Indice ULTRASUONOTERAPIA. pag. INDICE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Indice ULTRASUONOTERAPIA. pag. INDICE"

Transcript

1 Indice pag. ULTRASUONOTERAPIA 1.0 La natura degli ultrasuoni Propagazione degli ultrasuoni nel mezzo Effetti e proprietà specifiche degli ultrasuoni Interazione degli ultrasuoni sui tessuti corporei Specificità e vantaggi dell ultrasuono 3-BAND Modalità terapeutiche Indicazioni pratiche Controindicazioni INDICE 1

2 Impiego degli ultrasuoni in terapia fisica LA NATURA DEGLI ULTRASUONI Gli ultrasuoni sono il risultato della trasmissione di vibrazioni meccaniche attraverso il mezzo. Queste vibrazioni non sono casuali, come quelle termiche, ma sono delle vibrazioni oscillatorie ordinate e generate da una sorgente esterna. La sorgente tipica per generare gli ultrasuoni è un cristallo (quarzo o ceramica) pilotato elettricamente a vibrare (effetto piezoelettrico) e posto in contatto con la superficie esterna del mezzo, che nel nostro caso è rappresentata dal corpo umano. Ciò che accade è l interazione tra la sorgente generante il fascio ultrasonico e le particelle poste sulla superficie del mezzo che vengono così poste in vibrazione. Queste particelle, a loro volta, fanno vibrare le particelle vicine e quindi le vibrazioni meccaniche vengono velocemente trasmesse entro il materiale. Il movimento di una particella è simile a quello di un pendolo, sebbene le distanze in gioco siano microscopiche. La frequenza è il numero delle oscillazioni complete che una particella esegue in un secondo. La frequenza dell ultrasuono utilizzata ha una grossa importanza sull effetto provocato e rappresenta una delle grandezze che devono essere scelte prima di utilizzare uno strumento a generazione di ultrasuoni. Le frequenze ultrasoniche generalmente usate in medicina appartengono alla banda delle alte frequenze: Hz Hz. 2.0 PROPAGAZIONE DEGLI ULTRASUONI NEL MEZZO Gli ultrasuoni necessitano sempre di un mezzo elastico per propagarsi, sia esso gassoso, liquido o solido contro il quale il generatore di ultrasuoni viene posto in vibrazione, producendo pressioni e dilatazioni che si propagano con una velocità che è in funzione delle caratteristiche di compressione della materia irradiata e che è molto diversa a secondo che il mezzo sia liquido, gassoso, o solido. Per esempio, nell aria la velocità è di circa 330 metri per secondo mentre nei liquidi è già quattro o cinque volte più alta. D altra parte interviene anche la densità della materia, diminuendo la velocità con l aumento della densità stessa. Così risulta per esempio che due corpi così diversi come il ferro ed il cristallo hanno la stessa velocità per gli ultrasuoni. Molta importanza rivestono le condizioni che si incontrano quando un onda ultrasonora passa nella sua direzione di propagazione da un mezzo all altro con diverse caratteristiche acustiche. Ciò infatti si verifica spesso in terapia. Quando nella direzione dell asse di emissione delle onde ultrasonore si pone un ostacolo con una caratteristica acustica minore della longitudine dell onda, le onde si raddoppiano ai bordi. Se l ostacolo è grande in relazione alle onde ul-

3 trasonore emesse, ha origine una vera e propria capsula che limita la trasmissione all altro mezzo, dando origine ad un fenomeno di riflessione parziale o totale. In questo fenomeno gioca un ruolo importante la nozione di resistenza alle onde, che è il prodotto della velocità acustica per la densità del mezzo. Quanto maggiore è la differenza tra la resistenza alle onde nei due corpi, tanto maggiore sarà la riflessione che si produrrà in questa capsula limitante, in accordo con la seguente formula R= V 1 1 V 2 2 V 1 1 V 2 2 ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ 3 TABELLA 1 Sostanza Velocità di propagazione Impedenza acustica (cm/sec) specifica (gr/cmq/sec) Aria ,8 Aria ,5 Idrogeno ,3 Anidride carbonica ,5 Acqua dist Ferro Rame Vetro Ghiaccio Tra l aria ed i liquidi per esempio o l aria ed i corpi solidi, la riflessione è praticamente totale. Per questo, nella pratica terapeutica dell ultrasuonoterapia, è sempre fondamentale che tra il trasduttore ad ultrasuoni (applicatore/generatore) e la cute del paziente sia interposto un mezzo di conduzione (gel, acqua, o olio). La trasmissione in aria dell ultrasuono diretta ad un corpo è praticamente inesistente e quindi renderebbe di fatto inefficace il trattamento di ultrasuonoterapia. È noto che gli ultrasuoni si propagano in un mezzo omogeneo in direzione rettilinea e che, a regime costante di emissione ultrasonora, si hanno interferenze di onda. Le onde acustiche riflesse da un ostacolo quindi danno luogo alla formazione di nodi presso cui la variazione della pressione è massima e di ventri d onda in cui la pressione è minima. La determinazione fisico-matermatica dell intensità ultrasonica, calcolata sulla base dello spessore della parte piezoelettrica del generatore di ultrasuoni (quarzo o ceramica), alla frequenza ed alla tensione, esprime soltanto il valore medio dell intensità del fascio ultrasonico non considerando la sua distribuzione al di là della testa emittente. È evidente infatti che nessuna lamina di quarzo o ceramica può effettuare vibrazioni del tutto uniformi, per cui il campo ultrasonico non ne risulta uniforme ed omogeneo. Infatti, pur vibrando tutti gli elementi della superficie della componente piezoelettrica (sia essa quarzo o ceramica) sincronicamente per fase e per ampiezza, tuttavia ognuno di essi si comporta come un emittente sferico, emanando treni d onda in direzioni divergenti. Dal punto di vista pratico, durante l esecuzione di un trattamento ad ultrasuoni, si avranno delle zone di massimi e di minimi di intensità che si alterneranno continuamente, per lo meno nel trattamento a massaggio. Mentre, nel trattamento statico (con testa fissa), vi saranno per tutta la durata del trattamento zone colpite da massimi di intensità ed altre zone sempre colpite da minimi di intensità.

4 4ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ Ø 20 mm Ø 36 mm cm 65 Diametro di irradiazione 3.0 EFFETTI E PROPRIETÀ SPECIFICHE DEGLI ULTRASUONI La terapia ad ultrasuoni si esplica mediante un massaggio di alta frequenza nella sua forma più intensa, che ben direzionato penetra profondamente nei tessuti corporei. Le proprietà biologiche degli ultrasuoni sono quasi interamente dovute a vibrazioni meccaniche di rapidissima oscillazione e brevissima lunghezza d onda. Queste vibrazioni meccaniche danno origine al cosiddetto fenomeno piezoelettrico. Per effetto piezoelettrico si intende la proprietà che possiedono alcuni materiali di presentare cariche elettriche in determinate superfici dello stesso prodotte per trazione o compressione meccanica esercitata perpendicolarmente sopra il suo asse principale. L intensità delle cariche elettriche che hanno così origine sulla superficie sono, secondo la legge di P. Curie, direttamente proporzionali alla compressione esercitata. Al passaggio di queste oscillazioni rapidissime il tessuto vibra in sintonia con la loro frequenza e ne riceve gli effetti sotto forma di pressione, di riscaldamento, di modificazione del comportamento fisico-chimico e di vibrazioni profonde nel protoplasma cellulare. Si ha come conseguenza un aumento considerevole del ricambio intracellulare ed una produzione di effetti diatermici, elettrici e chimici dai quali derivano variazioni 4 nello stato di rigonfiamento delle cellule, uno stimolo sulle terminazioni nervose e formazioni di sostanze chimico ad effetto tonificante ed antitossico. Gli effetti principali delle onde ultrasonore sono dovuti all aumento della temperatura ed all effetto meccanico e sono rappresentati dall analgesia, dal rilasciamento muscolare, dall effetto fibrolitico e trofico, stimolazione del tessuto connettivo. Su di essi si basano essenzialmente le indicazioni terapeutiche. La trasmissione dell energia ultrasonica ai vari tessuti biologici è indolore e determina variazioni di pressione che comportano, a seconda della modalità di emissione (continuo o pulsato), del dosaggio, della durata dell applicazione, effetti meccanici, termici, fisico-chimici ed antalgici. L utilizzo dell ultrasuonoterapia può avere un notevole valore terapeutico in quanto accelera il processo di guarigione negli eventi traumatici ed allevia le problematiche croniche. I principali effetti del trattamento ultrasonico sono: un intenso effetto di pulsazione del tessuto cellulare connettivo e gli effetti ad esso conseguenti; l effetto diatermico. La superiorità, in certi campi, della terapia ultrasonica rispetto all energia elettromagnetica, deriva dall azione cumulativa dei due fattori di pulsazione e di produzione del calore. È infatti noto che all energia elettromagnetica manca l effetto pulsante; si tratta infatti di un semplice passaggio nel corpo di onde elettriche ad alta frequenza grazie alla interposizione del corpo fra gli elettrodi per la diatermia e marconiterapia o per irradiazione di microonde nella radar terapia o sotto forma di radiazioni elettromagnetiche luminose e non (ultravioletti, infrarossi, fototerapia, laser terapia). In questi casi, però, il mezzo irradiato rimane del tutto inerte dal punto di vista meccanico; l azione attiva che è esclusivamente termica dipende dalle perdite elettriche del mezzo e dalla sua resistenza al passaggio dell elettricità o da azione elettrochimica. Mediante gli ultrasuoni, invece, vibrazioni meccaniche attraversano il mezzo con una velocità che di-

