CENTRO SALESIANO «DON BOSCO» Via Zanovello 1 - TREVIGLIO (BG) Tel. (0363) Fax (0363)
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- Mirella Lorenzi
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1 CENTRO SALESIANO «DON BOSCO» Via Zanovello 1 - TREVIGLIO (BG) Tel. (0363) Fax (0363) S P P Regolamento in vigore dal SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL LABORATORIO DI CHIMICA NORME DI LAVORO E DI COMPORTAMENTO (Revisione 0 del 31/08/06) NORME GENERALI 1. II banco di laboratorio va mantenuto sempre pulito e in ordine. 2. Ogni volta che sia necessario prelevare una sostanza, si deve controllarne attentamente 1'etichetta; per il prelievo delle sostanze in polvere è bene usare una spatola pulita. 3. I contenitori di sostanze in polvere, i flaconi, le bottiglie dei solventi o dei reagenti puri o in soluzione stock devono essere rimessi al loro posto dopo il prelievo e mai lasciati sopra il piano di lavoro. 4. Etichettare sempre i contenitori non originali, riportando nell etichetta il nome dell agente chimico, la concentrazione, la data e il nome del docente che utilizza detto agente. 5. Non conservare a lungo prodotti di reazione, soluzioni o altro nella vetreria graduata, ne nella vetreria per reazioni ma trasferirli in bottiglie o altri recipienti adatti ed apporre etichetta con le modalità di cui al punto precedente. 6. La vetreria adoperata va lavata e sciacquata accuratamente con acqua del rubinetto. Solo 1'ultimo risciacquo va effettuato adoperando acqua distillata. 7. Lasciare sempre la strumentazione e l area di lavoro impiegata, in condizioni tali da poter essere subito riutilizzata dal successivo docente. 8. Alla fine della lezione, fatti uscire gli studenti dal laboratorio il docente verifica, sotto la sua esclusiva responsabilità, che il laboratorio sia lasciato in sicurezza in particolare verifica la chiusura di tutti i rubinetti del gas, che sia stata interrotta 1'alimentazione elettrica ai tavoli. 9. Riferire immediatamente al responsabile del laboratorio, guasti o malfunzionamenti di strumenti, apparati, dispositivi di protezione collettiva e individuale, etc., segnalare prontamente, allo stesso, carenze od altre osservazioni che possono influire sulla sicurezza del laboratorio. 10. E vietato gettare prodotti chimici puri o miscelati nel lavandino o nei cestini per la carta, per eliminare i rifiuti in laboratorio bisogna seguire alcune regole: i rifiuti solidi, la carta e la vetreria rotta vanno gettati negli appositi contenitori; i prodotti non utilizzati non vanno mai rimessi nei recipienti di provenienza; le soluzioni che non richiedano procedure di smaltimento apposite, possono essere scaricate nel lavandino facendo scorrere molta acqua, previa autorizzazione del docente ; in caso di solventi organici o tossici è necessario smaltirli in appositi contenitori opportunamente etichettati; e vietato miscelare i rifiuti se non per categorie analoghe. Reg Laboratorio Chimica Rev0.doc Pagina 1 di 8
2 NORME DI LAVORO REGOLE GENERALI 1. Non lavorare mai da soli in laboratorio. Gli incidenti accadano sempre senza preavviso e possono risultare fatali in mancanza di un soccorso immediato. 2. L accesso al laboratorio è consentito soltanto al personale autorizzato e adeguatamente formato. 3. A tutti i docenti è fatto assoluto divieto di: operare con materiali e strumenti che non appartengono alla dotazione del laboratorio, dotazione che deve essere preventivamente vagliata dal docente responsabile del laboratorio medesimo prima del suo utilizzo; chiedere agli alunni di portare da casa sostanze e/o reagenti anche moderatamente pericolosi (sostanze esplosive, comburenti, combustibili, corrosive, tossiche, irritanti e/o nocive o radioattive). 4. Agli alunni è fatto assoluto divieto di accesso: al deposito delle sostanze anche se in presenza del docente; al laboratorio in assenza del docente. 5. Il docente deve essere costantemente presente in laboratorio durante gli esperimenti e comunque quando siano presenti gli studenti in laboratorio. 6. Il docente deve esigere il rispetto delle procedure e delle norme antinfortunistiche. 