PROGETTO DI IMPIANTO ELETTRICO DA INSTALLARE NEI LOCALI AD USO PUNTO INFORMATIVO/ESPOSITIVO SITO IN VIALE DANTE LAZZARETTI COMUNE ARCIDOSSO (GR)

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1 Studio Tecnico Ing. Paolo Panori Via Martelli n Abbadia San Salvatore (Si) Tel Cell PROGETTO DI IMPIANTO ELETTRICO DA INSTALLARE NEI LOCALI AD USO PUNTO INFORMATIVO/ESPOSITIVO SITO IN VIALE DANTE LAZZARETTI COMUNE ARCIDOSSO (GR) Relazione Tecnica di Progetto ai sensi del Decreto Ministeriale n 37 del 22 gennaio 2008 Proprietà: Comune Arcidosso Progettista: Dott. Ing. Paolo Panori n 923 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Siena Abbadia S. Salvatore, Novembre 2018

2 INDICE 1 GENERALITÀ Scopo Classificazione dell ambiente Dati generali dell impianto Norme di riferimento Opere elettriche 5 2 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Dimensionamento dell impianto 5 3 DESCRIZIONE IMPIANTO Quadri elettrici Quadro Consegna E.E Quadro Punto Informativo Quadro Espsosizione Caratteristiche dell impianto di distribuzione Impianto di distribuzione Apparecchiature di comando e punti presa Impianto di illuminazione Impianto di illuminazione ordinaria Impianto di illuminazione di emergenza Impianto TV, telefonico Impianto di messa a terra 10 ALLEGATI 10 2

3 1 GENERALITÀ 1.1 Scopo La presente relazione tecnica definisce le caratteristiche delle apparecchiature elettriche ed i criteri di realizzazione dell'impianto elettrico da installare nei locali ad uso polivalente siti in Viale Dante Lazzaretti Comune di Arcidosso (GR). Per l edificio in oggetto che ha una potenza contrattuale > 6kW, si è reso necessario il progetto degli impianti elettrici, secondo quanto previsto dal D.M. 22 Gennaio 2008 n 37, per essere in regola con le norme sulla sicurezza degli impianti. Nella presente relazione sono descritti i requisiti fondamentali dei materiali e delle lavorazioni, nonché i criteri adottati nello svolgimento delle seguenti attività: - Fornitura materiali; - Montaggio e posa in opera dei seguenti impianti: Impianto di illuminazione interna ed esterna; Impianto di illuminazione di emergenza; Impianto FM; Impianto TV e telefonico; Impianto di messa a terra; 1.2 Classificazione dell ambiente In base alle indicazioni della committenza, il locale sarà adibito ad uso polivalente conciliando eventi espositivi, eventi culinari ed eventi informativi. Inoltre una parte del locale assumerà le caratteristiche di punto informativo in modo continuativo. Vista la destinazione d uso dei locali l impianto elettrico assumerà le caratteristiche di impianto ordinario e la presente relazione tecnica definisce i requisiti necessari per l impianto elettrico tenendo conto di tale classificazione. L illuminazione di sicurezza presente nei locali garantirà un illuminamento minimo, su di un piano orizzontale ad 1 m di altezza dal piano di calpestio, non inferiore a 5 lux in corrispondenza delle porte e a 2 lux in ogni altro ambiente al quale avrà accesso il personale. Si assume che il grado di protezione degli involucri installati (interruttori, prese, condutture etc.) sia pari a almeno ad IP44 per tutti i locali ad eccezione della zona adibita a piccola cucina dove si prevede un grado di protezione almeno pari ad IP Dati generali dell impianto Da calcoli effettuati con software dedicato a seguito delle indicazioni ricevute dalla committenza si ipotizza una fornitura di E.E. da parte dell'ente Erogatore (ENEL) con le seguenti caratteristiche: - Sistema 3F+N tipo TT - Frequenza 50Hz; - Tensione fra le fasi V; - Tensione fra fase e neutro V; - Potenza 15 KW trifase; 3

