La regolamentazione dell uso dei prodotti fitosanitari. Stato dell arte.
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1 La regolamentazione dell uso dei prodotti fitosanitari. Stato dell arte. Arturo Caponero Servizio Difesa Integrata - ALSIA Potenza, 4 aprile 2012 Ruolo dell Agricoltura per l U.E: 1957 SICUREZZA NUTRIZIONALE 1997 SICUREZZA ALIMENTARE E AMBIENTE 1
2 NEGLI ULTIMI 20 ANNI CAMBIA IL CONCETTO DI AGRICOLTURA! MULTIFUNZIONALITA E CONDIZIONALITA DELL AGRICOLTURA L AGRICOLTURA DEVE GARANTIRE: Qualità e sicurezza degli alimenti Salvaguardia dell ambiente Sicurezza dei lavoratori Benessere degli animali Contesto commerciale equo 2
3 I consumatori europei vogliono che gli agricoltori forniscano simultaneamente cibo di qualità e una serie di servizi non-market, ed essi devono fare tutto ciò cercando di restare competitivi in un mondo dove queste richieste, ed i maggiori costi che il loro soddisfacimento comporta, non trovano uniforma applicazione (M. Fischler Boel, 2006) Normative europee in materia di agrofarmaci Il passato prossimo: Autorizzazione agrofarmaci 2008 (2009) (Direttiva 91/414/CEE) Ri-Classificazione agrofarmaci (Direttiva 1999/45/CE) 2006 (2007) Limiti Massimi di Residui (Regolamento 396/2005) 2008 (2009) 3
4 Autorizzazione agrofarmaci Direttiva 91/414 Decreto 194/95 Maggiore attenzione alla tutela di consumatori, operatori e ambiente nuovi criteri di valutazione agrofarmaco autorizzato solo se non presenta rischi Obiettivo principale armonizzazione delle procedure per l autorizzazione di prodotti fitosanitari: - per l accettabilità delle s.a. a livello ambientale e sanitario - per i criteri di valutazione del rischio Revisione delle 918 sostanze attive presenti sul mercato nel Quasi terminata nel proroga a fine 2009 Direttiva 91/414 Situazione a gennaio 2009 s.a. s.a. in commercio prima del 1993 (note) I II III IV totale (note) dopo il 1993 (nuove) totale s.a. in All. I pending out All. I * Totale * di cui 414 non supportate (60% delle non incluse - 45% del tot.). Sono considerate anche le 49 s.a. oggetto di ritiro volontario. 4
5 Direttiva 91/414 Ritiro volontario: perché? - Impossibilità di dimostrare un impiego sicuro; - Mancanza di ritorno economico (es. brevetto scaduto). ACARICIDI DISERBANTI FUNGICIDI Fenazaquin Acetoclor Bitertanol Fenbutatin ossido Asulam Bupirimate Propargite Cletodim Carboxin Exitiazox Ciclossidim Ciproconazolo Piridaben Diclofop-metile Dithianon INSETT. e NEM. Etalfluralin Dodine Acrinatrina Fluazifop-P Etridiazole Fenossicarb Isoxaben Fenbuconazolo Flufenoxuron Metosulam Fluquinconazolo Tau-Fluvalinate Oxifluorfen Flutriafol Tebufenozide Terbutilazina Guazatina Teflutrin Tiobencarb Miclobutanil Metaldeide Pencicuron Chloropicrina Procloraz Dazomet Direttiva 91/414 Revisone sostanze attive: decisioni di fine gennaio 2010 Triflumuron Tebufenpirad Rame Non inclusione Inclusione Inclusione Inclusione in Annex I con la possibilità per gli Stati di ridurre le dosi/ettaro 5
6 Direttiva 91/414 Il processo continua Riduzione delle s. a. disponibili in seguito alla non inclusione in All. I Per le s.a. incluse è da valutare l esito della reregistrazione (All. III) Possibili limitazioni: colture autorizzate numero dei trattamenti dosi Classificazione agrofarmaci Direttiva 1999/45 - Decreto n. 65/03 Direttiva sui Preparati chimici pericolosi Piena attuazione dal 2008 Agrofarmaci assimilati agli altri prodotti chimici Aspetti innovativi Classificazione basata sulle proprietà di tutti i componenti del preparato Introduzione della classificazione Pericoloso per l ambiente Obbligo di consegna della Scheda di sicurezza e gestione del rischio in azienda 6