7. Ogni persona che si trova in laboratorio deve conoscere la dislocazione delle uscite di emergenza, degli estintori, la posizione dei dispositivi di protezione individuale, per cui è obbligo dei singoli docenti e del personale preposto all assistenza in laboratorio di dare completa informazione in merito a tutti gli allievi. Più persone presenti in laboratorio debbono conoscere la posizione dell interruttore principale della corrente elettrica e la valvola di intercettazione del gas e debbono essere in grado di saperli manovrare; 8. Docenti, personale preposto all assistenza in laboratorio e alunni devono vigilare sulla completezza, idoneità, accessibilità ed efficienza degli strumenti di sicurezza e dei dispositivi di protezione individuale; 9. In laboratorio ci si deve muovere con cautela (mai correre), specialmente quando si ha in mano della vetreria. 10. Zaini, cartelle e capi di vestiario vanno depositati al di fuori della zona di lavoro, in modo da non intralciare gli spazi intorno ai banchi e le vie d uscita in caso di emergenza. 11. È vietato mangiare, bere o fumare in laboratorio, portare cibi e bevande al suo interno. 12. È vietato l uso di lenti a contatto in occasione di particolari esercitazioni segnalate dal docente in quanto non offrono alcuna protezione e possono aggravare le conseguenze di schizzi di sostanze impedendo un corretto lavaggio oculare. Se l operatore non può farne a meno di portare le lenti deve indossare un paio di occhiali di sicurezza. 13. Docenti, personale preposto all assistenza e studenti devono: usare un abbigliamento adeguato; è vietato indossare sandali e scarpe aperte; in casi particolari, indicati dall insegnante, si deve indossare il camice; utilizzare, quando stabilito dal docente, i dispositivi di protezione individuale (guanti di protezione specifici per l attività svolta, occhiali di sicurezza, mascherina per polveri e per solventi); raccogliere i capelli se lunghi ; prima di ogni attività togliere tutti gli accessori quali : foulards, cravatte, sciarpe, collane, bracciali. 14. Nell eventualità di un infortunio, anche se piccolo, gli allievi devono informare immediatamente il docente che provvederà, nel caso, a fare intervenire la squadra di primo soccorso. 15. All interno del laboratorio evitare di portare la mani alla bocca, agli occhi, il contatto della bocca con qualsiasi materiale oggetto della lavorazione. Reg Laboratorio Chimica Rev0.doc Pagina 2 di 8
3 16. Lavare le mani frequentemente durante l attività di laboratorio; dopo il contatto con qualsiasi sostanza e comunque sempre a lavoro ultimato lavarsi accuratamente le mani. 17. Non appoggiare recipienti o bottiglie o apparecchi vicino al bordo dei banchi di lavoro. 18. Non portare in tasca forbici, fiale di vetro o altri oggetti taglienti o appuntiti. 19. In laboratorio vanno eseguite solo esperienze autorizzate dal docente e sotto la sua vigilanza. 20. Qualsiasi idea o modifica da apportare a un procedimento deve essere prima autorizzata dal docente 21. Non orientare mai un recipiente verso sé stesso o altre persone. COME COMPORTARSI CON LE SOSTANZE CHIMICHE 1. Le sostanze nocive o pericolose e i reagenti chimici devono essere custoditi in armadi adeguati, con chiusura a chiave e devono essere accessibili solo ai docenti. 2. Le sostanze chimiche non vanno mai toccate con le mani e tantomeno assaggiate con la bocca; in caso di contatto accidentale sciacquare subito la parte del corpo contaminata con abbondante acqua. 3. Nel caso in cui si rovescino reagenti sul piano di lavoro, chiedere subito al docente come procedere per bonificare le superfici dei banchi e dei pavimenti su cui siano cadute sostanze chimiche di qualsiasi genere. 4. I recipienti più grossi e pesanti, soprattutto se contengono reagenti pericolosi quali acidi e alcali, devono essere maneggiati esclusivamente dal docente. 5. È bene aprire un solo contenitore alla volta e fare attenzione, comunque, a non scambiare i tappi dei recipienti. 6. Non utilizzate mai la bocca per aspirare liquidi con una pipetta, fare sempre uso di propipette o di pipettatori automatici. 7. Per verificare 1'odore di una sostanza non inspirare sopra il recipiente che la contiene. Si deve muovere la mano a ventaglio, spingendo i vapori verso il naso. La maggior parte delle sostanze che si incontrano in laboratorio non ha odori caratteristici, mentre alcune sviluppano vapori irritanti per le mucose. 8. Nel caso sia necessario adoperare un acido o una base concentrati, occorre prestare molta attenzione, è obbligatorio l uso di guanti e occhiali di sicurezza; operare inoltre solo sotto la cappa. 