IL LAVORATORE E LE MISURE GENERALI DI TUTELA
|
|
- Giulio Palmieri
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1
2 IL LAVORATORE 2
3 I lavoratori sono coloro che svolgono la propria attività lavorativa alle dipendenze del datore di lavoro, con o senza stipendio, anche solo per apprendere un mestiere o una professione come i tirocinanti e gli stagisti. Nella scuola, sono considerati lavoratori: - gli insegnanti; - il personale non docente (ausiliario e amministrativo); - voi studenti solo quando: - svolgete esercitazioni in laboratori e nelle officine nei quali si impiegano agenti chimici/biologici e macchine/attrezzature di lavoro; - utilizzate videoterminali come computer, tablet o lavagne interattive multimediali 3
4 In particolare inoltre, quando andrete nelle aziende, in alternanza scuolalavoro, sarete considerati lavoratori a tutti gli effetti e come tutti dovrete prendervi cura della vostra salute e sicurezza, anche delle altre persone che si troveranno lì con voi e sulle quali potrebbero ricadere le vostre azioni. Ovviamente questo corso e il vostro datore di lavoro vi aiuteranno a capire come comportarvi e a fornirvi delle protezioni da utilizzare se necessario. 4
5 Il percorso alternanza scuola lavoro presuppone che, pur mantenendo lo status di studente e pur non costituendo l inserimento in azienda un rapporto lavorativo, ai sensi del D.lgs n. 81/08 voi studenti inseriti in tale progetto sarete equiparati allo status di lavoratori e quindi soggetti agli obblighi previsti, nonostante la specifica finalità didattica e formativa e la limitata esposizione ai rischi. 5
6 GLI OBBLIGHI DEL LAVORATORE 6
7 Uno dei presupposti fondamentali del Testo Unico è il diritto dei lavoratori a svolgere la propria attività in un ambiente sano e sicuro, in modo da non contrarre malattie professionali o incorrere in infortuni. È vero che il datore di lavoro, il dirigente e il preposto hanno delle responsabilità, ma anche il lavoratore deve avere chiare le proprie responsabilità e i propri obblighi, anche nei confronti dei propri colleghi. Infatti alcune azioni o omissioni possono avere effetti anche pericolosi. Quindi non sottovalutate la sicurezza quando andrete a lavorare in azienda e neanche quando siete a scuola. 7
8 Se ci sono attrezzature bisogna saperle utilizzare correttamente, e nel caso ci sia un malfunzionamento bisogna farlo subito presente ad un superiore. Bisogna fare molta attenzione alle istruzioni che vengono date dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti in modo da non mettere in pericolo sé stessi o gli altri. Mai togliere o modificare i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo senza autorizzazione. 8
9 Ovviamente tutti i lavoratori hanno l'obbligo di sottoporsi ai controlli sanitari previsti e hanno l obbligo di partecipare ai programmi di formazione e addestramento. 9
10 Mettere i lavoratori, come voi, a conoscenza dei pericoli e dei rischi legati allo svolgimento della propria mansione, rappresenta la migliore garanzia di un ambiente di lavoro sano e sicuro. Infatti è un dovere di tutti contribuire alla sicurezza in azienda ed è molto importante che tutti capiscano, per partecipare attivamente e sentirsi responsabili. Se qualche lavoratore non ottempera i propri obblighi, anche a suo carico sono previste delle sanzioni. 10
11 LE MISURE GENERALI DI TUTELA 11
12 La prevenzione viene definita dal decreto n. 81 come il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, messe in atto per eliminare o ridurre i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell integrità dell ambiente esterno (art. 2 del Testo Unico). 12
13 13
14 Quindi è considerata come un processo dinamico in continua evoluzione ed ha come priorità quella di eliminare il rischio o di ridurlo a livelli accettabili. 14
15 L'idea di fondo della normativa, espressa all art. 15 del Testo Unico, è quella di organizzare un modello di gestione della sicurezza dove ogni approccio interagisce con l'altro, pianificando e programmando tutti gli interventi in modo che si completino a vicenda, così da non tralasciare nulla e permettere di mantenere i luoghi di lavoro costantemente sani e sicuri. 15
16 16
17 17
18 Le misure generali di tutela prevedono, prima di tutto: - che vengano identificati i pericoli e ne vengano valutati i relativi rischi ; 18
19 - che vengano definite delle misure di prevenzione e protezione, delle soluzioni e delle procedure volte ad eliminare il rischio laddove possibile o ridurlo a livelli accettabili e la loro attuazione avvenga attraverso una programmazione delle stesse in modo che nel tempo ci sia un continuo miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. 19
