MODULAR SAFETY INTEGRATED CONTROLLER

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1 (Original instructions) MODULAR SAFETY INTEGRATED CONTROLLER Installazione e uso /07/2019 Rev.36

2 MODULAR SAFETY INTEGRATED CONTROLLER INDICE INTRODUZIONE... 7 Contenuto di questo manuale... 7 Importanti avvertenze sulla sicurezza... 7 Indice delle abbreviazioni e dei simboli... 8 Elenco delle Normative applicabili... 8 DESCRIZIONE GENERALE... 9 COMPOSIZIONE DEL PRODOTTO INSTALLAZIONE Fissaggio meccanico Calcolo della distanza di sicurezza di un ESPE connesso a MOSAIC Collegamenti elettrici Avvertenze sui cavi di collegamento Modulo master M Modulo master M1S Ingresso USB Mosaic Configuration Memory (MCM) Funzione CARICAMENTO MULTIPLO Funzione RESTORE Modulo MI8O Modulo MI8O Modulo MI Modulo MI12T Modulo MI Modulo MO Modulo MO Modulo MO4L Modulo MR Modulo MR Moduli MV0 - MV1 - MV Collegamenti ENCODER CON CONNETTORE RJ45 (MV1, MV2) Modulo MOR Modulo MOR4S Modulo MOS Modulo MOS Modulo MO4LHCS Modulo MA Collegamenti Sensori analogici Esempio di collegamento di Mosaic al comando di azionamento macchina CHECKLIST DOPO L'INSTALLAZIONE DIAGRAMMA DI FUNZIONAMENTO DESCRIZIONE DEI SEGNALI INGRESSI MASTER ENABLE NODE SEL INGRESSO PROXIMITY PER CONTROLLORE DI VELOCITÀ MV Configurazione Con Proximity Interallacciati (Figura 6) RESTART_FBK USCITE OUT STATUS /07/2019 Rev.36

3 OUT TEST OSSD (moduli M1, MI8O2, MO2, MO4) OSSD (moduli M1S, MI8O4, MO4L) OSSD (MO4LHCS8) CONFIGURAZIONE USCITE OSSD RELÉ DI SICUREZZA (moduli MR2, MR4, MOR4, MOR4S8) Caratteristiche del circuito di uscita Schema interno contatti dei moduli MR2/MR Esempio di connessione del modulo MR2 alle uscite statiche OSSD di un modulo M Diagramma di funzionamento del circuito di uscita collegato al modulo MR2/MR CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA Parametri di sicurezza del sistema Dati generali Contenitore Modulo M Modulo M1S Modulo MI8O Modulo MI8O Moduli MI8 - MI Modulo M12T Moduli MO2 - MO Modulo MO4L Moduli MOS8 MOS Moduli MR2 - MR Modulo MOR4 MOR4S Modulo MO4LHCS Moduli MV0 - MV1 - MV Modulo MA DIMENSIONI MECCANICHE SEGNALAZIONI Modulo master M1 (Figura 15) Modulo master M1S (Figura 16) Modulo MI8O2 (Figura 17) Modulo MI8O4 (Figura 18) Modulo MI8 (Figura 19) Modulo MI12T8 (Figura 20) Modulo MI16 (Figura 21) Modulo MO2 (Figura 22) Modulo MO4 (Figura 23) Modulo MO4L (Figura 18) Modulo MOR4 (Figura 25) Modulo MOR4S8 (Figura 26) MOS8 (Figura 27) MOS16 (Figura 28) Moduli MV0, MV1, MV2 (Figura 29) Moduli MR2, MR4 (Figura 30) MO4LHCS8 (Figura 31) MA4 (Figura 32) DIAGNOSI GUASTI Modulo master M1 (Figura 33) Modulo master M1S (Figura 34) /07/2019 Rev.36 3

4 Modulo MI8O2 (Figura 35) Modulo MI8O4 (Figura 36) Modulo MI8 (Figura 37) Modulo MI12T8 (Figura 38) Modulo MI16 (Figura 39) Moduli MO2, MO4 (Figura 40) Modulo MO4L (Figura 41) Modulo MOR4 (Figura 42) Modulo MOR4S8 (Figura 43) Modulo MOS8 (Figura 44) Modulo MOS16 (Figura 45) Moduli MV0, MV1, MV2 (Figura 46) MO4LHCS8 (Figura 47) Modulo MA4 (Figura 48) SOFTWARE MOSAIC SAFETY DESIGNER Installazione del software Caratteristiche HARDWARE richieste per il PC da collegare Caratteristiche SOFTWARE richieste per il PC da collegare Come installare MSD Nozioni di base La barra degli strumenti standard La barra degli strumenti testuale Creare un nuovo progetto (configurare il sistema MOSAIC) MODIFICA CONFIGURAZIONE (composizione dei vari moduli) Cambio parametri utente Le barre degli strumenti OGGETTI - OPERATORE - CONFIGURAZIONE Disegno dello schema Utilizzo del tasto destro del mouse Esempio di progetto Validazione del progetto Visualizza risorse allocate Stampa del report Connessione a Mosaic Invio progetto a Mosaic Caricamento di un progetto da Mosaic LOG delle configurazioni Composizione del sistema Disconnessione del sistema MONITOR (Stato degli I/O in tempo reale - testuale) MONITOR (Stato degli I/O in tempo reale - grafico) Protezione con password Password di livello Password di livello Cambio Password TEST del sistema BLOCCHI FUNZIONALI TIPO OGGETTO OGGETTI OUTPUT OSSD (uscite di sicurezza) SINGLE OSSD (uscita di sicurezza) STATUS (uscita di segnalazione) FIELDBUS PROBE RELAY Utilizzo con RESTART: Automatico (A) o Manuale (B) (Categoria 2) OGGETTI INPUT E-STOP (arresto di emergenza) /07/2019 Rev.36

5 E-GATE (dispositivo per ripari mobili) SINGLE E-GATE (dispositivo per ripari mobili) LOCK FEEDBACK ENABLE (chiave di abilitazione) ESPE (barriera optoelettronica / laser scanner di sicurezza) FOOTSWITCH (pedale di sicurezza) MOD-SEL (selettore di sicurezza) PHOTOCELL (fotocellula di sicurezza) TWO-HAND (comando bimanuale) NETWORK_IN SENSOR (sensore) S-MAT (tappeto di sicurezza) SWITCH (interruttore) ENABLING GRIP SWITCH TESTABLE SAFETY DEVICE SOLID STATE DEVICE FIELDBUS INPUT LL0-LL NOTE TITOLO BLOCCHI FUNZIONALI TIPO CONTROLLO VELOCITÀ SPEED CONTROL WINDOW SPEED CONTROL STAND STILL STAND STILL AND SPEED CONTROL BLOCCHI FUNZIONALI TIPO INGRESSO ANALOGICO ANALOG INPUT (4 per ogni modulo analogico) BLOCCHI FUNZIONALI TIPO OPERATORE OPERATORI LOGICI AND NAND NOT OR NOR XOR XNOR LOGICAL MACRO MULTIPLEXER COMPARATORE DIGITALE (M1S) OPERATORI MEMORIE D FLIP FLOP (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S) T FLIP FLOP (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S) SR FLIP FLOP USER RESTART MANUAL (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S compresi gli altri operatori RESTART) USER RESTART MONITORED (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S compresi gli altri operatori RESTART) MACRO RESTART MANUAL (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S compresi gli altri operatori RESTART) MACRO RESTART MONITORED (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S compresi gli altri operatori RESTART) PRE-RESET (M1S) (massimo numero = 32 con M1S compresi gli altri operatori RESTART) OPERATORI GUARD LOCK (massimo numero = 4 con M1, 8 con M1S) GUARD LOCK OPERATORI CONTATORI COUNTER (massimo numero = 16) COUNTER COMPARATOR /07/2019 Rev.36 5

6 OPERATORI TIMER (massimo numero = 32 con M1, 48 con M1S) MONOSTABLE MONOSTABLE_B PASSING MAKE CONTACT DELAY LONG DELAY DELAY COMPARATOR DELAY LINE LONG DELAY LINE CLOCKING LA FUNZIONE DI MUTING OPERATORI MUTING (massimo numero = 4 con M1, 8 con M1S) MUTING OVERRIDE OPERATORI ANALOGICI (solo M1S) Analog Comparator Adder (massimo numero = 16) Equality check (massimo numero = 16) BLOCCHI FUNZIONALI MISCELLANEA SERIAL OUTPUT (massimo numero = 4 con M1, 8 con M1S) NETWORK (massimo numero = 1) Esempio di applicazione in Categoria 2 secondo ISO : Diagramma a blocchi logici di una funzione di sicurezza che utilizza la rete Esempio di applicazione in Categoria 4 secondo ISO : Diagramma a blocchi logici di una funzione di sicurezza che utilizza la rete RESET M OSSD EDM (solo M1S, numero max = 32) INTERPAGE IN/OUT TERMINATOR APPLICAZIONI PARTICOLARI Uscita ritardata con funzionamento Manuale SIMULATORE Simulazione Schematica Gestione simulazione grafica Esempio applicativo di simulazione grafica CODICI FAIL MOSAIC DOWNLOAD LOG ERRORI ACCESSORI E RICAMBI GARANZIA /07/2019 Rev.36

7 INTRODUZIONE Contenuto di questo manuale Il presente manuale contiene le istruzioni per l'uso del modulo programmabile di sicurezza MOSAIC e dei suoi moduli di espansione (definiti "SLAVE"). Nello specifico comprende: descrizione del sistema metodo di installazione collegamenti segnalazioni diagnostica utilizzo del SW di configurazione Importanti avvertenze sulla sicurezza Questo simbolo indica un avvertimento importante per la sicurezza delle persone. La sua mancata osservanza può portare ad un rischio molto elevato per il personale esposto. Questo simbolo indica un avvertimento importante. Mosaic raggiunge il seguente livello di sicurezza: SIL 3, SILCL 3, PL e, Cat. 4, Tipo 4 secondo normative applicabili. Tuttavia il SIL ed il PL finali dell'applicazione dipenderanno dal numero componenti di sicurezza, dai loro parametri a dai collegamenti effettuati, come da analisi dei rischi. Consultare attentamente il paragrafo "Elenco delle Normative applicabili". Effettuare una accurata analisi dei rischi per determinare il livello di sicurezza necessario alla vostra applicazione, facendo riferimento a tutte le norme applicabili. La programmazione / configurazione di Mosaic viene effettuata dall'installatore o dall'utilizzatore sotto propria esclusiva responsabilità. Tale programmazione / configurazione va effettuata in conformità con l'analisi dei rischi dell'applicazione e con tutte le norme ad essa applicabili. Al termine della programmazione / configurazione e dell'installazione di Mosaic e dei dispositivi ad esso collegati, deve essere effettuato un test esaustivo di sicurezza dell'applicazione (consultare il paragrafo "TEST del sistema", pag.100). Il cliente deve operare un controllo completo del sistema se aggiunge nuovi componenti di sicurezza al sistema stesso (consultare il paragrafo "TEST del sistema", pag.100). ReeR non è responsabile di queste operazioni e di eventuali rischi da esse derivanti. Per un corretto utilizzo dei dispositivi collegati a Mosaic nell'ambito della propria applicazione consultarne i manuali ed eventualmente le relative norme di prodotto e/o di applicazione. Verificare che la temperatura degli ambienti in cui viene installato il sistema sia compatibile con i parametri operativi di temperatura indicati nell'etichetta di prodotto e nei dati tecnici. Per problemi inerenti la sicurezza, qualora risulti necessario, rivolgersi alle autorità preposte in materia di sicurezza del proprio paese o alla associazione industriale competente /07/2019 Rev.36 7

8 Indice delle abbreviazioni e dei simboli MCM = Mosaic Configuration Memory: chip di memoria per Mosaic M1/M1S (accessorio) MSC = Mosaic Safety Communication: bus proprietario per espansione moduli MSD = Mosaic Safety Designer: SW di configurazioneper Mosaic su ambiente Windows LL0, LL1 = Livello Logico 0, Livello Logico 1 OSSD = Output Signal Switching Device: Uscita statica di Sicurezza MTTFd = Mean Time to Dangerous Failure PL = Performance Level PFHd = Probability of a dangerous failure per Hour SIL = Safety Integrity Level SILCL = Safety Integrity Level Claim Limit SW = Software. Elenco delle Normative applicabili MOSAIC è realizzato in conformità alle seguenti Direttive Europee: 2006/42/EC "Direttiva Macchine" 2014/30/EU "Direttiva Compatibilità Elettromagnetica" 2014/35/EU "Direttiva Bassa Tensione". E rispetta le seguenti Normative: CEI EN EN ISO EN EN EN EN IEC EN EN Controllori programmabili, parte 2: Specificazioni e prove delle apparecchiature. Sicurezza del macchinario: Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza. Principi generali per la progettazione. Sicurezza del macchinario: Dispositivi Elettrosensibili di protezione, Parte 1: Requisiti generali e tests. Sicurezza funzionale di impianti elettrici/elettronici/programmabili legati alla sicurezza: Requisiti generali. Sicurezza funzionale di impianti elettrici/elettronici/programmabili legati alla sicurezza: Requisiti per impianti elettrici/elettronici/programmabili legati alla sicurezza. Sicurezza funzionale di impianti elettrici/elettronici/programmabili legati alla sicurezza: Requisiti Software. Comunicazione di dati digitali per la misurazione e controllo: profili di sicurezza funzionale per la comunicazione nelle reti industriali. Sicurezza del macchinario. Sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo elettrici ed elettronici programmabili correlati alla sicurezza. Regole di sicurezza per la costruzione e Ascensori per il trasporto di persone e cose. Parte 20: Ascensori per persone e cose accompagnate da persone. EN Verifiche e prove. Parte 50: Regole di progettazione, calcoli, verifiche e prove dei componenti degli ascensori. Tabella /07/2019 Rev.36

9 DESCRIZIONE GENERALE (M1 o M1S) terfaccia grafica MSD, e da diverse espansioni, collegabili tramite il bus proprietario MSC. Le unità master M1 oppure M1S sono utilizzabili anche stand-alone e dispongono di: M1: 8 ingressi di sicurezza, 2 uscite di sicurezza bicanale a stato solido indipendenti programmabili e 2 uscite di segnalazione M1S: 8 ingressi di sicurezza, 4 uscite di sicurezza monocanale a stato solido indipendenti programmabili e 4 uscite di segnalazione. Sono disponibili espansioni di I/O (MI8O2 e MI8O4 (solo per M1S)), di input (MI8, MI12T8, MI16), di output (MO2 e MO4, MO4LHCS8 e MO4L(solo per M1S)), moduli con uscite di segnalazione (MOS8, MOS16) nonché moduli di uscita a relè di sicurezza a contatti guidati (MR2, MR4, MOR4 e MOR4S8), moduli con ingressi encoder e proximity (MV2, MV, MV0), moduli con ingressi analogici (MA4 solo per M1S) e moduli per il collegamento diagnostico ai principali bus di automazione: MBP (PROFIBUS), MBC (CanOpen), MBD (DeviceNet), MBEI (ETHERNET/IP), MBEP (Profinet), MBEC (ETHERCAT), MBMR (Modbus RTU), MBEM (Modbus/TCP), MBCCL (CC-link). Mosaic può gestire sensori e comandi di sicurezza quali: sensori optoelettronici (barriere, scanner, fotocellule..), interruttori meccanici, tappeti sensibili, pulsanti di arresto di emergenza, comandi bimanuali, concentrandone la gestione su un unico dispositivo flessibile ed espandibile. Il sistema deve essere composto da uno e un solo Master M1 (o M1S) e da un numero di espansioni elettroniche che può variare da 0 ad un massimo di 14, di cui non più di 4 dello stesso tipo. I moduli relè MR2 e MR4 sono invece installabili senza limitazione di numero. Il sistema, con 14 espansioni, può arrivare a disporre al massimo di: con M1: 128 ingressi di sicurezza, 16 uscite di sicurezza e 32 uscite di segnalazione o status con M1S: 128 ingressi di sicurezza, 32 uscite di sicurezza e 48 uscite di segnalazione o status Il modulo MASTER e i moduli SLAVE comunicano tramite il bus MSC a 5 vie (proprietario ReeR), collocato fisicamente sul retro di ciascun modulo. Dal lato Fieldbus, tramite le interfacce MBx, sono disponibili: lo stato di tutti gli ingressi con la loro diagnostica lo stato di tutte le uscite di sicurezza con la loro diagnostica 8 ingressi comandabili (fieldbus input) se si utilizza M1 o 32 ingressi comandabili se si utilizza M1S (e MBx versione fw 2.0). Tali ingressi sono utilizzabili allo stesso modo degli ingressi fisici nella schema ma non sono da utilizzare per impieghi relativi alla sicurezza. 16 uscite probe se si utilizza M1 o 32 uscite probe se si utilizza M1S (e MBx versione fw 2.0). Tali uscite sono collegabili a piacimento nello schema tramite software MSD /07/2019 Rev.36 9

10 I moduli di espansione del sistema Mosaic MI8, MI16, MI12T8 consentono al sistema di aumentare il numero di input, incrementando quindi il numero di dispositivi esterni collegabili. MI12T8 fornisce inoltre anche 8 uscite di OUT_TEST. I moduli di espansione del sistema Mosaic MO2, MO4, forniscono al sistema rispettivamente 2 e 4 coppie di uscite statiche di sicurezza OSSD per il pilotaggio dei dispositivi collegati a valle di MOSAIC. Dispongono inoltre di 2 (MO2) e 4 (MO4) uscite di segnalazione programmabili. MO4LHCS8 è un modulo di sicurezza con 4 uscite di sicurezza monocanale a elevata corrente (2A/ch) e 4 relativi ingressi per contatti di feedback esterni (EDM). Il modulo dispone inoltre di 8 uscite di segnalazione programmabili. MI8O2 dispone di 8 input, 2 output OSSD bicanale e 2 uscite di segnalazione programmabili MI8O4 dispone di 8 input, 4 output OSSD monocanali (utilizzabili anche a coppie) e 4 uscite di segnalazione programmabili. MO4L dispone di 4 output OSSD monocanali (utilizzabili anche a coppie) e 4 uscite di segnalazione programmabili. I moduli di espansione del sistema Mosaic MR2, MR4, forniscono al sistema rispettivamente 2 e 4 relè di sicurezza a contatti guidati NA con il rispettivo feedback dei relè esterni (contatto NC). I moduli di espansione della serie MB sono stati progettati per la connessione ai più come Profibus (MBP), Canopen (MBC), Devicenet (MBD), CClink (MBCCL), Profinet (MBEP), EthernetIP (MBEI), Ethercat (MBEC), Modbus RTU (MBEM). MBU consente il collegamento a dispositivi dotati di connessione USB. MCT1, MCT2 sono moduli della famiglia Mosaic che consentono la connessione di M1 con altri moduli slave posti a distanza (< 50m). Attraverso l'uso di un cavo schermato (ReeR MC25, MC50 o che rispetti la tabella dei dati tecnici cavo) si collegano due moduli MCT posti alla distanza desiderata. I moduli di espansione del sistema Mosaic MV0, MV1, MV2 consentono il controllo (fino a PL e) di: Velocità zero, Velocità max, Range velocità; Direzione movimento; rotazione/traslazione. I moduli hanno la possibilità di configurare fino a 4 soglie di velocità per ogni input logico (asse). Ogni modulo ha due ingressi logici con i quali può controllare fino a 2 assi indipendenti /07/2019 Rev.36

11 MOR4 e MOR4S8 sono moduli di sicurezza dotati di 4 uscite a relè di sicurezza indipendenti con relativi 4 ingressi per la rilettura dei contatti esterni di feedback (EDM). Sono possibili due diverse configurazioni di uscita (configurabili grazie al software di configurazione MSD): Due coppie di contatti (sono presenti 2 contatti N.A. per uscita con 2 relativi ingressi feedback). Quattro contatti singoli indipendenti (è presente 1 contatto N.A. per uscita con 4 relativi ingressi di feedback). Il modulo MOR4S8 dispone inoltre di 8 uscite di segnalazione programmabili. MOS8 e MOS16 dispongono di 8 e 16 uscite di segnalazione programmabili. MA4 dispone di 4 ingressi analogici indipendenti (utilizzabili anche in coppia). operatori logici e di funzioni di sicurezza quali muting, timer, contatori, ecc., il tutto utilizzando e intuitiva. La configurazione effettuata su PC viene trasferita al modulo master tramite collegamento USB; il file risiederà su M1 (o M1S) e potrà anche essere memorizzato sul memory chip proprietario MCM (accessorio), che consentirà un rapido trasferimento della stessa configurazione su altro modulo master. Il sistema Mosaic è certificato per il massimo livello di sicurezza previsto dalle norme per la sicurezza industriale (SIL 3, SILCL 3, PL e, Cat. 4) /07/2019 Rev.36 11

12 COMPOSIZIONE DEL PRODOTTO Mosaic M1 e M1S vengono venduti con: CD-ROM contenente SW gratuito MSD, il presente manuale multilingua in formato PDF e la restante letteratura di prodotto. Foglio di installazione multilingua. Nota Bene: sia il connettore posteriore MSC che la memoria MCM sono ordinabili separatamente come accessori. I moduli di espansione sono venduti con: Foglio di installazione multilingua. Connettore posteriore MSC (non presente in MR2 e MR4 che vengono collegati solo tramite morsettiera). necessario sia il connettore MSC in dotazione che un ulteriore MSC per il collegamento a M1 o M1S, ordinabile separatamente come accessorio /07/2019 Rev.36

13 INSTALLAZIONE Fissaggio meccanico I moduli del sistema MOSAIC si fissano su barra DIN 35mm come segue: 1. Collegare un numero di connettori posteriori "MSC" a 5 poli uguale al numero di moduli da montare. 2. Fissare alla barra Omega DIN 35mm (EN 5022) il treno di connettori così ottenuto (agganciandoli prima in alto). 3. Fissare quindi i moduli alla barra ponendo attenzione a inserire la contattiera posta sul fondo del modulo sul rispettivo connettore. Premere il modulo delicatamente fino a sentire lo scatto del bloccaggio. 4. Per rimuovere un modulo è necessario tirare verso il basso (utilizzando un cacciavite) il gancio di arresto posto sul retro del modulo; sollevare quindi il modulo dal basso e tirare. 1 2a 2b 3 4 Figura /07/2019 Rev.36 13

14 Calcolo della distanza di sicurezza di un ESPE connesso a MOSAIC Qualunque dispositivo elettrosensibile di sicurezza collegato a MOSAIC, deve essere posizionato ad una distanza maggiore o uguale ad una minima distanza di sicurezza S, in modo che il raggiungimento di un punto pericoloso sia possibile solo dopo l'arresto dell'azione pericolosa della macchina. La normativa europea: - ISO 13855:2010- (EN 999:2008) Sicurezza macchine. Posizionamento dei dispositivi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo. 1 fornisce gli elementi per il calcolo delle corretta distanza di sicurezza. Leggere inoltre attentamente il manuale di installazione di ogni singola apparecchiatura per avere informazioni specifiche sul corretto posizionamento. Ricordare che il tempo di risposta totale del sistema dipende da: tempo di risposta di MOSAIC + tempo di risposta dell'espe + tempo di risposta della macchina in secondi (tempo richiesto alla macchina per interrompere l'azione pericolosa dal momento in cui viene trasmesso il segnale di stop). Collegamenti elettrici I moduli del sistema MOSAIC sono provvisti di morsettiere per i collegamenti elettrici. Ogni modulo può avere 8, 16 o 24 morsetti. Ogni modulo ha inoltre un connettore posteriore a pettine (per la comunicazione con il master e con gli altri moduli di espansione). MR2 e MR4 vengono collegati solo tramite morsettiera. Coppia di serraggio morsettiere: 5 7lb-in (0,6 0,7 Nm) Collocare i moduli di sicurezza in un ambiente con grado di protezione almeno IP54. Collegare il modulo quando non è alimentato. I moduli devono essere alimentati con tensione di alimentazione 24Vdc 20% (PELV, conforme alla EN (Capitolo 6.4)). Non utilizzare MOSAIC come alimentazione per dispositivi esterni. La connessione di massa (0VDC) deve essere comune a tutti i componenti del sistema. 1 "Descrive i metodi che i progettisti possono usare per calcolare le distanze di sicurezza minime da un pericolo per specifici dispositivi di sicurezza, in particolare per i dispositivi elettrosensibili (ad esempio le barriere fotoelettriche), i tappeti o le pedane sensibili alla pressione e i controlli a due mani. Contiene una regola per determinare il posizionamento dei dispositivi di sicurezza in base alla velocità di avvicinamento e al tempo di arresto della macchina, che può essere ragionevolmente estrapolata in modo che riguardi anche le porte interbloccate senza blocco della protezione." /07/2019 Rev.36

15 Avvertenze sui cavi di collegamento. Dimensione conduttori: AWG 12 30, a filo pieno/a trefolo (UL). Utilizzare solo conduttori di rame (Cu) 60/75 C. Si consiglia di tenere separata l'alimentazione dei moduli di sicurezza da quella di altre apparecchiature elettriche di potenza (motori elettrici, inverter, variatori di frequenza) o altre fonti di disturbo. Per collegamenti di lunghezza superiore a 50m occorre utilizzare cavi di almeno 1mm 2 di sezione (AWG16). Verranno elencati di seguito i collegamenti di ogni singolo modulo del sistema MOSAIC: Modulo master M1 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 MASTER_ENABLE1 Input Master Enable 1 Input ("tipo B" secondo EN ) 3 MASTER_ENABLE2 Input Master Enable 2 Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 OSSD1_A Output PNP attivo alto Uscita statica di sicurezza 1 6 OSSD1_B Output PNP attivo alto 7 RESTART_FBK1 Input Feedback/Restart 1 Input secondo EN OUT_STATUS1 Output Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto 9 OSSD2_A Output PNP attivo alto Uscita statica di sicurezza 2 10 OSSD2_B Output PNP attivo alto 11 RESTART_FBK2 Input Feedback/Restart 2 Input secondo EN OUT_STATUS2 Output Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto 13 OUT_TEST1 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 14 OUT_TEST2 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 15 OUT_TEST3 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 16 OUT_TEST4 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 17 INPUT1 Input Input digitale 1 Input secondo EN INPUT2 Input Input digitale 2 Input secondo EN INPUT3 Input Input digitale 3 Input secondo EN INPUT4 Input Input digitale 4 Input secondo EN INPUT5 Input Input digitale 5 Input secondo EN INPUT6 Input Input digitale 6 Input secondo EN INPUT7 Input Input digitale 7 Input secondo EN INPUT8 Input Input digitale 8 Input secondo EN Tabella /07/2019 Rev.36 15

16 Modulo master M1S MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NC NC VDC - Alimentazione 0VDC - 5 OSSD1 Output Uscita statica di sicurezza 1 PNP attivo alto 6 OSSD2 Output Uscita statica di sicurezza 2 PNP attivo alto 7 Feedback/Restart 1 Input secondo EN RESTART_FBK1/ Input/ Output di segnalazione STATUS1 Output PNP attivo alto programmabile 8 Feedback/Restart 2 Input secondo EN RESTART_FBK2/ Input/ Output di segnalazione STATUS2 Output PNP attivo alto programmabile 9 OSSD3 Output Uscita statica di sicurezza 3 PNP attivo alto 10 OSSD4 Output Uscita statica di sicurezza 4 PNP attivo alto 11 Feedback/Restart 3 Input secondo EN RESTART_FBK3/ Input/ Output di segnalazione STATUS3 Output PNP attivo alto programmabile 12 Feedback/Restart 4 Input secondo EN RESTART_FBK4/ Input/ Output di segnalazione STATUS4 Output PNP attivo alto programmabile 13 OUT_TEST1 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 14 OUT_TEST2 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 15 OUT_TEST3 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 16 OUT_TEST4 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 17 INPUT1 Input Input digitale 1 Input secondo EN INPUT2 Input Input digitale 2 Input secondo EN INPUT3 Input Input digitale 3 Input secondo EN INPUT4 Input Input digitale 4 Input secondo EN INPUT5 Input Input digitale 5 Input secondo EN INPUT6 Input Input digitale 6 Input secondo EN INPUT7 Input Input digitale 7 Input secondo EN INPUT8 Input Input digitale 8 Input secondo EN Tabella 3 Le uscite di segnalazione STATUS sono condivise con gli ingressi di feedback/restart delle OSSD. Per poterle (Morsetto 7), programmare OSSD1 con reset automatico senza controllo dei tempi dei feedback K /07/2019 Rev.36

17 Ingresso USB Mosaic master M1 e M1S sono dotati di un connettore mini USB 2.0 per consentire il collegamento al Personal Computer sul quale risiede il SW di configurazione MSD (vedi figura). Un cavo USB del giusto formato è disponibile come accessorio (CSU). Figura 2 - Connettore frontale USB 2.0 Figura 3 - MCM Mosaic Configuration Memory (MCM) Mosaic master M1 e M1S hanno la possibilità di installare una memoria di backup denominata MCM (opzionale) che consente di salvare i parametri di configurazione del SW. L'operazione di scrittura su MCM viene effettuata tutte le volte che viene spedito un nuovo progetto dal PC a master. Collegare/scollegare MCM solo con M1/M1S spento. Esiste uno slot posto sul retro di M1 e M1S nel quale inserire la scheda (nel verso indicato in Figura 3 - MCM). Funzione CARICAMENTO MULTIPLO Per effettuare la configurazione di più moduli master senza utilizzare il PC ed il connettore USB, è possibile salvare la configurazione desiderata su una MCM e poi utilizzarla per scaricare i dati sui moduli master che si desidera configurare semplicemente inserendo la MCM nel modulo e accendendolo. Se il file contenuto nella memoria non è identico a quello contenuto in M1/M1S, verrà effettuata una operazione di sovrascrittura che cancellerà definitivamente i dati di configurazione contenuti in M1/M1S. In questo caso il modulo effettuerà dei blink veloci dei led COM e ENABLE. ATTENZIONE: TUTTI I DATI CONTENUTI IN PRECEDENZA NEL MODULO M1/M1S ANDRANNO PERSI /07/2019 Rev.36 17

18 Funzione RESTORE Qualora il modulo M1 o M1S dovesse danneggiarsi, l'utente potrà sostituirlo con uno nuovo; avendo salvato tutte le configurazioni in precedenza sulla MCM dovrà solo inserire la MCM nel nuovo M1 o M1S e riaccendere il sistema Mosaic, che caricherà automaticamente la configurazione di backup. In tal modo le interruzioni del lavoro saranno minimizzate. Compatibilità tra memoria MCM e moduli Master: M1S caricherà una configurazione da MCM se scritta da un M1S o M1 M1 caricherà una configurazione da MCM solo se scritta da M1. Le funzioni di CARICAMENTO e di RESTORE possono essere disabilitate via SW (vedere Figura 53). Ogni volta che si utilizza la MCM, verificare attentamente che la configurazione prescelta sia quella che è stata prevista per quel particolare sistema. Effettuare nuovamente un test funzionale esauriente del sistema composto da Mosaic e da tutti i dispositivi ad esso collegati (vedere il paragrafo TEST del sistema). Modulo MI8O2 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - Input ("tipo B" secondo EN NODE_SEL0 Input 2 ) Selezione nodo Input ("tipo B" secondo EN NODE_SEL1 Input 2 ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 OSSD1_A Output PNP attivo alto Uscita statica 1 6 OSSD1_B Output PNP attivo alto 7 RESTART_FBK1 Input Feedback/Restart 1 Input secondo EN OUT_STATUS1 Output Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto 9 OSSD2_A Output PNP attivo alto Uscita statica di sicurezza 2 10 OSSD2_B Output PNP attivo alto 11 RESTART_FBK2 Input Feedback/Restart 2 Input secondo EN OUT_STATUS2 Output Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto 13 OUT_TEST1 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 14 OUT_TEST2 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 15 OUT_TEST3 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 16 OUT_TEST4 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 17 INPUT1 Input Input digitale 1 Input secondo EN INPUT2 Input Input digitale 2 Input secondo EN INPUT3 Input Input digitale 3 Input secondo EN INPUT4 Input Input digitale 4 Input secondo EN INPUT5 Input Input digitale 5 Input secondo EN INPUT6 Input Input digitale 6 Input secondo EN INPUT7 Input Input digitale 7 Input secondo EN INPUT8 Input Input digitale 8 Input secondo EN Tabella /07/2019 Rev.36

