Scenari energetici, politiche ETS ed efficienza energetica

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Scenari energetici, politiche ETS ed efficienza energetica"

Placido Manfredi
4 anni fa
Visualizzazioni

Scenari energetici, politiche ETS ed efficienza energetica Milano, 23 ottobre 2013 Davide Tabarelli 1 La domanda mondiale di energia Consumi mondiali di energia Miliardi di tonnellate equivalenti

tep 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 Elaborazioni NE Nomisma Energia su dati IEA e BP Statistical Review 2013 Rinnovabili: rimarranno marginali Il nucleare

1 Scenari energetici, politiche ETS ed efficienza energetica Milano, 23 ottobre 2013 Davide Tabarelli 1 La domanda mondiale di energia Consumi mondiali di energia Miliardi di tonnellate equivalenti petrolio 20 FER 18 Biomasse 2013: 13,9 mld.tep 16 Idroelettrico 14 Nucleare 12 Carbone 10 Gas Petrolio : 17,1 mld.tep Elaborazioni NE Nomisma Energia su dati IEA e BP Statistical Review 2013 Rinnovabili: rimarranno marginali Il nucleare screscerà solo marginalmente Carbone: la seconda fonte primaria dopo il petrolio La domanda mondiale di energia per i prossimi 17 anni è prevista crescere di circa il 23%, continuando nel trend di lungo periodo iniziato negli anni 50. Le ragioni sono riconducibili ai maggiori consumi per mobilità ed elettricità delle economie in via di sviluppo. Il mix di fonti è destinato a rimanere dominato dai combustibili fossili, che, attualmente, rappresentano quasi l 80% e, anche, nel 2030 copriranno circa il 75%, ipotizzando una crescita sostenuta delle altre fonti non tradizionali. Settembre

Consumi mondiali di energia negli ultimi 12 anni Variazione della domanda di energia primaria per fonti 2000-2012, miliardi di tonnellate equivalenti petrolio 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 +3,4

2 Consumi mondiali di energia negli ultimi 12 anni Variazione della domanda di energia primaria per fonti , miliardi di tonnellate equivalenti petrolio 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 +3,4 Carbone: la seconda fonte primaria dopo il petrolio 0,81 0,55 0,19 0,25 0,23 FER Biomasse Idroelettrico Petrolio Trail2000edil2012ladomandamondialedi energia è di oltre 3 mld.tep, facendo registrare un incremento di oltre il 20%. Tale crescita è stata generata interamente dalle economie dei Paesi in via di sviluppo. Sia l UE sia gli gli USA hanno infatti ridotto i propri consumi.. Analizzando le fonti primarie di energia, che compongono la domanda incrementale, risulta che le fonti che hanno subito un maggiore sviluppo sono, in ordine di importanza, carbone, gas e petrolio. 1,00 0,50 0,00 1,39 Gas Carbone Il carbone è la fonte che più è cresciuta, più di un terzo della crescita totale. Ciò nonostante le politiche contro i cambiamenti climatici che dovevano colpire soprattutto il carbone. Elaborazioni NE Nomisma Energia su dati IEA, DOE e BP Settembre Emissioni di gas serra e CO 2 Em issioni m ondiali di gas serr a Gt CO 2 -equiv , ,4 40,2 Emissioni di gas a effetto serra diversi dalla CO 2 per consumi energetici SF6 - Processi industriali PFC - Pr ocessi industr iali HFC - Processi industriali N2O - Totale CH4 - Altri CH4 - Energia CO2 - Altri CO2 - Combustibili Consumo combustibili fossili Fonte: elaborazioni NE Nomisma Energia su dati IEA Fonte: elaborazioni NE Nomisma Energia su dati IEA Le previsioni dell Agenzia Internazionale dell Energia ci suggeriscono che entro il 2030 il livello di emissioni di gas ad effetto serra (GHG) aumenterà di circa il 7% sui livelli del Se si prendono in considerazione le sole emissioni di CO 2, possiamo notare che la Cina aumenterà le sue emissioni al 2030 del 40% rispetto ai livelli 2010; al contrario, le emissioni dei Paesi UE e degli USA dovrebbero diminuire rispettivamente dell 8% e del 2%. Settembre

3 I prezzi della CO2: efficienza o fallimento?? Prezzi dei permessi di emissioni /tonn. CO2 40 Permessi al Permessi al 2008 Permessi 2009 Permessi Permessi 2013 Dicembre 2008 crollo per caduta prezzi combustibili Aprile 2013: prezzi in caduta per eccesso di permessi Nel 2007 i prezzi crollano a zero per sovrallocazione di permessi agli impianti, soprattutto in Germania; caso di fallimento di mercato Ottobre INCLUSIONE IN ETS DEL SETTORE CHIMICO Ottobre

4 La Direttiva ETS in fase III Direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra all'interno dell'unione Europea Direttiva 2009/29/CE Decreto Legislativo N. 216/2006 Recepimento italiano Decreto Legislativo N. 30/2013 Entrato in vigore il 5 Aprile La Direttiva ETS in fase III Fase III Principali cambiamenti Estensione del campo di applicazione ad altri settori industriali (es. settore chimico, produzione alluminio, gesso e cartongesso,...) Periodo di scambio più lungo (da 5 ad 8 anni): maggiore stabilità al sistema Tetto per le emissioni europeo Nuove regole di allocazione delle quote di CO2: vendita delle quote attraverso aste oppure assegnazione gratuita 4