20 Queste misure generali di tutela costituiscono i fondamenti essenziali della prevenzione e forniscono indicazioni di buona gestione e organizzazione del lavoro. 20
21 Sono, per il Datore di Lavoro, la base imprescindibile da cui partire per scegliere gli interventi da attuare. 21
22 L art. 15 indica anche quale sia il percorso migliore per fronteggiare i rischi individuati. 22
23 Ma qual è il modo più efficace per eliminare o ridurre un rischio? 23
24 Bisogna capire qual è la fonte del pericolo che può causare l'evento dannoso e agire lì, attraverso interventi di carattere tecnico, organizzativo o procedurale. 24
25 Se si adottano delle misure di protezione, prima vengono intraprese azioni di protezione collettiva e, nel caso queste non siano sufficienti, si adottano soluzioni di protezione individuale dei lavoratori. 25
26 Come ormai avrete capito un ruolo fondamentale è anche quello dei processi di informazione, formazione e addestramento specifici che sono misure generali di tutela a tutti gli effetti. 26
27 Il quadro complessivo che emerge da queste indicazioni conferma pienamente l indirizzo del sistema verso una sicurezza orientata sempre verso un miglioramento. 27
28 INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO 28
29 29
30 30
31 31
32 32
33 33
34 L art. 36 del Testo Unico prescrive che il datore di lavoro provveda a fornire al lavoratore informazioni che spaziano dai rischi per la salute e la sicurezza connessi all attività dell impresa in generale, a quella specifica del singolo lavoratore, alle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio e l'evacuazione dei luoghi di lavoro. 34
35 35
36 Il lavoratore deve essere informato sui soggetti presenti in azienda incaricati di gestire la prevenzione degli incendi, sul responsabile di primo soccorso, sul responsabile e sugli addetti del servizio di prevenzione e protezione e sul medico competente. 36
37 Quindi chiedete queste informazioni quando arrivate in azienda. 37
38 Inoltre vi dovranno essere fornite le informazioni su eventuali pericoli connessi all'uso delle sostanze pericolose e sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. 38
39 Il contenuto dell informazione deve essere comprensibile per tutti i lavoratori pertanto, qualora l informazione riguardi lavoratori che parlano una lingua straniera, è necessario verificare la comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo. 39
40 Il datore di lavoro deve provvedere a fornire a ciascun lavoratore una formazione sufficiente e adeguata in materia di salute e sicurezza. 40
41 La formazione deve essere fatta appena si inizia a lavorare o nel caso si cambi mansione o luogo di lavoro oppure nel caso si debbano utilizzare nuove attrezzature, nuove tecnologie, nuove sostanze e miscele pericolose. 41
42 42
43 Il corso di formazione deve riguardare la salute e la sicurezza e deve fare particolare riferimento ai concetti di rischio, danno, prevenzione e protezione, oltre che ai diritti e ai doveri dei vari soggetti aziendali. 43
44 Con quali modalità deve aver luogo la formazione? 44
45 Il Datore di lavoro organizza e programma l'informazione e la formazione dei suoi lavoratori in base ai rischi che sono stati rilevati, conformemente alla legislazione vigente, considerando le mansioni che necessitano di formazione ed addestramento specifici. 45
46 I contenuti devono essere declinati tenendo conto di alcuni fattori quali: le differenze d'età, di provenienza, di tipologia contrattuale o di genere, poiché possono influenzare l esposizione al rischio. 46
47 La formazione deve essere fatta durante l orario di lavoro e non deve essere a pagamento per i lavoratori. Deve essere ripetuta periodicamente, in relazione all'evoluzione dei rischi. 47
48 48
49 49
50 50
51 51
52 In alcuni casi è previsto dalla legge che a completamento del lavoro di informazione e formazione venga effettuato l'addestramento. 52
53 Pensate ad esempio al caso in cui i lavoratori devono imparare l uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro. 53
54 Un piccolo addestramento potrebbe essere anche una prova di evacuazione. Avete mai provato? 54
55 LA SORVEGLIANZA SANITARIA 55
56 L'articolo 15 Misure Generali di Tutela del D.lgs n. 81/08 e s.m.i. prevede Il controllo sanitario dei lavoratori 56