7 Classificazione agrofarmaci Effetti a lungo termine Classe tossicologica in funzione di: - Tossicità acuta - Rischio di effetti a lungo termine Es. frasi di rischio: R 40 Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti R 62 Possibili rischio di ridotta fertilità R 63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati R 68 Possibilità di effetti irreversibili Classificazione agrofarmaci in base ai pericoli per l ambiente N = PERICOLOSO PER L AMBIENTE Altamente tossico per gli organismi acquatici (R50) Assegnato agli agrofarmaci: - in base ai risultati degli studi ecotossicologici - in base al contenuto di sostanze classificate: Altamente tossico per gli organismi acquatici (conc. > 2,5%) I formulati con frase R50 sono soggetti ad ecotassa 7
8 Classificazione agrofarmaci Impatto sul mercato Classe Agrofarmaci in commercio tossicologica prima della DPD dopo la DPD Molto Tossico % Tossico % Nocivo % Elaborazione ImageLine Possesso del patentino necessario per operare scelte appropriate nella difesa fitosanitaria Adeguamento magazzini Schede di sicurezza e sicurezza aziendale Adeguamento Disciplinari difesa integrata Armonizzazione Europea dei Limiti Massimi di Residui (LMR) (Regolamento 396/2005) Obiettivo: rendere uguali (armonizzati) in tutti gli Stati europei i LMR. I nuovi LMR sono entrati in vigore il 1 settembre 2008 In Italia circa 50 sostanze attive hanno avuto una riduzione del valore di LMR per almeno 1 impiego. 8
9 Armonizzazione Europea dei Limiti Massimi di Residui (LMR) (Regolamento 396/2005) Per ogni Variazione di LMR Variazione colture registrate Variazione periodo di carenza Circa 300 adeguamenti delle combinazioni s.a./impiego. Di conseguenza nuova ETICHETTA per circa 1400 prodotti fitosanitari di 120 aziende (stima Min. della Salute a gennaio 2009) Adeguamento ancora in corso La U.E. ha rilevato l esistenza di un vuoto legislativo nel flusso degli agrofarmaci Collocazione sul mercato Dir. 91/414/EC Dir. 98/8/EC Nuovo Reg.? Utilizzo (uso, Distribuzione, ecc.) Dir. Waste framework Dir. Rif. pericolosi Gestione rifiuti Gestione residui Reg. 396/2005 Dir. water framework 9
10 Normative europee in materia di agrofarmaci Il presente: Il nuovo quadro regolatorio UE (G.U. 309 del 24/11/09) - Direttiva Quadro 2009/128/Ce traccia obiettivi e richieste comuni per un uso sostenibile dei pesticidi - Regolamento Ce 1107/2009 rende più severe le regole di autorizzazione degli agrofarmaci Regolamento Autorizzazione Agrofarmaci Regolamento Ce 1107/2009 Principali obiettivi : Maggiore protezione nei confronti dell uomo, degli animali e dell ambiente; Maggiore armonizzazione tra gli Stati Membri e disponibilità di prodotti; Aggiornamento e semplificazione delle procedure di autorizzazione delle sostanze attive e dei prodotti 10
11 Regolamento Autorizzazione Agrofarmaci Principali novità Introduzione del concetto di autorizzazione zonale per migliorare l applicazione del mutuo riconoscimento Diventano oggetto del regolamento anche gli antidoti agronomici, i sinergizzanti, i coformulanti e i coadiuvanti Introduzione dei criteri di cut-off per escludere a priori le sostanze molto pericolose Introduzione del principio della valutazione comparativa e del principio della sostituzione per le sostanze attive autorizzate come candidate alla sostituzione L adozione di una lista negativa di coformulanti Introduzione di una procedura semplificata per i prodotti definiti a basso rischio Regolamento Autorizzazione Agrofarmaci Mutuo riconoscimento In 120 gg tra Stati Membri aventi simili condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali (comprese quelle climatiche) UE divisa in tre zone: SUD: Italia, Bulgaria, Grecia, Spagna, Francia, Cipro, Portogallo, NORD: Stati Membri scandinavi e baltici CENTRO: Stati Membri restanti. Flessibilità: Stati Membri possono: definire condizioni d'uso o restrizioni supplementari per i prodotti autorizzati nella propria zona non autorizzarli invocando circostanze ambientali e agricole specifiche. Possibile il mutuo riconoscimento anche inter-zonale 11
