PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
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1 Citta di Alba Ripartizione Opere Pubbliche Settore Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE SCENARIO RISCHIO INONDAZIONE TORRENTE SENO D ELVIO
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3 RISCHIO INONDAZIONE TORRENTE SENO D ELVIO Scenario e Gestione del Rischio 1.SCENARIO DEL RISCHIO- DESCRIZIONE 1.1 Premesse 2 2. POPOLAZIONE : INFORMAZIONE, ALLERTAMENTO ED EVACUAZIONE 2.1 informazione allertamento evacuazione istruzioni per le zone di evacuazione 4 3. ELEMENTI ESPOSTI Punti critici Attività produttive e collettive Infrastrutture 5 1
4 1. SCENARIO DEL RISCHIO 1.1 Premesse Lo scenario rischio inondazione del Torrente Seno d Elvio è stato elaborato tenendo conto della Carta di sintesi della pericolosità geomorfologia e dell idoneità all utilizzazione urbanistica, allegata al Nuovo Piano Regolatore Generale comunale,, della Variante al P.R.G. di adeguamento al P.A.I per i torrenti minori, delle opere di minimizzazione del rischio realizzate, della carta della Regione Piemonte: campo di inondazione ed effetti indotti dalla piena del 5-6/11/1994 FIUME TANARO, delle ricostruzioni fatte da alcuni professionisti in seguito all evento del 1994, dalle testimonianze dei residenti nelle zone a rischio in merito agli eventi del novembre 1994 e dal confronto con il primo Piano per la valutazione e la gestione del rischio alluvioni (Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del ) condiviso da Regioni e Autorità di Bacino. Nel caso del torrente Seno D Elvio, le zone a rischio risultano essere piuttosto limitate arealmente. Come per altri torrenti albesi, per le limitate dimensioni del bacino, il torrente in esame può risentire di precipitazioni di forte intensità e di durata limitata (1-6 ore). In presenza di tali fenomeni, anche se segnalati dai bollettini di ARPA Piemonte, difficilmente si avranno i tempi tecnici necessari per gestire la fase di allertamento, passando così direttamente alla gestione dell emergenza. In particolare in relazione alla frequenza dei fenomeni di piogge intense e concentrate temporalmente, l allerta puntuale risulta inattuabile poiché, per la difficoltà di prevedere la localizzazione del fenomeno, si rischierebbero una serie di falsi allarmi che avrebbero come conseguenza l abbassamento della soglia di attenzione dei cittadini. Cartografia di riferimento carta scenario rischio dissesti 2
5 2. POPOLAZIONE : INFORMAZIONE, ALLERTAMENTO ED EVACUAZIONE 2.1 INFORMAZIONE Preventivamente, le persone che risiedono o lavorano nelle aree di pericolosità soggette al rischio di inondazione saranno informate, tramite opuscoli e incontri pubblici, su: la natura del rischio e le possibili conseguenze sulla popolazione e sul territorio; le modalità di allarme e di comunicazione e diffusione di messaggi, in caso di emergenza, da parte della Protezione Civile; le azioni ed il comportamento da tenere in caso di emergenza; le procedure di evacuazione e di intervento previste dal Piano Comunale 2.2 ALLERTAMENTO All approssimarsi di una situazione di emergenza che richieda, anche solo in via precauzionale, l allertamento delle aree soggette ad esondazione, i cittadini ivi residenti verranno avvisati tramite i seguenti canali: 1) diffusione di messaggi tramite altoparlanti su automezzi della Polizia Municipale; 2) diffusione di messaggi sulle frequenze 103,400 e 104,600 Mhz di Radio Alba; 3) Se il tempo a disposizione e sufficiente la popolazione verrà allertata direttamente casa per casa Le informazioni così fornite comprenderanno: la situazione in atto e i rischi di evoluzione negativa; i comportamenti concreti da tenere e quelli da evitare; gli indirizzi delle aree di accoglienza e le modalità con le quali recarvisi in caso di ordine di evacuazione. 