57 Se, la valutazione dei rischi mette in evidenza che le mansioni affidate ai lavoratori possono comportare dei rischi per la salute, allora il datore di lavoro è tenuto a nominare il medico competente e ad attivare la sorveglianza sanitaria. 57
58 58
59 La sorveglianza sanitaria consiste nelle visite preventive per assicurarsi che il lavoratore sia idoneo alla mansione specifica e in visite periodiche per controllare il suo stato di salute e confermare che continui ad essere idoneo alla mansione. 59
60 60
61 Nei casi in cui è prevista, la sorveglianza sanitaria costituisce un obbligo sia per il datore di lavoro sia per il lavoratore, che deve sottoporsi agli accertamenti previsti dal medico competente. 61
62 62
63 Comunque, il lavoratore deve essere sempre informato dal medico competente degli esiti degli accertamenti e, se ne fa richiesta, ha diritto a ricevere copia della relativa documentazione. 63
64 64
65 65
66 66
67 LEZIONE TERMINATA 67
INTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE
INTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE Il Decreto Legislativo 81/2008 prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori
Datore di lavoro. Dirigente
Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
Il lavoratore ed il n uovo accordo
Il lavoratore ed il n uovo accordo Il Lavoratore Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico
Datore di lavoro. Dirigente RSPP RLS. Preposto DATORE DI LAVORO
Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DURATA: 08 10 1/09 Qualora il lavoratore risulti INIDONEO ad una mansione specifica il datore di lavoro adibisce il lavoraotre, ove possibile ad altra mansione
La Sicurezza del Lavoro Alternanza scuola/lavoro 18 Dicembre 2014
La Sicurezza del Lavoro Alternanza scuola/lavoro 18 Dicembre 2014 Scuola Studenti = Lavoratori Aziende ANALIZZIAMO LA SITUAZIONE Art. 2 D.L.vo 81/08 I soggetti beneficiari delle iniziative di tirocini
Dalla prevenzione oggettiva alla prevenzione soggettiva. La Comunicazione. e D.Lgs. 81/2008. La comunicazione nel Decreto Legislativo 81/2008
Comunicazione e D.Lgs. 81/2008 Durata: 05 23 La Comunicazione nella D. Lgs. 81/08 dott. Giulio Regosa professionista in comunicazione della salute e sicurezza sul lavoro Dalla prevenzione oggettiva alla
Danno. Più esattamente il rischio è dato dal prodotto della probabilità che un certo evento si verifichi per l entità del danno.
Pericolo Il pericolo è una proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. Fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Danno Un danno è la conseguenza
Istituto Professionale di Stato Giulio Verne. Progetto Alternanza Scuola Lavoro. Seminario Formativo Marzo 2016
Istituto Professionale di Stato Giulio Verne Progetto Alternanza Scuola Lavoro Seminario Formativo Marzo 2016 Sicurezza sui Luoghi di Lavoro Decreto Legislativo 81/08 e s.m.i. Antonio Stefanelli RSPP Sicurezza
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 13/10/2012 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione
Art. 36. Informazione ai lavoratori
Art. 36. Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a) sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2018/2019 19/09/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione degli infortuni)
PROGRAMMA DI FORMAZIONE dei Lavoratori della Scuola sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.lgs. 81/08
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE a.s. 2018-19 PROGRAMMA DI FORMAZIONE dei Lavoratori della Scuola sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.lgs. 81/08 ( D.Lgs 81/2008 Accordo Stato Regioni
INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI
INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura
I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale:
I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali Il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (SPP) è composto da: Datore di Lavoro (DL DL)
LA SICUREZZA I COSTI OCCULTI DELLA NON SICUREZZA
LA SICUREZZA inizia dalla Direzione progetto permanente basata sulla prevenzione e non sull azione riparatrice è misurabile è compito di tutti in tutte le fasi dei processi produttivi e del ciclo di vita
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione normativa sulla sicurezza; Soggetti coinvolti dal D.Lgs. 81/2008. 18/10/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione
FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE (//VSERVER01/SGS/DVR_AIES_rev_vigente/Procedure di sicurezza)
PAG.: 1 di 8 TITOLO PROCEDURA: FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE (//VSERVER01/SGS/DVR_AIES_rev_vigente/Procedure di sicurezza) STATO DI REVISIONE Revisione 00 01 02 03 04 Data 5/6/2017
