Attuazione della direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi

Transcript

1 Attuazione della direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi (Schema di decreto legislativo n. 169) N luglio 2015

2 Camera dei deputati XVII LEGISLATURA Verifica delle quantificazioni Attuazione della direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi (Schema di decreto legislativo n. 169) N luglio 2015

3 La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato. La verifica delle disposizioni di copertura è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione). L analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi. SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO Servizio Responsabile / bs_segreteria@camera.it SERVIZIO COMMISSIONI Segreteria della V Commissione / com_bilancio@camera.it La documentazione dei servizi e degli uffici della Camera è destinata alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge. I contenuti originali possono essere riprodotti, nel rispetto della legge, a condizione che sia citata la fonte.

4 INFORMAZIONI SUL PROVVEDIMENTO Atto n. 169 Natura dell atto: Schema di decreto legislativo Titolo breve: Attuazione della direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi Riferimento normativo: articolo 1 della legge 7 ottobre 2014, n. 154 Giovanna Sanna, per la VIII Commissione; Relatore per le Senaldi, per la X Commissione Commissioni: Gruppi: Relazione tecnica (RT): Commissioni competenti: PD presente VIII Ambiente e X Attività produttive VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI Lo schema di decreto legislativo in esame è adottato in attuazione della delega conferita dalla legge 154/2014 (legge di delegazione europea secondo semestre 2013) concernente la sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi. In particolare sono dettati i requisiti minimi per prevenire gli incidenti gravi nelle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e per limitare le conseguenze di tali incidenti. Il provvedimento è corredato di relazione tecnica. Nella presente Nota sono riportati sinteticamente i contenuti delle disposizioni che presentano profili di carattere finanziario e le informazioni fornite dalla relazione tecnica (vedi tabella). Vengono quindi esposti gli elementi di analisi e le richieste di chiarimento considerati rilevanti ai fini di una verifica degli effetti finanziari. DISPOSIZIONI DELLO SCHEMA DI DECRETO CHE PRESENTANO PROFILI FINANZIARI Articoli 3 e 4 elencano gli adempimenti per la sicurezza che sono a carico degli operatori nel settore idrocarburi. L articolo 8 istituisce il Comitato per la sicurezza delle operazioni in mare, cui partecipano i rappresentanti di diverse amministrazioni. Il Comitato svolge le funzioni di autorità competente responsabile dei compiti assegnati dal decreto. Il Comitato ha sede presso il Ministero dello sviluppo economico, dispone di un organismo centrale e delle articolazioni sul territorio e si avvale delle strutture e delle risorse umane già previste a legislazione vigente per le amministrazioni che lo compongono. Ai componenti del Comitato non spettano compensi, ELEMENTI FORNITI DALLA RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica non ascrive alle norme effetti per la finanza pubblica, trattandosi di attività a carico degli operatori. La relazione tecnica ribadisce il contenuto delle norme ed afferma che, sulla base di quanto previsto dal documento di strategia energetica nazionale, il valore delle opere che saranno realizzate da qui al 2020 dagli operatori, per operazioni in mare nel settore idrocarburi, è quantificabile in 5.5 miliardi di euro. L'1 per mille di tale valore ammonta a circa 1 milione di euro l'anno. É stato stimato che l'importo di 1 milione di euro possa coprire integralmente i costi di gestione delle attività svolte dal Comitato, che consistono nel costante monitoraggio della piena efficienza degli - 1 -