5 pende dalla densità del mezzo. L effetto terapeutico è un massaggio più intenso ed efficace di quello che usualmente si pratica in modo manuale, perché le vibrazioni ad alta frequenza e i fenomeni correlati di contrazione e dilatazione avvengono nell intima compagine dei tessuti e sono separati da intervalli brevissimi, mentre nel massaggio ordinario è il tessuto nella sua globalità che viene spostato. Il fascio ultrasonoro non può essere trasmesso attraverso l aria, necessitando di un mezzo conduttore in cui propagarsi; a tal fine nei trattamenti a diretto contatto con l epidermide si usa interporre fra il trasduttore e l epidermide del gel, il cui compito è quello di eliminare il velo d aria che impedirebbe una buona trasmissione. È provato che alcuni effetti terapeutici sono di natura termica come l iperemia che si presenta sempre dopo una irradiazione ultrasonica o come le reazioni del periostio. La generazione di una diatermia locale nel trattamento ultrasonico non è però immediata; la comparsa del fenomeno termico e soprattutto la percezione da parte del paziente non essendo immediati assumono grande importanza nella regolazione della dose da somministrare durante il trattamento. L effetto termico, a dose corretta, deve manifestarsi come una leggera e piacevole sensazione di calore percepibile chiaramente dopo alcuni minuti di trattamento. La mancanza o l eccessivo ritardo nel manifestarsi di questo fenomeno denota una insufficienza nel dosaggio o una errata dislocazione del fascio ultrasonoro. Una sensazione di calore immediata, eccessiva e fastidiosa indica eccesso di dosaggio ed il dolore in tali casi deve essere interpretato come sinonimo di calore eccessivo. L eccessivo calore puramente cutaneo denota invece la presenza di bollicine d aria fra la pelle e il trasduttore. Gli ultrasuoni presentano anche un azione chimica che si esplica in modo diretto ed indiretto: il modo diretto è rappresentato dall azione di favore nei confronti dei meccanismi osmotici che favoriscono la penetrazione dei medicamenti nei tessuti (Fonoforesi), cosa di notevole importanza nel trattamento di patologie infiammatorie dei tessuti muscolari e tendinei; Il modo indiretto è basato principalmente sull effetto ossidante prodotto dalla cavitazione che si estrinseca nella formazione di radicali liberi che possiedono una grande attività chimica. Tutta una serie di patologie si caratterizza, dal punto di vista biofisico, per una modificazione dei potenziali di membrana cellulare. In virtù della loro capacità di penetrazione, gli ultrasuoni determinano uno spostamento degli ioni presenti nelle cellule e nella sostanza intracellulare, in sincronismo con il ritmo delle pulsazioni. Si produce in tal modo anche una quota di energia elettrica, la cui diretta conseguenza consiste nell aumento, e successivo ritorno alla norma, della differenza dei potenziali elettrici a livello della membrana cellulare; effetto che si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento degli scambi ionici e della utilizzazione di O2. L acqua dei tessuti trattati con gli ultrasuoni si arricchisce di ossido di idrogeno; sotto l azione ultrasonica, lo iodio si libera per ossidazione da una soluzione acquosa di Ioduro di Potassio. Molti altri processi chimici sono stati accertati nel campo degli ultrasuoni, quali scissioni delle intime strutture cellulari, demolizione delle macromolecole e formazione di nuove sostanze biologicamente attive. Recentemente hanno assunto grande importanza ricerche sul meccanismo d azione degli ultrasuoni a livello delle terminazioni nervose; esse hanno confermato un effetto positivo delle vibrazioni meccaniche sul sistema neuro-vegetativo. Per quanto riguarda il sistema neurovegetativo, si ritiene che le proprietà medico-terapeutiche degli ultrasuoni possano individuarsi proprio in un meccanismo neurale riflesso che contribuisce in modo rilevante all influenza curativa degli ultrasuoni sui diversi organi e sulle loro funzioni. 4.0 INTERAZIONE DEGLI ULTRASUONI SUI TESSUTI CORPOREI In associazione all effetto termico, che varia in relazione alle caratteristiche del tessuto ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ 5

6 6ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ irradiato e in relazione alle sue condizioni patologiche; l ultrasuono provoca anche un intenso effetto di cavitazione. La cavitazione costituisce uno dei fenomeni più singolari e specifici dell azione degli ultrasuoni specialmente sui liquidi. Essa si manifesta sotto forma di bollicine gassose che si formano nei liquidi attraversati da onde ultrasoniche stazionarie e progressive Questo fenomeno consiste nella formazione di bolle di gas disciolte in un fluido, bolle che subiscono variazioni di diametro in sintonia con le variazioni di pressione generate dal trattamento ultrasonico. Effetti della cavitazione possono essere, ad esempio, lesioni cellulari irreversibili dipendenti da dosi per unità di misura e di tempo assai elevate. Nell ambito di strutture anatomiche organizzate, gli effetti terapeutici degli ultrasuoni possono essere correlati ad un aumento della temperatura locale, un aumento della velocità del microcircolo tessutale, variazioni della permeabilità della parete cellulare (sono ipotizzati effetti positivi a livello intracellulare, a livello mitocondriale e sui processi enzimatici). 5.0 SPECIFICITÀ E VANTAGGI DELL ULTRASUONO 3-BAND Decidendo di acquistare 3-BAND avete sicuramente individuato le peculiarità di cui dispone questo innovativo e sofisticato strumento. In particolare, oltre alle elevate caratteristiche tecnologiche e funzionali che ne fanno uno dei nuovi punti di riferimento del settore, il carattere di unicità dell ultrasuono 3-BAND è rappresentato dalle seguenti peculiarità: 3 diverse frequenze di oscillazione (1, 2 e 3 Mhz) a profondità controllata; testine multifrequenze; calcolo automatico della densità di energia sui vari tessuti; possibilità di somministrare la fonoforesi. 5.1 TRE DIVERSE FREQUENZE DI EMISSIONE A PRO- FONDITÀ CONTROLLATA Gli ultrasuoni utilizzati in terapia fisica si propagano in modo longitudinale; quando incontrano un mezzo diverso da quello che stanno attraversando, possono venire assorbiti, trasmessi, riflessi. Quando vengono assorbiti, generano effetti biologici più intensi sull interfaccia dei tessuti. Questo fenomeno è chiamato effetto dello strato limite e si verifica perché, quando gli ultrasuoni incontrano un interfaccia, una parte di essi viene riflessa e una parte rifratta. A causa della riflessione, i raggi incidenti e quelli riflessi vengono a trovarsi assai vicini nel primo mezzo e sommandosi determinano maggiori effetti biologici locali. A causa della rifrazione, una parte degli ultrasuoni viene convertita da onde longitudinali in onde trasversali, le quali hanno nei tessuti biologici un coefficiente di assorbimento più alto di quello delle onde longitudinali e pertanto determinano nell immediata vicinanza dell interfaccia maggiori effetti biologici. L effetto terapeutico dell ultrasuono è legato all assorbimento della sua energia. I tessuti biologici, in relazione alla loro differente composizione sono in grado di assorbire tale energia in quantità differenti; ad esempio i tessuti che possiedono un alto contenuto proteico e basso contenuto di acqua presentano una grande capacità di assorbimento, perciò tendini e tessuti cartilaginei (ricchi di proteine), essendo capaci di assorbire grandi quantità di energia ultrasonica, sono soggetti a un notevole effetto termico. Questa potrebbe essere la ragione per cui si ottengono dei risultati molto buoni nel trattamento di questi tessuti. Notevoli effetti termici vengono osservati, oltre che nei tessuti tendinei e cartilaginei, anche nelle ossa, legamenti, capsula e periostio, tanto da poter affermare che gli effetti biologici degli ultrasuoni sono particolarmente intensi a livello dello strato limite muscolo-osso. Parlando di assorbimento, abbiamo introdotto il concetto forse più importante dell ultrasuonoterapia. L assorbimento è infatti il primo fattore discriminante della determinazione dell energia ultrasonora ai vari strati cellulari che, in ragione della localizzazione delle patologie praticabili con l ultrasuonoterapia, possiamo idealmente suddividere in: Tessuto superficiale (cute, strato grasso) Tessuto intermedio (muscolo-tendineo)