RETE DI ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA PROVINCIA DI MILANO
RETE DI ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA PROVINCIA DI MILANO ALLEGATO AL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI( IN ATTESA DI REVISIONE ), ALLEGATO AI SINGOLI DOCUMENTI DEI PLESSI AGGREGATI DAL 1 SETTEMBRE
Relatore: Giuseppe Gallina
Relatore: Giuseppe Gallina D.Lgs 81/08 Fondamenti Generali Articolo 15 n)l informazione e formazione adeguate per i lavoratori; o) l informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti; p) l
Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro
Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ACCONCIATORI ESTETISTI TATUATORI BODY PIERCING LUOGO DI LAVORO dott. Roman Sisto Scarselletta geom. Guido Barba Tecnici della Prevenzione Bussana 30/11/2015
Titolo corso: SICUREZZA SUL LAVORO
Titolo corso: SICUREZZA SUL LAVORO Ferrara, 18/10/2016 25/10/2016 Docente: Avv. Giovanna Rosa Docente Avv. Giovanna Rosa MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE 2015 CAUSE INFORTUNI SUL LAVORO Le statistiche sugli infortuni
Istituto Superiore di Sanità
Istituto Superiore di Sanità Disposizione Operativa Generale N 3 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI RISCHI DA LAVORO VERSIONE DATA DI EMISSIONE PREPARATA DA APPROVATA DA 00 25
26_Allegato 1 - Modello A del CCNL
26_Allegato 1 - Modello A del CCNL ALLEGATO 1 Modello A Obblighi previsti dalla legge in materia di Igiene e Sicurezza sul Lavoro inerenti la somministrazione di lavoro Nota informativa
DESIGNAZIONE ADDETTI AI SERVIZI DI EMERGENZA
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Cataldo Agostinelli Comprensivo del LICEO CLASSICO/SCIENTIFICO -I.T.C. -I.P.S.I.A. -I.P.S.S.S.- I.P.S.S.A.R. Via Ovidio - 72013 CEGLIE MESSAPICA (BR) DESIGNAZIONE
FIGURE PREPOSTE ALLA SICUREZZA A SCUOLA
FIGURE PREPOSTE ALLA SICUREZZA A SCUOLA DATORE DI LAVORO linea collaborativa linea gerarchica R-ASPP Dirigente Medico Competente RLS Preposto Addetti emergenze (PS e Antincendio) Lavoratore LINEA COLLABORATIVA
Formazione di Base per i Lavoratori. Servizio di Prevenzione e Protezione
Formazione di Base per i Lavoratori Servizio di Prevenzione e Protezione Chi èil lavoratore? Il D.Lgs. 81/08 definisce lavoratore: Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un
Procedura standardizzate per la valutazione dei rischi
Procedura standardizzate per la valutazione dei rischi Scopo e campo di applicazione Scopo della procedura standardizzata è di fornire un modello di riferimento sulla base del quale effettuare la valutazione
REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI SALUTE SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI SALUTE SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Premessa Le disposizioni contenute nel presente Regolamento perseguono le finalità indicate nel Decreto Legislativo
carta intestata dell Istituto MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
carta intestata dell Istituto MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA 1 Premessa Il decreto D.Leg.vo 81/2008 rappresenta, oltre che una pietra miliare nel campo della normativa inerente la sicurezza,
NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE
NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 Il 30 aprile 2008 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo TESTO UNICO in materia
PREVENZIONE E PROTEZIONE
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.LGS N. 81/2008 I SOGGETTI DEL SISTEMA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Obblighi e responsabilità Centro Colle don Bosco Revisione 1, settembre 2008 M.G. ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE
DATORE DI LAVORO. Art. 2 comma 1 lett. b)
DATORE DI LAVORO Art. 2 comma 1 lett. b) Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l assetto dell organizzazione nel cui ambito il lavoratore
Titolo corso FORMAZIONE PREPOSTI
CORSO SICUREZZA SUL LAVORO Titolo corso FORMAZIONE PREPOSTI Ferrara, 07/03/2016 Docente: Avv. Giovanna Rosa MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE 2015 Contenuti Principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale:
ART.36 E ART.37 D.LGS 81/08 D.LGS 106/09 ACCORDO STATO REGIONI FORMAZIONE LAVORATORI 2012 INFORMAZIONE E FORMAZIONE IN EDILIZIA
ART.36 E ART.37 D.LGS 81/08 D.LGS 106/09 ACCORDO STATO REGIONI FORMAZIONE LAVORATORI 2012 INFORMAZIONE E FORMAZIONE IN EDILIZIA 1 OBBLIGO DI INFORMAZIONE. Ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 81/08 e ss.mm.
