Transitori di circuiti R,L,C Ordine di un sistema Modello matematico 2 Trasformata di Laplace Teoremi sulla trasformata Trasformata dei principali segnali di ingresso Antitrasformata

Dettagli

Il controllo della visualizzazione

Il controllo della visualizzazione Capitolo 3 Il controllo della visualizzazione Per disegnare in modo preciso è necessario regolare continuamente l inquadratura in modo da vedere la parte di disegno che interessa. Saper utilizzare gli

Dettagli

PLC - Linguaggi. I linguaggi di programmazione dei PLC sono orientati ai problemi di automazione e utilizzano soprattutto:

PLC - Linguaggi. I linguaggi di programmazione dei PLC sono orientati ai problemi di automazione e utilizzano soprattutto: PLC - Linguaggi Il software è l elemento determinante per dare all hardware del PLC quella flessibilità che i sistemi di controllo a logica cablata non possiedono. Il software che le aziende producono

Dettagli

Metodi Frequenziali per il Progetto di Controllori MIMO: Controllori Decentralizzati

Metodi Frequenziali per il Progetto di Controllori MIMO: Controllori Decentralizzati Metodi Frequenziali per il Progetto di Controllori MIMO: Controllori Decentralizzati Ingegneria dell'automazione Corso di Sistemi di Controllo Multivariabile - Prof. F. Amato Versione 2.2 Ottobre 2012

Dettagli

Scheda tecnica prodotto

Scheda tecnica prodotto Le teste termoelettriche per il loro funzionamento sfruttano la dilatazione di un elemento termosensibile che, al momento in cui la valvola deve essere aperta, è scaldato tramite una resistenza elettrica.

Dettagli

Sistema per scambi/cessioni di Gas al Punto di Scambio Virtuale

Sistema per scambi/cessioni di Gas al Punto di Scambio Virtuale Sistema per scambi/cessioni di Gas al Punto di Scambio Virtuale Modulo Bacheca 1 INDICE 1 Generalità...3 2 Accesso al sistema...4 2.1 Requisiti tecnici 5 3 Elenco funzioni e tasti di navigazione...6 3.1

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e

Dettagli

Tipi primitivi. Ad esempio, il codice seguente dichiara una variabile di tipo intero, le assegna il valore 5 e stampa a schermo il suo contenuto:

Tipi primitivi. Ad esempio, il codice seguente dichiara una variabile di tipo intero, le assegna il valore 5 e stampa a schermo il suo contenuto: Tipi primitivi Il linguaggio Java offre alcuni tipi di dato primitivi Una variabile di tipo primitivo può essere utilizzata direttamente. Non è un riferimento e non ha senso tentare di istanziarla mediante

Dettagli

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano

Dettagli

Esame di Stato 2015. Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE

Esame di Stato 2015. Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE Esame di Stato 2015 Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE Il problema proposto riguarda un sistema di acquisizione dati e controllo. I dati acquisiti sono in parte di natura digitale (misura del grado

Dettagli

Risolvere un problema significa individuare un procedimento che permetta di arrivare al risultato partendo dai dati

Risolvere un problema significa individuare un procedimento che permetta di arrivare al risultato partendo dai dati Algoritmi Algoritmi Risolvere un problema significa individuare un procedimento che permetta di arrivare al risultato partendo dai dati Il procedimento (chiamato algoritmo) è composto da passi elementari

Dettagli

3.6 Preparazione stampa

3.6 Preparazione stampa Università degli Studi dell Aquila Corso ECDL programma START Modulo 3 - Elaborazione Testi 3.6 Preparazione stampa Maria Maddalena Fornari Impostazioni di pagina Le impostazioni del documento utili ai

Dettagli

8.9 CREARE UNA TABELLA PIVOT

8.9 CREARE UNA TABELLA PIVOT 8.9 CREARE UNA TABELLA PIVOT Utilizziamo la tabella del foglio di Excel Consumo di energia elettrica in Italia del progetto Aggiungere subtotali a una tabella di dati, per creare una Tabella pivot: essa

Dettagli

finestra di manager di progetto o di struttura di progetto FIG.1

finestra di manager di progetto o di struttura di progetto FIG.1 Per lanciare il programma cliccare sulla icona di capture oppure da Avvio\Programmi\Orcad Design Desktop\Capture, si giunge nella seguente videata, detta finestra di manager di progetto o di struttura

Dettagli

Apertura Contabile 2013. Contabilità Libens

Apertura Contabile 2013. Contabilità Libens Apertura Contabile 2013 Contabilità Libens Apertura contabile 17 dicembre 2012 INDICE 1 INTRODUZIONE... 1 2 AZZERAMENTO NUMERAZIONE AUTOMATICA DEI DOCUMENTI... 2 3 APERTURA NUOVO ESERCIZIO CONTABILE 2013...

Dettagli