7 Tessuto profondo (osso). Per assorbimento si intende la capacità di ciascuno dei sopra citati strati di trattenere l energia acustica, la quale si trasforma in effetto biologico. In pratica, è dimostrato che l energia ultrasonora diminuisce costantemente in relazione alla profondità attraversata, e ad una profondità determinata corrisponde sempre la stessa frazione energetica persa. Sono sostanzialmente tre i fattori che influenzano l assorbimento e pertanto la profondità di emissione ed il coinvolgimento /raggiungimento di uno o più dei tre strati sopra citati: 1. L intensità irradiata. L energia assorbita da ciascuno dei tre strati cellulari è direttamente proporzionale all intensità erogata: più alta è l intensità e più alta è l energia che ciascuno dei tre strati riesce ad assorbire. 2. La consistenza e la struttura del mezzo irradiato. In questo caso invece, più è consistente il mezzo, minore sarà la capacità di assorbimento e quindi di penetrazione. 3. La frequenza d emissione. Il più importante dei tre fattori e che costituisce il primo fattore discriminante del livello di trasmissione dell energia a ciascuno dei tre strati cellulari sopra citati, è senza dubbio la frequenza di emissione dell ultrasuono. È comprovato che la profondità di azione degli ultrasuoni nel corpo umano è inversamente proporzionale alla frequenza a cui essi vengono emessi. Quindi, le profondità maggiori vengono raggiunte dagli ultrasuoni con minore frequenza. Così, mentre gli ultrasuoni emessi alla frequenza di 1 MHz, sono in grado di raggiungere lo strato profondo (osseo), dove raggiungono profondità di azione di circa 7 mm, gli ultrasuoni di 3 Mhz interessano con energie terapeuticamente efficaci solo ed esclusivamente gli strati superficiali e lo strato immediatamente sottocutaneo formato dal grasso che in misura diversa a seconda della parte anatomica ed a seconda del soggetto preso in considerazione, ricopre quello che schematicamente abbiamo definito come lo strato cellulare intermedio, quello cioè costituito dal tessuto muscolare e dal tessuto tendineo che, a sua volta, unisce i muscoli al sistema scheletrico (tessuto profondo). Così, su questo strato cellulare intermedio dove sono localizzate moltissime delle patologie (di carattere infiammatorio e non) sulle quali gli ultrasuoni esplicano una positiva azione, se da un lato la frequenza di 1 MHz è sin troppo profonda e dall altro lato la frequenza di 3 MHz non è in grado di sprigionare energie sufficienti per essere terapeuticamente efficace, la frequenza ottimale per ragioni fisiche risulta quella intermedia di 2 MHz. I laboratori di ricerca di Elettronica Pagani hanno messo a punto un generatore di ultrasuoni in grado di erogare, oltre alle classiche frequenze di 1 e di 3 MHz, anche la frequenza di 2 MHz che, sulla base di oggettive conoscenze delle leggi fisiche che regolano la trasmissione degli ultrasuoni nel corpo umano, è obiettivamente corretto pensare che sia la frequenza più idonea per poter coinvolgere, con una energia terapeuticamente efficace lo strato mio-tendineo, preservando il tessuto osseo. Compatibilmente con la consistenza del tessuto attraversato e con la struttura della stessa parte anatomica interessata al trattamento, gli ultrasuoni erogati alla frequenza di 2 MHz, colpendo precipuamente il tessuto muscolare ed il tessuto tendineo, potrebbero rivelarsi proprio quelli maggiormente utilizzati in terapia fisica, dove le ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ 7

8 8ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ TABELLA 2 Frequenza in KHz ` cm H ` cm H ` cm H ` cm H ` cm H } Muscolo 0,10 7,2 0,19 3,6 0,47 1,5 Grasso 0,05 13,6 0,10 6,8 Zona glutea Cuore 0,14 4,8 0,29 2,4 0,60 1,1 0,86 0,8 1,58 0,4 in vitro Polmone 0,10 7,0 0,20 3,5 0,42 1,6 0,62 1,1 1,28 0,5 Rene 0,09 7,8 0,18 3,9 0,35 0,2 0,52 1,3 1,05 0,7 Fegato 0,06 11,6 0,12 5,8 0,25 2,8 0,35 2,0 0,80 0,9 Zona glutea Muscolo 0,16 4,2 0,33 2,1 in vivo } Grasso 0,10 6,6 0,21 3,3 patologie a carico di questi tessuti sono le più numerose. Per tale motivo, 3-BAND si profila come una straordinaria novità nel campo della Terapia Fisica professionale ed è destinato a rappresentare un ausilio estremamente interessante per gli operatori (medici, terapisti). L efficacia dei trattamenti è per la prima volta garantita da tre specifiche frequenze di emissione, che si correlano specificatamente ai tre strati cellulari, ciascuno dei quali è dotato di un proprio coefficiente di assorbimento dell energia e per colpire i quali esistono tre appropriate frequenze di emissione. Il coefficiente di assorbimento dell energia ultrasonica sopra esposto, introduce un ulteriore ed importante variante nel determinare l efficacia del trattamento. A parità di condizioni, quando usiamo un apparecchio per ultrasuonoterapia sul corpo umano, sappiamo che se la intensità è alta, la profondità di semivalore è altrettanto alta. Ogni mezzo fisico ha un coefficiente di assorbimento. Questo coefficiente di assorbimento ci consente di calcolare l intensità a qualsiasi profondità in accordo con la formula I=Io e-`x, dove: Io = intensità irradiata `= al coefficiente di assorbimento e x = alla profondità del tessuto sul quale ci interessa conoscere l intensità assorbita. Nel caso in cui si conosca la profondità del semivalore, che è il dato più ricorrente del quale dispone il medico/terapista, si può utilizzare la seguente formula (Pohlman): I = Io2 x/h Dove H = spessore della resistenza di emiriduzione. La tabella pone in evidenza i diversi coefficienti di assorbimento, sia nel tessuto vivo che nel tessuto in vitro. Si evince che gli assorbimenti sono maggiori nel tessuto vivo (a beneficio dell efficacia dei trattamenti), ma soprattutto si evince il diverso coefficiente di assorbimento alle tre frequenze principali.

9 5.2 SPECIFICITÀ DEI TRATTAMENTI I due concetti sopra esposti circa la profondità di azione delle varie frequenze dell ultrasuono e circa la capacità di assorbimento dell energia ultrasonica del corpo umano, ci fanno comprendere quanto la conoscenza ed il monitoraggio della quantità di energia trasmessa su ciascuno dei tessuti colpiti sia importante per la buona riuscita del trattamento, che costituisce insieme premessa ed obiettivo per la corretta esecuzione dell ultrasuonoiterapia. Roland 2 3-BAND risponde esaurientemente a questa fondamentale esigenza e consente a ciascun operatore di conoscere in tempo reale, anche già in fase di impostazione, quanta energia ultrasonica viene trasmessa su ciascuno dei tessuti sottoposti al trattamento, per impostare la frequenza e la dose più opportuna per raggiungere la profondità adeguata con la giusta dose. ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ INTERACTIVE ULTRASOUND TRANSMISSION Interactive Ultrasound Transmission è l innovativo dispositivo messo a punto da Elettronica Pagani per consentire all operatore, una volta definita la tipologia del tessuto da trattare (cute/grasso, muscolo, tendine, osso), di disporre in modo automatico delle impostazioni idonee a garantire la corretta trasmissione di ultrasuonoterapia. Di fatto, il dispositivo IUT è in grado di calcolare la frequenza idonea e soprattutto l energia minima idonea ad eseguire il trattamento. Così, IUT consentirà all operatore di conoscere, monitorare, definire l energia ultrasonora in ragione della profondità di azione desiderata. Il sistema IUT può essere attivato dopo aver trasmesso a 3-BAND le seguenti informazioni di base: tipologia e profondità del tessuto da raggiungere; spessore del tessuto grasso da superare. Questo dato è soggettivo ed è in funzione della massa corporea di ciascun paziente. È un dato calcolabile e verificabile in modo semplice, con l ausilio di un plicometro. Il plicometro è sostanzialmente una pinza che aderisce alla plica di grasso sottocutaneo e, attraverso una ghiera graduata, indica un numero di riferimento, esattamente come un calibro. Con indice e pollice della mano si raccoglie la pelle contenente il grasso sottocutaneo e si sostituiscono le dita con il plicometro aperto, previamente impugnato con l altra mano. Così, una volta adeguatamente rilevati i valori ed i parametri di cui sopra, li si inserisce negli appositi spazi della maschera del vostro 3-BAND che procederà al calcolo automatico, impostandosi sulla frequenza ottimale e proponendovi il valore di densità di energia minimo per svolgere il vostro trattamento.