Sicurezza: gli obblighi del datore di lavoro
Sicurezza: gli obblighi del datore di lavoro Autore : Redazione Data: 07/07/2018 Valutazione dei rischi, corsi di formazione, nomina degli addetti alle emergenze, verifiche periodiche: tutti gli adempimenti
Capitolo 6 Programma degli interventi da attuare
Pag. 1/ 10 Capitolo 6 Programma degli interventi da attuare 6.1 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI... 1 6.2 INFORMAZIONE E FORMAZIONE... 7 REV DATA REDATO DA DESCRIZIONE FIRMA DIRIGENTE SCOLASTICO 0 15/05/2012
2.2 CORSO DI FORMAZIONE
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole I soggetti aziendali della prevenzione 2.2 CORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA EX D.Lgs. 81/2008 LINEA
Formazione generale degli studenti equiparati a lavoratori
Formazione generale degli studenti equiparati a lavoratori FORMAZIONE DEI LAVORATORI EX D.Lgs. 81/08 (art. 37) E ACCORDO STATO-REGIONI 21/12/2011 D.Lgs. 81/08 art. 37 comma 1 Articolo 37 comma 1 del D.
PREVENZIONE PREVENZIONE
Definizione tratta dall art. 2 del D.Lgs 81/08 prevenzione: «il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire
ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1 Nomina del Responsabile servizio prevenzione e protezione In tutte le imprese deve essere nominato il RSPP che può essere: Datore di lavoro
Al Dr. Nicola GIORGIONE Direttore S.C. Direzione Sanitaria Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale Città di Torino Costituita con D.P.G.R. 13/12/2016 n. 94 Cod. fiscale/p.i 11632570013 Sede legale: Via San Secondo, 29 10128 Torino
Ruolo dell'informazione e della formazione
Ruolo dell'informazione e della formazione Modulo C4 Programma Parte 1a Ruolo dell informazione e della formazione. Dalla valutazione dei rischi alla predisposizione dei piani di informazione e formazione
MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Liceo Classico Statale Marco Minghetti Via Nazario Sauro 18 40121 Bologna MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA Premessa Il decreto D.Leg.vo 81/2008 rappresenta, oltre che una pietra miliare nel
(S.O. n G.U. n. 101 del ) TITOLO I - Sezione IV Formazione, Informazione, Addestramento
Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 9.4.2008 (S.O. n. 108 - G.U. n. 101 del 30-4-2008) TITOLO
Lezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA
Alternanza scuola lavoro a.s. 2017/18 D. Lgs. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. 106/2009 Lezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA Il responsabile del progetto 1 Schema generale del corso 1. Salute e sicurezza
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N.
OBIETTIVO SICUREZZA DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123,in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Decreto
La formazione come strumento necessario al lavoratore. Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena
La formazione come strumento necessario al lavoratore Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena La INFORMAZIONE e la la FORMAZIONE nel D.Lgs. 81 // 2008 CERCA Informazione Formazione 151 volte 2
Decreto Legislativo 81/2008
Decreto Legislativo 81/2008 Introduzione Il DLvo 81, naturale evoluzione della precedente normativa di sicurezza (principalmente individuabile nel DPR 547/55 e nel DLvo 626/94), indica le misure finalizzate
CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA
CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA L art. 37 del D. Lgs. 81/08 prevede che il Datore di lavoro provveda alla formazione di tutti i lavoratori, secondo i contenuti e la durata previsti
Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009
D.Lgs.n 81 del 9 Aprile 2008 Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009 UNICO TESTO delle LEGGI SULLA SICUREZZA 1 PRIMA DEL D.LGS.81 DEL 2008? IL CODICE DI PROCEDURA CIVILE (1865 ) (Con la Legge 80/1898
Corso di formazione Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro
Corso di formazione Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro Valutazione dei Rischi Le imprese devono compiere un attenta valutazione dei rischi che possono causare danni alla salute o minacciare la sicurezza
Figure coinvolte nella gestione della sicurezza. Cominciamo dalle figure generiche, ovvero senza specifici compiti di gestione della sicurezza
Figure coinvolte nella gestione della sicurezza Già il D.Lgs. 626/94 prevedeva precise misure organizzative L impostazione è stata confermata dal D.Lgs. 81/08 Analisi delle particolarità dell applicazione
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 21 dicembre 2011
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 21 dicembre 2011 Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro
La formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro
La formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro Gli obblighi definiti dal d.lgs 81/08 e s.m.i. Ing. Davide Casaro Servizio Ambiente e Sicurezza Il d.lgs. 81/08 e s.m.i. all art. 15
Sicurezza sul lavoro: guida operativa e prassi aziendale
Sicurezza sul lavoro: guida operativa e prassi aziendale Sicurezza sul Lavoro le principali norme da osservare per una corretta gestione del rischio in azienda. Fonte: www.job.fanpage.it Il D. Lgs. n.