12 Approvazione Zonale: Una Unione Europea ma Dossier biologico Dossier Residui Dossier Registrazione Regolamento Autorizzazione Agrofarmaci Commercio parallelo Chiare indicazioni per il commercio parallelo dei prodotti identici tra Stati Membri. In particolare per ottenere il permesso, in futuro occorrerà che l agrofarmaco sia stato prodotto dalla stessa società o da una sua consociata che segua lo stesso processo di produzione. Registrazione dell uso (Registro dei trattamenti obbligatorio in Italia dal 2001) Gli utilizzatori professionali dovranno tenere registri, per almeno 3 anni, in cui siano indicati: Nome del prodotto Epoca e dose di applicazione Area e coltura in cui il prodotto è stato utilizzato 12
13 Regolamento Autorizzazione Agrofarmaci Le sostanze attive dotate di particolari effetti tossici non potranno essere autorizzate Criteri di esclusione (cut-off): Inquinanti Organici Persistenti (POPs Convenzione di Stoccolma) PBTs (Sostanze Persistenti-Bioaccumulanti-Tossiche) mpmb (Sostanze moltopersistenti - moltobioaccumulanti) CMR Cat.1 & 2 (Sostanze Cancerogene, Mutagene o tossiche per la Riproduzione) Sostanze che interferiscono sul sistema endocrino (ED) Deroga (rinnovabile) Le sostanze ED e C-2 & R-2, se sono necessarie per controllare un serio pericolo per la salute delle piante, potranno essere autorizzate per 5 anni. Regolamento Autorizzazione Agrofarmaci Valutazione Comparativa e Sostituzione Identificazione comunitaria di sostanze attive da considerare come "candidate alla sostituzione cioè che suscitano preoccupazioni legate alla natura degli effetti critici (es. effetti neurotossici o immunotossici sullo sviluppo); Durata autorizzazione s.a. 7 anni; Per autorizzare un prodotto contenente una s.a. candidata alla sostituzione, gli SM dovranno eseguire una valutazione comparativa per esaminare la possibilità di sostituirlo con un prodotto che presenti meno rischi. 13
14 Regolamento Autorizzazione Agrofarmaci Valutazione del potenziale impatto dell effetto combinato dei criteri di esclusione e della valutazione comparativa Sostanze attive coinvolte PSD Industria (ECPA) Insetticidi 92 % % Fungicidi 80 % % Erbicidi 91 % % Tutti 82 % % PSD: Autorità Regolatoria Inglese Studi pubblicati nel 2008 Direttiva Quadro sull Uso Sostenibile dei Pesticidi Direttiva Quadro 2009/128/Ce I obiettivo - minimizzare i rischi per la salute umana e per l ambiente legati all uso dei pesticidi (ora: agrofarmaci, in futuro: anche biocidi) II obiettivo - migliorare i controlli sull impiego e la distribuzione dei p. III obiettivo - ridurre i livelli di rischio dei p. sostituendo le sostanze pericolose con alternative più sicure (principio di sostituzione) IV obiettivo - promuovere l uso di coltivazioni a basso apporto di p. V obiettivo - creare un sistema trasparente di monitoraggio dei progressi compiuti in ciascuno Stato Membro, elaborando indicatori adeguati 14
