Studio Paolo Simoni Dottori Commercialisti Associati

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1 Dott. Paolo Simoni Dott. Grazia Marchesini Dott. Alberto Ferrari Dott. Federica Simoni Rag. Lidia Gandolfi Dott. Francesco Ferrari Dott. Enrico Ferra Dott. Agostino Mazziotti Bologna, 16/12/2014 Ai Signori Clienti Loro Indirizzi CIRCOLARE N. 38/2014 DECRETO SEMPLIFICAZIONI FISCALI Iscritti all albo dei Dottori Commercialisti di Bologna Il decreto sulle semplificazioni fiscali (D.Lgs. n. 175/2014), più avanti semplicemente decreto, con decorrenza dal 13 dicembre 2014, porterà importanti novità in materia fiscale. In particolare, i principali punti d interesse riguardano: il debutto del 730 precompilato dall Agenzia delle Entrate; le spese di vitto e alloggio dei professionisti; le novità in materia di dichiarazioni di successione; l abrogazione della comunicazione all Agenzia delle Entrate per i lavori di durata ultrannuale; le novità in materia di società di comodo; le novità in materia di comunicazioni Black List; le novità in materia di dichiarazioni Intrastat servizi e VIES; le ritenute su agenti comunicazione di avvalersi di dipendenti; l abrogazione della responsabilità solidale negli appalti per le ritenute sui redditi di lavoro dipendente; l allineamento della definizione di immobili di lusso IVA Imposta di registro. Prima di entrare nel dettaglio delle novità, preme evidenziare che l operatività di buona parte delle disposizioni in commento è subordinata all emanazione di uno o più decreti di attuazione. Pertanto, alcuni specifici argomenti saranno oggetto di specifiche circolari dello Studio non appena il quadro normativo sarà più chiaro. Dichiarazione Modello 730 precompilato A partire dall anno 2015, l Agenzia delle Entrate, utilizzando i dati contenuti nelle certificazioni dei sostituti d imposta, le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria e i dati inviati da soggetti terzi, come le banche e le assicurazioni, renderà disponibile in via telematica, entro il 15 aprile di ogni anno, ai percettori di redditi di lavoro dipendente e assimilati la dichiarazione precompilata (Modello 730) relativa ai redditi prodotti nell anno precedente. Tali modelli precompilati dovranno essere presentati dai contribuenti entro il 7 luglio dell anno successivo a quello di riferimento, alternativamente a: I N P A C T

2 Sostituti d imposta che abbiano aderito all assistenza fiscale; Caf dipendenti; Professionisti abilitati; Direttamente all Agenzia delle Entrate, in via telematica. Nei primi tre casi, i Caf, i professionisti abilitati e i sostituti d imposta dovranno, entro il 7 luglio (salvo il diverso termine che sarà successivamente indicato), inviare telematicamente all Agenzia delle Entrate le suddette dichiarazioni e la liquidazione dell imposta. Inoltre, prima dell invio della dichiarazione all Agenzia delle Entrate, i Caf, i professionisti e i sostituti d imposta dovranno consegnare al contribuente la copia del modello 730 elaborato e la relativa liquidazione dell imposta (Modello 730/3). Nel caso di presentazione della dichiarazione, direttamente o tramite il sostituto d imposta, senza modifiche rispetto alla versione precompilata l Agenzia delle Entrate non effettua i controlli sui dati relativi agli oneri forniti dai soggetti terzi (banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia. Spese di vitto e alloggio dei professionisti In materia di lavoro autonomo, l articolo 10 del decreto sulle semplificazioni fiscali abroga la controversa disposizione relativa alle spese di vitto e alloggio sostenute dal committente in nome e per conto del professionista, riscrivendo il secondo periodo del quinto comma dell articolo 54 del D.P.R. n. 917/86. La nuova formulazione stabilisce che le prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande acquistate direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista. Di conseguenza, i professionisti non dovranno più riaddebitare le suddette spese nella fattura al committente, né potranno dedurle successivamente in sede di dichiarazione dei redditi. Si ricorda che tale nuova disposizione avrà effetto a partire dal periodo d imposta in corso al 31/12/2015 e di conseguenza riguarderà le suddette spese di competenza dell anno Novità in materia di dichiarazioni di successione Il decreto apporta alcune novità anche in materia di imposta di successione, che riguardano sia gli aspetti documentali che sostanziali. In primo luogo, viene disposto che l erogazione di un rimborso fiscale dopo la presentazione della dichiarazione di successione non dà luogo all obbligo di presentare una dichiarazione di successione sostitutiva o integrativa. Viene poi elevata da ,84 ad la soglia di esenzione dall obbligo di presentare la dichiarazione di successione. Pertanto, per effetto di tale modifica, la dichiarazione di successione può non essere presentata se ricorrono congiuntamente le seguenti condizioni: l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del de cuius;