5 La Direttiva ETS in fase III Aggiornamenti: assegnazione gratuita di quote Dopo la pubblicazione da parte della Commissione Europea dei fattori correttivi (Cross-sectoral correction factor) rispetto all assegnazione preliminare calcolata dagli impianti nel 2011, è in fase di pubblicazione la Deliberazione di assegnazione definitiva Rilascio quote gratuite 2013 (ritardato): novembre 2013? Settore chimico: sovra-allocato fino al 2016, poi sotto-allocato, complessivamente in perdita a fine 2020 (dati da modello previsivo NE) Politiche italiane per l efficienza energetica Ottobre

6 Efficienza nella politica Europea Anni 70: efficienza necessaria per ridurre la dipendenza Direttiva 2002/91/CE sull efficienza energetica degli edifici (aggiornata con Direttiva 2010/31/UE del maggio 2010) Direttiva 2006/32/CE sull efficienza degli usi finali dell energia Dicembre 2008: pacchetto clima energia Aprile 2009 Libro Bianco e approvazione direttive rinnovabili e CO2 Marzo 2011 Piano Efficienza Energetica e Roadmap 2050:-80% CO2 Giugno 2011: proposta di Direttiva Efficienza Energetica Ottobre 2012: Approvazione nuova Direttiva 2012/27/UE 11 La nuova Direttiva efficienza energetica_ Obiettivo nazionale non vincolante al 2020 Ruolo centrale dell amministrazione pubblica: dal % annuo edifici Chi vende energia avrà obbligo di risparmi annui dell 1,5% L 1,5% è calcolato sulla media dei consumi dei tre anni precedenti Installazione di contatori intelligenti Art. 14: nuovi impianti >20 MWe diventano cogenerativi Piano nazionale di riscaldamento e raffreddamento Piani che valutano i potenziali di efficienza energetica 12 6

7 La politica in Italia (1) Legge 30 aprile 1976, n. 373 usi termici negli edifici Legge 308/1982 sul risparmio energetico (PEN 1981) Legge 9 e 10 del 1991 in attuazione del PEN 1988 Riforme elettricità 79/99 e gas 164/2000 richiedono efficienza ai distributori di gas e elettricità e introducono i titoli di efficienza (certificati bianchi) Decreto Lgs. 192/2005 e 311/2006 recepiscono la direttiva 2002/91/CE su rendimenti energetici negli edifici 13 La politica in Italia (2) DPR 52/2009: requisiti minimi per la prestazione energetica degli edifici (richiesto dal 192/2005 entro 4 mesi) Decreto Lgs 115/2008, integrato dal 52/2010, recepisce direttiva 2006/32/CE su efficienza energetica Leggi finanziarie degli ultimi anni: detrazione al 55% Decreto Ministeriale 26 giugno 2009 linee guida nazionali per la certificazione (richiesto dal 192/2005 dopo 6 mesi) Luglio 2007 ( luglio 2011) Piano d Azione Nazionale per l Efficienza Energetica; relazione annuale, aprile 2013 Decreto 28 dicembre 2012: incentivi risparmio energetico termico Entro 5 giugno 2014 recepimento Direttiva 2012/27/UE 14 7

8 Strategia Energetica Nazionale (1) I quattro obiettivi: Superare le soglie al 2020 indicate dalla Comunità 15 Strategia Energetica Nazionale (1) Le sette priorità: AL primo posto l efficienza 16 8

9 Strategia Energetica Nazionale nel Piano di efficienza Ottobre PANEE: 50% efficienza dal residenziale Risparmio energetico annuale atteso al 2016 per settore in Italia Mtep/anno ,87 Settore trasporti ,9 2,11 1,73 Settore industria 4 Settore terziario 2 5,16 Settore residenziale

10 PANEE: grande potenzialità su riscaldamento Risparmio energetico annuale atteso al Mtep/anno (PAE 2011 ) 6, nel residenziale 5,00 4,00 2,30 Impianti riscaldamento efficienti 5,16 3,00 2,00 1,18 Coibentazione edifici 1,00 0,00 0,27 Altre 0,30 Camini e stufe legna 0,05 Condizionatori nuovi 0,04 0,19 Pannelli solari termici Lavatrici nuove 0,33 Frigoriferi nuovi 0,09 Lavastoviglie nuove 0,41 Sostituzione lampade 19 Prezzi elettricità alti: miglior incentivo al risparmio Prezzi dell'elettricità per la grande industria, 1 semestre 2013 Prezzi in /kwh; Tasse diverse dall'iva incluse, consumi compresi tra e MWh Bosnia and Herzegovina Finland Montenegro Luxembourg Bulgaria Sweden Croatia Norway Romania Former Yugoslav Belgium France Netherlands Poland Slovenia Estonia Austria Spain Portugal Denmark Greece Hungary Czech Republic United Kingdom Latvia Ireland Slovakia Germany Lithuania Italy Malta 0,046 0,059 0,059 0,062 0,062 0,063 0,063 0,067 0,067 0,069 0,070 0,073 0,074 0,074 0,077 0,083 0,086 0,086 0,092 0,093 0,095 0,095 0,096 0,102 0,103 0,104 0,106 0,112 0,127 0,132 Italia 0,150 0,00 0,02 0,04 0,06 0,08 0,10 0,12 0,14 0,

11 Conclusioni Crescita inarrestabile dei consumi e emissioni L Italia sta arretrando non solo nei consumi Necessità che riparta l ETS con prezzi in ripresa Molta complessità per il settore chimico per l ETS Grande convergenza sul risparmio energetico Il sostegno è concentrato nel settore domestico 21 11

Documenti analoghi

Scenari energetici. Agenda

Scenari energetici. Agenda Scenari energetici Assocarboni 217 Davide Tabarelli 31 marzo 217 Mese Marzo anno 217 Marzo 217 1 Agenda Scenari globali di domanda Il mercato del gas Rinnovabili e leadership Europea I problemi segreti