Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corte di Cassazione - copia non ufficiale"

Transcript

1 Penale Sent. Sez. 3 Num. 268 Anno 2018 Presidente: SAVANI PIERO Relatore: SEMERARO LUCA Data Udienza: 05/12/2017 SENTENZA sul ricorso proposto da: TOMMASELLI ANTONIO nato il 07/04/1939 a FOGLIANISE nel procedimento a carico di quest'ultimo avverso l'ordinanza del 15/03/2017 del TRIB. LIBERTÀ di BENEVENTO visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal consigliere LUCA SEMERARO; udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale SIMONE PERELLI, che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso; udito il difensore, avv. Avvocato PASQUALE TARRICONE, che ha concluso riportandosi ai motivi del ricorso.

2 Ritenuto in fatto 1. Il difensore di Antonio Tommaselli ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Benevento del 15 marzo Il difensore ha premesso che Antonio Tommaselli, quale legale rappresentante della Tommaselli Autoveicoli s.r.i., è indagato per il delitto ex art. 10 ter d.lgs. 74/2000 per l'omesso versamento dell'i.v.a., per un importo di euro ,00, relativo all'anno di imposta Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento con decreto del 15 novembre 2016, notificato il 26 gennaio 2017, ha disposto il sequestro preventivo esclusivamente per equivalente di somme e dei beni di Antonio Tommaselli, fino al valore di ,00. Il Tribunale del Riesame di Benevento, con l'ordinanza del 15 marzo 2017, ha rigettato il riesame proposto nell'interesse di Antonio Tommaselli. 2. Con il primo motivo la difesa ha dedotto il vizio di violazione di legge, ai sensi dell'art. 606 lett. b) cod. proc. pen., in relazione all'art. 321 comma 2 cod. proc. pen., all'art. 240 cod. pen., agli artt. 10 ter e 12 bis d.lgs. 74/2000. Dopo aver riportato i motivi già esposti dinanzi al Tribunale del Riesame di Benevento, la difesa ha affermato che l'ordinanza impugnata ha violato i principi stabiliti dalla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n /2014, Gubert, in quanto il sequestro preventivo è stato disposto direttamente per equivalente a carico di Antonio Tommaselli senza prima disporre il sequestro finalizzato alla confisca diretta del profitto rinvenibile nei beni della società. La difesa ha argomentato sul concetto di profitto (pag. 3); ha ribadito i principi espressi dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza Gubert (pag. 4); ha riportato i passi dell'ordinanza impugnata contestando, in particolare, alcune affermazioni del Tribunale del Riesame di Benevento: si tratta di quelli in cui il Tribunale del Riesame, pur aderendo ai principi della sentenza Gubert, ha affermato che nei casi di misure cautelari reali non è possibile pretendere la preventiva ricerca generalizzata dei beni costituenti il profitto del reato, giacché, durante il tempo necessario a tale ricerca, potrebbero essere occultati i beni suscettibili di sequestro finalizzato alla confisca per equivalente, così vanificando le esigenze di cautela. La difesa ha poi contestato un altro passaggio dell'ordinanza nel quale si riporta parte della motivazione della sentenza della sezione 3 della Corte di cassazione n.1738/2015, Bartolini, sulla legittimità del sequestro «per 2

3 equivalente» quando non è ancora possibile stabilire se vi sarà confisca dei beni che costituiscono il prezzo o il profitto del reato, previa loro certa individuazione. Secondo la difesa, inoltre, l'ordinanza impugnata non ha fatto buon governo dei principi espressi dalla sentenza Gubert laddove esclude l'esistenza di una pretesa del ricorrente di un vero e proprio accertamento quale presupposto della richiesta del p.m. di sequestro preventivo per equivalente. Invece, secondo la difesa, proprio la sentenza Bartolini afferma che il sequestro finalizzato alla confisca per equivalente può essere disposto sui beni degli amministratori solo nell'ipotesi in cui il profitto non sia più nella disponibilità della persona giuridica; che nei reati tributari il p.m. è legittimato, sulla base degli atti, a richiedere il sequestro preventivo per equivalente - invece del sequestro finalizzato alla confisca diretta del profitto - all'esito di una valutazione allo stato degli atti in ordine alle risultanze relative al patrimonio dell'ente, non essendo invece necessario il compimento di specifici ed ulteriori accertamenti preliminari per rinvenire il prezzo o il profitto nelle casse della società o per ricercare i beni che costituiscono la trasformazione del profitto, incombendo al soggetto destinatario del provvedimento cautelare l'onere di dimostrare la sussistenza dei presupposti per disporre il sequestro in forma diretta. Secondo la difesa, il Tribunale del Riesame non ha accertato se fosse possibile procedere al sequestro dei beni della società né ha valutato l'operato del p.m., rispetto alla richiesta di sequestro preventivo solo per equivalente dei beni del ricorrente. Segnala la difesa di aver prodotto all'udienza dinanzi al Tribunale del Riesame la documentazione dalla quale risulta che la società ha beni mobili ed immobili per un valore superiore al profitto e ciononostante il Tribunale del Riesame di Benevento ha ritenuto legittimo il sequestro per equivalente. La difesa ha contestato poi la motivazione dell'ordinanza laddove, invece di valutare l'assenza ab origine della ricerca del profitto tra i beni della società, ha affermato che le disponibilità della società sono limitate, laddove dal complesso dei documenti forniti dalla difesa l'attivo patrimoniale è superiore ad euro senza dar conto del perché non siano stati sottoposti a sequestro prima i beni della società. 3. Con il secondo motivo la difesa ha contestato la «Violazione dell'art. 606 lett. b, in relazione all'art. 321 comma 2, all'art. 322 ter, agli artt. 10 ter e 12 bis d. Igs. 74/2000; per insussistenza del fumus commissi delicti». In estrema sintesi, la difesa ha rilevato che al Tribunale del Riesame di Benevento era stato rappresentato che la Tommaselli Autoveicoli s.r.i., già in data 20 aprile 2015, aveva presentato ricorso per l'ammissione alla procedura di 3 Th