15 Direttiva Quadro sull Uso Sostenibile dei Pesticidi Restrizioni Uso di pesticidi ridotto al minimo o vietato in aree specifiche, quali parchi, giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili delle scuole e parchi gioco nonché in prossimità di aree in cui sono ubicate strutture sanitarie o le aree protette Irrorazione aerea vietata o consentita «solo in casi speciali» e in assenza di alternative praticabili e soggetta a stretti vincoli Adozione di misure appropriate per tutelare l'ambiente acquatico e le fonti di approvvigionamento di acqua potabile dall'impatto dei pesticidi con creazione di "zone cuscinetto" e riduzione o eliminazione dell uso di pesticidi su strade, linee ferroviarie in prossimità di acque superficiali o sotterranee Direttiva Quadro sull Uso Sostenibile dei Pesticidi Informazione Tutti gli utilizzatori professionali, i distributori e i consulenti devono aver accesso a formazione adeguata e certificata (Patentino?); I distributori dovranno garantire che i loro dipendenti siano in possesso di un certificato che attesti la formazione ricevuta; Il personale addetto alla vendita dovrà essere disponibile a fornire informazioni adeguate ai clienti sull uso dei pesticidi e istruzioni in materia di rischi e sicurezza per la salute umana e per l'ambiente. 15
16 Direttiva Quadro sull Uso Sostenibile dei Pesticidi Informazione Informazione alla popolazione e sensibilizzazione, sui rischi dell uso dei pesticidi ed i potenziali effetti acuti e cronici per la salute umana, gli organismi non bersaglio e l ambiente, e sull'utilizzo di alternative non chimiche. Istituzione di sistemi di raccolta informazioni su casi di avvelenamento acuto da pesticidi e sugli sviluppi di avvelenamento cronico nei gruppi regolarmente esposti, come gli operatori del settore, i lavoratori agricoli o le persone che risiedono in prossimità di aree di applicazione di pesticidi. Direttiva Quadro sull Uso Sostenibile dei Pesticidi Formazione introduzione all utilizzo di sistemi di supporto alle decisioni per la scelta dei agrofarmaci; corretta manipolazione, stoccaggio e miscelazione dei agrofarmaci, smaltimento dei contenitori vuoti; corretto utilizzo delle attrezzature (manutenzione, controlli periodici) tecniche di irrorazione (ugelli antideriva, antigocciolamento); 16
17 Direttiva Quadro sull Uso Sostenibile dei Pesticidi Difesa integrata delle colture (IPM) 1. Promuovere un uso limitato e sostenibile dei PF (difesa biologica e integrata). Dovrà essere data priorità ad alternative a basso rischio e comunque a prodotti a basso impatto sulla salute umana e sull ambiente. 2. Gli agricoltori dovranno essere formati e disporre di sistemi di monitoraggio e di supporto alle decisioni (es. servizi di previsione e avvertimento) 3. Dal 2014 tutti gli utilizzatori dovranno applicare i criteri generali di IPM. Direttiva Quadro sull Uso Sostenibile dei Pesticidi DIFESA INTEGRATA in Italia 1987: approvato il I Piano nazionale di difesa integrata 2007: adottate le Linee guida nazionali per il controllo e la regolazione delle macchine irroratrici 2008: adottate le Linee guida nazionali di difesa integrata (a cui devono allinearsi i Disciplinari di Difesa Integrata regionali per le Misure Agroambientali) 17
18 Cronoprogramma dell applicazione della Direttiva n. 128/09 in Italia Predisposizione della bozza del Piano d azione 30 settembre 2009 nazionale Decreto di recepimento della Direttiva 26 novembre 2011 Predisposizione del Piano d azione nazionale 26 novembre 2012 Dimostrazione oggettiva che le aziende nazionali 30 Giugno 2013 sapranno attuare la difesa integrata Attivazione della certificazione della formazione 26 Novembre 2013 Obbligo per tutte le aziende di applicazione dei 1 Gennaio 2014 principi generali della Difesa integrata Completamento del controllo delle irroratrici di 26 Novembre 2016 tutte le aziende agricole Direttiva Quadro sull Uso Sostenibile dei Pesticidi L uso sostenibile dei pesticidi richiede un salto di qualità in termini di formazione-informazione: miglioramento delle capacità tecniche degli operatori nella scelta dei prodotti e delle modalità di applicazione degli stessi (Integrated Pest Management e Integrated Crop Management), efficacia e integrazione dei servizi di assistenza tecnica pubblici e privati, sistemi di irrorazione innovativi e controllati periodicamente, conoscenza a livello territoriale e in continuo delle condizioni meteo-climatiche e fitosanitarie. Maurizio De Santis Dirigente del Settore Fitosanitario, MiPAAF Luglio
