TEXTUS (da texo, tessere) FUNZIONE COESIVA coesivo, da cohaereo, -es, haesi, -haesum, - ere = essere unito, formare un tutto connesso.

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1 TEXTUS (da texo, tessere) FUNZIONE COESIVA coesivo, da cohaereo, -es, haesi, -haesum, - ere = essere unito, formare un tutto connesso.

2 Scansione logica del periodo Scansione logica e ritmica del periodo italiano per lo più affidata alla PUNTEGGIATURA.

3 P.S.I. 1208

4 MAIUSCOLE E SCRIPTIO CONTINUA In origine i Greci usavano solo le lettere maiuscole dell alfabeto. Inoltre scrivevano senza separare le parole fra loro e la scriptio era continua. A partire dal III a.c.: si inizia a separare le parole fra loro e si adottano segni di interpunzione e segni diacritici. Particelle utili per articolare il discorso, evidenziandone l organizzazione interna e l architettura logico-argomentativa

5 Indicatori di strutturazione testuale La scansione logica del periodo in greco è per lo più affidata alle particelle. È questo il motivo per il quale il più delle volte risultano di fatto intraducibili. La particelle risultano tipiche del greco, ed il loro impiego non trova riscontro nel latino e nelle nostre lingue moderne. Sono circa trenta parole che spesso sono monosillabi. Analogamente agli avverbi, alle congiunzioni e alle interiezioni, sono parti invariabili del discorso.

6 μέν δέ In generale μέν indica il primo momento di un argomentazione, δέ il secondo e quelli successivi e legati al primo. Spesso, in correlazione con δέ ha valore avversativo o di contrapposizione. Le due particelle possono essere usate anche in modo assoluto e non in correlazione. Allora μέν ha funzione asseverativo intensiva e vale «certamente, certo, in realtà», δέ conserva il suo valore e segnala un cambiamento, il passaggio ad un nuovo argomento o la prosecuzione di un pensiero.

7 δή Spesso ha la funzione di enfatizzare la parola che la precede. Può valere «senza dubbio, evidentemente, appunto». Frequente il nesso καὶ δὴ καὶ,in cui δή enfatizza καί aggiungendo intensità alla narrazione. In tale caso, si può tradurre «e appunto».

8 μήν «certamente», «infatti», «davvero», «però»: valore asseverativo e avversativo.

9 νυν, νυ (enclitica) «dunque», valore conclusivo ed enfatico. Per indicare il seguito del ragionamento o per rinforzare. Attenzione a non confondere con νῦν, «ora», avverbio di tempo.

10 «certo, veramente», con valore asseverativo. Ha lo scopo di enfatizzare un affermazione oppure una risposta, talora in unione con altre particelle (ἦ μή, ἦ τοι) ἦ

11 CONNETTORI COORDINANTI 5 TIPI CONGIUNZIONI COPULATIVE (affermative o negative): καί (proclitica), τε (enclitica), οὐδέ, μηδέ. CONGIUNZIONI AVVERSATIVE: ἀλλά, ἄταρ, αὖ. CONGIUNZIONI DISGIUNTIVE: ἤ CONGIUNZIONI ESPLICATIVE: γάρ CONGIUNZIONI CONCLUSIVE: οὖν οὐκοῦν.

12 ATTENZIONE ALLA CORRELAZIONE Correlazione copulativa: οὐδέ οὐδέ; καί καί; τε καί. Correlazione avversativa: οὐ (μὴ) μόνον ἀλλὰ καί. Correlazione disgiuntiva: ἤ ἤ.

13 ἵνα congiunzione proposizioni subordinate finali es. οὐκ ἤγειρόν σε ἵνα ὡς ἥδιστα διάγῃς. ATTENZIONE A NON CONFONDERE ἵνα avverbio di luogo ὁρᾷς ἵνα ἥκεις (Soph.)

14 ὅτι Congiunzione dichiarativa (introduce proposizioni soggettive, oggettive). εὐθὺς ἐγίγνωσκον πάντες ὅτι ἐγγὺς ἐστρατοπεδεύετο βασιλεύς. Congiunzione causale. Οἱ Ἀθηναῖοι ἠθύμουν ὅτι ἐπολιορκοῦντο κατὰ γῆν καὶ κατὰ θάλατταν. Attenzione a non confondere con: neutro di ὅστις (ἥτις ὅτι), relativo indefinito.

15 ὡς CONGIUNZIONE a. causale b. temporale c. dichiarativa d. consecutiva e. finale f. comparativa-modale AVVERBIO a. intensivo (con avverbi e con superlativi) b. con i numerali: «all incirca» Τῶν ἀνθρώπων ἔπιπτον ὡς ἑκατόν. c. con complemento predicativo Τοὺς φίλους ὡς πρέσβεις ἀπέστελλεν. PREPOSIZIONE a. di moto a luogo

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