3 l'attivo ereditario ha un valore non superiore ad euro 100,000 e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Infine, vengono introdotti alcuni alleggerimenti in relazione ai documenti da allegare alla dichiarazione di successione e ciò a completamento dell attività di decertificazione, che ha finora consentito di evitare l allegazione degli originali dei certificati di morte e di stato di famiglia e residenza del de cuius. In virtù di tali modifiche, è consentito allegare le copie non autentiche dei seguenti documenti: - atti di ultima volontà; - atti dai quali risulta l accordo delle parti per l integrazione dei diritti di legittima lesi; - ultimo bilancio o inventario (nel caso in cui nell asse ereditario ricadano partecipazioni sociali); - inventari formati in ottemperanza a disposizioni di legge; - documenti di prova delle passività e di oneri deducibili o detraibili. Le copie non autentiche devono essere accompagnate dalla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ex art. 47 del DPR n. 445/2000. Abrogazione della comunicazione all Agenzia delle Entrate per i lavori di durata ultrannuale L articolo 12 del decreto abroga il comma 6 dell art. 29 del D.L. n. 185/2008, norma riguardante le detrazioni Irpef/Ires per interventi di riqualificazione energetica che proseguono per più periodi d imposta. Per effetto di tale abrogazione, non deve essere più presentato il modello con riferimento ai lavori che proseguono oltre il periodo d'imposta, per comunicare le spese sostenute nei periodi d'imposta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati. Novità in materia di società di comodo Un importante novità in materia di società in perdita sistemica è stata introdotta dall articolo 18 del decreto in commento, che ha aumentato il periodo minimo per considerare una società di comodo da tre a cinque esercizi consecutivi in perdita fiscale. A seguito della nuova modifica, infatti, saranno da considerarsi non operative quelle società che dichiarano: per cinque periodi consecutivi una perdita fiscale, in luogo dei precedenti tre periodi; nell arco del quinquennio precedente all esercizio di riferimento, quattro periodi in perdita fiscale più uno con reddito inferiore a quello minimo, in luogo dei precedenti due periodi in perdita più uno con reddito inferiore a quello minimo.

4 Tale nuova disposizione si applica a decorrere dal periodo d imposta in corso al 31 dicembre Novità in materia di comunicazioni Black List L articolo 21 del decreto ha modificato l articolo 1, comma 1, del D.L. 25 marzo 2010 n. 40, relativamente agli obblighi di dichiarazione delle operazioni attive e passive con soggetti residenti in paesi a fiscalità privilegiata (cosiddetti Black List). In particolare, secondo le nuove disposizioni la suddetta comunicazione andrà effettuata annualmente (con scadenza ancora da definire ma che probabilmente ricadrà in aprile dell anno successivo a quello di riferimento) e non più mensilmente/trimestralmente. In secondo luogo, è stata modificata la soglia entro la quale la comunicazione non è obbligatoria, che è passata dai precedenti 500 euro per singola operazione all ammontare annuale complessivo minimo di In conclusione, a seguito della citata modifica, la comunicazione Black List andrà effettuata, utilizzando il Modello Polivalente, con cadenza annuale e solo se il totale annuale delle operazioni supera la soglia dei euro. Le modifiche sopracitate avranno effetto dal periodo d imposta in corso al 31 dicembre Di conseguenza, le operazioni effettuate dal 1 gennaio 2014 dovranno essere comunicate con un unico adempimento nel In sostanza, gli unici adempimenti eliminati per l anno d imposta 2014 saranno le comunicazioni relative ai mesi di novembre e dicembre per i vecchi contribuenti mensili e la comunicazione relativa all ultimo trimestre per i vecchi contribuenti trimestrali. Novità in materia di dichiarazioni Intrastat servizi e VIES Gli articoli 22 e 23 del decreto in oggetto hanno modificato la disciplina in materia di comunicazione delle operazioni intracomunitarie, con particolare riguardo alle modalità di inclusione/esclusione nella banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie e al contenuto delle dichiarazioni intrastat. Novità VIES L articolo 22 del suddetto decreto ha sostituito il comma 7-bis dell articolo 35 del D.P.R. 633/72, eliminando, in sede di inizio dell attività, la possibilità per l Agenzia delle Entrate di negare l autorizzazione a effettuare operazioni intracomunitarie. Secondo la nuova disposizione, infatti, i soggetti che optano per la possibilità di effettuare operazioni intracomunitarie saranno automaticamente inclusi nella relativa banca dati, con modalità da definire con provvedimento di prossima emanazione e non sarà quindi più necessario attendere i trenta giorni per i necessari controlli da parte dell Ufficio.

