Il mercato del lavoro nel 2011 a Bologna. Maggio 2012

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1 Il mercato del lavoro nel 2011 a Bologna Maggio 2012

2 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni sono state effettuate sui dati ISTAT relativi all indagine continua sulle forze di lavoro riferiti alla media 2011.

3 Indice La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro: quasi famiglie intervistate in provincia di Bologna 3 Glossario 4 Il tasso di attività 5 Anche nel 2011 l Emilia-Romagna si conferma la regione italiana con il più alto tasso di attività 7 A Bologna nel 2011 tasso di attività totale in leggera ripresa al 73,1% 8 Bologna prima per tasso di attività totale e femminile tra le grandi province italiane 9 Il tasso di occupazione 11 L occupazione in Italia: occupati in più nel Nel 20101l Emilia-Romagna rimane al secondo posto nella graduatoria per tasso di occupazione 14 totale L Emilia-Romagna si posiziona al secondo posto nel 2011 per tasso di occupazione maschile e al primo per quello femminile 15 A Bologna nel 2011 sale il tasso di occupazione 16 Cala il tasso di occupazione giovanile, ma aumenta quello della fascia anni 17 Anche nel 2011 Bologna risulta prima per tasso di occupazione totale e femminile tra le grandi province italiane 18 La struttura dell occupazione a Bologna 19 Il tasso di disoccupazione 20 La disoccupazione in Italia: nel disoccupati in più 23 L Emilia-Romagna quarta regione, a pari merito con la Valle d'aosta, per tasso di disoccupazione totale 24 Nel 2011 a Bologna diminuisce la disoccupazione 25 Cala la disoccupazione giovanile, ma aumenta quella degli ultra trentacinquenni 26 Bologna si posiziona al secondo posto tra le grandi province italiane per tasso di disoccupazione più basso 27 Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a Bologna nel

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5 La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro: quasi famiglie intervistate in provincia di Bologna I dati utilizzati per l analisi sono tratti dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro dell Istat relativa all anno La rilevazione è progettata per garantire stime trimestrali a livello regionale e stime provinciali in media d anno. Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie. Per ciascun trimestre vengono intervistati circa 175 mila individui residenti in comuni di tutte le province del territorio nazionale; le famiglie intervistate nella provincia di Bologna sono state nel Tutti i comuni capoluoghi di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna provincia sono presenti nel campione in modo permanente; gli altri entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale. Per ciascun comune viene estratto dalla lista anagrafica un campione casuale semplice di famiglie che vengono successivamente intervistate. La popolazione di riferimento è costituita da tutti i componenti delle famiglie di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte nelle anagrafi comunali. 3

6 Forze di lavoro: Occupati: Glossario comprendono le persone occupate e quelle disoccupate. comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; - hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; persone con attività lavorativa). - sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 50 per cento della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi. Disoccupati: Tasso di attività: Tasso di inattività: Tasso di occupazione: Tasso di disoccupazione: comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che: - hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive; - oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento (15-64 anni). rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. rapporto tra gli occupati di 15 anni e più e la corrispondente popolazione di riferimento (15-64 anni). rapporto tra le persone in cerca di occupazione di 15 anni e più e le corrispondenti forze di lavoro. 4

7 Il tasso di attività

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9 Anche nel 2011 l Emilia-Romagna si conferma la regione italiana con il più alto tasso di attività Sulla base dei dati ISTAT tratti dall indagine campionaria sulle forze di lavoro, nel 2011 a livello nazionale il tasso di attività è risultato pari al 62,2%, lo stesso valore fatto registrare nel Il risultato è un effetto di compensazione tra i cali fatti registrare dalla componente maschile e gli aumenti invece sul versante femminile. Tasso di attività per sesso e ripartizione geografica nel 2011 Ripartizioni geografiche Maschi e femmine Valori % Variazioni % su 2010 Maschi Femmine Maschi e femmine Maschi Femmine Totale 62,2 73,1 51,5 0,0-0,2 0,4 Nord 69,3 77,7 60,8 0,1-0,2 0,4 Nord-ovest 68,9 77,5 60,2 0,1 0,0 0,2 Nord-est 69,8 78,0 61,6 0,1-0,5 0,7 Centro 66,2 75,8 56,8-0,4-0,7-0,1 Mezzogiorno 51,0 65,5 36,8 0,2-0,1 0,5 Tra le regioni italiane l Emilia-Romagna registra nel 2011, come nell anno precedente, il tasso di attività totale più elevato (71,8%), in leggero aumento rispetto al 2010 (71,6%). 7 Emilia-Romagna Trentino-Alto Adige Valle d'aosta Piemonte Lombardia Veneto Toscana Friuli-Venezia Giulia Liguria Marche Umbria Lazio ITALIA Abruzzo Sardegna Molise Basilicata Puglia Sicilia Calabria Campania Tasso di attività totale per regione Anno 2011 (dati in percentuale) 48,8 46,7 51,6 49,5 56,2 54,2 62,2 62,1 60,3 66,8 64,6 69,7 68,7 68,4 68,1 67,8 67,6 67,4 71,8 71,3 70,8 20,0 40,0 60,0 80,0