9. Non aggiungere mai acqua ad acidi concentrati, il calore generato può causare schizzi; allo stesso modo, non aggiungere, ad esempio, idrossido di sodio o di potassio solidi a piccole quantità d acqua. 10. Prelevare i reagenti con spatole o cucchiaini, i reagenti volatili debbono essere sempre impiegati sotto cappa. 11. Tenere sul banco le minime quantità di reagente occorrente per l esperienza. 12. Durante gli esperimenti tenere conto della formazione di miscele esplosive (es.: idrogeno e ossigeno). 13. Per prelevare i liquidi adoperate un cilindro o una pipetta dotata di propipetta. Quando si diluisce un acido forte bisogna aggiungere sempre 1'acido all'acqua e non viceversa. In caso di contatto con la pelle sciacquate immediatamente con acqua corrente fredda. 14. Evitare di mescolare fra loro casualmente sostanze diverse, evitare di mescolare sostanze diverse se non si è certi della loro compatibilità, non lavorare mai su grandi quantità di sostanza, impiegare sempre quantitativi minimi di sostanze e preparati per evitare sprechi, rischi maggiori, inquinamento ambientale per lo smaltimento finale. 15. Non lasciare mai senza controllo reazioni in corso. COME MANEGGIARE LA VETRERIA 1. È necessario prestare molta attenzione alla vetreria. Bisogna sempre verificare che non vi siano incrinature; i recipienti che presentano anche solo piccoli segni devono essere scartati, perché potrebbero creare problemi una volta sottoposti a riscaldamento. Reg Laboratorio Chimica Rev0.doc Pagina 3 di 8
4 2. Non si deve mai forzare un tubo di vetro o un termometro che fanno fatica a entrare o uscire da un tappo forato. In ogni caso e meglio adoperare un po' di glicerina come lubrificante. Non forzare mai la vetreria, né i tappi o le connessioni smerigliate bloccate, per facilitare lo bloccaggio lasciare se possibile in bagno di acqua calda 3. La vetreria rotta non deve mai essere raccolta con le mani nude, ma con guanti o con scopino e paletta. 4. La vetreria va posta sul Bunsen sempre interponendo una reticella. Solo alcune provette di vetro o i crogioli di porcellana possono essere esposti direttamente alla fiamma. 5. ATTENZIONE! La vetreria calda non si distingue a vista da quella fredda. Adoperare pinze o guanti isolanti. 6. In caso di scottature raffreddate subito la parte ustionata e poi richiedere specifica prescrizione medica. 7. Bonificare e asciugare le superfici dei banchi e/o dei pavimenti su cui siano cadute sostanze chimiche, raccogliere i residui in appositi contenitori come indicato dai docenti. COME RISCALDARE UNA SOSTANZA 1. Non utilizzare rubinetti del gas o prese elettriche, se non in presenza del docente e previa sua autorizzazione. 2. Ogni volta che si adopera il becco Bunsen bisogna controllare che i rubinetti del gas vengano richiusi. 3. Non si deve mai liberare del gas incombusto, ne accendere il gas direttamente dai rubinetti. 4. Quando si riscalda una sostanza in provetta si deve dirigerne l imboccatura lontano da se stessi. 5. Non utilizzare fiammiferi per accendere i becchi Bunsen; l uso di fiamme libere è consentito solo se strettamente necessario previa autorizzazione del responsabile del laboratorio. 6. Vicino a un Bunsen acceso non bisogna mai operare con materiale infiammabile, come carta o alcol etilico. 7. Per concentrare una soluzione alcolica non si usa il Bunsen, ma la piastra elettrica o un bagnomaria. 8. Evitare di riscaldare recipienti chiusi ermeticamente. Quando ciò è strettamente necessario, deve essere fatto dietro autorizzazione del responsabile di laboratorio. 9. Mai lasciare il posto mentre una sostanza viene riscaldata o mentre è in corso una reazione chimica. 10. In caso di incendio di piccole dimensioni bisogna cercare immediatamente di spegnerlo e allertare i componenti della squadra antincendio; nel caso che 1'incendio sia riconducibile a cause elettriche o in vicinanza di apparati elettrici si deve staccare immediatamente la corrente (tramite gli interruttori generali). COME UTILIZZARE APPARECCHI ELETTRICI 1. Tutti gli apparecchi elettrici collegati alla rete, sono sempre da considerarsi potenzialmente pericolosi. 2. Non usare nessun dispositivo che sia sprovvisto di messa a terra o il cui isolamento non sia in perfetto stato; tutte le masse metalliche debbono disporre di messa a terra. 3. Occorre prestare particolare attenzione ogni volta che si fa uso di apparecchi elettrici in prossimità di liquidi conduttori (acqua) o facilmente infiammabili (alcol). 4. Non toccare mai uno strumento collegato alla corrente elettrica con le mani bagnate, non toccare mai due strumenti elettrici contemporaneamente, oppure uno strumento elettrico con una massa metallica (termosifoni, tubazioni, etc..) 5. Dovendo usare apparecchi collegati alla rete (riscaldatori, agitatori, strumenti generatori di segnali ecc.), controllate sempre che essi siano spenti quando si inserisce la spina nella presa elettrica. Reg Laboratorio Chimica Rev0.doc Pagina 4 di 8
