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1 PROVINCIA DI TORINO REGIONE PIEMONTE Comune di Groscavallo Variante Strutturale Generale RIELABORAZIONE art.15 c.15 della L.R. 56/77 progetto preliminare Rapporto Ambientale: relazione preliminare alla dichiarazione di sintesi ESTENSORI: arch. Franco Musso arch. Giovanni Piero Perucca collaborazione: ing. Cristina Baima MAGGIO 2013

2 RELAZIONE PRELIMINARE ALLA STESURA DELLA DICHIARAZIONE DI SINTESI 1. Normativa di riferimento seguita nelle differenti fasi di elaborazione della documentazione di Valutazione Ambientale Strategica 1.1 Periodo antecedente all applicazione della DGR del Nella redazione della valutazione ambientale strategica (elaborato 1/B) annessa al progetto preliminare e definitivo della Variante Strutturale Generale sono stati presi in considerazione i sottostanti riferimenti normativi: 1. la Direttiva 42/2001/ CE del Parlamento Europeo del 27 giugno 2001; 2. il Decreto legislativo 3 aprile 2006, n Norme in materia ambientale PARTE II, che costituisce attuazione della Direttiva di cui al punto precedente. 1.2 Normativa di riferimento nella fase di predisposizione del Rapporto Ambientale Il Rapporto Ambientale ad integrazione della Valutazione Ambientale Strategica (di cui al precedente punto 1.1.) elaborata antecedentemente all applicazione della DGR , è stato predisposto in riferimento alla seguente normativa nazionale e regionale: 1. il D. Lgs. 4/2008 e s.m.i. Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs. 152/2006, rif. Allegato VI Contenuti del rapporto ambientale di cui all art. 13, che sostituisce integralmente la Parte II del D.Lgs. 152/2006; 2. la L.R. 40/1998 Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione, rif. art. 20 "Compatibilità ambientale di piani e programmi e Allegato F. 3. la Circolare esplicativa P.G.R. del 13 gennaio 2003, n. 1/PET in relazione alla L.R. 40/98 di cui al precedente punto; 4. la D.G.R del 9 giugno 2008 che fornisce negli allegati I e II, gli indirizzi operativi concernenti la VAS. 2. Iter procedurale seguito nella formazione della Variante Strutturale generale al PRGC comprendente le procedure relative alla Valutazione Ambientale Strategica 2.1 Progetto preliminare della Variante Strutturale generale e sua adozione La redazione della Variante strutturale generale al PRGC, ha portato all adozione del progetto preliminare nel dicembre del 2007 (con D.C. n. 42 del 28/12/2007), ovvero oltre il suddetto limite del 31/07/2007 e nel cosiddetto periodo transitorio di applicazione della succitata DGR del 9 giugno Nel seguito si descrivono le successive dell iter di approvazione all oggi svolte, sino alla presente fase di rielaborazione della variante ex. Art. 15 comma 15 della LR 56/77 e smi. Fase di specificazione dei contenuti del Rapporto Ambientale Dal momento che la Valutazione Ambientale Strategica iniziale (elaborato 1/b) cosi come gli elaborati quali la relazione agro forestale sono stati redatti secondo la normativa di settore ante DGR , non è stata svolta la fase di specificazione dei contenuti con la redazione del documento tecnico preliminare per la fase di scoping. La documentazione ambientale è stata comunque inviata agli enti (Regione Piemonte e Provincia di Torino), insieme al progetto preliminare di variante, per le successive fasi di espressione dei pareri e osservazioni di competenza.