10 A Bologna nel 2011 tasso di attività totale in leggera ripresa al 73,1% Tasso di attività totale Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di attività maschile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di attività femminile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna ,2 71,8 73, ,1 78,6 78, ,5 64,9 67, ,2 71,6 72, ,3 78,6 78, ,1 64,5 66, ,4 72,0 72, ,7 78,9 77, ,1 65,1 67, ,0 72,6 74, ,4 80,1 80, ,6 64,9 68, ,5 72,4 73, ,4 80,1 79, ,7 64,6 67,1 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 2 0,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Nel 2011 in provincia di Bologna il tasso di attività totale si mantiene su valori molto elevati (73,1%) e sale di 0,4 punti percentuali rispetto al 2010 (72,7%), invertendo così la tendenza dello scorso anno. Il dato bolognese si mantiene inoltre al di sopra di quello regionale (71,8% nel 2011) e in misura più sensibile di quello nazionale (62,2%). L aumento è fortemente trainato dal tasso di attività femminile (che sale dal 66,9% al 67,9%) rispetto a quello maschile, che risulta invece in lieve calo (da 78,7% a 78,5%). 8

11 Bologna Firenze Milano Torino Verona Genova Roma Venezia Bari Messina Palermo Catania Napoli Bologna prima per tasso di attività totale e femminile tra le grandi province italiane Tasso di attività totale nelle grandi province Anno 2011 (dati in percentuale) 48,1 47,1 44,3 53,3 51,0 69,7 69,6 68,5 66,8 66,1 73,1 70,9 70,7 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Firenze Verona Bologna Milano Torino Roma Genova Venezia Bari Palermo Messina Catania Napoli Tasso di attività maschile nelle grandi province Anno 2011 (dati in percentuale) Nel 2011 Bologna si conferma prima per tasso di attività totale e femminile tra le province il cui capoluogo al Censimento 2001 aveva una popolazione superiore ai abitanti. Considerando tutte le province italiane Bologna è superata solo da Ravenna e da Bolzano. Per quanto riguarda il tasso di attività maschile Bologna si conferma al terzo posto a ridosso di Verona, ma distaccata rispetto a Firenze. Particolarmente ampio risulta invece il vantaggio di Bologna (67,9%) per quanto concerne il tasso di attività femminile rispetto alla provincia di Milano (62,9%), che occupa la seconda posizione della graduatoria. 9 63,3 62,8 62,4 61,3 69,9 79,4 78,6 78,5 78,5 76,6 76,4 75,8 75,6 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Bologna Milano Torino Firenze Genova Verona Roma Venezia Messina Bari Palermo Catania Napoli Tasso di attività femminile nelle grandi province Anno 2011 (dati in percentuale) 28,0 33,6 32,5 39,6 36,9 60,3 57,7 56,8 62,9 62,9 62,7 61,5 67,9 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0

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13 Il tasso di occupazione

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15 L occupazione in Italia: occupati in più nel 2011 Tasso di occupazione totale per provincia (valori percentuali) A livello nazionale il numero di persone occupate nel 2011 è pari a 23 milioni di unità, in aumento dello 0,4% rispetto al 2010 (pari in termini assoluti a occupati in più). Il tasso di occupazione rimane stabile al 56,9%. 7 sono le province con un tasso di occupazione superiore al 68%, una in più del 2010: entrano Modena e Ferrara ed esce Verona. Per quanto concerne il lavoro l Italia continua ad essere caratterizzata da notevoli disuguaglianze territoriali. Si tratta di differenze piuttosto consolidate; infatti le cinque regioni che registrano il più alto tasso di occupazione nel 2011 sono le stesse dell anno prima. La regione con il più elevato livello di occupazione anche nel 2011 è il Trentino- Alto Adige, mentre il primato negativo spetta nuovamente alla Campania. 13

