INFORTUNI e MALATTIE PROFESSIONALI nel TERRITORIO dell A.S.L. n. 4 Chiavarese

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1 S.C. PSAL PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO SEDE DI CHIAVARI INFORTUNI e MALATTIE PROFESSIONALI nel TERRITORIO dell A.S.L. n. 4 Chiavarese RAPPORTO 2010 (Analisi eventi al 2009) Settore Prevenzione Sanità Pubblica e Fasce Deboli 1

2 ASL 4 Chiavarese BORZONASCA CARASCO CARRO CASARZA LIGURE CASTIGLIONE CHIAVARESE CHIAVARI CICAGNA COGORNO COREGLIA LIGURE FAVALE DI MALVARO LAVAGNA LEIVI LORSICA MAISSANA MEZZANEGO MOCONESI MONEGLIA NE NEIRONE ORERO PORTOFINO RAPALLO REZZOAGLIO SAN COLOMBANO CERTENOLI SANTA MARGHERITA LIGURE SANTO STEFANO D'AVETO SESTRI LEVANTE TRIBOGNA VARESE LIGURE ZOAGLI 2

3 Premessa Grazie all iniziativa dei Flussi Informativi attivati dal 2002 da INAIL, ISPESL e Regioni, tutti i Servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro delle ASL, tutte le relative Regioni, le Direzioni Regionali e Sedi territoriali INAIL e l ISPESL ricevono annualmente (i primi dati disponibili si riferiscono al 2000): - gli archivi anagrafici di aziende e unità produttive, - gli archivi degli eventi (infortuni e malattie professionali, tabellate e non) denunciati e definiti, aggiornati all anno precedente a quello dell invio, con indicazioni anagrafiche identificative dei lavoratori interessati e delle aziende in cui gli eventi sono avvenuti. Questa novità rappresenta una prima soluzione alle carenze esistenti in Italia fino all inizio degli anni 2000 in tema di sistema informativo per la prevenzione nei luoghi di lavoro consentendo l avvio di un fondamentale processo che il D.Lgs 81/2008 caratterizza più compiutamente all art. 8; quest ultimo infatti prevede l istituzione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione (SINP) nei luoghi di lavoro al fine di fornire dati utili per orientare, programmare, pianificare e valutare l efficacia degli interventi preventivi in questo settore e per indirizzare meglio le attività di vigilanza. Ciò potrà avvenire attraverso l utilizzo integrato delle informazioni disponibili negli attuali sistemi informativi di cui dispongono i diversi enti e, inoltre, tramite l integrazione di specifici archivi e la creazione di banche dati unificate. In Liguria, nell ambito del Protocollo d Intesa (febbraio 2006, rinnovato nel 2009) tra la Regione e l INAIL, opera stabilmente da circa 3 anni un Gruppo di lavoro sui Flussi informativi, costituito da operatori di ASL-Regione e di Direzione regionale - Sedi Inail, che - a partire appunto dall utilizzo dei Flussi informativi distribuiti annualmente - produce periodicamente report, analisi, indicazioni utili per la conoscenza dei problemi presenti nei diversi territori e per l individuazione di priorità d intervento. Tra le produzioni periodiche, vi è il Rapporto regionale annuale dell Inail nonché l immissione dei vari contributi annuali sul sito della Regione Liguria ( cliccando su igiene e prevenzione poi su salute e sicurezza ambiente di lavoro infine su infortuni sul lavoro ). In questa fase sono stati messi a punto report territoriali, che approfondiscono l andamento dei principali fenomeni di infortuni e malattie professionali nei territori di Imperia, Savona, Genova, Tigullio, La Spezia. Si tratta di elaborazioni basate sui dati Inail relativi al periodo , che consentono di approfondire la conoscenza di ogni area territoriale della Liguria sia per quanto riguarda la distribuzione delle aziende sia per quanto si riferisce agli andamenti degli infortuni e della malattie professionali. In altre sedi viene descritta la situazione complessiva del territorio regionale; scopo di questi report in questa fase è la descrizione più mirata degli andamenti dei vari fenomeni nei singoli territori di riferimento delle 5 ASL liguri corrispondenti sostanzialmente alle sedi Inail. 3

4 Quel che segue è il report relativo al territorio di Chiavari e Tigullio, che si basa (anche se non per tutti gli approfondimenti) sui dati riferiti al periodo , un arco temporale quindi da considerarsi significativo. Un sintetico glossario (nelle ultime pagine) aiuta i lettori meno esperti a comprendere alcuni dettagli ed alcuni termini tecnici, legati prevalentemente all origine ed ai meccanismi di trattamento dei dati: questi infatti sono raccolti principalmente a scopo assicurativo ma di essi è indubbia l utilità - che sempre più si va evidenziando - anche per finalità preventive, ossia, come si diceva sopra, di conoscenza orientata all individuazione dei problemi di sicurezza e salute sul lavoro ed alla definizione degli interventi risolutivi per contenere fenomeni che tuttora costituiscono un grave problema per tutta la società. ASL 4 Chiavarese S.C. P.S.A.L. Corso Dante Chiavari (GE) Tel: psal@asl4.liguria.it Lorena Castagnola INAIL Sede di Chiavari via Colonnello Franceschi Chiavari (GE) Tel: chiavari@inail.it Gianfranco Pezzella 4

5 INDICE Generale....5 CONTESTO PRODUTTIVO PAT e relativi addetti occupati Suddivisione territoriale anno Gruppi ATECO più significativi - anno Andamento negli anni degli addetti e delle PAT Gli infortuni in itinere e in occasione di lavoro Gli infortuni in itinere gli infortuni in occasione di lavoro: indicatori e gravità Quanti infortuni in quante PAT Infortuni per genere e tipo di definizione Infortuni nei luoghi di lavoro Infortuni stradali Infortuni import Infortuni export Zoom per nati all'estero e per classi di età d - Infortunati nati all'estero e - Classi di età di tutti gli infortunati Le Malattie Professionali Malattie professionali denunciate e definite Le malattie professionali tabellate f - L apparato respiratorio g - L apparato uditivo Malattie professionali e settori produttivi Le malattie professionali mortali Le malattie professionali non tabellate o derivanti da lavorazioni non tabellate Localizzazione geografica delle malattie professionali Alcuni approfondimenti sulle MP - MP denunciate MP definite positivamente anni I 4 Settori ATECO in cui si concentrano maggiormente le MP a - Analisi del settore DM - Industria mezzi di trasporto (29,1% delle MP del periodo) b - Analisi del settore F - Costruzioni (7,5 % delle MP del periodo) c - Analisi del settore DI - Industria non metalliferi (6,4 % delle MP del periodo) d - Analisi del settore DJ - Industria metalli (4,1 % delle MP del periodo) Tumori riconosciuti nel periodo Glossario