3 2.2 Progetto definitivo della Variante Strutturale generale e sua adozione La redazione della Variante strutturale generale al PRGC, ha portato all adozione del progetto definitivo nel marzo del 2009 (con D.C.C. n. 3 del 20/03/2009). Fase di osservazione sul progetto definitivo a) Provincia di Torino E pervenuto il pronunciamento di compatibilità e alcune osservazioni della Provincia di Torino - Servizio Urbanistica (prot. n /2009 del 29/10/2009 protocollo comunale n del 30/10/09). In particolare con DGP n del 27/10/2009 è stato espresso il pronunciamento di compatibilità con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e con i progetti sovracomunali approvati e con determinazione del dirigente del servizio urbanistica n in data 28/10/2009, sono state espresse due osservazioni: una circa la richiesta di individuare sulle tavole di piano il tracciato in progetto da definire riguardante il prolungamento della Sp 33 fino al Santuario della Madonna di Alpi Graie, l altra connessa alla richiesta di riduzione delle previsioni di nuove zone residenziali in rapporto alla dinamica demografica del Comune. Le suddette osservazioni sono state respinte con controdeduzioni riportate nell elaborato esame dell osservazione della provincia di Torino prot. n /2009 data novembre 2009). b) Privati Sono pervenute tre osservazioni di cui: alcune accolte (connesse con ridefinizione classificazione rischio geologico) e una respinta (connessa con richiesta di soppressione vincolo su villaggio alpino). Il conseguente progetto definitivo di Variante Strutturale è poi pervenuto in Regione in data 18/02/ Fase istruttoria Regione Piemonte - fase di verifica degli atti ed elaborati (relazione di verifica del 24/03/2010): richiesta di integrazione con prot del 26/03/2010 del settore attività di supporto al processo di delega per il governo del territorio della Regione Piemonte. E stata elaborata una Relazione di riscontro alla richiesta di integrazione formulata dalla Regione Piemonte (data aprile 2010) in cui si evidenziano i seguenti principali aspetti dal punto di vista ambientale e storico culturale: si integrano alcuni elaborati geologici (Carta di Sintesi, relazione geologico tecnica relativa alle aree interessate da nuovi insediamenti e da opere pubbliche di particolare importanza). si produce un documento di Indagine sul patrimonio edilizio nelle aree di vecchio impianto centro storico, trasmessa, a titolo illustrativo, alla Regione Piemonte. in riferimento alla necessità di redazione del Rapporto Ambientale emersa anche in codesta fase di verifica, l amministrazione Comunale ha comunicato di ritenere opportuno integrare la documentazione in successive fasi di valutazione nel merito dei contenuti dello strumento urbanistico, al fine di contenerne le tempistiche di approvazione finale. Le suddette integrazioni di documentazione sono state adottate dal Comune di Groscavallo con DCC n. 18 del 23/04/2010. Il progetto di piano con le suddette integrazioni è stato ripubblicato ed è pervenuto in Regione con due invii in data 28/05/2010 e 21/07/2010. La pratica di Variante

4 Strutturale generale è stata ritenuta completa e procedibile in data 28/07/2010 dal Settore regionale di supporto al processo di delega per il governo del territorio. 2.4 Richiesta di espressione di parere di competenze ai differenti enti da parte della Regione Piemonte Con differenti comunicazioni del 09/09/2010 la Regione Piemonte direzione Programmazione Strategica Politiche territoriali ed edilizia - Settore Copianificazione urbanistica Provincia di Torino (prot. n /DB0809 e n /DB0809) ha richiesto parere di competenza, per poter procedere all istruttoria della Variante Strutturale generale, ai seguenti settori ed enti competenti: settore regionale Valutazione Piani e Programmi settore regionale decentrato OO.PP. e difesa assetto idrogeologico, Arpa Piemonte Settore Prevenzione territoriale del rischio geologico, affinchè esprimano il relativo parere di competenza per poter procedere all istruttoria della Variante Strutturale generale. 2.5 Fase di valutazione di merito della Regione Piemonte settore Copianificazione Urbanistica Provincia di Torino Tale settore ha predisposto una Relazione di Esame (trasmessa con prot. regionale n in data 08/05/2012 e ricevuta con prot. comunale n. 521 del 10/05/2012), che comprende rilievi, richieste di approfondimento ed integrazioni, anche a seguito dei pareri pervenuti dai sottostanti organi competenti: Settore Decentralo OO.PP: prot. n del e prot. n del Settore Prevenz. territ. del rischio geol.: prot. n /DBI4.20 del I2 Settore Valutazione Piani e Programmi: prot. n /DB 0805 del Settore Programmaz. Sett. Terziario-commerc.: prot. n /DB1607 del ; Alle richieste della Relazione di Esame viene dato riscontro nella presente fase di rielaborazione ex art. 15 comma 15 LR 56/77 e smi nell elaborato C1- Relazione di controdeduzioni alle richieste di modifica ed integrazione formulate dalla Regione Piemonte con provvedimento prot. n. 7644/DB0817PPU del 6 marzo 2012 ai sensi dell art. 15 c. 15 della L.R. 56/77 controdeduzioni urbanistiche. 2.6 Fase di condivisione del progetto definitivo di Variante con la Direzione Ambiente della Regione Piemonte La relazione di Valutazione dell Organo Tecnico Regionale (OTR) (prot. 7773/DB10.02 del 22/04/2011), sul progetto definitivo della Variante Strutturale generale al PRGC, è stata predisposta con il contributo del Nucleo centrale Tecnico Regionale Settore Compatibilità ambientale e Procedure integrate della Direzione Ambiente (prot. 7773/DB10.02 del 22/04/2011). La Relazione di Valutazione dell OTR ha evidenziato la necessità di apportare modifiche ed integrazioni agli elaborati della Variante Strutturale Generale progetto definitivo. Alle richieste di integrazione dell OTR viene dato riscontro nella presente fase di rielaborazione ex art. 15 comma 15 LR 56/77 e smi nell elaborato C2- Relazione di controdeduzioni alle richieste di modifica ed integrazione formulate dalla Regione Piemonte con provvedimento prot. n.