5 DISPOSIZIONI DELLO SCHEMA DI DECRETO CHE PRESENTANO PROFILI FINANZIARI gettoni di presenza o rimborsi spese a qualunque titolo dovuti. Gli oneri connessi all'espletamento delle funzioni attribuite al Comitato sono posti a carico degli operatori che sono tenuti a versare un contributo, pari all'1 per mille del valore delle opere da realizzare. Si prevede infine che all'attuazione del presente articolo le amministrazioni interessate provvedono, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Articolo 9 elenca le funzioni del Comitato, prevedendo, fra l altro, che questi: a) definisca l'estensione delle proprie responsabilità e le responsabilità dell'operatore per il controllo dei grandi incidenti; b) istituisca processi e procedure per la valutazione approfondita delle relazioni presentate dagli operatori sui grandi rischi e per far rispettare il presente decreto. Ciò include le attività di ispezione, indagine ed esecuzione; c) elabora e attua procedure coordinate o congiunte con le autorità competenti degli altri Stati membri per svolgere i compiti a norma del presente decreto. Articolo 10 prevede che il Comitato possa avvalersi dell'emsa (Agenzia europea per la sicurezza marittima) che fornisce assistenza tecnica e scientifica. Articolo 18 stabilisce i poteri del Comitato in relazione alle operazioni sugli impianti. Il particolare è stabilito che Il Comitato: a) vieta l'utilizzo o l'avvio di operazioni di qualsiasi impianto o infrastruttura connessa nei casi incui le misure proposte nella relazione sui grandi rischi per la prevenzione o la limitazione delle conseguenze degli incidenti gravi o le comunicazioni di operazioni di pozzo o di operazioni combinate sono considerate insufficienti per soddisfare le prescrizioni previste dal presente decreto; b) impone all'operatore di adottare le misure proporzionate che ritiene necessarie al fine di prevenire incidenti; c) qualora riscontri che l'operatore non è più in grado di soddisfare i requisiti previsti dal presente decreto, informa del fatto l Autorità preposta al rilascio delle licenze; d) chiede miglioramenti e, se necessario, vieta la prosecuzione dell' esercizio di qualsiasi impianto o parte di esso o di qualsiasi infrastruttura connessa qualora l'esito di un'ispezione o un riesameperiodico della relazione sui grandi rischi evidenzino la mancata conformità con le prescrizioni del presente decreto o l'esistenza di ragionevoli dubbi riguardo alla sicurezza ELEMENTI FORNITI DALLA RELAZIONE TECNICA strumenti e degli impianti e nella vigilanza del pieno rispetto, da parte degli operatori, di tutte le prescrizioni contenute negli atti di autorizzazione all'esercizio. Tale vigilanza include anche le verifiche periodiche e le ispezioni alle infrastrutture, che richiedono l'organizzazione dei sopralluoghi da parte del Comitato realizzati attraverso l'impiego di mezzi navali per raggiungere fisicamente le piattaforme. La relazione tecnica afferma che gli oneri per il funzionamento del Comitato trovano copertura sui contributi a carico degli operatori del settore ai sensi dell articolo 8. La relazione tecnica evidenzia che la norma non comporta oneri per la finanza pubblica. La relazione tecnica afferma che le eventuali spese sostenute dal Comitato per l esercizio di tali poteri sono finanziate con le risorse di cui all articolo

6 DISPOSIZIONI DELLO SCHEMA DI DECRETO CHE PRESENTANO PROFILI FINANZIARI delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi o in merito a quella degli impianti. Articolo 21 disciplina la verifica da parte del Comitato circa l'osservanza delle misure indicate nella relazione sui grandi rischi e nei programmi presentati dagli operatori a norma del presente decreto. A tal fine gli operatori assicurano al Comitato e a tutte le persone che agiscono sotto la sua direzione il trasporto da e verso impianti o navi connessi alle operazioni nel settore degli idrocarburi, incluso il trasporto delle attrezzature, nonché vitto, alloggio e altre prestazioni connesse alle visite agli impianti al fine di facilitare il controllo da parte del Comitato, anche per effettuare ispezioni e indagini e per far rispettare il presente decreto. Articolo 26 stabilisce che, in caso di incidente grave, gli organi preposti ai sensi della normativa nazionale vigente, avviano una inchiesta svolgendo indagini approfondite. Articolo 27 prevede, fra l altro, che il Comitato proceda allo scambio di conoscenze e informazioni con le autorità competenti di altri Stati. Articolo 30 prevede che in caso di incidente grave la Capitaneria di Porto può assistere l operatore anche con la disponibilità di ulteriori risorse. Articolo 32 reca la disciplina sanzionatoria, anche di carattere amministrativo e pecuniario, per le violazioni da parte degli esercenti gli impianti di produzione e le infrastrutture. ELEMENTI FORNITI DALLA RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica si limita a ribadire il contenuto delle disposizioni. La relazione tecnica evidenzia che gli enti incaricati di svolgere indagini sono già preposti a tale attività sulla base della legislazione vigente. La relazione tecnica afferma che le disposizioni in esame hanno carattere ordinamentale. La relazione tecnica afferma che eventuali oneri gravano sull operatore e non hanno impatto sulla finanza pubblica. La relazione tecnica nulla aggiunge al contenuto della norma. Articolo 34 prevede che l'applicazione delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative da adottare conformemente al presente decreto, avviene: - entro il 19 luglio 2016 per i proprietari e gli operatori di impianti di produzione pianificati e per gli operatori che pianificano o realizzano operazioni di pozzo; - entro il 19 luglio 2018 per gli impianti esistenti. Articolo 35 stabilisce che dall attuazione decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni interessate provvedono all attuazione del presente decreto con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. La relazione tecnica nulla aggiunge al contenuto della norma. La relazione tecnica nulla aggiunge al contenuto della norma. In merito ai profili di quantificazione si prende atto che la relazione tecnica ipotizza che il pieno funzionamento del Comitato per la sicurezza sia garantito: - 3 -