19 Modulo MI8O4 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - Input ("tipo B" secondo 2 NODE_SEL0 Input EN ) Selezione nodo Input ("tipo B" secondo 3 NODE_SEL1 Input EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 OSSD1 Output Uscita statica di sicurezza 1 PNP attivo alto 6 OSSD2 Output Uscita statica di sicurezza 2 PNP attivo alto 7 Feedback/Restart 1 Input secondo EN RESTART_FBK1/ Input/ Output di segnalazione STATUS1 Output PNP attivo alto programmabile 8 Feedback/Restart 2 Input secondo EN RESTART_FBK2/ Input/ Output di segnalazione STATUS2 Output PNP attivo alto programmabile 9 OSSD3 Output Uscita statica di sicurezza 3 PNP attivo alto 10 OSSD4 Output Uscita statica di sicurezza 4 PNP attivo alto 11 Feedback/Restart 3 Input secondo EN RESTART_FBK3/ Input/ Output di segnalazione STATUS3 Output PNP attivo alto programmabile 12 Feedback/Restart 4 Input secondo EN RESTART_FBK4/ Input/ Output di segnalazione STATUS4 Output PNP attivo alto programmabile 13 OUT_TEST1 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 14 OUT_TEST2 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 15 OUT_TEST3 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 16 OUT_TEST4 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 17 INPUT1 Input Input digitale 1 Input secondo EN INPUT2 Input Input digitale 2 Input secondo EN INPUT3 Input Input digitale 3 Input secondo EN INPUT4 Input Input digitale 4 Input secondo EN INPUT5 Input Input digitale 5 Input secondo EN INPUT6 Input Input digitale 6 Input secondo EN INPUT7 Input Input digitale 7 Input secondo EN INPUT8 Input Input digitale 8 Input secondo EN Tabella 5 Le uscite di segnalazione STATUS sono condivise con gli ingressi di feedback/restart delle OSSD. Per poterle (Morsetto 7), programmare OSSD1 con reset automatico senza controllo dei tempi dei feedback K /07/2019 Rev.36 19

20 Modulo MI8 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 INPUT1 Input Input digitale 1 Input secondo EN INPUT2 Input Input digitale 2 Input secondo EN INPUT3 Input Input digitale 3 Input secondo EN INPUT4 Input Input digitale 4 Input secondo EN OUT_TEST1 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 10 OUT_TEST2 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 11 OUT_TEST3 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 12 OUT_TEST4 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 13 INPUT5 Input Input digitale 5 Input secondo EN INPUT6 Input Input digitale 6 Input secondo EN INPUT7 Input Input digitale 7 Input secondo EN INPUT8 Input Input digitale 8 Input secondo EN Tabella 6 Modulo MI12T8 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 INPUT1 Input Input digitale 1 Input secondo EN INPUT2 Input Input digitale 2 Input secondo EN INPUT3 Input Input digitale 3 Input secondo EN INPUT4 Input Input digitale 4 Input secondo EN OUT_TEST1 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 10 OUT_TEST2 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 11 OUT_TEST3 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 12 OUT_TEST4 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 13 INPUT5 Input Input digitale 5 Input secondo EN INPUT6 Input Input digitale 6 Input secondo EN INPUT7 Input Input digitale 7 Input secondo EN INPUT8 Input Input digitale 8 Input secondo EN OUT_TEST5 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 18 OUT_TEST6 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 19 OUT_TEST7 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 20 OUT_TEST8 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 21 INPUT9 Input Input digitale 9 Input secondo EN INPUT10 Input Input digitale 10 Input secondo EN INPUT11 Input Input digitale 11 Input secondo EN INPUT12 Input Input digitale 12 Input secondo EN Tabella /07/2019 Rev.36

21 Modulo MI16 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 INPUT1 Input Input digitale 1 Input secondo EN INPUT2 Input Input digitale 2 Input secondo EN INPUT3 Input Input digitale 3 Input secondo EN INPUT4 Input Input digitale 4 Input secondo EN OUT_TEST1 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 10 OUT_TEST2 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 11 OUT_TEST3 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 12 OUT_TEST4 Output Output rilevamento corto circuiti PNP attivo alto 13 INPUT5 Input Input digitale 5 Input secondo EN INPUT6 Input Input digitale 6 Input secondo EN INPUT7 Input Input digitale 7 Input secondo EN INPUT8 Input Input digitale 8 Input secondo EN INPUT9 Input Input digitale 9 Input secondo EN INPUT10 Input Input digitale 10 Input secondo EN INPUT11 Input Input digitale 11 Input secondo EN INPUT12 Input Input digitale 12 Input secondo EN INPUT13 Input Input digitale 13 Input secondo EN INPUT14 Input Input digitale 14 Input secondo EN INPUT15 Input Input digitale 15 Input secondo EN INPUT16 Input Input digitale 16 Input secondo EN Tabella 8 Modulo MO2 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 OSSD1_A Output PNP attivo alto Uscita statica di sicurezza 1 6 OSSD1_B Output PNP attivo alto 7 RESTART_FBK1 Input Feedback/Restart 1 Input secondo EN OUT_STATUS1 Output Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto 9 OSSD2_A Output PNP attivo alto Uscita statica di sicurezza 2 10 OSSD2_B Output PNP attivo alto 11 RESTART_FBK2 Input Feedback/Restart 2 Input secondo EN OUT_STATUS2 Output Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto 13 24VDC - Alimentazione 24VDC Alimentazione 24VDC uscite * 14 n.c VDC - Alimentazione 0VDC Alimentazione 0VDC uscite * 16 n.c Tabella /07/2019 Rev.36 21

22 Modulo MO4 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 OSSD1_A Output PNP attivo alto Uscita statica di sicurezza 1 6 OSSD1_B Output PNP attivo alto 7 RESTART_FBK1 Input Feedback/Restart 1 Input secondo EN OUT_STATUS1 Output Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto 9 OSSD2_A Output PNP attivo alto Uscita statica 2 10 OSSD2_B Output PNP attivo alto 11 RESTART_FBK2 Input Feedback/Restart 2 Input secondo EN OUT_STATUS2 Output Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto 13 24VDC - Alimentazione 24VDC 14 24VDC - Alimentazione 24VDC Alimentazione 24VDC uscite * 15 0VDC - Alimentazione 0VDC 16 0VDC - Alimentazione 0VDC Alimentazione 0VDC uscite * 17 OSSD4_A Output PNP attivo alto Uscita statica di sicurezza 4 18 OSSD4_B Output PNP attivo alto 19 RESTART_FBK4 Input Feedback/Restart 4 Input secondo EN OUT_STATUS4 Output Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto 21 OSSD3_A Output PNP attivo alto Uscita statica 3 22 OSSD3_B Output PNP attivo alto 23 RESTART_FBK3 Input Feedback/Restart 3 Input secondo EN OUT_STATUS3 Output Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto Tabella 10 * Per il corretto funzionamento del modulo è necessario collegare il presente Modulo MO4L MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - Input ("tipo B" secondo 2 NODE_SEL0 Input EN ) Selezione nodo Input ("tipo B" secondo 3 NODE_SEL1 Input EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 OSSD1 Output Uscita statica di sicurezza 1 PNP attivo alto 6 OSSD2 Output Uscita statica di sicurezza 2 PNP attivo alto 7 8 RESTART_FBK1/ STATUS1 RESTART_FBK2/ STATUS2 Input/ Output Input/ Output Feedback/Restart 1 Input secondo EN Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto Feedback/Restart 2 Input secondo EN Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto 9 OSSD3 Output Uscita statica di sicurezza 3 PNP attivo alto 10 OSSD4 Output Uscita statica di sicurezza 4 PNP attivo alto RESTART_FBK3/ STATUS3 RESTART_FBK4/ STATUS4 Input/ Output Input/ Output Feedback/Restart 3 Input secondo EN Output di segnalazione programmabile PNP attivo alto Feedback/Restart 4 Input secondo EN Output di segnalazione programmabile Tabella 11 PNP attivo alto Le uscite di segnalazione STATUS sono condivise con gli ingressi di feedback/restart delle OSSD. Per poterle senza rilettura dei feedback esterni /07/2019 Rev.36

23 Modulo MR2 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 OSSD1_A Input 6 OSSD1_B Input Pilotaggio ZONA 1 PNP attivo alto 7 FBK_K1_K2_1 Output Feedback K1K2 ZONA 1 9 A_NC1 Output - Contatto NC ZONA 1 10 B_NC1 Output - 13 A_NO11 Output - Contatto NA1 ZONA 1 14 B_NO11 Output - 15 A_NO12 Output - Contatto NA2 ZONA 1 16 B_NO12 Output - Modulo MR4 Tabella 12 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 OSSD1_A Input 6 OSSD1_B Input Pilotaggio ZONA 1 PNP attivo alto 7 FBK_K1_K2_1 Output Feedback K1K2 ZONA 1-9 A_NC1 Output - Contatto NC ZONA 1 10 B_NC1 Output - 13 A_NO11 Output - Contatto NA1 ZONA 1 14 B_NO11 Output - 15 A_NO12 Output - Contatto NA2 ZONA 1 16 B_NO12 Output - 11 A_NC2 Output 12 B_NC2 Output Contatto NC ZONA 2 17 OSSD2_A Input 18 OSSD2_B Input Pilotaggio ZONA 2 PNP attivo alto 19 FBK_K1_K2_2 Output Feedback K1K2 ZONA 2-21 A_NO21 Output - Contatto NA1 ZONA 2 22 B_NO21 Output - 23 A_NO22 Output - Contatto NA2 ZONA 2 24 B_NO22 Output - Moduli MV0 - MV1 - MV2 Tabella 13 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24V - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 PROXI1_24V Output Collegamenti Alimentazione 24VDC verso il PROXI1 6 PROXI1_REF Output PROXIMITY 1 Alimentazione 0VDC verso il PROXI1 7 PROXI1 IN1 (3 WIRES) Input ( rif. INGRESSO Ingresso PROXI1 NO 8 PROXI1 IN2 (4 WIRES) Input PROXIMITY PER CONTROLLORE DI Ingresso PROXI1 NC VELOCITÀ MV -> pag.31) 9 PROXI2_24V Output Collegamenti Alimentazione 24VDC verso il PROXI2 10 PROXI2_REF Output PROXIMITY 2 Alimentazione 0VDC verso il PROXI2 11 PROXI2 IN1 (3 WIRES) Input ( rif. INGRESSO Ingresso PROXI2 NO 12 PROXI2 IN2 (4 WIRES) Input PROXIMITY PER CONTROLLORE DI VELOCITÀ MV -> pag.31) Ingresso PROXI2 NC 13 N.C N.C. - - Non collegati 15 N.C N.C. - - Tabella /07/2019 Rev.36 23

24 Collegamenti ENCODER CON CONNETTORE RJ45 (MV1, MV2) TWISTATO * TWISTATO * TWISTATO * PIN MVT MVTB MVH MVS 1 5VDC N.C. N.C. N.C. 2 EXT_0V EXT_0V EXT_0V EXT_0V 3 N.C. N.C. N.C. N.C. 4 A A A A INPUT 5 Ā Ā Ā Ā 6 N.C. N.C. N.C. N.C. 7 B B B B 8 B B B B * NEL CASO DI UTILIZZO DI CAVO TWISTATO POWER SUPPLY POWER SUPPLY ENCODER TTL EXT_0V 5VDC ENCODER TTLB 5VDC/ 24VDC EXT_0V +5VDC 2 BROWN 1 +5VDC 5VDC/24VDC 2 BROWN 1 ENCODER TTL - M12 8 POLES CONNECTOR EXT_0V A A B B 1 7 N.C N.C. 5 6 WHITE GREEN YELLOW GREY PINK 2 3 N.C N.C. 7 8 EXT_0V A A B B MV MODULE - RJ45 CONNECTOR ENCODER TTLB - M12 8 POLES CONNECTOR EXT_0V A A B B 1 7 N.C N.C. 5 6 WHITE GREEN YELLOW GREY PINK 2 3 N.C N.C. 7 8 EXT_0V A A B B MV MODULE - RJ45 CONNECTOR POWER SUPPLY POWER SUPPLY ENCODER HTL EXT_0V 24VDC ENCODER SIN/COS 5VDC/ 24VDC EXT_0V 24VDC 2 BROWN 1 5VDC/24VDC 2 BROWN 1 ENCODER HTL - M12 8 POLES CONNECTOR 1 WHITE 2 1 WHITE 2 EXT_0V EXT_0V EXT_0V EXT_0V 7 N.C. 3 N.C. A 3 GREEN 4 A A 4 YELLOW 5 A 8 N.C. 6 N.C. B 5 GREY 7 B B 6 PINK 8 B MV MODULE - RJ45 CONNECTOR Figura 4 ENCODER SIN/COS - M12 8 POLES CONNECTOR 7 N.C. 3 N.C. A 3 GREEN 4 A A 4 YELLOW 5 A 8 N.C. 6 N.C. B 5 GREY 7 B B 6 PINK 8 B MV MODULE - RJ45 CONNECTOR /07/2019 Rev.36

25 Modulo MOR4 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 REST_FBK1 Input Feedback/Restart 1 Input (secondo EN ) 6 REST_FBK2 Input Feedback/Restart 2 Input (secondo EN ) 7 REST_FBK3 Input Feedback/Restart 3 Input (secondo EN ) 8 REST_FBK4 Input Feedback/Restart 4 Input (secondo EN ) 9 A_NO1 Output Contatto N.A. Canale 1 10 B_NO1 Output 11 A_NO2 Output Contatto N.A. Canale 2 12 B_NO2 Output 13 A_NO3 Output Contatto N.A. Canale 3 14 B_NO3 Output 15 A_NO4 Output Contatto N.A. Canale 4 16 B_NO4 Output Tabella 15 Modulo MOR4S8 MORSETTO SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - Input ("tipo B" secondo 2 NODE_SEL0 Input EN ) Selezione nodo Input ("tipo B" secondo 3 NODE_SEL1 Input EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 5 REST_FBK1 Input Feedback/Restart 1 Input (secondo EN ) 6 REST_FBK2 Input Feedback/Restart 2 Input (secondo EN ) 7 REST_FBK3 Input Feedback/Restart 3 Input (secondo EN ) 8 REST_FBK4 Input Feedback/Restart 4 Input (secondo EN ) 9 A_NO1 Output Contatto N.A. Canale 1 10 B_NO1 Output 11 A_NO2 Output Contatto N.A. Canale 2 12 B_NO2 Output 13 A_NO3 Output Contatto N.A. Canale 3 14 B_NO3 Output 15 A_NO4 Output Contatto N.A. Canale 4 16 B_NO4 Output 17 OUT_STATUS1 Output Uscita di segnalazione programmabile 1 PNP attivo alto 18 OUT_STATUS2 Output Uscita di segnalazione programmabile 2 PNP attivo alto 19 OUT_STATUS3 Output Uscita di segnalazione programmabile 3 PNP attivo alto 20 OUT_STATUS4 Output Uscita di segnalazione programmabile 4 PNP attivo alto 21 OUT_STATUS5 Output Uscita di segnalazione programmabile 5 PNP attivo alto 22 OUT_STATUS6 Output Uscita di segnalazione programmabile 6 PNP attivo alto 23 OUT_STATUS7 Output Uscita di segnalazione programmabile 7 PNP attivo alto 24 OUT_STATUS8 Output Uscita di segnalazione programmabile 8 PNP attivo alto Tabella /07/2019 Rev.36 25

26 Modulo MOS8 PIN SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC - 24VDC Alimentazione 24VDC STATUS 1-8 USCITA STATUS OUT_STATUS1 Output Uscita di segnal. Programmabile 1 PNP attivo alto 10 OUT_STATUS2 Output Uscita di segnal. programmabile 2 PNP attivo alto 11 OUT_STATUS3 Output Uscita di segnal. programmabile 3 PNP attivo alto 12 OUT_STATUS4 Output Uscita di segnal. programmabile 4 PNP attivo alto 13 OUT_STATUS5 Output Uscita di segnal. programmabile 5 PNP attivo alto 14 OUT_STATUS6 Output Uscita di segnal. programmabile 6 PNP attivo alto 15 OUT_STATUS7 Output Uscita di segnal. programmabile 7 PNP attivo alto 16 OUT_STATUS8 Output Uscita di segnal. programmabile 8 PNP attivo alto Tabella 17 Modulo MOS16 PIN SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC VDC Alimentazione 24VDC - STATUS 1-8 USCITA STATUS VDC Alimentazione 24VDC - STATUS 9-16 USCITA STATUS OUT_STATUS1 Output Uscita di segnal. programmabile 1 PNP attivo alto 10 OUT_STATUS2 Output Uscita di segnal. programmabile 2 PNP attivo alto 11 OUT_STATUS3 Output Uscita di segnal. programmabile 3 PNP attivo alto 12 OUT_STATUS4 Output Uscita di segnal. programmabile 4 PNP attivo alto 13 OUT_STATUS5 Output Uscita di segnal. programmabile 5 PNP attivo alto 14 OUT_STATUS6 Output Uscita di segnal. programmabile 6 PNP attivo alto 15 OUT_STATUS7 Output Uscita di segnal. programmabile 7 PNP attivo alto 16 OUT_STATUS8 Output Uscita di segnal. programmabile 8 PNP attivo alto 17 OUT_STATUS9 Output Uscita di segnal. programmabile 9 PNP attivo alto 18 OUT_STATUS10 Output Uscita di segnal. programmabile 10 PNP attivo alto 19 OUT_STATUS11 Output Uscita di segnal. programmabile 11 PNP attivo alto 20 OUT_STATUS12 Output Uscita di segnal. programmabile 12 PNP attivo alto 21 OUT_STATUS13 Output Uscita di segnal. programmabile 13 PNP attivo alto 22 OUT_STATUS14 Output Uscita di segnal. programmabile 14 PNP attivo alto 23 OUT_STATUS15 Output Uscita di segnal. programmabile 15 PNP attivo alto 24 OUT_STATUS16 Output Uscita di segnal. programmabile 16 PNP attivo alto Tabella /07/2019 Rev.36

27 Modulo MO4LHCS8 PIN SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC 0VDC power supply - 5 REST_FBK1 Input Feedback/Restart 1 Input (secondo EN ) 6 REST_FBK2 Input Feedback/Restart 2 Input (secondo EN ) 7 REST_FBK3 Input Feedback/Restart 3 Input (secondo EN ) 8 REST_FBK4 Input Feedback/Restart 4 Input (secondo EN ) 9 OSSD1 Output Uscita statica di sicurezza 1 10 OSSD2 Output Uscita statica di sicurezza 2 11 OSSD3 Output Uscita statica di sicurezza 3 12 OSSD4 Output Uscita statica di sicurezza 4 PNP attivo alto 4 canali singoli (o 2 canali doppi) VDC Alimentazione 24VDC OUT_STATUS1 Output Uscita di status programmabile 1 PNP attivo alto 18 OUT_STATUS2 Output Uscita di status programmabile 2 PNP attivo alto 19 OUT_STATUS3 Output Uscita di status programmabile 3 PNP attivo alto 20 OUT_STATUS4 Output Uscita di status programmabile 4 PNP attivo alto 21 OUT_STATUS5 Output Uscita di status programmabile 5 PNP attivo alto 22 OUT_STATUS6 Output Uscita di status programmabile 6 PNP attivo alto 23 OUT_STATUS7 Output Uscita di status programmabile 7 PNP attivo alto 24 OUT_STATUS8 Output Uscita di status programmabile 8 PNP attivo alto Modulo MA4 Tabella 19 PIN SEGNALE TIPO DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO 1 24VDC - Alimentazione 24VDC - 2 NODE_SEL0 Input Input ("tipo B" secondo EN ) Selezione nodo 3 NODE_SEL1 Input Input ("tipo B" secondo EN ) 4 0VDC - Alimentazione 0VDC VDC_S1 Output Alimentazione isolata 24VDC sensore 1 10 IN_S1 Input Input 4/20mA sensore 1 NEG_S1 Input Connessioni Sensore 1 Input negativo 0/10V sensore 1 11 OUT_S1 Output Output 4/20mA sensore 1 POS_S1 Input Input positivo 0/10V sensore VDC_S1 Output Riferimento isolato 0 VDC sensore VDC_S3 Output Alimentazione isolata 24VDC sensore 3 14 IN_S3 Input Input 4/20mA sensore 3 NEG_S3 Input Connessioni Sensore 3 Input negativo 0/10V sensore 3 15 OUT_S3 Output Output 4/20mA sensore 3 POS_S3 Input Input positivo 0/10V sensore VDC_S3 Output Riferimento isolato 0 VDC sensore VDC_S2 Output Alimentazione isolata 24VDC sensore 2 18 IN_S2 Input Input 4/20mA sensore 2 NEG_S2 Input Connessioni Sensore 2 Input negativo 0/10V sensore 2 19 OUT_S2 Output Output 4/20mA sensore 2 POS_S2 Input Input positivo 0/10V sensore VDC_S2 Output Riferimento isolato 0 VDC sensore VDC_S4 Output Alimentazione isolata 24VDC sensore 4 22 IN_S4 Input Input 4/20mA sensore 4 NEG_S4 Input Connessioni Sensore 4 Input negativo 0/10V sensore 4 23 OUT_S4 Output Output 4/20mA sensore 4 POS_S4 Input Input positivo 0/10V sensore VDC_S4 Output Riferimento isolato 0 VDC sensore 4 Tabella /07/2019 Rev.36 27

28 Collegamenti Sensori analogici Il modulo MA4 è compatibile con: sensori con uscita in corrente 4/20mA a 2/3/4 conduttori sensori con uscita in tensione 0/10V a 3 conduttori Seguono degli esempi di collegamento: interferenze elettromagnetiche potrebbero causare una degradazione del segnale in misura. In presenza di segnale degradato il modulo potrebbe comportarsi in maniera inattesa e di conseguenza causare danni a persone o cose. Nel caso in cui le connessioni dei sensori non siano corrette oppure nel caso in cui il tipo un ingresso in corrente e viceversa), la funzionalità del modulo non è più garantita. Effettuare un TEST completo del sistema (vedere "TEST del sistema") /07/2019 Rev.36

29 Esempio di collegamento di Mosaic al comando di azionamento macchina Figura 5 CHECKLIST DOPO L'INSTALLAZIONE MOSAIC è in grado di rilevare autonomamente i guasti che avvengono in ciascun modulo. Tuttavia al fine di garantire il corretto funzionamento del sistema, effettuare i seguenti controlli almeno una volta all'anno: 1. Effettuare un TEST completo del sistema (vedere "TEST del sistema") 2. Verificare che i cavi siano correttamente inseriti nelle morsettiere. 3. Verificare che tutti i led (indicatori) si accendano correttamente. 4. Verificare il posizionamento di tutti i sensori collegati a MOSAIC. 5. Verificare il corretto fissaggio di MOSAIC alla barra Omega. 6. Verificare che tutti gli indicatori esterni funzionino correttamente. Dopo l'installazione, dopo la manutenzione e dopo ogni eventuale cambio di configurazione, effettuare un TEST del sistema come descritto nel paragrafo "TEST del sistema" a pagina /07/2019 Rev.36 29

30 DIAGRAMMA DI FUNZIONAMENTO Fissaggio meccanico Collegamenti elettrici tra i moduli Mosaic e con i sensori esterni Disegno del progetto NO Validazione sw OK? SI Collegamento via USB con PSW Download del progetto a M1/M1S NO Controllo configurazione (comprendente TEST completo del sistema a pagina 100) SI Fine connessione via USB Startup del sistema /07/2019 Rev.36

31 DESCRIZIONE DEI SEGNALI INGRESSI MASTER ENABLE Il modulo M1 master di Mosaic prevede due ingressi denominati MASTER_ENABLE1 e MASTER_ENABLE2. Tali segnali devono essere entrambi permanentemente a livello logico 1 (24VDC) per consentire il funzionamento di MOSAIC. Se l'utente vuole disabilitare MOSAIC è sufficiente portare questi ingressi a livello logico 0 (0VDC). M1S non ha tali ingressi ed è sempre abilitato. NODE SEL Gli input NODE_SEL0 e NODE_SEL1 (presenti sui moduli SLAVE) servono ad attribuire un indirizzo fisico ai moduli slave tramite collegamenti secondo la Tabella 21: NODE_SEL1 (MORSETTO 3) NODE_SEL0 (MORSETTO 2) NODE 0 0 (o non connesso) 0 (o non connesso) NODE 1 0 (o non connesso) 24VDC NODE 2 24VDC 0 (o non connesso) NODE 3 24VDC 24VDC Tabella 21 È previsto un massimo di 4 indirizzi e pertanto di 4 moduli dello stesso tipo utilizzabili nello stesso sistema. Non è permesso utilizzare lo stesso indirizzo fisico su due moduli dello stesso tipo. I moduli di espansione per poter essere utilizzati vanno indirizzati al momento /07/2019 Rev.36 31

32 INGRESSO PROXIMITY PER CONTROLLORE DI VELOCITÀ MV Configurazione Con Proximity Interallacciati (Figura 6) Quando un asse del modulo MV è configurato per una misura con due proximity, questi possono essere configurati in modalità Interleaved (interallacciata). Rispettando le condizioni elencate di seguito si raggiunge un Performance Level = PLe: i proximity devono essere installati in modo che i segnali registrati si sovrappongano i proximity devono essere installati in modo tale che almeno uno sia sempre attivo. Figura 6 Inoltre: i proximity devono essere di tipo PNP i proximity deve essere di tipo NO (uscita ON quando viene rilevato il metallo) con le condizioni precedenti soddisfatte, il valore del DC sia pari a 90% i due proximity devono essere dello stesso modello con MTTF > 70 anni /07/2019 Rev.36

33 RESTART_FBK Il segnale RESTART_FBK consente a MOSAIC di verificare un segnale EDM (External Device Monitoring) di feedback (serie dei contatti) dei contattori esterni, oltre a permettere la gestione di funzionamento Manuale/Automatico (Vedere tutte le possibili connessioni in Tabella 22). Ove l'applicazione lo richieda, il tempo di risposta dei contattori esterni deve essere verificato mediante un dispositivo addizionale. Il comando di Restart deve essere posizionato al di fuori della zona pericolosa, in un punto da cui la zona pericolosa e l'intera area di lavoro interessata risultino ben visibili. Non deve essere possibile raggiungere il comando dall'interno dell'area pericolosa. Ogni coppia di uscite OSSD ha un ingresso RESTART_FBK relativo. MODO DI FUNZIONAMENTO EDM RESTART_FBK Con controllo K1_K2 24V K1 K2 ext_restart_fbk AUTOMATICO Senza controllo K1_K2 24V ext_restart_fbk Con controllo K1_K2 24V K1 K2 ext_restart_fbk MANUALE Senza controllo K1_K2 24V ext_restart_fbk Tabella /07/2019 Rev.36 33

34 USCITE OUT STATUS Il segnale OUT STATUS è un'uscita digitale programmabile che può riportare lo stato di: un ingresso un'uscita un nodo dello schema logico progettato con MSD. OUT TEST I segnali OUT TEST devono essere utilizzati per monitorare la presenza di corto circuiti o sovraccarichi sugli ingressi (Figura 7). Il massimo numero di ingressi controllabili per ogni uscita OUT TEST è 4 INPUT in parallelo. La massima lunghezza consentita per i collegamenti dei segnali OUT TEST è = 100m. Figura 7 OSSD (moduli M1, MI8O2, MO2, MO4) I moduli M1, MI8O2, MO2, MO4 sono dotati di uscite OSSD (statiche di sicurezza a semiconduttore) bicanale. Tali uscite sono protette contro i cortocircuiti e forniscono: In stato di ON: Uv-0,75V Uv (con Uv pari a 24V ± 20%) In stato di : 0V 2V r.m.s. Il massimo carico è 400mA@24VDC, corrispondente a un minimo carico resistivo di 60. Il massimo carico capacitivo è pari a 0.82 F. Il massimo carico induttivo è pari a 2 mh. Non è consentito il collegamento di dispositivi esterni alle uscite se non esplicitamente previsto dalla configurazione effettuata con il programma MSD /07/2019 Rev.36

35 OSSD (moduli M1S, MI8O4, MO4L) I moduli M1S, MI8O4, MO4L sono dotati di uscite OSSD (statiche di sicurezza a semiconduttore) monocanale. Tali uscite sono protette contro i cortocircuiti e forniscono: in stato di ON: Uv-0,75V Uv (con Uv pari a 24V ± 20%) in stato di : 0V 2V r.m.s. Il massimo carico è 400mA@24VDC, corrispondente a un minimo carico resistivo di 60. Il massimo carico capacitivo è pari a 0.82 F. Il massimo carico induttivo è pari a 2 mh. Sono impostabili diverse configurazioni di output (configurabili con il software MSD): 4 canali singoli (1 uscita di sicurezza per canale con relativo ingresso di feedback) 2 canali doppi (2 uscite di sicurezza per canale con relativo ingresso di feedback) 1 canale doppio e 2 singoli. Figura 8 Utilizzando OSSD a canali singoli, per mantenere i requisiti del Livello di integrità della 3", le uscite OSSD devono essere indipendenti. I guasti per causa comune tra le uscite OSSD devono essere esclusi mediante un'installazione adeguata dei cavi (es. percorsi di cavi separati) /07/2019 Rev.36 35

36 OSSD (MO4LHCS8) MO4LHCS8 fornisce 4 uscite di sicurezza a corrente elevata monocanale (max 2A per canale). Sono impostabili diverse configurazioni di output (configurabili con il software MSD): 4 canali singoli (1 uscita di sicurezza per canale con relativo ingresso di feedback) 2 canali doppi (2 uscite di sicurezza per canale con relativo ingresso di feedback). Figura 9 Utilizzando OSSD a canali singoli, per mantenere i requisiti del Livello di integrità della 3", le uscite OSSD devono essere indipendenti. I guasti per causa comune tra le uscite OSSD devono essere esclusi mediante un'installazione adeguata dei cavi (es. percorsi di cavi separati). Utilizzando MO4LHCS8 con corrente di uscita > 500mA, separarlo dai moduli adiacenti interponendo un connettore MSC /07/2019 Rev.36

37 CONFIGURAZIONE USCITE OSSD Ogni uscita OSSD può essere configurata come indicato nella Tabella 23 Automatico Manuale Monitorato L'uscita viene attivata secondo le configurazioni impostate dal SW MSD solo se l'ingresso RESTART_FBK corrispondente è collegato a 24VDC (non necessario per M1S e MI8O4). L'uscita viene attivata secondo le configurazioni impostate dal SW MSD solo se l'ingresso RESTART_FBK corrispondente SEGUE UNA TRANSIZIONE LOGICA 0-->1. L'uscita viene attivata secondo le configurazioni impostate dal SW MSD solo se l'ingresso RESTART_FBK corrispondente SEGUE UNA TRANSIZIONE LOGICA 0-->1-->0. Tabella 23 t = 250ms Figura ms < t1< 5s t2 = 250ms Il collegamento di dispositivi esterni alle uscite è consentito solo se espressamente previsto dal programma MSD /07/2019 Rev.36 37

38 RELÉ DI SICUREZZA (moduli MR2, MR4, MOR4, MOR4S8) Caratteristiche del circuito di uscita. I moduli MR2/MR4 utilizzano relé di sicurezza a contatti guidati, ciascuno dei quali fornisce due contatti N.A. e un contatto N.C oltre al contatto N.C. di feedback. Il modulo MR2 utilizza due relé di sicurezza mentre MR4 ne utilizza quattro. I moduli MOR4/MOR4S8 utilizzano quattro relè di sicurezza a contatti guidati. Ciascun relé fornisce un contatto N.A. monitorato dalla logica del modulo grazie al contatto di FBK interno. Consultare il paragrafo RELAY moduli MOR4/MOR4S8 configurabili con il software MSD. Tensione di eccitazione VDC Minima tensione commutabile 10 VDC Minima corrente commutabile 20 ma Massima tensione commutabile (DC) 250VDC Massima tensione commutabile (AC) 400VAC Massima corrente commutabile 6A Tempo di risposta 12ms Durata meccanica dei contatti > 20 x 10 6 Tabella 24 Per garantire il corretto isolamento ed evitare il danneggiamento o l'invecchiamento prematuro dei relé, occorre proteggere ogni linea di uscita con un fusibile da 4A rapido e verificare che le caratteristiche del carico siano conformi alle indicazioni riportate nella Tabella 24. Consultare il paragrafo "RELÉ DI SICUREZZA (moduli MR2, MR4, MOR4, MOR4S8) (per avere ulteriori informazioni su tali relè). Schema interno contatti dei moduli MR2/MR4 Figura /07/2019 Rev.36