10 ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ TRATTAMENTO DEI TESSUTI SUPERFICIALI Trattare lo strato superficiale del corpo umano (quello che abbiamo identificato come composto da cute, sottocute e massa grassa), significa erogare un energia ultrasonica dotata di una profondità d azione limitata a questi tessuti e quindi dotata di una capacità di penetrazione contenuta entro questo primo strato e non in grado di colpire in modo inopportuno gli strati cellulari sottostanti (intermedio e profondo). Pertanto, sulla base delle leggi fisiche e dei concetti sopra esposti, la frequenza di base selezionata nel trattamento dello strato superficiale è quella di 3 MHz. La proprietà di semicvalore dello strato superficiale garantisce l operatore circa la possibilità di coinvolgere con precisione lo strato cellulare di suo interesse, evitando qualsiasi trasferimento di energia significativo ai tessuti sottostanti. In questo caso, l effetto termico e l iperemia locale sono spesso gli effetti principali dei trattamenti che si realizzano sui tessuti superficiali; si ottiene un aumento della vascolarizzazione, aumento della circolazione ed aumento della quantità di ossigeno. L iperemia locale nella zona capillare e precapillare per vasodilatazione arteriale si può attribuire in parte all eccitazione dei plessi nervosi vascolari ed in parte all aumento del metabolismo L ultrasuono a 3 MHz è quindi particolarmente indicato per le ulcere varicose, sia nel caso di tecnica a massaggio nelle zone affette, sia mediante trattamento in acqua. Anche gli edemi e gli edemi cronici di tipo iatrogeno in seguito asportazione delle mammella beneficiano del trattamento con ultrasuoni. La sindrome di Dupuytren viene trattata con buoni risultati; le applicazioni devono essere eseguite anche a livello della colonna cervicale. L idroadenite dell ascella è una possibile indicazione per la terapia ultrasonica. I disordini ginecologici possono essere trattati con buoni risultati mediante la terapia a 3 MHz: annessiti croniche, metriti, dismenorrea, cistalgie, e spasmi vescicali, ascessi mammari. L inizio precoce della terapia può portare alla scomparsa completa dell ascesso; se la terapia viene iniziata tardivamente riduce comunque l entità dell ascesso. Nelle mastiti iperfollicolari, il trattamento dei noduli dolorosi alleva il dolore del paziente diminuendo il turgore mammario, la sensazione di pesantezza addominale e la cefalea. Anche in pediatria la terapia può essere di grande aiuto per il trattamento di alcune patologie, sempre con le dovute cautele. In pediatria è necessario usare trasduttori di piccole dimensioni. Tra le patologie, in campo pediatrico, che possono essere trattate favorevolmente e ottengono buoni risultati si annoverano: enuresi trattata in regione sacrale e perineale, fistola da osteomelite. Inoltre, la terapia a 3 MHz è particolarmente indicata nel trattamento della cellulite. La panniculopatia costituisce oggi una vera e propria malattia sociale se si tiene conto che circa il 15% delle donne di età compresa fra i 18 e i 40 anni dice di seguire o di aver seguito una dieta appositamente realizzata per farvi fronte e circa il 60% di coloro che seguono la dieta ha consultato un medico per il controllo della cellulite. Da parte della medicina in generale, almeno su questo specifico argomento, è stato dedicato scarso spazio a tutta una serie di interventi alternativi che, alla luce della letteratura, sembrano mostrare una efficacia vicina a quella offerta dagli interventi chirurgici (liposuzione) e/o mesoterapici. Alcuni lavori eseguiti da Elettronica Pagani insieme a Sanafarm International Pharmaceutics Industry dimostrano l utilità di tecni-

11 che non invasive quali: l esercizio fisico, l ultrasuono-terapia, laser-terapia, massaggio linfodrenaggio. Oltre a queste tecniche è utile associare controlli psicoterapici e una dieta appropriata TRATTAMENTO DEI TESSUTI INTERMEDI Come abbiamo visto, perché si produca l effetto ultrasonico nei tessuti è necessario che questi ultimi siano in grado di assorbire l energia ultrasonica, la quale dipende dall eterogeneità del mezzo. Come naturale, il tessuto del corpo umano non è omogeneo, perciò si ha parecchia riflessione incontrollata prodotta dalla cute, dai muscoli e dai tendini. Sulla base dei concetti esposti nei precedenti paragrafi per quanto concerne le profondità di penetrazione di ciascuna delle tre frequenze disponibili ed in rapporto al coefficiente di assorbimento di ciascuno dei vari tessuti cellulari all energia ultrasonica, a parità di condizioni, il tessuto muscolare e quello mio-tendineo possono essere interessati e colpiti da un intensità terapeuticamente adeguata, solo grazie alle frequenze di 2 MHz e di 1 MHz. In particolare, nella stragrande maggioranza dei casi, ovvero quando gli aspetti anatomo-morfologici rientrano nella norma, la frequenza ottimale per il trattamento del tessuto intermedio è proprio quella di 2 MHz, la quale consente all operatore di oltrepassare il primo strato cellulare e trasmettere l energia ultrasonora terapeuticamente necessaria a livello del tessuto muscolare e tendineo, evitando al contempo inutili ed incontrollate trasmissioni al tessuto osseo sottostante lo strato intermedio. Il sistema 3-Band visualizza in tempo reale, in relazione ai parametri impostati, ogni cambiamento circa la densità di energia trasmessa a ciascuna dei tre livelli cellulari, garantendo di fatto al terapista il pieno controllo della situazione. Altro fattore da non sottovalutare, grazie al sistema IUT è possibile garantire l esatta ripetitibilità delle medesime condizioni di trattamento anche a distanza di tempo TRATTAMENTO DEL TESSUTO PROFONDO Si tenga conto che l osso per sua natura è in grado di riflettere circa i due terzi dell energia ultrasonica irradiata ed assorbe il resto. Per questo motivo, l unica frequenza terapeuticamente utile nel trasmettere significative e terapeutiche energie a livello del tessuto osseo è quella di 1 MHz, salvo in quei casi in cui per ragioni anatomo-morfologiche il tessuto osseo si trova in prossimità del tessuto superficiale (es. falangi, epicondilo), per i quali è possibile utilizzare anche la frequenza di 2 MHz. L azione meccanica è alla base del trattamento delle patologie del tessuto osseo sui quale l ultrasuono produce trazioni e pressioni continue, in tempi molto brevi, che si stima in modo approssimativo tra i 2,5 e le 3,0 atmosfere di iper-pressione di pressione negativa cambiando di volte tra questi picchi massimi di pressione positiva e negativa nel caso si utilizzi una frequenza di 1 MHz e un intensità di 3/Wcmq. Perché si produca l effetto ultrasonico terapeuticamente efficace nel tessuto osseo più che su ogni altro tessuto, è opportuno tenere in considerazione l eterogeneità dei tessuti attraversati, avendo chiaro il fatto che l assorbimento si manifesta anche in calore dovuto alla frizione tra i mezzi. Il calore provocato dalla trasmissione dell ultrasuono nel tessuto, a parità di condizioni, si riduce grazie al movimento cinetico rotatorio. Le proprietà fisiche dell ultrasuono insieme agli effetti biologici correlati alla sua trasmissione nel tessuto osseo, hanno dato adito ad una nuova tecnica nel trattamento delle fratture, dei ritardi di consolidazione e delle pseudoartrosi. Uno studio americano ha coinvolto un campione di persone con una tipologia di fratture molto diversa, sottoposte nell arco di tre anni (dal 1997 al 2000) a regolari cicli di applicazione con ultrasuoni e nel 40% dei casi la nuova terapia ha introdotto significative riduzione dei tempi di riparazione ossea, mentre nei casi di consolidamento osseo il tempo si è ridotto significativamente di ben 1/3 in 9 casi su dieci. Si è così giunti ad affermare che la tecnica degli ultrasuoni è particolarmente indicata nelle fratture composte o ridotte chirurgicamente e per i ritardi di consolidamento e nelle pseudoartrosi. ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ 11