7 dalla possibilità di avvalersi delle risorse umane e delle strutture delle amministrazioni che lo compongono (Ufficio nazionale minerario idrocarburi e georisorse, Direzione generale protezione natura e mare del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare, Direzione centrale per la prevenzione e per la sicurezza tecnica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Sottocapo di Stato maggiore della Marina militare) ai sensi dell articolo 8, comma 4; dai contributi posti a carico degli operatori ai sensi dell articolo 8, comma 7; dall utilizzo delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente ai sensi dell articolo 8, comma 9; dalla possibilità di avvalersi dell EMSA (Agenzia europea per la sicurezza marittima) ai sensi dell articolo 10. Si prende atto altresì che lo schema reca, all articolo 35, una clausola esplicita di invarianza finanziaria. Tanto premesso si rileva, tuttavia, che la relazione tecnica non fornisce una quantificazione delle risorse finanziarie complessivamente poste ogni anno a disposizione del Comitato né indica una stima dell effettivo fabbisogno annuo del Comitato per lo svolgimento dei compiti previsti dal testo in esame. In proposito appare opportuno acquisire dati ed elementi di valutazione, al fine di verificare la congruità delle risorse di cui potrà usufruire il Comitato, con particolare riferimento al flusso dei contributi a carico degli operatori. Su tale ultimo aspetto si osserva, inoltre, che in base all articolo 34 le disposizioni da adottare in conformità al presente decreto trovano applicazione soltanto a decorrere da luglio 2018 per gli impianti già esistenti e da luglio 2016 per gli altri impianti. Andrebbe chiarito se tale previsione possa ritardare o, comunque, incidere sulla dinamica temporale della contribuzione a carico degli operatori destinata al funzionamento del Comitato. Andrebbe altresì chiarito se siano stati valutati gli effetti di riduzione del gettito tributario connessi alla deducibilità dei contributi posti a carico degli operatori ai fini del funzionamento del medesimo Comitato

8 Infine, riguardo all articolo 30, che prevede - in caso di incidente grave - che la Capitaneria di porto possa assistere l operatore anche con la disponibilità di ulteriori risorse, andrebbero acquisiti elementi volti a suffragare l assenza di oneri, asserita dalla RTderivanti da tale previsione. In merito ai profili di copertura finanziaria, in considerazione del carattere meramente ricognitivo dell articolo 35, volto ad affermare la neutralità sul piano finanziario delle norme contenute nel presente schema di decreto, andrebbe valutata l opportunità di riformularne la rubrica in maniera rispondente alla prassi corrente, sostituendo all attuale denominazione Disposizioni finanziarie quella di Clausola di invarianza finanziaria. Sul punto appare comunque opportuno acquisire l avviso del Governo