39 Esempio di connessione del modulo MR2 alle uscite statiche OSSD di un modulo M1 2 Figura 12 Diagramma di funzionamento del circuito di uscita collegato al modulo MR2/MR4 Figura 13 2 Nel caso di connessione del modulo relé, il tempo di risposta dell'ossd connessa deve essere incrementato di 12ms /07/2019 Rev.36 39

40 CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA Parametri di sicurezza del sistema Parametro Valore Norma di riferimento PFH d SIL 3 SFF 99,8% HFT 1 Standard sicurezza Vedere tabelle dati tecnici di ogni singolo modulo Tipo B EN 61508:2010 SILCL 3 EN 62061:2005 / A2:2015 TIPO 4 EN :2013 PL Dcavg e Alta MTTFd (years) Categoria 4 Tempo di vita del dispositivo Livello di inquinamento 2 20 anni EN ISO :2015 EN 62061:2005 / A2:2015 Dati generali Max numero di Ingressi 128 Max numero di Uscite di sicurezza Max numero di Uscite di segnalazione Max numero di moduli slave (esclusi MR2-MR4) Max numero di moduli slave dello stesso tipo (esclusi MR2-MR4) Tensione nominale Categoria sovratensione INPUT digitali 16 (M1) 32 (M1S) 32 (M1) 48 (M1S) VDC + 20% / PELV, Classe di protezione III; UL: Alimentazione di classe 2 (LVLE) II PNP attivo alto (EN ) OSSD (M1, M1S, MI8O2, MI8O4, MO2, MO4, MO4L) OSSD (MO4LHCS8) Uscite a relè (MR2, MR4, MOR4, MOR4S8) OUTPUT di segnalazione (M1, M1S, MI8O2, MI8O4, MO2, MO4, MOR4S8, MO4LHCS8, MOS8, MOS16) Tempo di risposta M1 (ms) Tale dato dipende dai seguenti parametri: 1) Numero degli Slaves installati 2) Numero degli Operatori 3) Numero delle uscite OSSD Per conoscere il corretto tempo di risposta fare riferimento a quello calcolato dal software MSD (vedere Stampa del report) Failure Response time M1 (ms) PNP attivo alto - 400mA@24VDC max (ogni OSSD) PNP attivo alto - 2A@24VDC max (ogni OSSD) 6A max@240vac max (ogni relè) PNP attivo alto - 100mA@24VDC max M1 10,6 12,6 + Tfiltro_Input M1 + 1 Slave 11,8 26,5 + Tfiltro_Input M1 + 2 Slaves 12,8 28,7 + Tfiltro_Input M1 + 3 Slaves 13,9 30,8 + Tfiltro_Input M1 + 4 Slaves Tfiltro_Input M1 + 5 Slaves Tfiltro_Input M1 + 6 Slaves 17 37,3 + Tfiltro_Input M1 + 7 Slaves 18,2 39,5 + Tfiltro_Input M1 + 8 Slaves 19,3 41,7 + Tfiltro_Input M1 + 9 Slaves 20,4 43,8 + Tfiltro_Input Tale dato coincide con il tempo di risposta, con l eccezione dei moduli MV con interfaccia Encoder/Proximity nel cui caso è pari a 2s. M Slaves 21, Tfiltro_Input M Slaves 22,5 48,1 + Tfiltro_Input M Slaves 23,6 50,3 + Tfiltro_Input M Slaves 24,7 52,5 + Tfiltro_Input M Slaves 25,8 54,6 + Tfiltro_Input /07/2019 Rev.36

41 M1S 12,75 14,75 + T filtro_input Tempo di risposta M1S (ms) Tale dato dipende dai seguenti parametri: 1) Numero degli Slaves installati 2) Numero degli Operatori 3) Numero delle uscite OSSD Per conoscere il corretto tempo di risposta fare riferimento a quello calcolato dal software MSD (vedere Stampa del report) Failure Response time M1S (ms) Tale dato coincide con il tempo di risposta, con l eccezione dei moduli MV con interfaccia Encoder/Proximity nel cui caso è pari a 2s. M1S + 1 Slave 13,83 37,84 + T filtro_input M1S + 2 Slaves 14,91 40,00 + T filtro_input M1S + 3 Slaves 15,99 42,16 + T filtro_input M1S + 4 Slaves 17,07 44,32 + T filtro_input M1S + 5 Slaves 18,15 46,48 + T filtro_input M1S + 6 Slaves 19,23 48,64 + T filtro_input M1S + 7 Slaves 20,31 50,80 + T filtro_input M1S + 8 Slaves 21,39 52,96 + T filtro_input M1S + 9 Slaves 22,47 55,12 + T filtro_input M1S + 10 Slaves 23,55 57,28 + T filtro_input M1S + 11 Slaves 24,63 59,44 + T filtro_input M1S + 12 Slaves 25,71 61,60 + T filtro_input M1S + 13 Slaves 26,79 63,76 + T filtro_input M1S + 14 Slaves 27,87 65,92 + T filtro_input Collegamento M1, M1S --> moduli Bus proprietario ReeR a 5 poli (MSC) Sezione cavi di collegamento 0,5 2,5 mm 2 / AWG (a filo pieno/a trefolo) Max lunghezza collegamenti 100m Temperatura di funzionamento C Max temperatura esterna 55 C Temperatura di stoccaggio C Umidità relativa 10% 95% Max. altitudine (slm) 2000m T filtro_input = max tempo di filtraggio tra quelli impostati sugli ingressi del progetto (vedere sezione "INGRESSI"). Contenitore Descrizione Materiale contenitore Custodia per elettronica max 24 poli, con gancio metallico di arresto Poliammide Grado di protezione contenitore IP 20 Grado di protezione morsettiera Fissaggio Attacco rapido su barra secondo la norma EN IP 2X Dimensioni (h x l x p) 108 x 22,5 x 114,5 Modulo M1 PFH d (IEC 61508:2010) 6.86E-9 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata 3W max Abilitazione modulo (n /descrizione) 2 / PNP attivo alto "tipo B" secondo EN INPUT digitali (n /descrizione) 8 / PNP attivo alto secondo EN INPUT FBK/RESTART (n /descrizione) OUTPUT Test (n /descrizione) OUTPUT digitali (n /descrizione) OSSD (n /descrizione) 2 / Controllo EDM / possibile funzionamento Automatico o Manuale con pulsante di RESTART 4 / per controllo corto circuiti - sovraccarichi 2 / programmabili - PNP attivo alto 2 coppie / Uscite statiche di sicurezza PNP attivo alto 400mA@24VDC max. Interfaccia tipo C classe 3 (ZVEI CB24I) Slot per scheda MCM Connessione al PC Connessione ai moduli slave presente USB 2.0 (Hi Speed) - Max lunghezza cavo: 3m attraverso bus proprietario 5 vie MSC /07/2019 Rev.36 41

42 Modulo M1S PFH d (IEC 61508:2010) 1,35E-08 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata 3W max INPUT digitali (n /descrizione) 8 / PNP attivo alto secondo EN INPUT FBK/RESTART (n /descrizione) OUTPUT Test (n /descrizione) OUTPUT digitali (n /descrizione) OSSD (n /descrizione) Slot per scheda MCM Connessione al PC Connessione ai moduli slave 4 / Controllo EDM / possibile funzionamento Automatico o Manuale con pulsante di RESTART 4 / per controllo corto circuiti - sovraccarichi 4/ programmabili - PNP attivo alto 4 canali singoli (o 2 canali doppi), cat.4 400mA@24VDC max - Interfaccia tipo C classe 3 (ZVEI CB24I) presente USB 2.0 (Hi Speed) - Max lunghezza cavo: 3m attraverso bus proprietario 5 vie MSC Modulo MI8O2 PFH d (IEC 61508:2010) 5.67E-9 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata 3W max INPUT digitali (n /descrizione) 8 / PNP attivo alto (secondo EN ) OUTPUT test (n /descrizione) OUTPUT di segnalazione (n /descrizione) OSSD (n /descrizione) Connessione a M1 e M1S 4 / per controllo corto circuiti - sovraccarichi 2 / programmabili - PNP attivo alto 2 coppie / Uscite statiche di sicurezza: PNP attivo alto 400mA@24VDC max Interfaccia tipo C classe 3 (ZVEI CB24I) attraverso bus proprietario 5 vie MSC Modulo MI8O4 PFH d (IEC 61508:2010) 1,32E-08 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata 3W max INPUT digitali (n /descrizione) 8 / PNP attivo alto (secondo EN ) OUTPUT test (n /descrizione) 4 / per controllo corto circuiti - sovraccarichi OUTPUT di segnalazione (n /descrizione) 4 / programmabili - PNP attivo alto 4 canali singoli (o 2 canali doppi), cat.4: OSSD (n /descrizione) PNP attivo alto 400mA@24VDC max Interfaccia tipo C classe 3 (ZVEI CB24I) Connessione a M1S attraverso bus proprietario 5 vie MSC /07/2019 Rev.36

43 Moduli MI8 - MI16 Modello MI8 MI16 PFH d (IEC 61508:2010) 4.46E E-9 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata 3W max INPUT digitali (n /descrizione) 8 16 PNP attivo alto secondo EN OUTPUT test (n /descrizione) 4 / per controllo corto circuiti - sovraccarichi Connessione a M1 e M1S attraverso bus proprietario 5 vie MSC Modulo M12T8 PFH d (IEC 61508:2010) 5.60E-9 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata 3W max INPUT digitali (n /descrizione) 12 PNP attivo alto secondo EN OUTPUT test (n /descrizione) 8 / per controllo corto circuiti - sovraccarichi Connessione a M1 e M1S attraverso bus proprietario 5 vie MSC Moduli MO2 - MO4 Modello MO2 MO4 PFHd (IEC 61508:2010) 4.08E E-9 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata OUTPUT di segnalazione (n /descrizione) OSSD (n /descrizione) Connessione a M1 e M1S 3W max 2 4 programmabili - PNP attivo alto 2 4 Uscite statiche di sicurezza: PNP attivo alto 400mA@24VDC max Interfaccia tipo C classe 3 (ZVEI CB24I) attraverso bus proprietario 5 vie MSC Modulo MO4L PFH d (IEC 61508:2010) 1,12E-08 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata 3W max OUTPUT di segnalazione (n /descrizione) 4 / programmabili - PNP attivo alto 4 canali singoli (o 2 canali doppi), cat.4: OSSD (n /descrizione) PNP attivo alto 400mA@24VDC max Interfaccia tipo C classe 3 (ZVEI CB24I) Connessione a M1S attraverso bus proprietario 5 vie MSC /07/2019 Rev.36 43

44 Moduli MOS8 MOS16 Modello MOS8 MOS16 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata 3W max OUTPUT di segnalazione (n /descrizione) 8 16 programmabili - PNP attivo alto Connessione a M1 e M1S attraverso bus proprietario 5 vie MSC Moduli MR2 - MR4 Modello MR2 MR4 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata 3W max Tensione di commutazione 240 VAC Corrente di commutazione 6A max Contatti 2 N.A. + 1 N.C. 4 N.A. + 2 N.C. Contatti FEEDBACK 1 2 Tempo di risposta 12ms Durata meccanica contatti > 20 x 10 6 Connessione a modulo di output Su morsettiera frontale (nessun collegamento attraverso bus MSC) MR2 MR4: DATI TECNICI SULLA SICUREZZA CONNESSIONE DI FEEDBACK ATTIVA CONNESSIONE DI FEEDBACK NON ATTIVA PFHd SFF MTTFd DCavg PFHd SFF MTTFd DCavg 3,09E-10 99,6% 2335,94 98,9% tcycle1 9,46E-10 60% 2335,93 0 tcycle1 8,53E-11 99,7% 24453,47 97,7% tcycle2 DC13 (2A) 1,08E-10 87% 24453,47 0 tcycle2 6,63E-11 99,8% ,49 92,5% tcycle3 6,75E-11 97% ,5 0 tcycle3 8,23E-09 99,5% 70,99 99,0% tcycle1 4,60E-07 50% 70,99 0 tcycle1 7,42E-10 99,5% 848,16 99,0% tcycle2 AC15 (3A) 4,49E-09 54% 848,15 0 tcycle2 1,07E-10 99,7% 12653,85 98,4% tcycle3 1,61E-10 79% 12653,85 0 tcycle3 3,32E-09 99,5% 177,38 99,0% tcycle1 7,75E-08 51% 177,37 0 tcycle1 3,36E-10 99,6% 2105,14 98,9% tcycle2 AC15 (1A) 1,09E-09 60% 2105,14 0 tcycle2 8,19E-11 99,7% 28549,13 97,5% tcycle3 1,00E-10 88% 28549,13 0 tcycle3 tcycle1: 300s (1 commutazione ogni 5 minuti) tcycle2: 3600s (1 commutazione ogni ora) tcycle3: 1 commutazione ogni giorno (PFHd secondo IEC61508, MTTFd e DCavg secondo ISO ) DC13 (2A) AC15 (3A) AC15 (1A) Modulo MOR4 MOR4S8 Modulo MOR4 MOR4S8 PFHd (IEC 61508:2010) 2,72E-09 1,30E-08 Tensione nominale 24VDC ± 20% Potenza dissipata Tensione di commutazione Corrente di commutazione 3W max 240 VAC 6A max Contatti N.A. 4 INPUT FBK/RESTART (n /descrizione) 4 / Controllo EDM / possibile funzionamento Automatico o Manuale con pulsante di RESTART OUTPUT digitali (n /descrizione) - 8 / programmabili - PNP attivo alto Tempo di risposta 12ms Durata meccanica contatti > 40 x 10 6 Connessione per utilizzatore Connessione a M1 e M1S Su morsettiera Attraverso bus MSC /07/2019 Rev.36

45 Modulo MO4LHCS8 PFHd (IEC 61508:2010) 8,64E-09 Tensione nominale 24VDC ± 20% Potenza dissipata max 4W max Corrente uscite OSSD Numbero di uscite di sicurezza (OSSD) INPUT FBK/RESTART (No./descrizione) OUTPUT digitali (No./ descrizione) Tempo di risposta Connessione a M1 e M1S 2A max per canale 4 canali singoli (o 2 canali doppi), cat.4 Interfaccia tipo C classe 3 (ZVEI CB24I) 4 / controllo EDM / funzionamento automatico o manuale con pulsante di Restart 8 / Uscite programmabili / PNP attivo alto 12ms attraverso bus proprietario 5 vie MSC Utilizzando MO4LHCS8 con corrente di uscita > 500mA, separarlo dai moduli adiacenti interponendo un connettore MSC. Moduli MV0 - MV1 - MV2 Condizione (-> BLOCCHI FUNZIONALI TIPO CONTROLLO VELOCITÀ) Overspeed Stand still Window speed Safe state Overspeed NO Stand still Out of Window speed Modello MV0 MV1 MV2 PFHd 7,36E PFHd (TTL) - 8,46E-09 (MV1T) 9,56E-09 (MV2T) PFHd (sin/cos) - 9,31E-09 (MV1S) 1,13E-08 (MV2S) PFHd (HTL24) - 8,08E-09 (MV1H) 8,80E-09 (MV2H) PFHd (TTL alimentazione interna) - 9,20E-09 (MV1TB) 1,10E-08 (MV2TB) Tensione nominale 24VDC ± 20% Potenza dissipata max 3W Impedenza d'ingresso - Interfaccia encoder ohm (Modelli MV1T MV1TB / MV2T MV2TB) 120 ohm (Modelli MV1S - MV2S) TTL (Modelli MV1T MV1TB / MV2T MV2TB) HTL (Modelli MV1H - MV2H) sin/cos (Modelli MV1S - MV2S) Connessioni encoder - RJ45 Segnali di ingresso encoder isolati elettricamente secondo la norma EN Tensione d'isolamento nominale 250V Categoria di sovratensione II Tensione impulsiva nominale 4,00kV Numero max encoder Frequenza max encoder - 500kHz (HTL: 300kHz) Range soglia impostabile encoder Categoria di proximity Connessioni proximity Range soglia impostabile proximity - 1Hz 450kHz PNP/NPN - 3/4 fili Morsettiera 1Hz 4kHz Numero max proximity 2 Frequenza max proximity 5kHz Numero max assi 2 Gap frequenza stand-still/overspeed >10Hz Gap minimo tra soglie (se num. soglie >1) Connessione a M1 e M1S > 5% Attraverso bus MSC /07/2019 Rev.36 45

46 Modulo MA4 PFH d (IEC 61508:2010) 1,53E-8 Tensione nominale 24VDC 20% Potenza dissipata max Numero di canali Range Sensori in Corrente 5W 4, completamente isolati (500 VDC). Ogni canale può essere configurato come ingresso in tensione o corrente Numero bit conversione 16 Risoluzione (minima variazione di corrente rilevabile) Sample rate (campioni al secondo) Resistenza di ingresso Massima corrente ammessa Range Sensori in Tensione 381 na 0 ma). Valori selezionabili 2.5, 5, 10, 16.6, 20, 50, 60, 100, 200, 400, 800, 1000, 2000, Ohm 23 ma VDC Numero bit conversione 16 Risoluzione (minima variazione di tensione rilevabile) Sample rate Resistenza di ingresso Rilevamento assorbimento anomalo alimentatore sensore (se il sensore assorbe più di 60 ma) Rilevamento corrente/tensione eccessiva in ingresso Rilevamento distacco cavo Rilevamento valore letto soprasoglia/sottoglia Connessione a M1S Diagnostica/Recovery 152 uv. Valori selezionabili: 2.5, 5, 10, 16.6, 20, 50, 60, 100, 200, 400, 800, 1000, 2000, kohm SI, protezione attiva. Quando viene rilevata questa condizione, l alimentazione del canale con l anomalia viene distaccata per un secondo per poi essere riattivata al fine di verificare se l anomalia persiste. Il ciclo va avanti finchè l anomalia non scompare. SI, protezione attiva. Quando viene rilevata questa condizione, l alimentazione del canale con l anomalia viene distaccata per un secondo per poi essere riattivata al fine di verificare se l anomalia persiste. Il ciclo va avanti finchè l anomalia non scompare. SI SI attraverso bus proprietario 5 vie MSC /07/2019 Rev.36

47 DIMENSIONI MECCANICHE 99 mm 22.5 mm Figura mm 108 mm /07/2019 Rev.36 47

48 SEGNALAZIONI Modulo master M1 (Figura 15) SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL COM ENA IN1 8 OSSD1/2 CLEAR1/2 STATUS1/2 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE BLU GIALLO ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON ON ON Rosso ON ON Rilevata MCM Caricamento/scrittura schema da/su scheda MCM MSD richiede connessione: configurazione interna non presente MSD richiede connessione: (presenza di modulo slave non previsto o numero nodo non corretto) (=>Composizione del sistema) MSD richiede connessione: (moduli slave assenti o non pronti) (=>Composizione del sistema) Lampeggiante veloce ON (max 1s) 5 Lampeggiante lento Lampeggiante veloce Lampeggiante veloce ON (max 1s) 5 Rosso Rosso Rosso Rosso Rosso MSD connesso, M1 fermo ON Rosso Tabella 25 - visualizzazione iniziale Figura 15 M1 SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE RILEVATA ANOMALIA ESTERNA LED RUN IN FAIL EXT FAIL COM IN1 8 ENA OSSD1/2 CLEAR1/2 STATUS1/2 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO BLU ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO ON ON funz. OK ON rilevata connessione esterna errata ON = M1 connesso al PC =altrimenti ON = M1 connesso al PC =altrimenti Condizione INPUT Lampeggiante solo il numero dell'input con la connessione errata ON MASTER_ENABLE1 e MASTER_ENABLE2 attivi altrimenti ROSSO con uscita VERDE con uscita ON ON in attesa di RESTART Lampeggiante NO feedback Condizione OUTPUT Tabella 26 - visualizzazione dinamica /07/2019 Rev.36

49 Modulo master M1S (Figura 16) SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL COM ENA IN1 8 OSSD1/4 STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE BLU GIALLO ROSSO/VERDE/GIALLO GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON ON ON Rosso ON Rilevata MCM Caricamento/scrittura schema da/su scheda MCM MSD richiede connessione: configurazione interna non presente MSD richiede connessione: (presenza modulo slave non previsto o numero nodo non corretto) (=>Composizione del sistema) MSD richiede connessione: (moduli slave assenti o non pronti) (=>Composizione del sistema) Lampeggiante veloce ON (max 1s) 5 Lampeggiante lento Lampeggiante veloce Lampeggiante veloce ON (max 1s) 5 Rosso Rosso Rosso Rosso Rosso MSD connesso, M1 fermo ON Rosso Tabella 27 - visualizzazione iniziale Figura 16 M1S SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE RILEVATA ANOMALIA ESTERNA LED RUN IN FAIL EXT FAIL COM IN1 8 ENA OSSD1/4 STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO BLU ROSSO/VERDE/GIALLO GIALLO ON ON funz. OK ON rilevata connessione esterna errata ON = M1S connesso al PC =altrimenti ON = M1S connesso al PC =altrimenti Condizione INPUT Lampeggiante solo il numero dell'input con la connessione errata Tabella 28 - visualizzazione dinamica ON ROSSO con uscita VERDE con uscita ON GIALLO in attesa di RESTART Giallo Lampeggiante con feedback incoerente (se richiesto) Condizione OUTPUT /07/2019 Rev.36 49

50 Modulo MI8O2 (Figura 17) LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 8 OSSD1/2 CLEAR1/2 STATUS1/2 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON ON Rosso ON ON Tabella 29 - visualizzazione iniziale SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE LED RUN IN FAIL EXT FAIL IN1 8 SEL0/1 OSSD1/2 CLEAR1/2 STATUS1/2 VERDE ROSSO ROSSO GIALLO ARANCIONE ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT ON rilevata connessione esterna errata Condizione INPUT Lampeggiante solo il numero dell'input con la connessione errata Tabella 30 - visualizzazione dinamica Riporta la tabella dei segnali NODE_SEL0/1 ROSSO con uscita VERDE con uscita ON ON in attesa di RESTART Lampeggiante NO feedback Condizione OUTPUT Figura 17 MI8O /07/2019 Rev.36

51 Modulo MI8O4 (Figura 18) LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 8 OSSD1/4 STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO ROSSO/VERDE/GIALLO GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON ON Rosso ON Tabella 31 - visualizzazione iniziale SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE LED RUN IN FAIL EXT FAIL IN1 8 SEL0/1 OSSD1/4 STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO GIALLO ARANCIONE ROSSO/VERDE/GIALLO GIALLO se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT ON rilevata connessione esterna errata Condizione INPUT Lampeggiante solo il numero dell'input con la connessione errata Tabella 32 - visualizzazione dinamica Riporta la tabella dei segnali NODE_SEL0/1 ROSSO con uscita VERDE con uscita ON GIALLO in attesa di RESTART Giallo Lampeggiante NO feedback se richiesto Condizione OUTPUT Figura 18 MI8O /07/2019 Rev.36 51

52 Modulo MI8 (Figura 19) LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 8 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON ON Tabella 33 - visualizzazione iniziale SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 8 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT ON rilevata connessione esterna errata Riporta la tabella dei segnali NODE_SEL0/1 Condizione INPUT Lampeggiante solo il numero INPUT con la connessione errata Tabella 34 - visualizzazione dinamica Figura 19 MI /07/2019 Rev.36

53 Modulo MI12T8 (Figura 20) LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 12 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON ON Tabella 35 - visualizzazione iniziale SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 12 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT ON rilevata connessione esterna errata Riporta la tabella dei segnali NODE_SEL0/1 Condizione INPUT Lampeggiante solo il numero INPUT con la connessione errata Tabella 36 - visualizzazione dinamica Figura 20 MI12T /07/2019 Rev.36 53

54 Modulo MI16 (Figura 21) LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 16 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON ON Tabella 37 - visualizzazione iniziale SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 16 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT ON rilevata connessione esterna errata Riporta la tabella dei segnali NODE_SEL0/1 Condizione INPUT Lampeggiante solo il numero INPUT con la connessione errata Tabella 38 - visualizzazione dinamica Figura 21 MI /07/2019 Rev.36

55 Modulo MO2 (Figura 22) LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSDD1/2 CLEAR1/2 STATUS1/2 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON Rosso ON ON Tabella 39 - Visualizzazione iniziale SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSSD1/2 CLEAR1/2 STATUS1/2 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT funz. OK funz. OK Riporta la tabella dei segnali NODE_SEL0/1 ROSSO con uscita VERDE con uscita ON ON in attesa di RESTART Lampeggiante NO feedback Condizione OUTPUT Tabella 40 - visualizzazione dinamica Figura 22 MO /07/2019 Rev.36 55

56 Modulo MO4 (Figura 23) LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSSD1/4 CLEAR1/4 STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON Rosso ON ON Tabella 41 - Visualizzazione iniziale SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSSD1/4 CLEAR1/4 STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT funz. OK funz. OK Riporta la tabella dei segnali NODE_SEL0/1 ROSSO con uscita VERDE con uscita ON ON in attesa di RESTART Lampeggiante NO feedback Condizione OUTPUT Tabella 42 - visualizzazione dinamica Figura 23 MO /07/2019 Rev.36

57 Modulo MO4L (Figura 18) LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSSD1/4 STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO/VERDE/GIALLO GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON Rosso ON Tabella 43 - visualizzazione iniziale SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSSD1/4 STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO/VERDE/GIALLO GIALLO se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT ON rilevata connessione esterna errata Tabella 44 - visualizzazione dinamica Riporta la tabella dei segnali NODE_SEL0/1 ROSSO con uscita VERDE con uscita ON GIALLO in attesa di RESTART Giallo Lampeggiante NO feedback se richiesto Condizione OUTPUT Figura 24 MO4L /07/2019 Rev.36 57

58 Modulo MOR4 (Figura 25) SIGNIFICATO Accensione - TEST iniziale LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 RELAY 1/4 CLEAR1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE GIALLO ON ON ON ON Rosso ON Tabella 45 - Visualizzazione iniziale LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 RELAY 1/4 CLEAR1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE GIALLO se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER ROSSO con contatto aperto ON in attesa di RESTART FUNZIONAMENTO NORMALE LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo funzionamento OK funzionamento OK Riporta la tabella dei segnali NODE_SEL0/1 VERDE con contatto chiuso LAMPEGGIANTE Feedback contattori esterni errato Figura 25 MOR4 Tabella 46 - Visualizzazione dinamica /07/2019 Rev.36

59 Modulo MOR4S8 (Figura 26) SIGNIFICATO Accensione - TEST iniziale LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 RELAY 1/4 CLEAR1/4 STATUS 1/8 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE GIALLO GIALLO ON ON ON ON Rosso ON ON Tabella 47 - Visualizzazione iniziale SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 RELAY 1/4 CLEAR1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE GIALLO STATUS 1/8 GIALLO se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER ROSSO con contatto aperto ON in attesa di RESTART FUNZIONAMENTO NORMALE LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo funzionamento OK funzionamen to OK Riporta la tabella dei segnali NODE_SEL0/1 VERDE con contatto chiuso LAMPEGGIANTE Feedback contattori esterni errato Riporta la condizione delle uscite Figura 26 MOR4S8 Tabella 48 - Visualizzazione dinamica /07/2019 Rev.36 59

60 MOS8 (Figura 27) LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 STATUS1/8 SIGNIFICATO VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON ON Tabella 49 - Visualizzazione iniziale LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 STATUS1/8 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER FUNZIONAMENTO NORMALE LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo Funzionamento OK Funzionamento OK Riporta la selezione NODE_SEL0/1 Riporta la condizione OUTPUT ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo Figura 27 MOS8 Tabella 50 - Visualizzazione dinamica /07/2019 Rev.36

61 MOS16 (Figura 28) LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 STATUS1/16 SIGNIFICATO VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON ON Tabella 51 - Visualizzazione iniziale LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 STATUS1/16 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER FUNZIONAMENTO NORMALE LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo Funzionamento OK Funzionamento OK Riporta la selezione NODE_SEL0/1 Riporta la condizione ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo Figura 28 MOS16 Tabella 52 - Visualizzazione dinamica /07/2019 Rev.36 61

62 Moduli MV0, MV1, MV2 (Figura 29) LED SIGNIFICATO ON RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 ENC* PROX SH VERDE VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO GIALLO GIALLO Accensione - TEST iniziale ON ON ON ON ON ON ON ON Tabella 53 - Visualizzazione iniziale SIGNIFICATO LED ON RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 ENC* PROX SH VERDE VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO GIALLO GIALLO modulo attende la prima comunicazione da M1 Asse in range di velocità Figura 29 MV1, MV2 FUNZIONAMENTO NORMALE ON Modulo alimentato LAMPEGGIANTE configurazione non richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo funzionamento OK funzionamento OK Riporta la tabella dei segnali NODE SEL0/1 ON Encoder collegato e funzionante ON Proximity collegato e funzionante ON Asse in stand still ON configurazione richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo LAMPEGGIANTE Asse fuori range di velocità Tabella 54 - Visualizzazione dinamica * NON PRESENTE SU MODULO MV /07/2019 Rev.36

63 Moduli MR2, MR4 (Figura 30) SIGNIFICATO FUNZIONAMENTO NORMALE LED OSSD1 VERDE Acceso con uscita ON Tabella 55 - MR2 - Visualizzazione dinamica SIGNIFICATO OSSD1 VERDE LED OSSD2 VERDE FUNZIONAMENTO NORMALE Acceso con uscita ON Tabella 56 - MR4 - Visualizzazione dinamica Figura 30 MR2, MR /07/2019 Rev.36 63

64 MO4LHCS8 (Figura 31) SIGNIFICATO Accensione - TEST iniziale LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSSD 1/4 CLEAR1/4 STATUS1/8 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE GIALLO GIALLO ON ON ON ON Red ON ON Tabella 57 - Visualizzazione iniziale LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSSD 1/4 CLEAR1/4 STATUS1/8 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE GIALLO GIALLO se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER ROSSO con uscita in ON in attesa di RESTART ON SYSTEM STATUS associata è attiva Figura 31 MO4LHCS8 FUNZIONAMENTO NORMALE LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo ON se la configurazione richiede INPUT o OUTPUT dal Modulo funzionamento OK funzionamento OK Riporta la tabella dei segnali NODE SEL0/1 Table 58 - Visualizzazione dinamica VERDE con uscita in ON LAMPEGGIANTE Feedback contattori esterni errato STATUS associata non è attiva /07/2019 Rev.36

65 MA4 (Figura 32) SIGNIFICATO Accensione - TEST iniziale LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 CHAN 1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE ON ON ON ON Rosso Tabella 59 - Visualizzazione iniziale LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 CHAN 1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE Figura 32 MA4 FUNZIONAMENTO NORMALE se il modulo attende la prima comunicazione dal MASTER LAMPEGGIANTE se la configurazione non richiede INPUT dal MASTER ON se la configurazione richiede INPUT dal MASTER funzionamento OK funzionamento OK ON rilevata anomalia su canale di misura Riporta la tabella dei segnali NODE SEL0/1 Table 60 - Visualizzazione dinamica Canale configurato ON Canale non configurato /07/2019 Rev.36 65

66 DIAGNOSI GUASTI Modulo master M1 (Figura 33) SIGNIFICATO Guasto interno Errore uscite OSSD Errore comunicazione con slave Errore modulo slave Errore MCM LED RUN IN FAIL EXT FAIL COM IN1 8 ENA OSSD1/2 CLEAR 1/2 STATUS1/2 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO BLU ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO 2 o Rosso 4 (solo il LED corrispondente all'uscita in fail) ON 6 6 RIMEDIO Spedire il modulo a ReeR per riparazione Verificare collegamenti OSSD1/2 Se persiste, spedire M1 a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire M1 a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Sostituire MCM Tabella 61 - Diagnostica M1 Figura 33 M /07/2019 Rev.36