5 D altro canto, è stata introdotta la presunzione di non effettuazione di operazioni intracomunitarie qualora i soggetti di cui al periodo precedente non presentino alcun elenco riepilogativo per quattro trimestri consecutivi, successivi alla data di inclusione nella suddetta banca dati. L Agenzia delle Entrate procede quindi all esclusione della partita Iva dalla banca dati, previo invio di apposita comunicazione al soggetto passivo e secondo criteri e modalità da definire con provvedimento di prossima emanazione. Le modifiche apportate dall articolo 22 relative alle nuove modalità di inclusione ed esclusione dalla banca dati dei soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie avranno effetto dalla data di entrata in vigore del decreto sulle semplificazioni fiscali, ovvero dal 13 dicembre Novità in ambito Intrastat servizi L articolo 23 ha previsto la riduzione del contenuto degli elenchi riepilogativi relativi alle prestazioni di servizi diverse da quelle di cui agli articoli 7-quater e 7-quinquies del D.P.R. 633/72 e cioè di servizi generici. Il contenuto degli elenchi suddetti dovrà essere ridotto alle sole informazioni concernenti: il numero di identificazione IVA della controparte e il valore totale delle transazioni; il codice identificativo del tipo di prestazione resa o ricevuta; il Paese di pagamento. Per quanto riguarda l entrata in vigore delle suddette disposizioni, la riduzione del contenuto degli elenchi riepilogativi relativi alle prestazioni di servizi avrà effetto dalla data di emanazione di un provvedimento apposito, che dovrà avvenire entro novanta giorni dalla data del 13 dicembre 2014, data dell entrata in vigore del decreto in commento. Infine, l articolo 25 ha modificato il regime sanzionatorio per l omissione o inesattezza dei dati statistici contenuti negli elenchi riepilogativi di cui sopra. Le sanzioni attualmente previste ammontano a: da 207 a per le imprese individuali e i lavoratori autonomi; da 516 a per le società e gli altri enti. Secondo la nuova disposizione, tali sanzioni si applicheranno alle sole imprese soggette alle rilevazioni previste nel Programma statistico nazionale dell ISTAT, inserite in uno specifico elenco pubblicato dall ente statistico stesso e comunque una sola volta per ogni elenco mensile errato o incompleto, a prescindere dal numero di transazioni mancanti o riportate in modo errato nell elenco stesso. Ritenute su agenti comunicazione di avvalersi di dipendenti L articolo 27 del D.Lgs. n. 175/2014 in commento ha semplificato la dichiarazione di cui si avvalgono i soggetti che percepiscono provvigioni inerenti a rapporti di commissione, agenzia, mediazione, rappresentanza di commercio e