16 Nel 2011 l Emilia-Romagna rimane al secondo posto nella graduatoria per tasso di occupazione totale 80,0 Tasso di occupazione totale per regione Anno 2011 (dati in percentuale) 68,5 67,9 67,0 64,9 64,7 64,3 64,2 63,6 63,2 62,8 62,3 60,0 58,8 56,9 56,8 52,0 50,6 47,6 44,8 42,5 42,3 40,0 39,4 20,0 Trentino-Alto Adige Emilia-Romagna Valle d'aosta Veneto Lombardia Piemonte Friuli-Venezia Giulia Toscana Liguria Marche Umbria Lazio ITALIA Abruzzo Sardegna Molise Basilicata Puglia Calabria Sicilia Campania L Emilia-Romagna, pur con un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto allo scorso anno, rimane stabile al secondo posto (con il 67,9%) nella graduatoria regionale del tasso di occupazione. Il primato spetta al Trentino-Alto Adige (stabile al 68,5% rispetto al 2010). Sono invece tutte al Sud le regioni con i valori più bassi: si tratta della Campania (39,4%, in calo rispetto al 39,9% del 2010), della Sicilia (42,3% contro il 42,6% nel 2010) e della Calabria (42,5%, in aumento rispetto al 42,2% del 2010). 14

17 L Emilia-Romagna si posiziona al secondo posto nel 2011 per tasso di occupazione maschile e al primo per quello femminile 90,0 80,0 70,0 60,0 Tasso di occupazione maschile per regione Anno 2011 (dati in percentuale) 76,5 75,0 74,8 74,1 73,1 72,9 71,7 71,6 71,5 71,3 70,9 69,0 68,5 67,5 61,7 61,4 60,4 59,7 56,4 53,8 53,7 80,0 60,0 Tasso di occupazione femminile per regione Anno 2011 (dati in percentuale) 60,9 60,8 60,3 57,2 56,6 55,4 55,2 54,8 54,7 54,4 53,3 49,0 46,5 45,2 42,6 50,0 40,0 30,0 20,0 40,0 20,0 39,3 34,9 31,3 30,1 28,7 25,4 10,0 0,0 Trentino-Alto Adige Emilia-Romagna Veneto Lombardia Valle d'aosta Toscana Friuli-Venezia Giulia Umbria Piemonte Liguria Marche Lazio Abruzzo ITALIA Molise Sardegna Basilicata Puglia Sicilia Calabria Campania 0,0 Emilia-Romagna Valle d'aosta Trentino-Alto Adige Piemonte Friuli-Venezia Giulia Liguria Lombardia Veneto Marche Toscana Umbria Lazio ITALIA Abruzzo Sardegna Molise Basilicata Calabria Puglia Sicilia Campania Se si approfondisce l analisi per genere, l Emilia-Romagna migliora le proprie posizioni rispetto al Si posiziona infatti al secondo posto (terza nel 2010) per quanto riguarda il tasso maschile (75%) e ritorna al primo posto per quello femminile (60,9% contro il 59,9% del 2010 che la posizionava al terzo posto). Nel primo caso risultati migliori sono stati fatti segnare solo dal Trentino-Alto Adige (76,5%). La Campania, la Sicilia la Puglia, la Calabria e la Basilicata presentano invece la situazione più sfavorevole per entrambi i sessi. 15

18 A Bologna nel 2011 sale il tasso di occupazione Tasso di occupazione totale Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di occupazione maschile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di occupazione femminile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna ,9 67,9 69, ,5 75,0 74, ,5 60,9 64, ,9 67,4 69, ,7 74,9 75, ,1 59,9 62, ,5 68,5 70, ,6 75,5 75, ,4 61,5 64, ,7 70,2 72, ,3 78,2 78, ,2 62,1 66, ,7 70,3 71, ,7 78,4 78, ,6 62,0 65,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 0,0 2 0,0 40,0 60,0 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Complessivamente gli occupati in provincia di Bologna, nel 2011, crescono di unità, passando da 442 mila a 450 mila. Il tasso di occupazione per la provincia di Bologna, pari nel 2008 al 72,4%, dopo essere diminuito sensibilmente nel 2009 (70,1%) e nel 2010 (69%), torna nuovamente a salire (69,6% nel 2011). A questo miglioramento ha contribuito la componente femminile il cui tasso, pur rimanendo su valori ancora lontani rispetto al 2008 (66,6%), passa dal 62,8% del 2010 al 64,7% del In calo il tasso di occupazione maschile che passa dal 75,4% del 2010 al 74,6% nel I miglioramenti, in misura più contenuta, si sono registrati anche a livello regionale (dal 67,4% al 67,9%), mentre a livello nazionale il dato rimane stabile. 16