67 Modulo master M1S (Figura 34) SIGNIFICATO Guasto interno Errore uscite OSSD Errore comunicazione con slave Errore modulo slave Errore MCM Sovraccarico OSSD o carico connesso a 24VDC Corto circuito o sovraccarico rilevato su uscita status LED RUN IN FAIL EXT FAIL COM IN1 8 ENA OSSD1/4 STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO BLU ROSSO/VERDE/GIALLO GIALLO 2 o Rosso 4 ROSSO (solo il LED corrispondente all'uscita in fail) ON 6 6 ON ON ON ON RIMEDIO Spedire il modulo a ReeR per riparazione Verificare collegamenti OSSD1/2 Se persiste, spedire M1 a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire M1 a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Sostituire MCM Stato input Stato input ON ON Lampeggia ROSSO (solo il LED corrispondente Stato OUTPUT Stato OUTPUT ante Verificare le connessioni delle uscite OSSD Verificare le connessioni delle uscite status Tabella 62 - Diagnostica M1S Figura 34 M1S /07/2019 Rev.36 67

68 Modulo MI8O2 (Figura 35) SIGNIFICATO Guasto interno Errore di compatibilità Errore uscite OSSD Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M1 Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale Errore su circuito rilevamento nodo LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 8 OSSD1/2 CLEAR1/2 STATUS1/2 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO 2 o riporta l'indirizzo fisico del modulo Rosso (solo il LED corrispondente all'uscita in fail) 5 5 ON Tabella 63 - Diagnostica MI8O2 RIMEDIO Spedire il modulo a ReeR per riparazione Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Verificare collegamenti OSSD1/2 Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Spedire il modulo a ReeR per riparazione Figura 35 MI8O /07/2019 Rev.36

69 Modulo MI8O4 (Figura 36) Figura 36 MI8O4 SIGNIFICATO Guasto interno Errore di compatibilità Errore uscite OSSD Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M1 Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale Sovraccarico OSSD o carico connesso a 24VDC Corto circuito o sovraccarico rilevato su uscita status RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 8 OSSD1/4 LED STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO ROSSO/VERDE/GIALLO GIALLO 2 o riporta l'indirizzo fisico del modulo Rosso (solo il LED corrispondente all'uscita in fail) 5 ON 5 5 ON ON ON ON riporta l'indirizzo fisico del modulo riporta l'indirizzo fisico del modulo Stato input Stato input Tabella 64 - Diagnostica MI8O4 Lampeggia ROSSO (solo il in FAIL) Stato OUTPUT Stato OUTPUT ante RIMEDIO Spedire il modulo a ReeR per riparazione Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Verificare collegamenti OSSD1/2 Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Verificare le connessioni delle uscite OSSD Verificare le connessioni delle uscite status /07/2019 Rev.36 69

70 Modulo MI8 (Figura 37) Guasto interno SIGNIFICATO Errore di compatibilità Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M1 Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 8 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO 2 o riporta l'indirizzo fisico del modulo 5 ON 5 5 RIMEDIO Spedire il modulo a ReeR per riparazione Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Errore su circuito rilevamento nodo 3 3 Spedire il modulo a ReeR per riparazione Tabella 65 - Diagnostica MI8 Figura 37 MI /07/2019 Rev.36

71 Modulo MI12T8 (Figura 38) SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 12 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO Guasto interno 2 O 3 Errore di compatibilità Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M1 Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale 5 5 riporta l'indirizzo fisico del modulo 5 ON 5 5 RIMEDIO Spedire il modulo a ReeR per riparazione Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Errore su circuito rilevamento nodo 3 3 Tabella 66 - Diagnostica MI12T8 Spedire il modulo a ReeR per riparazione Figura 38 MI12T /07/2019 Rev.36 71

72 Modulo MI16 (Figura 39) SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 IN1 16 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO Guasto interno 2 O 3 Errore di compatibilità Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M1 Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale Errore su circuito rilevamento nodo 5 5 riporta l'indirizzo fisico del modulo 5 ON RIMEDIO Spedire il modulo a ReeR per riparazione Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Spedire il modulo a ReeR per riparazione Tabella 67 - Diagnostica MI16 Figura 39 MI /07/2019 Rev.36

73 Moduli MO2, MO4 (Figura 40) LED SIGNIFICATO RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSSD1/4 CLEAR1/4 STATUS1/4 RIMEDIO VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO/VERDE GIALLO GIALLO Figura 40 MO4 Guasto interno Errore di compatibilità Errore uscite OSSD Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M1 Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale Assenza alimentazione uscite 3 e 4 (MO4) Corto circuito o sovraccarico status output Errore su circuito rilevamento nodo 2 O Rosso 5 4 (solo il LED corrispondente all'uscita in fail) 5 5 riporta l'indirizzo fisico del modulo ON 5 5 Lampeggi ON ON ON 3 3 Rosso ante Condizione OUTPUT Tabella 68 - Diagnostica MO2/MO4 ante Condizione CLEAR Condizione OUTPUT anti Spedire il modulo a ReeR per riparazione Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Verificare collegamenti OSSD1/2 Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Collegare ingressi 13 e 14 (alimentazione) Verificare collegamenti uscite status Guasto interno spedire a ReeR per riparazione /07/2019 Rev.36 73

74 Modulo MO4L (Figura 41) Figura 41 MO4L SIGNIFICATO Guasto interno Errore di compatibilità Errore uscite OSSD Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M1 Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale Sovraccarico OSSD o carico connesso a 24VDC Corto circuito o sovraccarico rilevato su uscita status LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSSD1/4 STATUS1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO/VERDE/GIALLO GIALLO 2 o riporta l'indirizzo fisico del modulo RIMEDIO Rosso Spedire il modulo a ReeR per riparazione 5 4 (solo il LED corrispondente all'uscita in fail) 5 ON 5 5 ON ON ON ON riporta l'indirizzo fisico del modulo riporta l'indirizzo fisico del modulo Lampeggia ROSSO (solo il LED corrispondente Stato OUTPUT Stato OUTPUT Tabella 69 - Diagnostica MO4L Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Verificare collegamenti OSSD1/2 Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Verificare le connessioni delle uscite OSSD ante Verificare le connessioni delle uscite status /07/2019 Rev.36

75 Modulo MOR4 (Figura 42) SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 RELAY 1/4 CLEAR1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE GIALLO RIMEDIO Guasto interno 2 O 3 Rosso Spedire il modulo a ReeR per riparazione Errore di compatibilità Errore uscite relé Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M (solo il LED corrispondente al'uscita in fail) 5 Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema 5 riporta Se persiste, spedire il modulo a l'indirizzo fisico ReeR per riparazione del modulo Fare ripartire il sistema ON Verificare quale modulo è in FAIL Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale 5 5 Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Feedback contattori esterni errato su relé di Categoria 4 ON 4 4 (solo i LED corrispondenti alle uscita in fail) Verificare collegamenti 5,6,7,8. Figura 42 MOR4 Errore su circuito rilevamento nodo 3 3 Guasto interno spedire a ReeR per riparazione. Tabella 70 - Diagnostica MOR /07/2019 Rev.36 75

76 Modulo MOR4S8 (Figura 43) LED SIGNIFICATO Guasto interno RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 RELAY 1/4 CLEAR1/4 STATUS1/8 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE GIALLO GIALLO 2 O 3 Rosso RIMEDIO Spedire il modulo a ReeR per riparazione Errore di compatibilità Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Errore uscite relé 4 4 (solo il LED corrispondente al'uscita in fail) Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Errore comunicazione con master 5 riporta l'indirizzo fisico del modulo Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Errore su altro slave o su M1 ON Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale 5 5 Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Feedback contattori esterni errato su relé di Categoria 4 ON 4 4 (solo i LED corrispondenti alle uscita in fail) Verificare collegamenti 5,6,7,8. Figura 43 MOR4S8 Errore su circuito rilevamento nodo 3 3 Guasto interno spedire a ReeR per riparazione. Corto-circuito o sovraccarico su status output ON Condizione OUTPUT Condizione CLEAR anti Verificare connessioni uscite status Tabella 71 - Diagnostica MOR4S /07/2019 Rev.36

77 Modulo MOS8 (Figura 44) SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 STATUS1/8 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO Guasto interno 2 O 3 Errore di compatibilità Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M1 Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale Errore su circuito rilevamento nodo Corto-circuito o sovraccarico su uscite status 1-8 Nessuna alimentazione su uscite status riporta l'indirizzo fisico del modulo 5 ON ON anti ON anti alternativamente RIMEDIO Spedire il modulo a ReeR per riparazione Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Guasto interno spedire a ReeR per riparazione. Verificare connessioni uscite status 1-8 Collegare il pin 5 Tabella 72 - Diagnostica MOS8 Figura 44 MOS /07/2019 Rev.36 77

78 Modulo MOS16 (Figura 45) SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 STATUS 1/8 STATUS 9/16 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO GIALLO RIMEDIO Guasto interno 2 O 3 riporta l'indirizzo fisico del modulo Spedire il modulo a ReeR per riparazione Errore di compatibilità Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Errore comunicazione con master 5 Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire modulo a ReeR per riparazione Errore su altro slave o su M1 ON Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale 5 5 Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Errore su circuito rilevamento nodo 3 3 Guasto interno spedire a ReeR per riparazione. Corto-circuito o sovraccarico su uscite status 1-8 ON anti Verificare connessioni uscite status 1-8 Corto-circuito o sovraccarico su uscite status 9-16 ON anti Verificare connessioni uscite status 9-16 Figura 45 MOS16 Nessuna alimentazione su uscite status 1-8 Nessuna alimentazione su uscite status 9-16 ON anti alternativamente ON anti alternativamente Collegare il pin 5 Collegare il pin 6 Tabella 73 - Diagnostica MOS /07/2019 Rev.36

79 Moduli MV0, MV1, MV2 (Figura 46) SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 ENC* PROX SH VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE GIALLO GIALLO GIALLO RIMEDIO Guasto interno 2 O 3 Riporta l'indirizzo fisico del modulo Spedire il modulo a ReeR per riparazione Errore di compatibilità Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornam. FW. Errore INTERNO encoder 3 3 Sostituire encoder Spedire il modulo a ReeR per riparazione Errore INTERNO Proximity 3 3 Sostituire proximity Spedire il modulo a ReeR per riparazione Errore su circuito rilevamento nodo 3 3 Guasto interno spedire a ReeR per riparazione. Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale 5 5 Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Figura 46 MV1, MV2 collegato ma è richiesto dalla configurazione 3 ** 3 ** Verificare corretta connessione encoder e sua alimentazione Verificare frequenza ingresso in range Proximity non collegato ma richiesto dalla configurazione 3 ** 3 ** Verificare corretta connessione proximity Verificare frequenza ingresso in range Tabella 74 - Diagnostica MV0/MV1/MV2 * NON PRESENTE SU MODULO MV0 ** NEL CASO DI ANOMALIA DI UN SOLO CANALE, LA SEGNALAZIONE VIENE PRESENTATA ALTERNATIVAMENTE IN DUE FINESTRE TEMPORALI: /07/2019 Rev.36 79

80 MO4LHCS8 (Figura 47) SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 OSSD 1/4 CLEAR1/4 STATUS1/8 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIO ROSSO VERDE GIALLO GIALLO RIMEDIO Guasto interno 2 / 3 Rosso Spedire il modulo a ReeR per riparazione Errore di compatibilità Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Errore uscite OSSD 4 4 (solo il LED corrispondente FAIL) Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M1 5 Riporta l'indirizzo fisico del modulo ON Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale 5 5 Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Corto circuito o sovraccarico rilevato su uscita status ON ON Stato OUTPUT ante Verificare le connessioni delle uscite Status Figura 47 MO4LHCS8 Sovraccarico OSSD o carico connesso a 24VDC Assenza alimentazione OSSD3-OSSD4 ON ON ON ON Lampeggia (solo il LED corrispondente OSSD3/OSSD4 ante OSSD3/OSSD4 ante Stato OUTPUT Stato OUTPUT Verificare le connessioni delle uscite OSSD Connect pin 14 to 24VDC Errore su circuito rilevamento nodo 3 3 Spedire il modulo a ReeR per riparazione Table 75 - Diagnostica MO4LHCS /07/2019 Rev.36

81 Modulo MA4 (Figura 48) SIGNIFICATO LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 CHAN 1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE RIMEDIO Figura 48 MA4 Guasto interno Errore di compatibilità Errore comunicazione con master Errore su altro slave o su M1 Rilevato altro slave dello stesso tipo con indirizzo uguale Configurazione errata Overload alimentatore sensore Overload canale ingresso Valore letto sopra soglia massima Valore letto sopra sotto minima Sensore sconnesso 2 o riporta l'indirizzo fisico del modulo ON ON ON ON ON ON ON ON ON ON ON Spedire il modulo a ReeR per riparazione 5 Canale configurato come SINGOLO o NON CONFIGURATO riporta l'indirizzo fisico del modulo 1 o ogni 600 ms 1 o ogni 600 ms 3 veloci e pausa da 600 ms 3 veloci e pausa da 600 ms 3 veloci e pausa da 600 ms Versione firmware non compatibile con M1, spedire a ReeR per aggiornamento FW. Fare ripartire il sistema Se persiste, spedire il modulo a ReeR per riparazione Fare ripartire il sistema Verificare quale modulo è in FAIL Modificare indirizzo modulo (vedere paragrafo NODE SEL) Verificare connessione bus di fondo Verificare connessioni sensore Verificare integrità sensore Verificare connessioni sensore Verificare integrità sensore Verificare connessioni sensore Verificare integrità sensore Verificare valori di soglia impostati con MSD Verificare connessioni sensore Verificare integrità sensore Verificare valori di soglia impostati con MSD Verificare connessioni sensore Verificare integrità sensore /07/2019 Rev.36 81

82 Canale configurato come DOPPIO (due sensori ridondati), condizioni: MA4 1. Diagnosi di Overload alimentatore, Overload ingresso, Valore letto sopra soglia, Valore letto sotto soglia, sensore sconnesso: este diagnosi fosse presente contemporaneamente su tutti e due i sensori, lampeggeraà il LED ROSSO del secondo canale mentre il LED ROSSO del primo rimarrà acceso fisso. 2. Diagnosi di valori letti dalla coppia di sensori fuori tolleranza: entrambi i LED ROSSI ano. SIGNIFICATO Overload alimentatore sensore Overload ingresso sensore Valore letto sopra soglia massima Valore letto sopra sotto minima Sensore sconnesso Valori letti dalla coppia di sensori fuori tolleranza LED RUN IN FAIL EXT FAIL SEL0/1 CHAN 1/4 VERDE ROSSO ROSSO ARANCIONE ROSSO VERDE ON ON ON ON ON ON ON ON ON ON ON ON riporta l'indirizzo fisico del modulo Tabella 76 - Diagnostica MA4 1 o ogni 600 ms 1 o ogni 600 ms 3 veloci e pausa da 600 ms 3 veloci e pausa da 600 ms 3 veloci e pausa da 600 ms 1 o ogni 100 ms RIMEDIO Verificare connessioni sensore Verificare integrità sensore Verificare connessioni sensore Verificare integrità sensore Verificare connessioni sensore Verificare integrità sensore Verificare valori di soglia impostati con MSD Verificare connessioni sensore Verificare integrità sensore Verificare valori di soglia impostati con MSD Verificare connessioni sensore Verificare integrità sensore Verificare connessioni sensori Verificare integrità sensori Verificare valori impostati con MSD /07/2019 Rev.36

83 SOFTWARE MOSAIC SAFETY DESIGNER L'applicativo software "MOSAIC SAFETY DESIGNER" consente la configurazione di uno schema logico di collegamento tra MOSAIC (Master + espansioni) ed i componenti dell'impianto da realizzare. I dispositivi di sicurezza che fanno parte dell'impianto sono quindi monitorati e comandati da MOSAIC e dai suoi moduli SLAVE. Attraverso una versatile interfaccia grafica MSD è in grado di mettere in relazione tra loro i vari componenti; vediamo di seguito come. Installazione del software Caratteristiche HARDWARE richieste per il PC da collegare Memoria RAM: 256MB (quantità sufficiente al funzionamento di Windows XP SP3 + Framework 4.0) disco fisso: spazio libero > 500Mbyte connettore USB: 1.1, 2.0 o 3.0 lettore CD-ROM. Caratteristiche SOFTWARE richieste per il PC da collegare Windows XP con Service Pack 3 installato (o OS superiori). Sul computer deve essere presente Microsoft Framework 4.0 (o superiore). Come installare MSD Inserire il CD di installazione; attendere che il programma di installazione richieda il SETUP del SW. In alternativa eseguire il file SetupDesigner.exe presente nella root del CD di installazione. Ad installazione avvenuta comparirà una finestra che richiede la chiusura del programma di setup /07/2019 Rev.36 83

84 Nozioni di base Terminata correttamente l'installazione, MSD crea un'icona sul desktop. Per lanciare il programma fare doppio click su tale icona. => Comparirà la seguente schermata iniziale: Figura 49 Giunti a questo punto l'utente può creare il suo progetto /07/2019 Rev.36

85 La barra degli strumenti standard Viene riprodotta nella Figura la barra degli strumenti standard ed elencato di seguito il significato delle icone: Figura > CREA UN NUOVO PROGETTO 2 -> MODIFICA CONFIGURAZIONE (composizione dei vari moduli) 3 -> CAMBIA PARAMETRI UTENTE (nome, azienda, etc.) 4 -> SALVA PROGETTO 5 -> CARICA UN PROGETTO ESISTENTE (SALVATO SU DISCO) 6 -> STAMPA SCHEMA PROGETTO 7 -> ANTEPRIMA DI STAMPA 8 -> AREA DI STAMPA 9 -> IN GRIGLIA 10 -> VISUALIZZA RISORSE ALLOCATE 11 -> STAMPA REPORT PROGETTO 12 -> UNDO 13 -> REDO (RIPRISTINA A CANCELLAZIONE) 14 -> VALIDAZIONE PROGETTO 15 -> CONNETTI A MOSAIC 16 -> INVIA PROGETTO A MOSAIC 17 -> DISCONNETTI DA MOSAIC 18 -> CARICA PROGETTO ESISTENTE (DA MOSAIC) 19 -> MONITOR (Stato degli I/O in tempo reale - grafico) 20 -> MONITOR (Stato degli I/O in tempo reale - testuale) 21 -> LEGGI LOG FILE 22 -> VISUALIZZA CONFIGURAZIONE DEL SISTEMA 23 -> DOWNLOAD LOG ERRORI 24 -> CANCELLA LOG ERRORI 25 -> SIMULAZIONE SCHEMATICA 26 -> SIMULAZIONE GRAFICA 27 -> CAMBIA PASSWORD 28 -> HELP ON-LINE 29 -> RIPRISTINO PASSWORD /07/2019 Rev.36 85

86 La barra degli strumenti testuale A scelta dell'utente può comparire anche la barra del menù testuale (a tendina). Figura 51 Creare un nuovo progetto (configurare il sistema MOSAIC) Selezionando barra degli strumenti standard ha inizio un nuovo progetto. Compare la richiesta identificazione utente (Figura 52). Figura 52 MSD quindi propone una finestra nella quale compare il solo modulo M1S. È possibile selezionare il modulo M1 agendo sulla tendina posta sotto al modulo master scegliendo la versione fw. Per M1 è < 5.0, per M1S è 5.0. L'utente ha la possibilità di aggiungere i moduli necessari al proprio sistema, utilizzando i menu a tendina posti in alto (scelta del modulo) ed in basso la scelta del nodo (0 3) da attribuire ad esso.. Per esempio è possibile posizionare fisicamente i moduli slave anche a sinistra del modulo master. Per alcuni moduli slave (MVx, MBx) occorre anche scegliere il tipo mediante un secondo menù a tendina posto sotto a quello della scelta del numero di nodo. Figura /07/2019 Rev.36

87 MODIFICA CONFIGURAZIONE (composizione dei vari moduli) La modifica della configurazione del sistema si ottiene con nuovamente la finestra di configurazione (Figura 53).. Compare Cambio parametri utente Il cambio dei parametri dell'utente si ottiene con l'icona. Compare la richiesta identificazione utente (Figura 54). Per compiere tale operazione non è necessario disconnettersi da Mosaic. Serve generalmente quando deve creare un nuovo progetto (anche utilizzandone uno precedentemente creato). Figura /07/2019 Rev.36 87

88 Le barre degli strumenti OGGETTI - OPERATORE - CONFIGURAZIONE Sul lato sinistro e destro della finestra principale compaiono 4 grandi finestre degli strumenti (indicate in Figura 55): Figura 55 1 > FINESTRA STRUMENTI OGGETTI Contiene i vari blocchi funzionali che comporranno il nostro progetto; tali blocchi sono suddivisi in 4 diverse categorie: - Ingressi (Input) - Speed Monitoring - Uscite (Output) - Note. 2 > FINESTRA STRUMENTI OPERATORE Contiene i vari blocchi funzionali che consentono di mettere in relazione tra loro i componenti del punto 1; tali blocchi sono suddivisi in 7 diverse categorie: - Logici - Memorie - Safety Guard Lock - Contatori - Timers - Muting - Miscellanea. 3 > FINESTRA STRUMENTI CONFIGURAZIONE Contiene la descrizione di come è composto il nostro Mosaic. 4 > FINESTRA STRUMENTI CONFIGURAZIONE (visuale) Contiene la rappresentazione grafica di come è composto il nostro Mosaic. In questa finestra è possibile navigare tra gli i/o di ciascun modulo agendo con il tasto destro del mouse sul modulo da analizzare /07/2019 Rev.36

89 Disegno dello schema Dopo aver deciso la composizione del sistema, l'operatore può procedere alla configurazione del progetto. Lo schema logico di collegamento viene creato con la tecnica del DRAG&DROP: Si sceglie l'elemento desiderato dalle finestre descritte in precedenza (nei paragrafi successivi vi sono spiegazioni dettagliate per ogni singolo oggetto) e lo si trascina nell'area di disegno. Successivamente, selezionando l'oggetto si abilita la finestra PROPRIETÀ e si compilano i campi secondo le proprie necessità. Quando è necessario impostare un valore numerico specifico con uno slide (es. filtro) utilizzare le frecce sinistra e destra sulla tastiera oppure cliccare ai lati del cursore dello slide. I collegamenti tra gli oggetti si realizzano portando il mouse sopra il pin desiderato e trascinandolo verso quello da collegare. Se lo schema è molto complesso ed è necessaria una connessione tra due elementi molto e. Interpage out deve avere un nome che richiamato dal gemello Interpage in o collegamento desiderato. (Lato sx schema) (Lato dx schema) Se lo schema richiede la funzione PAN (spostamento dell'area di lavoro nella finestra) selezionare l'oggetto da spostare e utilizzare le frecce direzionali sulla tastiera. Quando si desidera duplicare un oggetto, selezionarlo e premere CTRL+C / CTRL+V sulla tastiera. Quando si desidera cancellare un oggetto o un collegamento, selezionarlo e premere il tasto CANC sulla tastiera. Utilizzo del tasto destro del mouse SU BLOCCHI INGRESSO/USCITA Copia/Incolla Cancellare Cancellare tutti i pin assegnati Allineamento con altri blocchi funzionali (selezione multipla) Help in linea Modalità Monitor: Mostrare/Nascondere finestra delle proprietà Sul blocco Status: sul pin input attivare/disattivare negazione logica. SU BLOCCHI OPERATORI Copia/Incolla Cancellare Allineamento con altri blocchi funzionali (selezione multipla) Help in linea Sui pin di input: attivare/disattivare negazione logica Modalità Monitor: Mostrare/Nascondere finestra delle proprietà. SU MORSETTI Allineamento con altri blocchi /07/2019 Rev.36 89

90 SU COLLEGAMENTI (FILI) Cancellare Visualizzare intero percorso del collegamento (rete). AREA PROPRIETÀ OGGETTO AREA DI DISEGNO Punto di partenza per collegamento Figura /07/2019 Rev.36

91 Esempio di progetto In Figura 57 è rappresentato un esempio di progetto che utilizza il solo modulo M1S collegato a due blocchi di sicurezza (E-GATE e E-STOP). In giallo a sinistra sono rappresentati gli Ingressi di M1S (1,2,3) ai quali vanno connessi i contatti dei componenti di sicurezza. Le uscite di Mosaic (1 e 2) si attiveranno secondo le condizioni decise in E-GATE e E-STOP (vedere i paragrafi E-GATE - E-STOP). Se si seleziona un blocco con un click del mouse, si attiva a destra la FINESTRA PROPRIETÀ grazie alla quale si configurano i parametri per l'attivazione ed il test dei blocchi (vedere i paragrafi E-GATE - E-STOP). Figura 57 Alla conclusione della fase di disegno del progetto (o durante fasi intermedie) è possibile salvare la configurazione in corso mediante icona sulla barra degli strumenti standard. Validazione del progetto Il progetto concluso deve ora essere verificato. Eseguire quindi il comando VALIDAZIONE (icona sulla barra degli strumenti standard). Quando la validazione ha esito positivo viene attribuito un numero a tutti gli INPUT e OUTPUT dello schema. Tale numero viene poi riportato anche nel REPORT e nel MONITOR di MSD. Al termine della validazione si potrà procedere all'invio della configurazione. La funzione di validazione valuta soltanto la coerenza della programmazione rispetto alle caratteristiche del sistema MOSAIC. Tale validazione pertanto non garantisce la rispondenza della programmazione effettiva con i requisiti di sicurezza della applicazione /07/2019 Rev.36 91

92 Visualizza risorse allocate Eseguendo questo comando (Icona sulla barra degli strumenti standard), sono visibili tutti gli elementi utilizzati tra Ingressi, Uscite, Status, Fieldbus input e Probe. Figura /07/2019 Rev.36

93 Stampa del report Il report è la stampa della composizione del progetto con le proprietà di ogni singolo blocco. (Icona sulla barra degli strumenti standard). CRC (firma) schema Tempo ciclo Informazioni sul livello di sicurezza raggiunto Risorse utilizzate Figura /07/2019 Rev.36 93

94 Tempo risposta OSSDs Figura 60 Questo risultato di calcolo del PL e degli altri parametri relativi alla norma ISO ad esso correlati si riferisce solamente alle funzioni implementate sul sistema Mosaic tramite il software di configurazione MSD, assumendo che la configurazione sia stata effettuata correttamente. Per ottenere il PL effettivo della intera applicazione ed i parametri ad esso correlati occorre tener conto dei dati relativi a tutti i dispositivi collegati al sistema Mosaic nell'ambito dell'applicazione. Questo compito è di esclusiva responsabilità dell'utente / installatore /07/2019 Rev.36

95 Connessione a Mosaic Dopo aver collegato M1 o M1S al PC mediante il cavo CSU (USB) utilizzare l'icona per la connessione. Comparirà una finestra di richiesta Password. Inserire la Password (vedere il paragrafo "Protezione con password"). Selezionare qui se la connessione avviene da un PC non direttamente connesso a Mosaic tramite USB (collegamento da remoto) Invio progetto a Mosaic Figura 61 Per l'invio della configurazione salvata da PC a M1 o M1S utilizzare l'icona sulla barra degli strumenti standard e attenderne l'esecuzione. M1/M1S salverà il progetto nella sua memoria interna e (se presente) nella memoria MCM. (Necessaria Password di livello 2). La presente funzione è possibile solo dopo la validazione del progetto. Caricamento di un progetto da Mosaic Per il caricamento su MSD di un progetto residente sul master utilizzare l'icona sulla barra degli strumenti standard e attenderne l'esecuzione. MSD visualizzerà il progetto residente in M1 o M1S. (Sufficiente Password di livello 1). Se il progetto viene utilizzato su altri sistemi Mosaic verificare i moduli effettivamente collegati (rif. a pagina 96). Eseguire quindi una del progetto (pagina 91) e successivamente un del sistema (pagina 100). LOG delle configurazioni All'interno del Log di configurazione (progetto), sono inseriti la data di creazione e il CRC (identificazione a 4 cifre esadecimali) del progetto stesso che vengono memorizzati in M1 o M1S (Figura 62). Se si utilizza M1S viene indicato anche se il caricamento è stato effettuato mediante MSD o tramite memoria MCM. Tale logfile può registrare al massimo 5 eventi consecutivi; successivamente il registro verrà sovrascritto partendo dall'evento meno recente. Il file di LOG è visualizzabile utilizzando l'apposita icona (Sufficiente Password di livello 1). presente nel menu standard. Figura /07/2019 Rev.36 95

96 Composizione del sistema La verifica della composizione del sistema MOSAIC si ottiene utilizzando l'icona. (Sufficiente Password di livello 1). Comparirà una tabella con: - moduli collegati; - versione firmware di ogni modulo; - numero di nodo (indirizzo fisico) di ogni modulo. Figura 63 Se i moduli rilevati non sono corretti apparirà la seguente finestra (ad esempio, numero di nodo MI12T8 non corretto - visualizzato con testo di colore rosso). Figura 64 Disconnessione del sistema Per la disconnessione del PC da M1/M1S utilizzare l'icona sistema si resetta e parte a funzionare con il progetto inviato. ; a disconnessione effettuata il Se il sistema non è composto da tutti i moduli previsti dalla configurazione, dopo la disconnessione M1/M1S segnala l'incongruenza e non si attiva (vedere paragrafo SEGNALAZIONI) /07/2019 Rev.36

97 MONITOR (Stato degli I/O in tempo reale - testuale) Per attivare la funzione di MONITOR utilizzare l'icona. (Sufficiente Password di livello 1). Comparirà una tabella (Figura 65) che, in tempo reale, fornirà informazioni su: - stato degli ingressi; vedere l'esempio in figura; - diagnostica degli ingressi/out_test; - stato delle OSSD; - diagnostica delle OSSD; - stato degli output digitali. Figura 65 - Monitor testuale MONITOR (Stato degli I/O in tempo reale - grafico) Per attivare/disattivare la funzione di MONITOR utilizzare l'icona. (Sufficiente Password di livello 1). Il colore dei collegamenti (Figura 66) permette di visualizzare la diagnostica (in tempo reale) con: ROSSO = VERDE = ON TRATTEGGIATO ARANCIONE = Errore di connessione TRATTEGGIATO ROSSO = In attesa di approvazione (ad esempio ENABLE). Posizionando il puntatore del mouse sul collegamento, è possibile visualizzare la diagnostica. CASI PARTICOLARI OPERATORE NETWORK, segnali NETWORK IN, OUT: LINEA CONTINUA ROSSO SPESSO = STOP LINEA CONTINUA VERDE SPESSO = RUN LINEA CONTINUA ARANCIONE SPESSO = START. OPERATORE SERIAL OUTPUT: LINEA CONTINUA NERO SPESSO = dati in trasmissione /07/2019 Rev.36 97

98 Durante la funzione di monitor non è possibile modificare lo schema. È possibile invece visualizzare i parametri di un componente cliccando sullo stesso con il tasto destro scegliendo. Figura 66 - Monitor grafico Protezione con password Le operazioni di caricamento e salvataggio del progetto sono protette grazie alla richiesta di Password in MSD. È necessario modificare le password inserite come default per evitare manipolazioni (password livello 2) o per non rendere visibile la configurazione caricata su Mosaic (password livello 1). Password di livello 1 L'operatore che deve lavorare sul sistema M1/M1S deve conoscere una password di livello 1. Tale parola consente la sola visualizzazione del file di LOG caricamenti e LOG errori, della composizione del sistema e del MONITOR in tempo reale e operazioni di caricamento schema da Mosaic. Alla prima inizializzazione del sistema l'operatore deve utilizzare la password "" (tasto ENTER). Il progettista che conosce la password di livello 2 è abilitato a inserire una nuova password di livello 1 (alfanumerica, max 8 caratteri). La conoscenza di questa parola abilita l'operatore a effettuare operazioni di caricamento (da M1/M1S a PC), modifica e salvataggio del progetto /07/2019 Rev.36