6 3.1 - PAT e relativi addetti occupati CONTESTO PRODUTTIVO Per dare un quadro dell'andamento produttivo nel territorio dell ASL 4 Chiavarese conteggiamo le PAT (Posizione Assicurativa Territoriale), che corrispondono nella grande maggioranza dei casi a sedi di lavoro o unità locali, presenti sul nostro territorio raffrontando i dati degli ultimi due anni disponibili, 2008 e (N.B.: il dato degli addetti è attualmente disponibile solo fino all'anno 2009). escluse le PAT fuori territorio escluse le PAT fuori e accentram escluse le PAT fuori territorio escluse le PAT fuori e accentram tutte le PAT tutte le PAT A10d_GruppiAteco A Agrindustria B Pesca C Estrazione minerali DA Industria alimentare DB Industria tessile DC Industria conciaria DD Industria legno DE Industria carta DF Industria petrolio DG Industria chimica DH Industria gomma DI Industria non metalliferi DJ Industria metalli DK Industria meccanica DL Industria elettrica DM Industria mezzi trasporto DN Altre industrie E Elettricità gas acqua F Costruzioni G50 Commercio riparazione auto G51 Commercio ingrosso G52 Commercio dettaglio H Alberghi e ristoranti I Trasporti J Intermediazione finanziaria K Attività immobiliari L Pubblica amministrazione M Istruzione N Sanità O Servizi pubblici P Servizi domestici X Non Determinato PAT TOTALI

7 Escludendo, per entrambi gli anni, dal dato complessivo le tipologie di PAT che non interessa considerare, prima solo le PAT fuori territorio regione (2 colonna) e poi sia queste che le PAT con Accentramenti contributivi (3 colonna), emerge che la differenza tra i dati non è elevata e non cambia di molto il peso dei diversi gruppi ATECO. Cambia moltissimo, invece, il numero di addetti. Infatti nelle PAT fuori regione, che comprendono anche la maggior parte delle aziende con accentramento contributivo, spesso sono indicati gli addetti totali dell'azienda e non solo quelli specifici della PAT. Per fare un esempio: un'azienda di elevate dimensioni con sedi in più regioni è presente nei dati del nostro territorio con 5 PAT fuori territorio regione, che rappresentano però quasi addetti evidentemente non tutti operanti nel Tigullio (es. Poste Italiane). Vediamo ora graficamente la suddivisione delle PAT per quantità di addetti secondo la definizione della UE (integrata da noi con la definizione di grandi e grandissime imprese). Micro Impr Piccola Impr Media Impr Grande Impr Grandissima Impr < 10 addetti Da 10 a < 50 add. Da 50 a < 250 add. Da 250 a < 1000 add. >= 1000 addetti Dimensione PAT Addetti per dimensione PAT escluso PAT fuori territorio regione e Accentramenti Contributivi 96,33% 60,3 60,32% 6,0 5,96% 0,01% 0,05% 0,28% 3,33% 18,7 18,67% 6,9 6,92% 8,1 8,13% Le due torte esprimono graficamente quanto detto. Il grafico sul lato sinistro rappresenta la suddivisione delle PAT per dimensione aziendale con le esclusioni di cui sopra; il grafico sul lato destro, invece, la distribuzione degli addetti. Si nota che mentre il 96,33% delle PAT con meno di 10 addetti (micro imprese) occupa il 60,32% degli addetti totali, le grandissime imprese (> addetti) che rappresentano solo lo 0,01% delle PAT del nostro territorio occupano comunque il 5,96% degli addetti totali. 7

8 Visto in tabella: Tutti i settori lavorativi Asl 4 chiavarese: ANNO 2009 dimensione PAT e n addetti (escluse le PAT fuori territorio regione e gli accentramenti contrib) tipo numero PAT % numero addetti % Senza addetti micro impresa < , ,32 piccola impresa Da 10 a < , ,67 media impresa Da 50 a < , ,13 grande impresa Da 250 a < , ,92 grandissima impresa >= , ,96 (*) totale (*) escluse le PAT senza addetti Rappresentando lo stesso dato in altro modo otteniamo: 8

9 3.2 - Suddivisione territoriale anno 2009 Vediamo l'ubicazione della maggior parte delle PAT e degli addetti nei territori dei comuni. Tot. PAT Tot. Addetti addetti/pat BORZONASCA ,60 1,63 CARASCO ,30 4,88 CASARZA LIGURE ,10 4,01 CASTIGLIONE CHIAVARESE ,30 2,34 CHIAVARI ,50 3,46 CICAGNA ,10 2,62 COGORNO ,60 2,90 COREGLIA LIGURE ,80 4,51 FAVALE DI MALVARO 29 66,20 2,28 LAVAGNA ,10 2,40 LEIVI ,00 2,70 LORSICA 23 39,60 1,72 MEZZANEGO ,70 2,22 MOCONESI ,00 2,01 MONEGLIA ,40 1,60 NE ,80 2,78 NEIRONE 42 93,80 2,23 ORERO ,10 2,72 PORTOFINO ,20 4,17 RAPALLO ,40 2,32 REZZOAGLIO ,50 1,93 SAN COLOMBANO CERTENOLI ,60 2,81 SANTA MARGHERITA LIGURE ,40 2,57 SANTO STEFANO D'AVETO ,80 1,74 SESTRI LEVANTE ,40 3,40 TRIBOGNA ,80 2,84 ZOAGLI ,10 2,21 Totali CARRO (vedi ASL5 SP) ,92 MAISSANA (vedi ASL5 SP) ,76 VARESE LIGURE (vedi ASL5 SP) ,61 Totali TOTALE DEI 30 COMUNI NDR: In questa fase di elaborazione dei dati da parte della gestione del sistema centrale, i tre comuni della provincia di La Spezia rientranti nel territorio della ASL4 sono stati invece accorpati alla ASL5. Dove è stato possibile sono stati comunque considerati, ma possono esservi alcuni dati totali che non li comprendono; come si vede non sono grandi cifre tali da alterare in modo significativo i risultati del campione. Nella pagina successiva possiamo vedere la rappresentazione cartografica di questa tabella nella cartina dell ASL4. 9

10 Distribuzione delle PAT nei comuni della ASL4 Vediamo la stessa distribuzione di PAT e Addetti rappresentandola con altro tipo di grafico. 10

11 Esaminando la distribuzione delle PAT e dei relativi addetti nei comuni dell ASL 4, indicati come sede della stessa PAT, si nota che all'aumentare del numero di PAT aumenta il numero di addetti, salvo alcune eccezioni. Il comune di Chiavari risente dell'accentramento degli addetti dell ASL, essendo la sede principale dell'azienda sanitaria. 11

