in lavorazione. Fibre Ottiche 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "in lavorazione. Fibre Ottiche 1"

Transcript

1 Fibre Ottiche 1 in lavorazione.

2 Caratteristiche generali Sono sottilissimi fili di materiale vetroso (silice) o di nylon, dal diametro di alcuni micron, che trasmettono segnali luminosi su lunghe distanze. 2

3 Caratteristiche generali Presentano un'attenuazione chilometrica molto bassa, che può arrivare oggi a meno di 0,2 db/km. Utilizzano come onde elettromagnetiche la luce. In pratica sono delle guide d'onda per trasmettere le onde luminose. 3

4 Vantaggi peso ed ingombro minori rispetto al rame; resistenza a situazioni ambientali difficili; immunità da disturbi elettromagnetici esterni; isolamento elettrico fra trasmettitore e ricevitore; installazione con i cavi di energia; assenza di diafonia; bassi valori di attenuazione (0,2 2,4 db/km per fibre in silice); sicurezza: impossibilità di spiare una linea senza interromperla; elevato numero di canali di comunicazione su unica fibra; lungo passo di ripetizione; larga banda di frequenza (0,4 10 GHz. km); 4

5 Svantaggi tecnologia in rapida evoluzione; costosa realizzazione costruttiva; difficoltà di connessione tra fibre ottiche; accessori costosi; problemi di standardizzazione; strumenti di prova costosissimi. monodirezionalità 5

6 6

7 Propagazione di un raggio luminoso da un mezzo ad un altro Un raggio luminoso (raggio incidente) che colpisce la superficie di separazione di due mezzi si divide in due parti: - un raggio riflesso, che continua a propagarsi nel primo mezzo; - un raggio rifratto, che si propaga nel secondo mezzo. 7

8 Propagazione di un raggio luminoso da un mezzo ad un altro Considerando la normale N alla superficie di separazione gli angoli che i raggi formano sono detti: - angolo di incidenza (α) - angolo di riflessione (β) - angolo di rifrazione (γ) 8

9 Propagazione di un raggio luminoso da un mezzo ad un altro Tra gli angoli che i raggi formano esistono le seguenti relazioni sperimentali: legge di riflessione β = α legge di rifrazione (di Snell) senα = n sen γ n 2 1 =cost dove n 1 e n 2 sono gli indici di rifrazione dei due mezzi In questo esempio è n2 > n1 9

10 Rifrazione di un raggio tra due mezzi con diversa densità n1 n2 n1 > n2 α < γ 10

11 Angolo di incidenza limite Nella propagazione di un raggio da un mezzo più denso ad uno meno denso esiste un valore di α per il quale l angolo di rifrazione vale 90 Questo angolo è detto angolo di incidenza limite α lim (oppure angolo critico). Quando α > α lim si ha la riflessione totale del raggio incidente. 11

12 Struttura di una fibra ottica - il nucleo (core) - (10 80 um) Tre strati: - il mantello (cladding) - il rivestimento primario protettivo (buffer) Nucleo Mantello Rivestimento protettivo 12

13 Realizzazione delle fibre ottiche Attualmente vengono usati due tipi di materiali: Silice drogata Vetri a molti componenti Le tecniche di realizzazione sono molto sofisticate. Il metodo attualmente più utilizzato è il metodo della preforma La preforma si realizza attraverso due procedimenti: IVPO Inside Vapour Phase Oxidation - che consiste nella deposizione all interno di un supporto; OVPO Outside Vapour Phase Oxidation - che consiste nella deposizione all esterno di un supporto 13

14 Realizzazione delle fibre ottiche La preforma è un prodotto di lavorazione intermedio, che possiede tuttavia le caratteristiche ottiche definitive richieste ( cioè nucleo e mantello hanno gli indici di rifrazione finali). Attraverso il processo di filatura, poi, si riduce gradualmente il diametro della fibra portandolo a quello definitivo, senza alterare le caratteristiche ottiche della fibra. 14

15 Realizzazione delle fibre ottiche Schema di principio di un impianto relativo al processo IVPO. Per la preforma viene utilizzato un tubo in vetro di silice in rotazione, che ha la funzione di supporto. I reagenti sono: SiCl 4 + GeCl 4 + O 2 + POCl

16 Realizzazione delle fibre ottiche Schema dell impianto per la filatura e la prima protezione della fibra. 16

17 Propagazione della luce nelle fibre ottiche La propagazione della luce avviene nel core sfruttando il fenomeno della RIFLESSIONE TOTALE. L indice di rifrazione del core è maggiore di quello del cladding per evitare la rifrazione sul cladding. Condizioni fondamentali per il funzionamento sono, dunque: Indice di rifrazione core > Indice di rifrazione cladding n core > n cladding Angolo di incidenza > Angolo limite α > α lim 17

18 Angolo di accettazione Il raggio deve entrare nella fibra con un angolo γ e tale che risulti α > α lim In corrispondenza di α lim il raggio rifratto nella fibra forma un angolo di 90 L angolo γ e è quindi il massimo angolo di ingresso possibile e viene chiamato angolo di accettazione. 18

19 Apertura numerica I raggi devono entrare nella fibra all interno del cono di accettazione, formato dai due angoli γ e Si definisce apertura numerica la quantità: NA = sen γ e L apertura numerica permette di stabilire i limiti angolari entro i quali la propagazione della luce avviene in modo guidato, cioè è totalmente riflessa nella fibra. 2 E anche NA := n 1 n

20 Esercizio. Determinare l apertura numerica e l angolo di accettazione di una fibra ottica sapendo che i valori degli indici di rifrazione sono: n core = 1,48 n cladding = 1,46 20