12 ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ 12 Come sopra esposto, è opportuno usare dosi efficaci, per un tempo di esposizione sufficientemente lungo ma, nel contempo, questi due parametri devono essere contenuti entro limiti in grado di evitare effetti termici particolarmente elevati che di fatto renderebbero non praticabile il trattamento o tali da procurare effetti collaterali al paziente. Per quanto concerne il meccanismo d azione degli ultrasuoni sul tessuto osseo, esso si bassa su di una serie di elementi di cui uno dei più importanti è, come già accennato in precedenza, l effetto piezoelettrico. L effetto piezoelettrico è proprio delle strutture anisotropocristalline e si basa sulla reciproca causalità delle vibrazioni ed oscillazioni elastiche ed elettriche. Nell osseo è il collagene a fungere da piezogeneratore per i potenziali di deformazione-pressione, trazione e incisione. Il collagene può essere polarizzato spontaneamente a causa della sua struttura cristallina asimmetrica; trattasi, in una parola, di un corpo a caratteristiche piezoelettriche. Si riconoscono nella piezoelettricità delle ossa una possibilità di produrre, mediante l elettrodinamica artificiale, vibrazioni elastiche per rafforzare o sostituire funzioni naturali perturbate o assenti, e lo stesso concetto è applicabile alla parete dei vasi sanguigni. Le zone di pressione si polarizzano negativamente; le zone sottoposte a trazione, positivamente. Nelle regioni polarizzate negativamente si può osservare l inizio della formazione del callo osseo. Il processo di formazione del callo osseo ha inizio con la una vivace produzione e successiva deposizione di fibre collagene. 5.4 LA FONOFORESI Consiste nella somministrazione localizzata di sostanze medicamentose applicate sotto forma di gel. La più nota delle somministrazioni locali eseguite tramite uno strumento fisioterapico è la ionoforesi, ma la fonoforesi, pur non essendo così conosciuta e soprattutto sperimentata come la ionoforesi, possiede alcuni vantaggi da non sottovalutare, quali: la diretta somministrazione da parte di un operatore e quindi un maggior controllo sull andamento della terapia; minori effetti collaterali (es. bruciature, escare che, seppur raramente, capitano invece con l impiego della ionoforesi). La trasmissione di un medicamento in forma gelatinosa avviene grazie all aumentata permeabilità della membrana ed anche grazie allo stesso effetto distruttivo delle onde ultrasoniche nei confronti del medicamento, che sotto l azione dell ultrasuono viene scomposto, miniaturizzato a tal punto da essere meglio veicolabile nell intima compagine dei tessuti sottostanti. Impiegando l energia ultrasonica sulla cute, sulle membrane cellulari per effetto del fenomeno piezoelettrico vengono procurate delle microlesioni temporanee che consentono una maggiore permeabilità delle membrane alla sostanza, che nel contempo per effetto delle stesse onde ultrasonore vengono ridotte in particelle ancora più piccole per essere veicolate all interno dei tessuti. Il risultato della trasmissione ultrasonora è rappresentato da una micro lesione attraverso la quale si esplica una iper-pressione alternante che in una fase di semiperiodo vibratorio si caratterizza alla destra della membrana, si stacca una molecola a al lato opposto e nell altra fase di semiperiodo inverso migra una molecola b alla sinistra, aumentando perciò l interscambio metabolico. Questo scambio continua fino a che in ambo i lati c è la stessa quantità di molecole a e b. Così, l ultrasuono agisce come catalizzatore fisico che accelera l interscambio cellulare. Il successo della terapia si basa nella maggior parte dei casi sull attivazione

13 b a a a a b b b b M a o riattivazione di questi equilibri funzionali che sono perturbati durante la patologia. Generalmente la fonoforesi è praticabile mediante l impiego di potenze generalmente comprese tra l 1,2 W/cmq e i 3 W/cmq e, per superfici dell ordine dei 40/50 cmq, durate tra i 10 ed i 15 min al massimo. L applicazione ottimale della fonoforesi si esplica attraverso una frequenza di oscillazione in grado di trasmettere la sostanza medicamentosa ed in particolare il principio attivo del farmaco nella sede della patologia da trattare. Nella maggior parte dei casi si tratta di patologie infiammatorie con o senza componente algica localizzate a livello di muscoli e/o tendini. Perciò, sulla base delle conoscenze che si hanno in materia di ultrasuoniterapia e sulla base di quanto sopra addotto, si ritiene che la frequenza ottimale sia quella di 2 MHz, che è in grado di superare il primo strato cellulare formato da cute e grasso per trasmettere energie ultrasoniche terapeuticamente efficaci a colpire ed introdurre un medicamento a livello dello strato intermedio formato da muscoli e tendini. Qualora le condizioni anatomo-morfologiche del paziente lo consentano (zone corporee prive per natura e per condizioni morfologiche del paziente di copioso tessuto cutaneo e grasso), è anche possibile utilizzare la frequenza di 3 MHz. Oppure, al contrario, quando per natura anatomica e/o per condizioni morfologiche soggettive del paziente, lo strato grasso è particolarmente denso, è possibile usare la frequenza di 1 MHz. È il terapista od il medico che si occupa di valutare le condizioni soggettive del paziente, valutando anche le varianti rappresentate dalla struttura anatomica al fine di scegliere la frequenza e gli altri parametri necessari all esecuzione del trattamento. Si consiglia di praticare la fonoforesi con la frequenza di 3 MHz quando il tessuto sovrastante il tessuto interessato al trattamento è di limitata densità (es.: falangi, epicondilo, oppure nel caso in cui la somministrazione di un medicamento in forma gelatinosa sia limitata al tessuto cutaneo e/o grasso); mentre, quando la densità del tessuto sovrastante non supera la densità di 1,5 cm circa, si consiglia la frequenza di 2 MHz; infine, quando, nel trattamento di tendini ed ossa, la massa grassa o nel suo complesso la massa muscolo e grasso supera una densità di 1,5 cm circa, si preferirà la frequenza di 1 MHz. ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ 13 TABELLA 3 - I PRINCIPALI PRINCIPI ATTIVI DISPONIBILI IN FARMACI SOTTO FORMA GELATINOSA Principio attivo Ketoprofene o sale di lisina Benzidamina Tiocolchicoside Diclofenac Naprossene Indicazioni terapeutiche principali Tendiniti, Contusioni, forme artrosiche Ematomi, contusioni Contratture, Contusioni, Strappi muscolari Sintomatologia dolorosa ed infiammatoria Sintomatologia dolorosa, tendiniti, Contusioni

14 ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ MODALITÀ TERAPEUTICHE Oggi il terapista ha a disposizione diverse metodiche per l applicazione degli ultrasuoni a scopo terapeutico. Affinché si possa ottenere il miglior rendimento possibile nell utilizzo dell energia ultrasonora applicata al corpo umano a scopi terapeutici, è necessario conoscere le basi fisiche, biologiche del meccanismo di azione degli ultrasuoni. Un applicazione inadeguata in termini di tempo, frequenza, intensità potrebbero rivelarsi un trattamento inefficace. Prima di affrontare la descrizione delle varie modalità terapeutiche, si ritiene opportuno spendere nuovamente solo alcune parole circa le modalità di trasmissione dell ultrasuono. È infatti risaputo che anche la più piccola zona d aria rende impraticabile la corretta trasmissione e penetrazione dell energia ultrasonica nel corpo umano, in quanto le onde ultrasonore emesse non trovano un mezzo in grado di determinare continuità nella trasmissione per via del fatto che incontrano un mezzo talmente elastico (l aria) all interno del quale il movimento si perde. Affinché siano evitate zone d aria tali da impedire di fatto la trasmissione dell energia ultrasonica tra il trasduttore ed il corpo umano, è opportuno realizzare un buon accoppiamento. L accoppiamento di solito è diretto o a distanza. L applicazione per accoppiamento diretto è la più utilizzata e si realizza mediante il contatto tra il trasduttore ed il tessuto corporeo grazie all interposizione di una sostanza conduttiva (gel, olio). Si sconsiglia l uso di pomate e/o altre sostanze che assorbono l energia ultrasonica per via della loro elevata resistenza acustica. Ovviamente è opportuno utilizzare come mezzo di trasmissione sostanze non dannose per la cute. L applicazione a distanza si verifica solitamente nel trattamento subacqueo, nel corso del quale il trasduttore viene posto all interno i una bacinella dove è immersa anche la parte del corpo del paziente soggetto al trattamento. Nel contesto della trasmissione degli ultrasuoni al corpo umano e delle modalità terapeutiche, riteniamo importante affrontare, seppur brevemente, l aspetto relativo all efficienza dello strumento. Prima di dare inizio a qualsiasi trattamento, è opportuno che l operatore ne verifichi l efficienza e la funzionalità. In particolare, è opportuno verificare l ultrasuono emetta correttamente. Visto che gli ultrasuoni non possono essere percepiti dal nostro orecchio umano, è necessario che gli operatori che utilizzano le apparecchiature per ultrasuoniterapia conoscano alcuni metodi per verificare la presenza di emissione. Questa verifica può esser principalmente effettuata in tre modi: meccanico, elettrico e ottica. Tra queste, la prova meccanica è quella più semplice ed immediata per l operatore. In pratica, l operatore ponendo un po di acqua sulla testina è in grado di verificare che le onde ultrasonore vibrando portano in nebulizzazione l acqua. Gli altri metodi di verifica sono prettamente eseguiti e realizzabili da personale tecnico, in un laboratorio appositamente attrezzato e, pur essendo le prove più veritiere ed attendibili, non è interesse dell operatore conoscerle.