4 concordato preventivo; trascorso il termine di 120 giorni concesso dal Tribunale, in data 25 novembre 2015 ha presentato la proposta, il piano e la documentazione. La società è stata ammessa al concordato preventivo dal Tribunale di Benevento con provvedimento del 26 settembre 2016; il piano prevede fra l'altro il pagamento integrale del debito Iva. Dunque, secondo la difesa, l'ammissione alla procedura del concordato preventivo in epoca antecedente alla scadenza del termine per il versamento dell'imposta, rende insussistente il fumus del delitto contestato. La difesa ha poi citato un passo di una sentenza, senza però indicarne gli estremi. In ogni caso, secondo la difesa, la presentazione del ricorso e il deposito del piano di ristrutturazione che include il pagamento del debito Iva, incidono sulla materialità del reato o quanto meno sulla sussistenza dell'elemento psicologico del reato. Sul punto, secondo la difesa, il Tribunale del Riesame di Benevento è stato silente, limitandosi a riportare un principio giurisprudenziale che per il quale sussiste il reato anche in caso di ammissione alla procedura di concordato preventivo. Inoltre, secondo la difesa, la motivazione dell'ordinanza è manifestamente illogica perché, invece di analizzare la sussistenza dell'elemento psicologico in capo al Tommaselli, afferma esclusivamente che il mancato pagamento concretizza ex se il reato contestato. La motivazione sarebbe poi affetta da illogicità manifesta laddove afferma che è consentita la dilazione di pagamento dell'iva e che il debitore concordatario non viola il principio di uguaglianza tra i creditori se versa il tributo dopo la presentazione della domanda di concordato. Afferma la difesa che Tommaselli non può aver voluto il fatto reato se ha deciso di soddisfare i creditori, di estinguere i debiti compreso quello relativo all'iva, procedendo al piano di ristrutturazione, con conseguente postergazione e dilazione degli adempimenti, nella procedura giurisdizionalizzata. La difesa ha quindi chiesto l'annullamento dell'ordinanza. Considerato in diritto 1. Va premesso che avverso le ordinanze emesse nella procedura di riesame delle misure cautelari reali il ricorso per cassazione è ammesso, ai sensi dell'art. 325 cod. proc. pen., soltanto per violazione di legge; è preclusa ogni censura relativa ai vizi della motivazione, salvi i casi della motivazione assolutamente mancante - che si risolve in una violazione di legge per la mancata osservanza dell'obbligo stabilito dall'art. 125 cod. proc. pen. - e della motivazione 4

5 apparente, tale cioè da rendere l'apparato argomentativo, posto a sostegno del provvedimento, privo dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza e quindi, inidonei, a rendere comprensibile l'itinerario logico seguito dal giudice. Non può essere dedotto il vizio della illogicità manifesta della motivazione, che può essere denunciato, in sede di legittimità, soltanto mediante lo specifico ed autonomo motivo di ricorso di cui all'art. 606, comma 1, lett. e), cod. proc. pen. 2. In ordine logico, va affrontato prima il secondo motivo relativo alla sussistenza del fumus commissi delicti. Tale motivo è infondato L'ammissione al concordato preventivo è avvenuta dopo la scadenza del termine ex art. 10 ter del d. Igs. 74/2000, come per altro indicato dallo stesso ricorrente anche nei motivi presentati al Tribunale del riesame; pertanto sussiste il fumus del delitto contestato perché la mera istanza di ammissione al concordato preventivo lascia intatti gli obblighi fiscali del legale rappresentante della società. Cfr. in tal senso, con riferimento a diversa ipotesi di reato, Cass. Sez. 3, n del 10/06/1997 Rv , Laghi: «Nel caso in cui una Società abbia presentato domanda per essere ammessa alla procedura di concordato preventivo, il legale rappresentante ha ancora la piena capacità di effettuare i pagamenti dovuti, e in particolare di versare all'erario le ritenute fiscali operate come sostituto d'imposta, fino a quando il tribunale competente abbia disposto il decreto di ammissione alla detta procedura. Ciò perché gli effetti del concordato preventivo nei confronti dell'imprenditore che ha presentato la relativa istanza iniziano solo dopo l'emissione del decreto di ammissione da parte del tribunale: infatti, solo con il decreto il tribunale dichiara aperta la procedura, nomina il giudice delegato e il commissario giudiziale e solo dopo l'ammissione a tale procedura il potere di amministrare dell'imprenditore rientra sotto la vigilanza del commissario giudiziale e sotto la direzione del giudice delegato». Tale principio è stato ribadito anche da quella giurisprudenza che ha ammesso l'esistenza di effetti dell'ammissione al concordato preventivo ma solo prima della scadenza del termine degli obblighi tributari. Cfr. Cass, Sez. 3, n del 12/03/2015, Rv , imputato Fantini: In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, non è configurabile il "fumus commissi delicti" del reato di cui all'art. 10 ter D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74 per il mancato versamento del debito IVA scaduto, nel caso in cui il debitore sia stato ammesso al concordato preventivo in epoca anteriore alla scadenza del termine 5 r i

6 per il relativo versamento, per effetto della inclusione nel piano concordatario del debito d'imposta, degli interessi e delle sanzioni amministrative Quanto alla questione relativa alla insussistenza del fumus per la mancanza dell'elemento soggettivo, va ricordato che in sede di riesame dei provvedimenti che dispongono misure cautelari reali, al giudice, benché sia precluso l'accertamento del merito dell'azione penale ed il sindacato sulla concreta fondatezza dell'accusa, è demandata una valutazione sommaria in ordine al fumus del reato ipotizzato relativamente a tutti gli elementi della fattispecie contestata; ne consegue che lo stesso giudice può rilevare anche il difetto dell'elemento soggettivo del reato, purché esso emerga ictu cui/ (Cass. Sez. 2, n del 2016 Rv , Iommi e altro) o sia di immediato rilievo (Cass. Sez. 6, n del 2014 Rv , Di Salvo). Il delitto per cui si procede è punibile a titolo di dolo generico: per la commissione del reato è sufficiente la coscienza e volontà di non versare all'erario l'iva già percepita ed indicata nella dichiarazione. In più, come affermato nella motivazione della sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n del 28/03/2013 Rv , Romano, proprio in relazione al delitto ex art. 10 ter, la prova del dolo è insita in genere nella presentazione della dichiarazione annuale, dalla quale emerge quanto è dovuto a titolo di imposta, e che deve, quindi, essere saldato o almeno contenuto non oltre la soglia di Euro cinquantamila, entro il termine lungo previsto. Aggiungono le Sezioni unite della Corte di Cassazione che «Il debito verso il fisco relativo ai versamenti IVA è collegato al compimento delle operazioni imponibili. Ogni qualvolta il soggetto d'imposta effettua tali operazioni riscuote già (dall'acquirente del bene o del servizio) VIVA dovuta e deve, quindi, tenerla accantonata per l'erario, organizzando le risorse disponibili in modo da poter adempiere all'obbligazione tributaria». Orbene, la questione dell'insussistenza del fumus per la mancanza dell'elemento soggettivo del reato è stata proposta dalla difesa al Tribunale del riesame; nell'ordinanza impugnata non vi è un'esplicita motivazione. Deve però ritenersi che tale questione sia stata implicitamente rigettata dal Tribunale del riesame laddove ha ritenuto la sussistenza del fumus - e di conseguenza la volontarietà dell'omissione - in base alla natura istantanea del delitto, alla prevalenza degli obblighi tributari relativi all'iva, anche con riferimento alla natura di tributo comunitario, rispetto alle scelte privatistiche collegate alla domanda di ammissione al concordato preventivo, ed ai diritti dei creditori. Va aggiunto che la censura, se esaminata, non sarebbe stata in astratto suscettibile di accoglimento, posto che la domanda di ammissione al concordato 6

