Relazione di controdeduzioni alle osservazioni presentate in ambito del procedimento espropriativo

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2 Relazione di controdeduzioni alle osservazioni presentate in ambito del procedimento espropriativo Con deliberazione della Giunta comunale n.162 del 10 novembre 2009, e quindi con convenzione firmata il 17 maggio 2010, il comune di Cascina ed il Consorzio di Bonifica Fiumi e Fossi, in accordo con la Provincia di Pisa, hanno convenuto sulla necessità di programmare e realizzare interventi di sistemazione idraulica complessiva atti a ridurre il rischio idraulico nel territorio del comune di Cascina. Tra gli interventi prioritari, vengono indicati quelli relativi al fosso della Mariana di Schippisi per la messa in sicurezza di zone del centro abitato altrimenti suscettibili di allagamento. Successivamente, con deliberazione della Giunta Comunale n. 168 del 17 novembre 2009, è stato approvato il progetto definitivo relativo a Interventi di sistemazione idraulica nel bacino di Fossa Chiara nel Comune di Cascina, consistente nell adeguamento idraulico della sezione del fosso della Mariana Schippisi e di alcuni tratti di fossati paralleli alla via di Mezzo Nord. La convenzione prevede che il Comune di Cascina ed il Consorzio di Bonifica Fiumi e Fossi compartecipino al finanziamento degli interventi. Il Consorzio di Bonifica Ufficio di Fiumi e Fossi di Pisa ha avanzato una proposta progettuale per un primo lotto di interventi: l area interessata dalla realizzazione della cassa di espansione si colloca all interno del bacino idrografico della Fossa Chiara, canale di bonifica a scolo naturale che drena, con direzione est-ovest, buona parte del territorio settentrionale comunale. Il bacino della Fossa Chiara risulta suddiviso in un insieme di sottobacini afferenti ai diversi canali tributari della Fossa Chiara ed aventi direzione di drenaggio principale nord-sud. L area di intervento si colloca in destra idrografica del Fosso della Mariana di Schippisi, uno di questi canali. L ipotesi progettuale consiste nella realizzazione di una vasca di laminazione in derivazione per il contenimento delle piene del Fosso della Mariana, è ubicata poco più a monte dell abitato di Sant Anna e San Frediano in posizione parallela al fosso della Mariana. Nello specifico l ipotesi progettuale relativa al primo lotto di interventi, è articolata in due stralci funzionali: - il primo prevede la realizzazione della cassa di espansione che interessa una superficie di circa mq e consiste in un invaso in derivazione privo di sistema arginale, capace di contenere circa mc di acqua. Tale opera idraulica strategica consente la riduzione della portata al colmo della piena transitante a valle attraverso l invaso di adeguati volumi d acqua e costituisce una valida risposta alle esigenze di sicurezza idraulica dell abitato. La soluzione per la messa in sicurezza prevede un intervento di scavo, di profondità variabile da un minimo di 60 cm ad un massimo di ca. 1,6 m, all interno dell area di variante; non prevede la realizzazione di sistemi arginali sopraelevati rispetto al piano di campagna né opere di sollevamento meccanico delle acque né opere di impermeabilizzazione dei suoli; - il secondo prevede la realizzazione di opere di corredo idraulico con la realizzazione di un muretto parallelo a via Stradello con la duplice funzione di opera connessa alla cassa di espansione e di opera per garantire la sicurezza della viabilità. La suddetta proposta progettuale che il Consorzio di Bonifica Ufficio di Fiumi e Fossi di Pisa ha avanzato per il primo lotto di interventi, comporta la necessità di adottare una variante al vigente RU consistente: a) nella integrazione della disciplina specifica dell area individuandovi una zona di protezione idraulica (PI/1) con riferimento alla disciplina di cui all art.38 delle NTA del vigente Regolamento Urbanistico e quindi nella localizzazione con apposita perimetrazione dell intervento di messa in sicurezza idraulica in località Sant Anna, lungo via Stradello. L indicazione grafica ha valore indicativo in quanto basata su una ipotesi preliminare di intervento fornita dal Consorzio e che quindi potrà essere modificata in sede di progettazione

