INDICE TAVOLE TAVOLA 1 CARTOGRAFIA DI QUADRO CONOSCITIVO TAVOLA 2 CARTOGRAFIA DI PROGETTO TAVOLA 3 FATTIBILITÀ DEL PIANO ATTUATIVO PAG.

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2 INDICE INTRODUZIONE... PAG. 2 CARTA GEOLOGICA... PAG. 3 CARTA LITOTECNICA... PAG. 7 CARTA GEOMORFOLOGICA... PAG. 8 CARTA IDROGEOLOGICA... PAG. 9 CARTA DELLA VULNERABILITÀ DEGLI ACQUIFERI... PAG.10 CARTA DELLE AREE SENSIBILI... PAG.11 CARTE DELLE AREE A PER. GEOLOGICA, IDRAULICA E SISMICA (M.O.P.S.)... CARTE DI ADEGUAMENTO AL P.A.I. OMBRONE... CARTE DELLA FATTIBILITÀ GEOLOGICA, IDRAULICA E SISMICA... NORME TECNICHE... PAG.12 PAG.13 PAG.14 PAG.16 TAVOLE TAVOLA 1 TAVOLA 2 TAVOLA 3 CARTOGRAFIA DI QUADRO CONOSCITIVO CARTOGRAFIA DI PROGETTO FATTIBILITÀ DEL PIANO ATTUATIVO Montalcino - Via Mazzini, 70 Tel Fax info@copernico.mobi

3 INTRODUZIONE A seguito dell incarico conferito dal Quartiere Ruga, al fine di predisporre la documentazione relativa agli aspetti geologici di supporto al Piano Attuativo per la realizzazione di un edificio a servizio delle attività sociali del quartiere nel centro abitato di Montalcino in Vicolo del Pino, è stata redatta la presente relazione che riferisce i risultati degli studi effettuati. La presente relazione fornisce indicazioni sullo stato fisico dei terreni presenti e stima le possibili alterazioni e modificazioni che possono insorgere in relazione agli interventi previsti all'interno del lotto di proprietà del Quartiere Ruga; per tale motivo e per meglio definire quanto in interesse è stata delimitata una fascia significativa all intorno delle aree in studio in base a criteri geomorfologici e geologici; i dati, estrapolati dagli elaborati della Variante al P.R.G. redatta dallo scrivente nell'ottobre 2014, sono stati raccolti eseguendo un rilevamento geologico ed analizzando gli elaborati del P.S. del Comune di Montalcino adottato, del P.T.C. della Provincia di Siena adottato e del Piano di Assetto Idrogeologico del Fiume Ombrone (P.A.I. OMBRONE) e verificando i contenuti del P.I.T. Adottato con D.C.R. N 58 del 2/7/2014. In particolare le indagini e le relative elaborazioni sono state effettuate in ottemperanza di quanto previsto dal D.P.G.R. 53R/11 (regolamento di attuazione dell articolo 62 della L.R. n. 1 del 03/01/05). Gli interventi previsti nel Piano Attuativo in oggetto e che potranno incidere sull'assetto geologico, geomorfologico ed idrogeologico generale dell'area saranno realizzati in un appezzamento ubicato nel centro storico di Montalcino, lungo Vicolo del Pino, e possono essere schematizzati come segue: Realizzazione nuovo edificio da adibire a sede istituzionale (nuovo volume e accessi) Sistemazione del giardino di pertinenza (realizzazione area gioco) Nei capitoli a seguire si riporta la descrizione dei luoghi facendo riferimento alla cartografia geologica analizzata e riportata nelle Tavole 1, 2 e 3 allegate in appendice alla presente, per poi passare alla classificazione di Fattibilità Geomorfologica, Idraulica e Sismica degli interventi, comprensiva di prescrizioni tecniche da rispettare nella fase esecutiva. 2