4 I gruppi fiscali di misura e limitazione saranno installati esternamente al locale come riportato sulle tavole di progetto (Tav. 1). Il limite di impianto a monte è fissato alla consegna di E.E., mentre a valle vengono considerati il Quadro Consegna Energia Elettrica, il Quadro Punto Informativo e il Quadro Esposizione, i punti Forza Motrice ed i punti luce sia ordinari che di emergenza. 1.4 Norme di riferimento Le norme e la documentazione necessaria alla definizione degli impianti e delle strutture nel loro insieme sono riportate di seguito. In ogni caso le installazioni in oggetto saranno realizzate nel pieno rispetto della legislazione vigente, delle norme nazionali del CEI e delle raccomandazioni internazionali IEC. In particolare dovranno essere conformi a quanto prescritto in materia dalle: - CEI 11.1 Fasc Norme generali per gli impianti elettrici; - CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto; - CEI Impianti elettrici utilizzatori (sesta edizione); - CEI 11.8 Fasc Impianti di terra; - CEI Cavi isolati in PVC per tensioni non superiori a 450/750V; - CEI Cavi non propaganti l incendio; - CEI Tubi protettivi rigidi in PVC; - CEI Tubi flessibili in PVC; - CEI EN e CEI EN Cavidotti corrugati; - CEI EN60898/EN Piccoli interruttori automatici; - CEI EN61009/EN Interruttori differenziali; - CEI Edilizia residenziale; - CEI 17-13/1 Quadri ANS; - CEI Quadri per usi domestici e similari; - CEI Prese a spina per usi domestici e similari; - CEI Prese a spina per usi industriali; - CEI Apparecchi di illuminazione; - CEI Apparecchi emergenza; - CEI 62-5 Apparecchi elettromedicali; - CEI 70-1 Grado di protezione degli involucri; - CEI UNEL Tab Colori distintivi delle anime dei cavi... ; - Tabelle UNEL e 35026; - UNI UNI 10380A1 Illuminazione di interni; - Legge 1/03/1968 n_ 186; - D.M. 22/01/2008 n_ 37; - D.Lgs Norme per la prevenzione infortuni sul lavoro; - D.P.R. 462/2001 Denunce e verifiche; - EIA/TIA 568C0-C1-C2-C3 Standard cablaggio strutturato; Nella scelta dei materiali si prescrive che: - tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti all ambiente in cui sono installati e devono essere tali da resistere alle azioni meccaniche, 4

5 corrosive, termiche o dovute all umidità, alle quali possono essere esposti durante l esercizio; - tutti i materiali devono avere dimensioni e caratteristiche tali da rispondere alle norme CEI ed alle tabelle CEI-UNEL attualmente in vigore. In particolare gli apparecchi ed i materiali per i quali è prevista la concessione dei Marchio Italiano di Qualità devono essere muniti del contrassegno I.M.Q. 1.5 Opere elettriche L'impianto elettrico da eseguire prevede la realizzazione delle seguenti opere: - Quadro Consegna E.E.; - Quadro Punto Informativo; - Quadro Esposizione; - Rete elettrica di distribuzione dorsale principale. - Rete elettrica di distribuzione terminale comprendente illuminazione (anche di emergenza), F.M e ai punti di comando per i vari locali e per l esterno. - Impianto TV. - Impianto telefonico. - Impianto di messa a terra e collegamenti equipotenziali principali e supplementari. 2 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Nei paragrafi seguenti sono indicati i principali criteri di progetto utilizzati per il dimensionamento e la scelta dei dispositivi di protezione da utilizzare nella posa in opera dell'impianto elettrico in oggetto. 2.1 Dimensionamento dell impianto La potenza totale effettiva sul Quadro Consegna Energia Elettrica risulta pari a 13,408 KW. Dai calcoli effettuati risulta un valore della corrente di impiego Ib = 24,14 A che è inferiore alla corrente nominale del generale sul Quadro Consegna E.E. pari a 63 A. Il valore della corrente di cto.cto al punto consegna viene assunto 10 ka. Il dispositivo di sezionamento e protezione previsto al punto di consegna dell'e.e. sarà ubicato in prossimità ( 1 m) del punto di consegna dell'e.e. La struttura di contenimento, in materiale isolante con caratteristica a doppio isolamento, sarà atta a contenere l interruttore generale magnetotermico 4P da 63 A e P.I 10 KA e i due interruttori magnetotermici differenziali 4P da 50A e P.I. 10 KA Id=0,3 A rispettivamente a protezione delle alimentazioni del Quadro Punto Informativo e Quadro Esposizione. 5

