Il Protocollo di Kyoto: origini, stato dell arte e prospettive
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1 Il Protocollo di Kyoto: origini, stato dell arte e prospettive Castellavazzo 06/07/2010 Elena Dalla Valle Tommaso Anfodillo
2 INQUADRAMENTO GENERALE I Conferenza mondiale sul Clima Ginevra Protocollo di Montreal Convenzione quadro sul Cambiamento Climatico New York Entrata in vigore della Convenzione Entrata in vigore PK II Conferenza Generale sul Clima Ginevra COP-3 Protocollo di Kyoto COP13/MOP3 Bali Post-Kyoto e REDD WMO + UNEP IPCC Earth Summit Rio de Janeiro COP1 Berlino Istituzione EU-ETS Ratifica della Russia COP15/MOP5 Copenhagen
3 IV Report Climate Change 2007 IPCC + 2 ppm anno -1
4 Fonti di emissioni GHG. IPCC AR4, 2007
5 GHG emissions in the EU-27 by main source activity, 2007 Source EEA 2009
6 UNFCCC e PK La > esperienza di mediazione intergovernativa a livello internazionale (non solo in campo ambientale) Due norme, due sistemi di reporting PK: hard law Principio della responsabilità comune e degli impegni differenziati:
7 Cosa è l UN-FCCC United Nations Framework Convention on Climate Change Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite Entrata in vigore nel 1994 Paesi firmatari Paesi dell Annex I impegno a sviluppare impegni di riduzione Organo per promuevere e verificare gli impegni COP Conference of the Parties Si riunisce annualmente COP-3 (1997) Adottato il Protocollo di Kyoto
8 Cosa prevede il PK I paesi ratificanti (dell Annex I) devono: Ridurre le emissioni di GHG Rispetto ad un anno di riferimento Entro determinati periodi quinquennali Responsabilità comuni differenziate Per entrare in vigore Paesi ratificanti = almeno il 55% delle emissioni di CO2 (Ottobre 2004 Russia) Riduzione del 5% delle emissioni rispetto al 1990 Nel primo Commitment Period Impegno riduzione UE 8% Burden Sharing Agreement (1998) Italia 6,5%
9 I gas-serra considerati dal PK Gas-serra serra Formula chimica Concentrazione pre-industriale (ppbv) Concentrazione nel 2002 (ppbv) Fonti antropogeniche Potenziale di riscaldamento globale Anidride carbonica CO Combustione fonti fossili, conversione dell uso del suolo, produzione di cemento 1 Metano CH Fonti fossili, risaie, discariche, fermentazioni enteriche bestiame 21 Ossido di azoto N 2 O Combustione, fertilizzanti 310 CFC-12 CCl 2 F 2 0 0,503 Refrigeranti e schiume 6200 HCFC-22 CHClF 2 0 0,105 Refrigeranti 1300 Perfluorometano CF 6 0 0,070 Produzione di alluminio 6500 Esafloruro di zolfo SF 6 0 0,032 Fluidi dielettrici 23900
10 Adesione al PK 2009 Rosso: paesi firmatari, ma che non hanno ratificato il PK
11 Il PK e l Italial Ratifica legge n 120 del 1 Giugno 2002 Riduzione del 6,5% di GHG rispetto al 1990 Nel corso del periodo UE approva le Linee Guida per le Politiche e le Misure Nazionali di Riduzione GHG (Delibera CIPE 19/12/2002) 6,5% = 34 Mt CO 2 rispetto al Italia + 7,1% Pari a 36 Mt CO 2 equ Fonte Environment European Agency EEA, 2009 Senza il setttore LULUCF
12 Il PK e l Italial Emissioni GHG Italia: Obiettivo Kyoto 483,3 milioni Mg CO 2 equ ,9 milioni Mg CO 2 equ ,6 milioni Mg CO 2 equ ,3 milioni Mg CO 2 equ Nel 2009 emissioni -3% rispetto al 1990 Crisi economica (prevalente) > energia rinnovabile (+9,3%) Dati con settore LULUCF Fonte: Fondazione per lo sviluppo sostenibile, 2010
13 Current progress towards Kyoto or burden- sharing targets Source EEA 2009
14 Post Kyoto Dal 2005 gruppo di lavoro ad hoc per il post PK Necessità di partecipazione USA 20% emissioni antropiche mondiali Cina, India, Brasile rapida crescita (emissioni pro-capite ancora< dei paesi industrializzati) Bali Road Map (COP ) sancire accordi vincolanti nel 2010 a Copenhagen per tutti i paesi 4 pilastri fondamentali: 1. Mitigazione 2. Adattamento 3. Trasferimento tecnologico 4. Aiuti finanziari
15 Maggiori emettitori di GHG (Mt CO2e) P. Lopes MSc thesis, 2009 Con LULUCF
16 Copenhagen Nessun accordo vincolante firmato: - Ogni paese indica cosa può offrire alle Nazioni Unite USA -17% rispetto al 2005 (-3,5% al 1990) UE -20% (30%) rispetto al 1990 in discussione inserimento di carbon tax per le SME - Copenhagen Accord nessun valore legislativo - PVS non parteciperanno + a COP/MOP sui CC - Buone possibilità di Accordo sui REDD a nov 2010
17 Adozione Definizione di un tetto (obbligo) di emissione Iniziative su base volontaria Allocazione Creazione di un mercato di scambio delle quote vuole Chi deve rispettare certi obblighi compra delle quote impegni Chi fa investimenti di riduzione delle emissioni vende le relative quote Pettenella 2006
18 Iniziative su base volontaria OFFERTA Soggetti che realizzano Investimenti di C offsett Verificatori o certificatori Standard OTC CCX Brokers Registri DOMANDA Soggetti che vogliono compensare le Proprie emissioni Marchi Over the counter al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali ( sopra il bancone )
19 Stima emissioni GHG: perchè Carbon Footprint: The total set of GHG emissions caused directly and indirectly by an [individual, organization, product] expressed as CO 2e Carbon Trust definition Gestione del rischio e identificazione delle opportunità di riduzione Inventario pubblico delle emissioni e partecipazione a programmi volontari Possibilità di business: immagine verde Azioni preventive ad eventuali obblighi futuri
20 Carbon footprint Calcolare Carbon footprint Attuare piano di riduzione Compensare Parte del GHG rimanente Verificare il proprio carbon footprint Carbon neutral (?)
21 Standard forestali: Carbon price nel 2008 Paolo Lopes MSc thesis, 2009
22 Metodologia BASELINE ADDIZIONALITA PERMANENZA Piano di gestione forestale Ripresa annua Boschi certificati Registro per Ritiro crediti No Falsi crediti Azione addizionale No doppio conteggio Validazione UNIVERSITA RILASCIO CREDITI ACCANTONAMENTO buffer method disturbi index linked + Contratto vincolante per il proprietario Contratto con proprietari
23 Grazie per l attenzionel Osservatorio.veneto@carbomark.org Tommaso.anfodillo@unipd.it Elena.dallavalle@unipd.it Castellavazzo 06/07/2010 Elena Dalla Valle Tommaso Anfodillo
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