7 preventivo non elide gli obblighi fiscali; risulta presentata la dichiarazione Iva; non risultano effettuati gli accantonamenti dell'iva; l'iva dichiarata non risulta versata. 3. Il primo motivo di ricorso va accolto nel senso che segue Ai sensi dell'art. 12 bis comma 1 del d.lgs. 74/2000 (introdotto da d.lgs. 158/2015 ed in vigore dal 22 ottobre 2015; la analoga disciplina previgente era disciplinata dall'art. 322 ter cod. pen., richiamato dall'art. 1, comma 143, legge n. 244 del 2007) «Nel caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale per uno dei delitti previsti dal presente decreto, è sempre ordinata la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo, salvo che appartengano a persona estranea al reato, ovvero, quando essa non è possibile, la confisca di beni, di cui il reo ha la disponibilità, per un valore corrispondente a tale prezzo o profitto». Nei reati tributari il profitto è identificabile con «qualsivoglia vantaggio patrimoniale direttamente conseguito alla consumazione del reato e può, dunque, consistere anche in un risparmio di spesa, come quello derivante dal mancato pagamento del tributo, interessi, sanzioni dovuti a seguito dell'accertamento del debito tributario» (così la sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n del 2013, Adami, Rv ). Tenuto conto che la condotta tipica del delitto ex art. 10 ter del d.lgs. n. 74 del 2000 consiste nell'omesso versamento dell'iva, il profitto è rappresentato dal denaro (non versato, oltre agli interessi ed alle sanzioni); pertanto, la confisca delle somme o del tantundem rinvenuti nella disponibilità del soggetto che l'ha conseguito, anche sotto forma di un risparmio di spesa attraverso l'evasione dei tributi, avviene, alla luce della fungibilità di tale profitto, sempre in forma specifica o diretta e mai per equivalente (Cass. Sez. 3, n del 2015, Scognamiglio, Rv ); in tal caso non occorre, per la particolare natura del bene, la prova del nesso di derivazione diretta tra la somma materialmente oggetto della confisca e il reato. Di conseguenza, qualora il prezzo o il profitto c.d. accrescitivo derivante dal reato sia costituito da denaro, il sequestro delle somme, di cui il soggetto abbia la disponibilità, deve essere qualificato come sequestro cd. diretto e, anche in tal caso, non necessita della prova del nesso di derivazione diretta tra la somma materialmente oggetto del vincolo preventivo e il reato (cfr. la sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n del 2015, Lucci, Rv ) Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione (cfr. la sentenza n del 30/01/2014, Gubert, Rv ), già prima dell'entrata in vigore dell'art. 12 7

8 bis, in un regime normativo di fatto immutato, hanno affermato che è consentito nei confronti di una persona giuridica il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro o di altri beni fungibili o di beni direttamente riconducibili al profitto di reato tributario commesso dagli organi della persona giuridica stessa quando tale profitto (o il bene direttamente riconducibile al profitto) sia rimasto nella disponibilità della persona giuridica. Quando il sequestro cd. diretto del profitto del reato tributario non è possibile nei confronti della società, non è consentito nei confronti dell'ente collettivo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, salvo che la persona giuridica costituisca uno schermo fittizio, poiché i reati tributari non sono ricompresi, nella lista del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, tra quelli che consentono il sequestro per equivalente nei confronti di una persona giuridica. Quando è possibile nei confronti della società il sequestro cd. diretto del profitto di reato tributario non è consentito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti degli organi della persona giuridica per reati tributari da costoro commessi a vantaggio della società, che non può considerarsi, in questo caso, terza estranea al reato Dunque, per poter eseguire nel corso del procedimento penale il sequestro finalizzato alla confisca «per equivalente», di beni di cui il reo abbia la disponibilità per un valore corrispondente a quello del profitto del reato (cfr. Cass. Sez. 3, n del 2016, Rv , D'Agostino) è necessario l'accertamento del presupposto costituito dalla impossibilità di sequestrare in via diretta i beni che costituiscono il profitto del reato stesso. Pertanto, il p.m. non ha una libera scelta tra il sequestro diretto e il sequestro per equivalente (in tal senso in motivazione, Cass. Sez. 3, n del 2016, Rv , Nardelli); nella fase genetica del sequestro, cioè prima di procedere alle sue richieste, è tenuto ad accertare l'impossibilità del sequestro del profitto del reato (sequestro cd. diretto o in forma specifica). Tale impossibilità può essere anche solo transitoria, senza che sia necessaria la preventiva ricerca generalizzata dei beni costituenti il profitto di reato: inoltre, «In ogni caso, l'onere di procedere, da parte dell'accusa, all'aggressione diretta del profitto del reato non può trasformarsi in una probatio diabolica, nel senso che per dimostrare l'impossibilità di procedere al sequestro in via diretta non devono ritenersi necessari accertamenti specifici e capillari» (in tal senso Cass. Sez. 3, n del 2016, Rv , D'Agostino). Si è però affermato che se non è compatibile con i principi stabiliti dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione la pretesa del ricorrente di un vero e proprio accertamento quale presupposto della richiesta da parte del p.m. di un sequestro preventivo per equivalente, però, nei reati tributari, il pubblico 8

9 ministero è legittimato, sulla base del compendio indiziario emergente dagli atti processuali, a chiedere al giudice il sequestro preventivo nella forma per "equivalente", invece che in quella "diretta", all'esito di una valutazione allo stato degli atti della capienza patrimoniale dell'ente che ha tratto vantaggio dalla commissione del reato, dovendosi escludere, peraltro, che in tale valutazione possano rientrare considerazioni di "prudenza investigativa" estranee alla concrete difficoltà di accertamento del patrimonio dell'ente beneficiato (così Cass. Sez. 3, n del 2016 Rv , Nardelli). Il grado dell'accertamento è direttamente proporzionale ai presupposti della cautela ed alla natura dell'istituto: «... Così come la cognizione è sommaria in ordine al fumus commissi delicti e al periculum in mora, parimenti non può che essere sommaria in ordine alla identificazione della capienza patrimoniale dell'ente che ha tratto profitto dal reato tributario. Il che significa che il PM dovrà effettuare una verifica di quanto risulta allo stato degli atti prima di chiedere la misura cautelare, non essendo invece obbligato a svolgere accertamenti specifici e ulteriori rispetto a quanto è già confluito nel compendio indiziario»: (così Cass. Sez. 3, n del 2016 Rv , Nardelli). Dunque, il p.m. per poter richiedere il sequestro finalizzato alla confisca per equivalente deve assolvere quanto meno a tale onere: l'assenza di tale accertamento, per altro minimale, rende non possibile il sequestro finalizzato alla confisca per equivalente e l'eventuale sequestro per equivalente illegittimo, perché in violazione di quanto disposto dall'art. 12 bis del d. Igs. 74/2000. L'interessato potrà ricorrere al riesame nel caso in cui il giudice non abbia disposto il sequestro in forma specifica nei confronti della persona giuridica e quando l'onere non sia stato assolto nella fase genetica. Inoltre, nella fase genetica, a differenza di quella funzionale, l'assenza di tale accertamento da parte del p.m. non rende sussistente a carico del soggetto destinatario del provvedimento cautelare un onere di dimostrare l'esistenza del presupposto per il sequestro diretto (così Cass. Sez. 3, n del 2016 Rv , Nardelli, in motivazione) Come già affermato da Cass. Sez. 3, n del 2016, Rv , D'Agostino, l'impossibilità di ricorrere al sequestro in forma specifica è funzionale quando, esercitata l'azione cautelare, il pubblico ministero abbia chiesto al giudice il sequestro in forma specifica nei confronti della persona giuridica e quello per equivalente nei confronti della persona fisica indagata o imputata del reato tributario e - disposta dal giudice tanto l'una, quanto l'altra forma di sequestro - non sia stato rintracciato presso la persona giuridica, in tutto o in parte, il profitto del reato o, comunque, risulta ex actis, sulla base di accertamenti compiuti dopo l'esercizio dell'azione cautelare e prima 9