99 Password di livello 2 Il progettista che è abilitato a creare il progetto deve conoscere una password di livello 2. Alla prima inizializzazione del sistema l'operatore deve utilizzare la password "SAFEPASS" (tutte lettere maiuscole). Il progettista che conosce la password di livello 2 è abilitato a inserire una nuova password di livello 2 (alfanumerica, max 8 caratteri). Con la password di livello 2 livello 1 più la possibilità di caricare il progetto da PC a Mosaic ed effettuare il cambio delle password. La conoscenza di questa parola abilita a effettuare operazioni di caricamento (da PC a master), modifica, salvataggio del progetto. In altre parole viene consentito il controllo totale del sistema PC => MOSAIC. Nella fase di UPLOAD di un nuovo progetto la password di livello 2 può essere cambiata. Qualora una delle due password venga dimenticata è necessario contattare ReeR che fornirà un FILE di sblocco (quando il file viene salvato nella directory corretta apparirà l'icona sulla barra degli strumenti). Quando l'icona è attivata, le password livello 1 e livello 2 sono riportate ai valori originali. Questa password viene data solo al progettista e può essere utilizzato solo una volta. Cambio Password Per attivare la funzione di Cambio PASSWORD utilizzare l'icona dopo essersi connessi con la PASSWORD di livello 2. Comparirà una finestra (Figura 67) che consente la scelta della PASSWORD da cambiare; inserire vecchia e nuova Password negli appositi campi (max 8 caratteri). Cliccare su OK. Al termine dell'operazione eseguire la disconnessione per far ripartire il sistema. Se è presente MCM la nuova PASSWORD viene salvata anche al suo interno. Figura /07/2019 Rev.36 99

100 TEST del sistema Dopo aver validato e caricato il progetto nel modulo M1/M1S e collegato tutti i dispositivi di sicurezza, è obbligatorio effettuare un test del sistema per verificarne il corretto funzionamento. L'utente deve quindi forzare un cambiamento di stato per ogni dispositivo di sicurezza connesso a MOSAIC allo scopo di verificarne il reale cambiamento di stato delle uscite. L'esempio seguente aiuta a comprendere le operazioni di TEST: Figura 68 (t1) In condizioni di normale funzionamento (riparo mobile E-GATE chiuso) Input1 è chiuso, Input2 è aperto e sull'uscita del blocco E-GATE è presente un livello logico alto; in questo modo le uscite di sicurezza (OSSD1/2) sono attive e sui morsetti corrispondenti sono presenti 24VDC. (t2) Aprendo fisicamente il dispositivo esterno E-GATE la condizione degli input e di conseguenza dell'output del blocco E-GATE cambierà: (OUT=0VDC--->24VDC); la condizione delle uscite di sicurezza OSSD1-OSSD2 passerà da 24VDC a 0VDC. Se tale variazione viene rilevata il riparo mobile E-GATE è connesso correttamente. Per una corretta installazione di tutti i componenti/sensori esterni fare riferimento ai rispettivi manuali di installazione. Tale verifica deve essere fatta per ogni singolo componente di sicurezza di cui è composto il nostro progetto /07/2019 Rev.36

101 BLOCCHI FUNZIONALI TIPO OGGETTO OGGETTI OUTPUT OSSD (uscite di sicurezza) Le uscite di sicurezza OSSD utilizzando tecnologia a semiconduttori non necessitano di manutenzione, Ogni coppia di uscite OSSD ha un ingresso RESTART_FBK relativo. Tale ingresso deve sempre essere collegato come indicato nel paragrafo RESTART_FBK. Parametri Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni caduta del segnale Il reset può essere di due tipi: Manuale e Monitorato. Selezio- Manuale viene verificata soltanto la transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Abilita Status: Se selezionato abilita la connessione dello stato attuale 5s > t1 > 250ms dell'ossd a qualsiasi punto dello t = 250ms t2 = 250ms schema. Controllo tempi K esterno: Se selezionato consente di impostare la finestra temporale entro la quale monitorare il segnale di feedback Con OUTPUT a livello alto (TRUE), il segnale di FBK deve essere a livello basso (FALSE) e viceversa entro il tempo impostato. Abilitazione Error Out: Tale uscita si porta a livello alto Il segnale Error Out viene resettato al verificarsi di uno di questi eventi: 1. Spegnimento e successiva riaccensione del sistema. 2. e RESET M1. Esempio di OSSD con segnale di Feedback corretto: In questo caso ERROR OUT=FALSE Esempio di OSSD con segnale di Feedback errato (superato il tempo K esterno): In questo caso ERROR OUT=TRUE /07/2019 Rev

102 SINGLE OSSD (uscita di sicurezza) sicurezza OSSD utilizza tecnologia a semiconduttori e non necessita di manutenzione, Ogni uscita SINGLE OSSD ha un ingresso RESTART_FBK relativo. Tale ingresso, nel caso di M1S e MI8O4 compare solamente se si attiva il reset manuale o il controllo dei tempi k esterno. Nel caso di MO4LHCS8 invece, compare sempre e deve essere collegato come indicato nel paragrafo RESTART_FBK. Parametri Tipo uscite: Esiste una scelta tra 2 differenti tipi di uscita: Singolo Doppio. Utilizzando un modulo M1S, MI8O4, 1. quattro SINGLE OSSD function block (uscita singola) 2. due SINGLE OSSD function blocks (uscita doppia) 3. due SINGLE OSSD function blocks (uscita singola) + one SINGLE OSSD function block (uscita doppia). Utilizzando OSSD a canali singoli, per mantenere i requisiti del Livello di integrità della sicurezza (Safety Integrity Level) 3", le uscite OSSD devono essere indipendenti. I guasti per causa comune tra le uscite OSSD devono essere esclusi mediante un'installazione adeguata dei cavi (es. percorsi di cavi separati). Esempio di progetto: 1 blocco uscita doppia + 2 blocchi uscita singola /07/2019 Rev.36

103 Vengono illustrate di seguito le possibili configurazioni di M1S, MI8O4 e MO4LHCS8 (2 o 4 OSSD): Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni caduta del segnale soltanto la transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Abilita Status: se selezionato abilita la connessione dello stato attuale dell'ossd a qualsiasi punto dello schema. Controllo tempi K esterno: se selezionato consente di impostare la finestra temporale entro la quale Con OUTPUT a livello alto (TRUE), il segnale di FBK deve essere a livello basso (FALSE) e viceversa entro il tempo impostato. Abilitazione Error Out: s Tale uscita si porta a livello alto /07/2019 Rev

104 Il segnale Error Out viene resettato al verificarsi di uno di questi eventi: 1. Spegnimento e successiva riaccensione del sistema. 2. Esempio di OSSD con segnale di Feedback corretto: In questo caso ERROR OUT=FALSE Esempio di OSSD con segnale di Feedback errato (superato il tempo K esterno): In questo caso ERROR OUT=TRUE STATUS (uscita di segnalazione) rare qualsiasi punto ATTENZIONE: l'uscita STATUS NON è una uscita di sicurezza. FIELDBUS PROBE Elemento che consente di visualizzare sul bus di campo lo stato di un punto qualsiasi dello schema. È possibile inserire un massimo di 32 probe con M1S e MBx versione fw >= 2.0 e 16 con M1 o MBx fw < 2.0. Per ognuno deve essere selezionato il bit sul quale è rappresentato lo stato. Sul bus di campo gli stati sono rappresentati con 4 bytes con M1S e 2 bytes con M1. (Per informazioni più dettagliate consultare il manuale dei bus di campo presente sul CD-ROM MSD). ATTENZIONE: l'uscita PROBE NON è una uscita di sicurezza /07/2019 Rev.36

105 RELAY è pari ad 1 (TRUE), altrimenti i contatti saranno aperti (FALSE). Parametri Categoria: con questa selezione è possibile scegliere tra 3 differenti categorie di uscite a relè: Categoria 1. Uscite con relè singolo di Categoria 1. Ogni modulo MOR4 può avere fino ad un massimo di 4 uscite di questo tipo. Caratteristiche: Relè interni sempre monitorati. Feedback esterni non utilizzati (ininfluenti sul livello di sicurezza). o Automatico. IN Esempio di utilizzo con relè esterno Esempio di utilizzo con il solo relè interno Categoria 2. Uscite con relè singolo di Categoria 2 con uscite OTE. Ogni modulo MOR4 può avere fino ad un massimo di 4 uscite di questo tipo. Caratteristiche: Relè interni sempre monitorati. Monitoraggio feedback dispositivo esterno (EDM). urata con restart Manuale o Automatico. Con il restart manuale non può essere attivato il monitoraggio del feedback esterno. Per monitorare il feedback esterno deve essere configurato il restart automatico. In questo caso, se si vuole utilizzare il restart manuale deve essere prevista una logica dedicata. (Output Test Equipment) categoria 2, per la segnalazione di guasti pericolosi. assenza di anomalie. In caso di errore di feedback interno o esterno si disattiva (FALSE) inviando la segnalazione al controllo della macchina con lo scopo /07/2019 Rev

106 Utilizzo con RESTART: Automatico (A) o Manuale (B) (Categoria 2) A B Figura 69 Categoria 4. Uscite con relè doppi di Categoria 4. Ogni modulo MOR4 può avere fino ad un massimo di 2 uscite di questo tipo. Con questa uscita i relè vengono pilotati a coppie. Caratteristiche: 2 uscite a doppio canale. Relè interni doppi monitorati. o Automatico. Per non pregiudicare il risultato del calcolo del PL, gli input (sensori o dispositivi di sicurezza) devono essere di categoria uguale o superiore a quella degli altri dispositivi della catena. Esempio di utilizzo con il solo relè interno ed elettrovalvole monitorate Esempio di utilizzo con contattori esterni con feedback Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni caduta del segnale Il reset può essere di due tipi: Manuale e Monitorato. Selezi verificata soltanto la transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a /07/2019 Rev.36

107 Abilita Status: se selezionato abilita la connessione dello stato attuale delle uscite a relè ad uno STATUS. Abilita lettura K esterno: se selezionato abilita la lettura e verifica dei tempi di commutazione di contattori esterni: Con la Categoria 1 non è possibile abilitare il controllo dei contattori esterni. Con la Categoria 4 il controllo dei contattori esterni è sempre abilitato. Ritardo K esterno (ms): selezionare il Massimo ritardo ammissibile introdotto dai contattori esterni. Questo valore permette di verificare la durata massima del ritardo che avviene tra la commutazione dei relè interni e la commutazione dei contattori esterni (sia in fase di attivazione che di disattivazione). Abilitazione Error Out: s Tale uscita si porta a livello alto l segnale di FBK esterno. Il segnale Error Out viene resettato al verificarsi di uno di questi eventi: 1. Spegnimento e successiva riaccensione del sistema. 2. Esempio di RELAY con segnale di Feedback corretto: In questo caso ERROR OUT=FALSE Esempio di RELAY con segnale di Feedback errato (superato il tempo K esterno): In questo caso ERROR OUT=TRUE /07/2019 Rev

108 OGGETTI INPUT E-STOP (arresto di emergenza) Il blocco funzionale E-STOP verifica lo stato degli ingressi Inx di un dispositivo di arresto di emergenza. sarà 1 (TRUE). Parametri Tipo ingressi: - Singolo NC Permette il collegamento di pulsanti di arresto di emergenze ad una via. - Doppio NC Permette il collegamento di pulsanti di arresto di emergenza a due vie. Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni attivazione del pulsante di emergenza. In condizioni degli ingressi. Il reset può essere di due tipi: Manuale e Monitorato. Selezi verificata soltanto la transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quelli utilizzati dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 e 2 vengono usati per il blocco funzionale, l'input 3 dovrà essere utilizzato per il Reset. Uscite Test: permette di selezionare quali segnali di uscita di test dovranno essere inviati al pulsante per arresto di emergenza (fungo). Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. I segnali di uscita di test possono essere scelti tra 4 possibili Test Output 1 Test Output 4. Test all avvio: s emergenza). Tale test richiede la pressione ed il rilascio del pulsante per eseguire una verifica ne richiesto soltanto Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dal pulsante di emergenza. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione Contemporaneità: se selezionato attiva il controllo di contemporaneità tra le commutazioni dei segnali provenienti dal pulsante di emergenza /07/2019 Rev.36

109 Contemporaneità (ms): è attivo solo nel caso di abilitazione del parametro precedente. Determina il tempo massimo (in msec) che può intercorrere tra le commutazioni di due differenti segnali provenienti dal pulsante di emergenza. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. E-GATE (dispositivo per ripari mobili) Il blocco funzionale E-GATE verifica lo stato degli ingressi In x di un dispositivo per ripari mobili o varco di sicurezza. Nel caso in cui il riparo mobile o la porta del varco di sicurezza siano aperti (TRUE). dicazione di una anomalia rilevata dal blocco Parametri Tipo ingressi: - Doppio NC Permette il collegamento di componenti aventi due contatti NC. - Doppio NC/NA Permette il collegamento di componenti aventi un contatto NA ed uno NC. Con ingresso non attivo (blocco con Output FALSE), collegare: - il contatto NA al morsetto corrispondente a IN1 - il contatto NC al morsetto corrispondente a IN2. Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni attivazione del direttamente le condizioni degli ingressi. Il reset può essere di due tipi: verificata soltanto la transizione dei segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quelli utilizzati dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 e 2 vengono usati per il blocco funzionale, l'input 3 dovrà essere utilizzato per il Reset /07/2019 Rev

110 Uscite test: permette di selezionare quali segnali di uscita di test dovranno essere inviati ai contatti dei componenti. Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. Per abilitare tale controllo è necessario configurare i segnali di uscita di test (tra quelli disponibili). Test all avvio: s Tale test richiede macchina (accensione del modulo). Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dai contatti esterni. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione Contemporaneità: se selezionato attiva il controllo di contemporaneità tra le commutazioni dei segnali provenienti dai contatti esterni. Contemporaneità (ms): è attivo solo nel caso di abilitazione del parametro precedente. Determina il tempo massimo (in msec) che può intercorrere tra le commutazioni di due differenti segnali provenienti dai contatti esterni. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: p to di un testo descrittivo della funzione del componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. SINGLE E-GATE (dispositivo per ripari mobili) Il blocco funzionale SINGLE E-GATE verifica lo stato de ingresso In di un dispositivo per ripari mobili o varco di sicurezza. Nel caso in cui il riparo mobile o OUTPUT sarà 0 (FALSE). 1 (TRUE). Parametri Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni attivazione del riparo mobile/varco di sicurezza. In caso contrario, Il reset può essere di due tipi: Manuale e Monitorato. Selezion verificata soltanto la transizione dei segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quelli utilizzati dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 e 2 vengono usati per il blocco funzionale, l'input 3 dovrà essere utilizzato per il Reset /07/2019 Rev.36

111 Uscite test: permette di selezionare quali segnali di uscita di test dovranno essere inviati ai contatti dei componenti. Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. Per abilitare tale controllo è necessario configurare i segnali di uscita di test (tra quelli disponibili). Test all avvio: s macchina (accensione del modulo). Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dai contatti esterni. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. LOCK FEEDBACK Il blocco funzionale LOCK FEEDBACK verifica lo stato di blocco di un dispositivo guard lock (serratura) per ripari mobili o varco di sicurezza. Nel caso in cui gli ingressi indicano che la In caso ale Parametri Tipo ingressi: - Singolo NC Permette il collegamento di componenti ad una via. - Doppio NC Permette il collegamento di componenti aventi due contatti NC. - Doppio NC/NA Permette il collegamento di componenti aventi un contatto NA ed uno NC. Con ingresso non attivo (serratura sbloccata), collegare: - il contatto N.A. al morsetto corrispondente a IN1 - il contatto N.C. al morsetto corrispondente a IN2. Uscite test: permette di selezionare quali segnali di uscita di test dovranno essere inviati ai contatti del dispositivo esterno. Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. Per abilitare tale controllo è necessario configurare i segnali di uscita di test (tra quelli disponibili). Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dai contatti esterni. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione Contemporaneità: se selezionato attiva il controllo di contemporaneità tra le commutazioni dei segnali provenienti dal dispositivo esterno. Contemporaneità (ms): è attivo solo nel caso di abilitazione del parametro precedente. Determina il tempo massimo (in msec) che può intercorrere tra le commutazioni di due differenti segnali provenienti dal dispositivo esterno. Abilitazione error out: s funzionale. Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo /07/2019 Rev

112 ENABLE (chiave di abilitazione) Il blocco funzionale ENABLE verifica lo stato degli ingressi In x di un dispositivo a chiave. Nel caso in Parametri Tipo ingressi: - Singolo NA Permette il collegamento di componenti aventi un contatto NA - Doppio NA Permette il collegamento di componenti aventi due contatti NA. Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni attivazione del comando di segue direttamente le condizioni degli ingressi. Il reset può essere di due tipi: Manuale e Monitorato. soltanto la transizione dei segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quelli utilizzati dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 e 2 vengono usati per il blocco funzionale, l'input 3 dovrà essere utilizzato per il Reset.. Uscite Test: permette di selezionare quali segnali di uscita di test dovranno essere inviati ai contatti dei componenti. Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. Per abilitare tale controllo è necessario configurare i segnali di uscita di test (tra quelli disponibili). Test all avvio: s e chiusura del dispositivo a chiave per eseguire una verifica funzionale completa ed (accensione del modulo). Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dai contatti esterni. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo /07/2019 Rev.36

113 Abilitazione Contemporaneità: se selezionato attiva il controllo di contemporaneità tra le commutazioni dei segnali provenienti dai contatti esterni. Contemporaneità (ms): è attivo solo nel caso di abilitazione del parametro precedente. Determina il tempo massimo (in msec) che può intercorrere tra le commutazioni di due differenti segnali provenienti dai contatti esterni. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. ESPE (barriera optoelettronica / laser scanner di sicurezza) Il blocco funzionale ESPE verifica lo stato degli ingressi Inx di una barriera optoelettronica di sicurezza (o laser scanner) protetta dalla barriera sia interrotta (uscite della In caso contrario, area libera ed uscite ad 1. Parametri Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di protetta ingressi. Il reset può essere di due tipi: verificata soltanto la transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quelli utilizzati dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 e 2 vengono usati per il blocco funzionale, l'input 3 dovrà essere utilizzato per il Reset. I segnali OUT TEST non possono essere utilizzati nel caso di ESPE con uscita statica di sicurezza in quanto il controllo viene realizzato dall'espe. Test all avvio: s hiesto soltanto /07/2019 Rev

114 Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dalla barriera di sicurezza. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Contemporaneità (ms): è sempre attivo. Determina il tempo massimo (in msec) che può intercorrere tra le commutazioni dei differenti segnali provenienti dai contatti esterni del dispositivo. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. FOOTSWITCH (pedale di sicurezza) Il blocco funzionale FOOTSWITCH verifica lo stato degli ingressi Inx di un dispositivo a pedale di sicurezza. Nel caso in cui il pedale non sia premuto blocco Parametri Tipo ingressi: - Singolo NC Permette il collegamento di pedali aventi un contatto NC. - Singolo NA Permette il collegamento di pedali aventi un contatto NA. - Doppio NC Permette il collegamento di pedali aventi due contatti NC. - Doppio NC/NA Permette il collegamento di pedali aventi un contatto NA ed uno NC. Con ingresso non attivo (blocco con Output FALSE), collegare: - il contatto N.A. al morsetto corrispondente a IN1 - il contatto N.C. al morsetto corrispondente a IN2. Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni attivazione del comando ingressi. one Manuale viene verificata soltanto la transizione dei segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quelli utilizzati dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 e 2 vengono usati per il blocco funzionale, l'input 3 dovrà essere utilizzato per il Reset /07/2019 Rev.36

115 Uscite Test: permette di selezionare quali segnali di uscita di test dovranno essere inviati ai contatti dei componenti. Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. Per abilitare tale controllo è necessario configurare i segnali di uscita di test (tra quelli disponibili). Test all avvio: s e esterno. Tale test richiede la pressione e il rilascio del dispositivo a pedale di sicurezza per eseguire una verifica funzion Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dai contatti esterni. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione Contemporaneità: se selezionato attiva il controllo di contemporaneità tra le commutazioni dei segnali provenienti dai contatti esterni. Contemporaneità (ms): è attivo solo nel caso di abilitazione del parametro precedente. Determina il tempo massimo (in msec) che può intercorrere tra le commutazioni di due differenti segnali provenienti dai contatti esterni. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo /07/2019 Rev

116 MOD-SEL (selettore di sicurezza) Il blocco funzionale MOD-SEL verifica lo stato degli ingressi In x provenienti da un selettore di modo (fino a 4 ingressi). Nel caso in cui uno soltanto degli ingressi sia ad 1 (TRUE) la corrispondente uscita sarà ad 1 (TRUE). Nei rimanenti casi e cioè tutti gli ingressi a 0 (FALSE) oppure più di un ingresso ad 1 (TRUE) allora tutte le uscite saranno a 0 (FALSE). Parametri Tipo ingressi: - Selettore doppio Permette il collegamento di selettori di modo a due vie. - Selettore triplo Permette il collegamento di selettori di modo a tre vie. - Selettore quadruplo Permette il collegamento di selettori di modo a quattro vie. Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dal selettore di modo. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Contemporaneità (ms): è sempre attivo. Determina il tempo massimo (in msec) che può intercorrere tra le commutazioni dei differenti segnali provenienti dai contatti esterni del dispositivo. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: p n testo descrittivo della funzione del componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. PHOTOCELL (fotocellula di sicurezza) Il blocco funzionale PHOTOCELL verifica lo stato sicurezza non autocontrollata. Nel caso il raggio dalla fotocellula sia intercettato (FALSE). In caso contrario, raggio libero ed uscita ad /07/2019 Rev.36

117 Parametri Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni attivazione della fotocellula di sicurezza condizioni degli ingressi. Il reset può essere di due tipi: Manuale e Monitorato. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quello utilizzati dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 viene usato per il blocco funzionale, l'input 2 dovrà essere utilizzato per il Reset. Uscite Test: permette di selezionare quale uscita di test dovrà essere collegata all'ingresso di TEST della fotocellula. Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. Per abilitare tale controllo è necessario configurare i segnali di uscita di test (tra quelli disponibili). Un segnale di uscita di test è obbligatorio e può essere scelto tra i 4 possibili Test Output 1 Test Output 4. Se il reset manuale è attivo, devono essere utilizzati ingressi consecutivi. Esempio: Input 1 viene utilizzato per il blocco funzionale, poi Input 2 deve essere utilizzato per il reset Input. Il tempo di risposta della fotocellula deve essere >2ms e <20ms. Test all avvio: s interruzione e la liberazione della fotocellula di sicurezza per eseguire una verifica funzionale macchina (accensione del modulo). Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dai contatti esterni. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione out error: s anomalia rilevata dal blocco funzionale. Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo /07/2019 Rev

118 TWO-HAND (comando bimanuale) Il blocco funzionale TWO-HAND verifica lo stato degli ingressi Inx di un dispositivo di comando a due mani. Nel caso in cui vi sia una pressione simultanea (entro (TRUE) e tale stato perdurerà fino al rilascio dei pulsanti. In c. Parametri Tipo ingressi: - Doppio NA Permette il collegamento di comandi bi-manuali costituiti da un contatto NA per ognuno dei due pulsanti (EN 574 III A). - Quadruplo NA-NC Permette il collegamento di comandi bi-manuali costituiti da un doppio contatto NA/NC per ognuno dei due pulsanti (EN 574 III C). Con ingresso non attivo (blocco con Output FALSE), collegare: - il contatto N.A. al morsetto corrispondente a IN1 - il contatto N.C. al morsetto corrispondente a IN2. Uscite test: permette di selezionare quali segnali di uscita di test dovranno essere inviati al comando bi-manuale. Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. Per abilitare tale controllo è necessario configurare i segnali di uscita di test (tra quelli disponibili). Test all avvio: s - manuale). Tale test richiede la pressione ed il rilascio (entro il tempo di contemporaneità max di 500 msec) dei due pulsanti per eseguire una verifica funzionale completa ed abilitare del modulo). Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dal comando bi-manuale. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: pe componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo /07/2019 Rev.36

119 NETWORK_IN Questo blocco funzionale realizza l'interfaccia di ingresso di una connessione Network, generando in uscita OUT un LL1 quando la linea è alta, LL0 altrimenti. Parametri Tipo ingressi: - Singolo Permette il collegamento di uscite di segnalazione di un ulteriore modulo M1/M1S. - Doppio Permette il collegamento di uscite OSSD di un ulteriore modulo M1/M1S. Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti da un ulteriore modulo M1/M1S. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Tale ingresso può essere allocato solo su M1/M1S e non sui moduli di espansione. Tale ingresso deve essere utilizzato quando si effettua la connessione delle uscite OSSD NETWORK. SENSOR (sensore) Il blocco funzionale SENSOR verifica lo stato (non di sicurezza). Nel caso il raggio dal sensore sia intercettato (FALSE). In caso contrario, raggio libero ed uscita OUTPUT sarà 1 (TRUE). Parametri Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset sensore. direttamente le condizioni degli ingressi. Il reset può essere di due tipi: Manuale e Monitorato. verificata soltanto la transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quello utilizzato dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 viene usato per il blocco funzionale, l'input 2 dovrà essere utilizzato per il Reset /07/2019 Rev

120 Uscite Test: permette di selezionare quali segnali di uscita di test dovranno essere inviati al sensore. Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. Per abilitare tale controllo è necessario configurare i segnali di uscita di test (tra quelli disponibili). Test all avvio: se selezionato cchina (accensione del modulo). sensore. Tale test richiede dal sensore per eseguire una verifica Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dal sensore. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. S-MAT (tappeto di sicurezza) Il blocco funzionale S-MAT verifica lo stato degli ingressi In x di un tappeto di sicurezza. Nel caso in cui il tappeto sia Parametri Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni attivazione del tappeto di sicurezza. In caso condizioni degli ingressi. Il reset può essere di due tipi: Manuale e Monitorato. transizione dei segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Nel caso di Reset, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quelli utilizzati dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 e 2 vengono usati per il blocco funzionale, l'input 3 dovrà essere utilizzato per il Reset. Due segnali di uscita di test sono obbligatori. Ogni uscita OUT TEST può essere collegata ad un solo ingresso di S-MAT (non è possibile la connessione in parallelo di 2 ingressi). Il blocco funzionale S-MAT non è utilizzabile con componenti a 2 fili e resistenza di terminazione /07/2019 Rev.36

121 Uscite Test: permette di selezionare quale segnale di uscita di test dovrà essere inviato al contatto del tappeto. Tale controllo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. I segnali di uscita di test sono obbligatori e devono tassativamente essere scelti tra 2 possibili configurazioni: Test Output 1/Test Output 2 oppure Test Output 3/Test Output 4. Test all avvio: s tappeto di sicurezza per eseguire una verifica funzionale completa ed abilitare del modulo). Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dai contatti esterni. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. SWITCH (interruttore) o della funzione del di un pulsante o interruttore (NON DI SICUREZZA). Nel caso in cui il pulsante. Parametri Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni chiusura del contatto dello switch. In caso condizioni degli ingressi. Il reset può essere di due tipi: Manuale e Monitorato. transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quello utilizzato dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 viene usato per il blocco funzionale, l'input 2 dovrà essere utilizzato per il Reset. Uscite Test: permette di selezionare quali segnali di uscita di test dovranno essere inviati allo switch. Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. Per abilitare tale controllo è necessario configurare i segnali di uscita di test (tra quelli disponibili). Test all avvio: s del componente esterno. Tale test richiede la chiusura e l'apertura dello switch per eseguire una verifica funzionale completa ed abilitare del modulo). Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dal componente. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: perme componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo /07/2019 Rev

122 ENABLING GRIP SWITCH Il blocco funzionale ENABLING GRIP verifica lo stato degli ingressi Inx di una manopola di comando ad azione mantenuta. Nel caso in cui la manopola non sia premuta (posizione 1) o premuta Fare riferimento alle tabelle della verità a fondo pagina. Il blocco funzionale ENABLING GRIP richiede che il modulo assegnato abbia una versione Firmware minima come da Tabella: Parametri M1 MI8O2 MI8 MI16 MI12T Tipo ingressi: - Doppio NA Permette il collegamento di una manopola di comando ad azione matenuta costituita da 2 contatti NA. - Doppio NA+1NC Permette il collegamento di una manopola di comando costituita da 2 contatti NA + 1 contatto NC. Uscite test: permette di selezionare quali segnali di uscita di test dovranno essere inviati all'enabling grip. Tale controllo aggiuntivo permette di riscontrare e gestire eventuali corto circuiti tra le linee. Per abilitare tale controllo è necessario configurare i segnali di uscita di test (tra quelli disponibili). Test all avvio: s ENABLING GRIP). Tale test richiede la pressione ed il rilascio del dispositivo per eseguire una verifica funzionale macchina (accensione del modulo). Contemporaneità (ms): è sempre attivo. Determina il tempo massimo (in msec) che può intercorrere tra le commutazioni dei differenti segnali provenienti dai contatti esterni del dispositivo. Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dal comando dispositivo. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Tabella della verità modo1 (dispositivo 2NA + 1NC) POSIZIONE 1: manopola completamente rilasciata POSIZIONE 2: manopola premuta a metà POSIZIONE 3: manopola completamente premuta Posizione Ingresso IN IN IN OUT Tabella della verità modo2 (dispositivo 2NA + 1NC) POSIZIONE 1: manopola completamente rilasciata POSIZIONE 2: manopola premuta a metà POSIZIONE 3: manopola completamente premuta Posizione Ingresso IN IN IN OUT /07/2019 Rev.36

123 Abilitazione out error: s Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. TESTABLE SAFETY DEVICE Il blocco funzionale TESTABLE SAFETY DEVICE verifica lo stato degli ingressi Inx di un sensore di sicurezza singolo o doppio, sia NA che NC. Verificare con le tabelle che seguono, di che tipo di sensore si dispone e il suo comportamento. : IN1 OUT IN1 OUT NA: * Errore di contemporaneità = superato il tempo massimo che può intercorrere tra le commutazioni dei singoli contatti Parametri IN1 IN2 OUT Errore di contemporaneità * X X IN1 IN2 OUT Errore di contemporaneità * X X Reset manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni occupazione del dispositivo ingressi. viene verificata soltanto la transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a /07/2019 Rev

124 Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quelli utilizzati dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 e 2 vengono usati per il blocco funzionale, l'input 3 dovrà essere utilizzato per il Reset. Test all avvio: s attivazione e la disattivazione del dispositivo per eseguire una verifica funzionale macchina (accensione del modulo). Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dal dispositivo. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Abilitazione Contemporaneità: se selezionato attiva il controllo di contemporaneità tra le commutazioni dei segnali provenienti dalla barriera di sicurezza. Contemporaneità (ms): è attivo solo nel caso di abilitazione del parametro precedente. Determina il tempo massimo (in msec) che può intercorrere tra le commutazioni di due differenti segnali provenienti dal sensore. Abilitazione out error: s funzionale. Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. SOLID STATE DEVICE Il blocco funzionale SSD verifica lo stato degli ingressi Inx. Nel caso in cui gli ingressi siano a 24VDC, Parametri Reset Manuale: se selezionato abilita la richiesta di reset a seguito di ogni attivazione della funzione di sicurezza. In le condizioni degli ingressi. Il reset può essere di due tipi: Manuale e Monitorato. transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Attenzione: nel caso di Reset manuale, deve essere utilizzato l'ingresso consecutivo a quelli utilizzati dal blocco funzionale stesso. Esempio: se Input 1 e 2 vengono usati per il blocco funzionale, l'input 3 dovrà essere utilizzato per il Reset /07/2019 Rev.36