6 3 DESCRIZIONE IMPIANTO L'impianto prevede l adozione di un Quadro Consegna Energia Elettrica (rif. QCEE) e una configurazione di tipo radiale basata sull'adozione di due quadri (rif. QPI e QE) interni al locale, dai quali si diramano le varie linee di distribuzione terminali (Tav. 2). 3.1 Quadri elettrici I quadri sopraelencati sono collocati nella posizione specificata nei grafici di impianto, conformi allo schema allegato (Tav. 1). Tutte le sezioni sono provviste di relativo interruttore magnetotermico mentre le varie linee radiali sono protette da un interruttore magnetotermico differenziale. I quadri descritti nella presente relazione tecnica dovranno avere le seguenti caratteristiche funzionali: - Tutte le apparecchiature installate sui quadri e i relativi circuiti saranno idonei a resistere alle sollecitazioni termiche e meccaniche. - Rispetto del massimo grado di sicurezza per il personale addetto all'esercizio e manutenzione degli impianti elettrici rispetto a qualunque condizione possa verificarsi. - Impossibilità di accedere alle parti in tensione del quadro senza l'uso di adeguati attrezzi. - Sarà prevista la possibilità di effettuare allacciamenti o sconnessioni di cavi durante il servizio normale senza dover mettere fuori servizio alcuna parte dell'impianto e con la massima sicurezza per il personale addetto ai lavori. - Sarà possibile la sostituzione di qualsiasi interruttore impiegato con altro di riserva in caso di manutenzione, con rapidità e sicurezza. - Tutte le apparecchiature inserite saranno dotate di indicazioni per l'identificazione dei circuiti a cui si riferiscono. Sarà compito dell'installatore, ad assemblaggio ultimato, sottoporre i quadri alle prove richieste dalla norma CEI /3 e dotarli di targhe, contenenti tutte le informazioni richieste dalla norma CEI 23-51, applicate ad essi in modo indelebile Quadro Consegna E.E. Il Quadro Consegna E.E (QCEE) sarà del tipo modulare da parete con carpenteria in materiale plastico. Il Quadro sarà del tipo Bticino (o similari) e comprenderà anche tavoletta di distribuzione e pannello metallico adatto per il tipo di installazione, completo di guide porta apparecchi in metallo con grado di protezione non inferiore a IP65. Il contenitore dovrà essere adatto ad assicurare un regolare cablaggio delle apparecchiature prevedendo una espandibilità almeno pari al 20%. Il quadro sarà installato esternamente al locale, in prossimità del contatore di fornitura e sarà conforme allo schema unifilare indicato nei grafici di impianto (Tav. 2). 6

7 3.1.2 Quadro Punto Informativo Il Quadro Punto Informativo (QG) sarà installato nella posizione indicata dai grafici di impianto (Tav. 1) e sarà conforme allo schema allegato (Tav. 2). Il quadro sarà del tipo modulare esterno a parete con carpenteria in materiale plastico, doppio isolamento a grado di protezione almeno pari a IP55, dotato di sportello trasparente incernierato e chiusura a chiave. Il contenitore dovrà essere adatto ad assicurare un regolare cablaggio delle apparecchiature prevedendo una espandibilità almeno pari al 20%. Il quadro sarà del tipo BTicino (o similari) e comprenderà anche tavoletta di distribuzione e pannello in PVC adatto per il tipo di installazione, completo di guide porta apparecchi in metallo. Le apparecchiature di protezione installate su tale quadro saranno montate in modo da essere facilmente ispezionabili Quadro Espsosizione Il Quadro Esposizione (QE) sarà posizionato all interno del locale, nella posizione indicata dai grafici di impianto (Tav. 1) e sarà conforme allo schema allegato (Tav. 2). Il quadro sarà del tipo modulare esterno a parete con carpenteria in materiale plastico, doppio isolamento a grado di protezione almeno pari a IP55, dotata di sportello trasparente incernierato e chiusura a chiave. Il contenitore dovrà essere adatto ad assicurare un regolare cablaggio delle apparecchiature prevedendo una espandibilità almeno pari al 20%. Il quadro sarà del tipo BTicino (o similari) e comprenderà anche tavoletta di distribuzione e pannello in PVC adatto per il tipo di installazione, completo di guide porta apparecchi in metallo. Le apparecchiature di protezione installate su tale quadro saranno montate in modo da essere facilmente ispezionabili. 3.2 Caratteristiche dell impianto di distribuzione L impianto elettrico dovrà essere realizzato secondo le vigenti norme in materia, in particolare il Decreto L.vo 09 Apr n 81 testo unico della sicurezza e la legge 1 marzo 1968, n Le sezioni delle linee sono state calcolate in base ai seguenti fattori: - carico; - distanza; - caduta di tensione; I colori delle guaine dei conduttori da rispettare saranno i seguenti: - BLU per il conduttore di neutro; - GIALLO VERDE per il conduttore di protezione o equipotenziale - NERO o altri (marrone - grigio) per i conduttori di fase Non sarà permesso variare la sezione dei conduttori lungo il loro percorso, ma si potranno realizzare derivazioni di sezioni inferiori, sempre che la nuova sezione risulti protetta dall'interruttore posto a monte della linea. Impianti a tensione diversa dovranno essere completamente separati tra di loro, sia come tubazioni, che come scatole di derivazione e/o porta apparecchi; solo per quanto riguarda i percorsi in canalizzazioni potranno coesistere, se utilizzati, 7