21 Soluzione Applicando la legge di Snell all angolo limite si ha: senα senγ lim rifr = n cladding n core Per definizione all angolo limite corrisponde un angolo di rifrazione di 90 per cui: senγ rifr = 1 γ rifr = 90 Quindi: cioè: α sen α = lim lim n cladding n core n = arcsen n cladding core Nel nostro caso: α lim 1, 46 = arcsen = 80, 6 1, 48 21

22 Applichiamo, ora, la legge di Snell al punto A di ingresso del raggio nella fibra, tenendo presente che il mezzo esterno alla fibra è l aria (n aria = 1): senγ e = n n core aria senϕ = 1,48 1 senϕ Osservando che: ϕ = 90 α lim Si ottiene: Quindi: senγ e 1, 48 1, 48 = sen lim lim cos 1 1 ( 90 α ) = cosα = 1, 48 80, 6 = 0, 242 apertura numerica N. A. senγ = 0, 242 = e angolo di accettazione γ e = acrsen( 0, 242) = 14 cono di accettazione 2γ e = 28 22

23 Dispersione La dispersione è il fenomeno per cui si verifica una dilatazione (nel tempo) della durata di un impulso che si propaga nella fibra. L entità di tale allargamento conduce ad un limite minimo nella distanza tra due impulsi, superato il quale essi diventerebbero non distinguibili dando luogo ad un fenomeno denominato Interferenza Intersimbolica (ISI). 23

24 Dispersione Si hanno fondamentalmente due tipi di dispersione: dispersione modale dispersione cromatica. La dispersione cromatica, a sua volta, deriva da due componenti: dispersione del materiale dispersione di guida d onda. 24

25 Dispersione Modale Solo i raggi che entrano nel nucleo con angoli compresi nella apertura numerica possono propagarsi in esso senza disperdersi nel mantello. Essi sono chiamati raggi guidati, poiché corrispondono ai MODI DI PROPAGAZIONE guidati del campo E.M. I raggi guidati percorrono la fibra procedendo in linea retta lungo l asse della fibra oppure a zig-zag. L energia luminosa inviata nella fibra è ripartita fra i modi che si propagano nel nucleo. 25

26 Modi di propagazione Il numero dei modi M in una fibra del tipo step-index, è dato dalla seguente relazione matematica: M π 2 d 2 NA 2 2 λ 2 Dove: d = diametro del nucleo NA = apertura numerica λ = lunghezza d onda 26

27 Dispersione Modale 27

28 Dispersione Modale La dispersione modale dipende dalla lunghezza della fibra: più questa è lunga, tanto più distorto arriva il segnale. 28

29 Dispersione Modale La dispersione modale dipende anche dall apertura numerica della fibra, NA: maggiore è l angolo γ, più numerosi sono i raggi che entrano in fibra propagandosi secondo percorsi diversi. 29

30 Dispersione Modale In realtà, la quantità di dispersione modale dipende dalla differenza t tra il tempo (massimo ) impiegato dal raggio che segue il percorso più lungo e quello (minimo) impiegato dal raggio che segue il percorso più breve. Tale tempo è dato dalla relazione: t L c n 1 n n 1 n 2 2 ( ) e dipende, oltre che dalla lunghezza L della fibra, anche dal rapporto tra i due indici n1 ed n2 (c è la velocità dell luce nel vuoto). 30

31 Dispersione Modale Se si considera una lunghezza unitaria L = 1km la precedente relazione fornisce il cosiddetto allargamento modale unitario: t m n 1 n n 1 n 2 2 ( ) [ns/km] Per eliminare la dispersione modale è necessario azzerare l allargamento t, ma ciò si può ottenere solo se n1 = n2. Questo però non è possibile, poiché, dovendo la luce propagarsi per riflessione, dovrà necessariamente essere n1 > n2 31

32 Dispersione Modale Per eliminare il fenomeno della dispersione modale si può interdire la propagazione a tutti i modi tranne uno. Si realizza in tal modo una fibra monomodale il cui diametro risulterà molto ridotto, dell ordine della lunghezza d onda della luce. Il calcolo del diametro del nucleo si effettua mediante la formula: d 0.54 n 1 λ c λ c è la lunghezza d onda di taglio (al di sopra di essa si ha propagazione monomodale) è lo scarto relativo tra gli indici del nucleo e del mantello, che in percentuale è dato da: 2 2 n 1 n 2 % n 1 32

33 Dispersione cromatica Come la dispersione modale, la dispersione cromatica è un fenomeno che limita la velocità di trasmissione dei segnali. Può essere di due tipi. Dispersione di guida d onda La dispersione di guida d onda interessa prevalentemente le fibre monomodali e si verifica quando una parte del modo fondamentale si propaga anche nel mantello ( a causa del piccolo diametro del nucleo). Essendo l indice di rifrazione n 2 del mantello minore di quello del nucleo, la luce si propagherà nei due mezzi con velocità diverse, con conseguente effetto dispersivo degli impulsi luminosi. 33

34 Dispersione cromatica Dispersione del materiale Causa della dispersione del materiale è la dipendenza dell indice di rifrazione dalla lunghezza d onda della luce, cioè dal suo colore, in modo inversamente proporzionale ad essa. Ciò significa che per la luce rossa, che ha una grande lunghezza d'onda, si ha un indice di rifrazione relativamente basso, mentre per la luce violetta, che ha una lunghezza d'onda più corta, si ha un indice di rifrazione maggiore. 34

35 Dispersione cromatica Conseguenza di ciò è che la velocità di propagazione della luce nella fibra, è funzione della lunghezza d onda, cioè del colore. Pertanto, se si immette nella fibra luce composta di diverse lunghezza d onda, i raggi giungeranno all altra estremità in tempi diversi. Quindi si verificherà un allargamento temporale t c0 degli impulsi di luce, che dipende dalla larghezza λ dello spettro della sorgente ottica. t c0 µ λ [ps / km] dove µ è il coefficiente di dispersione cromatica. 35