10 dell'eventuale emissione del decreto di sequestro preventivo, che presso la persona giuridica non sia rintracciabile il profitto del reato tributario commesso nell'interesse dell'ente. In tal caso è dunque possibile eseguire il sequestro finalizzato alla confisca per equivalente disposto dal giudice per le indagini preliminari. Se, nella fase funzionale, l'indagato vuole evitare il sequestro dei suoi beni finalizzato alla confisca per equivalente ha un onere di allegazione ed è tenuto ad indicare i beni sui quali sia possibile disporre la confisca diretta nei confronti della società. In tal caso non è in discussione la legittimità del provvedimento genetico. L'indagato deve assolvere l'onere chiedendo al pubblico ministero di eseguire il sequestro in forma specifica, sempre che tale forma di sequestro sia stata chiesta ed ottenuta dal pubblico ministero, il quale innescherà il meccanismo ex art. 321, comma 3, ultima parte, cod. proc. pen. a seguito del quale l'interessato avrà come rimedio, nei confronti dell'eventuale provvedimento negativo del giudice, l'appello cautelare, con contestuale richiesta di revoca del sequestro per equivalente. Tale richiesta non può infatti essere rivolta al tribunale del riesame che non ha poteri istruttori ed esecutivi. 4. Nel caso in esame, il p.m., procedendo nei confronti del ricorrente per il delitto ex art. 10 ter del d. Igs. 74\2000, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari esclusivamente il sequestro per equivalente dei beni del legale rappresentante della società per un valore pari all'entità dell'imposta evasa. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro come richiesto dal p.m. Né nella richiesta del p.m. né nella motivazione del decreto del giudice per le indagini preliminari vi è un riferimento, anche minimo, allo stato degli atti ed all'impossibilità di procedere al sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta del profitto. Tali circostanze di fatto rendevano il provvedimento genetico illegittimo. L'ordinanza impugnata ha erroneamente applicato l'art. 12 bis del d.lgs. 74/2000, in collegamento con l'art. 321 cod. proc. pen., perché il Tribunale del riesame, a pagina 5 dell'ordinanza, ha superato la specifica questione sollevata dalla difesa - sulla illegittimità del sequestro per il mancato assolvimento dell'onere, esistente nella fase genetica, relativo all'impossibilità di eseguire il sequestro finalizzato alla confisca diretta del profitto - con quanto avvenuto nella fase esecutiva del sequestro, con il rinvenimento di conti correnti di capienza limitatissima, e con le allegazioni difensive, invertendo così l'onere della prova. 10

11 Manca del tutto la motivazione - ed il relativo controllo - su quanto accaduto prima del decreto di sequestro preventivo, emesso solo ed esclusivamente per il sequestro finalizzato alla confisca per equivalente: manca cioè la verifica della legittimità genetica di tale tipo di sequestro, e dell'assolvimento dell'onere, prima descritto, relativo alla impossibilità di procedere al sequestro finalizzato alla confisca diretta del profitto. Va dunque disposto l'annullamento del provvedimento impugnato con rinvio per un nuovo esame al Tribunale di Benevento che si atterrà ai principi di diritto ora esposti. P.Q.M. Annulla il provvedimento impugnato con rinvio per un nuovo esame al Tribunale di Benevento. Così deciso il 05/12/2017.

È legittimo il sequestro preventivo per equivalente sui conti dell'amministratore della SRL?

È legittimo il sequestro preventivo per equivalente sui conti dell'amministratore della SRL? È legittimo il sequestro preventivo per equivalente sui conti dell'amministratore della SRL? Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto tributario, Giurisprudenza commentata Incombe sull'amministratore della

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 3598 Anno 2019 Presidente: SARNO GIULIO Relatore: SOCCI ANGELO MATTEO Data Udienza: 23/10/2018 SENTENZA sul ricorso proposto da: FORTUNA VINCENZO nato a SIRACUSA il 24/06/1968

Dettagli

CASSAZIONE PENALE - SEZ. III - SENTENZA DEL 3 APRILE 2019 N.

CASSAZIONE PENALE - SEZ. III - SENTENZA DEL 3 APRILE 2019 N. CASSAZIONE PENALE - SEZ. III - SENTENZA DEL 3 APRILE 2019 N. 14597: il termine per la convalida del sequestro preventivo d urgenza ordinato dal P.M. o disposto dalla polizia giudiziaria non costituisce

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 13 OTTOBRE 2017, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 13 OTTOBRE 2017, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 13 OTTOBRE 2017, N. 47308: il reato di deposito incontrollato di rifiuti è configurabile anche in caso di attività occasionale commessa da qualsiasi

Dettagli

Penale Sent. Sez. 3 Num Anno 2011 Presidente: FERRUA GIULIANA Relatore: GENTILE MARIO Data Udienza: 05/05/2011 SENTENZA

Penale Sent. Sez. 3 Num Anno 2011 Presidente: FERRUA GIULIANA Relatore: GENTILE MARIO Data Udienza: 05/05/2011 SENTENZA Penale Sent. Sez. 3 Num. 24166 Anno 2011 Presidente: FERRUA GIULIANA Relatore: GENTILE MARIO Data Udienza: 05/05/2011 Sul ricorso proposto da Cascino Salvatore, nato il 25/03/1972 SENTENZA \if Avverso

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Cass. pen. Sez. III, Sent.11-04-2016, n. 14752 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMORESANO

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 29894 Anno 2018 Presidente: RAMACCI LUCA Relatore: SOCCI ANGELO MATTEO Data Udienza: 16/03/2018 SENTENZA sul ricorso proposto da: nato il 2 a nel procedimento a carico di quest'ultimo