L Analisi dei Rischi
L Analisi dei Rischi La valutazione dei rischi e la predisposizione dei conseguenti documenti è uno degli elementi di grande rilevanza del D.Lgs. 81/2008. Essa rappresenta, infatti, l elemento fondamentale
Corso di formazione per RLS e RSPP
Corso di formazione per RLS e RSPP ORGANISMO PARITETICO PROVINCIALE UNINDUSTRIA COMO e ORGANIZZAZIONI SINDACALI Docenti: Luca Fonsdituri (CGIL) e Lorenza Auguadra (CISL DEI LAGHI) ORGANIZZAZIONE DELLA
Il datore di lavoro deve nominare il RSPP interno o esterno all azienda. In alternativa, può svolgere direttamente i compiti di RSPP in caso di
Il D.Lgs. 81/08 in quattro passaggi 1. Nomine/Designazioni RSPP Il datore di lavoro deve nominare il RSPP interno o esterno all azienda. In alternativa, può svolgere direttamente i compiti di RSPP in caso
ELENCO DELLE POSSIBILI VIOLAZIONI E RELATIVE SANZIONI
ELENCO DELLE POSSIBILI VIOLAZIONI E RELATIVE SANZIONI Illecito Non aver valutato i rischi e non aver elaborato il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) (in attività particolari e con rischi gravi è
E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI
Il D.Lgs. 81/2008 il D.Lgs. 106/2009, le Norme Europee E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Vincenzo Ventimigla IL D.LGS. 81/2008, il D.Lgs. 106/2009 e le attrezzature
Riferimenti normativi. Modulo III
Riferimenti normativi Modulo III d.lgs. 81/08 Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi Art 18 obblighi del Datore di lavoro
LA FORMAZIONE NEL NUOVO ACCORDO STATO REGIONI
LA FORMAZIONE NEL NUOVO ACCORDO STATO REGIONI L Accordo Stato Regioni del 21 Dicembre 2011 disciplina la durata, i contenuti minimi, le modalità della formazione ed aggiornamento dei lavoratori, dei dirigenti
Prevenzione e Protezione
Definizione di prevenzione e protezione Ti è mai capitato di? Ti è mai capitato di osservare e riflettere su situazioni in cui piccoli dettagli, spesso chiamati fortuna, fanno la differenza tra una tragedia
2 A parte. Gli Allegati All. VII. Dott. Ing. Valter Melotti ALLEGATO VII - INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO.
Corso di Aggiornamento in materia di Prevenzione Incendi Il D.M. 10/03/1998 2 A parte. Gli Allegati All. VII 1 ALLEGATO VII - INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO. 7.1 - GENERALITA' E' obbligo del datore
I L Q U A D R O N O R M A T I V O: I L T E S T O U N I C O. IL QUADRO NORMATIVO: IL TESTO UNICO
IL QUADRO NORMATIVO: IL TESTO UNICO UN TESTO UNICO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
CORSO di AGGIORNAMENTO per RAPPRESENTANTI dei LAVORATORI per la SICUREZZA. ex D.Lgs. 81/2008 art.37
CORSO di AGGIORNAMENTO per RAPPRESENTANTI dei LAVORATORI per la SICUREZZA ex D.Lgs. 81/2008 art.37 1 L organizzazione della prevenzione aziendale 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 I modelli
Gli indirizzi operativi sono redatti anche a tutela di tutti i datori di lavoro interessati dai percorsi.