19 Normative regionali in materia di agrofarmaci Il presente: Piano di Sviluppo Rurale regionale attuativo del Reg. CE 1698/2005 Misure agroambientali Prevedono l adozione di Disciplinari di difesa integrata e la verifica periodica delle attrezzature per l irrorazione. PSR BASILICATA AZIONE 1 SOSTEGNO DELL AGRICOLTURA INTEGRATA Obiettivi operativi Riduzione degli input chimici; Riduzione dei rischio di dissesto idrogeologico e di erosione, in particolare nelle aree sensibili. Descrizione dell Azione Le aziende aderenti all Azione devono adottare sull intera superficie aziendale (vedi Condizioni di ammissibilità ), le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) per la fase di coltivazione, per tutte le colture per le quali questi sono stati definiti ed approvati. 19
20 I Disciplinari di Produzione Integrata per la Regione Basilicata costituiscono gli impegni richiesti: dalla misura 214, azione 1 Agricoltura integrata del Programma di sviluppo rurale della regione Basilicata (Gestione della Produzione Integrata Reg. Ce 1698/2005); sono estesi alle produzioni integrate di cui alla legge regionale n. 14 del 27 aprile 1999; dai Programmi Operativi delle Organizzazioni dei Produttori (O.P.) presentati ai sensi del Reg. CE 1234/2007. Le aziende aderenti sono tenute all applicazione delle norme tecniche più aggiornate. Il DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA è suddiviso in due parti: Principi generali: a) Norme Tecniche Agronomiche Generali; b) Norme Tecniche Generali di Difesa fitosanitaria e controllo delle infestanti; Queste costituiscono la base di riferimento per la definizione in dettaglio delle norme tecniche, agronomiche e fitosanitarie, delle singole specie. Parte speciale per ciascuna coltura frutticola, orticola ed erbacea riporta le indicazioni sotto forma di vincoli e consigli 20
21 PSR BASILICATA Disciplinare di Produzione Integrata Dal PSR della Regione Basilicata Obiettivi ambientali Pratica agricola consueta (elementi non presenti nella condizionalità e nei requisiti minimi) Difesa delle colture Distribuzione dei principi fitosanitari Uso esclusivo di prodotti autorizzati. Magazzinaggio in apposito locale messo in sicurezza o, in caso di indisponibilità custodia in armadio chiuso con apposte indicazioni di sicurezza. Assenza di obblighi di taratura delle macchine irroratrici: la verifica è assicurata dagli operatori stessi. Obblighi di condizionalità e altri requisiti minimi Formazione e licenza d uso per l uso dei prodotti fitosanitari e tenuta dei registri (atto B9). Magazzinaggio in condizioni di sicurezza. Rispetto delle disposizioni sull uso dei pesticidi nelle vicinanze dei corpi idrici o in altri siti sensibili. Verifica delle attrezzature per la irrorazione con rilascio di un attestato con cadenza massima di 5 anni, emesso da officine specializzate, ovvero da un tecnico abilitato. Obblighi aggiuntivi derivanti dalle tecniche di agricoltura integrata Limitazione del tipo di sostanze attive autorizzate secondo quanto prescritto dai disciplinari delle singole colture fatti sulla base delle soglie di infestazione. Abbattimento dei prodotti classificati molto tossici (T+) e tossici (T); nocivi (Xn); forte riduzione dei prodotti con fattori di rischio R40, R48, R60, R61, R62, R63, R68. Utilizzo prevalente dei formulati irritanti (Xi ) o non classificati (Nc). Obbligo del controllo funzionale delle attrezzature almeno ogni 5 anni da una struttura riconosciuta dall autorità regionale. Divieto di ricorso ai mezzi aerei. 21