19 Cala il tasso di occupazione giovanile, ma aumenta quello della fascia anni 100,0 Tasso di occupazione in provincia di Bologna anni TOTALE 100,0 Tasso di disoccupazione in provincia di Bologna anni 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 59,8 67,7 51,2 MASCHI FEMMINE 68,0 72,0 63,8 53,5 61,6 45,7 49,2 54,4 44,1 47,4 51,0 43,9 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 37,9 45,5 31,4 TOTALE MASCHI FEMMINE 36,6 43,1 31,0 37,8 45,1 31,0 37,4 45,2 30,6 43,3 49,3 38,5 30,0 30,0 20,0 20,0 10,0 10,0 0, , Dall analisi del tasso di occupazione in provincia di Bologna disaggregato per fasce di età si nota per i giovani tra i 18 e 29 anni, dopo il picco raggiunto nel 2008 (68%), un progressivo peggioramento; nel 2011 il valore risulta ancora in diminuzione (47,4% rispetto al 49,2% del 2010). Il tasso maschile cala del 3,4% e quello femminile dello 0,2%. Le nuove normative pensionistiche hanno invece influenzato la fascia d età compresa tra i 55 e i 64 anni, dove il tasso di occupazione nel 2011 è aumentato significativamente passando dal 37,4% al 43,3%. L analisi per genere evidenzia che il tasso per i maschi aumenta meno di quello femminile; il primo infatti è passato dal 45,2% al 49,3%, mentre quello femminile dal 30,6% al 38,5%. 17

20 Anche nel 2011 Bologna risulta prima per tasso di occupazione totale e femminile tra le grandi province italiane Bologna Firenze Milano Verona Genova Torino Venezia Roma Bari Messina Catania Tasso di occupazione totale nelle grandi province Anno 2011 (dati in percentuale) 44,5 41,2 46,7 63,8 63,2 62,5 61,0 69,6 66,5 66,5 66,4 Verona Bologna Firenze Milano Venezia Genova Roma Torino Bari Messina Catania Tasso di occupazione maschile nelle grandi province Anno 2011 (dati in percentuale) 56,3 55,0 62,5 72,2 70,7 70,1 70,1 75,5 74,6 74,4 74,1 Bologna Firenze Milano Verona Genova Torino Venezia Roma Messina Bari Catania Tasso di occupazione femminile nelle grandi province Anno 2011 (dati in percentuale) 27,9 33,2 31,0 52,9 52,4 58,9 58,9 57,1 57,0 56,4 64,7 Palermo 40,3 Palermo 54,6 Palermo 26,7 Napoli 36,3 Napoli 51,5 Napoli 21,7 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Le grandi province del Centro-Nord, nonostante la difficile congiuntura economica, hanno mantenuto nel 2011 tassi di occupazione sensibilmente superiori alla media nazionale, anche se per molte inferiori al 2010: tra queste Bologna conserva la prima posizione con un valore elevato (69,6%), in lieve crescita rispetto al 2010 (69%). Molto significativo anche il primato di Bologna nella graduatoria del tasso di occupazione femminile (64,7% nel 2011 contro il 62,8% del 2010), conquistato con ampio margine su Firenze (58,9%); per quello maschile la nostra provincia sale al secondo posto dopo Verona, nonostante la diminuzione dal 75,4% del 2010 al 74,6% del