12 3.3 - Gruppi ATECO più significativi - anno 2009 Distribuendo le PAT (3 colonna della tabella a pagina 6) nei vari gruppi ATECO in modo decrescente per rappresentatività si possono vedere le attività produttive maggiormente presenti sul territorio. Sono state suddivise per provincia di appartenenza del comune sede della PAT. 27COMUNI DELLA PROV. DI GE 3 COMUNI DELLA PROV. DI SP Escluse PAT fuori e accentram Escluse PAT fuori e accentram A10d_GruppiAteco 2009 A10d_GruppiAteco 2009 F Costruzioni 3133 F Costruzioni 66 G52 Commercio dettaglio 1853 G52 Commercio dettaglio 32 K Attività immobiliari 1264 H Alberghi e ristoranti 27 H Alberghi e ristoranti 1177 O Servizi pubblici 10 O Servizi pubblici 847 DJ Industria metalli 9 I Trasporti 473 K Attività immobiliari 8 G51 Commercio ingrosso 441 DA Industria alimentare 7 G50 Commercio riparazione auto 405 G50 Commercio riparazione auto 6 DA Industria alimentare 312 I Trasporti 5 N Sanità 275 N Sanità 5 DJ Industria metalli 237 A Agrindustria 4 DM Industria mezzi trasporto 233 DD Industria legno 4 DN Altre industrie 147 E Elettricità gas acqua 3 DL Industria elettrica 138 G51 Commercio ingrosso 3 X Non Determinato 133 M Istruzione 3 DD Industria legno 120 DN Altre industrie 2 DK Industria meccanica 114 DB Industria tessile 1 DB Industria tessile 109 DK Industria meccanica 1 A Agrindustria 105 DL Industria elettrica 1 J Intermediazione finanziaria 101 X Non Determinato 1 M Istruzione 94 B Pesca 0 DI Industria non metalliferi 82 C Estrazione minerali 0 DE Industria carta 59 DC Industria conciaria 0 L Pubblica amministrazione 50 DE Industria carta 0 DH Industria gomma 47 DG Industria chimica 0 B Pesca 46 DH Industria gomma 0 C Estrazione minerali 43 DI Industria non metalliferi 0 E Elettricità gas acqua 23 DM Industria mezzi trasporto 0 DG Industria chimica 18 J Intermediazione finanziaria 0 DC Industria conciaria 9 L Pubblica amministrazione 0 P Servizi domestici 0 P Servizi domestici 0 TOTAL TOTAL

13 Di seguito un dettaglio per i quattro settori più rappresentati: Gruppo ATECO F Costruzioni Asl 4 chiavarese - anno 2009 dimensione PAT e n addetti (escluse le PAT fuori territorio regione e gli accentramenti contrib) Tipo numero PAT numero addetti Senza addetti micro impresa < piccola impresa Da 10 a < media impresa Da 50 a < grande impresa Da 250 a < grandissima impresa >= (*) totale (*) escluse le PAT senza addetti Micro Impr Gruppo ATECO F Costruzioni Piccola Impr Media Impr Grande Impr Grandissima Impr Num. PAT addetti per dimens PAT 13

14 Gruppo ATECO G52 Commercio al dettaglio Asl 4 chiavarese - anno 2009 dimensione PAT e n addetti (escluse le PAT fuori territorio regione e gli accentramenti contrib) Tipo numero PAT numero addetti Senza addetti micro impresa < piccola impresa Da 10 a < media impresa Da 50 a < grande impresa Da 250 a < grandissima impresa >= (*) totale (*) escluse le PAT senza addetti Micro Impr Gruppo ATECO G52 Commercio al dettaglio Piccola Impr Media Impr Grande Impr Grandissima Impr Num. PAT addetti per dimens PAT Questo stesso andamento lo troviamo nei restanti due settori principali, come vediamo nella pagina seguente. 14

15 Gruppo ATECO H Alberghi e ristoranti Asl 4 chiavarese - anno dimensione PAT e n addetti (escluse le PAT fuori territorio regione e gli accentramenti contrib) Tipo numero PAT numero addetti Senza addetti micro impresa < piccola impresa Da 10 a < media impresa Da 50 a < grande impresa Da 250 a < grandissima impresa >= (*) totale (*) escluse le PAT senza addetti Micro Impr Gruppo ATECO H Alberghi e ristoranti Piccola Impr Num. PA T Media Impr addetti per dimens PAT Grande Impr Grandissima Impr Gruppo ATECO K Attività immobiliari Asl 4 chiavarese - anno dimensione PAT e n addetti (escluse le PAT fuori territorio regione e gli accentramenti contrib) Tipo numero PAT numero addetti Senza addetti micro impresa < piccola impresa Da 10 a < media impresa Da 50 a < grande impresa Da 250 a < grandissima impresa >= (*) totale (*) escluse le PAT senza addetti Micro Impr Gruppo ATECO K Attività immobiliari Piccola Impr Num. PA T Media Impr addetti per dimens PAT 0 0 Grande Impr Grandissima Impr 15

16 Di questi 4 settori più rappresentati analizziamo la distribuzione percentuale delle PAT per comune di sede della PAT stessa. Si nota che in tre comuni (Borzonasca, Castiglione Chiavarese e Mezzanego) le PAT di ditte edili rappresentano da sole più del 50% del totale di PAT di quel comune (di qualunque altra attività), mentre se consideriamo tutti i 30 comuni della ASL4 le PAT edili sono il 26% delle PAT totali. Prima con una tabella: numero PAT : VISTE IN PERCENTUALE : F Costruzioni G52 Commercio dettaglio H Alberghi e ristoranti K Attività immobiliari A10d_GruppiAteco BORZONASCA ,1 6,8 9,1 3,0 25,0 CARASCO ,0 8,6 4,6 5,0 51,8 CARRO ,0 8,0 8,0 0,0 40,0 CASARZA LIGURE ,9 9,8 4,2 8,6 41,5 CASTIGL. CHIAVARESE ,6 5,1 7,7 2,6 32,1 CHIAVARI ,8 19,3 8,1 16,1 36,8 CICAGNA ,5 10,7 5,0 6,0 56,8 COGORNO ,2 10,9 4,9 5,8 39,2 COREGLIA LIGURE ,6 0,0 0,0 3,7 66,7 FAVALE DI MALVARO ,4 3,4 13,8 0,0 41,4 LAVAGNA ,3 16,1 13,3 9,2 40,0 LEIVI ,0 4,9 4,1 2,5 47,5 LORSICA ,8 0,0 4,3 4,3 43,5 MAISSANA ,0 3,4 31,0 0,0 34,5 MEZZANEGO ,4 6,8 4,9 0,0 35,0 MOCONESI ,4 14,2 4,4 7,4 41,6 MONEGLIA ,8 13,9 19,7 7,5 30,2 NE ,2 4,9 6,5 2,7 45,7 NEIRONE ,3 14,3 9,5 2,4 40,5 ORERO ,7 3,6 1,8 5,4 78,6 PORTOFINO ,2 35,3 24,1 14,7 20,7 RAPALLO ,5 14,7 8,7 11,7 36,5 REZZOAGLIO ,3 14,3 10,4 2,6 45,5 S. COLOMBANO CERTEN ,4 7,1 3,8 7,7 41,0 S. MARGHERITA LIGURE ,9 19,4 14,9 10,6 38,2 S. STEFANO D'AVETO ,6 16,7 14,9 7,0 29,8 SESTRI LEVANTE ,9 18,4 13,6 10,5 36,6 TRIBOGNA ,6 9,4 1,6 9,4 39,1 VARESE LIGURE ,9 20,1 11,1 0,0 36,8 ZOAGLI ,7 10,3 11,0 11,0 28,1 TOTALE PAT x ATECO ,0 15,3 9,8 10,3 38,5 Altri 27 cod. ATECO TOTALE PAT x COMUNE F Costruzioni G52 Commercio dettaglio H Alberghi e ristoranti K Attività immobiliari Altri 27 cod. ATECO Poi in grafico: 16