Dettagli

Cassazione, n /10: Trasporto di rifiuti non autorizzato

Cassazione, n /10: Trasporto di rifiuti non autorizzato Cassazione, n. 22026/10: Trasporto di rifiuti non autorizzato In tema di gestione di rifiuti, in caso di trasporto non autorizzato, il terzo proprietario del mezzo adoperato per il trasporto, estraneo

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 9070 Anno 2018 Presidente: RAMACCI LUCA Relatore: SOCCI ANGELO MATTEO Data Udienza: 04/10/2017 SENTENZA sul ricorso proposto da: CARFI' SERVIZI ECOLOGICI S.R.L. nel procedimento

Dettagli

Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 7 settembre 2016, n

Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 7 settembre 2016, n Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 7 settembre 2016, n. 37172 Legittimo il sequestro per equivalente sul patrimonio dell ente che ha tratto vantaggio dalla commissione di reati REPUBBLICA

Dettagli

Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 7 settembre 2016, n Sequestro

Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 7 settembre 2016, n Sequestro Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 7 settembre 2016, n. 37174 - Sequestro REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 36823 Anno 2017 Presidente: SAVANI PIERO Relatore: RAMACCI LUCA Data Udienza: 04/07/2017 SENTENZA sul ricorso proposto da: FABRIZI MANUEL nato il 02/06/1980 a ROMA nel procedimento

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 13 OTTOBRE 2017, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 13 OTTOBRE 2017, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 13 OTTOBRE 2017, N. 47307: sequestro preventivo disposto di iniziativa della polizia giudiziaria e garanzie difensive dell indagato «In tema di sequestro

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 24 OTTOBRE 2012, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 24 OTTOBRE 2012, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 24 OTTOBRE 2012, N. 41484: titolare del potere di ordinare lo sgombero dell immobile sequestrato è il pubblico ministero. «questa Corte Suprema (Cass.

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 2 Num. 44677 Anno 2015 Presidente: ESPOSITO ANTONIO Relatore: GALLO DOMENICO Data Udienza: 20/10/2015 SENTENZA Sul ricorso proposto da Renieri Eugenio, nato a Urbe il 12/5/1941 Bizzarri

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 22778 Anno 2018 Presidente: DI NICOLA VITO Relatore: SEMERARO LUCA Data Udienza: 11/04/2018 SENTENZA sul ricorso proposto da Scicolone Giovanni, nato a Palma di Montechiaro il

Dettagli

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N. 54 14.07.2016 Confisca: con le rate non opera La Cassazione interpreta la riforma dell istituto da parte del D.Lgs. 158/15 Categoria: Contenzioso

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 17135 Anno 2018 Presidente: DI NICOLA VITO Relatore: GAI EMANUELA Data Udienza: 20/02/2018 SENTENZA sul ricorso proposto dal Procuratore della Repubblica di Sassari nel procedimento

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. 5 Num. 11001 Anno 2016 Presidente: GRECO ANTONIO Relatore: LOCATELLI GIUSEPPE Data pubblicazione: 27/05/2016 SENTENZA sul ricorso 2018-2012 proposto da: PAST SRL IN LIQUIDAZIONE in persona

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 12 OTTOBRE 2015, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 12 OTTOBRE 2015, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 12 OTTOBRE 2015, N. 40783: nel decreto di sequestro probatorio vanno sempre indicate le ragioni probatorie che giustificano l apposizione del vincolo,

Dettagli

In caso di delega a operare sul c/c senza limitazioni, le somme sul conto corrente sono assoggettabili a sequestro preventivo?

In caso di delega a operare sul c/c senza limitazioni, le somme sul conto corrente sono assoggettabili a sequestro preventivo? In caso di delega a operare sul c/c senza limitazioni, le somme sul conto corrente sono assoggettabili a sequestro preventivo? Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto penale, Diritto tributario Il caso. Il

Dettagli

Cassazione penale sez. V, 28/09/2012 nr

Cassazione penale sez. V, 28/09/2012 nr Cassazione penale sez. V, 28/09/2012 nr. 42484 LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FERRUA Giuliana - Presidente - Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 22 MAGGIO 2018, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 22 MAGGIO 2018, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 22 MAGGIO 2018, N. 22755: è illegittimo il sequestro preventivo adottato nelle forme del sequestro probatorio Il sequestro probatorio «per essere legittimamente

Dettagli

Casssazione Penale, Sentenza n , depositata il 15 dicembre 2014

Casssazione Penale, Sentenza n , depositata il 15 dicembre 2014 Casssazione Penale, Sentenza n. 52038, depositata il 15 dicembre 2014 Omesso versamento delle ritenute certificate, la crisi dell impresa non scrimina il reato. Né l aver ritenuto di privilegiare il pagamento

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Ord. Sez. 3 Num. 30042 Anno 2018 Presidente: SARNO GIULIO Relatore: SCARCELLA ALESSIO Data Udienza: 21/06/2018 ORDINANZA sui ricorsi proposti da: SCHETTINO FRANCESCO nato a CASTELLAMMARE DI STABIA

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 6 Num. 22466 Anno 2019 Presidente: GRECO ANTONIO Relatore: ESPOSITO ANTONIO FRANCESCO Data pubblicazione: 09/09/2019 ORDINANZA sul ricorso 4215-2018 proposto da: AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

Confisca obbligatoria della casa acquistata con i soldi sottratti al fallimento

Confisca obbligatoria della casa acquistata con i soldi sottratti al fallimento Confisca obbligatoria della casa acquistata con i soldi sottratti al fallimento Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto penale, Giurisprudenza commentata Ai fini della legge penale, nella nozione di profitto

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 6 Num. 4259 Anno 2018 Presidente: PICARONI ELISA Relatore: SCARPA ANTONIO Data pubblicazione: 21/02/2018 ORDINANZA sul ricorso 2240-2017 proposto da: COSTANZO ANDREA, elettivamente domiciliato

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 12 MARZO 2013, N : lavori edilizi in zona sismica.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 12 MARZO 2013, N : lavori edilizi in zona sismica. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 12 MARZO 2013, N. 11523: lavori edilizi in zona sismica. «Deve, infatti, ribadirsi che il reato di omessa denuncia di lavori edilizi da eseguirsi in

Dettagli

Corte di Cassazione - Sentenza 29 aprile 2011, n

Corte di Cassazione - Sentenza 29 aprile 2011, n Corte di Cassazione - Sentenza 29 aprile 2011, n. 16705 Rifiuti demolizioni stradali In nome del popolo italiano - La Corte Suprema di Cassazione - Terza Sezione penale Composta dagli ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dettagli

Tribunale di Chieti (231/2001: sequestro per equivalente nel caso di responsabilità dell'ente per reati ambientali)

Tribunale di Chieti (231/2001: sequestro per equivalente nel caso di responsabilità dell'ente per reati ambientali) 16.10.2013 Tribunale di Chieti (231/2001: sequestro per equivalente nel caso di responsabilità dell'ente per reati ambientali) Deve disporsi il sequestro per equivalente ai danni dell Ente, ai sensi degli

Dettagli

SENTENZA. I difensori Avv. Pietro Nicolardi e Avv. Americo Barba, chiedono l'accoglimento del ricorso. RITENUTO IN FATTO

SENTENZA. I difensori Avv. Pietro Nicolardi e Avv. Americo Barba, chiedono l'accoglimento del ricorso. RITENUTO IN FATTO Penale Sent. Sez. 3 Num. 29984 Anno 2019 Presidente: SARNO GIULIO Relatore: SOCCI ANGELO MATTEO Data Udienza: 05/03/2019 sui ricorsi proposti da: SENTENZA **** avverso l'ordinanza del 02/10/2018 del TRIB.