6 procacciamento di affari, con l apporto in via continuativa di dipendenti o terzi, per la richiesta della ritenuta sull imponibile. Come noto, tale dichiarazione, da presentare alla casa mandante entro il 31 dicembre di ogni anno, è finalizzata all applicazione dell imponibile ridotto al 20% delle provvigioni (in luogo del 50%) su cui applicare la ritenuta d acconto sulle provvigioni percepite dagli agenti. Secondo la nuova disposizione, fermo restando che sarà un decreto ministeriale a dettare la disciplina sui termini e le modalità di tale adempimento, è previsto che obbligatoriamente: sia consentita la possibilità di inviare alla casa mandante la suddetta dichiarazione anche tramite P.E.C. (Posta Elettronica Certificata); la dichiarazione sia valida fino a revoca ovvero fino alla perdita dei requisiti da parte del contribuente, non rendendosi così più necessario effettuare la comunicazione alla fine di ogni anno; in caso di omissione della comunicazione relativa alla perdita dei requisiti, è prevista una sanzione amministrativa da 258 ad 2.065, in luogo della precedente sanzione pecuniaria in caso di dichiarazione non veritiera. Abrogazione della responsabilità solidale negli appalti per le ritenute di lavoro dipendente Importanti novità sono introdotte dal comma 1 dell articolo 28 del decreto, in materia di responsabilità solidale nei rapporti di appalto e subappalto (si vedano le Circolari dello Studio n. 25/2012 e n. 33/2013). Tramite l abrogazione dei commi da 28 a 28-ter dell articolo 35 del D.L. n. 223/2006, viene eliminata la responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore relativamente alle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente, unitamente alla sanzione amministrativa pecuniaria in capo al committente che abbia pagato l appaltatore senza effettuare i controlli di cui all art. 35, comma 28-bis del D.L. n. 223/2006. In mancanza di chiarimenti, si ritengono valide le considerazioni offerte dall Agenzia delle Entrate con Circolare n. 2/E/2013. In base a quanto previsto in tale documento di prassi, le novità dovrebbero applicarsi ai contratti di appalto e subappalto stipulati o rinnovati dal giorno 13 dicembre 2014, data dell entrata in vigore del decreto in commento. È necessario sottolineare che la nuova disposizione non ha effetto retroattivo e quindi, per i periodi pregressi, valgono le seguenti regole: fino al 20 giugno 2013, operano la solidarietà tra appaltatore e subappaltatore e la sanzione amministrativa in capo al committente sia in materia di IVA che per le ritenute fiscali di lavoro dipendente; dal 21 giugno 2013 al 12 dicembre 2014, operano la solidarietà e la sanzione pecuniaria suddette solo relativamente alle ritenute di lavoro dipendente; dal 13 dicembre 2014, eliminate sia la responsabilità solidale fra appaltatore e subappaltatore, sia la sanzione amministrativa in capo al committente, anche in ambito di ritenute fiscali di lavoro dipendente.

7 Si ricorda che, dopo le modifiche sopracitate, in materia di appalti rimane applicabile il regime di solidarietà di cui all art. 29 del D.Lgs. n. 276/2003 (decreto attuativo della Legge Biagi). Tale normativa prevede, salvo diversa disposizione dei contratti collettivi nazionali, la responsabilità solidale del committente con l appaltatore, nonché con gli eventuali subappaltatori, entro il limite di due anni dalla cessazione dell appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, nonché i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, restando escluso qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui risponde solo il responsabile dell inadempimento. È fatto salvo il beneficio della preventiva escussione sul patrimonio dell appaltatore e degli eventuali subappaltatori. L articolo 28 del decreto in oggetto interviene anche su tale normativa, stabilendo che il committente che ha eseguito il pagamento (si intende il pagamento dei trattamenti retributivi di cui sopra) è tenuto, ove previsto, ad assolvere gli obblighi del sostituto d imposta ai sensi del D.P.R. n. 600/73. Allineamento della definizione di immobili di lusso IVA Imposta di registro Infine, l articolo 33 del decreto riallinea la definizione IVA di prima casa con quella già in essere per l imposta di registro, nell ambito delle agevolazioni in caso di trasferimento di immobili abitativi. Il citato articolo sostituisce infatti, ai fini della determinazione della natura di immobili di lusso, il riferimento alla definizione secondo il D.M. 2/8/1969 con l individuazione secondo l appartenenza alle categorie catastali A1, A8 e A9, già utilizzata ai fini dell imposta di registro. Lo Studio rimane come di consueto a disposizione per ulteriori chiarimenti e con l occasione si porgono distinti saluti. Dott. ssa Grazia Marchesini RR/sz