Università degli Studi di Perugia. Città della Pieve 22 febbraio 2014
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1 Prof.ssa Floriana Falcinelli Università degli Studi di Perugia Città della Pieve 22 febbraio 2014
2 Tre parole chiave Inserimento: presenza degli allievi con disabilità nelle scuole comuni, riconoscimento di un diritto Integrazione : processo bidirezionale per cui la scuola modifica l organizzazione e la didattica per promuovere progetti educativi personalizzati Inclusione : allargamento dell integrazione nel quadro di un attenzione diffusa ai BES ( bisogni educativi speciali) e nella costruzione di un alleanza / rete con le realtà esterne alla scuola ( famiglia, servizi, istituzioni, associazionismo, mondo del lavoro )
3 I ragazzi con BES ( ISCED 97) Disabilità: presenza di deficit diagnosticabili e misurabili dovuti a carenze organico-funzionali attribuibili a menomazioni e/o patologie organiche ( deficit sensoriali, motori, neurologici): non vedenti o ipovedenti, ipoacusici o non udenti, forme di disabilità mentale e cognitiva, autismo e disabilità multiple Difficoltà: DSA : dislessia, discalculia, disturbi del linguaggio Svantaggi di ordine socioculturale
4 Definizioni Azione formativa individualizzata: obiettivi comuni per tutti, adattamento metodologie, strumenti, tempi in relazione alle differenze individuali ( recupero individuale, strategie compensative) Azione formativa personalizzata : obiettivi anche diversi per dare ad ognuno l opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità ( sviluppo punti di forza, promozione del personale progetto di vita, empowerment,orientamento ) Sinergia tra didattica individualizzata e personalizzata in un ambiente di apprendimento inclusivo
5 Progettazione di un ambiente di apprendimento inclusivo Favorire il processo di costruzione della conoscenza, partendo dall esperienza degli allievi Promuovere esperienze di comprensione attraverso molteplici prospettive disciplinari Promuovere l apprendimento autentico in contesti realistici rilevanti e significativi Incoraggiare l autonomia e l espressione del potenziale creativo Inserire l apprendimento in un esperienza sociale tra pari Incoraggiare l uso di molteplici modalità di rappresentazione simbolica ( linguaggi, intelligenze) Promuovere l autoconsapevolezza, la riflessione e la metacognizione
6 I fattori per la personalizzazione dell apprendimento La conoscenza/accoglienza iniziale e l osservazione sistematica in classe per rilevare i bisogni formativi (ICF) Promuovere la motivazione, clima relazionale positivo Organizzare i contenuti di studio in modo reticolare Attivare strategie didattiche che favoriscano la partecipazione degli allievi ( apprendere per problemi, apprendere per concetti) Organizzare in modo flessibile spazi, tempi e modalità di lavoro in classe ( gruppo classe, piccoli gruppi, tutoring, lavoro individuale) Uso esplorativo, creativo e collaborativo degli strumenti tecnologici Adozione di strumenti di valutazione formativa autentica
7 Strumenti compensativi Strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell abilità deficitaria: es. sintesi vocale, registratore, programmi di videoscrittura con correttore ortografico, calcolatrice, software o altri strumenti tecnologicamente meno evoluti che permettano la costruzione di tabelle, formulari, mappe concettuali Tali strumenti sollevano lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo
8 Misure dispensative Interventi che consentono allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l apprendimento( non è utile far leggere a uno studente dislessico lunghi brani). E opportuno consentire allo studente con DSA di usufruire maggior tempo per una prova, di poter svolgere la prova con supporto informatico e su un contenuto disciplinarmente significativo, ma ridotto o proposto con sintesi vocale
9 Importanza delle tecnologie Le tecnologie possono amplificare le capacità, le potenzialità presenti nel soggetto e permettere nuovi processi di acquisizione della cultura e di comunicazione per cui possono essere utilizzate per: 1. ridurre le difficoltà di apprendimento; 2. facilitare e promuovere la capacità di rapportarsi e di comunicare con la realtà sociale, scolastica e lavorativa; 3. facilitare e promuovere lo sviluppo e l acquisizione della conoscenza; 4. facilitare e promuovere lo sviluppo e l acquisizione di nuove potenzialità espressive e creative; 5. facilitare e promuovere l autonomia; 6. sviluppare il senso di autostima.
10 La scelta delle tecnologie: avvertenze vanno analizzati e formulati in modo corretto i problemi a cui le tecnologie possono dare risposta con un attento screening; debbono essere valutate le diverse soluzioni disponibili oggi, tenuto conto del livello di maturazione del ragazzo e della sua motivazione all uso di tali strumenti, degli obiettivi che si intende perseguire, della situazione e dei contesti in cui ci si trova ad operare; occorre inserire le tecnologie nel quadro di un progetto più ampio in relazione a quale cambiamento, quali esigenze, quali obiettivi si pensa di raggiungere; è necessario monitorare costantemente il percorso attuato e il processo di maturazione globale attivato nel soggetto disabile per modificare o integrare lavoro con le tecnologie con eventuali altre esperienze percettivo-cognitive od affettivo-relazionali necessarie.
11 Uso delle tecnologie: principi occorre favorire la continuità e l integrazione tra l uso di strumenti ad elevata tecnologia e dei programmi relativi e l uso delle tecnologie tradizionali, e l esperienza diretta con la realtà; bisogna evitare che imparare a servirsi delle possibilità offerte dalle tecnologie diventi un fatto puramente meccanico e nozionistico, progettare piuttosto percorsi didattici in cui le tecnologie siano un opportunità per affinare le capacità espressive, creative, immaginative e di astrazione. occorre una costante osservazione del ragazzo e una reale flessibilità nell adattare le diverse soluzioni con opportuna gradualità e intercambiandole a seconda del livello di maturazione, degli obiettivi perseguiti o che si vuole perseguire, della motivazione del ragazzo.
12 Gli strumenti tecnologici nell azione didattica Attività didattiche con tutta la classe con il PC o con la LIM per comprendere, organizzare, memorizzare, rielaborare i contenuti privilegiando una modalità percettivo-iconicaemozionale( multimedialità, ipertestualità, interattività ) Attività individuale a casa per approfondimento, consolidamento, rielaborazione e comunicazione Le ICT per aumentare l interesse per compiti autentici, per favorire la cooperazione tra pari, tra insegnanti, tra scuole, per costruire un ponte con le molteplici esperienze di apprendimento non formale nel WEB 2.0
Prof.ssa Floriana Falcinelli Università degli Studi di Perugia
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