Dettagli

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N. 12 20.02.2014 Reati tributari del manager. Società a rischio Per gli illeciti fiscali commessi dal legale rappresentante, sono sequestrabili,

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 MAGGIO 2015, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 MAGGIO 2015, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 MAGGIO 2015, N. 19199: il sequestro preventivo strumentale alla confisca e le differenze con il sequestro preventivo tipico. «Deve ribadirsi, sul

Dettagli

IL SEQUESTRO PROBATORIO

IL SEQUESTRO PROBATORIO SOMMARIO Introduzione... XV PARTE PRIMA IL SEQUESTRO PROBATORIO CAPITOLO 1 IL SEQUESTRO PROBATORIO 1. Presupposti e finalità... 3 2. Il sequestro probatorio disposto dal G.I.P.... 6 2.1. L impugnazione

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 1 Num. 20467 Anno 2015 Presidente: SIOTTO MARIA CRISTINA Relatore: MAZZEI ANTONELLA PATRIZIA Data Udienza: 27/01/2015 SENTENZA sul ricorso proposto da Tafa Evis, nato il 3/05/1983 a Elbasan

Dettagli

Si può estendere il sequestro preventivo alla società incorporante?

Si può estendere il sequestro preventivo alla società incorporante? Si può estendere il sequestro preventivo alla società incorporante? Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto penale Nel caso di sequestro preventivo finalizzato alla confisca operato a carico della società

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 48334 Anno 2017 Presidente: CAVALLO ALDO Relatore: RAMACCI LUCA Data Udienza: 28/06/2017 SENTENZA sul ricorso proposto da: CONTILI LUIGI nato il 17/06/1964 avverso la sentenza

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 APRILE 2013, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 APRILE 2013, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 APRILE 2013, N. 18266: confisca del mezzo appartenente al terzo estraneo al reato ed onere della prova. «come reiteratamente affermato dalla giurisprudenza

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 8995 Anno 2018 Presidente: CAVALLO ALDO Relatore: ANDREAZZA GASTONE Data Udienza: 30/10/2017 SENTENZA sul ricorso proposto da: PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 46953 Anno 2018 Presidente: CAVALLO ALDO Relatore: SOCCI ANGELO MATTEO Data Udienza: 28/03/2018 SENTENZA sul ricorso proposto da: PASTORIC MIRKO nato il 09/09/1945 avverso la sentenza

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 18927 Anno 2017 Presidente: CAVALLO ALDO Relatore: SOCCI ANGELO MATTEO Data Udienza: 24/02/2017 SENTENZA sul ricorso proposto da: SIGNO LUCA nato il 20/06/1978 a RHO avverso la

Dettagli

Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 18 ottobre 2016, n REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI

Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 18 ottobre 2016, n REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 18 ottobre 2016, n. 43952 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 17991 Anno 2014 Presidente: SQUASSONI CLAUDIA Relatore: ANDRONIO ALESSANDRO MARIA Data Udienza: 21/01/2014 SENTENZA sul ricorso proposto da Ciccone Michele, nato 1'8 maggio 1963

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 16 GENNAIO 2018, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 16 GENNAIO 2018, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 16 GENNAIO 2018, N. 1574: con riferimento ad una ditta di autolavaggio che effettua scarichi di acquee reflue nella rete fognaria in assenza di autorizzazione

Dettagli

Possibile il sequestro finalizzato alla confisca anche per la società schermo

Possibile il sequestro finalizzato alla confisca anche per la società schermo Possibile il sequestro finalizzato alla confisca anche per la società schermo Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto penale, Diritto tributario Decisione: Sentenza n. 3099/2016 Cassazione Penale - Sezione

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 51603 Anno 2018 Presidente: LAPALORCIA GRAZIA Relatore: SEMERARO LUCA Data Udienza: 18/09/2018 SENTENZA sul ricorso proposto da PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. 5 Num. 9952 Anno 2015 Presidente: MERONE ANTONIO Relatore: SAMBITO MARIA GIOVANNA C. Data pubblicazione: 15/05/2015 SENTENZA sul ricorso 13755-2009 proposto da: AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 17535 Anno 2019 Presidente: LAPALORCIA GRAZIA Relatore: CORBETTA STEFANO Data Udienza: 06/02/2019 SENTENZA sul ricorso proposto da Antonelli Bruno, nato a Montefano il 06/04/1945

Dettagli

Nel procedimento penale la sentenza tributaria è una prova solo se definitiva

Nel procedimento penale la sentenza tributaria è una prova solo se definitiva Nel procedimento penale la sentenza tributaria è una prova solo se definitiva Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto penale, Diritto tributario Decisione: Sentenza n. 6113/2016 Cassazione penale - Sezione

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 2224 Anno 2016 Presidente: AMORESANO SILVIO Relatore: LIBERATI GIOVANNI Data Udienza: 19/11/2015 SENTENZA sul ricorso proposto da Hamzi Sadok Selma, nata in Tunisia il 3/9/1936

Dettagli

Mancato versamento di ritenute dei dipendenti: come evitare la condanna penale

Mancato versamento di ritenute dei dipendenti: come evitare la condanna penale Mancato versamento di ritenute dei dipendenti: come evitare la condanna penale Se paga le ritenute previdenziali dei lavoratori, il datore è libero dalla condanna. Il versamento deve avvenire entro 3 mesi

Dettagli

Cassazione Penale, Sez. 3, 20 gennaio 2011, n Valutazione rischio amianto

Cassazione Penale, Sez. 3, 20 gennaio 2011, n Valutazione rischio amianto Cassazione Penale, Sez. 3, 20 gennaio 2011, n. 1791 - Valutazione rischio amianto - Amianto - Valutazione dei Rischi Responsabilità dei legali rappresentanti della ditta I. per non aver valutato adeguatamente

Dettagli

Cassazione penale, sez. III, 24 settembre 2008, n

Cassazione penale, sez. III, 24 settembre 2008, n Cassazione penale, sez. III, 24 settembre 2008, n. 39172 LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ALTIERI Enrico - Presidente - Dott. ONORATO