4 CARTA GEOLOGICA Nella Tavola 1 allegata alla presente si riporta un estratto della Carta Geologica del P.S. del Comune di Montalcino, redatta dal Geol. Stefania Mencacci; a seguire si descrivono i lineamenti essenziali relativi all'inquadramento geologico delle aree interessate dagli interventi, situate nel centro abitato di Montalcino. In quest area dal Tortoniano, ad una tettonica compressiva subentra una dinamica distensiva, caratterizzata da faglie dirette che individuano dei bacini in continua subsidenza e nei quali si verificano fasi trasgressive. Uno di questi bacini è quello sul cui margine settentrionale è individuata l area in esame. Il substrato è composto da terreni flyscioidi cretacei; i sedimenti affioranti nell area sono quelli propri dell Unità di S. Fiora che studi recenti hanno suddiviso in tre formazioni aventi tra loro rapporti eteropici e che si susseguono dall alto verso il basso nel seguente modo: Formazione di S. Fiora s.s.; Formazione della Pietraforte; Formazione delle Marne di Castelnuovo dell Abate. I sedimenti marini pliocenici, che sormontano i terreni flyscioidi nelle zone vallive che circondano a nord il rilievo collinare di Montalcino, sono caratterizzati essenzialmente da due facies, una più grossolana con un elevata percentuale di sabbia ed una più fine con elevata percentuale argillosa. I due termini non risultano tuttavia sempre così nettamente distinti, ma al contrario presentano una serie elevata di termini intermedi di sabbie argillose o argille sabbiose con rispettive variazioni in percentuale. Inoltre è costante il ritrovamento di livelli sabbiosi nelle argille franche e viceversa. Al contatto tra i sedimenti pliocenici ed i sottostanti terreni cretacei è spesso presente uno strato conglomeratico di base che segna l inizio della fase trasgressiva pliocenica. Livelli conglomeratici di limitato spessore possono essere presenti nelle sabbie e nelle argille sabbiose. La successione stratigrafica completa viene descritta qui di seguito, partendo dal basso. 3

5 Flysch Cretacei Formazione delle Marne di Castelnuovo dell Abate La formazione affiora nell area in esame nella fascia meridionale di S. Angelo in Colle ed in prossimità di Pod. Terrarossa; il contatto con la sovrastante Pietraforte avviene per alternanze con l intercalazione di argilliti rosse. I litotipi prevalenti sono marne biancastre su superficie alterata e grigio - chiare in f.f., con l alterazione a saponetta, calcari marnosi grigio - nocciola in f.f. e di colore ocra su superficie di alterazione, con frattura concoide e granulometria fine. Le argilliti risultano subordinate, di colore grigio e con strati di potenza variabile dal centimetro al decimetro. Raramente si rinvengono con potenze superiori, quando avviene queste si presentano di colore rosso. La formazione è caratterizzata anche dalla presenza di calcareniti di colore nocciola in f.f. e rosa in alterata, con spessori che oscillano dai 10 ai 50 cm. Sono presenti anche arenarie e siltiti di colore grigio in f.f. ed ocra in alterata, con spessore che varia dal centimetro fino ad alcuni decimetri; la loro alternanza diventa via via più frequente in prossimità del contatto con la Pietraforte. Membro della Cicerchina Affiora sottoforma di corpi lenticolari di notevoli dimensioni all'interno e della Formazione della Pietraforte Si tratta di un conglomerato minuto formato da elementi e di dimensioni variabili da 0.2 cm a 2.0 cm, di forma prevalentemente arrotondata e di colore nero, verde, rosso bianco. Tali elementi sono rappresentati da arenarie, calcari rocce metamorfiche o da soli minerali quali quarzo, feldspati, ecc.. La matrice e il cemento, molto scarsi, sono carbonatici. Talora le bancate presentano una gradazione verticale. Formazione della Pietraforte Questa formazione è rappresentata dai seguenti litotipi: arenarie, siltiti, argilliti microconglomerati. Le arenarie sono di colore bruno rossastro in frattura fresca, calcarifere e debolmente fillosilicatiche. E' spesso presente in esse una laminazione piano parallela o incrociata ed anche convoluta; talora individuabile una gradazione verticale. Possono essere presenti alla loro base controimpronte di corrente (flute casts, ripple marks). La loro potenza varia da alcuni centimetri ad alcuni metri Le siltiti, di colore grigio in frattura fresca, sono moderatamente fillosilicatiche ma di frequente non calcarifere; è spesso visibile una laminazione piano parallela. 4