21 La struttura dell occupazione a Bologna L occupazione a Bologna nel 2011 si caratterizza per la presenza di 74 dipendenti e 26 autonomi ogni 100 lavoratori. In relazione alla struttura economica rispetto alla nuova classificazione ATECO 2007, il settore dei servizi (con un aumento di occupati rispetto al 2010) dà lavoro a persone, pari al 69,3% dell occupazione provinciale. Di questi, 73 su 100 sono lavoratori dipendenti. Nell industria lavora il 27,1% degli occupati ( persone, in meno rispetto al 2010) e la quota di lavoratori dipendenti è pari all 82,8%, più elevata dunque di quella relativa al settore dei servizi. Occupati totali per settore di attività economica nella provincia di Bologna nel ,3% 3,6% 27,1% Agricoltura Industria Servizi Se si considera l industria in senso stretto (che esclude il settore delle costruzioni) la percentuale di occupati sul totale si riduce al 22%. In tal caso i dipendenti sono oltre il 90%. Stabili a gli occupati nel settore del commercio, alberghi e ristoranti, mentre quelli nelle altre attività di servizio passano dalle 209 mila unità del 2010 alle 222 mila nel L agricoltura riveste da un punto di vista occupazionale un ruolo ormai residuale, ma in leggera ripresa, occupando il 3,6% degli addetti, dei quali il 25% è costituito da lavoratori dipendenti e il 75% da autonomi. 19

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23 Il tasso di disoccupazione

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25 La disoccupazione in Italia: nel disoccupati in più Tasso di disoccupazione totale per provincia (valori percentuali) 23 Nel 2011 il tasso di disoccupazione a livello nazionale rimane stabile all 8,4%. 6 sono le province con un tasso di disoccupazione superiore al 16%, tre in meno del Il tasso più elevato è stato raggiunto nella provincia di Napoli (17,8%), in tre province della Sicilia (Palermo, Caltanissetta e Agrigento), a Crotone in Calabria e nell Ogliastra in Sardegna. Il tasso più basso invece è stato registrato dalla provincia di Bolzano (3,3%), seguita da Parma (3,7%), Cuneo (3,8%) e Bergamo (4,1%). A livello regionale il tasso di disoccupazione più basso si registra in Trentino-Alto Adige (3,9%), Veneto (5%), Friuli-Venezia Giulia (5,2%), Valle d Aosta ed Emilia-Romagna (entrambe al 5,3%); le regioni con la disoccupazione più elevata sono invece la Campania (15,5%) e la Sicilia (14,4%).

26 L Emilia-Romagna quarta regione, a pari merito con la Valle d Aosta, per tasso di disoccupazione totale 20,0 Tasso di disoccupazione totale per regione Anno 2011 (dati in percentuale) 15,0 12,0 12,7 13,1 13,5 14,4 15,5 10,0 5,0 3,9 5,0 5,2 5,3 5,3 5,8 6,3 6,5 6,5 6,7 7,6 8,4 8,5 8,9 9,9 0,0 Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Valle d'aosta Lombardia Liguria Toscana Umbria Marche Piemonte ITALIA Abruzzo Lazio Molise Basilicata Calabria Puglia Sardegna Sicilia Campania Nel 2011 l Emilia-Romagna mantiene la quarta posizione, a pari merito con la Valle d Aosta, nella graduatoria regionale del tasso di disoccupazione: il valore di questo indicatore risulta tuttavia in diminuzione di quasi mezzo punto percentuale rispetto al 2010 (dal 5,7% al 5,3%). Quarta posizione anche per quanto riguarda il tasso di disoccupazione maschile (4,5%), mentre la nostra regione risale di una posizione per quanto concerne il tasso di disoccupazione femminile, sceso dal 7% del 2010 al 6,2% nel

27 Nel 2011 a Bologna diminuisce la disoccupazione Tasso di disoccupazione totale ,3 4,7 8,4 Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di disoccupazione maschile ,5 4,8 7,6 Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di disoccupazione femminile ,7 6,2 9,6 Italia Emilia Ro magna Bo lo gna ,7 5,0 8, ,1 4,6 7, ,0 6,0 9, ,4 4,8 7, ,8 4,2 6, ,0 5,5 9, ,2 3,2 6, ,4 2,0 5, ,4 4,3 8, ,9 2,5 6, ,1 2,0 4, ,9 3,1 7,9 0,0 5,0 10,0 0,0 5,0 10,0 0,0 5,0 10,0 15,0 Nel 2011 il tasso di disoccupazione totale in provincia di Bologna risulta ancora abbastanza contenuto (4,7%) ed è in calo rispetto all anno precedente (5%). La disoccupazione bolognese risulta nettamente inferiore a quella nazionale (8,4% come nel 2010); nella nostra provincia si conferma inoltre una situazione più favorevole rispetto alla media regionale del tasso di disoccupazione (pari al 5,3% rispetto al 5,7% del 2010). L effetto positivo è dato dalla compensazione fra il notevole calo del tasso femminile (dal 6% nel 2010 al 4,7% nel 2011), per la prima volta più basso di quello maschile, e l aumento fatto invece registrare dal tasso di disoccupazione maschile (dal 4,1% del 2010 al 4,8% del 2011). 25