15 6.1 IL MASSAGGIO Dopo aver individuato la zona da trattare e avere cosparso la sua superficie con uno strato di gel, la distribuzione dell energia si effettua per mezzo del massaggio a contatto diretto, spostando il trasduttore sulla parte, in modo da eseguire una distribuzione omogenea di energia nell area considerata. ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ 15 Con l applicatore ultrasonico ben aderente in tutti i suoi punti, il massaggio va eseguito lentamente iniziando da un estremo della zona e portandosi avanti verso l altro estremo, dopo aver interessato tutti i punti intermedi. La tecnica migliore è quella per mezzo della quale si giunge a descrivere con la testa emittente una rotazione sul piano, formando dei cerchi concentrici quasi sovrapposti l un l altro, coinvolgendo in tal modo ogni volta una zona ristretta, saturandola di energia per poi abbandonarla passando alla zona circostante. Questo metodo è conosciuto col nome di micromassaggio e va eseguito lentamente alla velocità di una rotazione al secondo per un cerchio più ampio del diametro della testa emittente. Dopo qualche minuto di movimento circolare, il paziente avverte, a dose idonea, una leggera sensazione di calore nella zona trattata, che rappresenta l indice sicuro di aver dato in quella zona l optimum del prodotto intensità-tempo. Quando il paziente si avvia verso il processo di guarigione il tempo occorrente per il verificarsi della reazione termica diminuisce ed il medico dovrebbe perciò osservare questi particolari, durante la cura, per meglio orientarsi. Ogni sensazione di dolore immediato deve essere evitata poiché essa è indice che le vibrazioni passando da un mezzo meno denso ma eccessivamente sottile ad uno più denso subiscono fenomeni di eccessiva rifrazione e riflessione i quali possono determinare l irritazione del periostio. In tal caso conviene abbassare la potenza e variare l incidenza del fascio; nel caso il trattamento sia eseguito in emissione continua è opportuno passare ad una modalità pulsata. L emissione pulsata, infatti, è particolarmente adatta nel caso di infiammazioni caratterizzate da calore, rossore, gonfiore e perdita di funzionalità; infatti in questi casi un eccessivo aumento di temperatura può essere dannoso, perciò è consigliabile non usare l emissione continua. 6.2 IL TRATTAMENTO AD IMMERSIONE Quando la superficie del corpo da trattare si presenta molto irregolare, al punto che risulta difficile ottenere un buon contatto tra il trasduttore ultrasonico ed il tessuto, si consiglia di utilizzare il trattamento subacqueo.

16 ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ 16 Questa tecnica è particolarmente adatta quando non si desidera il contatto diretto fra trasduttore e pelle. La parte del corpo da trattare e il trasduttore ultrasonico debbono essere immersi in un contenitore pieno d acqua. Il trattamento deve essere somministrato in acqua tiepida circa 37 C e non contenente bolle; il trasduttore va tenuto distante 2 cm dalla pelle. Si consiglia l uso di un supporto fisso per evitare che la mano dell operatore venga investita dall ultrasuono riflesso. Questa tecnica è raccomandata nel trattamento di parti molto doloranti o aventi forme irregolari quali: piedi, ginocchia, ecc. A parità di condizioni, l intensità è maggiore rispetto ai trattamenti a massaggio per via della distanza del trasduttore alla parte del corpo del paziente sottoposto al trattamento e per via della dispersione che in acqua subiscono le onde ultrasonore. 6.3 TRATTAMENTI A TESTINA FISSA Per quanto riguarda il trattamento con la testa ultrasonica fissa, la potenza deve essere ridotta per evitare che, in conseguenza al prodursi del fenomeno di cavitazione, il passaggio delle onde ultrasonore provochi sensazioni di dolore. Tale fenomeno può essere evitato usando appunto il trattamento in emissione pulsata che consente di irradiare la stessa area con la stessa potenza senza dare origine ad un eccessivo aumento del calore nella zona trattata. Nei primi trattamenti, si dovrebbe utilizzare una potenza bassa e aumentare la potenza molto lentamente. Nelle successive sedute, ci si dovrà comportare opportunamente, in relazione alla presenza o meno di reazione da parte del paziente. I trattamenti fissi sono nella stragrande maggioranza dei casi effettuati con l obiettivo di evitare di tenere impegnato il terapista, ma molto spesso l efficacia terapeutica di questa modalità di trattamento è inferiore a quella che normalmente, a parità di condizioni, si pratica con il massaggio manuale. Vi sono però casi e patologie, tipo il trattamento delle pseudoartrosi ed i ritardi di consolidamento, delle fratture, in cui l esatta localizzazione della patologia, i tempi di applicazione e l obiettivo terapeutico suggeriscono il trattamento statico. 6.4 DOSAGGIO Potenze basse sotto i 0.3 W/cm 2 sono raramente utilizzate e solo in casi di trattamento diretto. Potenze di medio livello, fra 0.3 e 1.5 W/cm 2 sono utilizzate per malattie superficiali in cui la distanza fra tessuto e trasduttore sia meno di 3 cm e in caso di patologie in stadio acuto. Alti valori di potenza compresi fra 1.6 e 3.0 W/cm 2 sono impiegati nel trattamento di zone corporee poste in profondità in cui la distanza dal trasduttore sia superiore a 3 cm. In caso di emissione continua è consigliabile utilizzare una potenza inferiore a 1.5 W/cm 2. Le patologie in stadi subacuti vengono trattate di solito con potenze comprese fra 1.2 e 2.0 W/cm 2, mentre quelle croniche e non acute con potenze comprese fra 2.0 e 3.0 W/cm TEMPI DI TRATTAMENTO Il tempo del trattamento è strettamente correlato alla superficie corporea da trattare e all area del trasduttore ultrasonico utilizzato. Più ampia è l area da trattare, più lungo sarà il tempo di trattamento. Di solito è consigliabile trattare aree corporee comprese tra i 30 ed 50 cmq. Nelle articolazioni e/o nella parti particolarmente voluminose come l anca e la spalla i campi di trattamento dovrebbero suddivisi, anche per via dell interposizione dell osso che limita il trattamento su tutta la struttura in una sola volta. 6.6 PREPARAZIONE DEL PAZIENTE Allo scopo di ottenere dei buoni risultati, è importante che la temperatura della stanza dove si esegue il trattamento sia gradevole in modo da non causare tremori muscolari nel paziente; inoltre quest ultimo dovrebbe

17 PATOLOGIE TRATTATE CON ULTRASUONOTERAPIA Articolazioni Sistema nervoso Addominali Colonna Dermatologia Stomatologia ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ 17 Ginecologia Otorinolaringoiatria Pediatria essere posto nella posizione per lui più comoda in modo che i suoi muscoli siano rilassati. È buona norma che il medico e/o l operatore sanitario informi il paziente circa le sensazioni che presumibilmente avvertirà durante il trattamento e farsi riferire dal paziente stesso eventuali cambiamenti nelle sensazioni provate durante la terapia. 7.0 INDICAZIONI PRATICHE Il trattamento ultrasonico si è dimostrato efficiente in molte patologie quali quelle di seguito elencate. 7.1 AFFEZIONI TORACICHE La terapia ultrasonica si è dimostrata vantaggiosa sia nel trattamento delle bronchiti con dispnea, sia in quello delle bronchiettasie. Soprattutto queste ultime affezioni trovano notevole giovamento dall azione vibrante del fascio ultrasonico: l espettorazione viene notevolmente accresciuta ed il miglioramento soggettivo appare in molti casi assai rilevante. Anche l asma bronchiale può essere beneficamente influenzata dalla terapia ultrasonica. 7.2 SISTEMA NERVOSO Le nevralgie costituiscono, senza dubbio, un indicazione preminente della terapia ultrasonica. Le cervicobrachialgie rispondono favorevolmente al trattamento eseguito in corrispondenza della colonna cervicale e delle zone di iperestesia. Un blando trattamento ultrasonico eseguito in corrispondenza della colonna dorsale e zona sternoombelicale si dimostra spesso utile nelle nevralgie del plesso solare. La nevralgia sciatica rappresenta un quadro morboso suscettibile di grandi miglioramenti per effetto del trattamento ultrasonico. Anche le nevralgie del trigemino possono ottenere risultati efficaci. 7.3 AFFEZIONI DELLA COLONNA In molte affezioni della colonna il ricorso al trattamento ultrasonico si rivela particolarmente efficace. Il trattamento ultrasonico delle affezioni della colonna richiede generalmente un buon numero di applicazioni. Spesso il trattamento ultrasonico praticato sulla colonna vertebrale nelle prime sedute determina una riacutizzazione della sintomatologia dolorosa. La possibilità di tale riacutizzazione rende consigliabile iniziare con dosi non troppo elevate. Il trattamento ultrasonico della spondilite anchilosante arreca tanto più evidenti benefici quanto più precoce è il suo inizio. L ultrasuonoterapia, oltre ad esplicare un buon effetto antalgico, può considerarsi tra i trattamenti elettivi di questa affezione a causa della sua azione antiflogistica, fibrolitica, decontratturante e stimolante dei processi metabolici e circola-