36 Larghezza di banda Nelle fibre ottiche la larghezza di banda B dipende dalle dispersioni modale e cromatica secondo le relazioni B 1 B m B c 2 B 0.44 t B m è la banda dovuta alla dispersione modale B c è la banda dovuta alla dispersione cromatica t è l allargamento temporale (modale + cromatico ) 36

37 Larghezza di banda Nelle fibre MM la banda dipende principalmente da quella modale, cioè: B = B m Nelle fibre SM la banda dipende principalmente da quella cromatica, cioè: B = B c La banda modale dipende, oltre che dal tipo di fibra, dalla lunghezza del collegamento secondo la relazione: B m B mo L γ B m0 è la banda modale unitaria (per MHz km) L è la lunghezza della fibra (in km) γ è il fattore di concatenazione dei modi (deriva da imperfezioni della fibra e dalle giunzioni e vale tipicamente 0.85). 37

38 Larghezza di banda La banda cromatica dipende principalmente dai dispositivi optoelettronici utilizzati per generare il segnale luminoso applicato alla fibra. La banda cromatica è data dalla seguente relazione: B c µ λ L λ è la larghezza spettrale della sorgente di luce è la lunghezza della fibra L µ è il coefficiente di dispersione cromatica 38

39 Larghezza di banda La figura seguente mostra il grafico che rappresenta l andamento dei coefficienti di dispersione del materiale, di guida d onda e quello totale, dovuto alla loro somma. 39

40 Larghezza di banda - Esercizio Un sistema di trasmissione in F.O. utilizza come sorgente un diodo laser caratterizzato da una larghezza spettrale di emissione pari a λ = 3 nm e una F.O. monomodale, caratterizzata da un coefficiente di dispersione cromatica µ = 20 [psec / nm Km]. Sapendo che la lunghezza del collegamento è L = 50 Km, calcolare la banda per unità di lunghezza e la banda effettivamente utile. 40

41 Larghezza di banda - Esercizio Data una F.O. multimodale STEP INDEX con indice di rifrazione n1 = 1.48 ed n2 = 1.46, calcolare l allargamento dell impulso prodotto dalla dispersione modale, la banda per Km e la banda utile se la lunghezza della fibra L è di 10 Km. 41

42 Larghezza di banda 42

43 Tipi di Fibre Attualmente sono utilizzati, per motivi di costi e di standardizzazione, due soli tipi di fibre: multimodali monomodali Il materiale di base utilizzato è la silice (SiO 2 ), che presenta una bassa attenuazione con λ compreso tra 0.7µm e 1.7µm. Gli indici di rifrazione richiesti sono ottenuti aggiungendo alla silice delle sostanze droganti, la cui percentuale può arrivare anche al 15% nelle fibre multimodali. In particolare il fluoro serve a diminuire l indice, mentre il germanio ne produce l aumento. 43

44 Fibre multimodali In una fibra ottica MULTIMODO si possono propagare più modi, ognuno con diversa velocità di gruppo Vg, corrispondente ad una determinata lunghezza d onda. L insieme dei ritardi tra i raggi che compongono il segnale luminoso determina in ricezione una distorsione del segnale elettrico all uscita del convertitore ottico. Hanno diametro del nucleo intorno ai 50 µm, diametro del mantello di 125µm e salto dell indice di rifrazione tra nucleo e mantello intorno all 8%. 44

45 Fibre multimodali Le fibre multimodali presentano consistenti perdite di potenza e ridotta quantità di dati trasmissibili. Pertanto il loro uso è limitato a sistemi a basso costo. Possono essere di due tipi: step index: l indice di rifrazione è costante nel nucleo per poi passare bruscamente (STEP) ad un valore inferiore nel mantello. graded index: l indice di rifrazione del nucleo non è costante ma decresce gradualmente (GRADED) dal centro del nucleo verso il mantello. 45

46 Fibre multimodali step index Nelle fibre step index i raggi che hanno la stessa lunghezza d onda, hanno la medesima velocità; tuttavia, propagandosi secondo percorsi diversi, giungono a destinazione in tempi diversi, dando luogo a dispersione e quindi distorsione. Questo tipo di fibra non è utilizzato in Telecomunicazioni 46

47 Fibre multimodali step index 47

48 Fibre multimodali step index 48

49 Fibre multimodali graded index Nelle fibre graded index l indice di rifrazione del nucleo non è costante, ma decresce gradualmente dal centro della sezione del nucleo verso la periferia. In questo tipo di fibre le componenti di un impulso di luce, pur provenendo da percorsi diversi, arrivano quasi contemporaneamente al ricevitore, generando un impulso poco distorto. 49

50 Fibre multimodali graded index 50

51 Fibre multimodali graded index 51

52 Fibre monomodali Sono ampiamente utilizzate come mezzo trasmissivo nelle comunicazioni ottiche per Telecomunicazioni, poiché presentano molti vantaggi: minima perdita di potenza ottica tempo di vita molto elevato ( circa 20 anni) assenza di distorsione modale grande quantità d informazione trasportata. 52

53 Fibre monomodali Nelle fibre monomodali, chiamate anche single-mode o SM, vi è un unico modo di propagazione e la propagazione si può pensare, in modo semplificato, come un raggio assiale. Affinchè ciò possa verificarsi è necessario che il diametro del nucleo non sia superiore a circa 10 µm. Un nucleo tanto sottile pone però il problema dell efficienza di iniezione. Infatti, la potenza che una fibra può assorbire dipende anche dal suo raggio, secondo la relazione (approssimata): P π r 2 NA 2 53

54 54

55 55

56 56

57 57

58 58

59 Caratteristiche dei trasmettitori e ricevitori optoelettronici per fibre ottiche Parametro Responsività (rapporto tra la corrente generata per unità di potenza incidente) Tempo di salita degli impulsi di corrente Frequenza massima di lavoro Diodo PIN 0.6 m A/m W < 1 nsec 1 GHz Diodo APD 100 m A/m W 2 nsec 100 MHz Sensibilità (minima potenza ottica rivelabile) Tensione di alimentazione 0.1 m W V 0.01 m W