5 6. L'apparecchio deve essere acceso solo dopo aver controllato che il cavo di alimentazione sia disposto in modo da non intralciare il lavoro e da non interferire col movimento delle persone, controllando sempre l integrità del cavo di alimentazione prima dell utilizzo dell apparecchio. 7. Collegate un solo apparecchio a ogni presa: non devono assolutamente essere impiegate prese multiple ne, tantomeno, connessioni volanti. 8. Per scollegare un apparecchio elettrico alla presa di corrente, tirare la spina e non il cavo o l apparecchiatura elettrica. 9. Non lasciare mai senza controllo apparecchi in funzione. 10. Ogni volta che sia possibile, usate strumenti alimentati a pile o a bassa tensione. Come riferimento, ricordate che si considerano potenzialmente pericolose per 1'organismo tensioni alternate superiori a 25 V e tensioni continue superiori a 50 V. 11. Tutti gli utenti del laboratorio debbono conoscere la collocazione degli interruttori elettrici, in modo da essere in grado di aprire il circuito in caso di necessità. 12. Spegnere sempre tutti gli apparecchi al termine del lavoro, anche se, alla fine della lezione, verrà di norma interrotta 1'alimentazione elettrica ai tavoli. ISTRUZIONI PER CASI PARTICOLARI Alcuni apparecchi o strumenti richiedono 1'impiego di particolari accorgimenti o protezioni mentre altri dispositivi impiegati sono fragili e delicati e un uso poco accorto può danneggiarli irreparabilmente. In questi casi: È compito del docente responsabile del laboratorio, vagliare tali situazioni sia in riferimento al materiale esistente che a quello di nuovo acquisto e predisporre idonee schede informative con le quali informare e formare docenti ed alunni prima dell utilizzo di tali attrezzature. È fatto divieto agli alunni di montare apparecchi e di iniziare esperimenti prima di aver recepito tutte le indicazioni fornite dal docente. Lista dei Dispositivi di Protezione Individuale LABORATORIO DI CHIMICA guanti di lattice guanti isolanti occhiali protettivi camici Reg Laboratorio Chimica Rev0.doc Pagina 5 di 8
6 LETTURA DELLE ETICHETTE In base alla direttiva CEE 67/548 1'etichetta di un prodotto chimico deve riportare, tra le indicazioni, il nome del prodotto, dati analitici sulla composizione, il tipo di pericolosità con il suo simbolo, le sigle riguardanti la natura dei rischi (R seguita da un numero) e le norme di prevenzione (S seguita da un numero) (figura A). I simboli illustrati accanto a ciascuna delle categorie elencate di seguito indicano, in base alle direttive CEE, il tipo di rischio caratteristico del prodotto. Sostanze esplosive (E) Sostanze che possono esplodere per esposizione a fonti di calore o in seguito ad attriti o urti. Sostanze comburenti (O) Sostanze che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano una reazione con forte sviluppo di calore. La combustione è un processo estremamente complesso. Per avvenire richiede 1'intervento di due fattori, il combustibile e il comburente. L'ossigeno dell aria è un comburente, ma lo stesso ruolo e svolto da nitrati, clorati e perclorati. Le sostanze comburenti possono bruciare senza fiamma. Sostanze infiammabili (F, F+) Qualsiasi sostanza che, portata a una certa temperatura, a contatto con 1'ossigeno atmosferico tende a bruciare con fiamma. L'idrogeno, il metano, ma anche 1'acetone e 1'alcol etilico, devono essere tenuti a distanza da fiamme o scintille. Sostanze corrosive (C) Sostanze che corrodono sia le attrezzature di laboratorio, sia la pelle. Le più comuni sono gli acidi e le basi forti. Sono tutte avide di acqua. E necessario, quando si lavora con queste sostanze, indossare guanti, occhiali di sicurezza e, preferibilmente, operare sotto la cappa di aspirazione. Sostanze tossiche (T, T+) Sono sostanze che, per ingestione, inalazione o contatto, possono causare seri problemi alla salute. II grado di pericolosità dipende dalla quantità, dal tempo di esposizione e dal tipo di sostanza. II cloro, il benzene, 1'acido cianidrico sono sostanze tossiche. Sostanze nocive e/o irritanti (Xn, Xi) È un simbolo che indica un pericolo minore. E facile trovarlo anche su confezioni di prodotti commerciali. Le sostanze definite nocive possono, per inalazione, ingestione o contatto, provocare danni di portata limitata. E bene comunque seguire le precauzioni indicate per le sostanze corrosive. Stesso discorso va fatto per le sostanze irritanti, che possono provocare reazioni infiammatorie a contatto con pelle o mucose. Reg Laboratorio Chimica Rev0.doc Pagina 6 di 8