17 17

18 3.4 - Andamento negli anni degli addetti e delle PAT Il grafico successivo riporta i dati relativi agli addetti e alle PAT presenti sul territorio dell ASL 4 Chiavarese nel periodo Come si vede l'andamento del numero di addetti e del numero di PAT negli anni considerati è pressoché costante con una leggera tendenza all'aumento, pertanto i dati infortunistici relativi allo stesso periodo sono confrontabili anche per quanto riguarda i valori assoluti. 18

19 Gli infortuni in itinere e in occasione di lavoro Gli infortuni in itinere Il fenomeno ha riguardato circa il 12% del totale degli infortuni denunciati accaduti negli anni dal 2005 al 2009 (grafico 1); tale percentuale risulta essere stabilizzata proprio a partire dal 2005, dopo un periodo di crescita dal 2000, anno di pubblicazione del D.lgs 38 in cui veniva normato per legge il riconoscimento degli infortuni in itinere da parte dell INAIL. Nel 2009 la percentuale cresce al 14% (grafico 2). territorio asl4 chiavarese infortuni denunciati infortuni in itinere 12,4% sul lavoro in itinere 87,6% Grafico 1

20 territorio asl4 chiavarese infortuni denunciati andamento eventi "sul lavoro" e "in itinere" sul lavoro in itinere Grafico 2 Quella che segue è la tabella riassuntiva di tutti i casi d infortunio sul lavoro avvenuti sul territorio e denunciati all INAIL con l ulteriore distinzione in infortuni riconosciuti (definiti positivamente) e infortuni indennizzati. La differenza fra i denunciati e i riconosciuti costituisce gli infortuni non riconosciuti (definiti negativamente) mentre la differenza fra i riconosciuti e gli indennizzati rappresenta gli infortuni riconosciuti ma non indennizzati. infortuni denunciati, riconosciuti e indennizzati anni anno evento denunciati riconosciuti indennizzati Tabella 1 Da notare come si sia ridotta negli ultimi anni la differenza fra denunciati e riconosciuti, indice di una probabile maggior attenzione da parte di tutti i soggetti coinvolti (lavoratori infortunati, datori di lavoro e INAIL) nel favorire il corretto e tempestivo iter medico-legale e amministrativo alle singole pratiche d infortunio, chi fornendo tutta la documentazione utile alla istruttoria dei casi, chi affidandosi sempre più frequentemente alle cure dei medici INAIL della Sede e chi lavorando nel miglior modo possibile e in tempi possibilmente rapidi alla definizione delle pratiche. Si noti anche la diminuzione dei numeri di tutte le categorie nell anno 2009 dopo un periodo di nove anni di relativa stabilità.

21 territorio asl4 infortuni (compresi itinere) denunciati riconosciuti indennizzati Grafico 3 L incidenza percentuale delle tre categorie nel decennio è quella evidenziata nel grafico 4.

22 territorio asl4 infortuni denunciati (compresi itinere) 26% riconosciuti e indennizzati riconosciuti e non indennizzati non riconosciuti 8% 66% Grafico 4 Per i soli infortuni in itinere, il confronto fra gli andamenti di infortuni denunciati e riconosciuti (indennizzati e non) evidenzia un gap in aumento a partire dal 2007.

23 asl4: infortuni in itinere andamento denunciati e riconosciuti denunciati riconosciuti Grafico 5 Scremando ora dal dato complessivo gli infortuni non riconosciuti e distinguendo i rimanenti infortuni definiti positivamente in ambiente di lavoro, stradali e in itinere, è interessante notare come fatto 100 il numero degli eventi al 2005 non vi sia una diminuzione generalizzata ma questa riguardi i soli infortuni in ambiente di lavoro e gli itinere. Gli infortuni in ambito stradale sono aumentati (grafico 5). Il medesimo andamento non risulta essersi verificato nell intera regione Liguria (grafico 6).

24 asl4: infortuni riconosciuti andamento per tipologia evento (dato anno 2005 = 100) ambiente di lavoro stradali in itinere Grafico 5 Liguria: infortuni riconosciuti andamento per tipologia evento (dato anno 2005 =100) ambiente di lavoro stradali in itinere Grafico gli infortuni in occasione di lavoro: indicatori e gravità Primo passo, propedeutico a qualsiasi politica di prevenzione degli infortuni tesa a ridurne il numero, è senza dubbio quello di analizzare dal punto di vista statistico le circostanze, le

25 cause, le sedi anatomiche colpite, il tipo di lesioni e la loro gravità, alla ricerca di possibili correlazioni tra queste e i generi di lavorazioni svolte all interno delle singole aziende e dei relativi settori produttivi nel loro complesso. Partiamo dai dati dell intero territorio. Il dato complessivo degli infortuni indennizzati dal 2000 al 2009, esclusi gli infortuni in itinere e quelli a lavoratori agricoli e a dipendenti dello Stato, parla di eventi che, suddivisi per anno di accadimento e analizzati tenendo conto dell andamento occupazionale (assicurati INAIL con esclusione degli addetti in agricoltura, di quelli dei servizi domestici e dei dipendenti statali) segnano un andamento tendenzialmente decrescente (il dato 2009 non è ancora stabilizzato ed è suscettibile di un sia pur lieve aumento), passando da un rapporto (indice d incidenza infortunistica) di 43,1 infortuni riconosciuti ogni addetti nel 2000 a 31 ogni addetti nel territorio asl4 chiavarese - anni dal 2000 al 2009 addetti/infortuni riconosciuti (esclusi "in itinere") addetti infortuni Grafico 1 0 Tralasciando l industria petrolifera e nucleare, che nei relativi indici risente in negativo dell esiguità del numero di addetti presenti sul territorio con effetti distorcenti, spiccano per gli alti tassi i settori DM Industria dei mezzi di trasporto (soprattutto cantieri navali), DJ Industria dei metalli, A Agrindustria, I Trasporti, DD Industria del legno, C Estrazione dei minerali non energetici (soprattutto ardesia) e il settore F Costruzioni, tutti di gran lunga sopra l indice medio del territorio pari a 39,34. Per il dettaglio anno per anno di tutti i settori ateco, ordinati in maniera decrescente in base all indice d incidenza grezzo complessivo