60 Caratteristiche dei trasmettitori e ricevitori optoelettronici per fibre ottiche Parametro Potenza luminosa immessa in fibra a parità di corrente di lavoro Larghezza spettrale a metà altezza Frequenza massima di lavoro Tempo di salita degli impulsi luminosi Velocità di modulazione degli impulsi Radianza (potenza ottica emessa per unità diangolo solido dall'unità di superficie della sorgente) LED m W λ= 30 nm per λ=0.8 µm λ=100 nm per λ= 1.3 µm 100 MHz nsec 10 Mbit/sec (W/cm 2 )sr LASER 5-20 mw λ= 2 nm per λ=0.8 µm λ=10 nm per λ= 1.3 µm 5 GHz < 1 nsec 300 Mbit/sec 1000 (W/cm 2 )sr Vita media (ore di lavoro) Costo 10 7 basso 10 6 Alto 60

FIBRE OTTICHE 1 2 3 4 5 6 7 Le fibre ottiche monomodali sono caratterizzate da un diametro Dcr del core (nucleo) compreso tra 4 e 10 μm (micrometri o micron) e da un diametro Dcl del cladding (mantello)

Dettagli

T13 FIBRE OTTICHE. T13.1 Elencare i principali vantaggi delle fibre ottiche come mezzo trasmissivo, in confronto con le linee di trasmissione in rame.

T13 FIBRE OTTICHE. T13.1 Elencare i principali vantaggi delle fibre ottiche come mezzo trasmissivo, in confronto con le linee di trasmissione in rame. T13 FIBRE OTTICHE T13.1 Elencare i principali vantaggi delle fibre ottiche come mezzo trasmissivo, in confronto con le linee di trasmissione in rame. T13. Perché le fibre ottiche possono essere considerate

Dettagli

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.

Dettagli

La propagazione della luce in una fibra ottica

La propagazione della luce in una fibra ottica La propagazione della luce in una fibra ottica La rifrazione della luce Consideriamo due mezzi trasparenti alla luce, separati da una superficie piana. Il primo mezzo ha indice di rifrazione n, il secondo

Dettagli

Propagazione in fibra ottica

Propagazione in fibra ottica Propagazione in fibra ottica Struttura delle fibre ottiche In questa sezione si affronteranno: Modi in fibra ottica Dispersione multimodale Confronto multimodo-singolo modo. I modi in fibra ottica Il campo

Dettagli

FIBRA OTTICA. A cura di Alessandro Leonardi Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni Università degli studi di Catania

FIBRA OTTICA. A cura di Alessandro Leonardi Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni Università degli studi di Catania FIBRA OTTICA A cura di Alessandro Leonardi Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni Università degli studi di Catania Fibra ottica Minuscolo e flessibile filo di vetro costituito

Dettagli

FIBRE OTTICHE ULTRA VIOLETTO VISIBILE. 10 nm 390 nm 770 nm 10 6 nm

FIBRE OTTICHE ULTRA VIOLETTO VISIBILE. 10 nm 390 nm 770 nm 10 6 nm Fibre ottiche FIBRE OTTICHE Le fibre ottiche operano nelle bande infrarosso, visibile e ultravioletto. La lunghezza d onda di tali bande è: (1 nm = 10-9 m) ULTRA VIOLETTO VISIBILE INFRAROSSO 10 nm 390

Dettagli

LE FIBRE OTTICHE. Indice generale

LE FIBRE OTTICHE. Indice generale Indice generale LE FIBRE OTTICHE... Sistema di trasmissione con fibre ottiche... Apparato Trasmissivo... Apparato Ricevitore... Trasduttori Ottici in Trasmissione (LED o LD)... Trasduttori Ottici in Ricezione

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Introduzione alle fibre ottiche

Introduzione alle fibre ottiche Introduzione alle fibre ottiche Struttura delle fibre ottiche Una fibra ottica è sostanzialmente un cilindro (solitamente in vetro) con una parte centrale, detta core, con un indice di rifrazione superiore

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

La dispersione cromatica, Caratterizzazione e cause

La dispersione cromatica, Caratterizzazione e cause La dispersione cromatica, Caratterizzazione e cause Velocità e ritardo di ruppo La velocità di propaazione in fibra deli impulsi che portano i bit è detta velocità di ruppo. Il tempo di propaazione deli

Dettagli

Ottica fisiologica (2): sistemi ottici

Ottica fisiologica (2): sistemi ottici Ottica fisiologica (2): sistemi ottici Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html

Dettagli

Settembre 2003 LE FIBRE OTTICHE. Pietro Nicoletti. Silvano Gai. Fibre- 1 Copyright: si veda nota a pag. 2

Settembre 2003 LE FIBRE OTTICHE. Pietro Nicoletti. Silvano Gai. Fibre- 1 Copyright: si veda nota a pag. 2 LE FIBRE OTTICHE Pietro Nicoletti Silvano Gai Fibre- 1 Copyright: si veda nota a pag. 2 Nota di Copyright Questo insieme di trasparenze (detto nel seguito slides) è protetto dalle leggi sul copyright e

Dettagli

Dispositivi optoelettronici (1)

Dispositivi optoelettronici (1) Dispositivi optoelettronici (1) Sono dispositivi dove giocano un ruolo fondamentale sia le correnti elettriche che i fotoni, le particelle base della radiazione elettromagnetica. Le onde elettromagnetiche

Dettagli

Corso di DISPOSITIVI E SISTEMI PER LE COMUNICAZIONI IN FIBRA OTTICA

Corso di DISPOSITIVI E SISTEMI PER LE COMUNICAZIONI IN FIBRA OTTICA Università Mediterranea di Reggio Calabria - Facoltà di Ingegneria Corso di DISPOSITIVI E SISTEMI PER LE COMUNICAZIONI IN FIBRA OTTICA Prof. Ing. Riccardo Carotenuto Anno Accademico 2007/2008-1- SOMMARIO

Dettagli

Fibre Ottiche. Svantaggi: conversione del segnale da elettrico a ottico e viceversa precauzioni di installazione strumentazione di test sofisticata

Fibre Ottiche. Svantaggi: conversione del segnale da elettrico a ottico e viceversa precauzioni di installazione strumentazione di test sofisticata Fibre Ottiche Lo sviluppo delle fibre ottiche è stato spinto dalle telecomunicazioni che, inzialmente, ne hanno apprezzato le possibilità di trasmettere a grandi distanza con pochi amplificatori intermedi.