28 Cala la disoccupazione giovanile, ma aumenta quella degli ultra trentacinquenni 20,0 18,0 Tasso di disoccupazione in provincia di Bologna anni TOTALE 17,3 17,1 17,5 5,0 4,5 Tasso di disoccupazione in provincia di Bologna 35 anni e oltre TOTALE 16,0 14,0 12,0 MASCHI FEMMINE 14,4 12,9 13,4 12,3 4,0 3,5 3,0 MASCHI FEMMINE 2,7 2,9 2,5 2,7 3,2 3,3 3,8 2,6 10,0 8,8 8,3 2,5 2,0 2,1 2,1 2,0 2,2 8,0 6,0 6,8 5,3 4,7 2,0 1,5 1,7 1,5 4,0 3,0 3,0 1,0 2,0 1,5 0,5 0, , Approfondendo l analisi del tasso di disoccupazione in provincia di Bologna disaggregato per fasce di età si nota per i giovani tra i 18 e 29 anni, dopo il picco raggiunto nel 2010 (17,3%), un sensibile miglioramento nel 2011 (12,9%), livello però ancora lontano dal minimo fatto registrare nel 2008 (3%). E migliore la situazione femminile (12,3%) di quella maschile (13,4%). Per quanto riguarda invece gli ultra trentacinquenni il dato risulta, nel 2011, complessivamente in aumento (dal 2,7% del 2010 al 3,3% del 2011); l analisi per genere evidenzia però che, mentre il tasso per i maschi è in considerevole aumento (dal 2,2% del 2010 al 3,8% del 2011), per la componente femminile il trend si ribalta passando dal 3,2% del 2010 al 2,6% del

29 Bologna si posiziona al secondo posto tra le grandi province italiane per tasso di disoccupazione più basso Verona Tasso di disoccupazione totale nelle grandi province Anno 2011 (dati in percentuale) 4,5 Verona Tasso di disoccupazione maschile nelle grandi province Anno 2011 (dati in percentuale) 3,8 Bologna Tasso di disoccupazione femminile nelle grandi province Anno 2011 (dati in percentuale) 4,7 Bologna 4,7 Venezia 4,4 Verona 5,3 Venezia 5,4 Bologna 4,8 Firenze 5,9 Milano 5,8 Milano 5,5 Milano 6,3 Firenze 6,1 Firenze 6,2 Venezia 6,7 Genova 6,9 Genova 6,6 Genova 7,2 Roma 8,5 Roma 8,1 Roma 9,1 Torino 9,2 Torino 8,4 Torino 10,1 Bari 12,3 Messina 10,2 Catania 14,1 Messina 12,5 Bari 10,5 Bari 15,8 Catania 12,5 Catania 11,6 Messina 16,0 Palermo 16,0 Palermo 13,6 Palermo 20,3 Napoli 17,8 Napoli 15,7 Napoli 22,3 0,0 10,0 20,0 0,0 10,0 20,0 0,0 10,0 20,0 30,0 Nel 2011 Bologna, con il 4,7%, guadagna una posizione nella graduatoria del tasso di disoccupazione tra le grandi province italiane preceduta solo da Verona (4,5%). Inoltre nel 2011 la nostra provincia arretra al terzo posto nella graduatoria del tasso di disoccupazione maschile (4,8%) e riacquisisce il primato in quello femminile (4,7%). 27

30 Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a Bologna nel 2011 Occupati per settore di attività economica e posizione nella provincia di Bologna nel 2011 (valori medi in migliaia) Occupati Var. assoluta sul 2010 Var. % sul 2010 Agricoltura Dipendenti ,6 Indipendenti ,6 Totale ,5 Industria Dipendenti ,1 Indipendenti ,2 Totale ,8 di cui: in senso stretto Dipendenti ,6 (escluse le costruzioni) Indipendenti ,4 Totale ,1 Costruzioni Dipendenti ,3 Indipendenti ,2 Totale ,7 Servizi Dipendenti ,9 Indipendenti ,7 Totale ,1 Commercio, alberghi e ristorandipendenti ,3 Indipendenti ,2 Totale ,0 Altre attività di servizio Dipendenti ,5 Indipendenti ,9 Totale ,9 Totale Dipendenti ,9 Indipendenti ,1 Totale ,7 28