6 Le argilliti sono generalmente di colore grigio, ma possono anche apparire di colore nocciola, verde, rosso presentano un'elevata fissilità ed uno spessore variabile da 0.1 cm ad 1 cm I microconglomerati sono costituiti da elementi di colore vario in frattura fresca, nero, verde, rosso bianco ecc.. In frattura alterata è visibile una patina sabbiosa di colore giallo Possono presentarsi in banchi, talora gradati, o sottoforma di "nubi" all'interno dei banchi di arenaria. I litotipi suddetti sono danno origine a successioni ritmiche. I diversi autori che si sono interessati della Pietraforte nelle zone del Chianti, nel Monte Cetona e nei Monti della Tolfa la attribuiscono al Cretaceo superiore. Formazione di S. Fiora La Formazione è rappresentata da arenarie, siltiti, argilliti e calcari, marne e calcari marnosi. Le arenarie e le siltiti sono di colore grigio - marrone in frattura fresca, carbonatiche e debolmente fillosilicatiche; presentano spesso una laminazione piano parallela o incrociata ed anche convoluta; talora è individuabile una gradazione verticale. La loro potenza varia da alcuni centimetri ad alcuni decimetri. Le argilliti, prevalenti, sono generalmente di colore grigio, ma possono essere anche di colore nocciola; presentano una elevata fissilità ed uno spessore variabile da 2 ad 150 cm. I calcari marnosi e le marne sono di colore nocciola chiaro in frattura fresca con spessori variabili da 5 cm a 150 cm; infine i calcari, anch'essi di colore nocciola chiaro a grana finissima, sono talvolta silicei e di colore grigio scuro, frattura concoide e si presentano con uno spessore variabile da 20 a 50 cm. I diversi autori che si sono interessati della formazione di S. Fiora in queste aree, l'attribuiscono dal Cretaceo superiore all'eocene inferiore - medio. Sedimenti Pliocenici I sedimenti pliocenici che affiorano nell area sono costituiti da una serie di terreni che qui di seguito vengono descritti indicando la loro posizione stratigrafica. Conglomerati inferiori Trattasi di un sedimento composto da ciottoli arenacei e siltitici, provenienti prevalentemente dalla Formazione della Pietraforte, sparsi all interno di una matrice sabbiosa rossastra poco cementata. La loro potenza è di circa 20 m. 5

7 Sabbie Il sedimento è composto da sabbie di colore giallo chiaro a grana molto fine, con livelletti e lenti conglomeratiche che presentano ciottoli di piccole dimensioni con resti organogeni. Talvolta si rinvengono lenti a maggior contenuto limoso. Argille inferiori Trattasi di argille plastiche di colore grigio-azzurro di spessore complessivo variabile dai 50 ai 150; raramente si rinvengono delle intercalazioni limose in prossimità del contatto con i soprastanti conglomerati superiori. Conglomerati superiori con calcari detritico-organogeni Trattasi di ciottoli sparsi all interno di abbondante matrice sabbiosa poco cementata di colore biancastro. I ciottoli provengono prevalentemente dalla Formazione delle Marne di Castelnuovo dell Abate. Alla base, in prossimità del contatto con le sottostanti argille, si rinvengono delle lenti calcaree con detriti organogeni di colore biancastro. Lo spessore della formazione è stimato circa 40 m. Argille superiori Argille plastiche di colore grigio-azzurro con intercalazioni sabbiose ed elementi litoidi in prossimità del contatto con i sottostanti Conglomerati, i processi erosivi impediscono di osservare oggi il tetto della formazione. Sedimenti Quaternari Depositi antropici Trattasi essenzialmente di terreni di riporto a composizione eterogenea derivanti da attività antropiche svolte nell'area. 6