2.3 EVACUAZIONE Quando verrà diffuso l eventuale allarme per l evacuazione, a tutta la popolazione evacuata dalle aree a rischio verrà chiesto di radunarsi presso un centro di accoglienza o, se a piedi, presso un area di attesa, per essere da qui successivamente trasportata presso le diverse strutture di ricettività disponibili, situate in area sicura. Se impossibilitati a muoversi autonomamente ci si dovrà rivolgere al numero telefonico che verrà comunicato al momento dell allertamento. Le aree di accoglienza sono aree adibite ad ospitare le persone evacuate per periodi di tempo brevi, da poche ore a qualche giorno, in attesa del rientro nelle proprie abitazioni in caso di cessato allarme o di avere sistemazioni più confortevoli in caso si verifichi l evento calamitoso e le abitazioni delle aree a rischio siano inagibili. 3
6 Gli evacuati possono essere ospitati in zone sicure della città da amici e parenti, o, nel caso di evacuazione dei piani terra, possono essere accolti da vicini dei piani superiori: in ogni caso devono comunicare al momento dell allertamento o telefonicamente al numero che sarà reso disponibile, la sistemazione scelta. Tutti gli evacuati dovranno avere con se quanto segue: -documenti -medicinali per terapie in corso 2.4 ISTRUZIONI PER LE ZONE DI EVACUAZIONE Viene di seguito elencata la popolazione residente nelle zone a potenziale rischio. LOCALITA' E NUMERI N. PERSONE CIVICI S. Rocco Seno d Elvio civ TOTALE 8 le persone evacuate che hanno la possibilità di usufruire di sistemazione alternativa propria dovranno informare la sala operativa comunale al numero telefonico che sarà comunicato al momento dell allertamento I residenti da evacuare che in quel momento non avranno a disposizione un automezzo proprio e che per problemi vari non possono raggiungere a piedi l area di accoglienza dovranno telefonare al numero telefonico che verrà comunicato al momento dell allertamento 4
7 3. ELEMENTI ESPOSTI 3.1 PUNTI CRITICI dalla confluenza con il Tanaro verso monte: UBICAZIONE DANNI 1 confluenza rio C.na Monsale in Seno erosione d'elvio 2 rio presso C.na Argantino sezione inadeguata 3 torrenti in prossimità delle strade presso SX erosione sponda C.na Frati 4 ponte su torrente presso C.na Mansone SX sezione insufficiente erosione sponda 5 S. Rocco dissesti alla confluenza con torrenti 6 Torrenti Seno d'elvio in prossimità C.na Massaria DX erosione sponda destra 7 Torrenti tra C.na Massaria e Loc. erosione in entrambe le Camairana sponde 8 Loc. Camairana alle confluenza con rio erosione ponte 9 Torrente in prossimità Loc. Camairana franamento sponda SX 10 A monte di loc. Camairana erosione di fondo a valle del guado in calcestruzzo 3.2 ATTIVITA' E STRUTTURE COLLETTIVE Sono di seguito elencate le attività produttive e le strutture collettive situate in aree a potenziale rischio di esondazione. ATTIVITA INDIRIZZO NUMERI TELEFONICI Osteria Italia S. Rocco Seno d Elvio INFRASTRUTTURE Si riportano di seguito le infrastrutture potenzialmente a rischio (La numerazione è riferita alla relativa cartografia tematica) S1) Ponte su rio Loc. Camairana S2) Ponte su rio Loc. San Rocco Seno d Elvio S3) Ponte su rio Boatto Loc. San Rocco Seno d Elvio S4) Ponte in c.a. Loc. San Rocco Seno d Elvio S5) Depuratore fognatura Loc. San Rocco Seno d Elvio S6) Ponte su rio Basso Loc. San Rocco Seno d Elvio S7) Ponte su rio Basso Loc. San Rocco Seno d Elvio S8) Ponte Loc. Riverisco S9) Ponte ad arco Loc. Pertinace 5
PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
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