8 cavi o conduttori con lo stesso grado di isolamento. Vista la necessità di mantenere per l'impianto un grado di protezione minimo almeno pari ad IP44, tutte le eventuali attestazioni di cavi o guaine dovranno essere realizzate a perfetta regola d'arte utilizzando appropriati pressacavo o pressaguaina. Le parti di impianto soggette a rischio di danneggiamento meccanico (condutture e cassette di derivazione basse fino a 1,5 metri) verranno opportunamente protette da elementi metallici di adeguata robustezza. La sezione dei cavi energia non dovrà essere inferiore a 1,5 mmq per l illuminazione e 2,5 mmq per la F.M. La sezione dei tubi protettivi dovrà essere tale da rispettare la relazione d>1.3 f dove d=diametro interno del tubo mentre f=diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi (CEI 64-8/5 art ). La massima densità di corrente dovrà essere quella indicata nelle tabelle CEI-UNEL e la caduta di tensione sulle linee, misurata con l impianto a pieno carico, non dovrà superare il 4% della tensione nominale. Le linee saranno provviste di conduttore di terra, pertanto tutte le prese FM saranno provviste di polo di terra, così pure i corpi illuminanti (a meno che non siano di classe 2). Le scatole di derivazione installate saranno del tipo in PVC rigido di varia dimensione con coperchio chiuso almeno da 4 viti, contrassegnati IMQ Impianto di distribuzione Secondo la normativa CEI 64-8, gli ambienti non risultano catalogati come luoghi a maggior rischio in caso d'incendio pertanto la tipologia di cavi, condutture e apparecchiature deve rispettare le seguenti prescrizioni: a) tipi di cavi - cavi CPR (Regolamento Prodotti da Costruzione) solamente se immessi nel mercato dopo il 30 Giugno Tali cavi garantiscono la resistenza al fuoco ed il rilascio di sostanze nocive limitate ai fini della sicurezza delle costruzioni soprattutto in caso d incendio, nel rispetto del nuovo Regolamento entrato in vigore per tutti gli Stati dell UE dal 1 Luglio L applicabilità ai cavi elettrici è divenuta operativa dal 10 Giugno 2016 con la pubblicazione della Norma EN (reazione al fuoco) nell elenco delle Norme armonizzate ai sensi del Regolamento stesso (Comunicazione della Commissione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea, 2016/C 209/03), recepita a livello Nazionale con il DLgs 106/17. Nello specifico si prevede l utilizzo di cavi tipologia FG16OR16 per le linee di alimentazione esterne e per le linee di alimentazione interne ai locali. b) tipi di condutture - cavidotto interrato, per il contenimento delle linee di alimentazione dei Quadri Punto Informativo e Quadro Esposizione; - tubo di PVC rigido posato in vista a parete o soffitto, per il contenimento delle linee terminali nei locali interni; 8