7 Sostanze radioattive Sostanze capaci di emettere radiazioni ionizzanti. L'uso e lo stoccaggio di sostanze radioattive sono regolati da una legislazione specifica. Lo stesso simbolo si trova in ospedale sulle porte di reparti dove si fa uso di materiale radioattivo a scopo diagnostico o terapeutico. CENNI AD ALCUNE PROCEDURE DI EMERGENZA NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO 1. In caso di qualsiasi incidente contattare immediatamente la portineria descrivendo il più dettagliatamente possibile l accaduto; in particolare per la richiesta di interventi di emergenza. 2. Per tutti gli incidenti causati da un agente chimico è fondamentale conoscere al meglio la natura di questo, al fine di applicare il trattamento più appropriato. 3. Le operazioni prioritarie devono essere rivolte, in via generale, ad allontanare gli infortunati dal luogo dell incidente e subito dopo ridurre o eliminare la cause di incidente (spegnere incendi, chiudere il gas, aprire le finestre, interromperete la corrente elettrica etc.). 4. Nel prestare soccorso all infortunato compiere solo quelle operazioni delle quali si è assolutamente sicuri, altrimenti evitare di intervenire ed attendere l arrivo di personale specializzato. Ricordare che operazioni errate possono seriamente compromettere le condizioni dell infortunato. NORME GENERALI IN CASO DI CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE CON AGENTI CHIMICI OCCHI Chiamare aiuto immediatamente. Distendere supino l infortunato sul pavimento e versare abbondante acqua con una bottiglia all incrocio degli occhi, in modo che entrambi gli occhi vengano sciacquati. Mantenendo aperte le palpebre durante il lavaggio (facendosi aiutare da una terza persona), ruotare la testa alternativamente a destra e a sinistra; usare vari litri d acqua. Quindi condurre l infortunato al Pronto Soccorso. PELLE Lavare la zona interessata con abbondante acqua e sapone, se si tratta di sostanze corrosive eliminare immediatamente i vestiti e le scarpe contaminate. Non cercare di neutralizzare acidi con l applicazione di basi e viceversa. INALAZIONE Portare l interessato all aperto e farlo respirare profondamente. INGESTIONE Attivare la portineria affinché contatti immediatamente il Centro Veleni per il trattamento raccomandato. Provocare il vomito è spesso molto pericolo, specialmente se il vomito raggiunge i polmoni. Se necessario provocare il vomito facendo ingerire quanta più acqua calda possibile in tempi rapidi. L aggiunta di uno o due cucchiaini di sale da cucina per ogni bicchiere d acqua, può essere d aiuto. Il vomito deve essere ripetuto per assunzione di altra acqua, fino a che il liquido vomitoso non è chiaro e trasparente. FERITE Ferite profonde devono essere tamponate con garze pulite, esercitando una leggera pressione per controllare il sanguinamento, fasciare stretto con bende pulite. Attivare immediatamente la portineria per il trasporto al Pronto Soccorso. INCENDIO DEI VESTITI Reg Laboratorio Chimica Rev0.doc Pagina 7 di 8
8 Disporre rapidamente l infortunato prono sul pavimento ed estinguere il fuoco anche con l aiuto di abiti pesanti. USTIONI Per ustioni estese attivare la portineria per il trasporto in Pronto Soccorso. Per ustioni minori sciacquare con acqua e mantenere in un bagno di ghiaccio la parte interessata per alleviare il dolore. Non applicare pomate o unguenti, salvo prescrizione medica. SVENIMENTI Distendere l interessato supino e portare le gambe leggermente sopra l altezza della testa. Chiamare la Portineria per la richiesta di intervento medico se non riacquista coscienza in meno di mezzo minuto. Treviglio, Il RSPP Prof. Angelo Silva Il Direttore Don Claudio Cacioli Reg Laboratorio Chimica Rev0.doc Pagina 8 di 8
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