Dettagli

Sorgenti e ricevitori. Impiego delle fibre ottiche in telefonia

Sorgenti e ricevitori. Impiego delle fibre ottiche in telefonia Argomenti relativi alle fibre ottiche. Fibre ottiche: Costituzione delle fibre Propagazione di energia ottica Sorgenti e ricevitori Impiego delle fibre ottiche in telefonia Frequenza normalizata Apertura

Dettagli

LE FIBRE OTTICHE. Pietro Nicoletti. Silvano Gai. Pietro.Nicoletti@torino.alpcom.it. Silvano.Gai@polito.it http://www.polito.it/~silvano.

LE FIBRE OTTICHE. Pietro Nicoletti. Silvano Gai. Pietro.Nicoletti@torino.alpcom.it. Silvano.Gai@polito.it http://www.polito.it/~silvano. LE FIBRE OTTICHE Pietro Nicoletti Pietro.Nicoletti@torino.alpcom.it Silvano Gai Silvano.Gai@polito.it http://www.polito.it/~silvano Fibre- 1 Copyright: si veda nota a pag. 2 Nota di Copyright Questo insieme

Dettagli

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata I..S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2010/2011 -classe III- Materia: Telecomunicazioni ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- alunna Filippelli Maria Fortunata prof. Ing. Zumpano Luigi Fotoemettitori e fotorivelatori

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Le tre leggi del Networking

Le tre leggi del Networking Le tre leggi del Networking #1 - Le reti andranno sempre più veloci Progetti per alta velocità, incremento del flusso di dati, riduzione dei tempi di risposta. #2 - Le reti saranno sempre più vaste Progetti

Dettagli

Cos'è il cablaggio strutturato?

Cos'è il cablaggio strutturato? Cos'è il cablaggio strutturato? Il cablaggio strutturato è una grande rete di trasmissione dati costituita da un insieme di cavi, prese, armadi ed altri accessori tramite i quali trasportare ed integrare

Dettagli

illuminazione artificiale

illuminazione artificiale illuminazione artificiale Illuminazione artificiale degli interni Il progetto di illuminazione degli interni deve essere studiato e calcolato in funzione della destinazione d uso e dei compiti visivi del

Dettagli

MEZZI DI RTASMISSIONE 1 DOPPINO TELEFONICO 2 CAVO COASSIALE 1 MULTI 2 MONO 1 ONDE RADIO 2 MICROONDE 3 INFRAROSSI 4 LASER

MEZZI DI RTASMISSIONE 1 DOPPINO TELEFONICO 2 CAVO COASSIALE 1 MULTI 2 MONO 1 ONDE RADIO 2 MICROONDE 3 INFRAROSSI 4 LASER 1 ELETTRICI 2 OTTICI 3 WIRELESS MEZZI DI RTASMISSIONE 1 DOPPINO TELEFONICO 2 CAVO COASSIALE 1 MULTI 2 MONO 1 ONDE RADIO 2 MICROONDE 3 INFRAROSSI 4 LASER MODALI ELETTRICI PARAMETRI 1 IMPEDENZA 2 VELOCITA'

Dettagli

ITIS FERMO CORNI Fibre ottiche

ITIS FERMO CORNI Fibre ottiche ITIS FERMO CORNI Fibre ottiche ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Il fenomeno luminoso Particelle: fotoni Onde Raggi Banda di conduzione Bandgap n 0 n 1 Banda di valenza n 0 Assorbimento Emissione Interferenza

Dettagli

TRASMISSIONE IN FIBRA OTTICA

TRASMISSIONE IN FIBRA OTTICA TRASMISSIONE IN FIBRA OTTICA Storia delle comunicazioni ottiche 84 a.c.: caduta di Troia comunicata a Micene (550km di distanza) attraverso una serie di fuochi allineati 794 d.c.: rete di Chappe collega

Dettagli

Laser Fabry-Perot Distributed Feedback Laser. Sorgenti ottiche. F. Poli. 22 aprile 2008. F. Poli Sorgenti ottiche

Laser Fabry-Perot Distributed Feedback Laser. Sorgenti ottiche. F. Poli. 22 aprile 2008. F. Poli Sorgenti ottiche Sorgenti ottiche F. Poli 22 aprile 2008 Outline Laser Fabry-Perot 1 Laser Fabry-Perot 2 Laser Fabry-Perot Proprietà: sorgente maggiormente utilizzata per i sistemi di telecomunicazione in fibra ottica:

Dettagli

Reti in fibra ottica. Cosa c è nella lezione. In questa lezione si parlerà di: Caratterizzazione analitica. Cause fisiche della dispersione.

Reti in fibra ottica. Cosa c è nella lezione. In questa lezione si parlerà di: Caratterizzazione analitica. Cause fisiche della dispersione. Reti in fibra ottica Cosa c è nella lezione In questa lezione si parlerà di: Caratterizzazione analitica Cause fisiche della dispersione. 2/41 Generalità La dispersione cromatica può limitare drasticamente

Dettagli

www.alegem.weebly.com LE FIBRE OTTICHE

www.alegem.weebly.com LE FIBRE OTTICHE LE FIBRE OTTICHE Le fibre ottiche inventate nel 1966 da Kao e Hockham rappresentano il mezzo trasmissivo migliore per le telecomunicazioni: oggi si stanno installando anche nelle reti di accesso oltre

Dettagli

APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA. Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing.

APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA. Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing. APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing. Marcello Surace 1 Si richiamano le definizioni delle leggi fondamentali, invitando

Dettagli

MEZZI TRASMISSIVI 1. Il doppino 2. Il cavo coassiale 3. La fibra ottica 5. Wireless LAN 7

MEZZI TRASMISSIVI 1. Il doppino 2. Il cavo coassiale 3. La fibra ottica 5. Wireless LAN 7 MEZZI TRASMISSIVI 1 Il doppino 2 Il cavo coassiale 3 La fibra ottica 5 Wireless LAN 7 Mezzi trasmissivi La scelta del mezzo trasmissivo dipende dalle prestazioni che si vogliono ottenere, da poche centinaia

Dettagli

Trasmissione dell informazione attraverso una fibra ottica

Trasmissione dell informazione attraverso una fibra ottica Trasmissione dell informazione attraverso una fibra ottica Porzione dello spettro elettromagnetico di interesse nelle comunicazioni ottiche Pag.1 Principio di propagazione in fibra ottica: legge di Snell

Dettagli

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Lezione 9: strato fisico: mezzi trasmissivi 1 Mezzi trasmissivi Vedremo una panoramica sui diversi mezzi trasmissivi utilizzati tipicamente nelle reti di computer,

Dettagli

Sistemi di Telecomunicazione

Sistemi di Telecomunicazione Sistemi di Telecomunicazione Parte 6: Sistemi Ottici Parte 6.1: Propagazione in Fibra Ottica Universita Politecnica delle Marche A.A. 2013-2014 A.A. 2013-2014 Sistemi di Telecomunicazione 1/42 Trasmissione

Dettagli

Le Fibre ottiche e le loro origini

Le Fibre ottiche e le loro origini Le Fibre ottiche e le loro origini Le fibre ottiche si basano sul principio della riflessione totale interna. Tale principio venne osservato dallo scienziato svizzero, Daniel Colladon, all inizio dell

Dettagli

Induzione magnetica. Corrente indotta. Corrente indotta. Esempio. Definizione di flusso magnetico INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE

Induzione magnetica. Corrente indotta. Corrente indotta. Esempio. Definizione di flusso magnetico INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE Induzione magnetica INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE Che cos è l induzione magnetica? Si parla di induzione magnetica quando si misura una intensità di corrente diversa da zero che attraversa

Dettagli

OTTICA TORNA ALL'INDICE

OTTICA TORNA ALL'INDICE OTTICA TORNA ALL'INDICE La luce è energia che si propaga in linea retta da un corpo, sorgente, in tutto lo spazio ad esso circostante. Le direzioni di propagazione sono dei raggi che partono dal corpo

Dettagli

Caratterizzazione di finestre da vuoto e radome. Modello circuitale delle finestre da vuoto e dei radome

Caratterizzazione di finestre da vuoto e radome. Modello circuitale delle finestre da vuoto e dei radome ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA OSSERVATORIO ASTROFISICO DI ARCETRI L.GO E. FERMI, 5, 50125 FIRENZE TEL. 39-055-27521; FAX: 39-055-220039 C.F./P.IVA: 97220210583 Caratterizzazione di finestre da vuoto

Dettagli

Le Reti Informatiche

Le Reti Informatiche Le Reti Informatiche modulo 1 Prof. Salvatore Rosta www.byteman.it s.rosta@byteman.it 1 Intro: 1 Con il termine rete si indica in modo generico un collegamento fra 2 apparecchiature (sorgente - destinazione)

Dettagli

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di

Dettagli

Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica

Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica Il miraggio Fin dai tempi più remoti, il miraggio è stato un fenomeno che ha destano nell uomo paura e al tempo stesso meraviglia, proprio perché non conosciuto

Dettagli

TRASMETTITORI E RICEVITORI

TRASMETTITORI E RICEVITORI Esempio: Un ricevitore ha un resistore di polarizzazione del valore di 10 kω e una capacità di giunzione del fotodiodo del valore di 4 pf. Il fotodiodo è accoppiato in continua con un amplificatore ad

Dettagli

Sistemi Trifase. invece è nel senso degli anticipi (+) il sistema è denominato simmetrico inverso.

Sistemi Trifase. invece è nel senso degli anticipi (+) il sistema è denominato simmetrico inverso. Sistemi Trifase Un insieme di m generatori che producono f.e.m. sinusoidali di eguale valore massimo e sfasate tra di loro dello stesso angolo (2π/m) è un sistema polifase simmetrico ad m fasi. Se lo sfasamento

Dettagli

Fibre ottiche. Fiisiica delllle ffiibre ottiiche

Fibre ottiche. Fiisiica delllle ffiibre ottiiche Il livello fisico Parte IV Fibre ottiche... 1 Fisica delle fibre ottiche... 1 Riflessione totale dell energia nel core... 3 Fibre multimodali e problema della dispersione modale... 5 Fibre monomodali...