5 7644/DB0817PPU del 6 marzo 2012 ai sensi dell art. 15 c. 15 della L.R. 56/77 controdeduzioni ambientali. 2.7 Fase di rielaborazione della Variante Strutturale Generale In funzione delle osservazioni e richieste di integrazione di cui al precedenti paragrafi 2.5 e 2.6, il dirigente del settore copianificazione urbanistica Provincia di Torino della Regione ha stabilito che si provveda alla revisione della Variante Strutturale al PRGC secondo quanto stabilito dall art. 15 comma 15 della L.R. 56/77 e smi, mentre comma 2 del D. Lgs. 152/2006. Il dirigente regionale del settore Valutazione Piani e Programmi ha determinato in particolare tra le altre richieste, di esprimere parere motivato contenente precise indicazioni, così come specificate nella Relazione dell Organo Tecnico Regionale e di ritenere necessario che l Autorità procedente, ai fine di superare le criticità ambientali evidenziate dal processo di valutazione, provveda alla revisione del Piano secondo quanto stabilito dall art. 15 comma 2 del D. Lgs. 152/2006.

6 3. Modalità con cui le considerazioni ambientali e i differenti pareri degli organi competenti sono stati integrati e recepiti nella Variante Strutturale al PRGC Si descrivono alcune fasi di integrazione in riferimento alle principali fasi procedurali di cui al precedente capitolo 2. Oltre alle integrazioni documentali di cui al precedente cap. 2.3, la fase di valutazione di merito ha comportato in sintesi, laddove le osservazioni sono state accolte, le seguenti modifiche ed integrazioni del progetto di Variante strutturale generale al PRGC, per cui si rimanda nel dettaglio all elaborato C1 allegato alla Variante Strutturale: a) stralcio e riduzione di differenti zone di espansione residenziale An e di completamento Ac ; b) approfondimenti di indagine sulla popolazione residente e turistica stagionale; c) approfondimenti di indagine sulle zone turistico ricettive At ; d) inserimento di alcune fasce di vincolo di rispetto di pozzi dell acquedotto e di impianti di depurazione esistenti; e) modifiche alla Carta di sintesi della pericolosità geologica e di idoneità all utilizzo urbanistico. f) puntuali modifiche alle norme tecniche di attuazione. Nell elaborazione del Rapporto Ambientale, in riferimento alla relazione di Valutazione dell Organo Tecnico Regionale (OTR), laddove le osservazioni sono state accolte, sono state apportate in sintesi le sottostanti modifiche ed integrazioni della documentazione relativa alla Valutazione Ambientale Strategica, per cui si rimanda nel dettaglio all elaborato C2 allegato alla Variante Strutturale): I. redazione dell analisi di coerenza esterna rispetto alla pianificazione sovraordinata e di settore; II. analisi delle alternative nella scelta delle previsioni di progetto della Variante; III. introduzione e valutazione di misure compensative e mitigative in relazione ai possibili impatti ambientali; IV. riduzione dell estensione delle zone At e An ; V. redazione del Piano di monitoraggio ambientale; VI. redazione della sintesi dei contenuti della Variante e del Rapporto Ambientale in linguaggio non tecnico; VII. redazione della relazione preliminare alla dichiarazione di sintesi; VIII. aggiornamenti cartografici; IX. integrazione delle norme tecniche di attuazione con particolare riferimento a misure di mitigazione e compensazione ambientale, all adeguamento rispetto al Piano di Tutela delle Acque, a prescrizioni volte al risparmio energetico degli edifici.

7 4. Misure previste per il monitoraggio ambientale Si rimanda al Piano di Monitoraggio Ambientale allegato al Rapporto Ambientale (elaborato 1/C). Gli indicatori sono stati distinti tra indicatori di contesto e indicatori di attuazione. Gli indicatori di contesto hanno l obbiettivo di monitorare le trasformazioni dei componenti ambientali coinvolti dalla Variante Strutturale Generale. Nel caso in esame ci si sofferma maggiormente sulle componenti ambientali suolo, biodiversità rete ecologica e in second ordine popolazione e patrimonio storico culturale. Gli indicatori di attuazione misurano il grado di attuazione (efficienza) del nuovo strumento urbanistico progettato e il livello di raggiungimento degli obbiettivi (efficacia). In correlazione con gli indicatori di contesto, sono stati inclusi nel piano di monitoraggio indicatori che rilevino le azioni di recupero del patrimonio edilizio nei vecchi nuclei, le azioni di nuove edificazione residenziale, il grado di realizzazione delle aree a servizio pubblico e dei percorsi sciabili e/o ciclo pedonali, l andamento della popolazione turistica (non residente, stagionale nelle seconde case).

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