3 esecutiva; b) nell integrazione dell art.38 delle NTA del vigente RU per l introduzione di specifica disciplina per l area di protezione idraulica PI/1 in questione, con l inclusione delle prescrizioni di fattibilità ambientale quali risultato dei processi di valutazione ambientale; c) nell individuazione dei beni sottoposti a vincolo espropriativo, ai sensi e per gli effetti del DPR 327/2001 e dell art.4 della LR 30/2005. La variante comporta l apposizione del vincolo espropriativo su circa mq di terreni privati identificati da porzione della particella 733 del foglio 11 del Catasto Terreni del comune di Cascina. La variante in oggetto comporta quindi l apposizione del vincolo espropriativo su circa mq di terreni privati identificati al catasto terreni del Comune di Cascina nel Fg 11 porzione della Particella 733, Qualità Seminativo Arboreo, Classe 1, intestati al Sig. Scapuzzi Enrico e al Sig. Scapuzzi Riccardo, in proprietà per un mezzo ciascuno. Nei confronti dei proprietari dei terreni oggetto di apposizione del vincolo espropriativo: - nell ambito del procedimento di formazione della variante urbanistica, in data 23/11/2011 il Servizio Autonomo Governo del Territorio, titolare del procedimento urbanistico, ha trasmesso comunicazione con lo scopo di rendere noto l avvio del processo di Valutazione Integrata e di verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica, in modo che gli stessi proprietari potessero prendere visione della documentazione, partecipare al procedimento ed esprimere eventuali contributi e/o apporti collaborativi in merito; - nell ambito del procedimento espropriativo, in data 24/02/2012 prot. n. 5556, ricevuta in data 28/02/2012, il Servizio Autonomo Lavori Pubblici, titolare del procediemnto espropriativo, ha trasmesso comunicazione di avviso dell avvio del procedimento per l apposizione del vincolo preordinato all esproprio ai sensi dell art. 11, c. 1, lett. a) del DPR n. 327/2001, in modo che gli stessi proprietari potessero prendere visione della documentazione ed esprimere eventuali osservazioni entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento della stessa. Nell ambito del Procedimento Urbanistico non sono pervenute osservazioni mentre in data 15/03/2012, prot. n. 7836, nell ambito del procedimento espropriativo, è pervenuta un osservazione da parte dello studio legale Guardavaccaro per conto dei proprietari dei terreni oggetto di variante. Osservazione da parte dello Studio Legale Guardavaccaro per conto dei Sigg.ri Scapuzzi Enrico e Riccardo prot del 15 Marzo 2012; Lo studio Legale Guardavaccaro per conto dei proprietari dei terreni interessati dalla Variante in oggetto rileva quanto segue: 1. la necessità di potenziare il sistema di smaltimento delle acque meteoriche attraverso il fosso della Mariana discende da un improvvida ed eccessiva estensione delle aree lottizzate a scopo edilizio-residenziale nei terreni circostanti. L estensione del carico urbanistico, non accompagnata da una sufficiente rete di opere di urbanizzazione ha prodotto una necessità che oggi si pone a carico dei proprietari dei residui terreni agricoli. ; 2. la determinazione scaturente dalla convenzione con il Consorzio produce un danno economico a carico dei proprietari dei terreni oggetto di variante; 3. le frequenti esondazioni del fosso, la cui causa è certamente identificabile nella imprevidenza delle eccessive variazioni delle destinazioni urbanistiche dei terreni in quella zona producono un danno ai terreni di proprietà.