26 decennale, si veda la tabella 1 sottostante. asl4 chiavarese - anni dal 2000 al 2009: indice d'incidenza infortunistica (esclusi infortuni "in itinere" per settori ateco (esclusi lavoratori agricoli, dipendenti dello Stato, studenti, sportivi professionisti, lavoratori domestici) GruppiAteco tot DF Industria petrolio 0,00 333,33 333,33 0,00 #DIV/0! #DIV/0! #DIV/0! #DIV/0! #DIV/0! #DIV/0! 329,67 DM Industria mezzi trasporto 136,22 121,89 125,88 107,32 110,78 87,20 56,05 66,95 73,72 63,95 91,47 DJ Industria metalli 89,96 84,59 119,84 98,72 81,43 98,41 75,73 61,74 80,01 66,12 85,88 A Agrindustria 55,94 104,49 78,20 94,74 68,83 128,84 121,21 59,12 25,68 41,46 76,33 I Trasporti 82,65 72,04 77,02 87,00 68,66 59,80 64,37 54,46 51,74 57,72 67,07 DD Industria legno 56,36 52,24 73,78 40,50 57,98 85,07 65,46 49,19 41,78 29,57 55,33 C Estrazione minerali 59,60 48,59 60,56 67,68 62,33 28,47 62,50 45,47 44,23 33,57 51,79 F Costruzioni 68,66 55,86 52,42 52,74 61,07 59,91 45,02 48,10 42,59 37,56 51,63 DH Industria gomma 40,22 45,34 73,15 60,94 52,85 36,73 45,66 43,20 21,58 28,57 45,66 E Elettricità gas acqua 62,26 66,27 40,38 23,26 48,89 58,48 54,05 39,82 29,17 29,54 43,96 N Sanità 31,74 25,13 28,42 39,77 46,09 48,69 40,39 35,98 47,89 40,24 38,91 DI Industria non metalliferi 44,61 27,54 47,43 62,50 38,65 41,15 22,35 25,40 31,34 37,86 38,66 DK Industria meccanica 29,94 31,70 40,93 24,66 37,34 51,41 39,13 43,88 35,39 33,61 36,98 DG Industria chimica 28,45 49,88 27,65 47,48 33,48 64,34 38,11 28,57 42,65 9,66 36,90 L Pubblica amministrazione 35,45 35,07 34,21 38,26 26,46 46,37 31,42 28,12 23,02 31,72 32,90 H Alberghi e ristoranti 28,63 27,48 33,28 33,50 32,49 31,68 34,53 27,12 28,19 19,50 29,52 DL Industria elettrica 40,29 30,13 25,97 18,09 31,56 25,90 31,68 30,05 23,22 16,14 26,77 DE Industria carta 15,40 54,43 20,17 42,26 26,83 23,11 23,02 14,08 17,51 11,80 25,70 M Istruzione 33,76 12,46 30,11 32,13 14,06 32,70 26,23 27,82 22,33 20,88 25,10 G 52 Commercio dettaglio 20,39 23,60 18,96 29,96 26,36 29,45 27,12 24,27 27,84 21,04 24,83 DN Altre industrie 21,10 44,31 25,09 23,73 26,22 21,24 25,79 13,46 21,97 20,69 24,74 G 51 Commercio ingrosso 23,67 26,31 33,66 27,62 26,63 21,98 24,19 25,25 19,51 16,86 24,19 K Attività immobiliari 36,72 21,26 28,35 27,12 23,56 21,16 17,51 22,79 23,72 19,42 23,52 G 50 Commercio riparazione auto 23,56 16,49 29,05 31,32 26,59 18,59 22,82 20,72 20,66 14,15 22,40 O Servizi pubblici 21,72 21,76 27,67 19,25 23,02 20,05 27,64 19,44 24,65 16,92 22,17 DA Industria alimentare 21,25 20,29 15,39 24,54 15,24 21,57 21,70 17,96 7,80 14,25 17,78 DC Industria conciaria 0,00 0,00 0,00 62,50 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 60,98 14,04 DB Industria tessile 10,14 0,00 17,86 31,44 14,51 0,00 14,76 17,67 13,54 17,83 13,67 J Intermediazione finanziaria 2,15 5,70 86,61 17,44 11,17 21,61 16,30 42,31 15,37 14,90 12,17 B Pesca 500,00 500,00 0,00 9,68 9,72 0,00 0,00 0,00 20,00 9,97 9,93 Totali 43,10 40,02 43,89 43,94 42,64 43,28 36,84 35,01 35,64 30,99 39,34 Tabella 1 L analisi dell andamento dell indice d incidenza complessivo nei principali settori produttivi presenti sul territorio per numero di addetti e d infortuni mette in luce una tendenziale diminuzione nel tempo nei settori che nel 2000 avevano gli indici più elevati (estrazione minerali non energetici, industria dei metalli, industria fabbricazione mezzi di trasporto, costruzioni, trasporti e magazzinaggio) e un contestuale peggioramento dell indice nel

27 settore che nell anno 2000 erano tra i più virtuosi: la sanità. Da notare come si sia ridotta notevolmente la forbice tra gli estremi fra i sette settori esaminati nel corso del decennio considerato: si passa da una differenza pari a 107,6 del 2000 a quella del 2009 che è pari a 46,6. asl4 chiavarese - anni dal 2000 al 2009 infortuni riconosciuti (esclusi "in itinere") principali settori ATECO andamento indice d'incidenza 140 DM Industria mezzi trasporto DJ Industria metalli I Trasporti C Estrazione minerali F Costruzioni H Alberghi e ristoranti N Sanita tutti i settori Grafico 2 La traduzione cartografica territoriale dell indice di incidenza infortunistica, dettagliato per comune dove si è verificato l evento e relativa agli anni dal 2000 al 2009, mostra un dato interessante: non sono necessariamente i comuni dove avvengono il maggior numero d infortuni (mappa 1) né quelli dove lavorano numeri maggiori di addetti quelli a maggior incidenza infortunistica (mappa 2). Entrano infatti in gioco altre variabili la più importante delle quali sembra essere quella del settore produttivo prevalente sul territorio che, come abbiamo visto, registrano indici più o meno gravi. Altra variabile che influenza il dato in esame è quella della mobilità dei lavoratori sul territorio, specialmente nei settori delle costruzioni, dei trasporti e nella sanità. Per quanto riguarda quest ultimo settore è necessaria una precisazione: gli addetti dipendenti della ASL4 Chiavarese, circa la somma stimata nel quadriennio in questione, sono erroneamente considerati - nella banca dati su cui ci si basa - tutti operanti nel territorio comunale di Chiavari, dove ha sede legale l azienda. Nella realtà

