ANTICIPARE IL FUTURO le nostre tre abolizioni

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1 ANTICIPARE IL FUTURO le nostre tre abolizioni

2 «Mentre tutti parlano di abolire una legge, un pezzo di riforma, o una tassa magari appena approvate, noi vogliamo abolire i simboli di un mondo, e di un modo di vivere, che appartengono al passato. Vogliamo disegnare il nostro futuro, affrontando le grandi sfide che abbiamo davanti, e farlo in chiave europea. Perché nessuna delle soluzioni di cui le future generazioni hanno bisogno incluse le abolizioni che stiamo proponendo sono attuabili o avranno comunque piena efficacia se affrontate solo da un piccolo Stato europeo. Alessandro Fusacchia»

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4 Abolire la carta nella pubblica amministrazione. Di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione si parla ormai da anni. E tuttavia, nonostante alcuni passi avanti, pensiamo ancora che significhi scansionare i documenti mentre lasciamo i processi inalterati. Siamo ancora a poche buone prassi, che faticano a diffondersi in assenza di un cambio di paradigma generale. La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione non è trasformazione di processi cartacei con strumenti diversi, ma una vera e propria riforma culturale. Deve essere ciò che consente di ridisegnare radicalmente i meccanismi di funzionamento dentro la singola amministrazione, e tra amministrazioni diverse, partendo dai cittadini e dal modo ormai istantaneo in cui questi ultimi nel loro vissuto quotidiano comunicano, fanno acquisti e in generale partecipano alla vita della società. L abolizione completa della carta dentro la Pubblica Amministrazione farebbe del digitale non il modo più veloce per trasmettere un documento, ma l ambiente dove l analisi dei bisogni, la capacità immediata di fornire una risposta, la facilità nelle interazioni e la trasparenza diventano la nuova regola. 3 Dati L uso della carta nella PA costa ogni anno 3,2 miliardi di euro ai contribuenti e 9,6 milioni di tonnellate di CO2 all ambiente. La CO2 emessa equivale a circa un quinto di tutte le emissioni annuali delle automobili in Italia (55 milioni di tonnellate). Sono il 12% gli italiani che, nel 2016, hanno dichiarato di aver inviato nei precedenti 12 mesi documenti pubblici tramite internet. Si tratta di una percentuale pari ad appena un terzo della media dei Paesi OCSE. È il 49% in Francia, il 32% in Spagna, il 34% nel Regno Unito, e il 17% in Germania.

5 Percentuale dei pagamenti (valore delle transazioni) effettuati tramite contante Fonte: Banca Centrale Europea 27% 33% 49% 32% 28% 30% 55% 31% 54% 62% 52% 67% 68% 66% < 30% 68% 68% > 30% e < 45% > 45% e < 60% 74% 75% 72% > 60%

6 Abolire il contante. Alcuni Paesi, come la Svezia e la Danimarca, hanno già annunciato l intenzione di abolire gradualmente il contante, evidenziandone anche i vantaggi ottenibili in termini di minori costi (niente più spese per la gestione del contante e costi per le transazioni digitali progressivamente più bassi) e lotta alle attività fraudolente e criminali. Benefici che sarebbero ancora maggiori per un Paese come l Italia. Le politiche e gli strumenti fin qui adottati per rendere tracciabili i pagamenti si sono limitati ad obblighi, divieti e sanzioni per determinate categorie di imprese ed esercenti, ma non è con la coercizione che si riesce a promuovere una modifica di comportamenti che è soprattutto culturale. Bisogna mettere in campo incentivi forti (ad esempio sconti sull IVA o detrazioni fiscali) che spingano gli italiani ad abbandonare il contante fino alla sua completa abolizione, da promuovere in sede europea. Abolire il contante vuol dire aiutare l Italia e l Europa a sfruttare al massimo le potenzialità offerte dell applicazione del digitale all industria del commercio e ai mercati finanziari. 5 Dati Solo 1200 operazioni vengono effettuate in media ogni anno con ciascuno dei POS installati in Italia. Meno di quattro al giorno. Si tratta di uno dei tassi di utilizzo più bassi d Europa, contribuendo all alto costo di gestione da parte degli esercenti. Sono nei Paesi Bassi, 9700 in Irlanda, 6800 nel Regno Unito, 6200 in Francia e 3000 in Germania. Nonostante i miglioramenti degli ultimi anni, la crescita annua delle transazioni tramite carte di pagamento è stata ancora in Italia leggermente inferiore alla media europea, allargando ulteriormente il gap con gli altri Paesi.

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8 Abolire la plastica. Da qualche mese la Cina ha vietato l importazione di rifiuti destinati al riciclo, inclusa la plastica, gettando di fatto nel caos il sistema di gestione dei rifiuti di mezzo mondo, dall Europa al Nord America, dal Giappone all Australia. Un emergenza che deve innanzitutto ricordarci che riciclare non basta, e che la sfida da vincere è quella della produzione dei rifiuti. A partire dalla plastica. Serve un piano serio e credibile, e dunque europeo, che incentivi l eliminazione della plastica ogni volta che questo sia possibile, premi il suo riutilizzo, penalizzi il suo uso primario. Questo piano va accompagnato da un obiettivo vincolante del 50% di riduzione dei rifiuti prodotti in un anno entro il 2020, dal sostegno alle tecnologie che consentono la conversione della plastica in energia, e dallo sviluppo di materiali più sostenibili e di cicli e modalità d uso della plastica basati sulla circolarità. Abolire la plastica significa anche posizionarsi all avanguardia nello sviluppo delle tecnologie verdi e dei nuovi posti di lavoro che esse genereranno. 7 Dati Uno studio del 2017 delle Università della California e della Georgia ha stimato che dal 1950 ad oggi sono stati prodotti 9 miliardi di tonnellate di plastica. Di questi, 7 non sono più in uso, ma solo il 9% è stato riciclato e il 12% incenerito. Il resto è stato accumulato nelle discariche o, peggio, abbandonato in mare o a terra. Ci sono almeno cinque grandi cumuli di plastica galleggiante che fluttuano negli oceani. Si stima che il più grande di essi, nel Pacifico, abbia un estensione pari a due volte e mezzo l Italia. Secondo alcuni studiosi molto di più. Ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare in tutto il mondo.

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