8 CARTA LITOTECNICA Nella Tavola 1 allegata alla presente si riporta un estratto della Carta Geologica del P.S. del Comune di Montalcino, redatta dal Geol. Stefania Mencacci, della quale se confermano pienamente le risultanze, anche alla luce del rilievo geologico di superficie effettuato; a seguire si descrivono i lineamenti essenziali relativi alle caratteristiche litotecniche delle aree interessate dagli interventi, situate lungo il Vicolo del Pino nel centro abitato di Montalcino. L'area di interesse insiste interamente su litotipi propri della formazione della Pietraforte, costituiti da alternanze di livelli lapidei calcarei, marnosi e pelitici, indicati in Tavola 1 con la sigla 2D. Il grado di alterazione superficiale della formazione litoide di cui sopra risulta estremamente variabile da zona a zona; analizzando l'area di Montalcino nel suo complesso è stato comunque possibile definire un maggiore grado di alterazione sulla porzione litoide prospiciente il rilievo del centro abitato, presumibilmente correlata alla presenza delle principali linazioni tettoniche aventi direzione appenninica che bordano lo stesso rilievo. 7

9 CARTA GEOMORFOLOGICA Nella Tavola 1 allegata alla presente si riporta un estratto della Carta delle Aree a Pericolosità Geomorfologica del P.S. del Comune di Montalcino, redatta dal Geol. Stefania Mencacci, a seguire si descrivono i lineamenti essenziali relativi all'inquadramento geomorfologico dell'intorno delle aree interessate dagli interventi, in quanto la zona ove si prevede la nuova edificazione risulta inserita nel contesto urbanizzato di Montalcino, in pieno centro storico, e quindi non interessata da elementi geomorfologici di rilievo. Nella Carta Geomorfologica sono raggruppati tutti gli elementi morfologici e le principali informazioni territoriali in quattro categorie; i dati sono stati ottenuti effettuando un analisi dettagliata di sia con tecniche di fotointerpretazione che con rilevamenti di superficie. In particolare, nelle aree interessate dal presente studio, sono state cartografate forme e processi che si distinguono nelle seguenti categorie: Forme, processi e fenomeni gravitativi di versante in questa categoria rientrano tutti quei fenomeni legati all instabilità dei versanti ed in particolare frane ed orli di scarpate di degradazione. Nelle aree oggetto di intervento non sono comunque stati cartografati, né evidenziati nel corso del rilievo geologico effettuato dallo scrivente nell'ambito del presente lavoro, forme di dissesto o o depositi gravitativi di versante. Forme, processi e depositi per acque correnti superficiali in questa categoria sono comprese le scarpate di erosione presenti e gli alvei in approfondimento. In particolare tali evidenze si riscontrano a livello dei fossi stagionale che si sviluppano dal perimetro del centro abitato verso valle e presentano a zone alvei da mediamente a fortemente incisi. Forme strutturali comprendono essenzialmente le scarpate di origine strutturale, differenziate in base all'altezza, che bordano il rilievo del centro abitato. 8

10 CARTA IDROGEOLOGICA Nella Tavola 1 allegata alla presente si riporta un estratto della Carta Idrogeologica del P.S. del Comune di Montalcino, redatta dal Geol. Stefania Mencacci; a seguire si descrivono i lineamenti essenziali relativi all'inquadramento idrogeologico delle aree di intervento. Nella carta, in funzione delle caratteristiche litologiche, sono state distinte le varie litologie sia secondo il grado di permeabilità definita come capacità della roccia di farsi attraversare dall acqua sotto un determinato carico idraulico sia seguendo il metodo che definisce i vari tipi di circolazione idrica sotterranea che caratterizzano i vari ammassi rocciosi, e cioè: circolazione per porosità si intende una permeabilità di tipo primario determinatasi al momento della formazione dell ammasso roccioso (singenetica) ed è funzione delle dimensioni dei granuli e della loro reciproca disposizione; circolazione per fessurazione si intende una permeabilità di tipo secondario determinata nel corpo roccioso da fratture derivate da movimenti tettonici della crosta terrestre nel corso della sua storia evolutiva; circolazione per porosità e fatturazione si intendono ammassi rocciosi con permeabilità per porosità che hanno subito stress tettonici che hanno generato una permeabilità secondaria per fratturazione. La Carta idrogeologica realizzata secondo le specifiche sopraindicate, permette di identificare con chiarezza le aree a diversa permeabilità che risultano suddivise in n 6 classi, variabili da un grado Molto Elevato (Classe I) ad un grado di permeabilità Molto Basso (Classe VI). L'area di intervento, relativa a litotipi propri della Formazione della Pietraforte mediamente fratturata è classificata con un Grado di Permeabilità Mista (primaria e secondaria) Buono (III). 9