28 essi sono distribuiti in vario modo, nella loro quasi totalità, nei comuni di Santa Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante, dove hanno sede gli ospedali pubblici, i principali ambulatori e i vari uffici amministrativi. Per questo motivo si è ritenuto di dover operare arbitrariamente una correzione sul numero degli addetti, spalmandoli equamente nei cinque comuni citati in mancanza del dato sulla loro dislocazione reale. Gli otto comuni rivieraschi Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Zoagli, Chiavari, Lavagna, Sestri Levante e Moneglia raccolgono circa il 77% degli infortuni totali e circa il 73% degli addetti, percentuale che varia anche notevolmente a seconda del settore produttivo considerato. Mappa 1 In termini assoluti tre sono i comuni che superano quota quattromila addetti medi all anno nell arco del decennio e sono Rapallo, Chiavari e Sestri Levante, mentre dal punto di vista infortunistico il comune di Sestri Levante è l unico a superare quota nel medesimo decennio, distanziando notevolmente gli altri comuni importanti del territorio (mappa 1). In termini relativi, misurando cioè gli infortuni i rapporto agli addetti (mappa 2), tre territori

29 superano quota 60 per mille e sono Sestri Levante, Zoagli e Lorsica. Alta incidenza anche per i comuni di Lavagna, Carro e Castiglione Chiavarese che vedono il loro indice infortunistico attestarsi tra il 50 e il 60 per mille. I settori produttivi che causano gli alti indici nei comuni citati sono quelli dell industria chimica, della gomma, dei metalli e dei mezzi di trasporto ma anche il settore dei trasporti e della pubblica amministrazione a Sestri Levante; a Lavagna la Sanità; a Zoagli l agrindustria, le costruzioni, l istruzione e la sanità; a Lorsica l estrazione dei minerali e l industria del legno; a Castiglione Chiavarese l estrazione dei minerali, il commercio al dettaglio e i trasporti; a Carro l industria alimentare, la riparazione delle auto e i trasporti. Mappa 2 Utile e interessante è anche la costruzione di una tabella (quella che segue, limitata al periodo ) che prenda in considerazione i soli infortuni gravi, quegli infortuni

30 cioè che si concludono con una prognosi di almeno 40 giorni o con una percentuale di menomazione dell integrità psico-fisica di almeno l uno per cento.

31 ASL4 Chiavarese - anni indice d'incidenza infortuni gravi (prognosi > 39 giorni o postumi permanenti) indennizzati (esclusi infortuni agricoli, in itinere, ad apprendisti, lav.interinali, lavoratori iscritti a polizze speciali, sportivi professionisti) per settori ATECO settore ATECO A Agricoltura,Caccia,Silvicoltura 0,0 50,2 47,5 30,3 37,8 19,1 53,7 B Pesca,Piscicoltura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 C Estrazione Minerali 31,4 22,9 28,5 23,9 8,9 12,2 30,2 DA Ind. alimentari.bevande.tabacco 6,6 5,2 3,8 4,7 1,9 10,6 5,4 DB Ind. tessili.abbigliamento 6,7 0,0 0,0 7,0 0,0 0,0 3,7 DC Ind. conciarie 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 DD Ind. del legno 19,4 20,7 28,8 8,6 30,1 45,5 13,9 DE fabbr. carta,cartoni,editoria 0,0 22,9 11,5 3,0 3,8 3,9 11,6 DF Fabbr. coke,petrolio.nucleare 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 DG Fabbr.prod.chimici.Fibre sintetiche 7,1 7,5 5,0 10,0 7,2 14,8 4,7 DH Fabbr.art.in gomma/mat. plastiche 2,4 4,3 15,1 10,9 12,7 7,3 11,4 DI Ind. della trasformazione 6,8 15,2 26,1 17,9 17,6 22,4 7,6 DJ Metallurgia 7,4 12,7 21,9 16,0 12,7 21,0 15,2 DK Industria meccanica 8,5 2,1 16,4 8,2 9,8 20,9 7,4 DL Elettromeccanica.Ottica 7,6 4,6 2,9 0,0 1,4 6,5 8,3 DM Fabbr. mezzi di trasporto 17,3 18,6 20,1 15,4 16,0 19,6 12,5 DN Altre industrie manifatturiere 4,0 10,7 6,6 6,6 5,5 6,1 6,4 E Energia elettrica,gas,acque 14,5 22,9 0,0 0,0 5,2 0,0 12,9 F Costruzioni 18,4 14,9 14,6 14,5 19,2 19,0 15,4 G Commercio.Riparazioni. 5,6 7,9 4,7 5,4 5,2 5,4 5,2 H Alberghi e ristoranti 5,2 6,6 6,6 4,6 4,7 4,7 5,7 I Trasposrti,magazzinaggio 16,2 19,5 15,0 16,4 9,5 8,9 10,9 J Intermediazione finanziaria 0,0 0,7 5,7 0,0 5,6 0,0 0,0 K Immobili.Informatica.Ricerca 10,5 4,1 8,5 3,2 4,8 3,7 3,2 L Pubblica amministrazione 8,1 7,0 4,3 8,5 6,8 16,9 6,3 M Istruzione 8,3 0,0 11,1 6,7 3,1 6,8 4,6 N Sanità 6,0 3,8 6,5 7,6 7,1 10,6 8,1 O Altri servizi pubblici 6,8 6,0 6,2 3,2 4,8 7,2 2,9 P Serv. a famiglie 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Totale 9,0 9,2 9,8 8,4 8,8 10,8 8,4 Tabella 2 Osservando il grafico relativo ai soli infortuni gravi (grafico 3, periodo ) si può notare come le curve abbiano grossomodo la stessa forma di quelle del grafico 2; quello