22 Conclusioni la riforma della PAC ha chiaramente definito il nuovo ruolo che l agricoltura è chiamata a svolgere (multifunzionalità); Il rispetto della sicurezza per la salute umana, della salubrità degli alimenti e della salvaguardia ambientale sono considerati obblighi prioritari per l agricoltura; L adozione di D.P.I. e l adesione a S.C.Q. (certificazione) sono ormai considerati prerequisiti per garantire la collocazione delle produzioni sul mercato; gli effetti della revisione europea sono stati meno problematici nelle aziende che già adottano D.P.I. In quest ottica, anche a livello regionale, occorrerà implementare: - Tecniche e soluzioni a minore impatto; - Formazione professionale; - Servizi tecnici di supporto. 22
23 Il SeDI in questi anni ha strutturato una rete tra soggetti con diverse competenze nel settore fitosanitario attivando sinergie, ampliando servizi offerti e avviandone di nuovi. Ci sono le premesse per rispondere con efficienza alle nuove esigenze della difesa, sfruttando le competenze acquisite e nuovi mezzi disponibili possibilmente disponendo di una programmazione pluriennale e dei tecnici specialistici e di campo formati. Un esempio SeDI (rete diagnostica e di monitoraggio) Servizio Agrometerologico lucano Servizio Informatico FitoSPA: Servizio di Previsione ed Avvertimento per la Difesa Integrata delle colture. 23
24 FitoSPA 1. Modello Ascab per la ticchiolatura del melo validato (2005) utilizzato nel sistema di allerta ( ) 2. Modello Ucsc per la peronospora della vite validazione in corso (iniziata nel 2005) 3. Modello Ucsc per l oidio della vite validazione in corso (iniziata nel 2005) 4. Modello IPI (indice potenziale infettivo) per la peronospora del pomodoro validazione in corso (iniziata nel 2005) 5. Modello a ritardo variabile (MVR) per Cydia pomonella su melo validazione in corso 6. Modello a ritardo variabile (MVR) per Cydia molesta su pesco validazione in corso 7. Modello a ritardo variabile (MVR) per Lobesia botrana su vite primo anno di validazione 8. Modello per Aonidiella aurantii su agrumi validato Divulgazione 24
25 Applicazioni GIS al monitoraggio fitosanitario Curva di volo C. funebrana /05/ /06/ /07/ /08/2009 T1 T2 T3 Tm 12/04/2012 Consuntivo fitosanitario 2009 Potenza Le attività del SeDI per il futuro (i buoni propositi ): Assistenza tecnica, divulgazione, informazione e formazione per l applicazione della Buona pratica agricola, delle tecniche di agricoltura integrata e biologica (riassumibili nel consiglio alla difesa ); Monitoraggio della situazione fitosanitaria con raccolta, elaborazione e divulgazione di dati relativi alla presenza ed alla diffusione di organismi nocivi ai vegetali, nonché all insorgenza di forme di resistenza ai fitofarmaci utilizzati sul territorio regionale; Diagnostica fitopatologica a supporto della rete di monitoraggio, per istituzioni pubbliche e soggetti privati, singoli ed associati; 25
26 Le attività del SeDI per il futuro (i buoni propositi ): - Sperimentazione e collaudo di tecniche di difesa integrata e biologica; - Elaborazione, validazione, uso di indici epidemiologici e modelli previsionali per la difesa delle colture; - Allevamento e controllo di qualità di ausiliari per programmi di difesa biologica; - Gestione del Servizio regionale di controllo funzionale e taratura delle macchine irroratrici. Grazie per l attenzione MEDIA GENERALE C A T T U R E M E D I E SETTIM ANE Serie1 26
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