125 Test all avvio: se selezionato abilita il test dispositivo di sicurezza. Tale test richiede attivazione/disattivazione del dispositivo per eseguirne una verifica funzionale macchina (accensione del modulo). Filtro (ms): permette il filtraggio dei segnali provenienti dal dispositivo di sicurezza. Tale filtro è configurabile da 3 a 250 ms ed elimina eventuali rimbalzi sui contatti. La durata di tale filtro incide sul calcolo del tempo di risposta totale del modulo. Contemporaneità (ms): è sempre attivo. Determina il tempo massimo (in msec) che può intercorrere tra le commutazioni dei differenti segnali provenienti dai contatti esterni del dispositivo. Abilitazione out error: se selezionato attiva funzionale. Descrizione oggetto: p componente. Tale testo sarà visualizzato nella parte alta del simbolo. FIELDBUS INPUT Elemento che permette di inserire un input non di sicurezza il cui stato è modificato tramite bus di campo. È possibile inserire un massimo di 32 input virtuali con M1S e MBx fw >= 2.0 e 8 con M1 o MBx fw < 2.0. Per ognuno deve essere selezionato il bit sul quale intervenire per modificarne lo stato. Sul bus di campo gli stati sono rappresentati con 4 bytes con M1S e 1 byte con M1. (Per informazioni più dettagliate consultare il manuale dei bus di campo presente sul CD-ROM MSD). ATTENZIONE: il FIELDBUS INPUT NON è un input di sicurezza. LL0-LL1 un componente. LL0 -> logical level 0 LL1 -> logical level 1 ATTENZIONE: LL0 e LL1 non possono essere utilizzati per disabilitare le porte logiche dello schema. NOTE qualsiasi punto dello schema. TITOLO Aggiunge automaticamente il nome dell'azienda, il progettista, il nome del progetto e il CRC /07/2019 Rev

126 BLOCCHI FUNZIONALI TIPO CONTROLLO VELOCITÀ collegamenti, non comporta necessariamente il passaggio allo stato di sicurezza della normale uscita (out) del blocco funzionale. mity o del cablaggio vengono quindi riconosciuti dal modulo, gestiti e segnalati tramite il bit di diagnostica presente su ogni blocco funzionale (error_out). Per il mantenimento delle caratteristiche di sicurezza il bit di diagnostica deve essere utilizza assenza di anomalie esterne su encoder/proximity il bit error_out sarà uguale a 0 (zero). In presenza di una delle seguenti anomalie il bit error_out sarà uguale a 1 (uno): - mancanza encoder o proximity - errore di congruenza frequenze tra i segnali provenienti da encoder/proximity - errore di mancanza di uno o più collegamenti provenienti da encoder/proximity - errore mancanza alimentazione encoder (solo modello TTL con alimentazione esterna) - e singola fase Figura 70 - Esempio di blocco funzionale controllo di velocità con "Error Out" abilitato /07/2019 Rev.36

127 SPEED CONTROL Il blocco funzionale Speed Control verifica la velocità di un dispositivo generando un'uscita 0 (FALSE) quando la velocità misurata supera una soglia prefissata. Nel caso in cui la velocità sia Parametri Tipo asse: definisce la tipologia di asse controllato dal dispositivo. Sarà Lineare quando si tratta di una traslazione e sarà Rotativo nel caso in cui si tratti di movimento intorno ad un asse. Tipo sensore: nel caso in cui la scelta del parametro precedente sia Lineare il Tipo Sensore definisce il tipo di sensore collegato agli ingressi del modulo. Può essere Rotativo (es. Encoder su cremagliera) oppure Lineare (es. riga ottica). Questa scelta permette di definire i parametri che seguono. Dispositivo di misura: definisce il tipo di sensore/i utilizzati. Le possibili scelte sono: - Encoder - Proximity - Encoder + Proximity - Proximity1 + Proximity2 - Encoder1 + Encoder2. Abilita direzione: a DIR sul blocco funzional ruota in senso Antiorario e sarà 0 (FALSE) quan Orario (vedi figura a lato). Decisione Direzione: definisce il senso di rotazione per il quale sono rese attive le soglie impostate. Le possibili scelte sono: - bidirezionale - orario - antiorario. Nel caso in cui sia selezionato Bidirezionale il rilevamento del orario sia che ruoti in senso antiorario. Selezionando Orario oppure Antiorario il rilevamento avviene Numero soglie: permette di inserire il numero di soglie relative al valore massimo di velocità. Modificando questo valore si aumenta/diminuisce il numero di soglie inseribili da un minimo di 1 ad un massimo di 8 M1 fw >= 4.0, M1S fw >=5.1 e MVx fw >= 2.0 e 4 con M1 fw <4.0 o M1S fw< 5.1 o MVx fw < 2.0. Nel caso di soglie maggiori di 1 nella parte bassa del blocco funzionale compariranno i pin di ingresso per la selezione della soglia specifica. Impostazioni 2 soglie In1 N. soglia 0 Velocità 1 1 Velocità 2 Impostazioni fino a 8 soglie In3 In2 In1 N. soglia Impostazioni fino a 4 soglie In2 In1 N. soglia 0 0 Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità /07/2019 Rev

128 Pitch: nel caso in cui la scelta del Tipo Asse sia stata lineare, questo campo permette di inserire il passo del sensore per ottenere una conversione tra i giri del sensore e la distanza percorsa. Scelta Proximity: permette la scelta del tipo di sensore di prossimità tra PNP, NPN, Normalmente aperto NA oppure Normalmente chiuso NC e con 3 oppure 4 fili. (Al fine di garantire un Performance Level=Ple usare proximity del tipo PNP, NA; rif. Ingresso proximity per controllore di velocità MV, pag.32) Misura: inserire in questo campo il numero di impulsi/giro (in caso di sensore rotativo) oppure di µm/impulso (caso di sensore lineare) relativi al sensore utilizzato. Verifica: inserire in questo campo il numero di impulsi/giro (in caso di sensore rotativo) oppure di µm/impulso (caso di sensore lineare) relativi al secondo sensore utilizzato. Gear Ratio: q parametro permette di inserire il rapporto tra i due sensori. Nel caso in cui i due sensori siano sullo stesso organo in movimento il rapporto sarà 1 altrimenti dovrà essere inserito il numero relativo al quindi impostare questo valore a 2. Isteresi (%): rappresenta il valore isteresi (in percentuale) al di sotto della quale la variazione della velocità viene filtrata. Inserire un valore diverso da Velocità 1 8: inserire in questo campo il valore massimo di velocità al di in cui la velocità misurata sia invece inferiore (OVER) del blocco funzionale sarà 1 (TRUE). Se M1 fw >= 4.0, M1S fw >= 5.1 e MVx fw >= 2.0 è possibile inserire il valore con un cifra decimale (no con M1S). Frequenza: i caso in cui il valore indicato è in colore VERDE il calcolo della frequenza ha dato esito positivo. Nel caso in cui il valore indicato è in colore ROSSO, è necessario variare i parametri indicati nelle formule seguenti. 1. Asse rotativo, sensore rotativo. La frequenza ottenuta è: rpm[rev/m in] f[hz] Resolution[pulses/rev] Asse lineare, sensore rotativo. La frequenza ottenuta è: speed[m /m in] *1000 f [Hz] Re solution[pulses/rev] 60* pitch[m m /rev] 3. Asse lineare, sensore lineare. La frequenza ottenuta è: f[hz] speed[m m /s]*1000 Resolution[µm /pulse] LEGENDA: f = frequenza Rpm = velocità di rotazione Resolution = misura Speed = velocità lineare Pitch = passo sensore 4. Isteresi. Da modificare solo se: fm=verde; fm=rosso /07/2019 Rev.36

129 WINDOW SPEED CONTROL Il blocco funzionale Window Speed Control verifica la velocità di un dispositivo generando un'uscita 1 (TRUE) quando la velocità misurata è all'interno di un range prefissato. Parametri Tipo asse: definisce la tipologia di asse controllato dal dispositivo. Sarà Lineare quando si tratta di una traslazione e sarà Rotativo nel caso in cui si tratti di movimento intorno ad un asse. Tipo sensore: nel caso in cui la scelta del parametro precedente sia Lineare il Tipo Sensore definisce il tipo di sensore collegato agli ingressi del modulo. Può essere Rotativo (es. Encoder su cremagliera) oppure Lineare (es. riga ottica). Questa scelta permette di definire i parametri che seguono. Dispositivo di misura: definisce il tipo di sensore/i utilizzati. Le possibili scelte sono: - Encoder - Proximity - Encoder + Proximity - Proximity1 + Proximity2 - Encoder1 + Encoder2. Pitch: nel caso in cui la scelta del Tipo Asse sia stata lineare, questo campo permette di inserire il passo del sensore per ottenere una conversione tra i giri del sensore e la distanza percorsa. Scelta Proximity: permette la scelta del tipo di sensore di prossimità tra PNP, NPN, Normalmente aperto NA oppure Normalmente chiuso NC e con 3 oppure 4 fili. (Al fine di garantire un Performance Level=Ple usare proximity del tipo PNP, NA; rif. Ingresso proximity per controllore di velocità MV, pag. 32) Misura: inserire in questo campo il numero di impulsi/giro (in caso di sensore rotativo) oppure di µm/impulso (caso di sensore lineare) relativi al sensore utilizzato. Verifica: inserire in questo campo il numero di impulsi/giro (in caso di sensore rotativo) oppure di µm/impulso (caso di sensore lineare) relativi al secondo sensore utilizzato. Gear Ratio: q parametro permette di inserire il rapporto tra i due sensori. Nel caso in cui i due sensori siano sullo stesso organo in movimento il rapporto sarà 1 altrimenti dovrà essere inserito il numero relativo al che (dovuto ad un rapporto di demol quindi impostare questo valore a 2. Isteresi (%): rappresenta il valore isteresi (in percentuale) al di sotto della quale la variazione della velocità viene filtrata. Inserire un valore diverso da Velocità alta: i blocco funzionale (WINDOW) sarà 0 (FALSE). Nel caso in cui la velocità misurata sia invece inferiore al (WINDOW) del blocco funzionale sarà 1 (TRUE). Se M1 fw >= 4.0 e MVx fw >= 2.0 è possibile inserire il valore con un cifra decimale (no con M1S). Velocità bassa: blocco funzionale (WINDOW) sarà 0 (FALSE). Nel caso in cui la velocità misurata sia invece superiore al ale sarà 1 (TRUE). Se M1 fw >= 4.0 e MVx fw >= 2.0 è possibile inserire il valore con un cifra decimale (no con M1S) /07/2019 Rev

130 Frequenza: i caso in cui il valore indicato è in colore VERDE il calcolo della frequenza ha dato esito positivo. Nel caso in cui il valore indicato è in colore ROSSO, è necessario variare i parametri indicati nelle formule seguenti. 1. Asse rotativo, sensore rotativo. La frequenza ottenuta è: rpm[rev/m in] f[hz] Resolution[pulses/rev] Asse lineare, sensore rotativo. La frequenza ottenuta è: speed[m /m in] *1000 f [Hz] Re solution[pulses/rev] 60* pitch[m m /rev] 3. Asse lineare, sensore lineare. La frequenza ottenuta è: f[hz] speed[m m /s]*1000 Resolution[µm /pulse] LEGENDA: f = frequenza Rpm = velocità di rotazione Resolution = misura Speed = velocità lineare Pitch = passo sensore 4. Isteresi. Da modificare solo se: fm=verde; fm=rosso Velocità Alta: inserire in questo campo il valore Massimo di velocità del range prefissato al fine di DOW) pari a 1 (TRUE). Velocità Bassa: inserire in questo campo il valore Minimo di velocità del range prefissato al fine di STAND STILL Il blocco funzionale Stand Still verifica la velocità di un dispositivo generando un'uscita 1 (TRUE) quando la velocità è 0. Se la velocità è diversa da 0 genera un'uscita 0 (FALSE). PARAMETRI Tipo asse: definisce la tipologia di asse controllato dal dispositivo. Sarà Lineare quando si tratta di una traslazione e sarà Rotativo nel caso in cui si tratti di movimento intorno ad un asse. Tipo sensore: nel caso in cui la scelta del parametro precedente sia Lineare il Tipo Sensore definisce il tipo di sensore collegato agli ingressi del modulo. Può essere Rotativo (es. Encoder su cremagliera) oppure Lineare (es. riga ottica). Questa scelta permette di definire i parametri che seguono. Dispositivo di misura: definisce il tipo di sensore/i utilizzati. Le possibili scelte sono: - Encoder - Proximity - Encoder + Proximity - Proximity1 + Proximity2 - Encoder1 + Encoder2. Pitch: nel caso in cui la scelta del Tipo Asse sia stata lineare, questo campo permette di inserire il passo del sensore per ottenere una conversione tra i giri del sensore e la distanza percorsa. Scelta Proximity: permette la scelta del tipo di sensore di prossimità tra PNP, NPN, Normalmente aperto NA oppure Normalmente chiuso NC e con 3 oppure 4 fili: (Al fine di garantire un Performance Level=Ple usare proximity del tipo PNP, NA; rif. Ingresso proximity per controllore di velocità MV, pag. 32) Misura: inserire in questo campo il numero di impulsi/giro (in caso di sensore rotativo) oppure di µm/impulso (caso di sensore lineare) relativi al sensore utilizzato /07/2019 Rev.36

131 Verifica: inserire in questo campo il numero di impulsi/giro (in caso di sensore rotativo) oppure di µm/impulso (caso di sensore lineare) relativi al secondo sensore utilizzato. Gear Ratio: q Questo parametro permette di inserire il rapporto tra i due sensori. Nel caso in cui i due sensori siano sullo stesso organo in movimento il rapporto sarà 1 altrimenti dovrà essere inserito il numero relativo al rapporto. Es: sono presenti un encoder ed un quindi impostare questo valore a 2. Isteresi (%): rappresenta il valore isteresi (in percentuale) al di sotto della quale la variazione della velocità viene filtrata. Inserire un valore diverso da 1 per Limite velocità zero: inserire in questo campo il valore massimo di velocità al di sopra del qu del blocco funzionale (ZERO) sarà 0 (FALSE). Nel caso in cui la velocità misurata sia invece inferiore al Frequenza velocità zero: i impostata). Nel caso in cui il valore indicato è in colore VERDE il calcolo della frequenza ha dato esito positivo. Nel caso in cui il valore indicato è in colore ROSSO, è necessario variare i parametri indicati nelle formule seguenti. 1. Asse rotativo, sensore rotativo. La frequenza ottenuta è: rpm[rev/m in] f[hz] Resolution[pulses/rev] Asse lineare, sensore rotativo. La frequenza ottenuta è: speed[m /m in] *1000 f [Hz] Re solution[pulses/rev] 60* pitch[m m /rev] 3. Asse lineare, sensore lineare. La frequenza ottenuta è: f[hz] speed[m m /s]*1000 Resolution[µm /pulse] LEGENDA: f = frequenza Rpm = velocità di rotazione Resolution = misura Speed = velocità lineare Pitch = passo sensore 4. Isteresi. Da modificare solo se: fm=verde; fm=rosso STAND STILL AND SPEED CONTROL Il blocco funzionale StandStill and Speed Control verifica la velocità di un dispositivo generando l'uscita Zero a 1 (TRUE) quando la velocità è 0. Inoltre, genera l'uscita Over = 0 (FALSE) quando la velocità misurata supera una soglia prefissata. Parametri Tipo asse: definisce la tipologia di asse controllato dal dispositivo. Sarà Lineare quando si tratta di una traslazione e sarà Rotativo nel caso in cui si tratti di movimento intorno ad un asse. Tipo sensore: nel caso in cui la scelta del parametro precedente sia Lineare il Tipo Sensore definisce il tipo di sensore collegato agli ingressi del modulo. Può essere Rotativo (es. Encoder su cremagliera) oppure Lineare (es. riga ottica). Questa scelta permette di definire i parametri che seguono. Dispositivo di misura: definisce il tipo di sensore/i utilizzati. Le possibili scelte sono: - Encoder - Proximity - Encoder + Proximity - Proximity1 + Proximity2 - Encoder1 + Encoder /07/2019 Rev

132 Abilita direzione: ita DIR Decisione Direzione: Definisce il senso di rotazione per il quale sono rese attive le soglie impostate. Le possibili scelte sono: - Bidirezionale - Orario - Antiorario Nel caso in cui sia selezionato Bidirezionale il rilevamento del orario sia che ruoti in senso antiorario. Selezionando Orario oppure selezionato. Numero soglie: Permette di inserire il numero di soglie relative al valore massimo di velocità. Modificando questo valore si aumenta/diminuisce il numero di soglie inseribili da un minimo di 1 ad un massimo di 8 con M1 fw >= 4.0, M1S fw >=5.1 e MVx fw >= 2.0 e 4 con M1 fw <4.0 o M1S fw< 5.1 o MVx fw < 2.0. Impostazioni 2 soglie Nel caso di soglie maggiori di 1 nella parte bassa del blocco funzionale compariranno i pin di ingresso per la selezione della soglia specifica. Pitch: Nel caso in cui la scelta del Tipo Asse sia stata lineare, questo campo permette di inserire il passo del sensore per ottenere una conversione tra i giri del sensore e la distanza percorsa. Scelta Proximity: Permette la scelta del tipo di sensore di prossimità tra PNP, NPN, Normalmente aperto NA oppure Normalmente chiuso NC e con 3 oppure 4 fili. In1 N. soglia 0 Velocità 1 1 Velocità 2 Impostazioni fino a 4 soglie In2 In1 N. soglia 0 0 Velocità Velocità Velocità Velocità 4 Impostazioni fino a 8 soglie In3 In2 In1 N. soglia Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità Velocità 8 (Al fine di garantire un Performance Level=Ple usare proximity del tipo PNP, NA; rif. Ingresso proximity per controllore di velocità MV, pag. 32) Misura: Inserire in questo campo il numero di impulsi/giro (in caso di sensore rotativo) oppure di µm/impulso (caso di sensore lineare) relativi al sensore utilizzato Verifica: Inserire in questo campo il numero di impulsi/giro (in caso di sensore rotativo) oppure di µm/impulso (caso di sensore lineare) relativi al secondo sensore utilizzato. Gear Ratio: parametro permette di inserire il rapporto tra i due sensori. Nel caso in cui i due sensori siano sullo stesso organo in movimento il rapporto sarà 1 altrimenti dovrà essere inserito il numero relativo al che (dovuto ad un rapporto di demoltiplica) quindi impostare questo valore a 2. Isteresi (%): Rappresenta il valore isteresi (in percentuale) al di sotto della quale la variazione della velocità viene filtrata. Inserire un valore diverso da 1 per Limite velocità zero: (ZERO) sarà 0 (FALSE). Nel caso in cui la velocità misurata sia (ZERO) del blocco funzionale sarà 1 (TRUE). 8: blocco funzionale (OVER) sarà 0 (FALSE). Nel caso in cui la velocità misurata sia invece inferiore al valore Se M1 fw >= 4.0, M1S fw >=5.1 e MVx fw >= 2.0 è possibile inserire il valore con un cifra decimale /07/2019 Rev.36

133 Frequenza velocità zero/frequenza1/frequenza2: Indica i valori calcolati di frequenza massima fm e frequenza ha dato esito positivo. Nel caso in cui il valore indicato è in colore ROSSO, è necessario variare i parametri indicati nelle formule seguenti. 1. Asse rotativo, sensore rotativo. La frequenza ottenuta è: rpm[rev/m in] f[hz] Resolution[pulses/rev] Asse lineare, sensore rotativo. La frequenza ottenuta è: speed[m /m in] *1000 f [Hz] Re solution[pulses/rev] 60* pitch[m m /rev] 3. Asse lineare, sensore lineare. La frequenza ottenuta è: f[hz] speed[m m /s]*1000 Resolution[µm /pulse] LEGENDA: f = frequenza Rpm = velocità di rotazione Resolution = misura Speed = velocità lineare Pitch = passo sensore 4. Isteresi. Da modificare solo se: fm=verde; fm=rosso /07/2019 Rev

134 BLOCCHI FUNZIONALI TIPO INGRESSO ANALOGICO ANALOG INPUT (4 per ogni modulo analogico) di soglia o in alternativa un comparatore a finestra. Ingresso in tensione inoltre a disposizione due comparatori Ingresso in corrente Parametri Lista dei parametri selezionabili/impostabili Tipo ingressi o Singolo o Ridondante Coerenza sensori Unità di misura Scala: valore minimo Scala: valore massimo Configurazione 0 20 ma Ingresso 0 10 V Comparatore a finestra Abilita soglia 1 Abilita soglia 2 Isteresi Campioni al secondo Limiti di corrente: corrente minima Limiti di corrente: corrente massima Anomalia Sensore: misura saturata a 0 ma o 25 ma Uscita analogica Abilitazione Error Out /07/2019 Rev.36

135 Nel caso in cui siano imputati dei parametri sbagliati (ad. esempio dei valori di scala non corrispondenti a quelli del sensore utilizzato), la funzionalità del modulo MA4 viene compromessa. Effettuare un TEST completo del sistema (vedere "TEST del sistema"). Menù connessione ridondante Nel caso della connessione ridondante, vengono abilitati due ulteriori menù di selezione: 1. Coerenza sensori 2. Coerenza sensori La configurazione ridondata forniranno mai la stessa lettura (da parte del convertitore AD) a parità di misura. Per tale : Errore ammesso: consente di definire lo scarto tollerato tra le misure dei due sensori in unità ingegneristiche. Tempo tolleranza errore: tempo massimo di superamento dello scarto in secondi /07/2019 Rev

136 Di seguito viene illustrato il significato dei parametri spiegati in precedenza. Modo di calcolo dell incoerenza I sensori utilizzati nella configurazione ridondata misurano la stessa grandezza in termini di unità ingegneristica ma non è detto che abbiano la stessa scala di misura. definire se i sensori sono uguali o diversi. consentono di Sensori uguali Quando si seleziona questa opzione i sensori sono identici e non vi sono altri parametri da configurare. La figura che segue evidenzia due sensori con uguali caratteristiche /07/2019 Rev.36

137 Sensori diversi Quando si seleziona questa opzione i sensori hanno caratteristiche differenti e per tale motivo viene consentito di imputare la scala del secondo sensore. A partire da questa informazione, il modulo MA4 è in grado di calcolare lo scarto tra i due sensori anche quando questi sono diversi. La figura che segue evidenzia due sensori con diverse caratteristiche /07/2019 Rev

138 Unità di misura, scala (valore minimo e massimo) Unità di misura n unità ingegneristiche della grandezza che si vuole misurare (es. Celsius, BAR, m/s, etc.). Scala, valore minimo: è il valore più basso in unità ingegneristiche corrispondente al valore minimo di corrente o tensione in uscita al sensore (4 ma per un sensore 4-20mA, 0 ma per un sensore 0-20mA e 0V per un sensore 0-10V) Scala, valore massimo: è il valore più alto in unità ingegneristiche corrispondente al valore massimo di corrente o tensione in uscita al sensore. (20 ma per un sensore 0/4-20mA e 10V per un sensore 0-10V). Il Software Mosaic Safety Designer assume che i sensori collegati al modulo MA4 abbiano funzione di trasferimento lineare e pertanto ne calcola automaticamente la Configurazione 0 20 ma da 0 ma. Nota: disponibili. condizione durante la progettazione del sistema. Configurazione 0 10 V da 0V. Nota: quando questa opzion condizione durante la progettazione del sistema /07/2019 Rev.36

139 Comparatore a finestra, Abilita soglia 1, Abilita soglia 2, isteresi Comparatore a finestra Quando selezionato abilita il comparatore a finestra. Sul blocco analogico comparirà indica il cui funzionamento è descritto nel seguito. Tutti i valori sono in unità ingegneristiche. Lo stato di uscita del comparatore a finestra dipende dal valore attuale delle misurazioni e dal suo stato attuale. Esistono due possibili stati: FUORI FINESTRA: uscita del comparatore a 0 (FALSO) IN FINESTRA: uscita del comparatore a 1 (VERO) /07/2019 Rev

140 S. Soglia bassa fascia alta La figura e la tabella che seguono illustrano esempi di funzionamento del comparatore a finestra. - Figura 71 - Esempio di funzionamento del comparatore a finestra. In blu è mostrata l esempio di andamento di una misura. Valore di misura Stato attuale del comparatore a finestra Prossimo stato del comparatore a finestra Misure < Soglia bassa - isteresi FUORI FINESTRA FUORI FINESTRA Misure > Soglia alta FUORI FINESTRA FUORI FINESTRA Misure >= Soglia alta - isteresi FUORI FINESTRA FUORI FINESTRA Misure <= Soglia bassa FUORI FINESTRA FUORI FINESTRA Misure < Soglia alta - isteresi FUORI FINESTRA IN FINESTRA Misure > Soglia bassa FUORI FINESTRA IN FINESTRA Misure < Soglia alta IN FINESTRA IN FINESTRA Misure > Soglia bassa - isteresi IN FINESTRA IN FINESTRA /07/2019 Rev.36

141 Abilita soglia 1 / Abilita soglia 2 Quando selezionati abilitano il comparatore 1, il comparatore 2 o entrambi. Di conseguenza sul blocco analogico appariranno vicine ai rispettivi quadretti verde scuro funzionamento è spiegato nel seguito. Il comparatore 1 e il comparatore 2 sono completamente indipendenti. la sua isteresi. Tutti i valori sono in unità ingegneristiche. del comparatore. Il comparatore ha due possibili stati: SOPRA SOGLIA: SOTTO SOGLIA: e 1 (VERO) Se i valori delle misure sono sopra Se i valori de /07/2019 Rev

142 La figura che segue esemplifica il funzionamento del comparatore a soglia. Figura 72 - Esempio di funzionamento del comparatore a soglia. La linea in blu rappresenta un esempio di andamento di una misura. Campioni al secondo convertitore ADC. Valori più bassi corrispondono a misure più lente ma migliori in termini di rumore, viceversa valorì più alti rendono il sistema più reattivo ai cambi di valore delle misure. Quando si selezionano i valori 50 e 60 si abilita automaticamente la reiezione dei disturbi di linea a 50 Hz e 60 Hz. Figura 73 Lista dei valori possibili dei campioni al secondo /07/2019 Rev.36

143 Limiti di corrente/tensione: corrente minima e corrente/tensione massima Sensori di corrente valido, impostando un valore minimo e un valore massimo di corrente. Se le misure cadono fuori a questo intervallo viene settata una diagnosi. I valori ammessi di corrente minima spaziano da 2,5 ma a 3,9 ma mentre i valori ammessi di corrente massima spaziano da 20,1 ma a 23 ma. Sensori di tensione valido, impostando un valore massimo di tensione. Se le misure vanno oltre il limite massimo di tensione viene settata una diagnosi. I valori ammessi di tensione massima spaziano da 10,05V a 11,5V. La tabella seguente riassume il comportamento di MA4 in funzione dei valori delle misure. Valori delle misure Misura < Valore minimo di corrente Misura > Valore massimo di corrente/tensione Valore minimo di corrente < Misura < Valore massimo di corrente/tensione Diagnosi settata? SI SI NO /07/2019 Rev

144 Anomalia sensore: misura saturate a 0 ma o 25 ma forzare nel caso venisse rilevata un anomalia del sensore. A seguire la lista delle anomalie: Cavo sconnesso (solo per sensori 4mA/20mA) Overload su alimentatore isolato di un canale MA4 possa Uscita analogica Quando questa flag è selezionata il valore numerico (in uscita dal convertitore AD) Abilitazione Error Out Quando questa flag è selezionata si rende disponibile serve ad indicare quando è presente un anomalia su un canale di misura. funzione della presenza di Anomalia Presente Non presente 1 (TRUE) 0 (FALSE) /07/2019 Rev.36

145 BLOCCHI FUNZIONALI TIPO OPERATORE I vari ingressi di ogni operatore possono essere invertiti (NOT logico) posizionandosi sul pin da invertire e premendo il pulsante destro del mouse. Comparirà un pallino che indica l'avvenuta inversione. Alla successiva pressione l'inversione del segnale verrà cancellata. Il numero massimo di blocchi operatore consentito è pari a 64 con M1 e 128 con M1S. OPERATORI LOGICI AND tutti gli ingressi Inx sono a 1 (TRUE). In1 In2 Inx Out Parametri Numero di Ingressi: permette di impostare il numero di ingressi da 2 a 8. NAND L'operatore logico NAND ha in uscita 0 (FALSE) se tutti gli ingressi sono 1 (TRUE). In1 In2 Inx Out Parametri Numero di Ingressi: permette di impostare il numero di ingressi da 2 a 8. NOT In. In Out /07/2019 Rev

146 OR un degli ingressi Inx è a 1 (TRUE). In1 In2 Inx Out Parametri Numero di Ingressi: permette di impostare il numero di ingressi da 2 a 8. NOR almeno un degli ingressi Inx è a 1 (TRUE). FALSE) se In1 In2 Inx Out Parametri Numero di Ingressi: permette di impostare il numero di ingressi da 2 a 8. XOR numero di ingressi In allo stato 1 (TRUE) è pari oppure gli ingressi In sono tutti a 0 (FALSE). In 1 In 2 In x Out Parametri Numero di Ingressi: permette di impostare il numero di ingressi da 2 a /07/2019 Rev.36

147 XNOR numero di ingressi In allo stato 1 (TRUE) è pari oppure gli ingressi In sono tutti a 0 (FALSE). In 1 In 2 Inx Out Parametri Numero di Ingressi: permette di impostare il numero di ingressi da 2 a 8. LOGICAL MACRO Questo operatore permette di raggruppare due o tre porte logiche. È previsto un massimo di 8 ingressi. Il risultato dei primi due operatori confluisce in un OUTPUT. Parametri Ingressi Logica 1, 2: permette di selezionare il numero di ingressi logici (da 1 a 7). Se uno dei due Ingressi Logica logica corrispondente e so si collega direttamente alla logica finale (esempio nella figura a fianco). Seleziona Logica 1, 2, 3: permette di selezionare il tipo di operatore tra: AND, NAND, OR, NOR, XOR, XNOR, SR Flip- ). Disabilita OUT: se le logiche 1 e 2 abilitandone le rispettive uscite. Abilita OUT1, OUT2: s /07/2019 Rev

148 MULTIPLEXER MULTIPLEXER permette di portare in uscita il segnale degli ingressi Inx in base al Selx selezionato. Se gli ingressi Sel1 Sel4 hanno un solo bit ad 1 (TRUE) la linea selezionata In n viene collegata all'uscita Output. Nel caso in cui: - più di un ingresso SEL sia 1 (TRUE) - nessun ingresso SEL sia 1 (TRUE) l'uscita Output sarà a 0 (FALSE) Indipendentemente dallo stato degli ingressi In n. Parametri Input: permette di impostare il numero di ingressi da 2 a 4. COMPARATORE DIGITALE (M1S) Il comparatore digitale permette di confrontare (in forma binaria) un gruppo di segnali con una costante oppure due gruppi di segnali tra loro. Comparazione con Costante In questo caso la voce Comparazione segnali non deve essere attivata. TAL COMPARATOR permette di confrontare una serie di segnali di ingresso (da 2 ad un massimo di 8) con una costante intera che può variare da 0 a 255. numero di ingressi selezionato sia inferiore ad 8) è il MSB (bit più significativo). Esempio di operatore con 8 ingressi: In1 0 In2 1 In3 1 In4 0 In5 1 In6 0 In7 0 In8 1 Valore decimale pari a 150. Tra le varie operazioni utilizzabili troviamo: Esempio di operatore con 5 ingressi: In1 0 In2 1 In3 0 In4 1 In5 1 Valore decimale pari a 26. < Minore: l quando il valore degli ingressi sarà maggiore od uguale al valore decimale impostato come costante. >= Maggiore o uguale: l sarà superiore o uguale al valore decimale impostato come costante. L portata a 0 (FALSE) quando il valore degli ingressi sarà inferiore al valore decimale impostato come costante. > Maggiore: l superiore al valore decimale impostato come co (FALSE) quando il valore degli ingressi sarà inferiore od uguale al valore decimale impostato come costante /07/2019 Rev.36

149 <= Minore o uguale: l inferiore o portata a 0 (FALSE) quando il valore degli ingressi sarà superiore al valore decimale impostato come costante. = Uguale: l arà uguale al il valore degli ingressi sarà diverso dal valore decimale impostato come costante.!= Diverso: l ssi sarà diverso quando il valore degli ingressi sarà uguale al valore decimale impostato come costante. Comparazione segnali Comparazione segnali: Selezionando questa voce confronto tra i primi quattro ingressi A In base al valore degli ingressi ed alla operazione selezionata si otterranno i seguenti risultati: < Minore: l ingressi A sarà maggiore od uguale al valore degli ingressi B. >= Maggiore o uguale: l quando il valore degli ingressi A sarà inferiore al valore degli ingressi B. > Maggiore: l ingressi A sarà valore degli ingressi A sarà inferiore od uguale al valore degli ingressi B. <= Minore o uguale: l uscita OUT sarà 1 (TRUE) fintanto che il valore degli ingressi A quando il valore degli ingressi A sarà superiore al valore degli ingressi B. = Uguale: l arà 1 (TRUE) fintanto che il valore degli ingressi A sarà uguale al ingressi A sarà diverso dal valore degli ingressi B.!= Diverso: l he il valore degli ingressi A sarà diverso ingressi A sarà uguale al valore degli ingressi B /07/2019 Rev

