Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale
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- Leopoldo Pizzi
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1 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N Studi di settore: le comunicazioni del Fisco A cura di Devis Nucibella Categoria: Studi di settore Sottocategoria: Varie La riforma del ravvedimento operoso, introdotta dalla Legge n. 190/2014, prevede, accanto all estensione del periodo in cui si possono regolarizzare gli errori, anche un maggiore scambio di informazioni tra Agenzia delle Entrate e contribuenti, al fine di stimolare l assolvimento degli obblighi tributari. Con specifico riferimento ai soggetti cui si applicano gli studi di settore, con provvedimento dell Agenzia delle Entrate del 1 giugno 2016, è stata approvata la specifica tecnica con cui sono individuate, per il triennio , le tipologie di anomalia nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore, in allegato a Unico, rilevate dall'agenzia sia analizzando i dati stessi sia le altre fonti informative disponibili. Premessa Il legislatore ha avviato un percorso di cambiamento dei rapporti tra il Fisco e i contribuenti, con l'obiettivo di aumentare il grado di fiducia da parte dei cittadini nell'operato dell'amministrazione Finanziaria e favorire, allo stesso tempo, l'adempimento spontaneo dei contribuenti, anche successivamente alla sua scadenza, grazie alle modifiche che la stessa legge ha apportato all'istituto del ravvedimento operoso, per cui il contribuente, che si accorge di un errore e provvede a correggerlo, beneficia di una significativa riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso. 1
2 Secondo la nuova normativa viene previsto in particolare, che l'agenzia delle Entrate: al fine di introdurre nuove e più avanzate forme di comunicazione tra il contribuente e l'amministrazione fiscale, anche preventive rispetto alle scadenze e comunque finalizzate a semplificare gli adempimenti, stimolare l'assolvimento degli obblighi tributari e favorire l'emersione spontanea delle basi imponibili; metta a disposizione del contribuente, ovvero del suo intermediario, anche mediante l'utilizzo delle reti telematiche e delle nuove tecnologie, gli elementi e le informazioni in suo possesso riferibili allo stesso contribuente, acquisiti direttamente o pervenuti da terzi, relativi anche ai ricavi o compensi, ai redditi, al volume d'affari e al valore della produzione allo stesso imputabili, alle agevolazioni, deduzioni o detrazioni, nonché ai crediti d'imposta, anche qualora non risultino spettanti. Il contribuente, allo stesso modo, può segnalare all'agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti. Per i medesimi obiettivi, l'agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente, o del suo intermediario, gli elementi e le informazioni utili per una valutazione in ordine ai ricavi, compensi, redditi, volume d'affari e valore della produzione nonché relativi alla stima dei predetti elementi, anche in relazione ai beni acquisiti o posseduti. La legge affida al direttore dell'agenzia, tramite provvedimento, l'individuazione delle modalità con cui tali elementi e informazioni sono messi a disposizione del contribuente (ma anche della Guardia di Finanza), indicando, in particolare, le fonti informative, la tipologia di informazioni da fornire al contribuente e le modalità di comunicazione tra quest'ultimo e l'amministrazione, assicurate anche a distanza, mediante l'utilizzo delle nuove tecnologie, i livelli di assistenza e i rimedi per la rimozione di eventuali omissioni e la correzione di errori commessi. Informazioni studi di settore Per quanto riguarda in particolare i soggetti cui si applicano gli studi di settore, il Provvedimento 18 giugno 2015 ha disciplinato le relative comunicazioni, regolando, anche per il futuro, il trattamento di dati e informazioni. 2
3 L Agenzia inviterà i contribuenti coinvolti a consultare il Cassetto fiscale aggiornato con le comunicazioni di anomalia relative al triennio L invito del Fisco arriva direttamente agli interessati senza passare dalla buca delle lettere, in modo da permettere ai cittadini di verificare tempestivamente la propria situazione e scegliere se giustificarsi o ravvedersi. Le comunicazioni di anomalia saranno inviate agli intermediari delegati al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Inoltre, gli inviti ad accedere al proprio cassetto fiscale vengono recapitati agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec) attivati dai contribuenti e via mail o sms, nel caso dei soggetti direttamente abilitati ai servizi telematici delle Entrate. I contribuenti, anche tramite intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, potranno fornire chiarimenti e precisazioni tramite il