Dettagli

SUPERLUMINESCENT DIODES (SLDs)

SUPERLUMINESCENT DIODES (SLDs) SUPERLUMINESCENT DIODES (SLDs) Emission spectra and L-I characteristics Capitolo 3 Applicazioni degli SLED. I LED superluminescenti vengono utilizzati in varie applicazioni in cui è richiesta una

Dettagli

Le macchine elettriche

Le macchine elettriche Le macchine elettriche Cosa sono le macchine elettriche? Le macchine elettriche sono dispositivi atti a: convertire energia elettrica in energia meccanica; convertire energia meccanica in energia elettrica;

Dettagli

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine 1999 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 1 Nota di Copyright

Dettagli

1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini 1.1 Caratteristiche ottiche dei materiali oftalmici

1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini 1.1 Caratteristiche ottiche dei materiali oftalmici 1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini Esaminiamo in questo capitolo le principali caratteristiche dei vari materiali utilizzati nel campo dell'ottica oftalmica,

Dettagli

CAVI IN FIBRA OTTICA. Fibra ottica tipo LOOSE Fibra ottica tipo LOOSE ARMATA Fibra ottica tipo TIGHT

CAVI IN FIBRA OTTICA. Fibra ottica tipo LOOSE Fibra ottica tipo LOOSE ARMATA Fibra ottica tipo TIGHT CAVI IN FIBRA OTTICA Fibra ottica tipo LOOSE Fibra ottica tipo LOOSE ARMATA Fibra ottica tipo TIGHT Fibra OTTICA tipo LOOSE Per posa esterna/interna Cavi per trasmissione dati in fibra ottica OM1 OM2 OM3

Dettagli

Sensori di Sensori di spost spos am ent ent a cont cont t at o Pot P enziom etri enziom

Sensori di Sensori di spost spos am ent ent a cont cont t at o Pot P enziom etri enziom Cap 8: SENSORI PER MISURE DI MOTO Per misure di moto intendiamo le misure di spostamenti, velocità ed accelerazioni di oggetti, di grandezze cinematiche sia lineari che angolari. Sensori di spostamento

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE

I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE Prof. Paolo ARCIONI Dipartimento di Elettronica Università di Pavia UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI MATERIALI E

Dettagli

Quanto sono i livelli OSI?

Quanto sono i livelli OSI? RETI DI CALCOLATORI Domande di riepilogo Prima Esercitazione Quanto sono i livelli OSI? Esistono 7 livelli OSI. 2 Sergio PORCU 1 Livello 1: Fisico Il livello fisico si occupa della trasmissione dei singoli

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce

Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce Esperimento 1: Dispersione della luce Materiali e strumenti: Occhiali speciali, luce Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce

Dettagli

Inoltre, sempre grazie alla linea bilanciata, il cavo UTP ha una maggiore resistenza alle scariche atmosferiche.

Inoltre, sempre grazie alla linea bilanciata, il cavo UTP ha una maggiore resistenza alle scariche atmosferiche. GUIDA ALL UTILIZZO DEI VIDEO BALUN INTRODUZIONE Il Video balun è un sistema composto da dispositivi, normalmente dotati di trasformatore di linea, che connettono una linea bilanciata (a due fili) ad una

Dettagli

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero.

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero. Collegamenti Supponiamo di avere due antenne, una trasmittente X e una ricevente X e consideriamo il collegamento tra queste due antenne distanti X X Figura : collegamento tra due antenne nello spazio

Dettagli

28/05/2009. La luce e le sue illusioni ottiche

28/05/2009. La luce e le sue illusioni ottiche La luce e le sue illusioni ottiche Cosa si intende per raggio luminoso? Immagina di osservare ad una distanza abbastanza elevata una sorgente di luce... il fronte d onda potrà esser approssimato ad un

Dettagli

MEZZI TRASMISSIVI FIBRE OTTICHE

MEZZI TRASMISSIVI FIBRE OTTICHE MEZZI TRASMISSIVI La scelta dell'insieme dei cavi adatti per le reti fonia/dati è diventato uno dei più importanti argomenti dal punto di vista economico delle imprese moderne. I costi iniziali devono

Dettagli

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: Sistemi di Protezione e Coordinamento Impianti Elettrici in BT Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: 1. carico elettrico da alimentare; 2. protezione (interruttore

Dettagli

BONIFICA ACUSTICA: URTI E IMPATTI. Bonifica acustica_moduloj1_rev_3_10_03

BONIFICA ACUSTICA: URTI E IMPATTI. Bonifica acustica_moduloj1_rev_3_10_03 BONIFICA ACUSTICA: URTI E IMPATTI La potenza sonora che viene generata dall urto è proporzionale all energia a cinetica che possiede il corpo in movimento al momento dell urto; ; di conseguenza essa è

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Programma del corso Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Sistemi operativi di rete (locale) In una LAN si vogliono condividere

Dettagli

L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce.

L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. Questa attenuazione si ottiene mediante l uso di un

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5 Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II Lezione 5 Giovedì 19-03-2015 1 Intensità del traffico e perdita dei pacchetti La componente

Dettagli

POLARIZZAZIONE ORIZZONTALE O VERTICALE?

POLARIZZAZIONE ORIZZONTALE O VERTICALE? A.R.I. Sezione di Parma Conversazioni del 1 Venerdì del Mese POLARIZZAZIONE ORIZZONTALE O VERTICALE? Venerdi, 7 dicembre, ore 21:15 - Carlo, I4VIL Oscillatore e risuonatore di Hertz ( http://www.sparkmuseum.com

Dettagli

Generatore radiologico

Generatore radiologico Generatore radiologico Radiazioni artificiali alimentazione: corrente elettrica www.med.unipg.it/ac/rad/ www.etsrm.it oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it Impianto radiologico trasformatore

Dettagli

Radiazione elettromagnetica

Radiazione elettromagnetica Radiazione elettromagnetica Un onda e.m. e un onda trasversa cioe si propaga in direzione ortogonale alle perturbazioni ( campo elettrico e magnetico) che l hanno generata. Nel vuoto la velocita di propagazione

Dettagli

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono

Dettagli

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE Appunti a cura dell Ing. Stefano Usai Tutore del corso di ELETTROTECNICA per meccanici e chimici A. A. 2001/ 2002 e 2002/2003 Calcolo elettrico delle linee elettriche

Dettagli

Le fibre ottiche Trasmettitori e rivelatori ottici

Le fibre ottiche Trasmettitori e rivelatori ottici Reti di Telecomunicazioni R. Bolla, L. Caviglione, F. Davoli La propagazione e la legge di Snell Le fibre ottiche Trasmettitori e rivelatori ottici Link budget I cavi 11.2 Ci sono due ragioni importanti

Dettagli

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm posto in un tubo Campione sciolto in un solvente (deuterato) e di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm o spettrometro NMR è formato da alcuni mponenti fondamentali: un magnete,

Dettagli

Generazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo

Generazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo Generazione diesel-elettrica ad alta efficienza con sistemi di accumulo Giordano Torri Fondazione Megalia 8 Giornata sull efficienza energetica nelle industrie Milano, 18 Maggio 2016 18 Maggio 2016 Pg.