32 che cambia in alcuni casi è la disposizione della curva rispetto alle altre: si spostano verso la parte alta (maggior incidenza relativa) quella del settore dell estrazione dei minerali non energetici e quella delle costruzioni, rimangono nella loro posizione rispetto alla media i settori dell industria dei metalli e degli alberghi e ristoranti mentre scendono, ovverosia diminuiscono la loro incidenza gli infortuni gravi, nei settori dell industria dei mezzi di trasporto, trasporto e magazzinaggio e sanità. ASL4 Chiavarese infortuni indennizzati principali settori ATECO andamento indice d'incidenza infortuni gravi tutti i settori CB estrazione minerali non energ. DJ industria dei metalli DM fabbricazione mezzi di trasporto F costruzioni I trasporti e magazzinaggio H alberghi e ristoranti N sanità Grafico 3 Analizziamo ora il fenomeno infortunistico da vari altri punti di vista, tenendo conto cioè del giorno della settimana di accadimento, dell ora solare, dell ora ordinale ma anche di variabili quali il tipo di lesione e la sua sede anatomica, la durata della prognosi e la eventuale permanenza di postumi invalidanti, nonché l attività lavorativa svolta al momento dell infortunio e la causa agente all origine dell accadimento. Il periodo analizzato è quello dal 2000 al Incrociando il numero complessivo degli infortuni indennizzati nei nove anni casi con i giorni della settimana in cui si sono verificati, essi si presentano distribuiti in maniera abbastanza uniforme nei cinque giorni feriali, ma con una sensibile prevalenza al lunedì (+ 11% rispetto alla media dei cinque giorni feriali), e una netta ma naturale diminuzione nel fine settimana (grafico 4).

33 territorio ASL4 - tutti i settori infortuni definiti positivamente giorno settimanale evento lun mar mer gio ven sab dom TOTAL Grafico 4 Se invece si tiene conto dell ora di accadimento dei medesimi infortuni (al netto di 250 casi carenti del dato) si nota che la parte della giornata a maggior frequenza è il mattino, con il picco alle ore 10, mentre il picco del pomeriggio si registra alle ore 16 (grafico 5).

34 ASL4 - tutti i settori infortuni definiti positivamente ora solare evento Grafico 5 Prendendo in considerazione l ora ordinale di accadimento (il dato è sconosciuto per casi su ) abbiamo un andamento che conferma il dato precedente, mostrando come siano le prime tre ore di lavoro quelle a maggior rischio d infortunio, con il picco costituito dalla seconda ora, per poi scendere decisamente nelle ore successive Grafico 6).

35 ASL4 - tutti i settori infortuni definiti positivamente ora ordinale evento Grafico 6 Passiamo ora ad analizzare il fenomeno dal punto di vista della natura della lesione subita dai lavoratori infortunati nei casi in esame. territorio ASL4 tutti i settori infortuni indennizzati natura della lesione 0,7% Contusione Corpi estranei Ferita Frattura 1% 1,3% 4% 20% 31% Lesioni da altri agenti Lesioni da infezioni parassiti Lesioni da sforzo Lussazione, distorsione 16% 24% 2% Perdita anatomica Grafico 7 Leggendo le percentuali contusioni, ferite, lussazioni-distorsioni e fratture sono, nell ordine, i tipi di lesione più frequenti, seguite a notevole distanza dalle altre cinque categorie.

36 La ferita alla mano e alle dita è il tipo di lesione più frequente in assoluto con il 15% dei casi, seguito a notevole distanza, circa il 7% dei casi, dalle lussazioni-distorsioni alla caviglia e piede. La contusione, natura della lesione più frequente, riguarda spesso la mano ma anche gli arti inferiori, la testa e il tronco. Passando alle lesioni più gravi, la frattura riguarda la mano e le dita in un caso su tre e la caviglia e il piede in un caso su quattro, mentre la perdita anatomica ha colpito 88 volte su 91 la mano e le dita. Da notare anche l alta percentuale, ben l 85%, di lesioni da corpi estranei che riguardano la testa (nello specifico gli occhi). È possibile e quanto mai opportuno analizzare il territorio anche per quanto riguarda la gravità degli infortuni sul lavoro che vi accadono, gravità che può essere misurata in diversi modi a seconda che si voglia tener conto della mera durata della prognosi di ogni singolo evento, che si considerino i casi che si concludono con postumi permanenti e la loro percentuale rispetto al totale dei casi oppure pesando il grado d inabilità valutato per ogni singolo evento o, infine, tenendo conto di prognosi e postumi traducendo questi ultimi in giorni di prognosi in base a un fattore moltiplicatore. In questa sede si è scelto di analizzare il fenomeno da due punti di vista: da quello della durata della prognosi e da quello della percentuale dei casi indennizzati che si concludono con dei postumi permanenti, a prescindere dalla loro entità. Dalla tabella e dal grafico che seguono si evince che il 72% degli eventi si concludono entro i 30 giorni di prognosi mentre il restante 28% va oltre tale soglia. Da un punto di vista tecnico-giuridico sono considerati gravi gli infortuni con prognosi maggiore a 40 giorni. Nel territorio della ASL4 Chiavarese, nel periodo considerato, tali eventi sono pari a circa il 20% circa dei casi definiti positivamente (grafico 8). territorio ASL4 - tutti i settori infortuni definiti positivamente durata prognosi in classi giorni 20% 17% da 1 a 7 8% da 8 a 30 da 31 a 40 55% Più di 40

37 Grafico 8 Analogo risultato si ottiene se si considerano, quale parametro di misurazione della gravità degli infortuni, i postumi permanenti residuati al termine della prognosi: gli eventi che si concludono senza postumi sono pari all 82% del totale. territorio ASL4 - tutti i settori infortuni definiti positivi classi di postumi permanenti 5,7% 0,8% 0,10% 0,01% Nessuno 11,3% da 1 a 5 da 6 a 15 da 16 a 32 82% da 33 a 66 da 67 a 100 Grafico 9 Tenendo conto della distribuzione sul territorio degli infortuni con postumi permanenti si può notare come questi non siano percentualmente più frequenti nei comuni dove esistono le maggiori realtà produttive. Sono invece i comuni dell alta Valfontanabuona e quelli più interni i meno virtuosi e ciò a causa della presenza in questi territori di numerose aziende del settore dell estrazione e lavorazione dell ardesia nel primo caso e di aziende agricole nel secondo, due comparti ad alto indice di gravità infortunistica (vedasi mappa 3).