11 CARTA DELLA VULNERABILITA' DEGLI ACQUIFERI Nella Tavola 1 allegata alla presente si riporta un estratto della Carta della Vulnerabilità degli Acquiferi del P.S. del Comune di Montalcino, redatta dal Geol. Stefania Mencacci; a seguire si descrivono i lineamenti essenziali relativi alla classificazione della vulnerabilità effettuata. Dall'analisi della cartografia di cui sopra e della legenda ad essa riferita, si evince come la classificazione della vulnerabilità degli acquiferi sia stata effettuata tenendo conto delle caratteristiche litologiche dei terreni, l'assetto strutturale del territorio e le caratteristiche della falda, nonché prendendo anche in considerazione gli elementi interferenti con la qualità delle acque, sia naturali che di tipo antropico. Le aree oggetto di intervento sono state classificate come di seguito riportato: L'area di intervento, relativa a litotipi propri della Formazione della Pietraforte mediamente fratturata è classificata con un Grado di Vulnerabilità Alto. 10

12 CARTA DELLE AREE SENSIBILI Nella Tavola 2 allegata alla presente si riporta un estratto della Carta delle Aree Sensibili del P.T.C. Della Provincia di Siena; a seguire si descrivono i lineamenti essenziali relativi alla classificazione della sensibilità effettuata. Per quanto concerne le aree di intervento, la classificazione della sensibilità conferma quanto indicato nella Carta della Vulnerabilità degli Acquiferi precedentemente descritta. I litotipi della Formazione della Pietraforte, per quanto si presentino mediamente fratturati, risultano infatti esterni agli ambiti di vulnerabilità Elevata e Molto Elevata, e pertanto anche il P.T.C. della Provincia di Siena, a livello della Tav. ST-IG-1, li inserisce all'interno delle zone ove non vi è nessun vincolo di Sensibilità, esterni quindi alle zone Sensibili di Classe 1 e Classe II. 11

13 CARTE DELLE AREE A PERICOLOSITA' GEOLOGICA, IDRAULICA E SISMICA (M.O.P.S.) Nella Tavola 2 allegata alla presente si riportano le Carte delle Aree a Pericolosità Geologica, Idraulica e Sismica redatte a seguito dell'analisi dei dati di quadro conoscitivo; a seguire si descrivono i contenuti di tali cartografie limitatamente all'area oggetto di intervento. In particolare la zona oggetto di intervento è stata classificata come segue: Nuova previsione: Sede Quartiere Storico Ruga L'area risulta classificata come segue: Pericolosità Geologica Media G2 Pericolosità Idraulica Bassa I1 Pericolosità Sismica Locale Bassa S1 (Zona 1 Zone Stabili) La definizione del livello di Pericolosità Sismica, secondo quanto prescritto dalla Del. R.T. 18/04/2011 n 261 e dal DPGR 25/10/2011 n 53/R, è stata effettuata mediante la realizzazione dello studio di Microzonazione sismica di livello 1, facendo riferimento alle indagini geofisiche eseguite in loco. Tale Studio di Microzonazione Sismica di Livello I è stato effettuato dallo scrivente per la Variante al P.R.G. nell'ottobre 2014, e risulta pertanto già valutato dagli enti competenti in materia; per i dettagli e le analisi effettuate si rimenda quindi agli elaborati prodotti in tale data. 12