Dettagli

3.8 Le fibre ottiche. 3.8.1 Fisica delle fibre ottiche

3.8 Le fibre ottiche. 3.8.1 Fisica delle fibre ottiche 34 3.8 Le fibre ottiche L'idea di utilizzare la luce come mezzo di comunicazione risale a circa 200 anni fa. Nel 1790 Claude Chappe costruì un telegrafo ottico composto da torri equipaggiate con braccia

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale...

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... IMMAGINI Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... 9 Immagini - 1/11 Ottica geometrica È la branca dell ottica che

Dettagli

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

Mezzi trasmissivi. Vittorio Maniezzo Università di Bologna. Funzionamento di base

Mezzi trasmissivi. Vittorio Maniezzo Università di Bologna. Funzionamento di base Mezzi trasmissivi Vittorio Maniezzo Università di Bologna Funzionamento di base Si codificano i dati come energia e si trasmette l'energia Si decodifica l'energia alla destinazione e si ricostruiscono

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Fondo Sociale Europeo "Competenze per lo Sviluppo" Obiettivo C-Azione C1: Dall esperienza alla legge: la Fisica in Laboratorio Ottica geometrica Sommario 1) Cos è la luce

Dettagli

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software Il calcolo di questo parametro dinamico può essere effettuato attraverso le classiche prove sismiche in foro del tipo DOWN-HOLE oppure con metodi innovativi indiretti.

Dettagli

Il microscopio ottico. La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei

Il microscopio ottico. La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei Il microscopio ottico La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei Ingrandimento Un oggetto può essere visto a fuoco se posizionato

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

www.rertech.it www.giuntatrici.it www.otdr.it Gli OTDR Nozioni base e tecniche d uso Roberto Noris Rertech roberto@rertech.it

www.rertech.it www.giuntatrici.it www.otdr.it Gli OTDR Nozioni base e tecniche d uso Roberto Noris Rertech roberto@rertech.it Gli OTDR Nozioni base e tecniche d uso Roberto Noris Rertech roberto@rertech.it Che cos è un OTDR OTDR: refle@ometro obco nel dominio del tempo Stesso principio del radar: eme@e impulsi nella rete in fibra

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI A) VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS L intensità luminosa trasmessa da un sistema costituito da due polaroidi

Dettagli

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI 2100. Temperatura La misura della temperatura consente di controllare il problema dell inquinamento conseguente all immissione di energia termica nei corpi idrici. A differenza di altri parametri la normativa

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO DI OTTICA GEOMETRICA

PERCORSO DIDATTICO DI OTTICA GEOMETRICA PERCORSO DIDATTICO DI OTTICA GEOMETRICA Tipo di scuola e classe: Liceo Scientifico, classe II Nodi concettuali: riflessione della luce; rifrazione della luce, riflessione totale, rifrazione attraverso

Dettagli

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2 Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 24 febbraio 2015 1 Lunghezza d onda di un laser He-Ne 1.1 Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è quello di

Dettagli

LAVORAZIONI NON CONVENZIONALI TECNOLOGIA LASER

LAVORAZIONI NON CONVENZIONALI TECNOLOGIA LASER LAVORAZIONI NON CONVENZIONALI TECNOLOGIA LASER LASER = LIGHT AMPLIFICATION BY SIMULATED EMISSION OF RADIATION Amplificazione della luce mediante l emissione stimolata della radiazione Il LASER è una particolare

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico CHRYSO Flexò: la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico IL SISTEMA, COPERTO DA BREVETTO INTERNAZIONALE, PER OTTIMIZZARE LA PRESTAZIONE TERMICA

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI

I CIRCUITI ELETTRICI I CIRCUITI ELETTRICI Ogni dispositivo elettronico funziona grazie a dei circuiti elettrici. Le grandezze che descrivono un circuito elettrico sono: l intensità di corrente elettrica (i), cioè la carica

Dettagli

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare.

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare. TECNICHE LITOGRAFICHE La litografia è un processo basilare nella realizzazione di circuiti integrati,esso consiste nel depositare un materiale detto resist sul wafer da processare che una volta esposto

Dettagli

SISTEMI DI ILLUMINAZIONE A FIBRE OTTICHE

SISTEMI DI ILLUMINAZIONE A FIBRE OTTICHE SISTEMI DI ILLUMINAZIONE A FIBRE OTTICHE 1 Illuminatore L illuminatore provvede a generare la luce e inviarla, minimizzando ogni dispersione con un sistema ottico opportuno, nel bundle cioè nel collettore

Dettagli

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA FOTORIVELATORI

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA FOTORIVELATORI APPUNTI DI OPTOELETTRONICA (ad uso libero ed esclusivo degli studenti) FOTORIVELATORI Autore: Massimo Brenci IROE-CNR Firenze Termopile Sfruttano il principio della termocoppia, nella quale il riscaldamento

Dettagli

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves Indagine sismica MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves relativa alla determinazione della stratigrafia sismica VS e del parametro VS30 in un'area di Sestri Levanti NS rif 09140SA Dott. Geol. Franco

Dettagli

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme

Dettagli