Udine 15 maggio 2019 «DOCUMENTO DI INDIRIZZO SULLA SALUTE E SICUREZZA DEGLI STUDENTI IMPEGNATI NEI PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L ORIENTAMENTO (PCTO - ex ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO)» Il documento
Annalisa Lantermo ASL1 Torino Convegno Sicurezza sul lavoro oggi Città di Torino, Presidenza del Consiglio Comunale Torino, 13 maggio 2008
EVOLUZIONE NORMATIVA, VIGILANZA, INFORMAZIONE E ASSISTENZA Annalisa Lantermo ASL1 Torino Convegno Sicurezza sul lavoro oggi Città di Torino, Presidenza del Consiglio Comunale Torino, 13 maggio 2008 D.LGS.
Il D.Lgs81/2008 negli Studi Odontoiatrici
Il D.Lgs81/2008 negli Studi Odontoiatrici Breve guida dei principali obblighi Zucchi Prof. Ing. Iury Maurizio i.zucchi@paideiaservizi.it Indice degli argomenti Cos è il decreto Legislativo 81/2008? Chi
ALLEGATO 1 Modello A
ALLEGATO 1 Modello A Obblighi previsti dalla legge in materia di Igiene e Sicurezza sul Lavoro inerenti la somministrazione di lavoro Nota informativa ai sensi dell art. 22, comma 7 del CCNL per la categoria
CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. g Antonio Giorgi RSPP
I.C. A. VOLTA Via Botticelli, 31 04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. g Antonio Giorgi g RSPP Il Decreto legislativo 9 aprile
8.1. Informazione, formazione e addestramento. CORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA EX D.Lgs. 81/08
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Informazione, formazione e addestramento 8.1 CORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA EX D.Lgs. 81/08 In -
SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA E SALUTE E AMBIENTE DELEGA IN MATERIA DI SICUREZZA E IGIENE DEL LAVORO
D441.02 DELEGA DI FUNZIONI Pagina 1 di 5 DELEGA IN MATERIA DI SICUREZZA E IGIENE DEL LAVORO Il sig., nato a ( ) il, residente in via n, a, in qualità di Datore di lavoro - Direttore Generale della, (qui
Il Medico Competente e la Valutazione dei Rischi e delle misure di prevenzione
Pisa, Congresso. Il Medico Competente e la Valutazione dei Rischi e delle misure di prevenzione Dott. Dino Rina Medico Competente Dal D.Lvo 626/94 al D.Lvo 81/08 Il T.U. definisce il medico competente
SICUREZZA SUL LAVORO REALIZZATA DA: DE SANCTIS, FEROCINO, COSTACHE E MARE CLASSE 3A ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE
SICUREZZA SUL LAVORO REALIZZATA DA: DE SANCTIS, FEROCINO, COSTACHE E MARE CLASSE 3A ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE LA SICUREZZA SUL LAVORO La sicurezza nel luogo di lavoro è la tutela e la prevenzione
La valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi La valutazione dei rischi permette al datore di lavoro di conoscere le situazioni, le sostanze, le attrezzature ecc. che, in relazione al modo di lavorare o alle caratteristiche
La Normativa. Direttiva 89/391/CEE del Consiglio - 12 giugno 1989 Relativa all'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento
La Normativa Il Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 ed oggi il D.Lgs. 81/2008 recepiscono la Direttiva 89/391/CEE concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza
La Cisl Scuola e la FLC Cgil di Varese, nell ambito dell attività di rappresentanza e di tutela, hanno sempre prestato particolare attenzione alla
La Cisl Scuola e la FLC Cgil di Varese, nell ambito dell attività di rappresentanza e di tutela, hanno sempre prestato particolare attenzione alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Esse hanno contribuito
PROFESSIONE INGEGNERE
PRESENTA PROFESSIONE INGEGNERE UN SOSTEGNO AGLI INGEGNERI E ARCHITETTI CHE VORREBBERO INTRAPRENDERE LA LIBERA PROFESSIONE 08 PROFESSIONE INGEGNERE PROCEDURA OPERATIVA: CONSULENZA ALLE AZIENDE Scopo della
Premio Imprese per la Sicurezza 2014
Premio Imprese per la Sicurezza 2014 Salva i dati Invia Chiudi Questionario per la Salute & Sicurezza Questionario A Parte 1 Come compilare il questionario A Parte 1 La Parte 1 della Sezione A del questionario
Obblighi dei lavoratori previsti dal D.Lgs Agg. al D.Lgs. 3 agosto 2009, n Corso SIC-03
Obblighi dei lavoratori previsti dal D.Lgs. 81-08 Agg. al D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Corso SIC-03 Rev 03 del 20.01.11 Obblighi dei lavoratori Definizione - Lavoratore - (art. 2) Si intende per: LAVORATORE