38 Mappa 3 Analizzando infine gli infortuni dal punto di vista dell attività svolta dal lavoratore al momento del loro accadimento e dell agente legato alla medesima attività si ottiene una tabella estremamente ampia e complessa (360 righe relative alla variabile agente attività per 39 colonne relative a quella della attività lavorativa ) della quale, in questa sede, si possono riassumere soltanto alcuni dati principali. Su casi analizzati (periodo ) sono 397 (5,7%) quelli con dato mancante; a 206 (3% del totale) ammontano gli eventi lesivi avvenuti durante l uso di una macchina o macchinario; 969 (14,1%) sono gli infortuni avvenuti durante attività lavorativa con uso di utensili a mano manuali e 406 (5,9%) con utensili a mano motorizzati; 477 (6,9%) gli infortuni avvenuti durante la conduzione di un mezzo di trasporto o attrezzatura di movimentazione motorizzata e non; 764 (11,1%) gli eventi causati dalla manipolazione in

39 genere di oggetti e 1346 (19,5%) quelli dovuti al loro trasporto o movimentazione manuale in genere; (30,6%) infine, la categoria più cospicua, è quella che riguarda gli infortuni dovuti al movimento (camminare, correre, saltare, salire, scendere ecc.) compiuto dal lavoratore infortunato sul luogo di lavoro. Anche per la categoria agente attività si deve registrare purtroppo un certo numero di missing (928 su 6.896, pari al 13,4%) esclusi i quali si passa ai 688 (10%) pavimento che sommati ai 251 (3,6%) casi dovuti a scale a gradini e scalinate, ai 191 (2,8%) avvenuti su superfici e luoghi di transito e ai 109 (1,6%) della categoria superfici in generale indicano che il 18% circa degli infortuni avviene durante semplici spostamenti all interno del luogo di lavoro. Altre categorie maggiormente presenti tra le variabili agente attività sono le autovetture con 184 infortuni (2,7%), dato che fa il paio con motocicli con 269 casi (3,9%); coltelli, coltellacci e cutter con 205 casi (3%); martelli, mazze e mazzette sommano 122 infortuni (1,8%) mentre piccoli materiali da costruzione raggiunge quota 244 (3,5%) e scale portatili 140 (2%); degno di nota infine è il dato che riguarda le categorie esseri umani e organismi viventi e esseri umani che insieme assommano 128 infortuni (1,9%) e che riguardano principalmente i lavoratori di ambito sanitario Quanti infortuni in quante PAT N.B. Se non diversamente specificato, il criterio utilizzato per la ricerca dati è il seguente: tutte le gestioni INAIL, solo infortuni definiti positivamente, ma esclusi itinere, colf, studenti, sportivi professionisti, infortuni ad addetti PAT madre. Inoltre bisogna tenere conto del fatto che i dati degli infortuni relativi all'anno 2009 non sono ancora stabilizzati e quindi sono destinati ad aumentare, sebbene leggermente. Cerchiamo di renderci conto di quante sono le PAT nelle quali sono avvenuti infortuni rispetto al totale di PAT presenti ogni anno sul territorio della nostra ASL A infortuni definiti positiv PAT che hanno avuto B infortuni con quante PAT C raggiungo la metà degli infortuni riconosciuti % PAT che rappresentano D la metà degli infortuni 10,79 12,98 11,98 12,89 12,53 14,81 16,64 16,57 13,6 14 riconosciuti (C/B*100) PAT totali presenti E (comprese quelle che non hanno avuto infortuni) % PAT che hanno avuto F infortuni sul totale delle 6,7 6,88 6,35 6,2 6,33 6,56 6,05 5,66 5,58 4,86 PAT presenti (B/E*100) Dalla tabella vediamo che il numero di PAT nelle quali sono stati riconosciuti infortuni (riga B) rappresenta mediamente il 6 % (riga F) delle PAT totali del territorio (riga E).

40 In questa già piccola percentuale di PAT sono sufficienti mediamente il 13,7% di esse per rappresentare la metà degli infortuni riconosciuti nell'anno (riga D).

41 3.4 - Infortuni per genere e tipo di definizione Osserviamo l'andamento degli infortuni per genere... e per tipo di definizione INAIL con cui sono stati appunto definiti:

42

43 Esaminando anche il tipo di definizione degli infortuni per genere: MASCHI FEMMINE

44 Notiamo un andamento percentuale abbastanza costante negli anni per quanto riguarda le definizioni temporanee: tra l'87 e il 93 % nei maschi e tra il 71 e il 90 % nelle femmine (in questo caso l'intervallo è maggiore).

45 Se approntiamo grafici a torta sommando gli infortuni : notiamo che le definizioni permanenti nei maschi sono maggiori rispetto alle RS di circa 3 volte, nelle femmine è invece esattamente l'opposto, infatti le Regolari senza Indennizzo sono 3 volte più numerose delle definizioni permanenti. Questo sembra dovuto al fatto che nella categoria Regolari senza Indennizzo sono compresi gli infortuni con prognosi inferiore a 4 giorni del personale della Sanità e tutti gli infortuni occorsi a insegnanti o comunque personale della pubblica istruzione; in entrambi i casi le persone di sesso femminile rappresentano la maggioranza. Il personale della Pubblica istruzione viene indennizzato direttamente dallo Stato e per questo motivo i relativi infortuni sono classificati Regolari senza Indennizzo. Andando a dettagliare per esempio gli infortuni 2004 con prognosi inferiore a 4 giorni sopracitati, per i quali notiamo un notevole aumento del dato assoluto per la parte femminile, e associando le relative qualifiche professionali delle infortunate, otteniamo:

46 Approfondendo in ulteriore dettaglio tutti gli infortuni femminili del 2004, qualunque sia stata la prognosi, abbiamo la conferma che tutti gli infortuni classificati Regolari senza Indennizzo (74) hanno avuto durata inferiore a 4 giorni, coincidendo il numero totale della colonna RS in entrambe le tabelle. Facendo ANNO 2004 FEMMINE lo stesso tutte le durate di infortunio N46_TipoDefinizione per gli N33d_QualificaProf PE RS TE Totale infortun n. inf delle 36 Qualif con meno di 5 inf ognuna ati 139 ANNO Assistente 2004 sanitario MASCHI 5 5 maschi, 081 Moglie/figli colt. Dir. tutte le durate di infortunio N46_TipoDefinizione 6 6 prenden 602 N33d_QualificaProf Meccanico PE RS Totale 6 6 do in 182 n. Banconiere inf delle 26 Qualif con meno di 3 inf ognuna consider Barista Falegname azione Insegnante Carpentiere (e aiuto) solo le Commesso Propr/ass.ti di negozio colt. Dir definizi Cuoco Cuoco oni 706 permane 196 Pulitore Bidello nti e le 401 Cameriere Facchino/portabagagli ai piani/sala Bidello Regola 603 Medico radiologo Ausiliario sanitario/portantino ri senza 506 Infermiere Propr/ass.ti colt. Dir Indenniz 133 Autista 5 5 zo, 516 Imp.to lab/tec/post/tel Idraulico 5 5 abbiamo 652 Operatore Elettricista in 506 Infermiere Meccanico dettaglio Totale Risultato Muratore le qualifiche 652 Operatore professionali Totale Risultato dell'anno 2004 dove è presente un altro dato assoluto discretamente alto.

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