9 3.3 Apparecchiature di comando e punti presa Le apparecchiature di comando e di utilizzazione come gli interruttori all interno dei locali, saranno del tipo GEWISS (o similari). La posizione dei comandi nei vari ambienti sarà stabilita in base al verso di apertura degli infissi ed alle necessità di accensione. Le apparecchiature di comando saranno collocate ad un altezza minima di 90 cm nel rispetto delle norme sul superamento delle barriere architettoniche. Le prese di servizio a spina e gli interruttori serie civile per comando funzionale, dovranno essere contenuti in involucri autoestinguenti a grado di protezione minimo IP44. Le prese a spina saranno del tipo ad alveoli schermati. Le prese installate all interno dei locali saranno del tipo 2P+T bivalente 10/16A e schuko. Tutte le prese saranno del tipo a marchio CE. Si prevede inoltre l installazione di prese di servizio serie industriale del tipo a spina tipo CEE, 2P+T 16 e 3P+T 16A. Le prese saranno dotate di fusibili e saranno montate su supporto in materiale plastico autoestinguente dotato di scatola collettrice. Il grado di protezione previsto è almeno pari a IP55. A servizio dell impianto termico dovranno essere realizzate anche le alimentazioni per i fancoil, caldaia e i collegamenti funzionali per i cronotermostati. L accensione dell illuminazione esterna sarà comandata da crepuscolare. Nelle tavole di progetto allegate (Tav. 1) sono indicate la consistenza e la posizione dei vari apparecchi di comando e punti presa. 3.4 Impianto di illuminazione Nei grafici di impianto elettrico allegati (Tav. 1) sono indicate la consistenza e la posizione dei vari apparecchi illuminanti riguardanti l illuminazione ordinaria e di emergenza Impianto di illuminazione ordinaria Le apparecchiature per l'illuminazione ordinaria saranno costituite da corpi illuminati a tecnologia LED con grado di protezione minimo IP54. La soluzione adottata prevede l installazione delle seguenti apparecchiature - Corpi illuminanti tipologia LED a soffitto nei locali punto informativo ed espositivo. - Corpi illuminanti tipologia LED a soffitto nei locali bagni. - Faro da esterno tipologia LED Impianto di illuminazione di emergenza Nei grafici di impianto elettrico sono indicate la consistenza e la posizione dei vari apparecchi illuminanti di emergenza. L'illuminamento minimo non dovrà risultare, su di un piano orizzontale ad 1 m di altezza dal piano di calpestio, inferiore a 5 lux in corrispondenza delle porte e a 2 lux in ogni altro ambiente. L impianto di illuminazione di sicurezza sarà costituito da lampade di emergenza la cui posizione è indicata nei grafici di impianto elettrico (Tav. 1). La soluzione adottata prevede l installazione di plafoniera di emergenza SE (Solo 9

10 Emergenza) IP65 potenza 11W tipologia LED. 3.5 Impianto TV, telefonico. Nei grafici di impianto elettrico sono indicate la posizione e consistenza delle prese TV e delle prese telefoniche (Tav. 1). 3.6 Impianto di messa a terra L'impianto di terra è necessario per salvaguardare tutte le parti metalliche degli apparecchi che normalmente non sono in tensione ma che per difetto di isolamento o per altre ragioni accidentali potrebbero trovarsi sotto tensione. L'impianto di terra dei locali sarà realizzato mediante collegamenti equipotenziali dal dispersore di terra installato nel pozzetto esterno (Tav.1) in cemento armato con chiusino rigido collegato al nodo equipotenziale installato in prossimità del Quadro Punto Informativo con cavo tipo FG16OR16 di sezione non inferiore a 16 mmq, Dal nodo equipotenziale saranno realizzati i collegamenti fino ai contatti di terra dei vari componenti elettrici all interno dei locali. L'impianto di terra sarà quindi correlato al valore della resistenza di terra ed ai dispositivi ad intervento differenziale allo scopo di evitare che, in caso di guasto, vengano a manifestarsi differenze di potenziale di contatto superiori a 50 V (tensione di contatto limite convenzionale). Tutti i componenti dell impianto elettrico ad eccezione dei componenti in classe 2 saranno connessi all impianto di terra con conduttori di sezione opportuna secondo la Norma CEI Sarà compito dell'installatore, prima di rendere disponibile l'impianto, controllare l idoneità dell'impianto di messa ed eventualmente integrarlo, in modo tale da renderlo idoneo e riportare il valore misurato della resistenza di terra. L impianto di messa a terra verrà omologato dall installatore con il rilascio della dichiarazione di conformità mentre il datore di lavoro dovrà inviare la dichiarazione di conformità all ASL/ARPA e all INAIL entro trenta giorni dalla messa in servizio dell impianto. L impianto di messa a terra deve essere soggetto a verifiche di manutenzione ed ogni 5 anni (2 nel caso di luoghi a maggior rischio in caso di incendio) deve essere soggetto a verifiche di legge dall ASL/ARPA o organismo abilitato. ALLEGATI Tavola 1: Tavola 2: Elementi Illuminazione ordinaria e di sicurezza. Elementi di Forza Motrice. Nodo Equipotenziale. Impianto TV e telefonico. Schemi quadri elettrici. Abbadia S. Salvatore, Novembre 2018 Il Progettista Ing. Paolo Panori 10

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