Ed. 2 Rev.2 pag. 1/11
pag. 1/11 6.1 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI Nel presente programma sono riportate le azioni miglioramento, ritenute necessarie, al fine garantire la gestione nel tempo ed il miglioramento degli standard sicurezza
MODULO A2. titolo argomento tempi data
MODULO A titolo argomento tempi data MODULO A1 L approccio alla attraverso il D. Lgs. 81/2008 e smi per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori Il sistema legislativo:
D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81
D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 AGGIORNATO CON LE MODIFICHE DI CUI AL DLGS.106/2009 PARTE I TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
Premio Imprese per la Sicurezza 2017
Premio Imprese per la Sicurezza 2017 SALVA I DATI INVIA CHIUDI Come compilare il questionario A Parte 1 Questionario per la Salute & Sicurezza Questionario A Parte 1 La Parte 1 della Sezione A del questionario
Analizziamo le responsabilità che contraddistinguono ogni singolo ruolo 16/01/2017 DATORE DI LAVORO DITTE ESTERNE
Corso di formazione SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Titolo modulo IL SISTEMA SICUREZZA I I TEMI TEMI TRATTATI TRATTATI OGGI OGGI Il sistema sicurezza I componenti del sistema sicurezza I loro
TEST 626. 1. All interno dell attività lavorativa è stato designato il RSPP previa consultazione dell RLS?
TEST 626 1. All interno dell attività lavorativa è stato designato il RSPP previa consultazione dell RLS?! identificare responsabile interno o estero all azienda (art. 10, D. Lgs. 626/94) - Il datore di
MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI
MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO ORE ARGOMENTO La filosofia del D.lgs 66/94 in riferimento METODI MATERIALI DIDATTICI DOCENTI L approccio alla prevenzione attraverso il
L applicazione del D.Lgs. 81/2008. alternanza scuola-lavoro. Francesco Stucchi
L applicazione del D.Lgs. 81/2008 per gli studenti in alternanza scuola-lavoro Francesco Stucchi Fonti D.Lgs.81/08 Art. 2 (Definizioni) 1. Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente
PSGSL 06 Informazione, formazione, comunicazione, consultazione e partecipazione
CSF San Gaetano GESTIONE INFORMAZIONE, FORMAZIONE, COMUNICAZIONE, CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE Indice della procedura 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 RIFERIMENTI 4 COMPITI E RESPONSABILITA' 5 MODALITA'
PROVINCIA AUTONOMA TRENTO. Dipartimento della d. Servizio Istruzione. Insegnante Smaniotto Emilia
PROVINCIA AUTONOMA TRENTO Dipartimento della d conoscenza Servizio Istruzione Insegnante Smaniotto Emilia Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 art. 36 e 37 Informazione formazione addestramento
17 lezione Legislazione in materia di sicurezza sul lavoro La sicurezza sul luogo di lavoro consiste in tutta quella serie di misure
17 lezione Legislazione in materia di sicurezza sul lavoro La sicurezza sul luogo di lavoro consiste in tutta quella serie di misure di prevenzione e protezione (tecniche, organizzative e procedurali),
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola Infanzia Primaria e Secondaria di 1 Grado. Corso Umberto I N VALLELONGA (VV) Tel/Fax :
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola Infanzia Primaria e Secondaria di 1 Grado Corso Umberto I N 158 89821 VALLELONGA (VV) Tel/Fax : 096376000 UNIONE EUROPEA CODICE MECCANOGRAFICO:VVIC83500G CODICE FISCALE:
MANSIONARIO DELLA SICUREZZA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale Scuole Primarie e Secondarie di 1 grado di Olgiate M. e Calco Viale Sommi Picenardi - 23887 Olgiate Molgora (LC)
PROGRAMMA DEL CORSO RLS. Corso 32 ore. Date Aprile 2018 Orari 9:00-13 e 14:00-18:00 nelle giornate Aprile 2018
RLS Corso 32 ore Corso rivolto ai "Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza" (RLS). Il corso si pone l'obiettivo di fornire gli elementi formativi per raggiungere adeguate conoscenze circa i rischi
Rischio Chimico. Definizioni
Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come