4 Controdeduzioni In relazione ai punti 1 e 2 si precisa quanto segue: Gli interventi di sistemazione idraulica atti a ridurre il rischio idraulico del territorio del Comune di Cascina sono il risultato delle analisi condotte fin dal 2008 da parte del Consorzio di Bonifica Fiumi e Fossi di Pisa attraverso un indagine approfondita del territorio urbano ed extraurbano che ricade nel Bacino della Mariana Schippisi e nei bacini idraulici ad esso confinanti. E stato effettuato il censimento del reticolo minore, della rete fognaria mista che si intreccia con il fosso Mariana Schippisi, nonché il rilievo topografico del corso d acqua nel suo complesso (parti tombate e parti a cielo aperto). E stata effettuata la ripresa mediante telecamera guidata dei tratti tombati della Mariana Schippisi che sono stati coperti nelle aree urbane. Nei casi di pioggia critica, i tecnici del Consorzio hanno simulato il comportamento del territorio per capire le criticità in essere e quindi studiare le soluzioni migliori per ridurre il rischio allagamenti. Con convenzione firmata il 17 maggio 2010, il comune di Cascina ed il Consorzio di Bonifica Fiumi e Fossi, in accordo con la Provincia di Pisa, hanno convenuto sulla necessità di programmare e realizzare tali interventi. Il Consorzio di Bonifica Ufficio di Fiumi e Fossi di Pisa, a seguito dell effettuazione di studi più approfonditi, anche grazie all utilizzo di modelli matematici più efficaci, sulla base dello studio idrologico idraulico, della relazione di fattibilità geologica di supporto alla variante urbanistica e della simulazione dello stato attuale del sistema, di concerto con il Comune, ha avanzato una nuova proposta progettuale per il primo lotto di interventi, Lotto 1- cassa di espansione in dx al fosso Mariana Schippisi a monte di via Tosco Romagnola, finalizzato alla messa in sicurezza idraulica della popolazione e del costruito consolidato lungo il corso d acqua della Mariana di Schippisi in località Sant Anna e San Frediano. Il Fosso della Mariana presenta diffuse condizioni di criticità idraulica legate all insufficienza di drenaggio in occasione di eventi meteorici di particolare intensità. Tale criticità è dovuta in particolar modo all incapacità del tratto tombato, che attraversa la strada Tosco Romagnola prima e la ferrovia Pisa-Firenze dopo, a far defluire le portate del canale. Ciò provoca fenomeni di rigurgito fognario a monte e l invasione della viabilità da parte delle acque, che arrivano ad interessare i piani bassi delle abitazioni limitrofe. Viste tutte le possibili soluzioni il Consorzio ha convenuto, insieme al Comune, che la realizzazione del Lotto 1 cassa di espansione in dx al fosso Mariana Schippisi a monte di via Tosco Romagnola risulta maggiormente incisivo ed immediatamente efficace in termini di messa in sicurezza idraulica, è l intervento che più ottimizza il rapporto costo/benefici in termini di messa in sicurezza idraulica del territorio, in quanto la via Tosco Romagnola e le abitazioni circostanti sono quelle maggiormente colpite nel caso di eventi meteorologici di breve durata ed elevata intensità. L area individuata per la cassa di espansione ricadente nella particella 733 del foglio 11 Seminativo Arborato classe 1 di proprietà dei Signori Scapuzzi, è in una posizione ottimale per la realizzazione della prima cassa di espansione in quanto si trova in destra al corso d acqua Mariana Schippisi ed è subito a monte della via Tosco Romagnola e costituisce una porzione di territorio idonea a raccogliere le acque provenienti dal fosso della Mariana di Schippisi. La cassa di espansione in tale ubicazione riesce a far laminare la portata con Tr= 30 anni ed a contenere entro il tratto a monte della copertura il rigurgito da esso derivante senza creare allagamenti alla via di Stradello. Ad oggi l area interessata dal progetto è attualmente costituita da suoli coltivati a seminativo

5 semplice inseriti nel corridoio di salvaguardia ambientale appartenente alla rete dei Varchi/Parchi così come definita e disciplinata dall art. 34 delle NTA del vigente Regolamento Urbanistico, Aree rilevanti da un punto di vista ambientale o con funzioni strategiche per l esproprio delle quali è prevista, nelle successive fasi del procedimento espropriativo, la determinazione di una indennità di che sarà calcolata secondo i disposti del DPR n. 327/2001 e della LR 30/2005. Si rileva, altresì, che il costruito dell area circostante risulta pienamente conforme alla strumentazione urbanistica comunale corredata delle indagini geologiche necessarie secondo la normativa vigente al momento dell adozione di detta strumentazione; peraltro l intervento è destinato a mettere in sicurezza l ambito a valle della suddetta zone ( tratto Tosco Romagnola fra Sant Anna e San Frediano). Per quanto riguarda il punto 3, secondo quanto riportato negli studi e nelle analisi effettuate dal Consorzio, si precisa che l area individuata per la cassa di espansione di proprietà dei Signori Scapuzzi allo stato attuale non allaga mai, in quanto le quote del terreno sono elevate e in alcuni punti sono a quote maggiore rispetto alle quote di via di Stradello. Infatti nel progetto della cassa di espansione è previsto lo scavo minimo dei terreni di 60 cm fino ad un massimo di 1,60 m. Considerazioni finali Tutto ciò premesso, ritenuto prioritaria e di fondamentale importanza la messa in sicurezza idraulica della popolazione e del costruito consolidato della vasta area urbanizzata del territorio comunale in corrispondenza del tratto della Tosco Romagnola nelle località di Sant Anna e di San Frediano si propone di confermare i contenuti della variante in oggetto avviata al fine di rendere attuabile l ipotesi progettuale avanzata dal Consorzio di Bonifica Ufficio di Fiumi e Fossi di Pisa, con particolare riferimento al primo lotto di interventi, Lotto 1- cassa di espansione in dx al fosso Mariana Schippisi lungo via Stradello a monte di via Tosco Romagnola, procedendo quindi alla localizzazione dell intervento e all apposizione del vincolo preordinato all esproprio su circa mq di terreni privati identificati da porzione della particella 733 del foglio 11 del Catasto Terreni del comune di Cascina, secondo i disposti di cui al DPR 327/2001 e di cui alla LR 30/2005, ricordando che l indicazione grafica in cartografia ha valore indicativo e che quindi potrà essere modificata in sede di progettazione definitiva. Il Responsabile Servizio Autonomo Governo del Territorio Arch. Elena Pugi Il Responsabile Servizio Autonomo Opere Pubbliche Ing. Luisa Nigro

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