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N 3705

CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N 3705 CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA 28 1 2014 N 3705 Reato di omesso versamento di ritenute previdenziali situazione di difficoltà economica dell obbligato rilevanza - esclusione REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 38475 Anno 2019 Presidente: ANDREAZZA GASTONE Relatore: CORBO ANTONIO Data Udienza: 31/05/2019 SENTENZA sul ricorso proposto da Gabrielli Mauro, nato a Civitanova Marche il 30/11/1965

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 6 Num. 21152 Anno 2017 Presidente: ARMANO ULIANA Relatore: PELLECCHIA ANTONELLA Data pubblicazione: 12/09/2017 ORDINANZA sul ricorso 18589-2016 proposto da: MARRAS ANDREA GIOVANNI, elettivamente

Dettagli

Il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, può colpire anche i beni riconducibili al

Il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, può colpire anche i beni riconducibili al Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N. 61 11.09.2014 Commercialisti. Confisca per frode fiscale Il professionista che ha assunto il ruolo di istigatore concorre nel reato fiscale

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 6 Num. 36808 Anno 2018 Presidente: DI STEFANO PIERLUIGI Relatore: CAPOZZI ANGELO Data Udienza: 31/05/2018 sul ricorso proposto da: SENTENZA PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO

Dettagli

Avv.Daniele BERTAGGIA Via Giorgio Caselli, 11/B Tel./fax FERRARA

Avv.Daniele BERTAGGIA Via Giorgio Caselli, 11/B Tel./fax FERRARA Avv.Daniele BERTAGGIA Via Giorgio Caselli, 11/B Tel./fax. 0532.240071 44100 FERRARA Cassazione penale sez. III 07/06/2011 Numero: 28731 LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 10 AGOSTO 2017, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 10 AGOSTO 2017, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 10 AGOSTO 2017, N. 39084: in tema di sequestro preventivo disposto di iniziativa della polizia giudiziaria non sussiste l obbligo di dare avviso all

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 17 NOVEMBRE 2017, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 17 NOVEMBRE 2017, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 17 NOVEMBRE 2017, N. 52608: l istituto della particolare tenuità del fatto non estingue il reato. «Questa Corte ha già affermato che la particolare

Dettagli

I COMMENTI - anno

I COMMENTI - anno Estensione del concetto di fatture false Organo: CORTE DI CASSAZIONE Numero atto: SENTENZA N. 38754 DEL 04 OTTOBRE 2012 Sintesi : Nella sentenza in commento si sottolinea la necessità di allargare il concetto

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 15523 Anno 2019 Presidente: CERVADORO MIRELLA Relatore: CORBO ANTONIO Data Udienza: 15/02/2019 SENTENZA sul ricorso proposto da Fidenzio Tiziana, nata a Palermo il 08/05/1957 avverso

Dettagli

dirittifondamentali.it

dirittifondamentali.it dirittifondamentali.it «I limiti al sequestro preventivo nei confronti del soggetto emittente fatture per operazioni inesistenti» (Cassazione Penale, sez. III, 5 maggio 2016, 18 ottobre 2016, n. 43952)

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. 2 Num. 24722 Anno 2018 Presidente: PETITTI STEFANO Relatore: PICARONI ELISA Data pubblicazione: 08/10/2018 SENTENZA sul ricorso 10817-2015 proposto da: DEFILIPPI CLAUDIO, rappresentato

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE PENALE. - Consigliere - Consigliere Rel.

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE PENALE. - Consigliere - Consigliere Rel. 7 2 5 I 1 5 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE PENALE Ord. N. 71 CC - 13 gennaio 2015. Reg. Gen. N. 43811/2014 Composta da: Dott. Antonio ESPOSITO

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 4 GIUGNO 2018, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 4 GIUGNO 2018, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 4 GIUGNO 2018, N. 24872: autorizzazione paesaggistica - Natura del provvedimento e residualità dell ipotesi in cui sia rilasciabile in via postuma

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 30047 Anno 2018 Presidente: RAMACCI LUCA Relatore: SOCCI ANGELO MATTEO Data Udienza: 16/03/2018 SENTENZA sul ricorso proposto da: EVANGELISTA STEFANO nato il 11/05/1984 a CASSINO

Dettagli

CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97

CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97 CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97 LA CORTE COSTITUZIONALE ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimità costituzionale degli artt. 200, 322-ter del codice penale

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. 5 Num. 20055 Anno 2015 Presidente: MERONE ANTONIO Relatore: MELONI MARINA Data pubblicazione: 07/10/2015 SENTENZA sul ricorso 28590-2010 proposto da: SERIT SICILIA SPA AGENTE RISCOSSIONE

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Alli Penale Sent. Sez. 3 Num. 12188 Anno 2016 Presidente: AMORESANO SILVIO Relatore: LIBERATI GIOVANNI Data Udienza: 12/01/2016 SENTENZA sul ricorso proposto da Monticelli Antonio, nato a Oria il 10/9/1951

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 6 Num. 10448 Anno 2017 Presidente: PAOLONI GIACOMO Relatore: GIANESINI MAURIZIO Data Udienza: 25/01/2017 SENTENZA sul ricorso proposto da: PANCIONE GIUSEPPE nato il 20/10/1960 a SAN MARTINO

Dettagli

Corte di Cassazione, 2018, n Presidente Rosi Relatore Scarcella. Ritenuto in fatto

Corte di Cassazione, 2018, n Presidente Rosi Relatore Scarcella. Ritenuto in fatto Corte di Cassazione, 2018, n. 29862 Presidente Rosi Relatore Scarcella Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza emessa in data 28.03.2017, depositata in data 7.04.2017, il tribunale del riesame di Bergamo rigettava

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. 5 Num. 3987 Anno 2017 Presidente: VIRGILIO BIAGIO Relatore: ESPOSITO ANTONIO FRANCESCO Data pubblicazione: 15/02/2017 SENTENZA sul ricorso 3491-2012 proposto da: AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. U Num. 13723 Anno 2016 Presidente: AMOROSO GIOVANNI Relatore: DIDONE ANTONIO Data pubblicazione: 06/07/2016 SENTENZA sul ricorso 745-2016 proposto da: BUFALINT MAURIZIO, elettivamente

Dettagli

E nulla la cartella di pagamento recante la sola indicazione omesso o carente

E nulla la cartella di pagamento recante la sola indicazione omesso o carente E nulla la cartella di pagamento recante la sola indicazione omesso o carente versamento dell imposta Nota a Corte di Cassazione n. 20211 del 3 settembre 2013. Avv. Leonardo Leo SOMMARIO: 1. La decisione;

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 6 Num. 28174 Anno 2018 Presidente: CIRILLO ETTORE Relatore: NAPOLITANO LUCIO Data pubblicazione: 05/11/2018 ORDINANZA sul ricorso 14874-2017 proposto da: COTTI ROSSELLA, elettivamente