14 CARTE DI ADEGUAMENTO AL P.A.I. OMBRONE Nella Tavola 2 allegata alla presente si riportano gli estratti delle Carte delle Aree a Pericolosità Geomorfologica ed Idraulica per l'adeguamento al P.A.I. del P.S. del Comune di Montalcino, redatte dal Geol. Stefania Mencacci; a seguire si descrivono i contenuti di tali cartografie limitatamente alle aree oggetto di intervento. In particolare le zone oggetto di intervento sono state classificate come segue: Nuova previsione: Sede Quartiere Storico Ruga L'area risulta classificata come segue: Pericolosità Geomorfologica L'area risulta esterna agli ambiti di pericolosità del P.A.I.. Pericolosità Idraulica L'area risulta esterna agli ambiti di pericolosità del P.A.I.. 13

15 CARTE DELLA FATTIBILITA' GEOLOGICA, IDRAULICA E SISMICA Alla luce delle evidenze riscontrate nella cartografia precedentemente descritta, della destinazione d'uso futura dell'area oggetto di previsione di intervento, e del dettaglio tecnico riprodotto negli elaborati del Piano Attuativo redatti dall'arch. Marco Pignattai, si è provveduto ad attribuire il grado di Fattibilità Geologica, Idraulica e Sismica alle zone del lotto di proprietà del Quartiere Ruga interessate da P.A., così come sotto riportato e dettagliato nella Tavola 3. Nuova previsione: Sede Quartiere Storico Ruga Sottozone interventi Nuovo edifico ed accessi Sistemazione giardino e realizzazione area gioco Nuovo edificio ed accessi Le aree risultano classificate come segue: Fattibilità Geologica Per quanto concerne la Fattibilità Geologica del sito, nel rispetto delle norme e prescrizioni dettate nel capitolo seguente, è possibile inserire l'area in Classe di Fattibilità Geologica 2 Fattibilità con Normali Vincoli. Fattibilità Idraulica Per quanto concerne la Fattibilità Idraulica del sito, nel rispetto delle norme e prescrizioni dettate nel capitolo seguente, è possibile inserire l'area in Classe di Fattibilità Idraulica 2 Fattibilità con Normali Vincoli. Fattibilità Sismica Per quanto concerne la Fattibilità Geologica del sito, nel rispetto delle norme e prescrizioni dettate nel capitolo seguente, è possibile inserire l'area in Classe di Fattibilità Sismica 2 Fattibilità con Normali Vincoli. 14

16 Sistemazione giardino e realizzazione area gioco Le aree risultano classificate come segue: Fattibilità Geologica Per quanto concerne la Fattibilità Geologica del sito, nel rispetto delle norme e prescrizioni dettate nel capitolo seguente, è possibile inserire l'area in Classe di Fattibilità Geologica 1 Senza particolari limitazioni Fattibilità Idraulica Per quanto concerne la Fattibilità Idraulica del sito, nel rispetto delle norme e prescrizioni dettate nel capitolo seguente, è possibile inserire l'area in Classe di Fattibilità Idraulica 2 Fattibilità con Normali Vincoli. Fattibilità Sismica Per quanto concerne la Fattibilità Geologica del sito, nel rispetto delle norme e prescrizioni dettate nel capitolo seguente, è possibile inserire l'area in Classe di Fattibilità Sismica 1 Senza particolari limitazioni. 15

17 NORME TECNICHE In considerazione del grado di Fattibilità di ciascun intervento e dei livelli di Pericolosità e Sensibilità si dettano a seguire le norme tecniche da rispettare nella fase attuativa. Nuova previsione: Sede Quartiere Storico Ruga 1. L'attuazione degli interventi sarà subordinata alla preventiva esecuzione di indagini geognostiche e/o geofisiche atte a verificare stratigrafia, parametri geotecnici e sismici dei terreni di fondazione. 2. Particolare cura dovrà essere posta nella progettazione ed esecuzione degli interventi di regimazione idraulica. Montalcino, Maggio 2016 Geol. Marco Antoni 16

INDICE TAVOLE TAVOLA 1 CARTOGRAFIA DI QUADRO CONOSCITIVO TAVOLA 2 CARTOGRAFIA DI PROGETTO PAG.15

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