software gratuito Comunicazioni 2016, già disponibile sul sito nella sezione dedicata agli studi di settore (raggiungibile dal percorso: Home - Cosa devi fare - Dichiarare - Studi di settore e parametri - Studi di settore - Software). Elementi e informazioni a disposizione Con il provvedimento dello scorso anno l Amministrazione Finanziaria ha individuato gli elementi e le informazioni relative agli studi di settore messe a disposizione dei singoli contribuenti. Si tratta, in particolare, di: inviti al contribuente a presentare i modelli studi di settore, qualora non abbia provveduto pur essendone obbligato; elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici previsti tra i quadri contabili del modello Unico e i dati degli studi di settore segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario, tramite la specifica procedura informatica resa disponibile dall'agenzia delle Entrate, per comunicare eventuali giustificazioni in merito a situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza risultanti dall'applicazione degli studi di settore o per fornire dettagli in merito alle cause di esclusione o di inapplicabilità dagli stessi, con l'indicazione se la segnalazione è stata inviata direttamente dal contribuente o per il tramite dell'intermediario; 3
4 comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore, in allegato a Unico, rilevate dall'agenzia sia analizzando i dati stessi sia le altre fonti informative disponibili; risposte inviate dal contribuente, anche per il tramite del suo intermediario, relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore utilizzando la specifica procedura informatica; statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore. L'Agenzia, inoltre in un ottica di collaborazione, mette a disposizione del contribuente, ovvero del suo intermediario, ulteriori elementi e informazioni relative agli studi di settore, utili per una valutazione in ordine ai ricavi, compensi, redditi, volume d'affari e valore della produzione nonché relative alla stima dei predetti elementi, anche in relazione ai beni acquisiti o posseduti: prospetto su base pluriennale dell'andamento dei dati dichiarativi relativi agli studi di settore applicati; documento di sintesi dell'esito dell'applicazione degli studi di settore sulla base dell'ultima versione del software Gerico pubblicato sul sito dell'agenzia, comprensivo del posizionamento degli indicatori di coerenza e di normalità e dell'indicazione sull'accesso al regime premiale previsto dall'articolo 10 del DL 201/2011. Le comunicazioni 2016 Per quel che riguarda in particolare le comunicazioni di anomalie, il Provvedimento del 1 giugno 2016 individua, per il triennio , le tipologie di anomalia nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore rilevate dall'agenzia delle Entrate. Si tratta di 62 diverse tipologie di casi, 8 ulteriori rispetto allo scorso anno, nella quasi totalità riconducibili in via esclusiva alle attività di impresa, anche se sono comunque presenti 3 criteri relativi alle sole attività professionali e 5 a entrambe le tipologie di reddito. I nuovi metodi riguardano ulteriori ipotesi di soggetti esercenti attività di impresa con incongruenza tra studio di settore presentato e dati strutturali indicati ai fini dell'applicazione degli studi di settore. 4
5 Come già evidenziato dalla Circolare 28/2015, i metodi utilizzati per l'individuazione dei soggetti anomali possono essere ricondotti a macroanomalie, quali: incoerenze relative alla gestione del magazzino; incoerenze tra rimanenze finali ed esistenze iniziali; incoerenze relative ai beni strumentali; incoerenze relative all'incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi o compensi; incongruenze nei dati indicati relativi alla presenza di soci, percentuale di lavoro prestato, assenza di altri addetti e numero giorni di apertura; mancata o errata indicazione di dati fondamentali nel modello degli studi di settore; indicazione in dichiarazione della causa di esclusione "7" dall'applicazione degli studi per tre periodi d'imposta consecutivi imprese che hanno indicato incongruenze relative al costo del venduto; imprese che hanno indicato utili spettanti agli associati in partecipazione con apporto di solo lavoro e non hanno indicato il numero e/o la percentuale di lavoro prestato dagli associati; imprese che hanno indicato spese per la locazione di immobili e hanno omesso di indicare le relative superfici delle unità locali utilizzate; soggetti che presentano incongruenze tra i dati indicati nel quadro F - Elementi contabili e quelli corrispondenti dichiarati nel quadro T - Congiuntura economica; imprese che presentano incongruenze tra studio di settore presentato e dati strutturali indicati ai fini dell'applicazione degli studi di settore. Il Provvedimento del 1 giugno 2016 prevede che, nel caso in cui un contribuente risulti interessato da più tipologie di anomalie, venga elaborata una sola comunicazione (la prima, secondo l'ordine numerico dei criteri previsto dalla specifica tecnica in allegato al provvedimento). Dalla selezione vengono esclusi i contribuenti che: nel frontespizio del modello degli studi di settore hanno indicato i codici 1, 2, 3, 4, 5, relativi ai casi di: inizio di attività entro sei mesi dalla data di cessazione nel corso dello stesso periodo d'imposta; 5