Dettagli

INDICE SOMMARIO PREMESSA. ... Pag. 1

INDICE SOMMARIO PREMESSA. ... Pag. 1 INDICE SOMMARIO PREMESSA... Pag. 1 Parte Generale LA TUTELA GIUDIZIARIA AVVERSO IL PROVVEDIMENTO DI FERMO AMMINISTRATIVO DI CUI ALL ART. 86, D.P.R. 602/1973 1. Introduzione... Pag. 9 Capitolo I LA NATURA

Dettagli

Istituto della "confisca per equivalente"

Istituto della confisca per equivalente Istituto della "confisca per equivalente" di Paolo Giovannetti Pubblicato il 30 maggio 2009 introdotto il nuovo istituto della confisca per equivalente, applicabile a specifici reati tributari e nel contempo

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 39789 Anno 2016 Presidente: RAMACCI LUCA Relatore: RICCARDI GIUSEPPE Data Udienza: 12/05/2016 SENTENZA sul ricorso proposto da Tersetti Alessandro, nato a Cingoli il 08/11/1951

Dettagli

I reati tributari - parte IX

I reati tributari - parte IX I reati tributari - parte IX di Rassegna di Giurisprudenza Pubblicato il 15 aprile 2011 rassegna giurisprudenziale del mese di aprile 2011 Premessa. Continuiamo l illustrazione di alcune sentenze emesse

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 6 Num. 17640 Anno 2019 Presidente: GENOVESE FRANCESCO ANTONIO Relatore: DOLMETTA ALDO ANGELO Data pubblicazione: 01/07/2019 ORDINANZA sul ricorso 29632-2017 proposto da: PURPLE SPV S.R.L.,

Dettagli

Cassazione penale, sez. III, 09/11/2011, (ud. 09/11/2011, dep.15/12/2011), n

Cassazione penale, sez. III, 09/11/2011, (ud. 09/11/2011, dep.15/12/2011), n Cassazione penale, sez. III, 09/11/2011, (ud. 09/11/2011, dep.15/12/2011), n. 46636 Fatto SVOLGIMENTO DEL PROCESSO La Corte di Appello di Napoli, con sentenza emessa il 07/12/010, confermava la sentenza

Dettagli

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SESTA SEZIONE CIVILE -1 ORDINANZA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SESTA SEZIONE CIVILE -1 ORDINANZA LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SESTA SEZIONE CIVILE -1 11660 / 16 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: VITTORIO RAGONESI FRANCESCO ANTONIO GENOVESE - Presidente - - Rel. Consigliere - Oggetto Concordato

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 6 Num. 11331 Anno 2017 Presidente: D'ASCOLA PASQUALE Relatore: GIUSTI ALBERTO Data pubblicazione: 09/05/2017 ORDINANZA sul ricorso 28211-2015 proposto da: DE CESARE Avvocato GIULIO, rappresentato

Dettagli

Chiedeva l'annullamento dell'ordinanza. Il ricorso è infondato e deve essere rigettato con le conseguenze di legge. DIRITTO

Chiedeva l'annullamento dell'ordinanza. Il ricorso è infondato e deve essere rigettato con le conseguenze di legge. DIRITTO Sussistevano le esigenze probatorie essendo necessario accertare l'eventuale destinazione a terzi dei dati raccolti e verificare se detta diffusione fosse finalizzata a procurare profitto al (Omissis)

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 6 Num. 14678 Anno 2016 Presidente: CIRILLO ETTORE Relatore: NAPOLITANO LUCIO Data pubblicazione: 18/07/2016 ORDINANZA sul ricorso 14404-2015 proposto da: MANGHISI ANTONIA, elettivamente

Dettagli

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N. 35 22.05.2014 Omessi versamenti. La prova è nel 770 La SC conferma la condanna a carico dell imprenditore Categoria: Contenzioso Sottocategoria:

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 6891 Anno 2017 Presidente: RAMACCI LUCA Relatore: RICCARDI GIUSEPPE Data Udienza: 25/10/2016 SENTENZA sul ricorso proposto da Costa Roberta, nata a Catanzaro il 18/06/1976 avverso

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. 5 Num. 5129 Anno 2017 Presidente: CAPPABIANCA AURELIO Relatore: ESPOSITO ANTONIO FRANCESCO Data pubblicazione: 28/02/2017 SENTENZA sul ricorso 695-2011 proposto da: RUOSI WOLFANGO, elettivamente

Dettagli

Così ha deciso la prima sezione penale della Cassazione (con sentenza n. 6974/2018 depositata il 13 febbraio scorso e sotto allegata).

Così ha deciso la prima sezione penale della Cassazione (con sentenza n. 6974/2018 depositata il 13 febbraio scorso e sotto allegata). Cassazione: non punibile chi va a spasso con un coltello in auto Per i giudici l'episodio è ritenuto non grave dato il comportamento non abituale tenuto da soggetto incensurato, per cui va applicata la

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 8421 Anno 2018 Presidente: SAVANI PIERO Relatore: MACRI' UBALDA Data Udienza: 12/01/2018 SENTENZA sul ricorso proposto da Di Tondo Nicola Benedetto, nato a Brindisi il 25.8.1977,

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 8410 Anno 2018 Presidente: DI NICOLA VITO Relatore: LIBERATI GIOVANNI Data Udienza: 25/10/2017 SENTENZA sul ricorso proposto da Procuratore della Repubblica presso il Tribunale

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Ord. Sez. 3 Num. 20255 Anno 2017 Presidente: CAVALLO ALDO Relatore: ANDRONIO ALESSANDRO MARIA Data Udienza: 14/03/2017 ORDINANZA sui ricorsi proposti da Ferraro Giuseppe, nato a Reggio Calabria

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 6 Num. 19240 Anno 2016 Presidente: CIRILLO ETTORE Relatore: FEDERICO GUIDO Data pubblicazione: 28/09/2016 ORDINANZA sul ricorso 16551-2015 proposto da: PALMIER1 VITO, elettivamente domiciliato

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 6 Num. 29594 Anno 2017 Presidente: D'ASCOLA PASQUALE Relatore: GIUSTI ALBERTO Data pubblicazione: 11/12/2017 ORDINANZA sul ricorso 3133-2017 proposto da: VAGLIO Avvocato MAURO, rappresentato

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 2 Num. 3736 Anno 2018 Presidente: PETITTI STEFANO Relatore: ORICCHIO ANTONIO Data pubblicazione: 15/02/2018 ORDINANZA sul ricorso 17199-2013 proposto da: REINERI DOMENICO, elettivamente

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. 5 Num. 7883 Anno 2016 Presidente: DI AMATO SERGIO Relatore: LOCATELLI GIUSEPPE Data pubblicazione: 20/04/2016 SENTENZA sul ricorso 12779-2010 proposto da: LA GONA ALESSANDRO domiciliato

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. L Num. 6555 Anno 2019 Presidente: NAPOLETANO GIUSEPPE Relatore: TORRICE AMELIA Data pubblicazione: 06/03/2019 SENTENZA sul ricorso 419-2018 proposto da: AGENZIA DELLE ENTRATE, in persona

Dettagli