150 OPERATORI MEMORIE Gli operatori di tipo MEMORIA consentono all'utente di mantenere memorizzati a sua discrezione dati (TRUE o FALSE) che provengono da altri oggetti componenti il progetto. Le variazioni di stato avvengono in accordo alle tabelle delle verità mostrate per ogni singolo operatore. D FLIP FLOP (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S) FLIP FLOP permette di memorizzare secondo la seguente tabella di verità. Preset Clear Ck D Q 1 0 X X X X X X L X Mantiene memoria 0 0 Fronte di salita Fronte di salita 0 0 Parametri Preset: s Clear: se selezionato abilita la possibilità di resettare la memorizzazione. T FLIP FLOP (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S) Parametri Abilitazione Clear: se selezionato abilita la possibilità di resettare la memorizzazione. SR FLIP FLOP SR FLIP FLOP permette di portare Q a 1 con Set e a 0 con Reset secondo la seguente tabella di verità. SET RESET Q 0 0 Mantiene memoria Parametri Memorizza stato uscita: s memoria non volatile ad -flop in /07/2019 Rev.36

151 È possibile avere fino a 8 Flip-. L'utente deve tenere presente alcune limitazioni nell'uso di questa memorizzazione. Il tempo massimo richiesto per una singola memorizzazione viene stimato in 50ms ed il numero massimo di memorizzazioni possibili è fissato in Il numero totale di memorizzazioni non deve superare il limite fissato pena una diminuzione della vita operativa del prodotto; inoltre, la frequenza delle memorizzazioni deve essere sufficientemente bassa per permetterne la memorizzazione sicura USER RESTART MANUAL (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S compresi gli altri operatori RESTART) memorizzare il segnale di restart secondo la seguente tabella di verità. Clear Restart In Q Richiesta Restart Richiesta Restart Tipo 1 Tipo 2 1 X X X X Mantiene memoria 1 Blinking 1Hz 0 Fronte di salita Parametri Abilitazione Clear: se selezionato abilita un ingresso per resettare la memorizzazione. Richiesta Restart: s possibilità di effettuare il Restart. Il comportamento può essere di tipo 1 o di tipo 2 (tipo 2 solo con M1S) come rappresentato nella tabella della verità. NB.: nel caso di Richiesta Restart di Tipo 2 viene utilizzato un timer di sistema. USER RESTART MONITORED (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S compresi gli altri operatori RESTART) RESTART MONITORED permette di memorizzare il segnale di restart secondo la seguente tabella di verità. Clear Restart In Q Richiesta Restart Richiesta Restart Tipo 1 Tipo 2 1 X X X X Mantiene memoria 1 Blinking 1Hz /07/2019 Rev

152 Parametri Abilitazione Clear: se selezionato abilita un ingresso per resettare la memorizzazione. Richiesta Restart: s possibilità di effettuare il Restart. Il comportamento può essere di tipo 1 o di tipo 2 (tipo 2 solo con M1S) ome rappresentato nella tabella della verità. NB.: nel caso di Richiesta Restart di Tipo 2 viene utilizzato un timer di sistema. MACRO RESTART MANUAL (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S compresi gli altri operatori RESTART) combinare una porta logica scelta dall'utente con il seguente tabella della verità. Clear Out Logica Out Logica Richiesta Output Restart Input Restart 1 X X 0 0 X X Mantiene memoria 1 0 Fronte di salita Parametri Ingressi Logica: permette di selezionare il numero di ingressi della logica di input (da 1 a 7). Se si seleziona 1 la logica non viene considerata. Seleziona Logica: permette di selezionare il tipo di operatore tra: AND, NAND, OR, NOR, XOR, XNOR. Ingressi Logica Restart (M1S): permette di selezionare il numero di ingressi della logica di restart (da 1 a 7). Se si seleziona 1 la logica non viene considerata. Seleziona Logica Restart (M1S): permette di selezionare il tipo di operatore della logica di restart tra: AND, NAND, OR, NOR, XOR, XNOR. Abilitazione Clear: se selezionato abilita un ingresso per resettare la memorizzazione. Abilita Out: s logica degli ingressi. Richiesta Restart: s possibilità di effettuare il Restart. Il comportamento viene rappresentato nella tabella della verità. MACRO RESTART MONITORED (massimo numero = 16 con M1, 32 con M1S compresi gli altri operatori RESTART) combinare una porta logica scelta dall'utente con il blocco secondo la seguente tabella della verità. Clear Out Logica Out Logica Richiesta Output Restart Input Restart 1 X X 0 0 X X Mantiene memoria /07/2019 Rev.36

153 Parametri Ingressi Logica: permette di selezionare il numero di ingressi della logica di input (da 1 a 7). Se si seleziona 1 la logica non viene considerata. Seleziona Logica: permette di selezionare il tipo di operatore tra: AND, NAND, OR, NOR, XOR, XNOR. Ingressi Logica Restart (M1S): permette di selezionare il numero di ingressi della logica di restart (da 1 a 7). Se si seleziona 1 la logica non viene considerata. Seleziona Logica Restart: permette di selezionare il tipo di operatore della logica di restart tra: AND, NAND, OR, NOR, XOR, XNOR. Abilitazione Clear: se selezionato abilita un ingresso per resettare la memorizzazione. Abilita Out: s logica degli ingressi. Richiesta Restart: s possibilità di effettuare il Restart. Il comportamento viene rappresentato nella tabella della verità. PRE-RESET (M1S) (massimo numero = 32 con M1S compresi gli altri operatori RESTART) -RESET può essere utilizzato quando non si ha la possibilità di avere un unico pulsante di reset in una posizione da cui si ha la completa visibilità della zona pericolosa. In questo caso occorre utilizzare un pulsante di Pre- (in un punto da cui si ha la completa visibilità della zona) e un secondo pulsante di Reset effettivo fuori dalla zona pericolosa. Per ciascuno dei due ingressi Prereset e Reset si considera sempre la transizione che, per essere ritenuta valida, deve avvenire in un tempo compreso tra 500 ms e 5 s. Parametri Tempo: il reset esterno è operativo se premuto entro un tempo prefissato configurabile Obbligo Occupazione: se selezionato sarà necessario inserire un dato nella casella corrispondente al numero di occupazioni. Il sistema verificherà che dalla transizione del segnale Pre-Reset alla transizione del segnale Reset non avvenga un numero di occupazioni (transizione 1-0 del segnale In) superiore al numero massimo impostato ma comunque maggiore di 0. Richiesta Reset: abilitando questa voce sarà resa disponibile una uscita da questo operatore. Questo segnale sarà ad 1 a partire dalla transizione del segnale Pre-Reset e fino alla fine del tempo ammesso oppure fino alla successiva transizione del segnale Reset. Abilitazione Clear: se selezionato abilita un ingresso per resettare la memorizzazione /07/2019 Rev

154 OPERATORI GUARD LOCK (massimo numero = 4 con M1, 8 con M1S) GUARD LOCK L'operatore è stato progettato per gestire il blocco/sblocco di una SERRATURA ELETTROMECCANICA in diversi scenari operativi. Descrizione degli ingressi/uscite dell operatore GUARD LOCK Ingresso Lock_fbk viene utilizzato per la rilevazione (feedback) dello stato Le serrature elettromeccaniche sono sbloccate/bloccate tramite un comando elettrico che eccita/diseccita un elettromagnete il cui stato (eccitatato/diseccitato) è disponibile tramite l di opportuni contatti. Ad esempio, lo stato Figura 74. può essere indicato da un contatto normalmente, come nel caso della Figura 74 - Esempio di rilevazione dello stato dell'elettromagnete di una serratura. Il segnale in arrivo al modulo verrà elaborato dall operatore Guard Lock /07/2019 Rev.36

155 Ingresso Gate rileva lo stato (feedback) della porta/cancello collegato alla serratura. Lo stato della porta/cancello (GATE) viene rilevato esempio lo stato della porta/cancello può essere indicato da un contatto normalmente aperto che viene chiuso nel caso in cui la porta/cancello venga chiuso, come nel caso della Figura 75. Figura 75 - Esempio di rilevazione dello stato di una porta/cancello collegato alla serratura. Il segnale in arrivo al modulo verrà elaborato dall operatore Guard Lock Ingresso Unlock_cmd o o lo sblocco della serratura. In particolare: ichiesta di sblocco serratura: il segnale comando Unlock_cmd deve assumere valore LL1 ichiesta di blocco serratura: il segnale comando Unlock_cmd deve assumere valore LL0. Il segnale di comando può arrivare, ad esempio, da un pulsante. Uscita Output A seconda del valore assunto questo segnale indica le informazioni riportate nella tabella sottostante. Output Output Uscita LockOut Valore LL1 LL0 Significato Porta/Cancello chiuso Serratura bloccata Richiesta di Presenza di errore Uscita ErrorOut Questo segnale, dove abilitato, indica che vi è un errore nella gestione della serratura quando assume il valore LL1. In assenza di errori assume il valore LL /07/2019 Rev

156 Modalità di funzionamento: descrizione generale di una porta/cancello (E- LL1 (TRUE) quando la serratura è chiusa e bloccata. Modalità di funzionamento senza Gate. Lock_Fbk dovrà necessariamente LOCK FEEDBACK pag.111) ingresso UnLock_cmd può essere collegato liberamente nello schema e determina la richiesta di sblocco della serratura (quando è a LL1). Il segnale Output sarà a livello LL1 (TRUE) se la porta di protezione è chiusa e la serratura bloccata. Quando un comando di sblocco è appl UnLock_cmd, il segnale Output viene portato a LL0 e la serratura viene sbloccata mediante il segnale LockOut. Il segnale Output può assumere il valore LL0 (FALSE) anche nel caso in cui vi siano delle condizioni di errore (es. porta aperta con serratura bloccata, Tempo Feedback che eccede il massimo consentito...). Dal momento in cui viene rilevato il comando di sblocco Unlock_cmd il segnale LockOut sbloccherà la serratura dopo un periodo pari a Tempo UnLock, impostabile come parametro. strettamente dalle sue caratteristiche tecnico/fisiche e pertanto potrebbe essere diverso a seconda del tipo di serratura utilizzato. Di conseguenza, dal momento in cui ne viene LockOut, il segnale di feedback Lock_Fbk cambierà stato cambiare il valore del parametro Tempo Feedback, che è il tempo massimo entro cui Lock_Fbk dopo una Chiaramente dovrà valere la condizione: Tempo Feedback Tempo di attivazione elettromagnete Di seguito viene presentato un esempio applicativo di quanto espresso in precedenza. Esempio modalità di funzionamento senza Gate SWITCH rappresentato da un pulsante. Il segnale LockOut del blocco STATUS che pilota, esso Lock_fbk mediante il blocco LOCK FEEDBACK Output indica lo stato delle operazioni. La serratura utilizzata /07/2019 Rev.36

157 Figura 76 Esempio modalità di funzionamento senza Gate Sulla destra sinistra due contatti cambieranno di stato. Nella Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. si mostrano le tracce relative al unzionamento, di cui si riporta la descrizione dettagliata: on un ritardo di, rispetto al comando, di 0,5 secondi così come impostato. Il segnale 3. In questo azionamento di 95ms, ritardo dovuto alle caratteristiche tecniche 4. rilascia il comando di sblocco serratura, pertanto il segnale 5. agnete. La serratura ora è effettivamente bloccata. 6. Non appena rileva che la serratura è bloccata, il segnale Figura 77 - Andamento delle tracce relative al funzionamento del blocco Guard Lock in modalità senza gate /07/2019 Rev

158 Modalità di funzionamento con Gate NON deve selezionare il. Gate dovrà necessariamente essere E-GATE (si veda capitolo E-GATE (dispositivo per ripari mobili) a Pag. 109) che rileva lo stato della porta/cancello. Lock_Fbk dovrà necessariamente essere LOCK FEEDBACK pag.111 della serratura. UnLock_cmd può essere collegato liberamente nello schema e determina la richiesta di sblocco della serratura (quando è a LL1). Il segnale Output sarà a livello LL1 (TRUE) se la porta di protezione è chiusa e la serratura bloccata. Quando un comando di sblocco è appl UnLock_cmd, il segnale Output viene portato a LL0 e la serratura viene sbloccata mediante il segnale LockOut. Il segnale Output può assumere il valore LL0 (FALSE) anche nel caso in cui vi siano delle condizioni di errore (es. porta aperta con serratura bloccata, Tempo Feedback che eccede il massimo consentito...). Dal momento in cui viene rilevato il comando di sblocco Unlock_cmd il segnale LockOut sbloccherà la serratura dopo un periodo pari a Tempo UnLock, impostabile come parametro dal tecnico/fisiche e pertanto potrebbe essere diverso secondo il tipo di serratura utilizzato. ione con il segnale LockOut, il segnale di feedback Lock_Fbk cambierà stato a tempi diversi secondo il tipo di serratura. del segnale Lock_Fbk Chiaramente dovrà valere la condizione: Tempo Feedback Tempo di attivazione elettromagnete Di seguito viene presentato un esempio applicativo di quanto espresso in precedenza. Tempo Feedback, /07/2019 Rev.36

159 Esempio modalità di funzionamento con Gate LOCK_FEEDBACK viene moni STATUS SWITCH E-GATE Figura 78 - Esempio modalità di funzionamento con Gate Sulla destra sinistra applicativo. S uno normalmente chiuso e uno norm due contatti cambieranno di stato. Il feedback della porta è invece costituito da due contatti normalmente chiusi. In Figura 79 si mostrano le tracce relative al funzionamento, di cui si riporta la descrizione dettagliata: (1) (2) (3) ori. (4) passa da LL1 a LL0. (5) e di conseguenza il segnale FBK_PORTA passa da LL0 a LL1. (6) In questo istante rilascia il comando di sblocco porta. I rileva, dal segnale FBK_PORTA, la porta chiusa e ne comanda il blocco della serratura. Infatti il. (7) n un ritardo (8) Non appena ta chiusa, il segnale viene portato a LL /07/2019 Rev

160 Figura 79 - Andamento delle tracce relative al funzionamento del blocco Guard Lock in modalità con gate. Modalità di funzionamento con Obbligo Apertura Gate NON deve selezionare il Gate dovrà necessariamente essere - E-GATE (dispositivo per ripari mobili) a Pag. 109) che rileva lo stato della porta/cancello. NOTA BENE: IN QUESTA MODALITÀ PORTA. Lock_Fbk dovrà necessariamente essere collegato ad un elemento di input di tipo LOCK FEEDBACK pag.111) che rileva lo stato UnLock_cmd può essere collegato liberamente nello schema e determina la richiesta di sblocco della serratura (quando è a LL1). Il segnale Output sarà a livello LL1 (TRUE) se la porta di protezione è chiusa e la serratura bloccata. Quando un comando UnLock_cmd, il segnale Output viene portato a LL0 e la serratura viene sbloccata mediante il segnale LockOut. Il segnale Output può assumere il valore LL0 (FALSE) anche nel caso in cui vi siano delle condizioni di errore (es. porta aperta con serratura bloccata, Tempo Feedback che eccede il massimo consentito...). Dal momento in cui viene rilevato il comando di sblocco Unlock_cmd il segnale LockOut sbloccherà la serratura dopo un periodo pari a Tempo UnLock, impostabile come parametro /07/2019 Rev.36

161 tecnico/fisiche e pertanto potrebbe essere diverso secondo il tipo di serratura utilizzato. Di l segnale LockOut, il segnale di feedback Lock_Fbk cambierà stato a tempi diversi secondo il tipo di serratura. Per Tempo Feedback, che segnale Lock_Fbk Chiaramente dovrà valere la condizione: Tempo Feedback Tempo di attivazione elettromagnete Di seguito viene presentato un esempio applicativo di quanto espresso in precedenza. Esempio modalità di funzionamento con Obbligo Apertura Gate de STATUS SWITCH LOCK_FEEDBACK Lo stato del ingresso de E-GATE parametro Figura 80 - Esempio modalità di funzionamento con Obbligo Apertura Gate Sulla destra sinistra uno normalmen due contatti cambieranno di stato. Il feedback della porta è invece costituito da due contatti normalmente chiusi /07/2019 Rev

162 In Figura 81 si mostrano le tracce relative al funzionamento, di cui si riporta la descrizione dettagliata: (1) passa da LL0 a LL1, mentr (2) (3) In questo i enza non vi sono errori. (4) passa da LL1 a LL0. (5) da LL0 a LL1. (6) In questo istante segnale FBK_PORTA, la porta chiusa e ne comanda il blocco della serratura. Infatti il. (7) (8) a chiusa, Figura 81 - Andamento delle tracce relative al funzionamento del blocco Guard Lock in modalità con Obbligo apertura gate. Nella modalità Obbligo apertura gate indica errore se non dopo una richiesta di sblocco serratura. Questo concetto è evidenziato nella figura che segue (Figura 82). Nella fattispecie è stata selezionata Error nello schema di Figura 80, in maniera tale da poter visua /07/2019 Rev.36

163 conseguenza, quando il ciclo di sblocco/blocco della serratura ha termine, Figura 82 Esempio di possibile anomalia in modalità Obbligo apertura gate. In tal caso l errore viene generato perchè la porta non viene mai aperta, nonostante vi sia stata una richiesta di sblocco/blocco serratura /07/2019 Rev

164 Parametri Reset Manuale: i Manuale viene verificata soltanto la transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a 0. Tempo UnLock (s): t sblocco della serratura (uscita LockOut). - 0ms 1s Passo 100ms - 1,5s 10s Passo 0,5s - 15s 25s Passo 5s UnLock_cmd Tempo Feedback (s): tempo massimo di ritardo accettato tra l'uscita LockOut e ingresso Lock_fbk (deve essere quello rilevato sul Datasheet della serratura con opportuno margine deciso - 10ms 100s Passo 10ms - 150ms 1s Passo 50ms - 1,5s 3s Passo 0,5 s Blocco a molla: la serratura è bloccata passivamente e rilasciata attivamente, cioè la forza meccanica della molla la mantiene bloccata. La protezione continua a essere bloccata anche quando l'alimentazione è scollegata. Obbligo apertura gate: solo con apertura della porta e conseguente conferma su input GATE, il ciclo procede. Gate non presente: la selezion e. LOCK FEEDBACK che indica lo stato della bobina della serratura. Abilitazione ErrorOut: la selezione di questo parametro permette di attivare un segnale ( Error Out ) che indica un malfunzionamento della serratura. anomalia della Error Out assuma il valore LL1 (TRUE) (ad esempio, sportello aperto con blocco di protezione bloccato, Tempo di retroazione superiore al massimo consentito, ecc.) /07/2019 Rev.36

165 OPERATORI CONTATORI Gli operatori di tipo CONTATORE consentono all'utente di generare un segnale (TRUE) non appena viene raggiunto il conteggio impostato. COUNTER (massimo numero = 16) Esistono 3 modalità di funzionamento: 1) AUTOMATICO 2) MANUALE 3) MANUALE+AUTOMATICO. (Negli esempi successivi il conteggio è settato su 6) 1) Il contatore genera un impulso della durata pari a 2 x tempo di ciclo (indicato nel REPORT) non appena viene raggiunto il conteggio impostato. Se il pin di CLEAR non è abilitato questa è la modalità di default. 2) Il contatore porta ad 1 (TRUE) l'uscita Q non appena viene raggiunto il conteggio impostato. L'uscita Q va a 0 (FALSE) all'attivazione del segnale di CLEAR /07/2019 Rev

166 3) Il contatore genera un impulso della durata pari al tempo di risposta non appena viene raggiunto il conteggio impostato. Se il segnale di CLEAR viene attivato il conteggio interno torna a 0. Parametri Abilitazione Clear: se selezionato abilita la richiesta di clear per far ripartire il conteggio inoltre data la possibilità di abilitare o meno (Abilitazione Automatico) il funzionamento in automatico con reset manuale. Se non selezionato il funzionamento è automatico in questo caso raggiunto il conteggio imane per 2 x tempo di ciclo (indicato nel REPORT), dopo di che viene resettato. Ck down: permette di far regredire il conteggio. Bifronte: se selezionato abilita il conteggio sia sul fronte di salita che su quello di discesa. Valore Contatore: se selezionato permette di estrarre dal blocco di ritardo il valore attuale del contatore. Questa uscita potrà essere inviata in ingresso ad uno o più blocchi COUNTER COMPARATOR. COUNTER COMPARATOR Questo operatore permette di confrontare il valore del COUNTER connesso con il valore di soglia che il valore del COUNTER sarà inferiore al valore per valori di COUNTER uguali o superiori al valore di soglia. Valore Counter di un operatore COUNTER. Si possono collegare più operatori Counter Comparator ad ogni operatore Counter /07/2019 Rev.36

167 OPERATORI TIMER (massimo numero = 32 con M1, 48 con M1S) Gli operatori di tipo TIMER consentono all'utente di generare un segnale (TRUE o FALSE) per un periodo deciso dall'utente. MONOSTABLE permane per il tempo impostato. Parametri Tempo: il ritardo può essere impostato da 10 ms a 1098,3 s. Fronte di Salita: s vi permane per il tempo impostato, questo però può essere dilatato fino a che In T T T Out segnale In e vi permane per il tempo impostato, questo però può essere dilatato fino a che In T T T Out Retriggerabile: se selezionato il tempo viene azzerato ad ogni cambio di stato dell /07/2019 Rev

168 MONOSTABLE_B Questo operatore fornisce in uscita OUT un livello 1 (TRUE) attivato dal permane per il tempo t impostato. Parametri Tempo: il ritardo può essere impostato da 10ms a 1098,3 s. Fronte di salita: - se selezionato fornisce un livello 1 (TRUE) in uscita OUT se rilevato un fronte di - s del segnale IN e vi permane per il tempo impostato. un livello 1 (TRUE) per un tempo superiore al periodo t impostato. Fronte di salita Fronte di discesa Retriggerabile: se selezionato il tempo viene azzerato ad ogni cambio di stato /07/2019 Rev.36

169 PASSING MAKE CONTACT però rimane a 1 (TRUE) per un tempo superiore a Quando c'è un fronte di discesa dell'ingresso, il tempo è sempre resettato. Parametri Tempo: il ritardo può essere impostato da 10 ms a 1098,3 s. Retriggerabile: se selezionato il tempo non viene azzerato sul fronte di discesa dell'ingresso In. L'uscita rimane a 1 (TRUE) per tutto il periodo selezionato. Quando c'è un altro fronte di salita all'ingresso In, T1 riparte di nuovo /07/2019 Rev

170 DELAY DELAY permette di applicare un ritardo dopo il tempo impostato, a fronte di una Parametri Tempo: il ritardo può essere impostato da 10 ms a 1098,3 s. Fronte di Salita: se selezionato, il ritardo parte sul fronte di salita del segnale In terminato il anche ti rimane a 1 TRUE. In T T T T Out Retriggerable: s LONG DELAY /07/2019 Rev.36

171 ritardo (fino ad oltre 15 ore) ad un segnale portando a 1 Parametri Tempo: il ritardo può essere impostato da 0,5 s a s. Fronte di Salita: se selezionato, il ritardo parte sul fronte di salita del segnale In terminato il fronte di salita Retriggerabile: se selezionato, il ritardo vien In. Valore timer: se selezionato permette di estrarre dal blocco di ritardo il valore puntuale del timer. Questa uscita potrà essere inviata in ingresso ad un blocco DELAY COMPARATOR /07/2019 Rev

172 DELAY COMPARATOR Questo operatore permette di confrontare il valore del timer LONG DELAY connesso con il valore di soglia impostato. sarà portata ad 1 (TRUE) per valori di Timer uguali o superiori al valore di soglia. timer di un operatore LONG DELAY. Si possono collegare più operatori Delay Comparator ad ogni operatore Long Delay. DELAY LINE Questo operatore inserisce un ritardo ad un segnale fronte di una discesa del segnale IN. Se prima che sia trascorso il tempo impostato IN torna a 1, l'uscita OUT genera comunque un impulso LL0, di durata pari a circa 2 volte il tempo di risposta e ritardato del tempo impostato. Parametri Tempo: consente di inserire il tempo di ritardo (delay) preferita. Il ritardo può essere impostato da 10ms a 1098,3 s. programmata con RESTART MANUALE) /07/2019 Rev.36

173 LONG DELAY LINE Questo operatore inserisce un ritardo ad un impostato a fronte di una discesa del segnale IN. Se prima che sia trascorso il tempo impostato IN torna a 1, l'uscita OUT genera comunque un impulso a livello 0, di durata pari a circa 2 volte il tempo di risposta e ritardato del tempo impostato. Parametri Tempo: consente di inserire il tempo di ritardo (delay) desiderato. Il ritardo può essere impostato da 0.5 s a s. A differenza degli operatori DELAY e LONG DELAY programmata con RESTART MANUALE) /07/2019 Rev

174 CLOCKING (TRUE). Clocking ha fino a 7 ingressi per il controllo del Duty Cycle di uscita. Parametri Tempo: il periodo può essere impostato da 10ms a 1093,3 s. Scelta duty cycle: si possono selezionare fino a 7 ingressi per 7 differenti duty cycle del segnale di uscita. sempre a livello alto (TRUE). SCELTA DUTY CYCLE EN 10% 20% 30% 40% 60% 70% 80% OUT % % % % % % % % % a 10%, 80%). livello alto (TRUE), genera in uscita un segnale con duty cycle = 50%. > 1 a /07/2019 Rev.36

175 LA FUNZIONE DI MUTING La funzione di Muting è in grado di generare la provvisoria ed automatica sospensione del funzionamento di un dispositivo di sicurezza al fine di garantire il normale passaggio di materiale attraverso il varco protetto. In altre parole quando il sistema riconosce il materiale e lo distingue da un eventuale operatore (in potenziale situazione di pericolo), è abilitato ad escludere temporaneamente il dispositivo di sicurezza, consentendo così al materiale l'attraversamento del varco. OPERATORI MUTING (massimo numero = 4 con M1, 8 con M1S) MUTING Contemporaneo L'attivazione della funzione di Muting avviene in seguito all interruzione dei sensori S1 e S2 (l ordine non è rilevante) entro un tempo compreso tra 2s e 5s deciso, (oppure S4 e S3 con materiale che procede nella direzione opposta). tore MUTING Contemporaneo permette di effettuare il muting del segnale di ingresso Input Condizione preliminare: Il ciclo di Muting può partire solo se tutti i sensori sono a 0 (FALSE) e input a 1 (TRUE) (barriera fotoelettrica libera). Parametri Timeout (sec): permette di impostare il tempo, variabile da 10 sec a infinito, entro il quale deve finire il ciclo di Muting, se allo scadere il ciclo non è ancora concluso il Muting viene troncato immediatamente. Abilitazione Con Enable: se selezionato abilita la possibilità di abilitare o meno la funzione Muting. In caso contrario la funzione Muting è sempre abilitata. ciclo di Muting non può partire se Enable è fisso a 1 (TRUE) o 0 (FALSE) ma viene attivato solo con un fronte di salita, se si vuole disabilitare il muting occorre riportare a 0 (FALSE) Enable in questo modo il fronte di discesa disabilita il Muting in qualsiasi condizione si trovi. Se si riportare a 0 (FALSE) Enable per permettere un nuovo fronte di salita per il successivo ciclo di Muting. Direzione: si può impostare l può avvenire in entrambe le direzioni sia da S1&S2 a S3&S4 che da S3&S4 a S1&S2, se si sceglie UP invece da S1&S2 a S3&S4 ed infine con DOWN da S3&S4 a S1&S2. Chiusura Muting: può essere di due tipi CURTAIN e SENSOR. Selezionando CURTAIN la chiusura del muting avviene alla risalita del segnale di Input, mentre con SENSOR la chiusura avviene dopo la liberazione del penultimo sensore /07/2019 Rev

176 Selezionando CURTAIN S1 S2 Input S3 S4 Muting X X Muting Attivo Selezionando SENSOR S1 S2 Input S3 S4 Muting X X Muting attivo Blind Time: solo con Chiusura Muting=Curtain, il blind time viene attivato nel caso sia noto che dopo il transito completo del pallet (chiusura ciclo muting) possano sporgere oggetti che occupando la barriera, mandino l'input a 0 (FALSE). Durante il blind time l'input rimane a 1 (TRUE). Il Blind Time può variare da da 250 msec a 1 secondo. Tempo Sensori: si può impostare il tempo massimo (da 2 a 5 secondi) che deve intercorrere i muting. Tempo minimo sensori: s tempo >150ms MUTING L L'attivazione della funzione di Muting avviene in seguito all interruzione dei sensori S1 e S2 (l ordine non è rilevante) entro un tempo compreso tra 2s e 5s deciso dall operatore. Lo stato di Muting ha termine dopo la liberazione del varco. effettuare il muting del segnale di ingresso Input Condizione preliminare: Il ciclo di Muting può partire solo se tutti i sensori sono a 0 (FALSE) e input a 1 (TRUE) (barriera fotoelettrica libera). Parametri Timeout (sec): permette di impostare il tempo, variabile da 10 sec a infinito, entro il quale deve finire il ciclo di Muting, se allo scadere il ciclo non è ancora concluso il Muting viene troncato immediatamente /07/2019 Rev.36

177 Abilitazione Con Enable: se selezionato abilita la possibilità di abilitare o meno la funzione Muting. In caso contrario la funzione Muting è sempre abilitata. può essere di due tipi: Enable/Disable e Solo Enable. Se si seleziona Enable/Disable il ciclo di Muting non può partire se Enable è fisso a 1 (TRUE) o 0 (FALSE) ma viene attivato solo con un fronte di salita, se si vuole disabilitare il muting occorre riportare a 0 (FALSE) Enable in questo modo il fronte di discesa disabilita il Muting in qualsiasi condizione si trovi. Se si a possibilità di disabilitare il Muting ma occorre comunque riportare a 0 (FALSE) Enable per permettere un nuovo fronte di salita per il successivo ciclo di Muting. Tempo Sensori: si può impostare il tempo massimo (da 2 a 5 secondi) che deve intercorrere t Tempo di fine Muting: si può impostare il tempo massimo (da 2,5 a 6 secondi) che deve intercorrere tra liberazione del primo sensore e la liberazione del varco pericoloso. Al termine di questo tempo si determina la fine della funzione di Muting. Blind Time: viene attivato nel caso sia noto che dopo il transito completo del pallet (chiusura ciclo muting) possano sporgere oggetti che occupando la barriera, mandino l'input a 0 (FALSE). Durante il blind time l'input rimane a 1 (TRUE). Il Blind Time può variare da da 250 msec a 1 secondo. MUTING Sequenziale L'attivazione della funzione di Muting avviene in seguito all interruzione sequenziale dei sensori S1 e S2, successivamente dei sensori S3 e S4 (senza limiti di tempo). Se il pallet procede in direzione opposta la sequenza corretta è: S4, S3, S2, S1. effettuare il muting del segnale di ingresso Input Condizione preliminare: Il ciclo di Muting può partire solo se tutti i sensori sono a 0 (FALSE) e input a 1 (TRUE) (barriera fotoelettrica libera). Parametri Timeout (sec): permette di impostare il tempo, variabile da 10 sec a infinito, entro il quale deve finire il ciclo di Muting, se allo scadere il ciclo non è ancora concluso il Muting viene troncato immediatamente. Abilitazione Con Enable: se selezionato abilita la possibilità di abilitare o meno la funzione Muting. In caso contrario la funzione Muting è sempre abilitata. può essere di due tipi: Enable/Disable e Solo Enable. Se si seleziona Enable/Disable il ciclo di Muting non può partire se Enable è fisso a 1 (TRUE) o 0 (FALSE) ma viene attivato solo con un fronte di salita, se si vuole disabilitare il muting occorre riportare a 0 (FALSE) Enable in questo modo il fronte di discesa disabilita il Muting in qualsiasi condizione si trovi. Se si riportare a 0 (FALSE) Enable per permettere un nuovo fronte di salita per il successivo ciclo di Muting. Direzione: s può avvenire in entrambe le direzioni sia da S1 a S4 che da S4 a S1, se si sceglie UP invece da S1 a S4 ed infine con DOWN da S4 a S1. Chiusura Muting: può essere di due tipi CURTAIN e SENSOR. Selezionando CURTAIN la chiusura del muting avviene alla risalita del segnale di Input, mentre con SENSOR la chiusura avviene dopo la liberazione del penultimo sensore /07/2019 Rev