6 cessazione dell'attività nel corso del periodo d'imposta e inizio della stessa nel periodo d'imposta successivo, entro sei mesi dalla sua cessazione; inizio attività nel corso del periodo d'imposta come mera prosecuzione dell'attività svolta da altri soggetti; periodo d'imposta diverso da 12 mesi; cessazione dell'attività nel corso del periodo di imposta, senza successivo inizio della stessa entro sei mesi dalla sua cessazione; alla data di elaborazione delle comunicazioni hanno cessato l'attività o hanno chiuso la partita Iva o sono deceduti; sono già stati interessati negli anni 2014 e 2015 da una comunicazione di anomalia rilevata nei dati degli studi di settore; per il periodo d'imposta 2014 hanno presentato il modello degli studi di settore, ma hanno indicato una causa di esclusione (ad eccezione del criterio 21 per la causa di esclusione "7"). Sulla scorta degli esiti delle precedenti campagne informative, nel 2016 sono previsti due nuovi criteri di esclusione di soggetti dalla selezione, in modo da evitare l'invio di comunicazioni di anomalia a contribuenti presumibilmente non a rischio in base ai criteri elaborati o che hanno già fornito in precedenza elementi informativi in merito ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore. In particolare, si tratta di soggetti che: hanno barrato, in uno dei periodi d'imposta in relazione al quale è stato elaborato lo specifico criterio: Per il criterio Tipologia 1 per il periodo d'imposta 2013 o il periodo d'imposta 2014), la voce V03 "Applicazione del regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità nel periodo d'imposta precedente" del "Quadro V - Ulteriori dati specifici" del modello studi di settore. hanno compilato la scheda Annotazioni in Gerico per tutte le annualità oggetto di segnalazione o, per le medesime annualità, hanno trasmesso una segnalazione tramite l'apposito software (ad esempio, se la segnalazione è relativa al periodo d'imposta 2014, per tale annualità viene verificata la presenza di annotazioni o di segnalazioni; se relativa al biennio , per entrambe le annualità viene verificata la presenza di annotazioni e/o segnalazioni, eccetera). 6
7 Risposta del contribuente Il contribuente, in caso di comunicazioni di anomalie e in situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza risultanti dall applicazione degli studi di settore, può fornire chiarimenti e precisazioni utilizzando gli specifici software messi a disposizione dall Agenzia delle Entrate. Chiarimenti e precisazioni possono anche essere forniti dagli intermediari per conto del contribuente, previa specifica delega. Le comunicazioni dell Agenzia contengono l invito al contribuente a regolarizzare spontaneamente gli errori / omissioni tramite il ravvedimento operoso. In particolare, nella comunicazione è precisato che se il contribuente: riconosce gli errori od omissioni [ ] rilevati, ha la possibilità di correggerli mediante il ravvedimento operoso [ ] versando gli importi dovuti ed evitando di essere sottoposto al relativo controllo. A tal fine, come precisato dall Agenzia nella citata Circolare n. 28/2015, il contribuente deve: presentare una dichiarazione integrativa con il modello studi di settore con i dati corretti; versare con il Mod. F24 (codice tributo 8911 ), la sanzione ridotta. Se l anomalia riscontrata deriva: da un errore di compilazione del modello, è opportuno comunicarlo all Agenzia al fine di evitare l inserimento nelle liste selettive di controllo: Nel caso in cui, per dimenticanza, non è stato indicato alcun importo nel rigo Valore dei beni strumentali del quadro F / G del modello studi di settore. da un comportamento effettivamente anomalo (spesso tale situazione si verifica in relazione all incoerenza nell indice di durata delle scorte), l unico possibile rimedio è la tendenza ad un comportamento virtuoso (valorizzando correttamente le giacenze di magazzino). È possibile: segnalare imprecisioni/errori riscontrati nei dati contenuti nella comunicazione di anomalia; 7
8 indicare i motivi che hanno determinato l anomalia e tutto ciò che si ritiene rilevante segnalare all Amministrazione Finanziaria; utilizzando l apposito software Comunicazioni anomalie. - Riproduzione riservata 8
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