18 ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ 18 tori. La spondilite deformante, nelle sue varie localizzazioni, è responsabile di manifestazioni varie: radicologie, parestesie, ipotrofie, limitazioni funzionali articolari. Il trattamento ultrasonico di queste forme trova giustificazione ed indicazione per l azione antalgica ed antispastica del mezzo fisico utilizzato, senza possibili effetti dannosi. Anche le cifosi, le scoliosi e le cifoscoliosi trovano beneficio dalla terapia ultrasonica insieme con la pratica fisiokineterapica. 7.4 AFFEZIONI DELLE ARTICOLAZIONI L ultrasuono-terapia si dimostra particolarmente efficace nel trattamento della coxoartrosi. La coxoartrosi anchilosante viene efficacemente trattata grazie all azione decontratturante della terapia ultrasonica. Così come la gonoartrosi per il cui trattamento conviene spesso affiancare all azione antiflogistica ed antispastica delle vibrazioni ultrasoniche la sicura azione endotermica delle onde corte e quella biostimolante dei raggi ultravioletti; il trattamento deve essere praticato congiuntamente sull articolazione interessata e sulle radici nervose. Nel morbo di Duplay il trattamento consiste nell applicazione di U.S. in corrispondenza delle radici nervose. Conviene anche praticare trattamenti a piccole dosi in corrispondenza dei territori del sovraspinato, infraspinato e deltoide. Talvolta si può anche osservare dopo il trattamento la scomparsa delle calcificazioni periarticolari scapolo-omerali. La terapia ultrasonica dell epicondilite viene anch essa trattata con benefici insieme con infiltrazioni locali cortisoniche. 7.5 TERAPIA DEI RITARDI DI CONSOLIDAZIONE E PSEUDOARTROSI La possibilità di stimolare e accelerare artificialmente la guarigione di una frattura ha sempre rappresentato l aspirazione di ogni traumatologo. Il primo passo importante fu la dimostrazione da parte di ricercatori giapponesi e statunitensi del fenomeno piezoelettrico dell osso, secondo cui quando un segmento scheletrico è sottoposto a carico o a deformazione, si assiste ad una ridistribuzione delle cariche elettriche tale che le cariche positive si dispongono lungo la superficie convessa e quelle negative lungo la concava. Studi recenti attribuiscono la generazione della differenza di potenziale tra le due superfici alla deformazione delle macromacolecole organiche di collagene ed al movimento di ioni normalmente presenti nei liquidi intesrtiziali. Si è inoltre notato che le aree elettropositive sono sede di processi di riassorbimento osseo e quelle elettronegative di deposizione. Noti sono gli usi e l efficacia dei campi magnetici pulsanti nella stimolazione del callo osseo nei casi di fratture e soprattutto di pseudoartrosi e ritardi di consolidamento, nel ridurre significativamente i tempi di guarigione. Da qualche anno a questa parte, grazie in particolare ad un attento e significativo studio svoltosi in America, nel corso del quale in tre anni sono stati trattati ben pazienti affetti da fratture, pseudoartrosi e ritardi di consolidamento osseo, si usano efficacemente gli ultrasuoni della frequenza di 1 MHz, con potenze contenute e tempi di esposizione dell ordine dei min. La trasmissione di ultrasuoni sul tessuto osseo (sulla parte del tessuto osseo affetta dalla patologia) provoca una tensione indotta responsabile a sua volta di azione diretta sulla membrana cellulare e sul sistema vasale; lo stimolo alla consolidazione avviene mediante accelerazione e/o ripresa di tutte le fasi del processo di calcificazione (invasione vascolare, mineralizzazione, rimodellamento). I risultati dello studio sono molto confortati e mettono in evidenza che in 9 casi su dieci si è avuta una diminuzione dei tempi di guarigione normalmente ottenuti senza l ausilio di ultrasuoni dell ordine di 1/3 (da 176 gg a 120 gg). 7.6 GINECOLOGIA Varie affezioni vengono beneficamente trattate mediante terapia ultrasonica: annessiti croniche, metriti, dismenorree, cistalgie e spasmi vescicali che assai spesso si accompagnano alle affezioni ginecologiche, ascessi mammari. Nelle mastiti iperfollicoliniche la terapia ultrasonica portata sui noduli dolorosi reca sollievo alla paziente riducendo il turgore mammario ed alleviando il senso di peso addominale e la cefalea.

19 7.7 PEDIATRIA In questo campo, è necessario l impiego di trasduttori di dimensioni più piccole rispetto a quelli normalmente usati per gli adulti. Tra le affezioni che trovano favorevoli effetti grazie al trattamento U.S. si annoverano: l enuresi, che viene trattata con applicazioni in sede sacrale e perineale e le fistole da osteomielite di cui l ultrasuonoterapia influenza favorevolmente il decorso. 7.8 DERMATOLOGIA Le ulcere varicose costituiscono una sicura indicazione della terapia ultrasonica sia praticata a massaggio diretto sia perifericamente alla lesione, sia mediante applicazione subacquea. Il trattamento dei foruncoli ed antraci può portare a completa guarigione se iniziato tempestivamente. L ultrasuono è una cura efficace anche per il trattamento del morbo di Dupuytren. Anche le idroadeniti dell ascella costituiscono una possibile indicazione della terapia ultrasonica. nasale, consentendo un drenaggio spontaneo. Nei casi cronici si osserva un progressivo scarico nasale seguito da una costante attenuazione dei sintomi. 8.0 CONTROINDICAZIONI Per ragioni di sicurezza, trattamenti su aree del corpo limitrofe a gli occhi, cuore, pacemaker, utero in stato di gravidanza o durante le mestruazioni, ovaie, dischi epifisari e testicoli devono essere evitati. Sono inoltre controindicati trattamneti locali di zone caratterizzate da tumori, tromboflebiti, varici ed infiammazioni settiche. Fenomeni post-traumatici possono essere trattati solo ore dal trauma. ULTRASUONOTERAPIA A 1,2 E 3MHZ STOMATOLOGIA L ultrasuonoterapia presenta favorevoli effetti sulle seguenti patologie: trisma doloroso da disodontiasi, processi paradentici specialmente in fase acuta, gengiviti, stomatiti, piorrea alveolare. Il micromassaggio prodotto dalle onde ultrasonore genera un costante rassodamento del paradenzio con iperemia attiva delle zone gengivali con riduzione e scomparsa delle tasche purulente e restringimento dell alveolo dentario. Le dosi più frequentemente indicate si aggirano intorno agli W/cm 2, sedute di 6-10 minuti, massaggiando la guancia a bocca piena di una leggera soluzione medicamentosa antisettica nella zona corrispondente alla gengiva malata OTORINOLARINGOIATRIA Il trattamento delle sinusiti mascellari e frontali si pratica con il metodo diretto, a massaggio, usando apposite sostanze che facciano da mezzo veicolante. L applicazione deve essere praticata con piccole dosi in corrispondenza del seno mascellare e con dosi ancor più ridotte in corrispondenza del seno frontale. nei casi acuti si provoca rapidamente la decongestione della mucosa

Campi magnetici. in terapia fisica

Campi magnetici. in terapia fisica Campi magnetici in terapia fisica I Campi Magnetici Pulsanti propriamente detti (cioè i CMP dotati di opportune ed efficaci caratteristiche in termini di dose, frequenza, modalità di emissione, modalità

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

Principi fisici e pratici dell ecografia

Principi fisici e pratici dell ecografia Principi fisici e pratici dell ecografia L'ecografia è una metodica che permette di ottenere immagini degli organi interni del corpo umano utilizzando onde ultrasonore ad alta frequenza per mezzo di sonde

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Cap 12 12 -- Misure di vi braz di vi ioni

Cap 12 12 -- Misure di vi braz di vi ioni Cap 12 - Misure di vibrazioni Le vibrazioni sono poi da sempre uno strumento di diagnostica di macchine e sistemi meccanici 1 Le direttive CEE 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE, obbliga tutti

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Ogni seduta deve essere iniziata con particolare cautela, onde saggiare la reattività del soggetto ed evitare

Dettagli

2.5.3 PROVA ULTRASONICA PROVA ULTRASONICA

2.5.3 PROVA ULTRASONICA PROVA ULTRASONICA Pag. 1 di 1 PROVA ULTRASONICA 1. Descrizione e scopo della prova. Le cosiddette prove ad ultrasuoni di "trasparenza" si eseguono nell'ambito dei controlli non distruttivi per la determinazione delle caratteristiche

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz

www.fisiokinesiterapia.biz www.fisiokinesiterapia.biz LABORATORIO DI FISICA MEDICA : LA TELETERMOGRAFIA DIGITALE Sommario La Termografia L Imaging Termico Misure di Temperatura Propagazione del Calore Radiazione da Corpo Nero Sensori

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy

Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy Horizontal Therapy. Terapia di recente acquisizione nell ambito dell elettroterapia, brevettata dalla casa produttrice Hako-Med a partire da

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG 27/4/2006 Cuore come dipolo elettrico Il cuore considerato come un generatore elettrico complesso, in cui sono presenti

Dettagli

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari.

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari. Spettrofotometria. Con questo termine si intende l utilizzo della luce nella misura delle concentrazioni chimiche. Per affrontare questo argomento dovremo conoscere: Natura e proprietà della luce. Cosa

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono

Dettagli

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo

Dettagli

Trattamenti al viso con il laser

Trattamenti al viso con il laser Trattamenti al viso con il laser Il laser skin resurfacing, conosciuto anche come Peeling col laser, è una tecnica effettiva di ringiovanimento che ha dei risultati duraturi. Col tempo, fattori quali l

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

Si classifica come una grandezza intensiva

Si classifica come una grandezza intensiva CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.