178 Selezionando CURTAIN S1 S2 Input S3 S4 Muting X X X X Selezionando SENSOR S1 S2 Input S3 S4 Muting X X X X Muting attivo Muting attivo Blind Time: solo con Chiusura Muting=Curtain, il blind time viene attivato nel caso sia noto che dopo il transito completo del pallet (chiusura ciclo muting) possano sporgere oggetti che occupando la barriera, mandino l'input a 0 (FALSE). Durante il blind time l'input rimane a 1 (TRUE). Il Blind Time può variare da da 250 msec a 1 secondo. MUTING T L'attivazione della funzione di Muting avviene in seguito all interruzione dei sensori S1 e S2 (l ordine non è rilevante) entro un tempo compreso tra 2s e 5s deciso. Lo stato di Muting ha termine dopo la liberazione di uno dei due sensori. effettuare il muting del segnale di ingresso Input Condizione preliminare: Il ciclo di Muting può partire solo se tutti i sensori sono a 0 (FALSE) e input a 1 (TRUE) (barriera fotoelettrica libera). Parametri Timeout (sec): permette di impostare il tempo, variabile da 10 sec a infinito, entro il quale deve finire il ciclo di Muting, se allo scadere il ciclo non è ancora concluso il Muting viene troncato immediatamente. Abilitazione Con Enable: se selezionato abilita la possibilità di abilitare o meno la funzione Muting. In caso contrario la funzione Muting è sempre abilitata. può essere di due tipi: Enable/Disable e Solo Enable. Se si seleziona Enable/Disable il ciclo di Muting non può partire se Enable è fisso a 1 (TRUE) o 0 (FALSE) ma viene attivato solo con un fronte di salita, se si vuole disabilitare il muting occorre riportare a 0 (FALSE) Enable in questo modo il fronte di la possibilità di disabilitare il Muting ma occorre comunque riportare a 0 (FALSE) Enable per permettere un nuovo fronte di salita per il successivo ciclo di Muting /07/2019 Rev.36

179 Tempo Sensori: si può impostare il tempo massimo (da 2 a 5 secondi) che deve intercorrere MUTING OVERRIDE La funzione di Override si rende necessaria quando, in seguito a sequenze di attivazione di Muting errate, la macchina si ferma con il materiale che occupa il varco pericoloso. Tale operazione attiva l uscita OUTPUT permettendo di rimuovere il materiale che ostruisce il varco. L'operatore OVERRIDE deve essere collegato dopo operatore Muting (uscita OUTPUT del MUTING. L'Override può essere attivato solo se il Muting non è attivo (INPUT=0) e almeno un sensore di Muting è occupato (o la barriera è occupata). Alla liberazione della barriera fotoelettrica e dei sensori l'override ha termine e l'uscita OverOut va a livello logico "0" (FALSE). L'Override può essere configurato a Pulsante o ad azione Mantenuta. Override con comando ad azione mantenuta. L'attivazione di tale funzione deve avvenire mantenendo attivo il comando di Override (OVERRIDE=1) per tutta la durata delle operazioni successive. Resta comunque possibile far partire un nuovo Override disattivando e riattivando il comando. Alla liberazione della barriera e dei sensori (varco libero) o alla scadenza del timeout, l'override ha termine senza bisogno di ulteriori comandi. Override con comando ad impulso. L'attivazione di tale funzione avviene attivando il comando di Override (OVERRIDE=1). Alla liberazione della barriera e dei sensori (varco libero) o alla scadenza del timeout l'override ha termine. La funzione può ripartire solo se viene nuovamente attivato il comando Override (OVERRIDE=1). Parametri Con sensori occupati: con muting "T", sequenziale, simultaneo deve essere selezionato; con muting "L" non deve essere selezionato. In caso contrario comparirà una Warning in fase di compilazione e nel report. L'utente deve predisporre misure aggiuntive di protezione durante la fase di Override. Condizioni da verificarsi per attivazione Override "Con sensori sensore barriera Richiesta Output Input occupati" selezionato occupato occupata Override Override X X X X X X /07/2019 Rev

180 Timeout (sec): permette di impostare il tempo, variabile da 10 sec a infinito, entro il quale deve finire la funzione di Override. Modo Override: permette di configurare il tipo di Override (a Pulsante o ad azione Mantenuta). Con OverOut: permette di attivare un'uscita di segnalazione (attiva alta) di Override attivo. Con Request: permette di attivare un'uscita di segnalazione (attiva alta) di segnalazione della funzione di Override attivabile. Reset manuale: Se il INPUT è attivo (VERO), il reset abilita l'uscita del blocco funzione. In caso di INPUT non attivo (FALSE), l'uscita del blocco funzionale segue la richiesta di override. verificata soltanto la transizione del segnale da 0 ad 1. Nel caso di reset Monitorato viene verificata la doppia transizione da 0 ad 1 e ritorno a /07/2019 Rev.36

181 OPERATORI ANALOGICI (solo M1S) Analog Comparator Questo operatore funziona come comparatore di una grandezza analogica a cui viene collegato. Il valore di soglia da inserire sarà in unità ingegneristiche (es. Kg, C) e dovrà essere entro i limiti definiti nel blocco funzionale a cui è collegato. Se il valore di ingresso è inferiore al valore di soglia 1 (TRUE) nel caso in cui il valore di ingresso impostato. L uò essere collegato: all uscita analogica di un blocco ANALOG INPUT all uscita di un blocco ADDER. nella comparazione sarà quella programmata nel blocco funzionale Adder (massimo numero = 16) Questo operatore permette di eseguire la somma oppure la differenza tra segnali analogici in ingresso provenienti da blocchi ANALOG INPUT. I segnali devono avere la stessa grandezza fisica e provenienti da sensori dello stesso tipo (4/20mA, 0/20mA o 0/10V) ma possono avere scala differente. Parametri Numero ingressi: Somma: Il numero di segnali che si possono sommare va da 2 a 8. Differenza: è possibile sottrarre soltanto due segnali. Operazione: Somma: Il risultato sarà la somma di tutti gli ingressi e verrà fornito come grandezza fisica Differenza: Ain2) ed il segno (uscita Sign). (FALSE) se il segno della differenza è positivo, mentre sarà a 1 (TRUE) se il segno è negativo. Media Aritmetica: Scegliendo di eseguire la somma e selezionando la casella Media Aritmetica il valore in uscita da questo operatore sarà la media aritmetica dei vari ingressi /07/2019 Rev

182 Equality check (massimo numero = 16) Questo operatore verifica se due ingressi analogici sono uguali entro un valore selezionabile. I segnali devono avere la stessa grandezza fisica e provenienti da sensori dello stesso tipo (4/20mA o 0/20mA) ma possono avere scala differente. uguaglianza è verificata. Nel caso in cui i due segnali risu Parametri Errore ammesso: Valore entro il quale i due segnali possono considerarsi uguali. Forza diverso su anomalia: analogico assume autonomamente un valore di fondo scala), a 0 (FALSE) come in presenza di segnali differenti. collegato (il valore /07/2019 Rev.36

183 BLOCCHI FUNZIONALI MISCELLANEA SERIAL OUTPUT (massimo numero = 4 con M1, 8 con M1S) L'operatore Serial Output trasferisce in uscita lo stato di un numero massimo di 8 ingressi, serializzando le informazioni. Principio di funzionamento. ingressi collegati mediante due metodi distinti. Metodo di serializzazione Asincrono: 1) lo stato della linea a riposo è 1 (TRUE); 2) segnale di inizio trasmissione dei dati è 1 bit = 0 (FALSE); 3) trasmissione di n bit con lo stato degli ingressi collegati codificato con il metodo Manchester: - stato 0: fronte di salita segnale al centro del bit - stato 1: fronte di discesa segnale al centro del bit; 4) intercarattere a 1 (TRUE) per consentire la sincronizzazione di un dispositivo esterno. Lunghezza Bit Lunghezza Bit Lunghezza Bit Lunghezza Bit Intercarattere Clock. Metodo di serializzazione Sincrono: 1) l'uscita e il clock in stato di riposo sono 0 (FALSE); 2) trasmissione di n bit con lo stato di ingressi utilizzando OUTPUT come dati, CLOCK come base tempi; 3) intercarattere a 0 (FALSE) per consentire la sincronizzazione di un dispositivo esterno. Lunghezza Bit Intercarattere Intercarattere Parametri Numero ingressi: definisce il numero di ingressi del blocco funzionale 2 8 (asincrono) oppure 3 8 (sincrono). Durata bit (ms): inserire in questo campo il valore corrispondente alla durata di ogni singolo bit (ingresso n) che compone il treno di impulsi che costituisce la trasmissione ms 200 ms (Step 10ms) ms 0.95 s (Step 50 ms). Durata intercarattere (ms): inserire in questo campo il tempo che deve intercorrere tra la trasmissione di treno di impulsi ed il successivo ms 2.5s (Step 100ms) - 3s 6s (Step 500ms) /07/2019 Rev

184 NETWORK (massimo numero = 1) L'operatore Network permette di distribuire dei comandi di Stop e di Reset attraverso una semplice rete locale. Attraverso Network_in e Network_out i segnali di START, STOP E RUN vengono scambiati tra i vari nodi. Principio di funzionamento. Questo operatore permette una semplice distribuzione dei comandi di arresto e ripristino in una rete locale Mosaic. 1) Network_In collegato ad un ingresso singolo oppure doppio, dovrà essere collegato Network_Out del modulo che precede nella rete locale; 2) Network_Out collegata ad un segnale di STATUS oppure ad una uscita OSSD, dovrà Network_in del modulo che segue nella rete locale; 3) gli Ingressi Stop_In e Reset_In saranno collegati a dispositivi di input che agiscono come Stop (es. E-STOP) e Reset (es. SWITCH) rispettivamente; 4) In può essere collegato liberamente nello schema (es. blocchi funzionali di ingresso oppure risultati di combinazioni logiche); 5) Output potrà essere collegata liberamente nello schema. Output sarà 1 (TRUE) quando ettato. Parametri Abilitazione Reset Network: se selezionato consente il reset del blocco funzionale da parte della rete locale Reset_In. Abilitazione error out: scita Error_Out utilizzabile per segnalare con un 1 logico la presenza di un malfunzionamento. Abilitazione globale Reset: se selezionato qualsiasi nodo della rete. Se deselezionato si potrà comunque riavviare tutti i nodi che non hanno causato lo stop da qualsiasi punto della rete tranne il nodo che ha causato lo stop che dovrà essere riavviato con il proprio reset. Causa stop (M1S): se selezionato abilita le uscite Network_stop e Local_stop e indicano la causa dello stato di STOP. Tali uscite sono normalmente a 0 con il sistema in RUN e Output a 1. Se viene richiesto condizione fino al prossimo reset di rete. I comandi di RESET devono essere installati al di fuori tutte le aree pericolose della rete in punti in cui le aree di pericolo e le intere aree di lavoro sono chiaramente visibili. Il numero massimo di moduli MASTER che possono essere collegati in rete è pari a 10. Ogni modulo MASTER può avere un massimo di 9 moduli di espansione collegati. Condizione 1: Con riferimento alle Figura 85 e Figura 86, all accensione, si verifica: 1. le uscite Net_out del vari nodi si trovano nella condizione 0 (FALSE); 2. il segnale di arresto STOP si propaga attraverso la linea Network_Out; 3. alla pressione del comando di RESET su uno dei nodi tutti i nodi presenti saranno avviati attraverso la propagazione del segnale START; 4. come risultato finale, tutti i nodi collegati avranno l'uscita Net-out nella condizione 1 (TRUE) se i vari ingressi Net_in si trovano nella condizione 1 (TRUE); 5. il segnale RUN si propaga attraverso la rete dei 4 nodi presenti /07/2019 Rev.36

185 Condizione 2: Con riferimento alle Figura 85 e Figura 86, quando si preme l'arresto di emergenza in uno tra i quattro nodi, si verifica: 1. l'uscita Net_out si porta nella condizione 0 (FALSE); 2. il segnale di arresto STOP si propaga attraverso la linea Net_Out; 3. il nodo successivo riceve il codice di arresto e disattiva l uscita; 4. l arresto ricevuto provoca la generazione di codice di arresto per tutti i Net_in---Net_out; 5. come risultato finale, tutti i nodi collegati avranno l'uscita Net_out nella condizione 0 (FALSE); 6. quando l'arresto di emergenza è stato ripristinato alla posizione normale, tutti i nodi potranno essere riavviati attraverso la propagazione del segnale START con un solo reset. Quest ultima condizione non si verifica quando un modulo ha la configurazione ABILITA RESET NETWORK non abilitata. In questo caso, l'utilizzo di reset locale è obbligatorio. Il sistema impiegherà circa 4s per ripristinare tutte le uscite dei blocchi che compongono la rete. Tempo di risposta Il tempo di risposta max della rete dalla pressione dell arresto di emergenza è dato dalla formula: t r = [(212 ms x n Master)-260ms] Il max numero di Master connessi deve essere pari a 10. Esempio di rete con 4 nodi: Pressione Emergency Stop MASTER n 1 MASTER n 2 MASTER n 3 MASTER n 4 t rmaster1 t rmaster2 t rmaster3 t rmaster4 12,6ms 164ms 376ms 488ms Master1 12,6ms 488ms Master 4 Master 2 164ms Master 3 376ms Condizione 3: Con riferimento alle Figura 83 e Figura 84, quando l ingresso IN del blocco funzionale NETWORK di uno dei 4 nodi si porta nella condizione 0 (FALSE), si verifica: 1. l'uscita OUTPUT locale si porta nella condizione 0 (FALSE); 2. il segnale RUN continua a propagarsi attraverso le linee Network_Out; 3. i restanti nodi non modificano lo stato delle proprie uscite; 4. in questo caso, l'utilizzo di reset locale è obbligatorio. Questa condizione viene segnalata con il led relativo all ingresso Reset_in ante. Il nodo interessato potrà essere riavviato con il proprio reset (se non è selezionato Abilitazione globale Reset ). MASTER. Network_in Network_out possono essere mappati soltanto sui pin di I/O del /07/2019 Rev

186 Segnalazioni su Master M1 con Network attivo SEGNALI BLOCCO FUNZIONALE NETWORK Network in Network out (OSSD) Network out (STATUS) Reset in LED FAIL EXT IN (1) OSSD (2) STATUS IN (3) STOP ROSSO STATO CLEAR LAMP. ROSSO/VERDE (LAMP.) LAMP. LAMP. RUN ON VERDE ON ON FAIL ON LAMP (1) Corrispondente all'ingresso su cui è cablato Network IN (2) Corrispondente all'ingresso su cui è cablato Network OUT (3) Corrispondente all'ingresso su cui è cablato Reset IN Figura 83 Esempio di utilizzo del blocco NETWORK (Categoria 2) /07/2019 Rev.36

187 Figura 84 - Esempio di utilizzo del blocco NETWORK (Categoria 4) Esempio di applicazione in Categoria 2 secondo ISO : Flusso dati rete Figura /07/2019 Rev

188 Parametri della rete per il calcolo del PL Architettura: Copertura diagnostica: DC = 90% Affidabilità del modulo M1: MTTFd = 437 (anni) Cat.2 Diagramma a blocchi logici di una funzione di sicurezza che utilizza la rete INPUT M1 n 1 M1 n 2 M1 n 3 M1 n 4 OUTPUT LOGICA (RETE) Esempio di applicazione in Categoria 4 secondo ISO : Flusso dati rete Figura 86 Parametri della rete per il calcolo del PL Architettura: Cat.4 Copertura diagnostica: DC = 99% PFH Modulo M1: PFHd = 6,86E-09 (ora -1 ) /07/2019 Rev.36

189 Diagramma a blocchi logici di una funzione di sicurezza che utilizza la rete INPUT M1 n 1 M1 n 2 M1 n 3 M1 n 4 OUTPUT RESET M1 LOGICA (RETE) Questo operatore genera un Reset di sistema quando sull'ingresso corrispondente è presente una doppia transizione -ON- di durata inferiore a 5s. IN t t < 5s Nel caso in cui sia > 5s non viene generato RESET. Può essere utilizzato per resettare anomalie senza dover togliere alimentazione al sistema. OSSD EDM (solo M1S, numero max = 32) Il blocco OSSD EDM permette di controllare un feedback ingresso generico di Mosaic. OSSD EDM consente di impostare la finestra temporale entro la quale monitorare il segnale di feedback esterno rispetto alla condizion. uscita di sicurezza (OSSD, single OSSD, Relay). Tale uscita dovrà avere il controllo dei tempi k esterno disattivato. nale Fbk_K deve essere a livello Se è selezionato Abilitazione Error Out OUT con segnale di Feedback errato (superato il tempo K esterno). Esempio di OSSD con segnale di Feedback corretto: In questo caso ERROR OUT=FALSE Esempio di OSSD con segnale di Feedback errato (superato il tempo K esterno): In questo caso ERROR OUT=TRUE /07/2019 Rev

190 Parametri Ritardo k esterno: tempo Abilitazione Clear: se selezionato abilita Fbk_K deve essere nello stato corretto. Clear. Utilizzando questo ingresso non è più necessario resettare M1S o spegnere il sistema. INTERPAGE IN/OUT Figura 87 Esempio di utilizzo del blocco OSSD EDM Se lo schema è molto complesso ed è necessaria una connessione tra due elementi molto INTERPAGE OUT INTERPAGE IN (Lato sx schema) (Lato dx schema) Interpage out deve avere un nome che richiamato dal gemello Interpage in TERMINATOR Questo operatore può essere usato come terminatore per gli ingressi non utilizzati nello schema. L'ingresso collegato all'operatore TERMINATOR appare nella mappa degli ingressi ed il suo stato viene trasferito al BUS /07/2019 Rev.36

191 APPLICAZIONI PARTICOLARI Uscita ritardata con funzionamento Manuale Qualora fosse necessario disporre di due uscite di cui la seconda ritardata (in funzionamento MANUALE) utilizzare lo schema seguente: C Figura 88 - Doppia uscita con la seconda ritardata in Manuale /07/2019 Rev

192 SIMULATORE Questo simulatore è concepito solo come un aiuto alla progettazione della funzione di sicurezza. Il risultato della simulazione non può essere considerato come la convalida del progetto. La funzione di sicurezza risultante deve sempre essere convalidata, sia da un punto di vista hardware che software, in una situazione reale secondo le norme applicabili, ad esempio ISO/EN : validazione o IEC/EN 62061: Capitolo 8 - Validazione di un sistema di controllo elettrico correlato alla sicurezza. È possibile reperire i parametri relativi alla sicurezza della configurazione Mosaic nel report software MSD. Nella barra degli strumenti superiore esistono due nuove icone verdi (con firmware M1 versione 3.0 o superiore): Figura 89 Le Icone Simulatore Tali icone sono relative alla nuova funzione Simulatore. La prima icona indica la "Simulazione Schematica". Abilita il simulatore schematico (sia statico che dinamico) nel quale l'utente può attivare l'ingresso di input per verificare lo schema caricato. La seconda icona indica la Simulazione grafica Abilita il simulatore pilotato dal file degli stimoli e che prevede anche la visualizzazione delle tracce desiderate su un apposito grafico. LE ICONE DELLE SIMULAZIONI SONO DISPONIBILI SE E SOLO SE IL NODO M1 È DISCONNESSO /07/2019 Rev.36

193 Simulazione Schematica si avvia la simulazione schematica. La simulazione schematica permette di verificare/pilotare vari blocchi funzionali in tempo reale e cioè, volendo, durante la stessa simulazione può scegliere liberamente quali uscite dei blocchi pilotare e verificare la risposta dei vari elementi dello schematico a seconda della colorazione delle diverse linee. Allo stesso modo della funzione monitor, anche in questo caso il colore della linea (o dello stesso pulsante) indica lo stato del segnale: verde significa segnale LL1, rosso segnale LL0. Con la "Simulazione Schematica" alcuni nuovi pulsanti compaiono nella barra degli strumenti. -byscorrere del Figura 90 Simulazione Schematica /07/2019 Rev

194 Cliccando sul pulsante in basso a destra di ciascun blocco di input è possibile attivare il relativo stato di output (anche quando la simulazione è ferma, cioè quando il tempo non. Se dopo aver cliccato il pulsante esso diventa rosso, viceversa, se il pulsante diventerà verde, In alcuni blocchi funzionali, come ad esempio controllo velocità, il pulsante è di colore grigio. Questo indica che erimento del valore avviene manualmente tramite un apposito pop-up, il tipo di valore da inserire sarà diverso secondo il tipo di blocco funzionale (Speed selection) (LL0) (LL0) Figura 91 Nella parte superiore i pulsanti per abilitare le uscite dei blocchi, nella parte inferiore un esempio di pop-up per inserire, nel caso specifico, il valore di frequenza di un blocco controllo velocità /07/2019 Rev.36

195 Gestione simulazione grafica Cliccando grafica. viene avviata la simulazione grafica. testo, gli stimoli: bisogna cioè definire Il simulatore, sulla base del file di stimoli creato, provvederà a iniettarli nello schematico e a visualizzare le tracce desiderate alla fine della simulazione. Quando la simulazione è terminata compare automaticamente un grafico come quello visualizzato di seguito. ), salvare i risultati per poterli caricare nuovamente I nomi delle tracce corrispondono alla descrizione dei blocchi funzionali. simulazione grafica. Figura 92 Esempio di risultato della simulazione grafica: è possibile vedere le tracce e i tre pulsanti in basso a destra per poter svolgere le operazioni di scelta delle tracce, salvataggio e stampa. Per poter eseguire la simulazione sono necessari almeno i seguenti passi procedurali: 1. creare un file di stimoli secondo le proprie esigenze 2. caricare il file di stimoli e attendere che la simulazione finisca /07/2019 Rev

196 comparirà la seguente schermata: Figura 93 Menù di selezione per la modalità di simulazione grafica Si descrivono ora in dettaglio le funzioni di ogni pulsante del menù di Figura 93. Pulsante Template Stimuli: permette di salvare il file template con il nome e la posizione su disco desiderati. Tale file conterrà i nomi dei segnali secondo lo schematico, Figura 94. A questo punto, l'operatore può inserire lo stato dei segnali di input in un determinato momento insieme alla durata della simulazione e allo step di tempo da utilizzare, Figura 95. Figura 94 File template subito dopo il salvataggio Figura 95 Esempio di file template completato /07/2019 Rev.36

197 Pulsante Simulazione con Stimuli: permette di caricare un file template (opportunamente completato) e, una volta caricato, da subito inizio alla simulazione. Alla fine della simulazione viene visualizzato un grafico con i segnali risultanti. Pulsante Carica simulazione: permette di caricare una simulazione completata in precedenza, fatto salvo che ne sia stata salvata almeno una. Pulsante Tracce visibilità: permette di selezionare le tracce (forme d'onda dei segnali) da visualizzare nel grafico. Il pulsante, una volta premuto, richiama un pop-up come visibile in Figura 96 dal quale è possibile aggiungere o eliminare le tracce dal grafico. Figura 96 - Tracce visibilità. Sul riquadro di sinistra le tracce che è possibile aggiungere al grafico. Sul riquadro di destra le tracce che attualmente sono visualizzate e che è possibile rimuovere dal grafico /07/2019 Rev

198 Esempio applicativo di simulazione grafica zona di sicurezza. Il motore della pressa potrà essere azionato se e solo se sono vere il comando di attivazione del motore. spetto al segnale di avvio. Schematico Nello schematico gli elementi di ingresso sono rappresentati dal cancello della zona sicura e dal comando di azionamento del motore. Questi due segnali verranno utilizzati come ingresso ad un operatore logico AND il cui risultato sarà ritardato di due secondi da un blocco ritardatore. Il segnale ritardato andrà infine ad azionare il relè che, a sua volta, consentirà al motore della pressa di essere azionato. Figura 97 - Schematico relativo all'esempio applicativo File di stimoli Il file di stimoli prevede la chiusura del cancello al tempo 2000 ms (segnale a LL1) e il comando di azionamento al tempo 3000 ms (segnale a LL1). Figura 98 - File di stimoli relativo all'esempio applicativo /07/2019 Rev.36

199 Risultato della simulazione Nel grafico vengono evidenziati i segnali inerenti alla simulazione e nella fattispecie: indicare la chiusura del cancello. Il segnale sale a livello logico 1 al tempo 3000 ms, cioè quando i due input salgono a livello logico 1. di ritardo. il comando di chiusura relay al Figura 99 - Grafico risultante dalla simulazione dell'esempio applicativo /07/2019 Rev

200 CODICI FAIL MOSAIC In caso di malfunzionamento il sistema Mosaic è in grado di trasmettere al software MSD il /M1S. Per leggere il codice operare come segue: - collegare il Master M1/M1S (che indica FAIL tramite led) al Pc utilizzando il cavo USB; - lanciare il software MSD; - utilizzare l'icona per la connessione; comparirà una finestra di richiesta Password; inserire la Password; comparirà una finestra con il codice di errore rilevato. La tabella seguente elenca tutti i possibili errori rilevabili e la loro soluzione. CODICE FAIL SOLUZIONE 19D 66D I due microcontrollori di M1 non vedono la stessa configurazione hw/sw Ci sono 2 o piu moduli di espansioni uguali con lo stesso numero di nodo CONTROLLARE CORRETTO INSERIMENTO DI M1 E DEI MODULI DI ESPANSIONE NEI CONNETTORI MSC. EVENTUALMENTE SOSTITUIRE I CONNETTORI CONTROLLARE LE CONNESSIONI DEI PIN 2 E 3 DEI MODULI DI ESPANSIONE 68D Superato il mumero max di moduli di espansione SCOLLEGARE I MODULI IN ECCESSO (MAX14) 70D 73D Uno o più moduli hanno rilevato un cambiamento del numero nodo Un modulo slave ha rilevato un errore esterno 96D 101D Errori relativi alla memoria MCM SOSTITUIRE MEMORIA MCM 137D 147D 157D 133D (Proxi1) 140D (Proxi2) 136D (Encoder1) 143D (Encoder2) 138D (Encoder1) 145D (Encoder2) 130D 135D 137D 138D 140D 194D 197D 198D 199D 201D 202D 203D 205D 144D 149D 151D 152D 154D 208D 211D 212D 213D 215D 216D 217D 219D 158D 163D 165D 166D 168D 222D 225D 226D 227D 229D 230D 232D 233D 172D 177D 179D 180D 182D 236D 239D 240D 241D 243D 244D 245D 247D Da un modulo MOR4 o MOR4S8 errore edm relativo alla coppia RELE1 e 2 utilizzati in categoria 4 Da un modulo MOR4 o MOR4S8 errore edm relativo alla coppia RELE2 e 3 utilizzati in categoria 4 Da un modulo MOR4 o MOR4S8 errore edm relativo alla coppia RELE3 e 4 utilizzati in categoria 4 Da un modulo MV2, MV1 o MV0 rilevata una misura di overfrequenza sull ingresso Proximity Da un modulo MV2, MV1 o MV0 segnali di ingresso encoder fuori Standard (duty cycle, sfasamento) Da un modulo MV2, MV1 o MV0 rilevata una misura di overfrequenza sull ingresso Encoder Errori relativi all uscita statica OSSD1 Errori relativi all uscita statica OSSD2 Errori relativi all uscita statica OSSD3 Errori relativi all uscita statica OSSD4 CONTROLLARE LE CONNESSIONI DEI PIN 2 E 3 DEI MODULI DI ESPANSIONE CONTROLLARE IL CODICE DI ERRORE DEL MODULO RELATIVO PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONTROLLARE IL COLLEGAMENTO DEL FEEDBACK CONTATTORI ESTERNI CONTROLLARE IL COLLEGAMENTO DEL FEEDBACK CONTATTORI ESTERNI CONTROLLARE IL COLLEGAMENTO DEL FEEDBACK CONTATTORI ESTERNI LA FREQUENZA DI INGRESSO DEVE ESSERE < 5KHZ IL DUTY CYCLE DEVE ESSERE: 50% + 33% DEL PERIODO (HTL, TTL). LO SFASAMENTO DEVE ESSERE: (HTL, TTL) (NON APPLICABILE A SIN/COS) LA FREQUENZA DI INGRESSO DEVE ESSERE: < 500KHZ (TTL, SIN/COS); < 300KHZ (HTL). 129D Misure incongruenti (MA4) SPEDIRE L UNITÀ IN REER 130D, 134D, 142D Guasto canale 1 (MA4) SPEDIRE L UNITÀ IN REER 131D, 135D, 143D Guasto canale 2 (MA4) SPEDIRE L UNITÀ IN REER 132D, 136D, 144D Guasto canale 3 (MA4) SPEDIRE L UNITÀ IN REER 133D, 137D, 145D Guasto canale 4 (MA4) SPEDIRE L UNITÀ IN REER 138D Guasto alimentazione isolata canale 1 (MA4) SPEDIRE L UNITÀ IN REER 139D Guasto alimentazione isolata canale 2 (MA4) SPEDIRE L UNITÀ IN REER 140D Guasto alimentazione isolata canale 3 (MA4) SPEDIRE L UNITÀ IN REER 141D Guasto alimentazione isolata canale 4 (MA4) SPEDIRE L UNITÀ IN REER CONTROLLARE LE CONNESSIONI RELATIVE ALL OSSD1 DEL MODULO CHE HA DATO L ERRORE CONTROLLARE LE CONNESSIONI RELATIVE ALL OSSD2 DEL MODULO CHE HA DATO L ERRORE CONTROLLARE LE CONNESSIONI RELATIVE ALL OSSD3 DEL MODULO CHE HA DATO L ERRORE CONTROLLARE LE CONNESSIONI RELATIVE ALL OSSD4 DEL MODULO CHE HA DATO L ERRORE 146D Connesso M1S non compatibile (MA4) USARE UN UNITÀ M1S CON UNA VERSIONE DI FIRMWARE D Guasto interno (MA4) SPEDIRE L UNITÀ IN REER /07/2019 Rev.36

201 Tutti gli altri codici sono relativi a errori o malfunzionamenti interni. Si prega di verificare la loro presenza nella seguente tabella e comunicarlo a ReeR in fase di spedizione. CODICE FAIL SOLUZIONE 1D 31D 32D 63D 64D 95D Errore Microcontrollori Errore scheda principale Errore di comunicazione tra i moduli 96D 127D Errore scheda di memoria MCM SOSTITUIRE LA MEMORIA MCM 128D 138D Errore modulo MOR4 relè 1 139D 148D Errore modulo MOR4 relè 2 149D 158D Errore modulo MOR4 relè 3 159D 168D Errore modulo MOR4 relè 4 128D 191D 128D 143D 192D 205D 144D 159D 206D 219D 160D 173D 220D 233D 174D 188D 234D 247D Errore moduli MV interfaccia encoder Errore OSSD1 Errore OSSD2 Errore OSSD3 Errore OSSD4 OPERARE UN RESTART DEL SISTEMA. SE L ERRORE PERMANE, SPEDIRE IL MODULO AL LABORATORIO REER PER LA RIPARAZIONE. OPERARE UN RESTART DEL SISTEMA. SE L ERRORE PERMANE, SPEDIRE IL MODULO AL LABORATORIO ReeR PER LA RIPARAZIONE. OPERARE UN RESTART DEL SISTEMA. SE L ERRORE PERMANE, SPEDIRE IL MODULO AL LABORATORIO ReeR PER LA RIPARAZIONE. DOWNLOAD LOG ERRORI È. Comparirà una tabella con gli ultimi 5 errori memorizzati dalla data di invio schema a Mosaic o dalla data di cancellazione log errori (icona ). Per poter leggere il log degli errori occorre essere connessi almeno a livello 1. Figura 100 Tabella con Log Errori Mosaic /07/2019 Rev

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