Dettagli

Temperatura e Calore

Temperatura e Calore Temperatura e Calore La materia è un sistema fisico a molti corpi Gran numero di molecole (N A =6,02 10 23 ) interagenti tra loro Descrizione mediante grandezze macroscopiche (valori medi su un gran numero

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG)

Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG) 004 Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG) Lezione n. Che cos è un interruttore? L interruttore è un dispositivo meccanico che chiude un contatto elettrico (fig.).

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico.

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. Energia potenziale elettrica e potenziale 0. Premessa In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. 1. La forza elettrostatica è conservativa Una o più cariche ferme

Dettagli

4 La Polarizzazione della Luce

4 La Polarizzazione della Luce 4 La Polarizzazione della Luce Per comprendere il fenomeno della polarizzazione è necessario tenere conto del fatto che il campo elettromagnetico, la cui variazione nel tempo e nello spazio provoca le

Dettagli

PRINCIPI DI TRASDUZIONE

PRINCIPI DI TRASDUZIONE PRINCIPI DI TRASDUZIONE Passiva Trasduzione resistiva Trasduzione capacitiva Trasduzione induttiva Attiva Trasduzione fotovoltaica Trasduzione piezoelettrica Trasduzione elettromagnetica Trasduzione fotoconduttiva

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

MASSAGGIO MIOFASCIALE

MASSAGGIO MIOFASCIALE MASSAGGIO MIOFASCIALE Tale massaggio viene utilizzato sia a scopo preventivo, che per il trattamento delle rigidità e delle contratture della muscolatura. Questa tecnica agisce sulla fascia (tessuto connettivale

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

HR TeK. Apparecchiatura terapeutica per la trasmissione energetica endotermica

HR TeK. Apparecchiatura terapeutica per la trasmissione energetica endotermica HR TeK Apparecchiatura terapeutica per la trasmissione energetica endotermica 02 Cos è la diatermia? L endodiatermia capacitiva e resistiva è una terapia endogena che si realizza attraverso il richiamo

Dettagli

Definizione. La terra. Folgorazione. Rischi elettrico. Effetti. Tipi di corrente elettrica. Cavi. Adempimenti Primo Soccorso

Definizione. La terra. Folgorazione. Rischi elettrico. Effetti. Tipi di corrente elettrica. Cavi. Adempimenti Primo Soccorso 1 Tipi di corrente elettrica Rischi elettrico Definizione Cavi La terra Folgorazione Effetti Adempimenti Primo Soccorso 2 Possiamo paragonare la corrente elettrica ad una cascata e l energia trasferita

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,

Dettagli

Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni

Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni ELETTROSMOG Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, quali quelle prodotte

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che

Dettagli

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campo Elettrico: si definisce campo elettrico il fenomeno fisico che conferisce

Dettagli

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campo Elettrico: si definisce campo elettrico il fenomeno fisico che conferisce

Dettagli

www.mondialrelax.it - info@mondialrelax.it - Numero Verde : 800-911914

www.mondialrelax.it - info@mondialrelax.it - Numero Verde : 800-911914 La magnetoterapia è una forma di fisioterapia che utilizza il magnetismo terrestre, risorsa presente in natura necessario per tutte le forme di vita. La magnetoterapia può essere di bassa e alta frequenza

Dettagli

Temperatura e Calore

Temperatura e Calore Temperatura e Calore 1 Temperatura e Calore Stati di Aggregazione Temperatura Scale Termometriche Dilatazione Termica Il Calore L Equilibrio Termico La Propagazione del Calore I Passaggi di Stato 2 Gli

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

Matematica generale CTF

Matematica generale CTF Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione

Dettagli

Termologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti

Termologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Termologia Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Trasmissione del calore Legge di Wien Legge di Stefan-Boltzmann Gas

Dettagli

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico Machinery Division Manuale per la stampa a trasferimento termico Manuale per la stampa a trasferimento termico STAMPA A TRASFERIMENTO TERMICO.....4 Principio di funzionamento.4 SRUTTURA INTERNA...5 Testina

Dettagli

Utilizzo professionale

Utilizzo professionale Utilizzo professionale Protocollo di utilizzo Professionale Young Young Generation è la linea Smart dedicata alla fotobiomodulazione. La fotobiomodulazione è un trattamento usato da anni in ambito medico

Dettagli

D NE N E E E DI D SPA

D NE N E E E DI D SPA S.C. Recupero e Rieducazione Funzionale Ospedaliera Aziendale S.S. Polo Riabilitativo Levante Dr.ssa Monica Santangelo Genova 27 Novembre 2014 LE PATOLOGIE MUSCOLO- TENDINEE DI SPALLA NELLO SPORT La terapia

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

L ultrasuono terapia sfrutta il fenomeno delle vibrazioni acustiche meccaniche a scopo terapeutico. La produzione degli ultrasuoni si ottiene

L ultrasuono terapia sfrutta il fenomeno delle vibrazioni acustiche meccaniche a scopo terapeutico. La produzione degli ultrasuoni si ottiene L ultrasuono terapia sfrutta il fenomeno delle vibrazioni acustiche meccaniche a scopo terapeutico. La produzione degli ultrasuoni si ottiene sfruttando l effetto piezoelettrico inverso. L effetto piezoelettrico

Dettagli

quale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un

quale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un CLASSE Seconda DISCIPLINA Fisica ORE SETTIMANALI 3 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO Test a risposta multipla MODULO U.D Conoscenze Abilità Competenze Enunciato del primo principio della Calcolare l accelerazione

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI. Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse:

RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI. Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse: RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse: -Fluenza di particelle -Fluenza di energia -Informazioni

Dettagli

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso

Dettagli

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3. LE FOCALI DEL C8 Di Giovanni Falcicchia Settembre 2010 Premessa (a cura del Telescope Doctor). Il Celestron C8 è uno Schmidt-Cassegrain, ovvero un telescopio composto da uno specchio primario concavo sferico

Dettagli

RADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI

RADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI Le radiazioni ionizzanti sono quelle onde elettromagnetiche in grado di produrre coppie di ioni al loro passaggio nella materia (raggi X, raggi gamma, raggi corpuscolari). Le radiazioni non

Dettagli

GUIDA ALLE SOLUZIONI

GUIDA ALLE SOLUZIONI Come posizionare una antenna indoor attiva o passiva per una ricezione ottimale? Come verificare in una stanza se il segnale digitale è presente? Perché effettuando la scansione con l antenna indoor non

Dettagli

SCIENZE INTEGRATE FISICA

SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSE DISCIPLINA ORE SETTIMANALI TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO MODULO 1: Il moto e l energia I concetti di sistema di riferimento e le grandezze cinematiche. I diversi tipi di rappresentazione del

Dettagli

Corrente elettrica. Esempio LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA. Cos è la corrente elettrica? Definizione di intensità di corrente elettrica

Corrente elettrica. Esempio LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA. Cos è la corrente elettrica? Definizione di intensità di corrente elettrica Corrente elettrica LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA Cos è la corrente elettrica? La corrente elettrica è un flusso di elettroni che si spostano dentro un conduttore dal polo negativo verso il polo positivo

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

QUESTO E IL NOSTRO CUORE QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE

PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE La trasmissione del calore può avvenire attraverso tre meccanismi: - Conduzione; - Convezione; - Irraggiamento; Nella conduzione la trasmissione del calore è riconducibile

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico

Dettagli

Impiego degli. ultrasuoni. in terapia fisica

Impiego degli. ultrasuoni. in terapia fisica Impiego degli ultrasuoni in terapia fisica Gli ultrasuoni sono il risultato della trasmissione di vibrazioni meccaniche attraverso il mezzo. Queste vibrazioni non sono casuali, come quelle termiche, ma

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al

Dettagli

estetica PEFS... Meglio conosciuta come cellulite.

estetica PEFS... Meglio conosciuta come cellulite. estetica My special Special Care care PEFS... Meglio conosciuta come cellulite. La PEFS Panniculopatia - Edemato - Fibro - Sclerotica Numerose ricerche scientifiche compiute con l ausilio di biopsie del

Dettagli

ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI

ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI Sistemi biologici: soggetti a complessi processi di trasformazione e scambio di energia; I sistemi biologici sono costituiti perlopiù da quattro elementi: H,

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare.

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare. TECNICHE LITOGRAFICHE La litografia è un processo basilare nella realizzazione di circuiti integrati,esso consiste nel depositare un materiale detto resist sul wafer da processare che una volta esposto

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 7 -

Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Campionamento La codifica dei suoni si basa sulla codifica delle onde che li producono, a sua volta basata su una procedura chiamata campionamento.! Il campionamento

Dettagli

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale...

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... IMMAGINI Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... 9 Immagini - 1/11 Ottica geometrica È la branca dell ottica che

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm posto in un tubo Campione sciolto in un solvente (deuterato) e di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm o spettrometro NMR è formato da alcuni mponenti fondamentali: un magnete,

Dettagli